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10 Modi per Investire il Tuo Denaro

Quando si parla di modi per investire denaro è fondamentale sapere che tutti gli investimenti comportano un certo grado di rischio.
Non esiste un investimento che sia garantito perciò prima di iniziare ad investire è importante informarsi e comprendere il livello di rischio che sei disposto a correre.
Di seguito un elenco di 10 modi per investire il denaro
Materie prime
Le materie prime sono beni fisici, come oro, argento, petrolio e grano e molti altri che sono utilizzati nella nostra società per soddisfare le esigenze delle persone. Le materie prime possono essere un investimento volatile, ma possono offrire un’opportunità di diversificare il tuo portafoglio.
Oro
Tra le materie prime su cui investire una riflessione a parte la merita l’oro in quanto ha un ruolo di particolare importanza essendo considerato il bene rifugio per eccellenza. Il prezioso metallo giallo è una sorta di alternativa alle valute essendo facilmente monetizzabile in ogni sua forma presso attività come i banchi metalli e le attività come questo compro oro Firenze.
Azioni
Le azioni sono una parte del capitale azionario di una società. Quando acquisti azioni di una società, stai acquistando una piccola parte della proprietà di quella società. Se la società va bene, il valore delle tue azioni aumenterà. Se la società va male, il valore delle tue azioni diminuirà.
Obbligazioni
Le obbligazioni sono prestiti che fai a una società o a un governo. La società o il governo ti promette di rimborsare il prestito con interessi in un periodo di tempo specifico. Le obbligazioni sono generalmente considerate un investimento meno rischioso delle azioni, ma offrono anche rendimenti inferiori.
Fondi comuni
I fondi comuni sono un modo per investire in un gruppo di attività diverse, come azioni, obbligazioni o materie prime. I fondi comuni sono gestiti da un professionista che investe i soldi dei fondi in vari titoli. I fondi comuni possono essere un’opzione più diversificata e conveniente per investire rispetto all’acquisto di singole azioni o obbligazioni.
Proprietà Immobiliari
Le proprietà immobiliari possono essere un investimento redditizio, ma possono anche essere rischiosi. Quando acquisti una casa, stai acquistando un bene che potrebbe aumentare di valore nel tempo. Tuttavia, potresti anche dover affrontare costi di manutenzione e riparazione, e potresti non essere in grado di vendere la casa per il prezzo che hai pagato.
Valute
La negoziazione di valute è un modo per trarre profitto dalle variazioni del valore delle valute. Quando scambi valute, stai acquistando una valuta e vendendone un’altra. Il tasso di cambio tra due valute può variare in base a una serie di fattori, come le condizioni economiche, i tassi di interesse e le aspettative di inflazione.
Fondi speculativi
I fondi speculativi sono un tipo di fondo comune che investe in attività rischiose, come azioni o valute. I fondi speculativi possono offrire rendimenti elevati, ma possono anche comportare un rischio elevato di perdita.
Investimenti alternativi
Gli investimenti alternativi sono un tipo di investimento che non rientra nelle categorie tradizionali, come azioni, obbligazioni o immobili. Gli investimenti alternativi possono includere cose come arte, vino, diamanti e fondi di private equity. Gli investimenti alternativi possono essere un modo per diversificare il tuo portafoglio, ma possono anche essere più rischiosi degli investimenti tradizionali.
Investimenti sostenibili
Gli investimenti sostenibili sono un tipo di investimento che tiene conto di fattori ambientali, sociali e di governance (ESG) quando si sceglie dove investire. Gli investimenti sostenibili possono essere un modo per investire nel futuro, ma possono anche essere più costosi degli investimenti tradizionali.
Investimenti diretti
Gli investimenti diretti sono un modo per investire in un’attività specifica, come un’azienda, una proprietà immobiliare o un’attività commerciale. Gli investimenti diretti possono essere un modo per assumere il controllo del tuo investimento, ma possono anche comportare un rischio elevato di perdita.

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Come Investire in Oro ? Oro Fisico e Oro Finanziario

Come investire in oro, necessità di una precisazione in quanto è possibile effettuare due tipologie di investimento che possano essere riconducibili al prezzo dell’oro.
Una riguarda come investire in oro fisico e cioè principalmente attraverso lingotti e monete da investimento che possono essere detenuti personalmente ed eventualmente venduti a banchi metalli o attività come quella del sito web compro oro Firenze.
L’altro modo riguarda come investire in oro finanziario attraverso strumenti finanziari come gli etf o azioni collegate all’andamento futuro del prezzo aureo o in alternativa acquistando azioni di società minerarie.
Il vantaggio di investire in oro fisico è rappresentato soprattutto dalla sicurezza in quanto non sono necessari intermediari per monetizzare il valore dell’oro.
Non per nulla quando si parla di oro come bene rifugio si intende principalmente di lingotti oro 24 carati riconosciuti e certificati nel loro livello di purezza.
L’oro fisico detenuto direttamente non è soggetto ai rischi di quello finanziario che non viene mai ritirato dagli acquirenti ma lasciato in custodia presso caveau specializzati.
In caso di grave default del paese o del sistema finanziario il rischio è che l’oro acquistato potrebbe non essere consegnato o convertito in denaro.
Non per nulla gli stessi paesi che detengono riserve auree, investono in oro fisico sotto forma di lingotti 24 carati e in oro finanziario che in caso di grave crisi economica potrebbe non essere pagato in quanto privo di una reale copertura con un bene fisico.
I lingotti non sono il solo modo di come investire in oro, anche se sono il metodo più conveniente in quanto il prezzo della lavorazione di questi incide in modo minore rispetto ad altre forme di oro fisico.
Anche attraverso le monete è possibile acquistare oro da investimento, in questo caso il vantaggio è quello di essere un investimento più facilmente suddivisibile rispetto ai lingotti.
A prescindere da questo possono essere considerati forme di investimento qualsiasi altro oggetto in oro ma il loro valore non arriva come i lingotti ad essere riconosciuto con il prezzo aureo del momento.
Questo avviene poiché gli oggetti in oro che non sono certificati come puri ai 99,9 millesimi devono essere lavorati dai banchi metalli che provvedono ad una nuova fusione fino ad essere resi sotto forma di lingotti 24 carati, che sono i soli per i quali è riconosciuto la quotazione del momento senza sconti.

