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Caro energia: parla l’esperto di efficientamento energetico Luciano Castiglione

Luciano Castiglione ha pubblicato un articolo incentrato su un tema tanto attuale quanto scottante: il rincaro delle bollette.

Luciano Castiglione

Luciano Castiglione: nessuna correlazione tra rincaro bollette e green deal

Il rincaro delle bollette è ormai al centro di ogni dibattito, nonché motivo di frustrazione e accuse. C’è persino chi ha dato la colpa delle bollette impazzite al green deal e alla spinta verso le rinnovabili. Secondo Luciano Castiglione non ci sarebbe niente di più lontano dalla verità. A gravare veramente sull’aumento dei prezzi, afferma, è “la mancanza di una visione organica degli approvvigionamenti energetici europei ed il continuo procedere in ordine sparso delle Nazioni per affrontare un tema così delicato e onnicoinvolgente”. Come sottolineato nell’articolo, “l’andamento dei costi del gas naturale, e di conseguenza dell’energia elettrica è figlio delle dinamiche della politica internazionale (rapporti Russia/UE, Cina/Russia, Russia/USA) da un lato e delle scelte fatte dalle UE nel corso degli ultimi anni dall’altro”.

Il pensiero di Luciano Castiglione

Luciano Castiglione non può che riconoscere che attualmente gli interventi messi in campo assumono solo il ruolo di “soluzioni tampone”, il cui scopo è quello di “evitare che tutto il peso di queste scelte (e delle non-scelte) ricada interamente sulle bollette degli imprenditori italiani”. Al contrario, sarebbe più utile indirizzarsi verso “soluzioni strutturali”, capaci di contribuire concretamente al progetto di “rendere il futuro più solido”. In un simile contesto, “solo una ferma volontà politica finalizzata a riequilibrare il mix energetico europeo potrà farci uscire dal tunnel velocemente”. Fermo restando che, per evitare intoppi futuri, l’Europa dovrebbe attuare “contestualmente una pluralità di scelte senza alcuna preclusione dogmatica”.

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Luciano Castiglione: il profilo formativo e professionale

Dagli inizi nel Gruppo Angelini agli incarichi di rilievo manageriale ricoperti per conto di realtà attive in ambito energetico: la crescita professionale di Luciano Castiglione.

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Luciano Castiglione: l’esperienza professionale nel settore energetico, il focus

Esperto di efficientamento energetico, Luciano Castiglione annovera una serie di importanti esperienze professionali nel settore. È il 2000 quando inizia a lavorare in Edison S.p.A.: negli oltre tredici anni di collaborazione arriverà a ricoprire diversi incarichi di rilievo manageriale. Inizialmente Account Manager, nel 2009 assume il ruolo di Wholesales Manager che lo porterà fino al 2014 ad analizzare, negoziare e sviluppare contratti di vendita gas ed energia elettrica sia con le partecipate Edison sia con società esterne. Lo stesso anno arriva in DEA Elettrica S.p.A., società attiva nella Regione Marche che gestisce rete e impianti per la distribuzione di energia elettrica nei comuni di Osimo, Recanati e Polverigi. Luciano Castiglione la guiderà in qualità di Amministratore Delegato fino al 2017 quando entra in Roma Gas&Power S.p.A. come Direttore Commerciale Marketing: si occupa di creazione, sviluppo e gestione della rete commerciale (settori wholesale, top business e retail). Dal 2017 al 2021 è Direttore Generale di Astea Energia S.p.A., chiamato a coordinare il processo di privatizzazione dell’azienda: cura inoltre l’espansione della linea di business di efficienza energetica.

