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Luca Dal Fabbro: l’acqua è un’opportunità per il futuro. Iren pronta a investire 3 miliardi

Lo ha ribadito più volte il Presidente di Iren Luca Dal Fabbro: l’acqua non è solo un bisogno, ma un’opportunità per costruire un futuro sostenibile. Nel piano strategico al 2030 della multiutility 3 miliardi di euro di investimenti per far fronte al tema dell’acqua.

Luca Dal Fabbro

Luca Dal Fabbro: investire sull’acqua per preservare il futuro

L’acqua è tra le risorse più importanti che abbiamo a disposizione, ma ad oggi il suo utilizzo e la sua gestione sono tutt’altro che ottimali. In Italia una delle aziende che si sta adoperando per salvaguardare questo prezioso elemento è Iren. È stato il Presidente della multiutility Luca Dal Fabbro a spiegare che “i tubi italiani perdono anche oltre il 60% dell’acqua che depuriamo”, una situazione che potrebbe essere risolta “rattoppando i tubi, trovando le perdite e creando una pipeline di acqua molto più resistente”. Ma questo non basta. Come riportato anche dal manager, il 90% delle gocce d’acqua che cascano sul territorio vengono disperse, quando invece occorrerebbe raccoglierle. “C’è da fare un grosso progetto nazionale di invasi, del quale, come Iren, siamo grandi sostenitori”, sottolinea Luca Dal Fabbro, secondo il quale persino le acque utilizzate in agricoltura, o le cosiddette acque reflue, andrebbero valorizzate. “Se noi raccogliessimo tutta l’acqua reflua dalle coltivazioni e dall’industria e la depurassimo avremmo il 30% dell’acqua per l’agricoltura che oggi, invece, dobbiamo depurare e non riutilizziamo“, aveva fatto notare in un’intervista rilasciata a margine della presentazione del Blue Book 2024.

Luca Dal Fabbro: l’acqua è un’opportunità non divisiva

L’acqua, come sottolineato più volte da Luca Dal Fabbro, è più di un semplice bisogno: è un’opportunità per il futuro che può portare beneficio a tutti. Per il Presidente di Iren, si tratta di “un’opportunità non divisiva, perché serve a tutti”. Affrontare queste problematiche richiederà investimenti significativi, ma si tratta di un passo necessario per garantire un futuro sostenibile alle prossime generazioni. Ecco perché il manager lo definisce “un grandissimo investimento per i nostri figli e i nostri nipoti”. Mentre Iren sta investendo quasi 3 miliardi di euro nel suo piano strategico per fronteggiare il tema dell’acqua, Luca Dal Fabbro ha invitato il Governo a considerare l’ipotesi di implementare un PNRR o addirittura un piano Marshall dedicato all’acqua che porti ad azioni concrete per migliorare la situazione.

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Risultati 2023: Luca Dal Fabbro annuncia un dividendo in crescita dell’8% per il Gruppo Iren

Luca Dal Fabbro, Presidente di Iren, ha commentato i risultati finanziari del 2023, approvati dal Consiglio di Amministrazione, evidenziando il solido modello di business adottato dal Gruppo.

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Luca Dal Fabbro: Ebitda in crescita del 14% e utile netto del 13%

L’Ebitda del Gruppo ha registrato un incremento del 14%, mentre l’utile netto è cresciuto del 13%. Questi dati, secondo Luca Dal Fabbro, dimostrano la capacità di Iren di adattarsi con successo alle sfide macroeconomiche, climatiche ed energetiche, garantendo al contempo servizi di elevata qualità ai cittadini. La crescita sostenuta permette al Gruppo di proporre un dividendo in aumento dell’8%, con un pay-out del 60%, confermando la validità delle strategie messe in atto. Nonostante i consistenti investimenti nel potenziamento della capacità rinnovabile, raggiungendo 800 MW, e l’avvio di nuovi impianti per l’economia circolare, Iren ha mantenuto un rapporto Ifn/Ebitda pari a 3,3x grazie a una gestione efficace del capitale circolante.

Luca Dal Fabbro: Iren promuove transizione energetica e tutela idrica

Luca Dal Fabbro ha inoltre sottolineato il ruolo chiave di Iren nella transizione energetica e nella creazione di valore per le comunità locali e gli azionisti. Il Gruppo ha concluso l’anno con oltre 11mila dipendenti, in aumento di 420 unità rispetto al 2022, confermando un profondo impegno nella crescita occupazionale. Iren ha inoltre confermato la sua attenzione verso il settore idrico, partecipando come sponsor all’ottava edizione del Festival dell’Acqua a Firenze, dove il Presidente Luca Dal Fabbro è intervenuto in qualità di Vicepresidente Vicario di Utilitalia, sottolineando l’importanza della tutela delle risorse idriche e della digitalizzazione del servizio idrico integrato.

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Luca Dal Fabbro (Iren): “Con l’acquisizione di Egea contribuiamo al rilancio dei territori”

Attraverso l’acquisizione di Egea, Iren, guidata dal Presidente Luca Dal Fabbro, mira a rafforzare la sua leadership nel Nord Ovest, valendosi delle potenzialità della Liguria e del Piemonte in numerosi settori, da quello ambientale, al teleriscaldamento, alla distribuzione del gas.

Luca Dal Fabbro

Luca Dal Fabbro: il potenziale strategico dell’acquisizione di Egea

Sotto la guida di Luca Dal Fabbro, Iren ha portato a termine un’operazione di grande importanza acquisendo Egea, multiutility di Alba radicata nel territorio piemontese e ligure: una mossa strategica che consentirà al Gruppo di rafforzare la propria presenza portando avanti con rinnovato vigore i progetti industriali di carattere ambientale e sostenibile. L’acquisizione di Egea, conclusa dopo oltre un anno di trattative, ha rappresentato una sfida complessa ma fondamentale al fine di consolidare la leadership aziendale nel Nord Ovest. “Ci sono tre motivi per cui ho fortemente voluto portare a termine l’acquisizione di Egea”, ha dichiarato Luca Dal Fabbro: “Il primo è che il territorio dov’è radicata, cuneese e basso Piemonte, ha un altissimo potenziale economico sia per le grandi imprese presenti, e penso ad esempio a Ferrero, sia per un tessuto manifatturiero brillante e ricco. Il secondo è che ho visto le capacità di questa azienda e credo che possiamo rilanciarla.” Infine, attraverso l’acquisizione, Iren ha fortificato la sua presenza in entrambe le regioni, proseguendo il proprio processo di espansione nazionale.

Luca Dal Fabbro: le strategie sostenibili di Iren

L’acquisizione di Egea è solo un tassello della strategia attraverso la quale Luca Dal Fabbro intende fare di Iren un vero e proprio catalizzatore della transizione energetica in Italia. Tra i punti cardine del Piano Industriale, gli investimenti nel settore delle energie rinnovabili, dall’idroelettrico al fotovoltaico. Spicca, in particolare, la recente acquisizione di un importante progetto per un impianto agrivoltaico a Rovigo. Cruciale, in tutte le attività di Iren, è l’instaurazione di un dialogo costruttivo con gli stakeholder locali, finalizzato a garantire un rilancio solido e sostenibile tanto della società, quanto dei territori in cui opera.

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Emergenza idrica, la ricetta di Luca Dal Fabbro per il rilancio della rete italiana

Luca Dal Fabbro ha lanciato all’Assemblea Generale di Utilitalia una proposta innovativa e ambiziosa: un “Piano Marshall per l’acqua”. La visione del Presidente di Iren si concentra sulla necessità di rinnovare le infrastrutture idriche italiane attraverso investimenti mirati e una stretta collaborazione tra multiutility, imprese del settore e stakeholder pubblici.

Luca Dal Fabbro

L’intervento di Luca Dal Fabbro all’Assemblea di Utilitalia

Il futuro dell’Italia è legato indissolubilmente alla gestione dell’acqua, risorsa vitale per l’intero sistema produttivo nazionale“. È un messaggio chiaro quello che Luca Dal Fabbro, Presidente del Gruppo Iren, ha lanciato in occasione dell’ultima Assemblea Generale di Utilitalia, di cui il manager è Vicepresidente Vicario. Ciò che serve in questo momento al Paese è un ambizioso progetto nazionale dedicato alla riqualificazione delle infrastrutture idriche italiane. Luca Dal Fabbro ha parlato di questa iniziativa come un vero e proprio “Piano Marshall per l’acqua“, sottolineando l’urgenza di agire per garantire un futuro sostenibile al Paese. Centrale il ruolo delle multiutility, che in collaborazione con le Istituzioni possono fungere da apripista per la promozione di nuove partnership con le PMI del settore idrico. “È necessario un intervento deciso per migliorare la nostra rete idrica, che attualmente disperde oltre il 40% dell’acqua trattata a causa di infrastrutture obsolete. Nuovi investimenti sono indispensabili, in particolare per la creazione di impianti avanzati per il recupero delle acque reflue. Iren, in questo contesto, rappresenta un modello di eccellenza a livello nazionale“, ha affermato.

Utilitalia, l’Assemblea conferma i vertici: Luca Dal Fabbro Vicepresidente Vicario

Nel corso dell’Assemblea è stata rinnovata la fiducia a Filippo Brandolini come Presidente di Utilitalia. Oggi la federazione è un attore chiave nel settore dei servizi pubblici italiani: sono infatti 400 le aziende associate attive nei servizi di acqua, ambiente ed energia, per un valore produttivo totale di 38,5 miliardi di euro e 100.000 persone occupate. Confermato nel ruolo di Vicepresidente Vicario anche Luca Dal Fabbro che, grazie al suo ruolo in Iren, è da sempre promotore di nuove sinergie tra le grandi multiutility e le imprese idriche regionali. Nella parte finale del suo intervento il manager ha ribadito l’importanza di rafforzare la collaborazione tra le grandi multiutility e le imprese idriche locali: un passaggio fondamentale per accelerarne lo sviluppo tecnologico e ottimizzarne i processi.

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Luca Dal Fabbro: verso una standardizzazione delle metriche ESG

La sostenibilità sta emergendo sempre di più non solo come un valore etico, ma anche come un fortissimo driver di crescita economica: così si è espresso Luca Dal Fabbro, Presidente di Iren, in un’intervista rilasciata al “Corriere della Sera”, nella quale sottolinea come gli aspetti ESG e quelli finanziari siano strettamente intrecciati.

Luca Dal Fabbro

Luca Dal Fabbro, la logica ESG negli investimenti di Iren

Nell’attuale contesto economico, le multiutility rappresentano una delle maggiori forze che trainano la crescita dell’economia nazionale: lo ha affermato Luca Dal Fabbro, Presidente di Iren, sottolineando come gestiscano alcuni dei settori più strategici del Paese (acqua, energia, rifiuti) acquisendo, nel corso degli anni, una notevole capacità di investimento. Il manager ha evidenziato come gli aspetti ESG (environmental, social e governance) siano importanti al pari di quelli finanziari, e anzi strettamente collegati ad essi: “Ne consegue che le logiche ESG, che per alcuni aspetti già interessavano questo settore industriale, si siano ulteriormente affinate e sono diventate reale strumento strategico per la crescita economica delle multiutility, interessando in una logica sia imprenditoriale che etica tutte le linee di business”. Secondo il Presidente di Iren, infatti, gli investimenti sostenibili tendono a essere fortemente redditizi a lungo termine, contribuendo all’innovazione e all’efficientamento delle società. Luca Dal Fabbro ha poi sottolineato come gli investimenti indirizzati agli obiettivi ESG costituiscano una parte cospicua delle attività del Gruppo.