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Investimento in Oro

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  • 27 Ottobre 2016

In un epoca come quella attuale, di crisi economica permanente almeno per quanto riguarda i paesi occidentali, le persone sono afflitte dalla preoccupazione economica per il futuro, anche chi avendo dei risparmi custoditi in banca, dovrebbe sentirsi protetto da ogni evenienza non è più tranquillo come un tempo a causa delle continue notizie di banche in difficoltà finanziaria.
Nonostante i depositi non investiti debbano ritenersi al sicuro da ogni evenienza perché garantiti dalla banca di stato resta il problema dell’inflazione, il denaro messo in deposito senza una rendita perde con il tempo una parte del suo valore a causa proprio dell’inflazione che nonostante sia relativamente bassa a causa della crisi economica è comunque una costante in quanto altre zone del mondo continuano a crescere economicamente e a sostenere i prezzi di mercato.
In questo contesto non è semplice riuscire a trovare un investimento sicuro e che garantisca al denaro di non perdere di valore nel tempo, uno dei metodi più diffusi e sicuramente anche uno dei più antichi è quello di comprare oro.
Se si compra oro si trasforma il nostro denaro in un bene materiale di semplice gestione fisica in quanto indistruttibile, facilmente trasportabile e di minimo ingombro, l’oro è un bene di investimento eccellente che conserva un valore stabile che non conosce crisi economica.
Anche in tempi di finanza moderna comprare oro è universalmente considerato uno degli investimenti più sicuri tanto da essere considerato il bene rifugio per eccellenza anche sui mercati finanziari, l’investimento in oro non produce guadagni se non nel momento della sua vendita ma garantisce il valore dei soldi investiti contro ogni genere di crisi economica, politica o sociale.
Molte persone comprano oro per investimento lo fanno per garantirsi il futuro contro ogni genere di evenienza rinunciando ad usufruire degli utili annuali che generalmente altri tipi di investimenti maturano.
Per quanto riguarda la perdita di valore dovuto all’inflazione l’oro tende ad avere un prezzo stabile o decresce leggermente in situazioni di tranquillità dei mercati finanziari, allo stesso modo il valore dell’oro tende a crescere nei momenti di sfiducia e di recessione economica internazionale, questo suo andamento spiega la sua grande affidabilità come bene rifugio.
In sostanza comprare oro per investimento è una strategia finanziaria molto difensiva, una strategia che durante periodi di crescita economica può avere un costo di alcuni punti percentuali che sono rappresentati dai mancati introiti che si potevano ottenere scegliendo altri asset di investimento che danno utili.

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Investire in metalli preziosi

Negli ultimi anni l’investimento in metalli preziosi ha preso sempre più piede e sono diventati sempre di più gli investitori italiani che hanno iniziato ad interessarsi a questo mercato. Ma quali sono i metalli preziosi?

Un metallo per essere definito prezioso, oltre ad avere particolari proprietà fisiche, essere rari ossia scarsamente disponibili. I metalli preziosi principali sono:

  • ORO: L’oro è probabilmente il metallo prezioso più conosciuto, è un metallo molto malleabile, duttile e pesante. Il principale impiego dell’oro è nella produzione di gioielli dove, per aumentarne la resistenza, viene legato con altri metalli (rame, argento, ferro, palladio etc.)
  • ARGENTO: Come l’oro anche l’argento è un metallo duttile e malleabile ma a differenza di questo viene utilizzato in diversi settori (fotografia, industria elettronica, produzione di batterie a lunga durata, gioielleria etc.). L’argento si contraddistingue anche per avere un’elevata conducibilità sia elettrica sia termica
  • PALLADIO: Caratterizzato per essere un metallo con scarsa densità, duttile e permeabile all’idrogeno il palladio è un metallo raro che viene utilizzato principalmente nell’industria (come catalizzatore) e in gioielleria.
  • PLATINO: Metallo anch’esso duttile, malleabile e resistente alla corrosione il platino è uno dei metalli più nobili. Queste caratteristiche ne fanno uno dei metalli più atti alla produzione di gioielli. Il maggior produttore mondiale di Platino è il Sud Africa.

Perché investire in metalli preziosi

A causa della crisi economica e della relativa instabilità dei mercati abbiamo assistito ad un aumento dell’inflazione che ha causato una diminuzione del valore del capitale investito. I metalli preziosi hanno un andamento contrario rispetto ai mercati tradizionali e si avvantaggiano dall’inflazione. Investire in metalli preziosi consente dunque di tutelare i propri risparmi dall’inflazione e di metterli al riparo dalle oscillazioni del mercato.

L’investimento in metalli preziosi ha attirato l’attenzione degli italiani particolarmente negli ultimi anni. Il motivo principale è da ricercare principalmente nella ricerca, da parte degli investitori, di un investimento che sia in grado sia di diversificare il portafoglio sia di tutelare il più possibile il proprio capitale. In tal senso, investire in argento, oro, palladio, platino etc. consente entrambe le cose. Tuttavia è bene ricordare come investire in metalli preziosi non significa essere totalmente esenti da rischi.

