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Le difficoltà di inserimento in azienda per i neo laureati nel mondo dell’Internal Auditing e Risk Management

Ogni anno le università italiane sfornano giovani neolaureati. Che essi arrivino da un corso di laurea specialistica o Magistrale in questo momento storico fa poca differenza, dal momento che in entrambi i casi si trovano ben presto di fronte alla difficoltà di scegliere con consapevolezza il proprio futuro, in considerazione delle proprie aspettative ed esigenze e delle poche valide offerte di lavoro. Partendo da queste considerazioni ogni opportunità lavorativa ed ogni colloquio diventa una battaglia vera e propria.

Tralasciando quelli che considero dei suggerimenti ovvi, come presentarsi, cosa dire e cosa non dire, proattività, entusiasmo, solarità e così via, vorrei concentrarmi su quelle che sono le caratteristiche tecniche, il Know How che una risorsa ha in più di un’altra.

Come rendere il proprio cv migliore sotto questo punto di vista?  Ne parliamo con il dott. Vittorio Gennaro, Partner di Operàri, azienda di consulenza in Internal Audit, Risk Management e Corporate Governance.

 

“Il primo consiglio che mi sento di dare è sicuramente quello di fare uno o più stage curriculari. Avere già chiaro il proprio percorso durante gli studi ed investire il proprio tempo in esperienze lavorative è senza dubbio la soluzione migliore. Una seconda possibilità, che non esclude la prima, è rappresentata dai corsi di formazione tecnica.”

 

In questa seconda ipotesi abbiamo una vasta scelta, prevalentemente di Master, che sono considerati il top della formazione tecnica post laurea.

La durata media è di un anno e con costi che arrivano ai 10.000 € (e li superano). Sono circa 6 i mesi dedicati alla formazione in aula, seguiti dagli incontri con le aziende e dallo stage finale di circa 3 mesi.

Ma cosa consiglia a chi non può permettersi la spesa?

 

“Certo, non tutti i neo laureati possono permettersi un anno di “inattività” e 5.000 € – 10.000 € di corso e purtroppo non esistono alternative in grado di offrire un corso di specializzazione tecnica più breve ed economico, tenuto da professionisti della materia e che quindi, permetta di lavorare subito dopo.

Dicevo non c’erano, fino ad oggi.”

 

Quali sono le novità in merito?

 

“Abbiamo deciso di colmare questa lacuna ed offrire ai neo laureati e laureandi un’alternativa eccellente dal punto di vista tecnico: un corso breve, di 2 settimane, e sicuramente più economico.  Il corso ha una portata fortemente innovativa, in quanto, non vuole essere una riproposizione di quanto ‘già visto’ in aula durante gli studi, ma un vero e proprio corso pratico costruito secondo la tecnica dei  Case Study, che si basano sul binomio nozione-applicazione.”

 

Quindi quello che offrite non è tanto una docenza in stile universitario, quanto un corso dal taglio prettamente pratico.

 

“Certo, quello che serve in azienda non è la mera nozione, ma l’esperienza acquisita con la pratica. Per la nostra azienda l’esperienza è talmente importante che la posta in gioco per i migliori corsisti sono una borsa di studio ed un contratto di inserimento in azienda.”

 

Immagino che questo corso sia l’occasione per trasmettere tutta l’esperienza acquisita dai vostri professionisti in anni di lavoro in primarie società di revisione e consulenza, in Italia e all’estero (le cosiddette BIG4 ndr) e nei 10 anni di attività in Operàri.

 

“Si certo, ma non solo. In questi anni abbiamo investito molto sul lato formazione, svolgendo attività di docenza sia in Master post laurea che in ambito universitario e contribuendo attivamente nella redazione di articoli su riviste di settore. Il nostro impegno nella formazione di giovani risorse oggi raggiunge l’apice con il nuovo corso di specializzazione Internal & Financial Auditing.”

 

Ringrazio il dott. Gennaro per il tempo che ci ha dedicato e a questo punto non mi resta che lasciare il link del corso dove potete trovare tutte le informazioni di approfondimento http://www.operari.it/cms/corso-specializzazione-ifa/menu-id-600076.html

 

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Modelli organizzativi e di gestione: il loro ruolo nell’organizzazione aziendale

Pare opportuno premettere che una consulenza modello 231 è un intervento molto articolato e complesso che prevede nel tempo costanti attività di monitoraggio e aggiornamento tuttavia non presenta problematiche insormontabili, specie per professionisti della consulenza 231. La prima fase è naturalmente la più dispendiosa, in quanto comporta la costruzione e l’applicazione dello specifico modello organizzativo 231, adattato in funzione della tipologia di ente e dell’ambito di operatività. Le attività e produzioni previste possono essere così sommariamente individuate:

  • analisi dell’organizzazione e strutturazione dell’ente, con costruzione di una mappa del rischio inerente i possibili reati applicabili all’azienda;
  • progettazione degli interventi necessari per l’adeguamento della struttura al modello;
  • progettazione dei sistemi di controllo preventivi, con individuazione dello specifico Organismo di Vigilanza;
  • redazione di un Manuale del modello organizzativo 231, comprensivo del Codice Etico, dei protocolli di gestione volti a programmare specifiche attività di formazione e procedure decisionali interne all’ente, il sistema sanzionatorio interno.

Una volta costruito il modello organizzativo, questo va adottato praticamente dall’ente attraverso atti formali di carattere amministrativo, così come si procederà alla nomina dei componenti dell’organismo di vigilanza. Al fine di garantire trasparenza ed efficacia al modello, tale organismo prevede tra i membri anche la presenza di professionisti del settore esterni all’ente e che spesso coincidono anche con coloro che hanno costruito il modello organizzativo stesso.
La fase successiva dunque riguarderà sostanzialmente tutte quelle attività volte alla gestione del modello (controlli attraverso opportuni interventi di audit, formazione del personale, applicazione del sistema sanzionatorio interno) e al suo costante aggiornamento in funzione di modifiche dell’assetto aziendale, di miglioramenti del modello stesso e soprattutto della legislazione inerente la responsabilità amministrativa degli enti che è in costante trasformazione e ampliamento.

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