L’importanza della misurazione ESG: l’analisi di Luca Dal Fabbro

In un contesto in cui gli aspetti ESG sono così strategici, si pone, come sottolineato da Luca Dal Fabbro, il problema di come misurarli in una maniera affidabile e sulla base di quali indicatori. In qualità di Presidente dell’ESG European Institute, il manager sta infatti lavorando alla creazione di un nuovo modello di riferimento standardizzato che permetta di valutare i risultati non-finanziari compiuti dalle aziende secondo un approccio scientifico. Tali procedure potrebbero essere ulteriormente semplificate con l’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale, uno strumento che costituirà, a livello generale, un notevole acceleratore della transizione ecologica. Il Presidente di Iren ha tuttavia sottolineato come, nonostante gli indubbi benefici, sia necessario adottare un “approccio volto ad allineare l’utilizzo dei sistemi di AI con i valori e gli obiettivi dell’azienda e dell’ecosistema in cui opera”.

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Luca Dal Fabbro sul futuro di Egea: l’intervista rilasciata alla “Gazzetta d’Alba”

Luca Dal Fabbro ha preso parte al Forum di Alba organizzato da Jobslab, per discutere della trasformazione del mercato del lavoro insieme a un centinaio di esperti. A margine dell’evento, il Presidente di Iren ha rilasciato un’intervista in cui ha parlato dell’acquisizione di Egea.

Luca Dal Fabbro (Iren)

Luca Dal Fabbro: il closing dell’acquisizione è atteso tra luglio e agosto

Proprio ad Alba ha la sua sede centrale Egea, l’azienda multiservizi con cui Iren ha sottoscritto un accordo di investimento vincolante per l’acquisizione di una quota pari al 50% del capitale sociale della NewCo in cui convergeranno i rami operativi. “Siamo nella fase interinale – ha spiegato Luca Dal Fabbro nell’intervista – In questo momento, la procedura è approdata presso il Tribunale di Torino. Attendiamo l’omologa, nell’ambito della procedura di composizione negoziata della crisi d’impresa. Speriamo di poter arrivare al closing, cioè la chiusura dell’operazione, tra luglio e agosto”. In attesa che venga conclusa l’operazione, il Presidente di Iren ha rivelato che l’azienda ha formato un gruppo che ha il compito di osservare, seppur senza potere decisionale, quanto avviene in Egea. A giochi fatti, “entreranno in azienda, senza interruzioni”.

Luca Dal Fabbro: nessun licenziamento, i dipendenti vanno ringraziati

Sul futuro di Egea, il Presidente di Iren è ottimista. “Parliamo di un’azienda che ha punti di forza e interessanti potenzialità di creazione di valore. Sono gli aspetti su cui intendiamo fare leva – ha sottolineato Luca Dal FabbroTra le varie questioni, Egea ha senza dubbio avuto problemi di cassa. Con l’inserimento di nuovi manager e il rafforzamento di alcuni settori aziendali, sono convinto che si possa riprendere in mano l’azienda e rilanciarla garantendo un futuro lavorativo stabile e solido ai lavoratori. È come un fiore che deve sbocciare”. A proposito di dipendenti, il manager ha rassicurato sul fatto che non ci sia alcun piano di licenziamento: “Iren è un’azienda molto sensibile su questo tema e non produrremo certo utili nel futuro a scapito delle lavoratrici o lavoratori. Intendiamo prima di tutto lavorare con le risorse Egea. Parliamo di persone che hanno sopportato questa fase molto complessa e che hanno permesso l’erogazione di tutti i servizi con il loro impegno costante. Credo che a loro vada il nostro primo ringraziamento”.

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Luca Dal Fabbro all’Italian Investment Council Remind: investire per crescere

Il Presidente di Iren Luca Dal Fabbro è intervenuto nel corso dell’Italian Investment Council Remind, un luogo di confronto tra esperti, leader aziendali e decision-maker su idee innovative, strategie e prospettive per favorire la crescita del Paese. Gli investimenti in innovazione e le partnership pubblico-privato tra le soluzioni proposte dal manager.

Luca Dal Fabbro

Luca Dal Fabbro: puntare sull’innovazione per far ripartire la macchina industriale italiana

Abbiamo di fronte a noi una grande sfida che è quella di rifar partire la macchina industriale italiana, la seconda potenza industriale e agroalimentare d’Europa in un contesto evolutivo che sta cambiando in maniera molto veloce”. Così Luca Dal Fabbro, Presidente di Iren, dal palco di Palazzo Ferrajoli nel suo intervento all’Italian Investment Council Remind. “Siamo lo 0,9% della popolazione mondiale ma siamo la settima potenza industriale del mondo – ha ricordato il manager – questo però durerà poco se non investiamo in innovazione”. Guardando alla transizione energetica, pilastro fondamentale della politica industriale italiana ed europea, Luca Dal Fabbro ha messo in luce il fatto che quasi la totalità delle tecnologie relative alla transizione energetica, dai pannelli fotovoltaici alle batterie, sono prodotte in Cina. A questo si aggiunge che “il 95% delle terre rare che servono per fare le batterie sono in mano ai cinesi”. Come fa allora l’Italia a rimanere competitiva sul mercato internazionale? Secondo il Presidente di Iren è essenziale aumentare gli investimenti in innovazione e ricerca, un settore in cui siamo molto indietro rispetto agli altri Paesi europei. “L’Italia investe un miliardo di euro nel finanziare operazioni di venture capital, quindi per sostenere startup di giovani italiani o anche esteri che fanno business, la Francia quasi 6 miliardi di euro, l’Inghilterra 12 miliardi di euro, la Germania intorno ai 4 miliardi di euro”, ha rimarcato il manager, sottolineando inoltre la necessità di una strategia basata sulla collaborazione tra il pubblico e il privato.

Luca Dal Fabbro: il partenariato pubblico-privato per mantenere la competitività con l’estero

Da un lato gli investimenti in innovazione, dall’altro la partnership pubblico-privato: è questa, dunque, per Luca Dal Fabbro, la chiave per consentire all’Italia di affrontare le sfide del futuro e mantenersi competitiva sul mercato internazionale. Sulle terre rare, ad esempio, una forte collaborazione tra lo Stato e le aziende come Iren darebbe a queste ultime la possibilità di recuperare fino al 30% del fabbisogno di questi materiali. Come? Con un totale di dieci impianti di recupero, dal costo di mezzo miliardo di euro. Iren sta già lavorando in questo senso e presto inaugurerà in Toscana il primo impianto europeo di recupero di materiali rari, basato su un’innovativa tecnologia idrometallurgica completamente Made in Italy. “Per quanto fatturiamo 7 miliardi e siamo sicuramente tra le utilities leader in Italia non ce la facciamo da sola e quindi una partnership pubblico-privato è fondamentale”, ha sottolineato il manager, che ha proposto per il prossimo futuro “un piccolo PNRR dedicato al recupero dei materiali rari”. Un esempio di partenariato pubblico-privato molto virtuoso è l’operazione di project financing che sta vedendo la collaborazione tra Iren e il Comune di Torino per rendere più efficienti 800 immobili. “Con il supporto brillante di CDP e insieme al Comune di Torino, renderemo efficienti 800 immobili riducendo la bolletta elettrica di 20 milioni di euro l’anno”, ha riportato Luca Dal Fabbro che, infine, ha fatto luce anche sulle potenzialità di creare filiere produttive integrate tra grandi imprese e piccole e medie imprese così da incentivare ulteriormente la crescita dell’ecosistema industriale italiano.

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Luca Dal Fabbro: Iren, accordo per l’acquisizione del 50% della NewCo per i rami operativi di Egea

Il Presidente Luca Dal Fabbro ha illustrato le peculiarità dell’accordo Iren-Egea per l’acquisizione del 50% della NewCo che assorbirà i rami operativi del gruppo di Alba.

Luca Dal Fabbro

Luca Dal Fabbro: il know-how di Iren per rilanciare il Gruppo Egea

Con la firma di oggi, poniamo le prime basi di un nuovo capitolo per la società Egea. Iren interverrà con il proprio know-how, le proprie best-practices e le proprie capacità gestionali per rilanciare le attività industriali di Egea, testimoniando così la forte e decisa responsabilità nei confronti dei territori piemontesi in cui è presente. Permetterà inoltre di garantire i livelli occupazionali e, di conseguenza, il futuro dei dipendenti”: così il Presidente di Iren Luca Dal Fabbro si è espresso in occasione dell’annuncio dell’accordo per l’acquisizione del 50% della NewCo in cui saranno trasferiti rami operativi del Gruppo EGEA. Il manager ha sottolineato l’integrazione delle attività nel portafoglio di business con prevalenza di attività regolate. Si tratta di un passo avanti importante verso il risanamento e rilancio di Egea, con le garanzie derivanti dalle competenze e dall’esperienza di Iren. La NewCo sarà partecipata dal Gruppo guidato da Luca Dal Fabbro al 50% attraverso un aumento di capitale di 85 milioni di euro, sottoscritto e deliberato al momento del closing dell’operazione.

Luca Dal Fabbro: la solidità patrimoniale del Gruppo Iren

Anche il Gruppo Iren trarrà dei benefici dall’operazione, come sottolineato da Luca Dal Fabbro, che auspica la conclusione dell’iter concorsuale entro l’estate. Iren potrà infatti espandere le sue attività nel basso Piemonte, rafforzando la sua presenza in un’area dal grande potenziale. “Le attività oggetto dell’operazione potranno integrarsi perfettamente nel portafoglio di business di Iren con prevalenza di attività regolate (idrico, teleriscaldamento e ambiente) e quelle a mercato (clienti) e sulle quali Iren prevede importanti piani di sviluppo in termini di qualità dei servizi”, spiega Luca Dal Fabbro. Il manager, intervenuto durante la presentazione dei risultati 2023, ha illustrato la solidità patrimoniale del Gruppo Iren, in grado di sostenere l’acquisto del 50% “mantenendo la ratio IFN/EBITDA del 2024 non superiore al 3,4x, come previsto dal Piano Industriale”. Gli investimenti di sviluppo, ha concluso il Presidente, sosterranno la crescita del Gruppo in linea con la disciplina finanziaria.

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Luca Dal Fabbro, il 2023 di Iren: prospettive ambiziose e solida performance finanziaria

Il 2023 si è rivelato un anno di successi finanziari e prospettive ambiziose per Iren, l’azienda multiservizi di cui Luca Dal Fabbro è Presidente, che ha dimostrato una continua crescita e un impegno costante nel perseguire l’efficienza e la sostenibilità.

