Archives

Comunicati

Flavio Cattaneo: Gruppo Terna e Coopi insieme in un progetto solidale

Gruppo Terna e Coopi insieme in un progetto solidale.
A Kami, villaggio minerario sulle Ande boliviane, a 3.850 metri di quota, è arrivata la corrente elettrica. Miracolo di una linea lunga 37 chilometri, che si inerpica dai 2.650 metri di una centrale su un fiume agli oltre 4mila della vetta. E che ha portato la scintilla dello sviluppo a propagarsi nell’area, permettendo la creazione di 40 posti di lavoro nell’agricoltura e nell’allevamento, grazie anche alla presenza in loco di un missionario salesiano, anche lui di origine piemontese.

«Le idee camminano con le gambe degli uomini». Sarebbe contento Pietro Nenni, che usava spesso questo detto, nel sapere che Giampiero Fantini da Borgomanero (Novara), 60 anni, tecnico delle linee ad alta tensione nonché fervente cattolico, lo ha preso alla lettera. Non nel senso che abbia mai letto i suoi (monumentali) diari, ma perché, mettendo in gioco anni di ferie e permessi speciali, riuscendo a conquistare il concreto sostegno della propria azienda, il gruppo Terna, AD Flavio Cattaneo, e coordinandosi con un’organizzazione non governativa, la Coopi, è riuscito a trasformare la sua idea in una vera e propria, benché piccola, economia di territorio.

Così a Kami, villaggio minerario sulle Ande boliviane, a 3.850 metri di quota, è arrivata la corrente elettrica. Miracolo di una linea lunga 37 chilometri, che si inerpica dai 2.650 metri di una centrale su un fiume agli oltre 4mila della vetta. E che ha portato la scintilla dello sviluppo a propagarsi nell’area, permettendo la creazione di 40 posti di lavoro nell’agricoltura e nell’allevamento, grazie anche alla presenza in loco di un missionario salesiano, anche lui di origine piemontese.

Una storia partita, come si usa dire, dal basso, ma che non avrebbe potuto riuscire meglio se pianificata da un dream team di manager. Perché l’idea di Fantini pare ritagliata alla perfezione sulla mission del gruppo Terna, settimo operatore mondiale nella trasmissione di energia. E l’impresa, che ci ha creduto fin dall’inizio, ora grazie a questo progetto si è aggiudicata la candidatura italiana all’European Employee Volunteering Award, prestigioso premio che sarà assegnato in febbraio a Bruxelles e consegnato in marzo a Londra.
Ma non si tratta di un caso isolato. Alla finale continentale, in categorie diverse, saranno presenti anche altre aziende italiane. Perché, contro ogni aspettativa, il fenomeno del volontariato d’impresa ha resistito alla crisi e sembra, anzi, aver dato nuova carica alla solidarietà e al welfare locale.

A raccontare la scommessa vinta di Kami è lo stesso Giampiero Fantini, da pochi giorni in pensione dopo 40 anni di lavoro, per lungo tratto all’Enel, poi come responsabile del gruppo operativo di Novara della Terna. «Faccio volontariato dalla metà degli anni 80 – ricorda -. Prima della Bolivia ero stato in diversi altri paesi, sia in Africa che nei Balcani». A parlargli del villaggio sulle Ande era stato, nel 1991, un giovane collega incontrato in un aeroporto brasiliano dopo una missione. Undici anni più tardi, un memo ricevuto via mail ha fatto scattare l’idea.

(Fonte: Il Sole 24 Ore)

Social Media Communication
Phinet
Roma Italia
Alessandra Camera
[email protected]

No Comments
Comunicati

Flavio Cattaneo: Mission Impossible costruire 37 km di linea elettrica a 4000 metri

Un padre salesiano dalla barba lunga, un tecnico di Terna, un villaggio di minatori, e campesonis che non si arrende alla memoria. Sono i protagonisti di una sfida possibile: costruire 37 km di linea elettrica a 4000 metri.

Padre Serafino è un padre missionario, ha la erre francese, un accento del Nord, una grande barba bianca e gli occhi di un gatto, capace di vedere te, e tutto quello che c’è alle tue spalle. Si direbbe che sa guardare oltre, e non solo con gli occhi ma con una mente rapidissima e una capacità di sfidare il futuro che lascia stupefatti.