Questi mercati infatti hanno logiche diverse rispetto a quelli più tradizionali, dunque il consiglio è sempre quello di informarsi sui meccanismi che regolano il mercato dei metalli preziosi e, in caso, rivolgersi ad un esperto del settore che sia in grado risolvere ogni vostro dubbio.

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Mercato Immobiliare: Tanti buoni motivi per investire a Pisa

pisa panorama

La città di Pisa continua a distinguersi nel panorama del mercato immobiliare italiano. All’ombra della torre pendente i prezzi degli immobili hanno resistito più che altrove alla crisi – dal nuovo agli affitti, senza particolari flessioni – e non mancano elementi di dinamicità che fanno presagire la ripresa delle compravendite a partire da questo inverno. Ma quali sono i punti di forza di Pisa? Cosa contraddistingue il mercato immobiliare di questa piccola città toscana? Vale la pena investire a Pisa?

I numeri di Pisa. La città toscana famosa in tutto il mondo per la torre pendente è di per sé una città medio-piccola di circa 100mila abitanti, 200mila se si considerano anche i comuni dell’hinterland, sulla quale insistono tre università (60mila studenti), due strutture di livello nazionale (il Cnr e l’ospedale di Cisanello) e un aeroporto internazionale, il “Galileo Galilei”, capace di garantire 4,5 milioni di passeggeri l’anno. Inoltre l’amministrazione comunale è riuscita a varare progetti volti a riqualificare gran parte del tessuto urbano da qui al 2015, con investimenti complessivi per circa 30 milioni di euro, coperti al 60% dai fondi Piuss dell’Unione Europea (Info: http://www.pisa2015.it/).

Pisa guarda al futuro. La capacità di Pisa di attrarre investimenti ha fatto scrivere a L’Espresso che Pisa è uno dei pochi casi che l’Italia può vantare a Bruxelles. Ma non ci sono solo i Piuss. Altri progetti di rilievo che caratterizzano la dinamicità della città Toscana sono il porto turistico, da poco inaugurato a Marina di Pisa, e il programmato People Mover, ossia il collegamento veloce tra la stazione e l’aeroporto che impegnerà risorse per 78 milioni di euro e potrà dare un impulso allo sviluppo del lato Sud della città.

La situazione immobiliare. Per quanto riguarda più strettamente il mercato immobiliare, si evidenziano alcuni elementi determinanti e peculiari. Primo: l’amministrazione comunale ha recentemente scelto di limitare lo sfruttamento del territorio, incentivando i recuperi edilizi e gli edifici ad alto coefficiente energetico. Tradotto, a fronte di una richiesta costante assistiamo ad una offerta immobiliare del nuovo contingentata e di qualità, ecco perché i prezzi hanno tenuto più che altrove. Secondo: grazie alle università, all’ospedale e al turismo il mercato immobiliare di Pisa non si è mai fermato, sia sul fronte delle compravendite sia sul fronte degli affitti. Terzo e non ultimo: Pisa è stata la prima città in Italia – e per certi versi ancora l’unica – ad avere un “low cost” immobiliare, Dalproprietario.it, che propone immobili di privati e costruttori senza costi di mediazione.

Sfoglia il magazine DalProprietario onlineInvestire a Pisa grazie alle offerte di DalProprietario.it. Per capire quanto DalProprietario.it sia riuscito a far breccia nel cuore dei pisani è sufficiente sfogliare il magazine pubblicato ogni bimestre. In pubblicità i più importanti cantieri di Pisa e provincia e tanti annunci da privati, ognuno corredato da una ricca scheda descrittiva e soprattutto dsl numero telefonico per contattare direttamente il proprietario o l’impresa costruttrice, così da ottenere maggiori informazioni o fissare una visita e, in caso di conclusione positiva della compravendita, evitare i tradizionali costi di mediazione.

Tra i recuperi edilizi di rilievo (prevalenza di classe A) troviamo le riqualificazioni

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Annaelle Fashion lancia la nuova campagna pubblicitaria estiva, aspettando la nuova collezione AI12

Il lancio è riuscito perfettamente! Non si spaventano i lettori, nulla a che fare con lo spazio, missili o razzi. Stiamo parlando di moda e nello specifico della partenza lanciatissima della nuova campagna pubblicitaria nazionale Annaelle Fashion . Infatti il marchio modenese di abbigliamento donna , forte di nuove aperture delle sue ormai famose boutique made in italy , ha deciso di anticipare la consueta pubblicazione media che accompagna da sempre l’entrata in scena della nuova stagione, con un nuovo battage mediatico. Così, dal 12 luglio su Eva3000, Vip e su altre riviste dell’estate, potrete trovare il marchio “in posa” (perché l’immagine è davvero accattivante), per ricordare a tutti i clienti che i saldi continuano con grandi occasioni, ma anche che presto sarà negli store Annaelle, anche la nuova collezione. Con tante novità per un prodotto sempre innovativo e funzionale, com’è nello stile del brand ormai da qualche stagione.

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Annaelle Fashion : mega party inaugurazione per il nuovo franchising a Modena

Il marchio modenese total look di abbigliamento donna , dopo aver inaugurato in meno di un anno tante boutique nei principali centri storici italiani è ritornato alle origini. Infatti lo scorso 13 luglio, preceduto da una fitta campagna media locale su radio e giornali e da un party “happy hour”, con oltre 200 invitati, ha preso la luce il punto vendita Annaelle , di Modena nella centralissima via Dei Gallucci. Buon successo ha raccolto anche l’iniziativa esclusiva “fai i saldi e sconti l’inverno”. Infatti tutti i clienti del nuovo punto vendita che acquisteranno capi durante questo periodo, potranno usufruire di un buono sconto molto importante per “regalarsi” un nuovo capo Annaelle della collezione prossima autunno inverno 2012-13. E tutto rigorosamente made in Italy !

