Ogni settimana, a Roma e provincia, 1,18 milioni di persone discutono in famiglia per ragioni legate al risparmio domestico; addirittura 370.000 individui lo fanno quasi tutti i giorni. Questa è una delle evidenze emerse dall’indagine presentata da Facile.it in occasione dell’inaugurazione del Facile.it Store di Roma. Il comparatore ha commissionato lo studio* a mUp Research che, con l’ausilio di Norstat, ha interrogato un campione rappresentativo della popolazione di Roma e provincia, cercando di capire come venga gestito il tema del risparmio all’interno delle famiglie romane, quali siano le voci di spesa più onerose e come si cerchi di affrontarle, ma anche quali siano quelle su cui si vorrebbe risparmiare e quelle sulle quali si sia effettivamente riusciti a farlo.
Il risparmio è donna, l’uomo è sprecone
Se non sorprende vedere che, all’interno delle famiglie romane, l’attenzione al risparmio nelle attività domestiche sia materia principalmente appannaggio delle donne (62%, dato notevolmente superiore alla media nazionale, dove invece la percentuale femminile è pari al 58%) e dei 35-54enni (44%), fa riflettere, invece, il fatto che siano ben 5,4 le discussioni medie che, ogni mese, una famiglia capitolina intesse attorno alle spese di casa.
Alla domanda “Per quali motivi vi capita di discutere sul risparmio nella conduzione della casa?” 1,2 milioni di romani rispondono “perché uno di noi è veramente sprecone” e 960.000, di contro, affermano che la causa sia l’eccessiva parsimonia di qualcuno dei componenti. Quando poi si chiede di indicare se lo sprecone e il taccagno siano un uomo o una donna, l’uomo è indicato come sprecone dal 62% dei rispondenti (valore superiore alla media nazionale che è invece pari al 58%), mentre la palma del “taccagno” è assegnata a ex aequo ad uomini e donne.
Il risparmio nelle famiglie romane
L’indagine ha voluto fotografare i comportamenti più comuni messi in atto dai nuclei familiari romani per tagliare i costi domestici; oltre ad azioni consapevoli e virtuose ormai entrate nelle abitudini di molti, come usare lavatrice e lavastoviglie solo se a pieno carico (69% dei rispondenti) e chiudere sempre i rubinetti quando ci si lava i denti (63%), sono emersi comportamenti meno scontanti e, in alcuni casi, forse eccessivi.
2,3 milioni di romani dichiarano che almeno uno dei propri familiari è affetto da mania da risparmio. Tra gli atteggiamenti più sorprendenti emersi dall’indagine c’è quello dei 390.000 che dichiarano di non usare mai l’aria condizionata, nonostante il caldo, per risparmiare corrente, dei 420.000 che, ancora una volta per ridurre i consumi e, conseguentemente, l’importo della bolletta, abbassano di qualche grado la temperatura dello scaldabagno.
O ancora, 550.000 romani ammettono di riutilizzare più volte alluminio o pellicola trasparente per alimenti; 370.000 automobilisti capitolini dicono che, quando si trovano a percorrere strade in discesa, mettono l’auto in folle per risparmiare carburante, mentre sono 380.000 coloro che dividono in due i tovagliolini di carta per usarli più volte.
Fa riflettere un altro dato rilevato da mUp per Facile.it; a Roma e provincia 260.000 persone dichiarano che, per risparmiare, comprano solo alimenti prossimi alla scadenza perché in sconto.
Eppure, nonostante gli sforzi messi in campo, sembra che il risparmio conseguito in questo modo sia basso; secondo quanto dichiarato dai rispondenti, in media il vantaggio economico ottenuto dalla famiglia in un anno, grazie a questi espedienti, è di 224 euro, addirittura inferiore alla già bassa media nazionale (239 euro).
I romani hanno risparmiato sull’ RC auto, ora vorrebbero farlo su luce e gas
La ricerca ha poi indagato sulle spese domestiche che incidono maggiormente sul budget delle famiglie romane. Assicurazione auto, luce e gas sono le voci che pesano di più, ma se per l’RC auto sono 1,38 milioni i capitolini che nel 2017 sono già riusciti ad abbattere i costi, le tariffe luce e gas sono quelle su cui a Roma si vorrebbe risparmiare di più nel 2018.
La crescente consapevolezza dei consumatori emerge anche dal fatto che, sempre più spesso, si cerca di risparmiare anche su altri prodotti o servizi; sono 490.000 i romani che vorrebbero ridurre i costi di gestione della carta di credito e 460.000 quelli che sperano di abbassare quelli del conto corrente.
Da questo punto di vista diventa centrale il ruolo svolto dagli strumenti che consentono ai romani di informarsi. Ma quali sono? Dall’indagine è emerso che Internet è ormai la prima fonte di informazione; è sul web che oltre 1,9 milioni di romani cercano consigli per risparmiare e tra le diverse opzioni offerte dalla Rete sono i comparatori, usati da 900.00 utenti capitolini, il canale più utilizzato per questo scopo.
Basandosi sulle risposte del campione, quotidiani e periodici sono usati come fonte di aiuto da 740.000 lettori romani, mentre in 650.000 si affidano a radio e TV.
* Metodologia: n.1.355 interviste CAWI con individui in età 18 anni ed oltre su un campione rappresentativo della popolazione italiana adulta in età 18-74 anni. Inoltre, per Roma e Provincia è stato realizzato un sovra campionamento pari a n.407 interviste complessive. Gli intervistati sono stati raggiunti tramite l’invio di un’email di istruzioni e di invito alla compilazione e hanno avuto accesso al questionario solo se qualificabili nel target stabilito per questa indagine. Indagine condotta fra dicembre 2017 e marzo 2018.