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Grandi apprezzamenti per gli scatti di luce di Jacqueline Domin a “Spoleto incontra Venezia”

 

La grande mostra di “Spoleto incontra Venezia” è giunta al termine ottenendo vastissimi consensi generali nei due pregiati contesti espositivi a Venezia in cui è stata allestita dal 28 Settembre al 24 Ottobre 2014, il Palazzo Falier e il Palazzo Rota-Ivancich. L’evento, a cura di Vittorio Sgarbi con la direzione del manager produttore Salvo Nugnes, ha radunato esponenti illustri del panorama attuale. Nel novero dei partecipanti la rinomata fotografa Jacqueline Domin ha proposto con ottimi apprezzamenti i suoi originali scatti d’autore.

La Domin lavora senza l’utilizzo del flash, le bastano i riflessi prodotti dai riverberi naturali, poiché si affida alla straordinaria potenzialità della luce. Sul particolare stile che la contraddistingue e la rende inconfondibile è stato scritto “Nelle immagini traspare una luminosità, che trasforma i paesaggi in icone, in raffigurazioni di stile sacro. Il suo occhio arguto e perspicace si lascia guidare dal biancore cangiante per poi insinuarsi nei pori naturali e negli anfratti nascosti, tra i velati spazi d’acqua e le onde verdeggianti delle pianure erbose. Si avvale di tonalità colorate sempre di una gradazione sopra o sotto la cromia reale, capaci di allacciare i fili segreti che uniscono il macrocosmo al microcosmo, l’infinitamente piccolo all’infinitamente enorme, in un intreccio compositivo di equilibrata armonia d’insieme“.

Le raffigurazioni della Domin trasmettono emozioni e suggestioni dal potente impatto visivo. Maestra dell’arte fotografica di formazione autodidatta, attraverso l’uso delle sfumature cromatiche e dei bagliori luminosi esalta il messaggio introspettivo contenuto nell’attimo fuggente immortalato e lo rende eterno e sempre presente. Le opere fanno riflettere l’osservatore mediante il sapiente uso della dicotomia del gioco tra luci e ombre, chiaro-scuro. L’obiettivo diventa il filtro per cogliere e trasfigurare il reale, personalizzandone la proiezione e fissandola nel tempo con vigorosa forza rievocativa.

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Spoleto incontra Venezia: l’infinita bellezza della natura nelle fotografie di Jacqueline Domin

La nota fotografa Jacqueline Domin è stata scelta per far parte della schiera di artisti coinvolti nella prestigiosa mostra curata da Vittorio Sgarbi e diretta dal manager produttore Salvo Nugnes dal titolo “Spoleto incontra Venezia“. L’esposizione è allestita a Venezia dal 28 settembre al 24 ottobre 2014 presso Palazzo Falier e Palazzo Rota-Ivancich. In questa intervista la fotografa rivela le proprie emozioni sui soggetti da lei ritratti negli scatti e le sue idee sull’arte contemporanea.

D: Che sensazione prova a staccarsi da un pezzo venduto?
R: L’emozione e sensazione che ho provato nell’istante dello scatto è lì nella fotografia e resterà dentro di me per sempre. Quell’immagine andrà ad un’altra persona che vivrà la sua propria emozione guardandola. L’idea mi rende felice.

D: Qual è il lavoro a cui è più affezionata? Perché?
R: Non potrei scegliere. Ogni fotografia è stato davvero un attimo unico.

D: Come vede l’arte rispetto la crisi dei giorni d’oggi?
R: Imbavagliata e abbandonata.

D: Quali sono gli artisti che hanno maggiormente influenzato il Suo lavoro?
R: Nessun artista. Mentirei altrimenti.

D: Quale messaggio vuole trasmettere con la Sua arte?
R: Credere in quello che si fa, amandolo fino in fondo con gioia.