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Nuove proposte low cost per l’abbigliamento in franchising, attenzione a insospettabili disperati!

Qualcuno di voi lettori forse in questi mesi in cui si è interessato ad una proposta franchising per il suo attuale negozio o per aprirne uno si è imbattuto in aziende che regalano tutto?
Ma allora che franchising è? Scusate la risposta ma viene spontaneo da chi da tanti anni svolge un’attività commerciale nel retail chiedersi se possiamo chiamare queste formule davvero format abbigliamento franchising .
La risposta è si, dal punto di vista legale si. Ma poi cè tutto il resto, ovvero cè il rivenditore che fa questa scelta. Ottima subito ma con parecchie insidie.
Partiamo dal presupposto che fare franchising è una partnership. Si, una unione di due interessi: l’azienda che vuol rivedere in ambiente idoneo e controllato il suo prodotto/servizio, il dealer o commerciante affiliato che si affida al marchio per avere vantaggi e visibilità.
Da questo presupposto un commerciante che non riceve input di nessun tipo ovvero, la merce viene regalata in conto vendita senza garanzie alcune, la location va bene ovunque eccc.. beh sembrerebbe un giusto abbattimento di costi (visto il momento) , quindi un affare da prendere al volo.
Ma se ci facciamo qualche domanda possiamo davvero risponderci solo con la “crisi”?
Perché un’azienda non vuole garanzie sulla merce in conto vendita? Perché la merce a volte l’ha e a volte no… oppure perché è talmente disastrata che “gioca alla roulette” ovvero rischia finchè poi qualcuno non sparisce davvero con tutto l’impianto, decretando la sua fine, nonché, a cascata, anche quella di tutti gli altri rivenditori..
Perché un’azienda deve regalare arredi e ristrutturazioni? Siamo forse in piazza Duomo a Milano?
I segnali di crisi a volte sono nei regali, meditate e chiedetevi prima di scegliere, ricordandovi che nella vita nessuno regala nulla e che se prendo qualcosa a poco o nulla, forse un motivo ci potrà essere. Meglio scoprirlo subito.

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Chi s’improvvisa , chiude : franchising istruzioni per l’uso !

Sempre più casi di negozi, anche monomarca che chiudono, coinvolgono marchi storici, come mai?
E’ presto detto, c’è la crisi!
Ma sembra semplicistico dirla cosi, perché alcune realtà che fanno franchising abbigliamento , magari anche con brand meno altisonanti , non solo proliferano ma sbaragliano la concorrenza.
Il segreto? Semplice se un’azienda nasce organizzata per gestire una rete di monomarca in franchising, vince, se è solo un marchio che vuole avere il proprio negozio sull’appeal che ha, muore. E a rimetterci in primis è l’affiliato che si è fatto attrarre da nomi e parole, magari confortato dai propri acquisti di quei prodotti in canali multimarca.
Per far funzionare un negozio di abbigliamento in franchising non è sufficiente dire che si vuole fare un “monomarca”, ma bisogna sviluppare un’organizzazione interna adatta a sostenere queste realtà.
Prima di fare un passo, voi potenziali commercianti, chiedete ai responsabili commerciali dei marchi interessati a fare con voi partnership di questo tipo, alcune semplici cose:
• Il prodotto moda è realizzato in collezione ovvero 8-10 mesi prima o viene adattato in poche settimane alle esigenze del consumatore?
• Ogni quanto viene rifornito il negozio?
• Quanti modelli ha e come sono abbinabili con altri (vendita multipla organizzata) ?
• C’è una formazione di base per adattare le competenze di commerciante a quelle specifiche del brand?
• C’è un sistema software che controlla e agevola ogni aspetto dal magazzino alla fidelizzazione del cliente?
Dopo tutto questo allora sappiamo cosa ci aspetterà in futuro se faremo una scelta d’impresa.
Dopo tutto questo, il conto vendita , il reso totale, la fee d’ingresso e la formazione specifica saranno pane per i vostri denti, senza esser più solo valori ad effetto!

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Inaugurazione boutique Annaelle Modena- Via Gallucci

Venerdì 13 luglio 2012 dalle 17:30 ANNAELLE fashion , la casa di moda moderna e dinamica con sede a Modena e già numerosi punti vendita in Italia, inaugura qui nella sua città una nuova boutique, che aprirà in Via Gallucci 48.
I saldi sulla collezione primavera/estate 2012 saranno i veri protagonisti dell’evento. Ma non solo: a tutti i partecipanti, sarà consegnato un coupon del 10% di sconto sulla nuova collezione autunno/inverno 2012/2013.
Catia, la responsabile Store Manager, sarà lieta di mostrare a tutti i clienti come ANNAELLE vera moda Made in Italy pensata per una donna giovanile, riesce a riflettere il tempo in cui vive con uno stile unico, inimitabile, mai banale.
Per un’anteprima della collezione, potete visitare il sito www.annaellefashion.it. Se invece vi piacciono le sorprese, non vi resta che unirvi ai numerosi ospiti dell’inaugurazione e godervi un delizioso aperitivo di benvenuto.