Luca Dal Fabbro, Presidente di Iren

Luca Dal Fabbro: traguardi finanziari e impegno ambientale

Concludendo l’anno con un utile netto di 255 milioni di euro, in crescita del 12,8% rispetto all’anno precedente, e un margine operativo lordo pari a 1.197 milioni, in aumento del 13,5%, il Gruppo guidato da Luca Dal Fabbro ha dimostrato una solida performance finanziaria, confermando la sua posizione di rilievo nel settore. Uno degli elementi chiave di questo successo è stato il continuo impegno negli investimenti: per un totale di 934 milioni di euro, di cui una parte significativa destinata all’efficientamento delle reti di distribuzione, allo sviluppo degli impianti di trattamento rifiuti e all’incremento della capacità di generazione rinnovabile, Iren ha dimostrato grande attenzione verso la transizione energetica e l’innovazione tecnologica. Inoltre, i 67 milioni di euro investiti in M&A indicano una strategia di crescita mirata e una visione a lungo termine per l’espansione del Gruppo. Al di là dei successi finanziari, Iren ha anche confermato un forte impegno verso l’ambiente e la responsabilità sociale d’impresa (ESG). Da segnalare, infatti, una raccolta differenziata in crescita che supera il 71%, una riduzione delle perdite idriche del 30,4% e un aumento del 35% nella produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili rispetto al 2022.

Sfide e opportunità, Luca Dal Fabbro: verso un nuovo capitolo con Egea

Il 2023 ha portato con sé anche nuove sfide e opportunità per la multiutility guidata dal Presidente Luca Dal Fabbro, in particolare riguardo alla firma degli accordi vincolanti con Egea. L’operazione, volta al rilancio del gruppo albese, richiederà un investimento significativo da parte di Iren, ma offre anche un’opportunità unica per consolidare la propria posizione sul mercato e ampliare le proprie attività. Con un investimento di 85 milioni di euro per acquisire il 50% della “new-co”, Iren si sta preparando per un nuovo capitolo nella propria storia aziendale: nonostante le sfide rappresentate dalla complessa situazione finanziaria di Egea, l’impegno della multiutility verso il salvataggio e il rilancio dell’azienda albese è evidente. I giorni decisivi per la firma degli accordi vincolanti rappresentano un passo cruciale verso il raggiungimento di questo obiettivo, aprendo la strada a una potenziale chiusura della procedura di composizione negoziata della crisi entro il termine del prossimo giugno.

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Dodicesimo premio Top Utility: Luca Dal Fabbro ritira il riconoscimento vinto da Gruppo Iren

Il premio, dedicato alle migliori aziende attive nei servizi di pubblica utilità, testimonia l’impegno del Gruppo Iren per la circolarità, l’ambiente e il recupero delle materie critiche. Il commento di Luca Dal Fabbro conferma questo modus operandi.

Luca Dal Fabbro (Iren)

Gruppo Iren, guidato da Luca Dal Fabbro, è la migliore utility italiana 2024

Un riconoscimento importante, dedicato alle performance delle imprese italiane attive nei settori dell’energia, dell’ambiente e dell’acqua: il Gruppo Iren si aggiudica la dodicesima edizione del premio Top Utility. Il riconoscimento, ritirato dal Presidente Luca Dal Fabbro durante un evento svoltosi a Palazzo Turati, a Milano, è stato assegnato in virtù dell’ottima performance economica e operativa registrata da Iren nell’ultimo anno. Tra le motivazioni spicca l’attenzione costante e continuativa per la trasparenza e il confronto con i clienti e il territorio. Il Gruppo guidato da Luca Dal Fabbro è stato in grado di realizzare progetti e investimenti per l’economia circolare e la transizione energetica, utilizzando materiali strategici e guardando sempre all’innovazione. Il riconoscimento per la migliore utility italiana conferma la solidità del Gruppo e l’importanza della sua missione, sempre rivolta alla tutela dell’ambiente e allo sviluppo sostenibile. Il Top Utility, giunto alla dodicesima edizione, è il principale think tank italiano nel settore public utility. Organizzato da Utilitalia, si occupa di valutare ogni anno le 100 maggiori aziende del comparto, riconoscendone i pregi.

Premio Top Utility, il commento del Presidente di Iren Luca Dal Fabbro

Il premio ricevuto oggi valorizza ulteriormente il percorso di Iren quale leader nella transizione energetica e digitale delle nostre città. Le grandi utilities, in questo momento storico, sono i principali player economici in grado di generare investimenti strategici che portano crescita e sviluppo per il nostro Paese”: questo il commento del Presidente del Gruppo Iren Luca Dal Fabbro in occasione dell’assegnazione del premio Top Utility. Il manager ha sottolineato l’interesse degli investitori internazionali per realtà che si dimostrano solide come Iren, una constatazione più che confermata dalla recente emissione del Green Bond da parte del Gruppo, che ha ricevuto ordini dieci volte superiori all’ammontare offerto. “Iren si impegna in prima linea per la promozione di una filiera industriale del recupero e del riciclo delle materie prime critiche. Ha avviato investimenti concreti in ambito impiantistico, con l’obiettivo di diventare leader industriale nel settore”, ha concluso Luca Dal Fabbro.

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Contrastare la scarsità di materie prime: l’intervento di Luca Dal Fabbro

Nell’ambito della 49esima edizione del Forum Ambrosetti “Lo Scenario di oggi e domani per le strategie competitive” a Villa d’Este, Cernobbio, Luca Dal Fabbro, Presidente di Iren, ha condiviso la strategia del Gruppo nel fronteggiare la crescente scarsità di materie prime. Un tema cruciale che riguarda direttamente le sfide ambientali ed economiche attuali.

Luca Dal Fabbro

Luca Dal Fabbro: la strategia di Iren

Luca Dal Fabbro ha delineato un approccio proattivo adottato da Iren, che si concentra sull’innovazione e sull’autoproduzione di risorse. Una delle iniziative chiave è il recupero di materie critiche attraverso il riciclo. Il Gruppo sta infatti investendo in impianti avanzati che consentono il recupero di materiali come l’oro, il rame e il platino, che diventano sempre più richiesti, e quindi più scarsi, sul mercato. Questa mossa non solo contribuisce alla sicurezza delle forniture, ma riduce anche l’impatto ambientale attraverso il riutilizzo di risorse preziose. Un’altra strategia adottata da Iren, ha rivelato Luca Dal Fabbro, è l’autoproduzione di risorse, come nel caso del biogas. Attraverso l’installazione di biodigestori, lil Gruppo è in grado di produrre biogas, un’energia rinnovabile che contribuisce alla riduzione delle emissioni e offre un doppio vantaggio ambientale. Tale scelta non solo promuove la sostenibilità ambientale, ma genera anche ricchezza per le comunità locali, trasformando gli scarti in risorse preziose.

Luca Dal Fabbro: gli investimenti di Iren nelle energie rinnovabili

La strategia di Iren si estende anche al settore dell’energia, con un focus sull’aumento della produzione di rinnovabili. Questo, ha sottolineato Luca Dal Fabbro, include investimenti nel fotovoltaico, nell’ottimizzazione delle capacità idroelettriche esistenti e nell’impiego crescente del biogas come fonte energetica. Il Presidente ha inoltre messo in luce il potenziale economico e ambientale dell’energia verde, evidenziando come sia non solo un’opportunità per le imprese, ma anche per le famiglie. Il Gruppo ha autorizzato due progetti chiave che incarnano l’innovazione nel recupero delle materie prime critiche. Ad Arezzo, sta sviluppando un impianto con tecnologia idrometallurgica avanzata, mentre a Volpiano utilizza l’intelligenza artificiale per il recupero dei materiali critici. La transizione verso un’economia circolare e sostenibile, ha infine concluso Luca Dal Fabbro, non è solo una necessità ambientale, ma anche un’opportunità economica. Attraverso un approccio basato sull’innovazione e sull’efficienza, le imprese possono ottenere benefici economici a lungo termine, riducendo al contempo l’impatto ambientale delle proprie attività.

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Italia, hub energetico europeo: strategie e alleanze secondo Luca Dal Fabbro

In un contesto globale in rapida evoluzione, l’Italia si appresta a giocare un ruolo cruciale nel panorama energetico europeo, mirando a diventare un hub strategico per l’approvvigionamento e la distribuzione dell’energia. Luca Dal Fabbro, Presidente dell’ESG Institute e di Iren, ha condiviso la sua visione per il futuro energetico del Paese.

Luca Dal Fabbro

Il Piano Mattei: la visione di Luca Dal Fabbro

Il Governo Meloni ha messo in campo il Piano Mattei, un’iniziativa ambiziosa che punta a rafforzare l’indipendenza e la sostenibilità energetica dell’Italia. Secondo Luca Dal Fabbro, il successo di tale strategia dipenderà dall’implementazione di politiche capaci di guardare al medio e lungo termine, focalizzate su sicurezza energetica, competitività delle fonti e sostenibilità. La sostenibilità, in particolare, è vista non come un costo ma come un’opportunità per ridurre le spese energetiche e promuovere un’economia più verde. Il Presidente Luca Dal Fabbro ha inoltre sottolineato l’importanza di posizionare l’Italia al centro di una rete di alleanze strategiche, non solo con i Paesi europei ma anche con gli Stati Uniti e i Paesi africani. Si tratta di collaborazioni fondamentali per garantire l’accesso a fonti di energia diverse e per promuovere una politica energetica che sia resiliente ai cambiamenti geopolitici e alle crisi energetiche.

Luca Dal Fabbro: gasdotti, rigassificatori e rinnovabili

La discussione si è quindi spostata sulla questione dei gasdotti rispetto ai rigassificatori. Luca Dal Fabbro ha ribadito che “non c’è una soluzione migliore”: entrambe le opzioni sono vitali per un approvvigionamento energetico sicuro e diversificato. “Come Iren – ha aggiunto il Presidente – stiamo sviluppando il più grande rigassificatore che c’è in Italia come potenza, fino a 16 miliardi di metri cubi, dove è prevista la possibilità di stoccare un miliardo di metri cubi”. Guardando al futuro, Luca Dal Fabbro vede l’Italia come la porta d’ingresso dell’energia per l’Europa, in particolare nel contesto della diminuzione delle forniture di gas dal Nord Europa e della Russia. La posizione geografica del nostro Paese, combinata con infrastrutture strategiche come il rigassificatore di Gioia Tauro, potrebbe permettere all’Italia di diventare un punto di transito chiave per l’energia diretta verso altri Paesi europei. Il manager ha infine chiarito la sua visione sul tema del fotovoltaico: “Deve essere una linea di sviluppo da rafforzare all’interno di un sistema integrato di diverse fonti”, ha specificato aggiungendo che “per l’Italia lo sviluppo dell’eolico e del solare è strategico, ma vanno sburocratizzati i processi per le autorizzazioni”.

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Luca Dal Fabbro (Iren): “Vi spiego come possiamo ridurre la nostra dipendenza dall’estero di materie critiche”

Presso il Forum Ambrosetti – The European House, il Presidente di Iren Luca Dal Fabbro è intervenuto sul tema delicato delle dipendenze di materie prime. La crisi delle forniture legate al gas russo ha reso evidente la necessità di diversificare gli approvvigionamenti di energia, mentre c’è ancora poca sensibilità per una criticità altrettanto ragguardevole – quella dei materiali rari. Come porre rimedio? Iren ha già sviluppato diverse soluzioni.

