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ELETTRONICA ALLA 3° CONFERENZA ANNUALE SULL’INFORMATION WARFARE

Elettronica S.p.A., azienda leader nel settore della Difesa Elettronica, prenderà parte all’Information Warfare Conference 2012, che avrà luogo l’8 novembre 2012, nell’Aula Magna dell’università La Sapienza. Con la sua sessantennale esperienza nella progettazione e realizzazione di dispositivi, capaci di alterare onde elettromagnetiche allo scopo di ingannare sensori (i.e. Radar) appartenenti a fazioni ostili, Elettronica ha approcciato la Cyber Warfare diversamente da come fatto tradizionalmente in questo campo. Il termine Cyber Warfare, è infatti per lo più associato alla realizzazione di virus, spyware o malware, utilizzati per fini di spionaggio o di reperimento di dati riservati in ambito IT. Elettronica invece, ha declinato la Cyber Warfare, principalmente, come una minaccia per le reti dicomunicazione utilizzate come asset strategico militare, in sistemi militari distribuiti (Network Centric Operations) su scala locale o nazionale, che sempre di più caratterizzeranno le future operazioni militari. Questi sistemi, infatti, si avvalgono per lo più di reti di telecomunicazione wireless, per consentire alle diverse piattaforme di scambiarsi dati, informazioni e comandi, operando quindi, a tutti gli effetti, come un unico organismo coordinato e sinergico.

Elettronica risponde a queste nuove esigenze con LOKI, il primo sistema di commando e controllo appositamente progettato per sistemi di difesa elettronica. LOKI è stato progettato per la sorveglianza della rete di comunicazioneutilizzata dal sistema e rilevare, quindi,  l’eventuale presenza e provenienza del cyber attack, riconfigurando, in rapida sequenza, il sistema per neutralizzare detto attacco. Per illustrare meglio il know how acquisito in materia da Elettronica, interverrà durante la conferenza l’ingegnere Daniela Pistoia (Vice President Research & Advanced Systems Design), con uno speech dal titolo “Guerra Elettronica nella quinta dimensione.

Mission dell’azienda è garantire la superiorità elettromagnetica ai propri clienti. I suoi prodotti coprono quindi l’intera gamma della difesa elettronica: Radar (ESM, ECM, ELINT, RWR); IR-EQ (DIRCM); Communication (CESM, CECM, COMINT) e Cyber. Consapevole delle proprie capacità e dell’efficacia delle metodologie utilizzate, l’azienda dedica ogni anno una sostanziale porzione dei propri ricavi (pari a 197M€ nel 2011), circa il 10%, alla ricerca e sviluppo. Elettronica ha intrapreso un piano di crescita ambizioso, mirato a incrementare volumi e competenze, di cui la componente cyber diventa ogni giorno più strategica. 

Comunicato stampa emesso a cura di RGR Comunicazione Marketing

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3a Conferenza Annuale sull’Information Warfare: Maglan svela i primi dettagli

“Armi cibernetiche e processo decisionale”. Ufficializzati titolo e tematiche del più importante evento italiano in tema di guerra cibernetica e sicurezza.

Roma, 13 settembre 2012. Maglan Europe ha ufficializzato oggi il titolo e i principali temi attorno ai quali si svilupperà la terza conferenza nazionale sull’Information Warfare. L’evento, promosso come di consueto dal CSSII (Centro di Studi Strategici, Internazionali e Imprenditoriali), dalla Link Campus University, dall’ISPRI (Istituto per gli Studi di Previsione) e dal Centro Studi “Gino Germani” e ideato dai promotori d’intesa con Maglan Information Defense & Intelligence, si svolgerà a Roma il prossimo 8 Novembre presso l’Auditorium della Tecnica di Confindustria ed affronterà il problema dell’info-war e delle sue implicazioni per la sicurezza del sistema-Italia. Alla conferenza è atteso un pubblico di 4/500 decision-maker e specialisti in rappresentanza di istituzioni, enti militari, grandi aziende pubbliche e private, operatori nell’ambito della sicurezza militare e civile, imprese, università e centri di ricerca.

La conferenza avrà l’obiettivo di fondo di accrescere la conoscenza e la consapevolezza, tra i decisori politici ed economici del sistema-Italia, dell’emergere di nuove armi cibernetiche, della loro futura evoluzione, e dei problemi inediti che esse creano per i processi decisionali nel campo della sicurezza nazionale e nel settore privato.

Per raggiungere questo risultato Maglan riunirà a Roma esperti e analisti provenienti da organismi governativi civili e militari, dal mondo economico e finanziario, dalle Università e dai centri di ricerca per far emergere idee e proposte concernenti:
• l’elaborazione di una strategia di sicurezza cibernetica nazionale per il sistema-Italia;
• l’introduzione di innovazioni organizzative nell’architettura decisionale di sicurezza nazionale allo scopo di potenziarne le capacità di prevenzione e di reazione efficace e tempestiva a eventuali minacce o attacchi di cyber-war contro interessi vitali Paese.