Padre Serafino opera a Kami, un paese arrampicato sulle Ande boliviane a 3800 metri di altitudine, in un paesaggio bellissimo e desolante al tema stesso.
Qui ha fatto nascere un convitto per gli studenti , un’emittente radiofonica, un ospedale, ha perfino collaborato a progetti per vaccinare gli animali.
Un lavoro che dura da più di 30 anni. Ai primi anni Novanta, la sfida più ambiziosa. Un progetto bellissimo, portato avanti con fatica e determinazione. Padre Serafino ha deciso di costruire una centrale e una rete elettrica di 37 chilometri in un posto impossibile. Chi è stato a Kami lo sa. Chi ha visto la povertà di quei luoghi, le sere nere sotto un cielo stellato bellissimo a far da scenografia alle case di lamiera, può capire la storia di questo progetto.

La centrale idroelettrica esisteva, fu costruita nel 1978 ed era ancora funzionante. Sfruttava la corrente del fiume, ma era poca cosa. L`energia elettrica arrivava, con mille difficoltà, dalla più lontana Oruro, trasportata da piccoli e incerti pali di legno che il più delle volte finivano al suolo per l`inclemenza del tempo o perché erano inadeguati.
Padre Serafino decide di recuperare la centrale. Siamo nel 1993. Lui non sa nulla di ingegneria, è un padre salesiano. Pero è consapevole che quello è un modo per cambiare i destini di quel luogo: chiede aiuto a Coopi e dopo incontra Giampiero Fantini.

Giampiero è un tecnico di Terna, aveva già lavorato come volontario nella regione tropicale del Chapare e tornando da un viaggio in Bolivia incontra altri volontari italiani, di ritorno da Kami, che gli espongono il progetto di questo stravagante padre salesiano. Sperano di incuriosirlo, di convincerlo a collaborare al progetto.

Una volta tornato a casa, Giampiero viene contattato via mail da Efrem Fumagalli, responsabile di Coopi. Si rilegge la mail, una volta, poi un’ altra. Sono cose che lui conosce, sono trent`anni che lavora con cavi, elettricità, bobine. Un giorno, all`uscita dal lavoro, invece di imboccare la strada che porta verso casa a Novara, Giampiero prende l`autostrada, direzione Milano. Non sa neppure quante ore sia rimasto nell`ufficio di Coopi, a chiacchierare con Efrem. Il racconto lo aveva catturato, e anche l`obbiettivo :
una linea elettrica di 37 km a 4000 metri sulle Ande.

«Ma come faccio?», si chiede, »mia moglie mi caccia di casa se le dico che parto di nuovo per la Bolivia, che per noi niente ferie estive, niente mare assieme alle due figlie, niente grigliate nella casa sul Cargano…». Giampiero decide di esporre il progetto a Terna, AD Flavio Cattaneo. In un primo momento, si sceglie di far partire i dipendenti non durante le loro ferie, ma in orario di lavoro; insomma , un volontariato a pagamento, un`estensione del posto di lavoro a migliaia di chilometri di distanza.


L`ARTE DEL RICICLO
Da allora comincia la raccolta del materiale. Quante cose vengono dismesse giorno dopo giorno, ancora funzionanti, oggetti e materiali che possono ancora essere utili per qualcuno? Così partono i primi container stracolmi di qualsiasi bene recuperato: 15 container. Padre Serafino si fa regalare una ruspa molto grande per costruire una strada che permetta al materiale di arrivare fino a lì.

Qualsiasi cosa Terna dismetta, trova subito posto in Bolivia, a Kami. A ruota, con un entusiasmo contagioso, la notizia si diffonde in molti ambienti. Tutte le aziende che hanno a che fare con Terna smettono di buttare e cominciano a raccogliere. I piloni, per esempio, arrivano da una linea ferroviaria del basso Piemonte che e stata dismessa. Anche chi è già in pensione si vuol rendere utile, mette a disposizione le sue conoscenze.