Luca Dal Fabbro

Luca Dal Fabbro presenta i risultati dello studio Iren-Ambrosetti

Pochi sanno cosa siano le materie prime critiche, ma queste sono fondamentali in innumerevoli settori, specialmente quelli legati alla tecnologia e alla transizione energetica: Luca Dal Fabbro, Presidente di Iren, è intervenuto al Forum Ambrosetti proprio per diffondere consapevolezza su questo tema. Droni, apparecchiature mediche, tecnologia aerospaziale ed elettronica dipendono da tali materiali, che tuttavia l’Italia importa al 95% dalla Cina. Recentemente, la crisi russo-ucraina ha rivelato quanto sia fondamentale non dipendere da un singolo fornitore per materie strategiche: ma come può l’Italia avere accesso a queste risorse, dal momento che non sono naturalmente presenti sul suo territorio? Luca Dal Fabbro ha una risposta: attraverso impianti di recupero, è possibile approvvigionarsi di queste materie critiche a partire da tablet, schermi televisivi e altri rifiuti elettronici, soddisfacendo quasi un terzo del nostro fabbisogno complessivo. L’investimento necessario? Secondo il Presidente di Iren, mezzo miliardo sarebbe più che sufficiente per mettere in attività una decina di impianti di recupero. Iren ne gestisce già diversi in Italia, utilizzando tecnologie innovative per dare nuova vita a rifiuti elettronici che verrebbero altrimenti conferiti nelle nostre discariche.

Diversificare le fonti energetiche: la strategia di Luca Dal Fabbro

La dipendenza da scongiurare, tuttavia, non è solo quella dei materiali, ma anche quella delle risorse energetiche, ha evidenziato Luca Dal Fabbro. I prezzi dell’energia sono tornati stabili, ma è necessario guardare avanti continuando a diversificare le fonti di approvvigionamento e prediligendo le rinnovabili, non solo per una questione di sostenibilità, ma anche di autonomia strategica. Secondo il Presidente di Iren, sono tre le direzioni in cui guardare: fotovoltaico, idroelettrico e biogas. Benché Iren stia sperimentando tutte queste opzioni, per Luca Dal Fabbro è il biogas a costituire l’alternativa più promettente: “In Italia si potrebbero fare 10 miliardi di metri cubi di biogas da scarti, in particolare di produzione agroalimentari”. Non a caso, Iren gestisce a Reggio Emilia un impianto di grandi dimensioni, il più importante sull’intero suolo nazionale, e ne controlla un altro in Liguria.

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Luca Dal Fabbro (Iren): “Vi spiego quali sono le materie prime critiche e perché il nostro futuro ne ha bisogno”

Il Presidente di Iren Luca Dal Fabbro è stato invitato come ospite al programma “Quasar”, condotto dal Professore Valerio Rossi su RAI. Ha trattato di una tematica dalle significative implicazioni sul piano strategico, economico e ambientale: quella delle cosiddette materie prime critiche.

 Luca Dal Fabbro

Luca Dal Fabbro: “Queste le materie da cui dipende la nostra industria”

Le materie prime critiche: da esse dipendono numerosi settori della nostra industria, ma molti cittadini non sanno cosa siano o perché ne abbiamo bisogno. Secondo il Presidente di Iren Luca Dal Fabbro, “sono la base di apparecchiature e strumenti fondamentali per la vita quotidiana, per la sicurezza e per l’approvvigionamento energetico”. Ospite al programma RAI “Quasar”, il manager ha evidenziato come per l’approvvigionamento di questi materiali così preziosi l’Italia dipenda molto dall’estero. Luca Dal Fabbro propone tuttavia una soluzione: l’economia circolare attraverso il recupero di questi materiali, che possono essere estratti e riutilizzati attraverso appositi impianti, che Iren ha già realizzato in Italia. “In questo ambito, l’economia circolare è fondamentale. Con una decina di impianti per il recupero delle materie prime critiche, in particolare dai RAEE, i rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche, potremmo recuperare fino al 30% di questi materiali importanti per l’industria italiana.” Con implicazioni non solo economiche, sottolinea il Presidente, ma anche ecologiche: “Salvaguardiamo così anche l’ambiente, riducendo l’impatto derivante dalle estrazioni e dal trasporto dei materiali

Luca Dal Fabbro: “Così le multiutility possono aiutare a compiere la transizione energetica”

Luca Dal Fabbro ha insistito sul fatto che l’intero sistema economico debba essere ripensato per potere aderire al modello di economia circolare, e che tutti – cittadini compresi – debbano fare la loro parte. “È importante reimpostare la nostra industria pensando al recupero e al riutilizzo. I primi attori di questo processo siamo noi: dobbiamo pensare che un cellulare è una miniera preziosa, dunque è importante recuperarne le componenti”. Le multiutility possono, in particolare, esercitare una forma di mediazione tra le istituzioni, i cittadini e le imprese, portando la rivoluzione circolare in tutti i settori della nostra vita: “Dai cittadini alle grandi imprese fino alle pubbliche amministrazioni ci deve essere cooperazione e una linea comune. Le multiutility in questo processo hanno un ruolo fondamentale, avendo un ciclo integrato che va dal recupero dei rifiuti fino al loro trattamento e lavorazione. Il cittadino, dal canto suo, è un anello importantissimo della catena”, ha spiegato Luca Dal Fabbro.

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Sfide e soluzioni: Luca Dal Fabbro affronta la crescente povertà energetica

Il Banco dell’Energia ha recentemente riunito la 5ª Plenaria dei Firmatari del Manifesto “Insieme per contrastare la povertà energetica” a Roma, un appuntamento fondamentale per fare il punto sulla situazione energetica in Italia e presentare nuovi progetti. A margine dell’evento, Luca Dal Fabbro, Presidente di Iren, ha rilasciato un’intervista a “Il Giornale d’Italia”, sottolineando l’urgenza di affrontare la crescente povertà energetica nel Paese.

Il Presidente di Iren, Luca Dal Fabbro

Povertà energetica: Luca Dal Fabbro sottolinea l’urgenza di soluzioni concrete

Dal recente studio dell’Osservatorio Italiano Povertà Energetica (OIPE) emerge un dato preoccupante: il numero di famiglie italiane in povertà energetica potrebbe salire fino al 12% nel 2024. Luca Dal Fabbro ha sottolineato come tale fenomeno non possa essere ignorato e che sia responsabilità delle utilities, compresa Iren, affrontarlo con soluzioni concrete. “In Europa ci sono 40 milioni di famiglie in povertà energetica e in Italia l’8,5% delle famiglie sono coinvolte. È un fenomeno che va contrastato, ed è responsabilità delle utilities, come Iren e le altre, affrontarlo e risolverlo. Non possiamo lasciare indietro famiglie che non possono riscaldare la casa o preparare un pasto perché manca il gas”, ha dichiarato. Il Presidente di Iren ha anche evidenziato l’importanza del Banco dell’Energia nel comprendere il fenomeno, fornire formazione per il risparmio e creare comunità energetiche. Servono progetti pratici nelle aree più disagiate del Paese, ha sottolineato Luca Dal Fabbro, superando gli interessi particolari delle singole utilities e collaborando come comunità per risolvere i problemi delle famiglie italiane.

Luca Dal Fabbro: l’impegno del Banco dell’Energia

Durante l’incontro, è emerso che il Banco dell’Energia ha raccolto e distribuito oltre 10 milioni di euro, sostenendo più di 13.000 famiglie attraverso oltre 70 progetti in tutto il territorio nazionale dal 2016 a oggi. Tuttavia, la “poli-crisi” che affligge le famiglie italiane continua, con il 64% degli italiani che lamenta difficoltà nel mantenere il proprio tenore di vita negli ultimi tre anni. L’aumento dei costi energetici è diventato una fonte crescente di preoccupazione, con l’80% degli intervistati che teme rincari nelle bollette. L’indagine IPSOS ha anche evidenziato la necessità di sensibilizzare l’opinione pubblica sulla povertà energetica, con circa il 30% degli italiani che conosce almeno il termine. Luca Dal Fabbro ha inoltre sottolineato l’urgenza di porre maggiore attenzione alle fasce più vulnerabili, in particolare gli anziani. Le comunità energetiche, recentemente approvate dall’Unione Europea, sono considerate una soluzione concreta per affrontare la povertà energetica. “Dobbiamo dare soluzioni concrete agli italiani, per risolvere il problema della povertà energetica ed, in generale, del caro bolletta”, ha quindi concluso Luca Dal Fabbro.

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Iren: il Presidente Luca Dal Fabbro annuncia il lancio del più grande biodigestore d’Italia

“Noi abbiamo una miniera a cielo aperto che sono i nostri rifiuti, che dobbiamo smettere di chiamare rifiuti perché sono risorse, e queste vanno trasformate e valorizzate”: il Presidente di Iren Luca Dal Fabbro ha sottolineato l’importanza strategica dell’economia circolare.

 Luca Dal Fabbro

Luca Dal Fabbro presenta i progetti di Iren al Festival Ecomondo

Luca Dal Fabbro, Presidente di Iren, è intervenuto al Festival Ecomondo 2023, che si è tenuto dal 7 al 10 novembre alla Fiera di Rimini. Ecomondo rappresenta una sorta di expo italiana dedicata all’economia circolare ed è un punto di incontro per l’industria, i policy maker e gli esperti del settore ambientale. Iren ha partecipato attivamente all’evento con una serie di panel e attività legate all’economia circolare e alla transizione ecologica. Nel corso della prima sessione, “Materie prime critiche ed economia circolare”, è intervenuto personalmente il Presidente Luca Dal Fabbro, che ha parlato delle strategie e delle soluzioni innovative per mitigare il rischio di carenza di materie prime critiche. In particolare, ha messo in evidenza i notevoli sforzi che Iren sta compiendo attraverso gli investimenti sugli impianti di recupero, che potrebbero soddisfare, attraverso lo sfruttamento dei rifiuti tecnologici, gran parte del fabbisogno nazionale di questi materiali, importantissimi per l’industria dell’alta tecnologia. Iren ha inoltre promosso il coinvolgimento delle nuove generazioni: all’evento hanno partecipato gli studenti del Liceo Bertolucci di Parma, che sono stati omaggiati inoltre con il Premio Planet Fan Eduiren 2022. L’artista Matteo Moras, noto come Mattley, ha presentato opere d’arte realizzate con scarti di legno, dando prova di uno splendido connubio tra arte e sostenibilità.