Luciano Castiglione: percorso formativo e precedenti esperienze professionali

Prima di specializzarsi nel comparto energetico, Luciano Castiglione ha lavorato diversi anni nel Gruppo Angelini: inizialmente Direttore Tecnico del Centro di Distribuzione de L’Aquila per A.DI.VAR S.p.A., sarà in seguito promosso Responsabile Logistico – Commerciale del Centro Italia. Originario di Caltanissetta, si è diplomato nel 1987 al liceo classico R. Settimo. Si è successivamente iscritto all’Università di Palermo dove nel 1991 si è laureato in Farmacia con il massimo dei voti. Tra il 1997 e il 1998, nell’ottica di ampliare il range di competenze acquisite, Luciano Castiglione sceglie di frequentare una serie di corsi di rilievo. Tra questi “Il marketing e l’analisi delle potenzialità”, “Facing e category management” e “La cultura del cliente”, tenuti a Milano da Pharma Group; “Management aziendale e GeoMarketing” a cura della IMS Health e “La gestione della forza di vendita” presso la SDA Bocconi.

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Luciano Castiglione, l’editoriale: rincaro delle bollette, ragioni e possibili soluzioni

Luciano Castiglione: la vision lungimirante dell’esperto sui rincari delle bollette in un editoriale scritto nel gennaio 2022 per il suo blog.

Luciano Castiglione

Bollette e rincari: l’editoriale di Luciano Castiglione

Esperto nel settore dell’efficientamento energetico, Luciano Castiglione analizza sul suo blog alcuni dei temi maggiormente discussi dall’opinione pubblica, legati all’ambito professionale in cui opera. Come ad esempio il rincaro delle bollette, da mesi al centro di articoli e trasmissioni televisive: in un editoriale del gennaio 2022 Luciano Castiglione scrive che non si deve colpevolizzare il green deal né la spinta verso le rinnovabili e neanche i movimenti d’opinione: a gravare sul rincaro delle bollette di luce e gas è “la mancanza di una visione organica degli approvvigionamenti energetici europei ed il continuo procedere in ordine sparso delle Nazioni per affrontare un tema così delicato e onnicoinvolgente”.

Luciano Castiglione: il ruolo dell’Europa nella vision dell’esperto

L’andamento dei costi del gas naturale e di conseguenza dell’energia elettrica, spiega Luciano Castiglione, si deve ascrivere alle “dinamiche della politica internazionale (rapporti Russia/UE, Cina/Russia, Russia/USA) da un lato e delle scelte fatte dalle UE nel corso degli ultimi anni dall’altro”. Parole che lette oggi denotano una certa lungimiranza: nell’editoriale Luciano Castiglione sottolineava infatti come si stesse intervenendo in questo contesto solamente attraverso “soluzioni tampone” nell’ottica di “evitare che tutto il peso di queste scelte (e delle non-scelte) ricada interamente sulle bollette degli imprenditori italiani”. Diventa quindi necessario individuare “soluzioni strutturali” perché solamente così si può contribuire concretamente a “rendere il futuro più solido”: solo una ferma volontà politica finalizzata a riequilibrare il mix energetico europeo secondo l’esperto “potrà farci uscire dal tunnel velocemente”. E per far sì che all’orizzonte non si creino altri tunnel l’Europa deve prepararsi a porre in atto “contestualmente una pluralità di scelte senza alcuna preclusione dogmatica”. Un’evidenza oggi sotto gli occhi di tutti.

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Luciano Castiglione: efficientamento e transizione energetica, l’opinione dell’esperto

Luciano Castiglione, esperto nel comparto dell’efficientamento energetico: “Il settore privato può essere il motore del cambiamento ed un catalizzatore di iniziative atte a favorire la transizione energetica del Paese”.

