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Fattori strutturali che alzano il prezzo della tua assicurazione auto

Il prezzo che ogni persona paga per l’assicurazione del proprio automobile dipende da una serie di fattori che risalgono alle caratteristiche demografiche e sociali di ogni guidatore come l’età, il reddito, il tipo di macchina e precedenti sanzioni per imprudenze stradali. Tuttavia, non sono solo questi elementi a determinare i prezzi, ritenuti troppo alti, delle assicurazioni di auto e moto varie, ma fattori macroeconomici e sociali che hanno derivato negli ultimi anni in costi sempre più alti.

Tra questi, il numero di persone che guidano senza assicurazione e che fa che le compagnie debbano gravare su quelli che effettivamente ce l’hanno anche il costo di questi automobilisti, i quali sono una delle principali cause dell’infortunistica stradale. Infatti, i conduttori non assicurati hanno dieci volte più probabilità di vedersi coinvolti in un caso di guida sotto effetti dell’alcool e sei volte più probabilità di guidare un veicolo non in regola con la legislazione vigente. L’associazione di automobilisti britannici stima che questo fattore somma in Inghilterra circa 30 euro al costo annuale di ogni polizza per gli indennizzi incidenti stradali.

Un altro fattore che influenza l’incremento dei prezzi delle assicurazioni e che è fuori del controllo del singolo richiedente è il consolidamento nel mercato di imprese offerenti di veicoli sostitutivi e in affitto. Da quando esiste questa opzione, le persone coinvolte in incidenti stradali si rivolgono alle imprese per avere una macchina o moto finché il proprio veicolo è di nuovo funzionante. Al momento di calcolare il risarcimento dovuto, questo costo è aggiunto alla cifra che l’assicurazione deve pagare, alzando in modo molto significativo il prezzo finale.

Inoltre, specialmente negli ultimi anni, si è verificato un aumento esponenziale delle denuncie e richiami di gestione danni mai visto prima. Le compagnie assicuratrici affermano che non solo le persone sono più proni a iniziare dei processi dopo un incidente con l’obiettivo di ricevere dei soldi in più, ma anche che sono proliferati i frodi per incassare da queste compagnie risarcimenti per incidenti premeditati o direttamente falsi. In più, la democratizzazione nel settore delle aziende di gestione sinistri, ora più vicine ai consumatori, ha fatto che l’assistenza legale sia più accessibile e che quindi aumentino i numeri di richieste presentate.

Ulteriori fattori che possono avere effetto sul prezzo delle polizze assicurative auto sono il paese di residenza e la legislazione in vigore. Paesi con normative stradali meno rigide hanno una probabilità maggiore di registrare costi più alti per le assicurazioni. Inoltre, un elevato tasso di criminalità o furti determina che il prezzo pagato dagli automobilisti per la propria assicurazione cresca.

Nonostante i prezzi non cessino di aumentare, le società di assicurazioni affermano che da oltre 10 anni il settore non registra guadagni e che le prime pagate per risarcimento danni sinistro sono superiori agli ingressi che versano gli assicurati. Questo fatto è dovuto soprattutto a questi e altri fattori strutturali che hanno alterato le dinamiche del settore assicurativo e che nella maggior parte dei casi hanno poco a che fare con le singole caratteristiche di ogni persona assicurata.

A cura di Alba L
Prima Posizione Srl – brand marketing

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Nuovo portale web e nuova sede a Belluno per Giesse – Gestione Sinistri

Online il nuovo sito web di Giesse Srl, la società veneta operante in tutto il territorio nazionale specializzata nel risarcimento danni che fa del proprio portale un punto informativo per i vari operatori del settore e per le persone coinvolte in pratiche di gestione sinistri e tutela personale e famigliare.

Sul nuovo sito realizzato dall’agenzia Netech, Giesse fornisce non solo informazioni ai relativi servizi ma mette anche a disposizioni casi reali scaricabili gratuitamente in pdf e documenti informativi di grande utilità. I casi disponibili sul portale della Giesse sono stati trattati dall’azienda negli ultimi mesi e saranno aggiornati periodicamente per offrire agli utenti una visione corrente e chiara di quelle che sono le possibilità e alternative nelle situazioni di indennizzo per incidente stradale, sul posto di lavoro la negligenza sanitaria; circostanze che richiedono delle competenze tecnico-giuridiche e medico-legali che Giesse è pronta a fornire anche nella fase di mediazione.

Giesse, che da anni si occupa dell’assistenza alle persone nel campo del risarcimento danni nel campo degli incidenti stradali e ferroviari, della responsabilità medica, degli infortuni sul lavoro e dell’esposizione all’amianto tra gli altri, espone nel suo nuovo portale, inoltre, tutte le fasi necessarie all’ottenimento del risarcimento, così come il proprio approccio alla gestione della pratica e al compenso.