Luca Dal Fabbro: “Recuperare le materie rare per evitare la dipendenza dall’estero

Luca Dal Fabbro ha evidenziato l’importanza del riciclaggio e del riutilizzo dei rifiuti, non solo in riferimento alle problematiche ambientali, ma anche per una questione di sicurezza strategica. L’Italia soffre infatti della scarsità di diversi materiali fondamentali nella produzione di apparecchiature tecnologiche sofisticate e per la transizione ecologica, che è dunque costretta a importare da Paesi esteri, come la Cina, rischiando così un’eccessiva dipendenza. Da qui, la grande importanza di investire sul recupero: “Recuperare questi materiali è importante perché l’industria italiana dipende da circa 5 o 6 materie critiche che importiamo dall’estero e la tensione geopolitica e le crisi potrebbero rischiare di ridurre l’approvvigionamento di queste materie critiche, fermando le nostre imprese”. Particolarmente preziosi come fonte delle cosiddette materie critiche, ha sottolineato Luca Dal Fabbro, sono i rifiuti tecnologici, che potrebbero, se valorizzati dovutamente, sopperire al nostro fabbisogno nazionale, anche in maniera significativa. “Pensiamo solo ai cellulari e ai computer che gettiamo che sono ricchi di rame, di palladio, di zinco, di litio, tutte materie essenziali per la nostra impresa che ad oggi importiamo totalmente”. Il Presidente di Iren ha dunque nuovamente rimarcato l’importanza di considerare i rifiuti come vere e proprie risorse, anche nell’ottica di rendere l’Italia meno dipendente dalle importazioni estere.

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Luca Dal Fabbro: “Concentrarsi sul recupero di materiali rari per garantire il futuro dell’industria italiana”

“Oggi l’Italia manca quasi totalmente della capacità impiantistica per poter estrarre materie prime strategiche”: lo ha affermato il Presidente di Iren Luca Dal Fabbro di fronte alla Commissione Industria del Senato, sottolineando l’importanza critica del recupero dei materiali rari.

 Luca Dal Fabbro

Luca Dal Fabbro: “Recuperare materie critiche per salvaguardare il futuro dell’industria italiana”

Il recupero delle materie prime cosiddette “rare” o “critiche” non rappresenta solo una questione ambientale, ma innanzitutto una fondamentale necessità strategica: lo ha affermato Luca Dal Fabbro, Presidente di Iren, di fronte alla Commissione Industria del Senato della Repubblica. Il manager ha presentato i risultati di un importante studio sulle materie prime realizzato in collaborazione con Ambrosetti: “Le materie critiche sono 34, quelle strategiche 16. Per quanto riguarda l’industria italiana, dagli studi che abbiamo fatto, emerge che ce ne sono 4-5 che sono pivotali. E questo è importante perché dal punto di vista industriale dobbiamo pensare che alla fine dobbiamo concentrarci sulle nostre priorità e sulla filiera industriale del Paese”. Luca Dal Fabbro ha inoltre rivendicato il ruolo pioneristico di Iren nell’avviare questo processo: il Gruppo sta investendo in diversi impianti di recupero, in località quali Arezzo e il Piemonte, in cui vengono utilizzate le più moderne tecniche, tra cui quelle che fanno affidamento sull’idrometallurgia e l’Intelligenza Artificiale.

Luca Dal Fabbro: “Autorizzazioni per impianti di recupero troppo lente”

Il settore del recupero di materiali rari, osserva tuttavia Luca Dal Fabbro, non è esente da criticità di varia natura. Innanzitutto, burocratiche: l’iter per fare autorizzare un impianto di recupero può durare oltre 4 anni e mezzo. L’Italia sta facendo un buon lavoro sul disassemblaggio dei rifiuti elettronici, ma è quasi completamente priva di strutture per estrarli e reimpiegarli: fare aprire nuovi impianti rapidamente è dunque una necessità urgente. Luca Dal Fabbro ha inoltre messo in evidenza il problema dell’end of waste: “Spesso mancano specifiche norme che lo caratterizzano, cioè cosa fare del prodotto lavorato. Per garantire i flussi di ingresso bisogna poi che il legislatore preveda e incentivi dei sistemi di raccolta. Per realizzare una filiera è necessario sostenere poi la ricerca e l’Italia potrebbe capitanare alcune di queste ricerche”.

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Luca Dal Fabbro (Iren): “Le comunità energetiche porteranno enormi benefici sui territori”

La diffusione delle comunità energetiche potrebbe non solo aiutare il bilancio famigliare, ma anche rendere il Paese più resiliente di fronte alle crisi geopolitiche, come la scarsità di gas seguita alla guerra in Ucraina. Luca Dal Fabbro, Presidente di Iren, evidenzia i pregi di un modello che potrebbe, nei prossimi anni, diventare predominante.

Luca Dal Fabbro, Presidente del Gruppo Iren

Luca Dal Fabbro: tre ragioni per cui tutti dovrebbero investire nelle comunità energetiche

In un’analisi dettagliata e approfondita, il Presidente di Iren Luca Dal Fabbro ha esposto i vantaggi del modello delle cosiddette comunità energetiche, associazioni tra privati residenti nella stessa area (che può essere un condominio, un isolato o un quartiere) che si accordano per acquistare e mantenere un impianto di produzione di energia da fonti rinnovabili (come può essere una serie di pannelli solari). Secondo il Presidente di Iren, le comunità energetiche offrono tre grandi vantaggi: il primo è di natura ambientale, ossia la possibilità di produrre localmente energia pulitao. Il secondo è di carattere economico: non solo l’energia prodotta e consumata verrà scalata dalle bollette, a vantaggio del budget familiare, ma in caso di eccedenza potrà essere ceduta al resto della rete elettrica, con un ulteriore vantaggio economico. Il terzo vantaggio riguarda, invece, l’efficienza: trattandosi di energia prodotta a chilometro zero, sarà caratterizzata da minori sprechi (a causa dell’effetto Ohm, infatti, l’energia che viaggia per lunghi percorsi subisce delle perdite) e subirà interruzioni di servizio e blackout in misura decisamente inferiore. In un periodo in cui i rivolgimenti geopolitici hanno messo a dura prova i conti degli italiani, le comunità energetiche potrebbero rappresentare, secondo Luca Dal Fabbro, una soluzione versatile che aumenterà la resilienza dell’intero Paese.

Luca Dal Fabbro: “Vi spiego perché le comunità energetiche saranno una toccasana per la nostra economia”

L’effetto positivo delle comunità energetiche non si limiterà tuttavia a creare beneficio agli investitori diretti, ma comporterà, spiega Luca Dal Fabbro, potrà avere ricadute positive più ampie. Il Presidente di Iren infatti rileva: “La costruzione di comunità energetiche significa far lavorare il territorio, far lavorare gli elettricisti, gli installatori, i fornitori locali, i manutentori. Quindi, ha un beneficio enorme sul territorio, perché significa scaricare sull’economia dei luoghi questo nuovo modo di produrre energia”. Tutte le fasi della produzione di elettricità tramite le comunità energetiche daranno un “grosso impulso” all’economia: dall’installazione, alla manutenzione, fino allo smaltimento, una grande quantità di denaro sarà investita non per acquistare materie dall’estero, bensì per alimentare l’economia locale. Luca Dal Fabbro sostiene inoltre che il costo di installazione di una comunità energetica è, nonostante le apparenze, molto contenuto. Un condominio di Torino che sta applicando questa tecnica rimborserà l’investimento iniziale, secondo le stime, in sei soli anni: a partire da allora, costituirà un risparmio netto per i condomini. La burocrazia necessaria a procedere all’installazione di un pannello solare è, inoltre, piuttosto snella. Per questo, il Presidente di Iren ritiene che questo modello avrà una diffusione sempre più larga in futuro.

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Luca Dal Fabbro: “Con gli impianti di recupero, si potrà provvedere fino al 30% del nostro fabbisogno di materie critiche”

“Ricordo che siamo la seconda potenza industriale europea, e quindi è molto importante avere anche una focalizzazione sulla strategia di approvvigionamento, assicurarci per evitare i problemi che abbiamo avuto lo scorso anno con il gas”: secondo il Presidente di Iren Luca Dal Fabbro, la sostenibilità è una questione strategica ancora prima che ambientale.

 Il Presidente di Iren Luca Dal Fabbro

Luca Dal Fabbro: “Investimento da mezzo miliardo per ridurre la dipendenza dall’estero per le materie critiche

Iren si è candidata e si candida per essere il leader nel recupero delle materie prime critiche”: lo ha affermato Luca Dal Fabbro, Presidente di Iren, al Forum Ambrosetti, in una sessione dedicata proprio al tema della dipendenza. Che non è solo energetica e di combustibile, ma anche quella da materiali pregiati fondamentali per la costruzione degli apparecchi tecnologici: si tratta delle cosiddette ‘materie prime critiche’, rare sul territorio europeo, e che siamo costretti ad acquistare a caro prezzo, soprattutto dalla Cina. Tuttavia, ha sottolineato Luca Dal Fabbro, una soluzione c’è: si tratta degli impianti di recupero di materia, che possono restituire questi materiali a partire dal riciclo di apparecchi tecnologici, schermi di smartphone e computer: Iren è già pioniere di questa pratica, attraverso gli impianti di Arezzo e Torino che utilizzano tecnologie innovative per recuperare materie critiche a partire dagli schermi LED. Con un investimento di mezzo miliardo di euro, ha dichiarato il Presidente di Iren, si potrebbero costruire una decina di impianti in grado di provvedere al 30% del nostro fabbisogno di materie critiche.

Il Presidente di Iren Luca Dal Fabbro spiega le opportunità del biogas

Il recupero di materie critiche non è l’unica specialità di Iren. Luca Dal Fabbro ha esposto gli ambiziosi progetti della multiutility nell’ambito delle rinnovabili: in particolare le rinnovabili, ma anche il biogas. Di quest’ultimo l’Italia potrebbe produrre, secondo il Presidente di Iren, 10 miliardi di metri cubi all’anno, utilizzando esclusivamente scarti. Iren sta già investendo in questa tecnologia attraverso i propri impianti di Bari, Reggio Emilia e Liguria. Luca Dal Fabbro ha sottolineato che, essendo l’Italia il secondo Paese europeo più industrializzato, permettere ai nostri imprenditori di valersi di energia a basso costo è una priorità non solo ambientale, ma anche strategica. Con le fonti rinnovabili, Iren si è dimostrata in grado di offrire energia pulita a prezzi convenienti.

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Italian Energy Summit, Luca Dal Fabbro (Iren): l’Italia verso l’indipendenza energetica

In occasione dell’Italian Energy Summit 2023, il Presidente di Iren Luca Dal Fabbro ha rilasciato un’intervista a “Il Giornale d’Italia” su temi caldi quali l’indipendenza energetica, la Russia, le rinnovabili e lo stock energetico.

Il Presidente di Iren, Luca Dal Fabbro

Luca Dal Fabbro: l’intervista rilasciata a “Il Giornale d’Italia”

Abbiamo parlato di energia idrica e dell’opportunità che ha l’Italia di installare 12,5 TWh sia attraverso l’ammodernamento delle centrali esistenti che mediante la creazione di nuovi impianti e la costruzione di stoccaggio aggiuntivo – ha affermato Luca Dal Fabbro ai microfoni de “Il Giornale d’Italia” nell’ambito dell’Italian Energy Summit 2023 – Poi abbiamo parlato della crisi gas e del prezzo del gas e delle materie critiche, e come Iren sta sviluppando gli impianti per il recupero delle materie critiche che sono strategiche per l’approvvigionamento dell’industria del nostro Paese”. Volgendo lo sguardo al futuro mix energetico italiano, il Presidente di Iren sostiene che questo sarà più rinnovabile, grazie allo sviluppo di solare, eolico, idrico e biogas, e più resiliente perché saranno installati nuovi impianti di rigassificazione e di stoccaggio. Al momento, la priorità resta quella di assicurare abbastanza scorte energetiche per l’inverno. Secondo Luca Dal Fabbro, però, l’Italia non rischia un fuori stock energetico. “Abbiamo i bacini pieni di gas, abbiamo il gas che viene da Algeria, dal Transmed e dall’Azerbaigian con il TAP, quindi ritengo che questo problema sia molto ridotto”, ha dichiarato il Presidente di Iren.