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Annaelle, non si ferma più! nuovo franchising a Modena

Dopo essere letteralmente “sbarcata” a Venezia nel mese di maggio, con un super store monomarca di 5 vetrine, nel cuore della laguna a due passi dal ponte di Rialto, lo sviluppo del franchising Annaelle fashion non sembra fermarsi più!
Modena, a metà luglio sarà la prossima meta.
Il brand Annaelle fashion , nato proprio lì come azienda produttrice di confezioni molti decenni fa, con questa apertura, in un certo senso si può proprio dire, che ritorna a casa. Ma solo in apparenza perché di strada soprattutto negli ultimi anni ne è stata fatta davvero tanta. Oggi il marchio è ormai famoso con numerosi negozi monomarca in franchising e sta consolidando con una sempre crescente presenza anche il mercato estero, grazie al made in italy di qualità.
Annaelle sarà inoltre presente agli appuntamenti “fieristi” della moda milanese verso fine giugno, nonché sulle pagine di alcune tra le più prestigiose riviste dell’estate con una nuova campagna di comunicazione che si preannuncia aggressiva e accattivante. Ancora stretto riserbo invece sulle novità dell’autunno, dove si stanno ultimando le ultime trattative per le nuove aperture, mantenendo un trend di crescita che negli ultimi dodici mesi ha visto l’inaugurazione di numerose location prestigiose e fatturati in grande crescita.
Per una più ampia panoramica sulle collezioni e i requisiti per poter diventare dealer franchising Annaelle, potete visitare il sito www.annaellefashion.it.

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La boutique in franchising con il vero made in italy è la nuova frontiera anticrisi

Se ancora ce ne fosse bisogno, lo ribadiamo: una risposta alla crisi in Italia c’è. La sta dando una parte della moda italiana fatta da giovani imprenditori che credono nel loro paese e nelle loro tradizioni.
Si perché il made in italy regge e reggerà sempre a tutte le crisi se sappiamo cambiarlo e adattarlo alle nuove esigenze e alle nuove regole del mercato.
Queste nuove esigenze di oggi si chiamano franchising , retail, conto vendita ecc..
Ecco quindi il segreto : produrre con nuovi sistemi organizzativi basati sulla rapidità e sulla logistica integrata il nostro valore, ovvero un abbigliamento fatto da italiani, con la creatività nostra e la cura ai particolari che solo noi sappiamo dare.
Questo spiega il successo di alcune aziende fenomeno come le hanno definite qualche settimana fa illustri riviste del settore, che hanno coniugato in modo perfetto la crescita, il prodotto, il franchising e i numeri. In poche parole un modello di successo saldamente ancorato alla “tradizione Italia”.
Tra questi annaelle Fashion azienda che nel giro dell’ultimo anno ha incrementato di parecchie centinaia di migliaia di euro il suo giro d’affari, facendo lavorare italiani con prodotti italiani in boutique franchising di grande appeal.
Venezia, Bologna, Modena, Manfredonia, Spoleto e prossimamente Milano, Roma e altre importanti città del nostro paese, sono solo un piccolo esempio e un grande stimolo di come una rete moderna di punti vendita se seguite da solidi e moderni principi con un prodotto veramente giusto per prezzo e qualità possono portare a un successo senza precedenti. Anche nei momenti di crisi.

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Nuove proposte low cost per il franchising abbigliamento! ci sono: ecco come scegliere le occasioni reali e quanto spingersi.

Il titolo dice molto, forse tutto. Quanto spingersi. Mettiamo un primo paletto: se cercate un franchising per aprire un negozio nella moda e vi offrono qualcosa senza pretendere in cambio delle garanzie (cauzioni o fidejussioni bancarie a prima richiesta) alzate le antenne. Forse è c’è qualcosa sotto. Se vi offrono un impianto merce con reso totale e magari anche il conto vendita, è normale e anzi serio che l’azienda vi richieda un minimo di garanzie. Quanto ? dipende da vari fattori. Difficile qui poterli approfondire tutti. In ogni caso i metri quadri del locale o il valore al pubblico della prima fornitura sono già due buoni indici per calcolare i costi di garanzia richiesti. Facciamo anche un’altra precisazione essenziale. Le richieste di tutela per avere un impianto in franchising con conto vendita non sono soldi che la casa madre richiede e quindi danaro investito o consumato dal rivenditore (in fase iniziale) . Questi soldi sono solo immobilizzati. Si, sono soldi “fermi”, come quando si richiede un BOT in banca: l’istituto di credito vi chiede di depositare denaro al fronte di garantirvi interessi. Nel caso del franchising si chiede di immobilizzare denaro al fronte di avere per tutta la durata del contratto merce in conto vendita e quindi guadagni economici. Il vero investimento è l’arredo o meglio cercare di trasformare il punto vendita in un punto punto vendita che rispetti l’immagine del marchio. Tutto qui. Non è poco? Beh si non è molto ed è comunque ”l’entry level” nel franchising abbigliamento proposto da aziende serie e preparate ! Fidatevi. Possiamo dire che servono circa 20-30 mila euro per il kit arredo, formazione insegne e computer. Il vero low cost oggi si ferma qui . Sotto queste cifre… interrogatevi perché qualcosa non torna!

