Claudia Porchietto commentando i risultati del sondaggio (eseguito dall’Istituto Euromarketing di Torino) ‘Quali sono i problemi più importanti di Torino’ rivolto alla popolazione torinese, che vede la voce ‘Sicurezza’ con il 68,9% dei voti, la seconda voce ‘Traffico’ al 23,30% e la terza, ‘Disoccupazione’, soltanto al 22,10% delle preferenze, sottolinea: ”Vorrei andare oltre la lettura numerica per cercare di dare voce alla natura più profonda di questo dato che certamente non riporta unicamente ai ben noti problemi di ordine pubblico. Ci troviamo di fronte ad uno stato di disagio e di insicurezza generalizzato, dettato da una visione concentrata sul vivere alla giornata e priva di quel senso di progettualità e di fiducia che deve caratterizzare una società sana e moderna. In questo senso la politica e qui naturalmente mi tiro in ballo in prima persona, deve ridare questo ‘senso del futuro’ insieme a una positività in questo caso non identificabile con un atteggiamento leggero e poco responsabile. Le Istituzioni si devono caratterizzare con una presenza forte sul territorio, una presenza che possa essere facilmente percepita e condivisa dai cittadini: la politica deve insomma essere un punto di riferimento per chi vuole ancora parlare di futuro e pensare alla sua progettualità”.
(in)Sicurezza della provincia di Torino
Torino, 22 maggio 2009 – La nostra Provincia è sempre più insicura: se, grazie all’impegno del Governo italiano nell’ultimo anno, si è assistito a una riduzione dei reati a livello nazionale, il nostro territorio è tra i pochi che continua a registrare un aumento delle rapine, dei furti nelle abitazioni, degli stupri, dei crimini legati allo spaccio di stupefacenti.
Nel 2007 i dati del Ministero degli Interni posizionavano la Provincia di Torino (su 103) come quintultima per numero di reati rispetto al numero di abitanti, nel 2008 questo dato è peggiorato drasticamente arrivando a posizionare la nostra Provincia come terz’ultima, davanti solo a Milano e Bologna.
È compito delle istituzioni, Provincia in prima fila, tutelare l’ordine e garantire la sicurezza dei cittadini. Ma il presidente uscente e la sua giunta sembrano aver preferito guardare altrove, tanto da utilizzare il Corpo di Polizia provinciale (istituito nel 2003) per condurre le auto di rappresentanza della stessa giunta in modo da evitare di prendere multe, utilizzando lo strumento dei bandi per i patti di stabilità solo una volta in 5 anni!
I cittadini della Provincia hanno il diritto di sentirsi sicuri in casa propria e di poter camminare tranquilli nelle loro strade.
È evidente quindi che serva un rafforzamento degli strumenti esistenti: ossia il Corpo di polizia provinciale già esistente, e i fondi regionali stanziati per i patti sulla sicurezza alle Province ad oggi sotto (se non per nulla) utilizzati. Se, quindi, è importante prevedere maggiori fondi per la garanzia dell’ordine, da parte della Provincia è anche necessario che l’Ente stesso richieda maggiori stanziamenti alla Regione Piemonte per contrastare quella che sta diventando una vera e propria emergenza sicurezza.
Ma soprattutto è necessario razionalizzare le forze e le risorse già esistenti per rendere il servizio di controllo e presidio del territorio più efficiente e funzionale alle esigenze dei singoli comuni.
Per ottenere questo abbiamo individuato una strada molto semplice: suddividere i comuni della Provincia in macroaree che possano utilizzare le risorse e gli agenti di polizia locali già esistenti che oggi, seppure con mille sforzi ma impossibilitati nei mezzi e nel numero, non riescono a presidiare l’intero territorio e spesso svolgono funzioni amministrative all’interno degli Enti.
Così facendo sarebbe possibile avere un corpo di polizia provinciale vero e funzionante in grado di garantire il controllo delle strade e presidiare il territorio 24 ore su 24 senza costi aggiuntivi per la Provincia di Torino.
Alla Conferenza stampa di oggi per la presentazione del progetto di polizia provinciale, erano presenti la candidata del centrodestra alla presidenza della Provincia di Torino, Claudia Porchietto, il consigliere regionale del Pdl, Gianluca Vignale, il consigliere comunale della Lega Nord, Antonello Angeleri, il consigliere provinciale uscente e candidato del Pdl sul collegio Torino Borgo Nuovo – San Salvario – Valentino, Carlo Giacometto.