Luca Dal Fabbro: abbiamo dimostrato di poter fare a meno della Russia

Il presupposto per l’indipendenza energetica italiana è la diversificazione delle fonti, ma il primo importante step da superare è riuscire a staccarsi dalla Russia. Secondo Luca Dal Fabbro, “lo stiamo già facendo”. “I 30 miliardi di metri cubi che importavamo dalla Russia oggi li importiamo sostanzialmente dall’Algeria e dall’Azerbaigian, e un po’ più di rinnovabili – ha spiegato il Presidente di Iren – Credo che in questo anno abbiamo dimostrato di essere stati capaci di sostituire questa energia con altra energia e quindi dobbiamo andare in questa direzione aumentando ovviamente la nostra resilienza, che significa aumentare le rinnovabili e anche la capacità di rigassificazione”. Chiaramente tutto ciò ha avuto un costo. “Però la libertà, l’indipendenza non ha prezzo”, ha sottolineato Luca Dal Fabbro, il quale riconosce all’Italia di aver dimostrato di essere capace di reagire. “Siamo stati bravi – ha dichiarato il Presidente di Iren – a livello istituzionale e a livello degli operatori come Iren”. A complimentarsi sulla capacità del Belpaese di sostituire il gas russo con altro gas e con le rinnovabili sono stati anche altri Paesi come gli Stati Uniti.

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Il ruolo chiave del riciclo nell’industria italiana: le riflessioni di Luca Dal Fabbro

Nel suo intervento al Senato in Commissione Industria, Luca Dal Fabbro, Presidente di Iren, ha evidenziato l’importanza critica del riciclo delle materie prime rare per l’economia italiana e ha presentato una serie di argomenti e proposte per affrontare tale sfida.

Il Presidente del Gruppo Iren, Luca Dal Fabbro

Raee, Luca Dal Fabbro: l’Italia deve accelerare

Con Iren, ha specificato Luca Dal Fabbro, “stiamo investendo ad Arezzo e in Piemonte su alcuni impianti specifici per il recupero di materiali rari utilizzando idrometallurgia e intelligenza artificiale”. La recente lista rilasciata dalla Commissione Europea identifica 34 materiali rari, di cui 16 sono considerati strategici. Questo solleva una questione essenziale: come può l’Italia garantire un approvvigionamento stabile di tali materie critiche? La situazione attuale è preoccupante. Circa il 90% dei materiali recuperati dai rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (Raee) viene esportato per il riciclo, lasciando il nostro Paese senza la capacità di estrarre materiali preziosi in loco. In Italia, il processo si ferma al disassemblaggio, mentre altrove si procede con l’estrazione vera e propria. Questa è un’opportunità mancata, e Luca Dal Fabbro suggerisce che il legislatore dovrebbe concentrarsi su investimenti mirati per potenziare l’industria di recupero delle materie prime. Un altro punto critico evidenziato dal Presidente di Iren è la differenza nelle pratiche di raccolta dei Raee rispetto all’Europa. Attualmente, l’Italia raccoglie solo il 34% dei Raee, mentre la media europea si attesta al 47%. Inoltre, le tempistiche autorizzative in Italia sono notevolmente più lunghe rispetto a Paesi come la Francia, dove si impiega meno tempo per ottenere l’autorizzazione per la costruzione di impianti di recupero. In Italia, mediamente, ci vogliono 4,5 anni per ottenere l’autorizzazione, con il 60% del tempo dedicato all’iter burocratico. Questo rappresenta un ostacolo significativo per l’espansione dell’industria del riciclo delle materie prime nel Paese.

Il potenziale del riciclo in Italia: le proposte di Luca Dal Fabbro

L’altro tema importante – ha proseguito Luca Dal Fabbroè la qualifica dell’end of waste”. Spesso, infatti, mancano norme specifiche che ne definiscono l’utilizzo successivo. Questo deficit normativo ostacola lo sviluppo di una rete impiantistica efficace e impedisce al Paese di estrarre materiali preziosi. Il Presidente di Iren ha quindi avanzato diverse proposte per affrontare queste sfide. In primo luogo, ha sottolineato l’importanza di accelerare le procedure autorizzative. Tale passo è cruciale per consentire la realizzazione di impianti di recupero e riciclo in tempi più brevi, stimolando così l’investimento nel settore e favorendo la crescita dell’industria del riciclo. Inoltre, ha evidenziato la necessità di chiarire la qualifica “end of waste”, definendo chiaramente cosa può essere considerato un prodotto lavorato e come questi materiali possono essere riutilizzati o riciclati. Una maggiore chiarezza normativa semplificherebbe la gestione dei materiali e favorirebbe il loro recupero. Luca Dal Fabbro ha anche suggerito l’importanza di incentivare sistemi di raccolta efficienti per garantire flussi costanti di materie prime da riciclare. Questi sistemi contribuirebbero a creare una filiera sostenibile per il riciclo delle risorse. Sostenere la ricerca nel settore del riciclo delle materie prime è essenziale per sviluppare soluzioni innovative e garantire che l’Italia possa guidare alcune di queste ricerche, contribuendo così a rafforzare la propria posizione nel sistema europeo. Infine, ha sottolineato l’importanza di allocare risorse adeguate a iniziative di recupero e riciclo. “L’Italia sta installando molti impianti fotovoltaici ricchi di materie prime rare come oro rame platino e tra poco dovremo affrontare il problema della dismissione, Iren ha investito nel riciclo dei pannelli”, ha quindi concluso Luca Dal Fabbro sottolineando che “l’esigenza di recupero nei prossimi dieci anni raddoppierà ogni anno per diventare una delle crisi maggiori”.

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Luca Dal Fabbro (Iren) al Forum Ambrosetti: “Costruire un sistema energico resiliente alle guerre”

Sicurezza dell’approvvigionamento, competitività delle fonti e sostenibilità: questi sono i tre pilastri sui quali, secondo Luca Dal Fabbro, l’Italia deve edificare il sistema energetico del futuro.

Luca Dal Fabbro (Iren)

Luca Dal Fabbro: “Approfittare della calma piatta per costruire sistema energetico resiliente a guerra ed emergenze”

Luca Dal Fabbro è intervenuto al Forum The European House – Ambrosetti, in una giornata di confronto e riflessione ricca di implicazioni geopolitiche. Nello specifico, il Presidente di Iren ha affrontato il tema dell’indipendenza energetica, e di come rendere l’Italia immune alla crisi. In seguito alla guerra in Ucraina, i prezzi di gas ed energia sono schizzati alle stelle: l’intervento di Eni e Iren è riuscito a far abbassare i prezzi entro la soglia di normalità, ma la guerra è ancora in corso e “non bisogna dimenticare che il futuro continua a essere incerto”. È il momento giusto, dunque, di non sedersi sugli allori e lavorare per la creazione di un sistema energetico “resiliente alle guerre”, e che sia in grado di alimentare a buon prezzo l’energia del Belpaese, che rimane “il secondo Paese più industrializzato d’Europa”. Luca Dal Fabbro elenca i tre capisaldi di questo nuovo sistema energetico, ossia la sicurezza d’approvvigionamento, la competitività delle fonti e la sostenibilità, e traccia anche un piano quinquennale attraverso cui ottenerlo. 

Luca Dal Fabbro: il piano per rendere l’Italia autonoma dal punto di vista dell’energia e delle risorse

Secondo Luca Dal Fabbro, Iren potrebbe offrire un contributo significativo nel rafforzare le infrastrutture dell’Italia e avvicinarla così all’obiettivo strategico dell’indipendenza energetica. Una fonte molto sottovalutata è il biogas, che il Paese potrebbe produrre nella misura di miliardi di metri cubi all’anno: Iren ha già provveduto a installare dei biodigestori nel territorio nazionale, ma si potrebbe fare molto di più. Importante anche l’idroelettrico, su cui Iren lavora da anni, e il fotovoltaico. Luca Dal Fabbro ha evidenziato tuttavia come la corsa alle rinnovabili sia rallentata da ostacoli di natura burocratica: “Non è possibile che installiamo un impianto fotovoltaico in cinque anni, quando in Francia si fa in un anno e mezzo, in Germania in un anno. Non è possibile che di fronte a una crisi energetica come quella dell’anno scorso, noi impieghiamo tre anni a fare un rigassificatore”. Necessaria, infine, anche una pianificazione strategica sulle acque. La scorsa estate, l’Italia ha sofferto la cattiva gestione delle risorse idriche in due modi opposti: la minaccia della siccità e l’alluvione dell’Emilia Romagna. È necessario, secondo il Presidente di Iren, mettere a punto una strategia di riutilizzo delle acque reflue, nonché lavorare per potenziare l’idroelettrico.

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Forum Ambrosetti 2023: il punto di Luca Dal Fabbro sulla crisi energetica in Europa

Il recente calo dei prezzi potrebbe ingannare, la crisi energetica è tutt’altro che risolta. Non ha dubbi Luca Dal Fabbro, intervenuto al Forum Ambrosetti: per rafforzare il sistema italiano le chiavi sono competitività, sostenibilità e dialogo tra operatori e istituzioni.

Luca Dal Fabbro

Luca Dal Fabbro: “Come Iren auspichiamo un impegno condiviso per un sistema più sicuro e competitivo”

La transizione energetica e la crisi scaturita dal conflitto sono stati i temi più dibattuti durante l’ultima edizione del Forum The European House – Ambrosetti. Tra gli ospiti dell’incontro che si tiene ogni anno a Cernobbio anche Luca Dal Fabbro, Presidente di Iren, che in un’intervista realizzata da Class CNBC ha ricordato come il ribasso dei prezzi non significhi affatto che la crisi sia ormai alle nostre spalle. Tuttavia, nonostante il conflitto sia ancora aperto, oggi il mondo dell’energia si trova in una fase sicuramente diversa. “Rispetto ad un anno fa il sistema energetico italiano è sicuramente più resiliente, grazie all’opera delle istituzioni e di aziende primarie come Eni e Snam, l’emergenza non è finita – ha detto il manager – È importante non dimenticare che la guerra è ancora in corso e i fattori scatenanti potrebbero riscatenarsi”. Quale la strategia da attuare in un momento di stallo come questo? “Come Iren auspichiamo un lavoro tra istituzioni, aziende dello Stato e multiutility per disegnare il prossimo sistema, che dovrà essere resiliente alle guerre”. Tre i pilastri su cui fondare la strategia, secondo Luca Dal Fabbro: sicurezza dell’approvvigionamento, competitività delle fonti e sostenibilità. “Non dobbiamo dimenticare che siamo il secondo Paese più industrializzato d’Europa e le nostre imprese hanno bisogno di energia a basso prezzo. È necessario lavorare quindi non solo per un sistema energetico più sicuro, come abbiamo capito ormai da tempo, ma anche più competitivo”.