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La celebre fotografa Jacqueline Domin espone i suoi scatti a “Spoleto incontra Venezia”

Nell’esclusivo comparto dei talentuosi artisti scelti per partecipare alla grande mostra di “Spoleto incontra Venezia” a cura di Vittorio Sgarbi con la direzione organizzativa del manager produttore Salvo Nugnes, rientra la fotografa Jacqueline Domin con le sue originali immagini d’autore di suggestivo impatto emozionale. L’esposizione di portata internazionale si svolge a Venezia all’interno di due location di prestigio, il Palazzo Falier e il Palazzo Rota-Ivancich, dal 28 Settembre al 24 Ottobre 2014 e ospita personalità importanti tra cui Dario Fo, Eugenio Carmi, Pier Paolo Pasolini, José Dalì.

La Domin spiegando il suo modo di fare e concepire l’arte sottolinea “L’arte per me è una meravigliosa liberazione da tutti i freni inibitori, osando, aprendo il cuore senza pregiudizi, lasciandosi andare in una realtà diversa da tutto quello, che credevamo conoscere. L’ispirazione artistica è uno stato intimo di felicità pura, di pienezza e di voglia di partecipare. Il messaggio subliminale inserito nei miei scatti fotografici è che siamo figli dell’acqua e delle stelle, arrivati per ultimi su questo splendido pianeta. Non siamo superiori a nessuno, rispettando il diverso per quello che realmente è faremmo del bene anche noi stessi di rimando”.

Sul ruolo dell’arte nella società attuale spiega “L’arte oggi è come una simbolica boccata d’ossigeno. Qualunque forma d’arte in un mondo così velocizzato e automatizzato ti permette di soffermarti, lasciandoti andare alle emozioni e alla riflessione. Io mi considero una testimone e una grande osservatrice nel mondo dell’arte contemporanea”.

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Jacqueline Domin: la fotografia naturalista dell’artista francese in mostra a Spoleto incontra Venezia

La nota fotografa Jacqueline Domin è stata scelta per far parte della schiera di artisti coinvolti nella prestigiosa mostra curata da Vittorio Sgarbi e diretta dal manager produttore Salvo Nugnes dal titolo “Spoleto incontra Venezia“. L’esposizione è allestita a Venezia dal 28 settembre al 24 ottobre 2014 presso Palazzo Falier e Palazzo Rota-Ivancich. In questa intervista la fotografa rivela le proprie emozioni sui soggetti da lei ritratti negli scatti e le sue idee sull’arte contemporanea.

 

D: Che sensazione prova a staccarsi da un pezzo venduto?

R: L’emozione e sensazione che ho provato nell’istante dello scatto è lì nella fotografia e resterà dentro di me per sempre. Quell’immagine andrà ad un’altra persona che vivrà la sua propria emozione guardandola. L’idea mi rende felice.

 

D: Qual è il lavoro a cui è più affezionata? Perché?

R: Non potrei scegliere. Ogni fotografia è stato davvero un attimo unico.

 

D: Come vede l’arte rispetto la crisi dei giorni d’oggi?

R: Imbavagliata e abbandonata.

 

D: Quali sono gli artisti che hanno maggiormente influenzato il Suo lavoro?

R: Nessun artista. Mentirei altrimenti.

 

D: Quale messaggio vuole trasmettere con la Sua arte?

R: Credere in quello che si fa, amandolo fino in fondo con gioia.

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Spoleto incontra Venezia: Intervista a Jacqueline Domin in occasione della sua partecipazione alle grandi mostre

In occasione della sua partecipazione alle prestigiose mostre di “Spoleto incontra Venezia” a cura di Vittorio Sgarbi, la fotografa Jacqueline Domin ha rilasciato una breve intervista per parlare della sua arte. Le sue opere sono in esposizione presso lo splendido Palazzo Rota – Ivancich, situato a pochi passi da Piazza San Marco, a Venezia, fino al 24 Ottobre 2014

D: Attualmente a quale produzione artistica si sta dedicando?

R: Mi occupo di fotografia.

D: Cosa ne pensa del ruolo nella società dell’arte oggi?

R: È una boccata di ossigeno. Qualunque forma d’arte in un mondo così velocizzato e automatizzato ti permette di soffermarti, lasciandoti andare alle emozioni e alla riflessione. L’arte rende l’uomo libero.

D: Qual è il messaggio che tiene particolarmente a diffondere?