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Luciano Castiglione: efficientamento e transizione energetica, l’analisi dell’esperto

Il settore privato come motore del cambiamento e catalizzatore di iniziative per agevolare la transizione energetica del Paese. Ne parla Luciano Castiglione, esperto nel settore dell’efficientamento energetico che analizza sul suo blog le tematiche più discusse, legate all’ambito professionale in cui opera. In un momento in cui le politiche nazionali puntano a rendere più efficiente il patrimonio edilizio e a ottimizzare i consumi energetici, in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG), il settore privato può essere “il vero protagonista” con “la sua capacità di contribuire a raggiungere questi obiettivi estremamente ambiziosi”, scrive l’esperto in un focus dell’aprile 2021. Luciano Castiglione pone l’attenzione in particolare sull’aggregato del condominio: “Possiamo ricordare a titolo di esempio le iniziative legate all’ecobonus, superbonus ed al sismabonus”, a cui si aggiungono “le opportunità di autoproduzione diffusa incluse nei provvedimenti noti sotto il nome di ‘comunità energetiche’ e, in ultimo, l’ammodernamento delle ‘colonne montanti’, che è il tema meno noto”. È necessario in quest’ottica considerare che “gli edifici condominiali costruiti ante il 1970, ed in alcuni casi fino al 1985, sono caratterizzati da impianti elettrici interni (quelli cioè che vanno dal confine del condominio al contatore) vetusti”. Impianti “progettati e tarati sulla base di esigenze di carico elettrico molto diverse rispetto alle attuali” e pertanto non idonei a soddisfare le necessità degli utilizzi finali odierni. E anche la bonifica delle colonne montanti rappresenta “un’opportunità per la diffusione delle moderne infrastrutture telefoniche (fibra in casa) e per dare impulso all’adeguamento dell’impianto di terra dello stabile”.

Luciano Castiglione: il ruolo del settore privato nell’agevolare la transizione energetica

Luciano Castiglione parla nella sua analisi del contributo dell’ARERA (Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente) nello stabilire l’iter da seguire: in particolare l’Autorità ha previsto che i Distributori Locali o le loro associazioni, con le associazioni degli Amministratori di Condominio, “definiscano un ‘contratto standard’ che ne regolamenti i rapporti fornendo le istruzioni operative e valutando anche l’opportunità di escludere il Distributore dalle responsabilità nel caso di interruzioni dell’energia elettrica se questi lavori di adeguamento non verranno fatti”. Tali interventi potranno essere compiuti con “centralizzazione dei contatori in apposito vano condominiale” oppure “senza centralizzazione”. L’obiettivo finale è quindi “garantire la possibilità che ogni condomino possa contrattualizzare una potenza fino a 6,6 kW”, in maniera tale da “soddisfare le moderne esigenze e garantire la stabilità dell’erogazione dell’energia elettrica ed incrementare la sicurezza complessiva scongiurando il surriscaldamento dei cavi”. Al termine dei lavori, aggiunge inoltre Luciano Castiglione, è previsto che il Distributore Locale rimborsi le spese “in funzione anche del numero dei piani dello stabile e degli utenti per piano, della centralizzazione o meno del vano contatori e delle opere edili necessarie”, rendendo quindi neutro l’investimento economico effettuato dai proprietari. Insomma “un esempio tra tanti di come il settore privato può essere il motore del cambiamento ed un catalizzatore di iniziative atte a favorire la transizione energetica del Paese”.

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Luciano Castiglione: focus sulle esperienze manageriali nel settore dell’energia

Luciano Castiglione è un professionista specializzato nel settore dell’energia. Nel corso della sua carriera ha ricoperto incarichi di crescente responsabilità e maturato solide competenze manageriali.

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Luciano Castiglione: percorso formativo e incarichi nel Gruppo Angelini

Originario di Caltanissetta, città in cui nasce nel 1969, Luciano Castiglione consegue il Diploma di Maturità presso il Liceo Classico R. Settimo. Nel 1991 si laurea in Farmacia con il massimo dei voti presso l’Università degli Studi di Palermo. Successivamente, supera l’esame di abilitazione ed esordisce professionalmente in ambito commerciale. In parallelo si dedica ulteriormente ad accrescere la propria formazione completando diversi corsi di specializzazione presso istituti e atenei di spicco, tra cui Pharma Group, IMS Health e SDA Bocconi. Nel 1993 Luciano Castiglione fa il suo ingresso nel Gruppo Angelini, che lo nomina Direttore Tecnico del Centro di Distribuzione di L’Aquila per A.DI.VAR S.p.A. La sua esperienza nel Gruppo dura sette anni, durante i quali cresce professionalmente fino al ruolo di Responsabile Logistico – Commerciale del Centro Italia.