Luca Dal Fabbro: “Per accelerare sulle rinnovabili servono percorsi autorizzativi più rapidi”

Oggi è impensabile non avere un mix energetico sempre più sostenibile – ha poi aggiunto il Presidente di Iren – non solo per una questione ambientale, ma anche meramente economica. In futuro avere fonti fossili significherà avere fonti più costose, quindi i nostri imprenditori avranno bisogno di energia green”. E nonostante il ritardo accumulato negli ultimi anni, il Paese ha tutte le carte in regola per accelerare e centrare i target europei: “L’Italia ha due fattori di forza: da un lato gli operatori, come le grandi imprese e le multiutility, e un’autorità garante, l’ARERA, molto avanzata dal punto di vista normativo. Questi due fattori devono tuttavia condividere delle regole per scaricare a terra queste risorse”. Un esempio viene dal biogas: “Potremmo produrre 10 miliardi di metri cubi green in più e a costi bassi grazie ai biodigestori, come fa Iren, ma il processo di autorizzazione richiede ancora molto tempo. Non chiediamo di cambiare le regole – spiega Luca Dal Fabbro ma di creare un percorso più accelerato per il bene della comunità”. I segnali positivi da parte delle istituzioni ci sono, anche per effetto del PNRR, ma la strada da percorrere è ancora lunga: “Non è possibile che per installare un impianto fotovoltaico ci vogliano 5 anni, mentre in Francia un anno e mezzo e in Germania un anno. Dobbiamo condividere priorità e regole, anche emergenziali, perché la crisi non è ancora passata”.

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Iren punta sulla diversificazione energetica: l’intervista a Luca Dal Fabbro

L’intervista a Luca Dal Fabbro, Presidente di Iren: EBITDA in crescita del 7,8%, net profit +4,2%, guidance al 10%, ottimizzazione operativa e integrazione delle acquisizioni strategiche.

Luca Dal Fabbro, Presidente Iren

Luca Dal Fabbro approfondisce le performance aziendali di Iren

L’intervista a Luca Dal Fabbro, Presidente Esecutivo di Iren, offre un approfondimento significativo sulle performance dell’azienda nel semestre in esame. Pur segnalando una diminuzione dei ricavi, è cruciale comprendere che questo calo è attribuibile a una strategia ben ponderata, dovuta alle contingenze internazionali, volta a ridurre il costo dell’energia. Tale risultato è stato ottenuto tramite la sostituzione del gas russo con il gas liquefatto proveniente dall’Algeria. Questa mossa ha comportato una sensibile riduzione dei costi energetici, a beneficio non solo dei consumatori, ma anche dell’industria nel suo complesso. In contrasto con questa diminuzione dei ricavi, l’EBITDA ha invece registrato una crescita sostanziale del 7,8% rispetto al trimestre precedente, dimostrando la capacità di Iren di generare profitti anche in un contesto di sfide e cambiamenti. Tali risultati finanziari sono il risultato di una gestione aziendale migliorata, caratterizzata dall’ottimizzazione delle operazioni e dall’efficienza operativa degli impianti, spiega Luca Dal Fabbro. Particolarmente rilevanti sono i progressi nell’ambito delle energie rinnovabili e l’integrazione di acquisizioni strategiche, come quelle avvenute in Toscana. Questi fattori hanno contribuito a un incremento del 4,2% nel net profit aziendale, oltre a permettere a Iren di alzare la propria guidance del 10% per l’anno in corso, superando così le aspettative iniziali del mercato, che erano posizionate sul 6%.

Luca Dal Fabbro: Iren e la diversificazione delle attività

La strategia di Iren, continua Luca Dal Fabbro, si manifesta attraverso la diversificazione del suo business. Il Gruppo estende infatti le sue attività su vari settori rilevanti all’interno delle utility italiane, dal fotovoltaico all’economia circolare, passando per l’energia idroelettrica. Tale diversificazione è accompagnata da un impegno costante nell’innovazione, evidenziato dagli impianti avanzati per il riciclo del legno e la produzione di biogas. Queste soluzioni sostenibili contribuiscono non solo alla creazione di valore, ma anche alla promozione di pratiche rispettose dell’ambiente. Una considerazione importante durante l’intervista al Presidente riguarda la gestione delle reti idriche, un aspetto centrale data la crescente consapevolezza dell’importanza dell’acqua come risorsa limitata e vitale. L’attenzione all’efficienza delle reti, come dimostrato dall’esempio di riduzione delle perdite a La Spezia, mostra l’impegno di Iren nella conservazione di questa risorsa preziosa. All’interno di un contesto di mercato energetico più stabile, reso possibile da una strategia di diversificazione delle fonti di approvvigionamento energetico, Iren si distingue per la sua dedizione nel garantire prezzi accessibili e sostenibili per l’industria e le famiglie. Luca Dal Fabbro sottolinea il ruolo centrale che Iren riveste nell’affrontare le sfide energetiche e ambientali, grazie alla sua esperienza multidisciplinare e alla sua capacità di adattarsi con agilità alle dinamiche mutevoli del mercato.

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Iren, Luca Dal Fabbro: “Rinnovabili un freno contro gli shock energetici”

In un’intervista rilasciata al quotidiano “Il Tirreno”, il Presidente di Iren Luca Dal Fabbro ha fatto il punto sui vantaggi e le potenzialità di un modello di economia sempre più circolare.

Il Presidente di Iren Luca Dal Fabbro

Luca Dal Fabbro: la visione di Iren per una sostenibilità redditizia e innovativa

Oggi “sostenibilità” è una parola spesso abusata ma che nasconde una rivoluzione e soprattutto rappresenta un enorme potenziale di sviluppo per le aziende e il Paese. Ne è convinto Luca Dal Fabbro, Presidente di Iren, primaria azienda multiutility italiana attiva nei settori dell’energia elettrica, del gas, dei servizi ambientali e idrici. In una recente intervista, il manager ha illustrato la sua visione di come rendere l’Italia più indipendente e competitiva nel settore energetico, sfruttando le potenzialità delle fonti rinnovabili, del riciclo e delle comunità energetiche. Per Luca Dal Fabbro la sostenibilità non è solo un obiettivo etico, ma anche uno “strumento potente” per creare valore in azienda, rendere più sicuro il Paese sotto il punto di vista energetico e salvaguardare i territori. Eolico, fotovoltaico, biogas, geotermico, idroelettrico: fonti che l’Italia potrebbe sviluppare diminuendo così la dipendenza dall’estero e ridurre il rischio in casi di shock energetico. Ed è qui che entrano in gioco le comunità energetiche, che consentono di tagliare il 20% del costo dell’energia e rendere l’approvvigionamento più sicuro. Anche se al momento manca una normativa definitiva, secondo il Presidente di Iren si tratta ormai di “una pratica di sviluppo certa e bisogna che le PMI si informino già ora”.

I progetti di Iren per l’economia circolare e il recupero dei materiali critici

Negli ultimi anni Iren ha avviato numerosi progetti di economia circolare e recupero dei materiali critici, ovvero quelle materie prime come il litio, l’iridio e le terre rare oggi fondamentali per la produzione non solo di computer, batterie, telefoni cellulari ma anche di pannelli fotovoltaici e auto elettriche. “È un nuovo modello di economia – ha spiegato Luca Dal Fabbrodalla produzione di un oggetto si passa a un oggetto che si riutilizza, si rigenera, si ripara, si ricicla. È un’economia rigenerativa anche perché le risorse saranno sempre più costose e più scarse”. Da inizio 2023 diversi gli impianti inaugurati dalla multiutility che, consolidata la sua presenza in Emilia-Romagna, Piemonte e Liguria, si sta radicando anche in Toscana. Tra i più recenti l’impianto di Gavassa, che trasforma la frazione organica dei rifiuti solidi urbani in biometano e compost, e l’impianto Circular Wood di Vercelli. Il Gruppo guidato da Luca Dal Fabbro continua inoltre a radicarsi anche in Toscana. A Scarlino, in provincia di Grosseto, Iren realizzerà un polo di recupero per il legno, i fanghi da depurazione e le plastiche non riciclabili: “L’area grossetana è quella in cui siamo entrati nell’ultimo periodo ed è un territorio in cui ci stiamo ambientando: il progetto di Scarlino è anche un importante progetto di riqualificazione di un’area a vocazione industriale, ci è sembrato il posto adatto per un investimento di economia circolare”.

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Iren, Luca Dal Fabbro: “Azienda solida e strutturata, continuiamo a crescere”

Due gli impianti inaugurati dalla multiutility nell’ultimo mese. Il passaggio di Armani in Enel non influirà sulla crescita di Iren, ha detto il Presidente Luca Dal Fabbro.

Il Presidente di Iren Luca Dal Fabbro

Luca Dal Fabbro (Iren): “Siamo sereni, il nostro è un Piano industriale robusto”

Iren si conferma una realtà solida, con performance in crescita e un Piano industriale che mette al centro decarbonizzazione, sviluppo delle rinnovabili, economia circolare ed efficienza energetica. A ribadirlo è Luca Dal Fabbro, Presidente della multiutility. Intercettato a Reggio Emilia durante l’inaugurazione del nuovo impianto per la produzione di biometano e compost di Gavassa, è intervenuto in merito al passaggio in Enel Grids dell’ex AD Gianni Vittorio Armani. Ha dichiarato che l’azienda sta lavorando in continuità e che il cambio nel management non avrà alcuna ripercussione diretta o indiretta. Il Presidente ha poi ricordato che a seguito delle dimissioni di Armani le deleghe sono state distribuite tra lui e il Vicepresidente Moris Ferretti, aggiungendo che l’azienda continua ad avere un management forte, anche espressione del territorio: “Siamo molto sereni: l’azienda è solida e il Piano industriale robusto.”, ha commentato Luca Dal Fabbro.

I progetti di Iren su transizione ed economia circolare

Il cambio ai vertici non devia il percorso intrapreso dal Gruppo guidato da Luca Dal Fabbro, con il Piano al 2030 che va avanti come da programma e prevede investimenti pari a 10,5 miliardi di euro. Oltre ai risultati finanziari in crescita, nell’ultimo mese Iren ha inaugurato non solo l’impianto di Gavassa, che trasforma la frazione organica dei rifiuti solidi urbani in biometano, compost e CO2 food grade per utilizzi industriali e alimentari, ma anche l’impianto Circular Wood di Vercelli. La struttura è stata realizzata dalla controllata ASM Vercelli, attiva nella produzione di supporti logistici da legno proveniente esclusivamente dalla raccolta differenziata. Due opere che testimoniano l’impegno di Iren e del Presidente Luca Dal Fabbro nel perseguire una strategia di crescita costruita sulla decarbonizzazione, lo sviluppo delle rinnovabili, sull’economia circolare e sull’efficienza energetica.