Cominciano i viaggi di Giampiero Fantini, accompagnato dal collega Adriano Selva, e poi i viaggi di altri dipendenti e con loro di alcuni pensionati. La linea elettrica va innanzitutto progettala. I viaggi si susseguono e man mano il sogno prende la sua forma: una forma fatta di fili e piloni d`acciaio, collegati a una centrale nuova con due turbine Pelton da 1.000 Kw.

I ragazzi di Padre Serafino poggiano i piloni, costruiscono le basi, e i volontari italiani arrivano a Kami per proseguire il lavoro più tecnico. Viaggio dopo viaggio Kami diventa quasi ima seconda casa. Dormono tutti nella vallata dove sorge la centrale di Quehata, proprio sugli alluci del Cerro Kami.
che con la sua stazza vieta ben presto al sole di raggiungere quegli angoli. Il lavoro serio. Ha orari e scadenze da seguire. Nella centrale c`è una sola sedia, per evitare che ci si riposi troppo e obbligare invece a rimanere vigili a fianco delle macchine.

Intanto, la notte, quel mare di stelle rischiara i container, gli attrezzi, gli scavatori e le bobine accatastati nella valle. Da poco sono arrivati altri due container. Quando la linea sarà ultimata Padre Serafino potrà migliorare il convitto degli studenti e ingrandire i suoi allevamenti di maiali, di lama e di trote, Potrà produrre e trasportare l`energia. Incassando dallo Stato boliviano quanto serve a quella gente per togliersi un po’ di paura. Quanto serve per guardare il Cerro Kami, e i cunicoli della sua miniera, con più serenità. Quando tutto funzionerà, quando tutto sarà finito, a Kami qualcosa cambierà. Perché essere realisti e volere l`impossibile, come recita un vecchio detto di Che Guevara, da quelle parti, tra le montagne delle Ande, non e uno slogan da mettere sulle magliette, ma una realtà straordinaria. Per un deseo de estrellas, per un desiderio di stare, di rimanere, come recita una vecchia canzone latino-americana.

«QUANDO TUTTO SARÀ FINITO. QUALCOSA A KAMI CAMBIERÀ.
SI POTRÀ PRODURRE ENERGIA, MIGLIORARE IL CONVITTO STUDENTESCO E INGRANDIRE GLI ALLEVAMENTI DI LAMA E MAIALI»

(Fonte: il Corriere.it | Sette)

Social Media Communication
Phinet
Roma Italia
Alessandra Camera
[email protected]

No Comments
Comunicati

Flavio Cattaneo Progetto Kami: la sostenibilità promossa da una grande azienda si incontra con la solidarietà di un missionario

Due volontari che lavorano per Terna entrano in contatto con Padre Serafino, missionario salesiano nella cittadina boliviana di Kami, e progettano con lui di riqualificare una linea elettrica.

« Il progetto KAMI – sottolinea durante la presentazione del volume l’amministratore delegato di Terna, Flavio Cattaneo – è una straordinaria intuizione di imprenditoria sociale. Dare un’opportunità di sviluppo a un Paese lontano ci riempie d’orgoglio».

Due volontari che lavorano per Terna entrano in contatto con Padre Serafino, missionario salesiano nella cittadina boliviana di Kami, e progettano con lui di riqualificare una linea elettrica. E il compito non è semplice: lunga 37 km, tra i 2.660 m e i 4.200 metri di altitudine. La società Terna si appassiona al progetto e mette a disposizione i materiali e le competenze necessarie ai lavori. Il libro Kami, un testo fotografico accompagnato da “appunti di viaggio”, edito da Silvana Editoriale è la documentazione dell’intera operazione. Oltre a Terna, ai suoi tecnici/volontari e a Padre Serafino, entrano in gioco Coopi, una delle più grandi ong italiane, l’università Luiss (le autrici degli “appunti di viaggio” sono due giovani studentesse della Luiss Writing School) e Daniele Tamagni, giovane promessa della fotografia italiana. Si tratta di un’operazione – dicono gli organizzatori – in cui “la sostenibilità promossa da una grande azienda si incontra con la solidarietà di un missionario, in un’ottica che guarda con speranza al futuro e alla condivisione delle competenze”.