Energia ed efficientamento energetico: l’esperienza di Luciano Castiglione

A partire dal 2000 Luciano Castiglione intraprende nuove sfide professionali nel settore dell’energia. Inizialmente è in Edison S.p.A., dove ricopre incarichi di crescente rilevanza: tra questi, Account Manager per la zona Adriatica e, dal 2009 al 2014, quello di Wholesale Manager con responsabilità nell’analisi, negoziazione e sviluppo di contratti di vendita gas ed energia elettrica, sia con le partecipate di Edison che con società esterne. La carriera nel settore prosegue nel 2014 in qualità di Amministratore Delegato di Dea S.p.A., società attiva nella gestione di reti e impianti per la distribuzione di energia elettrica nei comuni di Osimo, Recanati e Polverigi. Dal 2017 è in Roma Gas & Power S.p.A., che lo nomina Direttore Commerciale e Marketing. Successivamente passa ad Astea Energia S.p.A. (Gruppo SGR) per ricoprire l’incarico di Direttore Generale (2017-2021). Nel corso di tale esperienza completa con successo la fase di privatizzazione dell’azienda e l’espansione delle attività connesse all’efficientamento energetico. Luciano Castiglione opera oggi nella Direzione Commerciale Area Adriatico Sud di Unoenergy S.p.A.

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Il New Green Deal nel concreto: la spiegazione di Luciano Castiglione

Se l’Europa punta a diventare il primo continente a impatto climatico zero, bisogna investire necessariamente in due fattori irrinunciabili: la ricerca e l’innovazione tecnologica, così da trovare nuove soluzioni a rischio ridotto. Di questo si è occupato Luciano Castiglione.

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Il New Green Deal spiegato da Luciano Castiglione

“Non sempre cambiare equivale a migliorare, ma per migliorare bisogna cambiare”: sono le parole di Winston Churchill, che ben racchiudono il cosiddetto New Green Deal. Si tratta della strategia congiunta che l’Europa deve necessariamente adottare per raggiungere l’ambizioso traguardo dell’impatto zero, che nessun Paese può più permettersi di ignorare. Si è occupato dell’argomento Luciano Castiglione, che punta a fornire una spiegazione accurata su cosa significhi attuare il New Green Deal nella pratica. L’esperto sottolinea che si tratta di una strategia europea che ha come obiettivo finale quello di arrivare alla piena decarbonizzazione entro il 2050. Ciò è sinonimo di un’economia nuova e moderna, competitiva sul panorama internazionale, che renderebbe l’Europa il primo continente a impatto climatico zero. Tale importante transizione dipende fondamentalmente da due fattori irrinunciabili: la ricerca e l’innovazione, che interagiscono tra loro per trovare e diffondere nuove possibili soluzioni a rischio ridotto, così da coinvolgere istituzioni, aziende e cittadini.

Luciano Castiglione: la transizione ecologica, nel concreto

Come spiegato da Luciano Castiglione, l’iniziale obiettivo di neutralità climatica entro il 2050 è stato modificato dalla Commissione europea, che ha innalzato l’obiettivo intermedio del 2030 al -55% (era a -40%). Questo, nella pratica, significa concentrarsi sul settore più inquinante, quello energetico, nonché sulla mobilità sostenibile. Il comparto energetico, ricorda Luciano Castiglione, produce oltre il 75% delle emissioni di gas a effetto serra. Tutta l’energia dunque dovrà in futuro provenire da fonti rinnovabili. Per quanto riguarda invece la mobilità, si aspira a ridurre le emissioni prodotte dai trasporti del 90% grazie all’utilizzo di carburanti alternativi ed elettrificazione per il trasporto stradale, ferroviario, aereo e marittimo. Lo sforzo economico da impiegare per raggiungere questi obiettivi è attualmente stato stimato dall’Europa in 350 miliardi di euro: una spesa ingente, che servirà a coprire gli investimenti per il periodo 2021-2030. I benefici però sono irrinunciabili: una riduzione del 60% dell’inquinamento, con contenimento dei danni alla salute per 110 miliardi di euro (entrambi rispetto al 2015), e minori costi di controllo dell’inquinamento atmosferico. Come sottolineato da Luciano Castiglione, tutto questo è attuabile grazie alla presa di coscienza da parte di Governi e cittadini, insieme al costante sviluppo delle tecnologie.