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Luca Dal Fabbro: Iren, la multiutility che punta su sostenibilità e territorio

Iren, una multiutility inclusiva e attenta al futuro. A raccontarne la visione il Presidente Luca Dal Fabbro durante il Festival dello Sviluppo Sostenibile targato Asvis.

Luca Dal Fabbro

Luca Dal Fabbro: “Iren, un’azienda del territorio al servizio della sostenibilità”

Luca Dal Fabbro, Presidente di Iren, ha partecipato alla tappa torinese del Festival dello Sviluppo Sostenibile organizzata da Asvis, l’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile. In un’intervista rilasciata a margine dell’evento, tenutosi nell’ambito del Salone del Libro, il manager ha illustrato la visione e la mission di Iren, una delle principali multiutility italiane che operano nei settori dell’energia, dell’ambiente e delle reti. “Iren crede molto nella cultura e nella diffusione di valori positivi, valori della sostenibilità, valori della coesione sociale. Siamo un’azienda del territorio, investiamo nel territorio e investiamo nella costruzione di impianti e di attività che rigenerano, dal rifiuto, all’energia da cogenerazione solare rinnovabile, al recupero, il che ci rende una realtà estremamente in sintonia con il futuro verso il quale si sta dirigendo la società. Che deve e dovrà essere – ha sottolineato Luca Dal Fabbro – una società inclusiva e volta alla sostenibilità”.

Luca Dal Fabbro: Iren e il Salone del Libro, un binomio vincente per promuovere la sostenibilità

Il Presidente ha spiegato anche le ragioni della presenza di Iren al Festival: “Siamo qui al Salone perché vogliamo diffondere valori di sostenibilità – ha dichiarato Luca Dal Fabbroe come Iren investiamo molte risorse in questo senso. Perché il nostro ruolo non è solo il profitto ma è anche il poter essere vicino ai territori con un’industria buona e attività rigenerative. Ci crediamo così tanto che abbiamo anche una Business Unit, Eduiren, che disegna insieme ai nostri ingegneri le attività del futuro per comunicarle meglio e per diffondere verso i giovani i valori della sostenibilità, dell’inclusione e dell’attenzione al territorio. Oggi sono valori importanti, domani lo saranno ancora di più e noi come Iren ci crediamo molto”, ha concluso Luca Dal Fabbro.

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Luca Dal Fabbro (Iren): il potenziale inutilizzato dei rifiuti elettronici in Italia

Iren ha annunciato ambiziosi piani per il trattamento e il recupero dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (Raee) nel contesto dell’economia circolare. Nell’ambito di un più ampio piano strategico che si estende fino al 2030 e richiede un investimento di 10,5 miliardi di euro, il Gruppo mira a sfruttare appieno il potenziale dei Raee come fonte preziosa di materie prime critiche. La visione del Presidente Luca Dal Fabbro.

Il Presidente di Iren Luca Dal Fabbro

Luca Dal Fabbro: Iren promuove la rivoluzione circolare dei rifiuti elettronici in Italia

Attualmente, l’Italia esporta circa il 90% dei suoi rifiuti elettronici per essere lavorati altrove, alimentando così una forte dipendenza estera. “Le multiutility come Iren sono lo strumento più potente per abilitare la rivoluzione circolare che è diventata un’esigenza ormai irrinunciabile”, spiega Luca Dal Fabbro. Come sottolineato dal Presidente di Iren, se il nostro Paese riuscisse a lavorare i rifiuti elettronici internamente, potrebbe garantire l’indipendenza per il 30-35% delle materie prime critiche necessarie entro il 2040. Iren ha già dimostrato il suo impegno nella gestione dei rifiuti elettronici grazie all’impianto di Volpiano, in provincia di Torino: con una capacità di oltre 20.000 tonnellate all’anno, rappresenta una pietra miliare nella filiera del trattamento dei Raee. L’azienda ha annunciato la costruzione di due nuovi impianti: il primo verrà realizzato in Toscana tra la fine dell’anno e l’inizio del 2024 e sarà dedicato all’estrazione di metalli preziosi dalle schede elettroniche recuperate dai Raee. Il secondo impianto, situato in provincia di Siena, si concentrerà invece sul riciclo dei pannelli fotovoltaici a fine vita. Tale impianto sarà in grado di trattare fino a 9.000 tonnellate di vetro, alluminio, rame, plastica e silicio all’anno.

Iren, Luca Dal Fabbro: il ruolo chiave delle multiutility nella transizione verso l’economia circolare

L’Italia ha un enorme potenziale di materie prime all’interno dei suoi rifiuti, che attualmente non viene sufficientemente valorizzato, sottolinea Luca Dal Fabbro. Le multiutility, come Iren, svolgono un ruolo chiave in questo processo poiché sono presenti sul territorio e dispongono delle capacità necessarie per gestire e lavorare i rifiuti elettronici. Da qui la necessità di avviare una strategia di recupero dei Raee in Italia. Affrontare la sfida dei rifiuti elettronici e promuovere di conseguenza l’economia circolare richiede una stretta collaborazione tra istituzioni, industria e multiutility. Un patto tra questi attori consentirebbe di organizzare una filiera di raccolta dei Raee e selezionare i materiali necessari all’Italia. Senza tali materiali, secondo uno studio, metà del PIL potrebbe essere a rischio. “Per invertire il trend, dunque, chiediamo al governo focalizzazione e processi autorizzativi veloci”, precisa Luca Dal Fabbro. A questo proposito, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e le linee di investimento sull’economia circolare rappresentano un passo avanti significativo.

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Luca Dal Fabbro (Iren): tutto il potenziale dei Raee

Diminuire la dipendenza dell’Italia dall’estero per quanto riguarda il recupero dei rifiuti elettronici è importante per supplire al nostro fabbisogno di materie critiche: è quanto emerge dalla recente riflessione di Luca Dal Fabbro, Presidente di Iren ed esperto in ambito ESG.

Luca Dal Fabbro

Luca Dal Fabbro: i Raee, una miniera d’oro per l’Italia

Le multiutility come Iren sono lo strumento più potente per abilitare la rivoluzione circolare che è diventata un’esigenza ormai irrinunciabile. Più del 90% delle materie prime critiche che servono alla filiera industriale vengono direttamente e indirettamente da un unico paese che è la Cina. L’Italia, pur essendo un paese ricchissimo di rifiuti elettronici, ne esporta il 90% per farli lavorare altrove”: così si è espresso il Presidente di Iren Luca Dal Fabbro, esperto in ambito ESG, sottolineando il potenziale del recupero degli scarti elettronici per il nostro Paese. Come evidenziato anche dal position paper realizzato da Iren e The European House-Ambrosetti, la dipendenza dall’estero è evidente e andrebbe drasticamente ridotta. “Se riuscissimo a lavorare ‘in casa’ quel tesoretto, riusciremmo a essere indipendenti, da qui al 2040, per il 30-35% di fabbisogno di materie critiche estratte dai rifiuti”, ha spiegato Luca Dal Fabbro. Per far sì che questo accada, serve che l’industria, le istituzioni e le multiutility come Iren collaborino così da scongiurare il rischio della scarsità di materie prime strategiche.

Luca Dal Fabbro: Iren per il recupero degli scarti elettronici

Oltre ad aver formulato un piano industriale al 2030 da 10,5 miliardi interamente incentrato sull’economia circolare, Iren gestisce già un impianto da oltre 20mila tonnellate l’anno nel comune di Volpiano per la lavorazione dei RAEE e quindi per l’approvvigionamento di materie prime critiche. Entro l’inizio del 2024 ne entrerà in funzione un altro in Toscana per l’estrazione di metalli preziosi da schede elettroniche provenienti dai rifiuti Raee. Un impianto dovrebbe sorgere anche a Siena, dedicato al riciclo dei pannelli fotovoltaici a fine vita. “Come multiutility possiamo essere uno straordinario abilitatore nello sviluppo di questo settore perché siamo presenti sul territorio, raccogliamo i rifiuti e abbiamo le capacità per poterli lavorare”, ha commentato il Presidente Luca Dal Fabbro. “Occorre avviare una progettualità di recupero dei nostri Raee perché l’Italia ha delle miniere a cielo aperto”. Per invertire il trend, il Governo deve dare spazio a questa tematica e snellire i processi autorizzativi, velocizzandoli: “Se ci sono gli strumenti, l’industria risponde e anche in modo forte”, ha spiegato Luca Dal Fabbro. Lo dimostra il PNRR e i “progetti faro” che hanno dedicato al trattamento e al recupero dei Raee proposte per oltre 500 milioni di euro.

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Circular economy: Luca Dal Fabbro, Presidente di Iren, intervistato dal “Corriere della Sera”

Luca Dal Fabbro, oltre a essere Presidente di Iren, è anche Presidente dell’Istituto Europeo ESG, Vicepresidente del Circular Economy Network e Vicepresidente di Utilitalia: ha parlato di recupero di materiali rari ed economia circolare in una recente intervista.

Luca Dal Fabbro (Iren)

Luca Dal Fabbro (Iren): le multiutility al centro dell’economia circolare

Le multiutility, con la produzione di rinnovabili e il recupero di materie prime, sono diventate un modello di business molto importante in un momento in cui si deve investire nella transizione energetica e nell’economia circolare”: in una recente intervista rilasciata a “L’Economia” del “Corriere della Sera”, Luca Dal Fabbro ha parlato del ruolo centrale delle multiutility come Iren. Il Presidente del Gruppo ha sottolineato come l’industria attuale si basi su tre pilastri energetici fondamentali: “Disponibilità della risorsa, accessibilità di costo e sostenibilità ambientale. Senza dimenticare la fondamentale disponibilità di materie rare e strategiche”. Il tungsteno, il cadmio, il rame sono ancora disponibili al momento, ma in futuro potremmo doverne affrontare la scarsa reperibilità. “Avere la capacità e gli impianti per recuperare il rame a un prezzo accettabile sarà fondamentale”, spiega Luca Dal Fabbro. Le multiutility, così ben radicate nei territori, “sono un modello di reale generazione e non di semplice sfruttamento delle risorse”.

Luca Dal Fabbro: Iren per il recupero dei Raee

Con la nostra controllata Iren Ambiente abbiamo impianti di riciclo di plastica, carta, legno e metalli rari che ci faranno diventare leader di un settore centrale”, ha dichiarato il Presidente Luca Dal Fabbro: il Gruppo ha al momento tre termovalorizzatori, sei impianti di trattamento rifiuti liquidi, 15 di recupero materia, cinque per il trattamento e la valorizzazione dei rifiuti organici e altri cinque per il trattamento meccanico-biologico. È già attivo l’impianto di Volpiano (Torino) che si dedica al recupero dei Raee, i rifiuti di apparecchiature elettroniche. Grazie all’intelligenza artificiale sono i robot a smontare i componenti. “La nostra tecnologia è unica in Europa ed è stata sviluppata da una startup genovese, esempio concreto delle numerose sinergie che possono nascere fra multiutility e startup”, ha spiegato Luca Dal Fabbro. In Valdarno verrà invece realizzato un altro impianto che “darà la possibilità di ricavare metalli preziosi come l’oro dalle schede dei Raee, in un territorio dove c’è un distretto orafo sviluppato che potrebbe beneficiare dell’attività”.

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