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Il cubismo e Picasso

Il Cubismo è un’arte grafica che stravolge il Novecento, secolo in cui vede la vita; gli oggetti in tali dipinti sono scomposti in figure piane e forme geometriche elementari e vengono accantonate prospettiva, volumi e proporzioni. Notiamo, quindi, che è complesso collegare un soggetto alla propria identità poichè questa risulta mischiata nello spazio del dipinto. Anche il cubismo è tutt’ora commercializzato ed è una buona soluzione per chi vuole investire in arte
Il Cubismo ha due ramificazione: Cubismo Analitico  (1909-1910) in cui si usano maggiormente colori spenti o opachi e si frammentano le figure piane rendendole figure geometriche; e poi c’è il  Cubismo Sintetico, sorto nel 1912 dove viene ripristinato il colore e le forme ma queste non sono collegate nello spazio.
Gli esponenti più importanti di questa corrente sono Braque e più il più importante era Pablo Picasso.
Dopo esser stato per i primi anni in Spagna nel 1904 si trasferisce a Parigi dove socializza con importanti figure sociali e in tale ambiente riesce a creare un cambiamento artistico.
Nei primi anni del Novecento si forma prima col  periodo blu (1901-1904) dove l’argomento principale è la solitudine, il pessimismo e la povertà della vecchiaia (“Poveri in riva al mare”) in seguito c’è il periodo rosa (1905-1906) che vede come soggetti dei suoi dipinti il mestiere circense (“La famiglia dei Saltimbanchi”).
La svolta decisiva per la nascita del cubismo arriva col “Ritratto di Gertrude Stein“, dipinto finito nel 1906 a ben un anno di distanza dall’inizio e in questo momento l’opera è rappresentata solamente dal ritratto di getto, non rivedendo le forme che risultavano più semplici del solito ma ponendo particolare attenzione sui volumi.

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Imprenditoria: le sfide non vanno affrontate da soli

Il 2010 si è chiuso con segno positivo per quel che riguarda il settore del franchising. E per 2011 ci sono aspettative di un ulteriore ripresa.

Sono questi i dati che ci pervengono attraverso il comunicato di Italo Bussoli, segretario generale di Assofranchising il quale specifica inoltre che, nonostante il 2009 e 2010 siano stati anni di profonda crisi generale, il settore del franchising non si è comunque mai fermato, ma al massimo ha avuto momenti di minor crescita.

Sostituendosi ai piccoli negozi al dettaglio che da tempo erano in forte sofferenza e che non hanno potuto reagire alla crisi economica, molte catene in franchising, nazionali ed internazionali, hanno fatto il loro ingresso in molti centri storici delle città d’Italia, ridando vita ed animo commerciale alle vie di passeggio. Molti locali, da sfitti ed abbandonati, son tornati così ad essere punti centrali di affari e guadagni.

Ad oggi dunque si contano un complessivo di 49 mila punti vendita in franchising, con 157 mila persone coinvolte, per un giro d’affari che supera i 20 miliardi di euro.

Aprire in franchising per il commerciante vuol dire poter contare su un’esclusiva territoriale, su un appoggio fondamentale da parte del franchisor in termini di strumentazione informatica e gestionale, di layout e merchandising del negozio, formazione del personale.

E’ proprio qui che sta la forza e la convenienza del franchising: avere dalla propria parte un sostegno forte dell’azienda franchisor, consente infatti uno sviluppo rapido, pubblicità sia a livello locale sia nazionale, materiale e modalità di comunicazione adatta. Senza dimenticare il fatto che l’investimento necessaro per aprire un franchising risulta essere molto meno onoeroso rispetto all’apertura di un negozio autonomo, la formula del franchising con conto vendita con il reso dell’invenduto che consente di non avere preoccupazioni e rischi per l’invenduto a fine stagione.

Aprire un negozio in franchising permette di essere parte di una “famiglia” nella quale il commerciante-franchisee non si sente mai abbandonato: alle sue spalle sa di poter contare su un’azienda pronta e preparata a poter reagire rapidamente a tutte le sollecitazioni e variazione del mercato.

Sono tutti quest fattori che spingono i commercianti ad investire nel franchising: affidabilità, zero rischi dell’invenduto, minori costi d’investimento e la consapevolezza di non essere soli.

Sonia D in collaborazione con www.franchising-s2f.it

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RIPRESA ECONOMICA. IL FRANCHISING: SCELTA CONVENIENTE

C’è aria di ripresa, di ottimismo. E questo non si deduce soltanto dai dati che vengono emessi dall’Istat (che nel bollettino relativo a Dicembre 2010 dichiara che la produzione industriale italiana ha segnato nel 2010 un aumento del  +5,5 % con prospettive di crescita per l’anno corrente).  Lo si intuisce anche passeggiando per le vie dei centri storici delle diverse città di tutt’Italia e quando si entra nei centri commerciali: i negozi si sono ripopolati di gente che scruta, valuta, si mette pazientemente in fila per i camerini,  indossa, va a scoprire i capi proposti per la nuova collezione Primavera-Estate 2011 nelle più o meno note catene di negozi in franchising.

A questa ritrovata voglia di moda e di fashion dimosrata dalla clientela, devono corrispondere delle giuste risposte: un recente sondaggio ci rileva come,  durante i saldi appena conclusi, il 97% dei consumatori italiani ha preferito spendere i proprio risparmi in abbigliamento, scegliendo di affidarsi maggiormente ai punti vendita in franchising rispetto ai plurimarca. E le ragioni di tale scelta sono diverse: le catene in franchising possono puntare su un più ampio livello di pubblicità, sia a livello locale sia nazionale. Il cliente si sente “più tranquillo” nel fare i propri acquisti in un punto vendita in franchising perché sa che esistono condizioni più vantaggiose ed agevoli per cambiare i capi nel caso di ripensamenti, sa di poter trovare costantemente cose nuove e di tendenza. Si viene così a creare un rapporto di familiarità tra il cliente ed franchisor, fondato sulla fiducia, sull’idea di affibilità, sull’esigenza soddisfatta di avere ampia scelta e di visionare cose sempre nuove.

La risposta a queste necessità dei clienti, risvegliati dopo mesi di paure e di crisi ed entusiasti  di intraprendere esperienze positive di shopping può senz’altro essere soddisfatta da un punto vendita in franchising.