R: Siamo figli dell’acqua e delle stelle, arrivati per ultimi su questo splendido pianeta. Non siamo superiori a nessuno: rispettando il diverso per quello che è, anche fosse una lucertola, faremmo del bene a noi stessi.

D: Come si definisce?

R: Mi piace definirmi una testimone e una grande osservatrice.

D: Che cos’è per Lei l’ispirazione?

R: È uno stato intimo di felicità pura, di pienezza e di voglia di partecipare.

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Intervista alla rinomata pittrice Jacqueline Domin in occasione delle mostre di Spoleto incontra Venezia

In occasione della sua partecipazione alle prestigiose mostre di “Spoleto incontra Venezia” a cura di Vittorio Sgarbi, la fotografa Jacqueline Domin ha rilasciato una breve intervista per parlare della sua arte. Le sue opere sono in esposizione presso lo splendido Palazzo Rota – Ivancich, situato a pochi passi da Piazza San Marco, a Venezia, fino al 24 Ottobre 2014 

D: Attualmente a quale produzione artistica si sta dedicando?

R: Mi occupo di fotografia.

D: Cosa ne pensa del ruolo nella società dell’arte oggi?

R: È una boccata di ossigeno. Qualunque forma d’arte in un mondo così velocizzato e automatizzato ti permette di soffermarti, lasciandoti andare alle emozioni e alla riflessione. L’arte rende l’uomo libero.

D: Qual è il messaggio che tiene particolarmente a diffondere?

R: Siamo figli dell’acqua e delle stelle, arrivati per ultimi su questo splendido pianeta. Non siamo superiori a nessuno: rispettando il diverso per quello che è, anche fosse una lucertola, faremmo del bene a noi stessi.

D: Come si definisce?

R: Mi piace definirmi una testimone e una grande osservatrice.

D: Che cos’è per Lei l’ispirazione?

R: È uno stato intimo di felicità pura, di pienezza e di voglia di partecipare.

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Jacqueline Domin insieme ad un gruppo rinomato di artisti scelti espone in occasione delle mostre di Spoleto Arte

Le illustri mostre di “Spoleto Arte” sono un’importante vetrina per l’eclettica artista francese Jacqueline Domin, che ha portato in esposizione inedite immagini fotografiche di autentica bellezza e intrigante prospettiva. “Spoleto Arte” è curata dal critico Vittorio Sgarbi e organizzata dal manager Salvo Nugnes. L’allestimento annovera nomi di spicco del panorama contemporaneo e si trova presso Palazzo Leti Sansi, edificio di secolare costruzione, in Piazza del Mercato a Spoleto, dove resterà dal 27 Giugno al 24 Luglio. 

Lavora senza usare il flash, le bastano i riflessi prodotti dai riverberi naturali, poiché si affida alla straordinaria potenzialità della luce. Negli scatti traspare una luminosità, che trasforma i paesaggi in icone, in raffigurazioni di stile sacro. Il suo occhio perspicace si lascia guidare dal biancore cangiante per insinuarsi poi nei pori naturali, negli anfratti nascosti, tra i velati spazi d’acqua e le onde verdeggianti delle pianure erbose. Utilizza tonalità cromatiche sempre di una gradazione sopra o sotto il colore del reale, capaci di allacciare i fili segreti, che uniscono il macrocosmo al microcosmo, l’infintamente piccolo, all’infintamente enorme.

Dalle parole pronunciate da Sgarbi si evince un sincero elogio d’apprezzamento verso di lei quando dichiara che “La Domin pratica la fotografia come un approfondimento della conoscenza, dato che il suo obiettivo è cogliere un’essenza, un’idea di pura luce”.

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In mostra a Spoleto arte le inedite fotografie d’autore di Jacqueline Domin

Le illustri mostre di “Spoleto Arte” sono un’importante vetrina per l’eclettica artista francese Jacqueline Domin, che ha portato in esposizione inedite immagini fotografiche di autentica bellezza e intrigante prospettiva. “Spoleto Arte” è curata dal critico Vittorio Sgarbi e organizzata dal manager Salvo Nugnes. L’allestimento annovera nomi di spicco del panorama contemporaneo e si trova presso Palazzo Leti Sansi, edificio di secolare costruzione, in Piazza del Mercato a Spoleto, dove resterà dal 27 Giugno al 24 Luglio.