Maglan Europe ha anche reso noto che la conferenza si articolerà nelle seguenti sessioni:
• La sfida delle cyber-weapons al processo decisionale: verso una strategia di sicurezza cibernetica nazionale.
• Le armi cibernetiche difensive e offensive e la loro futura evoluzione: profili tecnologici e implicazioni per il ciclo OODA
• “Cyber-war” nel mondo economico e finanziario

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Le armi cibernetiche, tema centrale della terza conferenza nazionale sull’Information Warfare

“Le più avanzate armi cibernetiche per ora sono alla portata solo di attori statali, ma alla loro costruzione aspirano sempre più anche attori non-statali e fuorilegge.”

Logo IWC 2012

Roma, 20 settembre 2012. Il tema delle armi cibernetiche sarà uno dei più importanti tra quelli dibattuti nel corso della terza conferenza nazionale sull’Information Warfare che si terrà a Roma l’8 novembre. Un numero crescente di stati, a partire dalle grandi potenze, si stanno dotando di dottrine strategiche, difensive e offensive, di cyber-war e stanno sviluppando cyber-weapons a elevata potenza distruttiva come Stuxnet, worm che ha aggredito i sistemi di Siemens, come Flame, il malware più largamente usato per lo spionaggio in ambiente mediorientale, e in parte come Duqu, classificato da alcuni esperti come strumento di spionaggio e non di distruzione.

La creazione di armi cibernetiche sempre più sofisticate e potenti,  resa  possibile da innovazioni scientifiche e tecnologiche che si succedono a ritmo accelerato, è destinata a trasformare la  geopolitica globale dando vita a nuove forme di conflittualità e nuovi fenomeni di minaccia alla sicurezza degli stati e del sistema internazionale. Non a caso fra coloro che aspirano ad acquisire questo tipo di armi ci sono ormai anche pericolosissime organizzazioni non statali con fini illeciti, come formazioni terroristiche e gruppi criminali transnazionali. Gli attacchi più pericolosi condotti con armi cibernetiche sono quelli che mirano a paralizzare un intero paese, colpendo le sue infrastrutture critiche con effetti potenzialmente catastrofici sulla popolazione (si pensi alle conseguenze di un blocco del funzionamento di ospedali, banche, e altre infrastrutture sulla vita della comunità), e quelli tesi a colpire precipuamente il processo decisionale e la capacità di reazione dello Stato aggredito.  Anche quando non perseguono deliberatamente quest’ultima finalità, tutti gli attacchi cibernetici su vasta scala, o anche la sola loro minaccia, creano enormi problemi di decision-making per chi ne è fatto bersaglio.

“Le armi cibernetiche rappresentano un problema che non riguarda solo i settori militare, politico, diplomatico, della protezione civile o della sicurezza nazionale” afferma Paolo Lezzi di Maglan Europe, chairman della Conferenza. “Alcuni tipi di armi cibernetiche iniziano a essere impiegate anche da privati nella lotta per il potere economico e finanziario, oltre che come strumento di influenza e perception management (manipolazione delle percezioni). Queste armi” – continua Lezzi – “conferiscono a chi le detiene una capacità senza precedenti di influenzare le decisioni dell’avversario oppure di disturbarne e paralizzarne i centri di comando e controllo, sferrando un cyber-attacco massicciamente destabilizzante alle sue infrastrutture critiche o anche tramite azioni più subdole di manipolazione ed eterodirezione della sua opinione pubblica e leadership politica.”

Su questi ed altri temi correlati si farà il punto in occasione della 3° Conferenza Nazionale sull’Information Warfare.

Comunicato stampa emesso a cura di RGR Comunicazione Marketing

Gruppo Maglan – Fondato in Israele nel 1998 come primo Laboratorio di Ricerca privato in ambito Infrmation Security, Information Warfare e Network Intelligence, è ora leader internazionale in auditing e consulting per la Difesa delle Informazioni. Maglan collabora con tutte le realtà che abbiano un patrimonio informativo da difendere nel mondo governativo, della difesa e del settore privato.

RGR Comunicazione e Marketing – Nata nel 1996 è un’agenzia di comunicazione integrata 2.0 con uno staff di professionisti della comunicazione che fornisce ad aziende, enti e associazioni un insieme evoluto di servizi di consulenza e operativi, collaudato e integrato, a supporto delle attività di ufficio stampa (public relation, servizi giornalistici e rapporti con stampa e opinion leader di settore/territorio, a livello nazionale e internazionale), marketing 2.0 (integrazione, coordinamento ed armonizzazione delle attività di marketing classico con social media e viral marketing), immagine e comunicazione. RGR e i suoi specialisti (giornalisti, esperti di marketing, tecnici web, eccetera) supportano in modo coordinato l’attività di comunicazione dei clienti, armonizzandola sui media tradizionali (giornali, radio, tv) e sui nuovi social media (facebook, twitter, youtube, linkedin, eccetera). Il portfolio di RGR comprende numerose realtà operanti in un vasto numero di settori. RGR ha competenze in molteplici ambienti (Information Technology, multimedialità audio/video, produzione di beni industriali e di largo consumo, distribuzione, formazione di quadri aziendali imprenditoriali, eccetera) e vanta una lunga storia di servizi erogati a prestigiosi clienti, tra cui molti leader di mercato italiani e stranieri.

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