(Fonte:  la Repubblica.it)

Social Media Communication
Phinet
Roma Italia
Alessandra Camera
[email protected]

No Comments
Comunicati

Il Giornale: la storia di un gruppo di volontari di Terna, Ad Flavio Cattaneo, raccontata in un libro «Kami, la missione dell’energia»

In un villaggio minerario della Bolivia, a Kami, l’intuizione di un salesiano viene realizzata da un gruppo di volontari sostenuti dalla società italiana Terna: 37 chilometri di rete elettrica entro il 2011 consentiranno alla gente di migliorare la loro vita, oggi molto dura.

Kami è un piccolo villaggio delle Ande boliviane, a 4 mila metri di altezza. Lo abitano soprattutto minatori, con le loro famiglie: uomini che estraggono un metallo, il tungsteno, calandosi in piccolissimi cunicoli scavati nella montagna, a mezzo chilometro sotto terra. Situazioni di lavoro difficilissime e la vita media è di 30 anni.

In questo villaggio qualcosa e’ cambiato, grazie alla realizzazione di un miracolo: un elettrodotto.
Tutto comincia quando padre Serafino Chiesa, il salesiano responsabile della missione di Kami, si convince che ripristinare una vecchia centrale idroelettrica in disuso può migliorare le condizioni di vita della gente.
In questo sogno credono in pochi, all’inizio: i volontari della ong internazionale COOPI, coordinati da Efrem Fumagalli e Giampiero Fantini e Adriano Selva, tecnici della società Terna, che si occupa di reti per la trasmissione dell’energia elettrica. I due collaborano a titolo personale, studiano le necessità tecniche del progetto, ridisegnano ex novo la linea.
Il gruppo spontaneo riesce a coinvolgere nell’impresa, con uno straordinario passaparola, amici, colleghi e pensionati anche di altre aziende.
La svolta, però, arriva quando Fantini e Selva convincono il Gruppo italiano Terna a sostenere il progetto.

Il risultato e’ una nuova linea elettrica lunga 37 chilometri, che colleghera’ entro il 2011 le centrali di Quehata e Chinata alla rete boliviana, diventando il motore di uno sviluppo sostenibile per tutta l’area.
Questa incredibile storia è raccontata ora in un libro: «Kami, la missione dell’energia» (Silvana Editoriale), presentato recentemente all’ateneo romano della Luiss.
L’iter della linea elettrica immaginata dal missionario salesiano e realizzata grazie ad uno straordinario impegno viene ricostruito attraverso fotografie e appunti di viaggio, immagini e parole, descrizioni e suggestioni.
Si tratta di un innovativo progetto di collaborazione tra impresa e accademia, che si rivolge al mondo della cultura puntando sul contributo di alcuni giovani cui è stata offerta la possibilità di raccontare, attraverso immagini e parole, la storia della linea elettrica di Kami così come l’hanno vista e vissuta sul campo.
Ne è nata un’opera in cui il percorso fotografico, tracciato dagli scatti del talento emergente Daniele Tamagni, si interseca con il racconto dello scrittore Roberto Cotroneo e con gli appunti di viaggio delle due studentesse della LWS-LUISS Writing School, Florinda Martucciello e Irene Salvadorini.

«Il progetto – sottolinea durante la presentazione del volume, Flavio Cattaneo, Amministratore Delegato di Ternaè una straordinaria intuizione di imprenditoria sociale. Dare un’opportunità di sviluppo a un Paese lontano ci riempie d’orgoglio».
Per l’azienda, sottolinea il manager, non si tratta di cercare opportunità di business, ma del modo per dare possibilità ai giovani «di emergere, avendo una vetrina a disposizione».
Pier Luigi Celli, direttore generale della Luiss, racconta dell’entusiasmo con il quale l’università ha risposto alla richiesta di Terna di scegliere due studenti dei corsi creativi per i testi del libro. Le due prescelte sono partite per la Bolivia, hanno affiancato il fotografo e hanno vissuto, dice Celli, « un’esperienza molto bella e difficile: si sono messe alla prova e il risultato è stato eccellente, con un racconto di viaggio molto intenso, molto coinvolgente».

