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Scintillante la serata Burlesque da Babette Ristorante

La serata organizzata da Babette Ristorante per l’8 marzo si è rivelata un successo, una boccata di aria fresca e nuova in un panorama ormai da tempo cristallizzato.

Il casale in tipico Tuscan Style che ospita Babette Ristorante a Brolio ha indossato, per l’occasione,  una veste scintillante e spumeggiante senza però rinunciare al suo consueto stile. Luci e suoni, piume, glitter e colori hanno riempito le sue stanze, creando un’atmosfera sfavillante che ha fatto da contorno ad un universo femminile ricco e variegato riunitosi per trascorrere una serata allegra e divertente volata via velocemente tra ironia, risate, buon umore, a volte appena irriverente ma sempre sobria e mai volgare.

Babette Ristorante è riuscito, tra piume di struzzo e guanti di raso, con la collaborazione delle Vin Burlesque e di Miria Barboni di ForMe Estetica, a portare in tavola tutto il gusto dei suoi piatti, la voglia di prendersi cura di sé con un trucco studiato “ad hoc” per tutte le ospiti e di riscoprirsi con divertimento, consapevolezza e tanta ironia attraverso il gioco seduttivo del Burlesque.

Un “format” in cui i dettagli erano stati studiati con attenzione per mettere tutti i partecipanti a proprio agio e regalare loro un magico momento di svago, spontaneità e spensieratezza. Sembrava quasi di trovarsi ad una riunione di vecchie amiche, complici l’un con l’altra, pronte a mettersi in gioco con quel brio tutto femminile affascinato da atmosfere retrò, che da sempre esaltano e rispettano la donna, la sua sensualità e individualità.

I piatti proposti da Babette sono riusciti nel gioco sottile di seduzione del palato, rispecchiando quella genuinità, freschezza ed eleganza chiave di “volta” della serata e hanno scandito le varie fasi di una ricca e partecipata lezione di Burlesque, culminata in un assaggio di quello che quest’arte può portare in scena complici la personalità e creatività di chi lo esegue.

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Silvano Anania magistrato, scultore e viaggiatore svela la sua ultima passione: la scrittura

La vita di Silvano Anania è un viaggio. Non una semplice sequenza di partenze, spostamenti e ritorni, ma una ricerca e una scoperta continua di nuovi mezzi per dare libera espressione alla sua creatività. Una coinvolgente voglia di raccontare vite, passioni e sensazioni in cui realtà e immaginazione giocano con il lettore.

Un “fortunato scopritore”. Con queste poche parole è possibile tratteggiare la personalità di Silvano Anania. Un uomo prima di tutto, un magistrato nella sua vita pubblica, un viaggiatore in quella privata, un uomo che cerca il lato ludico di chi lo circonda e della sua stessa esistenza, che più ama e più scopre nuove possibilità d’amore, coltivando le sue passioni con l’indispensabile colore dell’ironia.

È proprio seguendo le rotte meno battute del nostro pianeta e di un immaginario poco comune, che ha preso forma il suo sentire. Modellare, limare, aggiungere e togliere, seguendo un’idea, un’intuizione: un processo creativo che accomuna la scrittura e la scultura di Silvano Anania. Una storia incrociata in modo intimo, riflessivo, personale e graffiante con un’esplosione di creatività difficile da contenere, raccontata con uno stile che coinvolge i 5 sensi e che, proprio per questo, riesce a rendere l’invenzione e la fantasia verosimile, possibile, reale.

Una scrittura che si inserisce quasi di soppiatto nel suo vissuto  e che è libertà di vivere più vite in una sola. Una costante voglia di conoscere, crescere e vedere sempre di più. Un’anima eternamente contesa e mai paga dei risultati raggiunti. La poliedricità artistica e caratteriale di Silvano Anania gli ha consentito di fuggire facili etichette e definizioni, affermando una libertà di ispirazione e di espressione che traspira dalle forme con cui plasma materia e parole.

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Corpi celesti: il ‘casual album’ di Paolo Rigotto tra pop e anticonformismo

Il batterista dei Syndone e Banda Elastica Pellizza pubblica il suo primo esperimento solista: dieci eccentriche canzoni d’autore che affrontano temi di attualità tra sarcasmo e ‘elettronica divertita’

Paolo Rigotto
&
Solita Musica
sono lieti di presentare:

CORPI CELESTI

…il disco d’esordio di Paolo Rigotto…

Solita Musica 2011
10 brani, 43 minuti

“Sembra un concept album, ma non vale, io non ho cercato di farlo. Potremmo definirlo Casual Album, ma non è un jeans”. Così Paolo Rigotto presenta il suo nuovo album Corpi Celesti, il primo lavoro solista giunto al termine di un lungo percorso di lavori e collaborazioni. Apprezzato batterista di due gruppi che ultimamente hanno riscosso notevole successo, i cantautorali Banda Elastica Pellizza e i rinnovati progsters Syndone, Rigotto ha voluto concentrare le sue idee compositive e la sua visione del mondo e della musica nei dieci pezzi che compongono questo stuzzicante debutto.

Elettronica e pop, rock demenziale e canzone d’autore, un’ispirazione che prende spunto dal maestro Freak Antoni e dagli Elio e Le Storie Tese – con citazioni di Area e reminiscenze di Battiato – in un disco che si muove in equilibrio tra istinto e costruzione. Rigotto rivela: “Nel mio disco faccio tutto un po’ da me ma non è presunzione. Sono così pigro che se non registro subito l’idea che ho in mente so già che non la concluderò mai”. Registrando tutto in completa solitudine, Paolo ha realizzato un album in cui melodie deliziose e “a presa rapida” sono sostenute da una “forte matrice elettronica, in quanto tastiere e sintetizzatori sono stati il mio primo approccio con la musica, da ragazzino. Ma vorrei che fosse un’elettronica divertita, che scherza su sé stessa, sul suo essere di plastica. Ad essa infatti si contrappongono gli strumenti “veri”: batteria, chitarre e voci”.

Corpi Celesti è un ideale manifesto dei tempi che cambiano, di una contemporaneità agghiacciante, che l’autore osserva, interpreta e comunica con il potente strumento del sarcasmo. Rigotto sviluppa il tema della schiavitù dell’uomo dal potere, dalla carriera, dal tempo, dal sesso, dal consumo, dalla tecnologia e dalle droghe: brani come Madama Dorè, Scheda Madre (vincitrice del 3° premio La musica elettronica italiana nel 2061, promosso dal Festival Club To Club in collaborazione con il Comitato Italia 150) e Integrazione inaugurano un nuovo percorso cantautorale combinando ironia, sperimentazione e capacità comunicativa.

Info:

Paolo Rigotto:
http://www.myspace.com/paolorigotto

Ufficio Stampa Synpress44:
http://www.synpress44.com

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