Esistono diverse aziende che offrono un valido aiuto sia ai commercianti che vogliono ridare vita ed innovare i propri negozi già esistenti, sia ai privati che decidono di intrprendere un’apertura di un punto vendita in franchising. Alcune offrono la propria professionalità e competenza, nonché consigli ed assitenza agli utenti che a lei si rivolgono, dando la possibilità agli imprenditori ed ai neo-imprenditori di poter scegliere tra  diversi marchi di moda prestigiosi. Il tutto con la famosa formula del ”conto vendita”.

E’ il momento giusto  per intraprendere un’apertura di un franchising: minori costi d’investimento iniziale, meno rischio, maggior appetibilità per la clientela e con la possibilità di trovare immobili commerciali ad ottimi prezzi.

 La conferma? Basta guardarsi intorno ed aggirarsi nei centri storici, nelle vie dei negozi delleproprie città!

Sonia D in collaborazione con www.franchising-s2f.it

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Franchising piscina: il franchising Piscine Desjoyaux

Nuove opportunità di investimento e guadagno offerte dal franchising di Piscine Desjoyaux, che rafforza la propria presenza in Italia.

“In primo luogo – dichiara Luciano Uzzo, 39 anni, Amministratore Delegato della filiale Italiana, Desjoyaux Italia S.r.l. – sono in corso i lavori che porteranno all’apertura del nostro primo Flagship Store, una struttura di 1.500 mq sita a Collegno (TO), nel parco commerciale della Certosa.”

L’apertura del primo punto vendita diretto segna per la rete un passo importante nella realizzazione del progetto che porterà all’apertura di altri 30 punti vendita esclusivi nei prossimi anni, focalizzati sulla distribuzione dei prodotti Desjoyaux nel “bel Paese”, situati in parchi commerciali o in strade ad alto scorrimento alla periferia della città.

“I punti vendita in franchising Piscine Desjoyaux – prosegue Luciano Uzzo – rappresentano un nuovo modo di intendere l’acquisto di una piscina privata, che grazie agli esclusivi brevetti Desjoyaux può essere oggi un bene a portata di ogni tasca. Il fondatore del Gruppo, Jean Desjoyaux, ha costruito la sua azienda sul concetto di democratizzazione della piscina, e anche in Italia la nostra missione sarà quella di avvicinare al mondo della piscina quel pubblico che ancora oggi, pensando ai vecchi impianti, vive il pregiudizio che la piscina significhi costi elevati, installazione e manutenzione complesse, costi di gestione inaccessibili, problemi amministrativi o quant’altro. Desjoyaux ha eliminato tutto questo, riservando ai suoi Clienti solo il piacere di un bagno di benessere al termine di una faticosa giornata lavorativa, la gioia di stare con gli amici e in famiglia, il gusto di vivere l’aria aperta e la propria casa”.

Nell’ottica del proprio piano di sviluppo, Desjoyaux Italia S.r.l. esamina oggi candidature per l’apertura – o la conversione di un punto vendita esistente – di una concessionaria esclusiva Desjoyaux.

Desjoyaux offre a coloro i quali vogliono investire nel franchising piscina il prestigio di un marchio internazionale, un prodotto esclusivo, un sistema di costruzione unico, servizi innovativi, un know-how dimostrato, formazione e assistenza, pubblicità nazionale e strumenti di comunicazione oltre che sostegno commerciale, strumenti gestionali evoluti e ottime condizioni economiche.

Il Concessionario Desjoyaux, dovrà invece realizzare un punto vendita in linea con l’immagine di marca, il rispetto e l’utilizzo degli standard e degli strumenti di comunicazione coordinata, la vendita dei prodotti nella gamma Desjoyaux, a listino, il rispetto e applicazione della politica commerciale del gruppo, la partecipazione alla vita della rete, e l’ottimizzazione dello gestione del territorio assegnato.

“Il mercato della Piscina – conclude Luciano Uzzo –  vive da anni un importante crescita in Italia, con tassi di crescita importanti anche in un periodo di stasi dell’economica globale, e vi sono ancora entusiasmanti potenzialità per il prossimo futuro. Saremo lieti di accogliere la domanda di nuovi imprenditori che vorranno unirsi al nostro progetto per concretizzare la visione del fondatore della nostra azienda, la piscina di qualità accessibile a tutti”.

Contatti: Desjoyaux Italia S.r.l.

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Linares Associates: servizi per investire nel mercato immobiliare USA e consulenza on line


