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Curare l’incontinenza rettale col metodo THD® GateKeeper

Le perdite accidentali di feci possono essere principalmente di due tipi: da una parte abbiamo i fenomeni episodici di “soiling” che si verificano di tanto in tanto e che sono caratterizzati da piccole fuoriuscite indesiderate, mentre dall’altra si parla di vera e propria incontinenza rettale quando la frequenza e l’entità degli episodi sono elevate.

Logo THD GatekeeperQuesta terribile forma di incontinenza – persino peggiore dell’incontinenza urinaria – è causata da un mancato controllo dello sfintere e vede, fra le sue conseguenze, un crollo drastico della qualità della vita soprattutto in presenza di problemi cronici.

Le persone perdono progressivamente autostima e voglia di stare in mezzo agli altri, confinandosi il più possibile tra le sicure pareti di casa. Il tutto a causa di un problema che, peraltro, in molti casi è perfettamente risolvibile!

Chi si trova nella sfortunata situazione di affrontare i sintomi deve assolutamente evitare di nascondere la testa sotto alla sabbia: difficilmente il disturbo passerà da solo e, anzi, è possibile addirittura che peggiori se non trattato adeguatamente.

Il consiglio migliore che si possa dare a chi ne è colpito è rivolgersi a un medico specialista o a un centro specializzato, dove siano disponibili metodiche efficaci per la cura dell’incontinenza rettale. Come ad esempio nei centri specializzati nel metodo mini invasivo THD® GateKeeper, che offre risultati estremamente soddisfacenti sia nel breve che nel lungo periodo.

 

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Perdite accidentali di feci: possibili cause e soluzioni

L’incontinenza fecale non è un argomento particolarmente piacevole di cui parlare, ma non è certamente meglio l’avere a che fare in prima persona con questo problema; ecco perché bisogna vincere gli imbarazzi e iniziare a parlarne in modo sereno e razionale.

Logo THDEsistono molte diverse tipologie di incontinenza fecale, che possono essere classificate in base alle circostanze che causano la perdita di feci accidentale. Ad esempio una delle più comuni è la cosiddetta incontinenza da sforzo, che si verifica quando a causa di un aumento repentino della pressione intraddominale oppure della contrazione improvvisa dei muscoli vengono persi piccoli quantitativi di materiale presente nel tratto terminale dell’intestino.

C’è poi l’incontinenza causata dai fecalomi, che non sono altro che occlusioni costituite da feci dure e compatte che agiscono come una sorta di “tappo” a livello del retto. Può accadere che delle sostanze riescano ad aggirare l’ostacolo ma al tempo stesso il cervello non riceva dei segnali a riguardo, ed ecco che si manifestano le perdite.

Ma queste sono solamente alcune delle diverse ragioni per cui le persone di ogni età possono avere a che fare con l’incontinenza anale; ed esistono di conseguenza diversi approcci di cura. Uno dei più apprezzati in assoluto è l’intervento chirurgico effettuato con THD GateKeeper, metodo mininvasivo e sicuro per il paziente che oltre all’efficacia si caratterizza anche per una notevole stabilità e bontà dei risultati.

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Incontinenza anale, il metodo THD Gatekeeper è la soluzione definitiva

Parlare di certi problemi di salute può risultare spesso imbarazzante, e quando si ha a che fare con la condizione clinica dell’incontinenza fecale si cerca spesso di convivere con il disturbo modificando la propria vita quotidiana senza cercare delle soluzioni per risolverlo.
Si calcola che sia circa l’1-2% della popolazione a soffrire di questo problema, che tende a verificarsi con probabilità sempre maggiori con l’aumentare dell’età ma che può essere innescato anche dalla gravidanza e da diverse patologie.
Non serve essere un medico per immaginare che la qualità della vita di chi soffre di questa particolare forma di incontinenza sia fortemente compromessa, tuttavia esiste un metodo chirurgico dall’efficacia comprovata che consente di restituire la libertà a chi l’ha perduta.
Si tratta del metodo THD Gatekeeper contro l’incontinenza anale, che consiste nell’impianto di piccoli cuscinetti tramite chirurgia mini-invasiva che supportano la funzione dei muscoli anali evitando la fuoriuscita involontaria di solidi o liquidi.
L’intervento, che dura una mezz’oretta, viene eseguito in anestesia locale e poco dopo il paziente potrà tornare a casa col solo accorgimento di osservare un periodo di riposo di 48 ore e astenendosi dagli sforzi intensi per qualche tempo.
Grazie al metodo THD Gatekeeper si otterranno risultati durevoli nel tempo che faranno tornare ai pazienti la gioia di muoversi e di stare in mezzo alle persone: grazie alla loro efficacia, i risultati di questo approccio chirurgico si sono meritati la pubblicazione sulla prestigiosa rivista scientifica British Journal of Surgery.

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