Lavora senza usare il flash, le bastano i riflessi prodotti dai riverberi naturali, poiché si affida alla straordinaria potenzialità della luce. Negli scatti traspare una luminosità, che trasforma i paesaggi in icone, in raffigurazioni di stile sacro. Il suo occhio perspicace si lascia guidare dal biancore cangiante per insinuarsi poi nei pori naturali, negli anfratti nascosti, tra i velati spazi d’acqua e le onde verdeggianti delle pianure erbose. Utilizza tonalità cromatiche sempre di una gradazione sopra o sotto il colore del reale, capaci di allacciare i fili segreti, che uniscono il macrocosmo al microcosmo, l’infintamente piccolo, all’infintamente enorme.

Dalle parole pronunciate da Sgarbi si evince un sincero elogio d’apprezzamento verso di lei quando dichiara che “La Domin pratica la fotografia come un approfondimento della conoscenza, dato che il suo obiettivo è cogliere un’essenza, un’idea di pura luce”.

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L’artista francese Jacqueline Domin espone le sue opere a “Spoleto Arte” nel Palazzo Leti Sansi

Le grandiose mostre di “Spoleto Arte” curate dal Professor Vittorio Sgarbi, accolgono i coreografici scatti d’autore realizzati da Jacqueline Domin. “Spoleto Arte” è organizzata dal manager produttore Salvo Nugnes dal 27 Giugno al 24 Luglio all’interno del rinomato Palazzo Leti Sansi, struttura storica situata in Piazza del Mercato a Spoleto, in posizione centralissima.

 

La Domin è artista autodidatta. Nasce a Parigi e vive in Italia da 25 anni. Di lei racconta “Insegno tecniche di rilassamento e meditazione basate sul respiro. Le mie fotografie sono la conseguenza di molte meditazioni en plein air contemplando la natura, in uno stato di pacifica partecipazione. Assisto alla straordinaria manifestazione della luce”. E spiega “Uso spesso la tecnica macro, ma senza l’obiettivo macro: Guardo e fotografo il piccolo da molto vicino e lì vedo spesso l’infinitamente grande. Sono mie compagne due macchine fotografiche, analogiche, di cui una subacquea, entrambe senza flash, in quanto utilizzo solo la luce naturale”.

 

Emozione e suggestione scaturiscono dalle immagini della Domin, maestra dell’arte fotografica. Attraverso l’uso delle sfumature cromatiche e dei bagliori luminosi esalta il messaggio introspettivo contenuto nell’attimo fuggente immortalato e lo rende eterno e sempre presente. Le opere fanno riflettere l’osservatore attraverso il sapiente uso della dicotomia del gioco tra luci-ombre. L’obiettivo diventa il filtro per cogliere e trasfigurare il reale, personalizzandone la proiezione e fissandola nel tempo con vigorosa forza rievocativa.

 

Le caratteristiche distintive delle foto artistiche della Domin sono le vibrazioni, l’ispirazione e l’energia vitale, che le qualificano come vere e proprie forme d’arte d’impeccabile elaborazione. La lucidità visiva del suo coinvolgente punto di vista, che consente anche un punto di osservazione sensibile e partecipativo, la perfezione assoluta delle inquadrature mai fredde o impersonali, la scrupolosa e certosina scelta dei soggetti ritratti, l’esaltazione garbata ed elegante dei colori nella loro più congeniale vivacità espressiva, conferiscono un plus valore aggiunto all’eterogenea produzione.

 

Lo spirito d’inventiva e di creatività derivanti dall’acuto ed esperto occhio critico, capace di catturare e trasformare la realtà enfatizzando momenti e frammenti istantanei, che diventano unici ed irripetibili, si fonde con il trasporto emozionale, che guida la mano della Domin e le permette di raggiungere risultati di sorprendente impatto visivo, dimostrando la sua innata vocazione e l’ineccepibile maestria di fotografa professionista.

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