L’insolita impennata delle vendite immobiliari verificatasi a Manhattan nel corso del terzo quadrimestre del 2009 riflette una ritrovata fiducia dei consumatori/investitori, incoraggiata da una ripresa del mercato azionario, da tassi sui mutui estremamente bassi e quindi molto accessibili e da un credito fiscale riconosciuto a coloro che acquistano una prima casa. Si è registrato, infatti, un incremento pari al 45.6% nel numero di vendite avvenute nel terzo quadrimestre a Manhattan e si è così passati dalle 1.532 del quadrimestre precedente alle 2.230 del terzo quadrimestre, ben al di sopra quindi della media stagionale e con una diminuzione del solo 16% rispetto allo stesso periodo del 2008. Inoltre, i prezzi degli immobili sono scesi di circa il 10% rispetto all’anno precedente creando le condizioni per gli investitori più attenti per negoziare condizioni di vendita vantaggiose. Se si aggiunge infine il cambio euro/dollaro, che si aggira intorno all’1.50, ecco che il quadro complessivo risulta quanto mai interessante. Fatte queste dovute premesse, occorre tuttavia sottolineare come l’acquisto di un immobile, ovunque esso si trovi, comporti sempre l’esecuzione di un certo numero di adempimenti, che, per chi non ha una pregressa esperienza in materia, possono rivelarsi complessi e talvolta di difficile comprensione. Questo è quanto mai verosimile quando l’immobile che si intende acquistare si trova in un Paese estero con il quale si ha poca o nessuna familiarità. Gli Stati Uniti, pur rappresentando una meta molto gettonata tra i turisti italiani, sono, tuttavia, un Paese che può creare notevoli difficoltà a coloro che decidono di effettuare un investimento in loco, vuoi per il disagio di gestire una trattativa in una lingua, quella inglese, che non è la propria, vuoi per il rispetto di usi commerciali estremamente diversi da quelli ai quali si è abituati in Italia e vuoi, anche e soprattutto, per la presenza di una normativa e di un sistema legale estremamente diverso da quello italiano. Da qui, l’importanza per chiunque sia interessato ad acquistare un immobile negli Stati Uniti e a New York in particolare, sia a titolo di investimento che ad uso personale, di avere un quadro preciso dei principali passaggi da seguire nella fase di acquisto, dalla scelta del broker più adatto, alla negoziazione del contratto di compravendita, fino alla stipula del rogito, che negli Stati Uniti non avviene alla presenza di un notaio, ma bensì davanti ai legali di parte e ad un rappresentante della title company prescelta dal compratore. Lo studio Linares Associates PLLC vanta una considerevole esperienza in materia immobiliare internazionale maturata grazie all’assistenza legale fornita a numerosi clienti americani, europei ed italiani interessati ad acquistare, a vendere o semplicemente ad affittare immobili di prestigio, residenziali e/o commerciali, sia in Italia che negli Stati Uniti e a New York in particolare. Si tratta di una consulenza “ad hoc”, che risponde, cioè, alle reali ed effettive esigenze ed aspettative del cliente al momento di procedere all’investimento e che può proseguire anche successivamente all’acquisto, qualora si decidesse di mettere a reddito l’immobile acquistato. Molteplici sono i vantaggi per un investitore italiano di potersi avvalere della consulenza di un avvocato italiano abilitato alla professione legale negli Stati Uniti che conosca il mercato e le sue regole e che possa pertanto consigliare ed accompagnare passo dopo passo il proprio cliente nella delicata fase di negoziazione del contratto di compravendita, evitando che questi possa incorrere in malintesi e/o pericolose incomprensioni con le controparti coinvolte nella transazione e tutelarne gli interessi economici. Lo studio Linares Associates PLLC sta lavorando, inoltre, alla predisposizione di un servizio di consulenza legale on line, sia in lingua italiana che in lingua inglese, rivolto a tutti coloro che desiderano ricevere una risposta ad un quesito di diritto concernente le materie di competenza dello studio, oppure hanno necessità di ottenere un parere legale in una delle materie indicate all’interno del sito web, o semplicemente la redazione di un atto giuridico o di un contratto. Trattandosi di un servizio di consulenza legale ed avendo carattere professionale, tale servizio deve intendersi a pagamento e NON a titolo gratuito. La consulenza verrà inviata ESCLUSIVAMENTE tramite posta elettronica previo pagamento della tariffa preventivamente concordata col cliente. Nella comunicazione contenente il preventivo saranno inoltre indicate le modalità di pagamento della consulenza. Salvo che si tratti di questioni di particolare complessità, il parere legale verrà inviato entro 2-3 giorni lavorativi dal momento della conferma dell’avvenuto pagamento. Al ricevimento del pagamento verrà emessa regolare fattura che sarà inviata in copia elettronica unitamente al parere legale.

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Marco Mancinelli
Linares Associates Press Office
[email protected]
Linares Associates PLLC
– 100 Park Avenue, Suite 1600
New York, NY 10017 – USA
– Piazza Cinque Giornate, 10
20129 Milano – Italy
http://www.linareslaw.com
[email protected]

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“I nostri soldi”, la guida di Sandro Vita per investire con buonsenso

E’ stato presentato ieri al Mondadori Multicenter Duomo il libro “I nostri soldi”; hanno partecipato all’incontro, oltre all’autore, Ennio Doris e Giuseppe Mascitelli.

Milano, 18 febbraio 2009 – Sandro Vita ha presentato ieri al Mondadori Multicenter Duomo “I nostri soldi – Buoni e cattivi consiglieri del risparmio” (edito da Sperling & Kupfer) davanti ad una platea differenziata ed estremamente interessata a comprendere come comportarsi con i propri risparmi in questo momento così difficile.

Vita, da 24 anni in Mediolanum, ha riversato in questo libro la sua ventennale esperienza con i risparmiatori, “materiale prezioso e assolutamente da salvaguardare. Nel mondo della finanza” ha proseguito Vita “si parla molto di prodotti e mercati ma poco delle persone e delle motivazioni del loro risparmio; la mia attenzione è volta ai risparmiatori e a come renderli consapevoli per fare scelte coerenti. Se hanno a disposizione tutte le informazioni necessarie diventano capaci di scegliere serenamente, anche in un periodo in cui domina la paura”.

Sono intervenuti alla presentazione Ennio Doris, Presidente di Gruppo Mediolanum e Giuseppe Mascitelli, AD di Mediolanum Comunicazione, autori rispettivamente della prefazione e postfazione della guida. “Sandro Vita” – ha dichiarato Doris – “ha portato in questo libro l’approccio di Mediolanum: vicinanza ai clienti, trasparenza e consapevolezza del risparmiatore”.

“I nostri soldi. Buoni e cattivi consiglieri del risparmio” di Sandro Vita, 2009, Ed. Sperling & Kupfer, pagg. 241, prezzo 18 euro.

 

Sandro Vita è attualmente il responsabile della Comunicazione Interna di Mediolanum Comunicazione Spa. Nel 2008 si è occupato della serie televisiva di successo “Angeli e demoni della finanza” in onda su Mediolanum Channel, canale 803 di Sky.

http://www.inostrisoldi.com

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