Giesse intende con questo sito fornire agli utenti tutte le informazioni fondamentali per l’avvio di un procedimento di tutela di fronte alla gestione dei sinistri, e conferma il suo impegno con il cliente con il compenso pattuito solo a risarcimento ottenuto, una formula che consente al cittadino di non subire costi ne rischi economici se non al conseguimento del risarcimento.

Questa però non è l’unica novità della Giesse, che inaugura in contemporanea al sito web una nuova sede a Belluno, che va a sommarsi agli oltre trenta uffici che la società possiede oggi in Italia. L’inaugurazione ufficiale delle nuove dipendenze in via Feltre 46 è prevista per il sabato 7 maggio alle ore 10.30.

A cura di Alba L
Prima Posizione Srl – servizio di posizionamento

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Diminuiscono gli incidenti stradali, aumentano gli episodi di pirateria

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  • 16 Agosto 2011

Diminuiscono gli incidenti stradali in Italia, ma la pirateria stradale, purtroppo, sembra sia in aumento.

L’osservatorio Il Centauro – Asaps (Associazione Sostenitori Amici Polizia Stradale) ha da poco diffuso i dati relativi agli incidenti stradali nei primi sei mesi del 2011. Dal rapporto emergono sia dei dati positivi che dei dati molto negativi. Cominciamo con le buone notizie: gli incidenti stradali, e quindi il numero di persone che fa una richiesta danni assicurazione, sembra siano in diminuzione. A non diminuire – sono anzi in aumento – sono gli episodi di pirateria, che continuano a macchiare le nostre strade con una frequenza che non sembra affatto diminuire, anzi: nel primo semestre del 2011 gli incresciosi episodi di questo tipo sono aumentati addirittura del 39%, per un totale di 347. Il numero delle vittime, in particolare, ammonta a 55 morti, per un aumento del 44,7% rispetto al periodo precedente. Anche il numero di feriti non lascia adito a dubbi sulla gravità del fenomeno: 418 è infatti il numero dei feriti totali. Per quanto riguarda le regioni meno virtuose, quelle cioè in cui sono stati registrati i più alti numeri di episodi di questo tipo, troviamo al primo posto la Lombardia, con 50 casi, seguita da Lazio ed Emilia Romagna, entrambi con 38 episodi di pirateria registrati, la Campania con 35 episodi, la Toscana con 32 e il Veneto con 31. A salire è anche la percentuale relativa al numero di donne che causano incidenti e poi fuggono.

Quando l’incidente è provocato da un pirata della strada, la rabbia si unisce al dolore dei parenti e dei vicini della vittima, e ad alimentare ancora di più questi sentimenti è il pericolo di non poter dare un volto al responsabile dell’accaduto, e di non vederlo quindi assicurato alla giustizia. In molti casi, infatti, nonostante gli sforzi delle forze dell’ordine e di chi di dovere, nonostante si riesca ad ottenere un indennizzo risarcimento, non è però possibile risalire a chi ha commesso il gesto. In questo primo semestre del 2011 è stato possibile risalire al responsabile nel 66,3% dei casi, dato che segna un calo rispetto ai primi mesi del 2010, quando si era arrivati all’identificazione del colpevole nel 78,3% dei casi.

Una delle maggiori cause della fuga dei pirati della strada, dopo aver provocato l’incidente, sembra sia l’assunzione di alcol o droga. Tra i pirati che sono stati identificati, infatti, il 20,4% è risultato positivo all’alcoltest, e tra questi alcuni avevano anche assunto delle droghe (l’8% di coloro che erano risultati positivi all’alcoltest sono poi risultati positivi anche al narcotest). Questi dati sono però solo indicativi, e con tutta probabilità non riflettono la situazione reale, che potrebbe essere di gran lunga più grave per quanto riguarda l’uso dell’alcol alla guida: molti pirati della strada vengono scoperti, o si costituiscono, un certo lasso di tempo dopo il fatto, quando l’effetto di alcol o droga non è più riscontrabile.

Per scongiurare un ulteriore aumento degli incidenti e delle vittime e di coloro che subiscono un danno permanente a causa dei pirati della strada, a settembre si discuterà in parlamento l’introduzione, del Codice della Strada, del reato di omicidio stradale. Tale reato prevedrebbe una pena dagli 8 ai 18 anni, la revoca definitiva della patente in alcuni casi e l’arresto in flagranza di reato.

Articolo a cura di Francesca Tessarollo
Prima Posizione Srl – e-mail marketing

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