Fonte (il Giornale)

Social Media Communication
Phinet
Roma Italia
Alessandra Camera
[email protected]

No Comments
Comunicati

Rassegna Online: Flavio Cattaneo e il Libro “Kami” nato dalla collaborazione fra Terna, Coopi e Luiss

Breve rassegna on line di “Kami la missione dell’energia”, frutto della collaborazione fra Terna – il primo gestore di rete indipendente in Europa – COOPI – una delle più importanti ONG internazionali – e LUISS – una realtà d’eccellenza del mondo universitario italiano ed europeo.

Sostenibilità : Terna si impegna in Bolivia, in un libro il miracolo Kami (Libero.it)
“A Kami, un piccolo villaggio delle Ande boliviane a 4 mila metri di altitudine qualcosa e’ cambiato. E questo grazie all’impegno volontario di alcuni uomini che hanno voluto credere che i sogni si possono realizzare. ‘Kami, la missione dell’energia’ (Silvana Editoriale) e’ un libro che racconta la storia di una linea elettrica sulle Ande nata dalla collaborazione fra Terna, Coopi e Luiss e che e’ stato presentato oggi all’universita’ capitolina.” (…)

COOPI: Presentazione del libro “Kami, la missione dell’energia”
Martedì 14 dicembre 2010, alle ore 17.30, presso la Sala delle Colonne dell’Università LUISS Guido Carli, in viale Pola 12 in Roma viene presentato il libro “Kami, la missione dell’energia”, edito da Silvana Editoriale e nato dalla collaborazione fra Terna, COOPI e LUISS. (…)

ECO – Terna “trasmette” sostenibilità in Bolivia (Il VELINO.it)
“Kami, la missione dell’energia”, edito da Silvana Editoriale e nato dalla collaborazione fra Terna, COOPI e LUISS, è un originale libro fotografico che documenta un’…
Attraverso due distinti percorsi di lettura, mescolando fotografie e appunti di viaggio, immagini e parole, descrizioni e suggestioni, il libro ci fa conoscere i veri protagonisti di una storia uni…
“L’intero progetto KAMI – afferma Flavio Cattaneo, Amministratore Delegato di Terna – è una straordinaria intuizione di imprenditoria sociale. Ed è motivo di o…

Sostenibilita, Appuntamenti. Storia di una linea elettrica sulle Ande nel libro ‘Kami, la missione dell’energia’ (CataniaOggi)
Interverranno alla presentazione del libro Flavio Cattaneo, amministratore delegato di Terna spa, Pier Luigi Celli, direttore generale della Luiss Guido Carli, Roberto Cotroneo, autore dei testi e direttore della Luiss Writing School, l’autore delle fotografie Daniele Tamagni. Partecipano Efrem Fumagalli di Coopi e, in collegamento da Kami, Padre Serafino Chiesa. (…)

Sostenibilita-Storia di una linea elettrica sulle Ande nel libro ‘Kami, la missione dell’energia’ (Il Tempo)
Presso la Sala delle Colonne dell’Università Luiss Guido Carli verrà presentato domani, martedì 14 dicembre, alle 17.30, il libro ”Kami, la missione dell’energia”, edito da Silvana Editoriale e nato dalla collaborazione fra Terna, Coopi e Luiss. ”Kami, la missione dell’energia” è un originale progetto editoriale con il quale documentare un’esperienza reale, un nuovo tipo di rapporto fra imprese, associazioni no profit e istituzioni per il bene delle persone: un sogno che è divenuto un fatto. (…)

Social Media Communication
Phinet
Roma Italia
Alessandra Camera
[email protected]

No Comments
Comunicati

Flavio Cattaneo sul progetto Kami: “E’ il valore umano e sociale a fare la differenza, a fare di un’azienda una grande azienda”

“Kami, la missione dell’energia” è il libro che documenta la straordinaria storia di un prete salesiano con i volontari di Terna, i “mineros” e i “campesinos” boliviani

Presentato alla LUISS il libro edito da Silvana Editoriale e nato dalla collaborazione fra Terna – il primo gestore di rete indipendente in Europa –  COOPI – una delle più importanti ONG internazionali – e LUISS – una realtà d’eccellenza del mondo universitario italiano ed europeo