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Luciano Castiglione: l’analisi sul potenziale dell’idrogeno nel settore dell’energia

Nel contesto della transizione sostenibile oggi in corso, numerosi sono gli studi sull’impiego dell’idrogeno come elemento non inquinante. Luciano Castiglione, professionista nel settore energetico, in un recente intervento ha fatto il punto della situazione in merito.

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Idrogeno: l’analisi di Luciano Castiglione su come accelerare la decarbonizzazione

Trasporti, siderurgia, produzione chimica e riscaldamento sono alcuni dei comparti che maggiormente possono avvantaggiarsi dell’idrogeno per ridurre le emissioni inquinanti. È l’esperto Luciano Castiglione a fare ordine su una materia tanto dibattuta ultimamente come quella della sostenibilità ambientale, in particolare focalizzando l’attenzione sul ruolo dell’idrogeno. Tale elemento chimico, per alcuni aspetti, è infatti considerato un grande alleato nella decarbonizzazione dell’economia e dell’industria: questo perché la sua combustione, dotata di elevata resa energetica, genera acqua come unico scarto del processo produttivo, permettendo così di tagliare le emissioni inquinanti. Nel caso dei trasporti, a beneficiarne maggiormente sarebbe soprattutto la mobilità pesante, con tir, camion e veicoli commerciali in prima linea: il vantaggio consisterebbe inoltre in un’autonomia doppia rispetto ai veicoli elettrici e in tempi di ricarica inferiori. Nel settore del riscaldamento, prosegue Luciano Castiglione, l’utilizzo domestico dell’idrogeno si inserirebbe come alternativa al gas di origine fossile, in Europa tuttora dominante. In altri processi industriali, in aggiunta, l’idrogeno può sostituire i combustili fossili grazie alla sua capacità di generare calore a elevate temperature.

Luciano Castiglione: idrogeno “verde” ed “European Hydrogen Strategy”

È tuttavia necessario considerare che non tutte le tipologie di idrogeno sono al 100% sostenibili: ciò dipende dalle modalità di produzione. Nel quadro della rivoluzione ecologica, è la tipologia dell’idrogeno “verde” a poter azzerare completamente l’impatto sull’ambiente: come evidenziato da Luciano Castiglione, il risultato è raggiunto mediante elettrolisi dell’acqua, alimentata da energie derivanti da fonti rinnovabili. Per quanto ci sia ancora lavoro da compiere, la direzione intrapresa dal mondo produttivo e da quello istituzionale sembra convergere verso il medesimo obiettivo. Questo, prosegue Luciano Castiglione nell’intervento, emerge anche nella scelta effettuata dalla Commissione Europea in materia di strategia sostenibile e idrogeno. Attraverso la “European Hydrogen Strategy”, l’intento è infatti quello di sostituire i combustibili fossili e realizzare un sistema energetico comunitario di almeno 40GW di elettrolizzatori per l’idrogeno rinnovabile e fino a 10 milioni di tonnellate prodotte. Un obiettivo che l’Unione Europea intende raggiungere entro il 2030 attraverso l’aumento della capacità sostenibile, maggiori sostegni verso la ricerca e l’innovazione, nonché investendo in modo significativo nelle infrastrutture.

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