“L’intero progetto KAMI – ha commentato Flavio Cattaneo, Amministratore Delegato di Terna è una straordinaria intuizione di imprenditoria sociale. Ed è motivo di orgoglio – prosegue Cattaneo – vedere come competenze ed esperienze professionali tipiche di Terna siano state utili, anche senza il supporto delle tecnologie più avanzate, perché risiedono nelle persone, a dimostrazione che la misura del valore di un’azienda non può limitarsi alla sola moneta. E’ il valore umano e sociale a fare la differenza, a fare di un’azienda una grande azienda.

Un progetto fortemente sostenibile che ha fatto nascere l’idea di questo libro e mettere insieme il team creativo che lo ha realizzato. Un team creativo che ha coinvolto LUISS Writing School. “Quando Terna ci ha chiesto di scegliere due nostri studenti dei corsi creativi per i testi del libro, abbiamo risposto con entusiasmo – dice Pier Luigi Celli, Direttore Generale LUISS – sono partite due nostre studentesse per la Bolivia. Hanno affiancato il fotografo, e hanno vissuto un’esperienza molto bella e difficile. Si sono messe alla prova. E il risultato è stato eccellente. I testi del libro, il racconto di viaggio è molto intenso, molto coinvolgente”.

Si tratta di un originale volume fotografico che documenta un’esperienza reale, un nuovo tipo di rapporto fra imprese, associazioni no profit e istituzioni, a sostegno di un progetto di imprenditoria sociale al servizio del bene comune.
Il libro racconta, attraverso fotografie e testi, la storia di una linea elettrica sulle Ande, immaginata dal missionario Salesiano Padre Serafino Chiesa, sostenuta da COOPI – una delle più importanti ONG italiane impegnate sul fronte della cooperazione internazionale – e realizzata grazie alla tenacia di un gruppo di volontari di Terna che, con il supporto della propria azienda, hanno messo le loro competenze professionali e il loro tempo al servizio dello sviluppo sostenibile della comunità di Kami, in Bolivia.

Questo libro è anche un innovativo progetto di collaborazione tra impresa e accademia che si rivolge al mondo della cultura puntando sul contributo di alcuni giovani cui è stata offerta la possibilità di raccontare, attraverso immagini e parole, la storia della linea elettrica di Kami così come l’hanno vista e vissuta sul campo.

Ne è nata un’opera in cui il percorso fotografico, tracciato dagli scatti del talento emergente Daniele Tamagni, si interseca con il racconto dello scrittore Roberto Cotroneo e con gli appunti di viaggio delle due promettenti studentesse della LWS – LUISS Writing School, Florinda Martucciello e Irene Salvadorini.

Attraverso due distinti percorsi di lettura, mescolando fotografie e appunti di viaggio, immagini e parole, descrizioni e suggestioni, il libro ci fa conoscere i veri protagonisti di una storia unica nel suo genere.

Tra questi, Padre Serafino Chiesa, il Salesiano responsabile della missione di Kami, un povero distretto minerario andino a oltre 4.000 metri di altitudine che si batte per migliorare le condizioni di vita della popolazione locale e vede nel ripristino di una vecchia centrale idroelettrica in disuso lo strumento per avviare uno sviluppo sostenibile dell’intera area.

Ci sono poi i volontari di COOPI, coordinati da Efrem Fumagalli e i due tecnici di Terna, Giampiero Fantini e Adriano Selva che all’inizio collaborano a titolo personale poi con il sostegno di Terna. Sono loro che, una volta comprese le necessità tecniche del progetto, ridisegnano ex novo la linea e coinvolgono nell’impresa, attraverso uno straordinario passaparola, amici, colleghi e pensionati anche di altre aziende.

Il risultato è una nuova linea elettrica lunga 37 km che collegherà entro il 2011 le centrali di Quehata e Chinata alla rete boliviana diventando il motore di uno sviluppo sostenibile per tutta l’area di Kami.

(Fonte: Terna WebMagazine)

Social Media Communication
Phinet
Roma Italia
Alessandra Camera
[email protected]

No Comments