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Marco Filippini: Progetto Teseo per migliorare la qualità di vita dei pazienti

Sito Marco Filippini, terapia del dolore, progetto Teseo, Totalmente dedicato ai medici di medicina generale per dare concreta attuazione alle Aggregazioni funzionali territoriali previste dalla legge 38/2010 e migliorare la qualità di vita dei pazienti.

Questo in sintesi il progetto Teseo: a partire da un primo intervento su 21 medici-formatori “con speciale interesse per le cure palliative” per arrivare a cascata al coinvolgimento di 335 colleghi sul territorio, con un’attività continuativa di audit.

Presentato in occasione di Impact 2013 e promosso da Simg. «Essere seguiti da un medico specificatamente formato sul dolore – dichiara Pierangelo Lora Aprile, segretario scientifico, responsabile area dolore e cure palliative della Simg e referente scientifico del progetto Teseo – permette al paziente di essere sottoposto a un accurato esame clinico dedicato e a un percorso terapeutico finalizzato verso obiettivi con lui condivisi».

I risultati sono incoraggianti ma partiamo di numeri piccolissimi: le visite cliniche specifiche
per il dolore, che prima del progetto non rientravano nella pratica clinica del Mmg, hanno portato a diagnosticare e a tipizzare il dolore per 3.820 pazienti (pari all’1,2% del totale), somministrando una terapia appropriata.

In circa la metà dei pazienti è stato diagnosticato un dolore di tipo infiammatorio, in un terzo di tipo meccanico strutturale e in 1 paziente su 5 è stato identificato un dolore neuropatico. Solo il 28% è malato oncologico, mentre gli altri sono affetti da altre patologie, in primis di natura cardiovascolare (16%).

Fonte Impact 2013

FONTE: marcofilippini.it

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Marco Filippini: Terapia del dolore, in occasione di Impact 2013

Terapia del dolore, sul sito di Marco Filippini. Quasi 5 a 1 il rapporto tra la spesa annua di farmaci antinfiammatori non steroidei e quella sostenuta per gli oppioidi forti e deboli descritto dal Ministero della Salute in occasione di Impact 2013. Il congresso multidisciplinare che ha riunito Istituzioni ed esperti impegnati nella lotta al dolore, la scorsa settimana a Firenze.

Diverse le proposte operative emerse per migliorare l’appropriatezza terapeutica e garantire ai cittadini cure adeguate su tutto il territorio nazionale in linea con quanto stabilito dalla Legge 38/2010. Puntare su una maggiore presa di coscienza dei cittadini e su impegno, sensibilità e concreta volontà degli operatori sanitari. Questi in sintesi i messaggi chiave dell’incontro.

In Italia la spesa annua per antinfiammatori è pari a 518 milioni di euro, con un consumo medio procapite di 8,55 euro, a fronte di 139 milioni per gli oppioidi suddivisi tra 89 per i forti (1,48 euro pro capite) e 50 per i deboli (0,83 euro pro capite). Il consumo di FANS si mantiene dunque elevato nel nostro Paese e la loro associazione con i gastroprotettori, il cui consumo è in costante aumento, determina un notevole impatto economico sulla spesa sanitaria.

Alla base del problema, la prescrizione non appropriata, che diventa ancor più pericolosa nei pazienti anziani. “Uno dei problemi più importanti nella cura del dolore – ha evidenziato Marco Trabucchi, Presidente dell’Associazione Italiana di Psicogeriatria – è sicuramente rappresentato dalle persone che hanno perso memoria del dolore fisico e non sono in grado di descrivere tipo, localizzazione, durata e gravità della loro sofferenza. Circa 1-1,5 milioni di cittadini sopra i 65 anni che soffrono di demenza senile. Di questi, circa il 70-80% ha problemi di dolore nel corso della vita; a loro quindi si deve rivolgere l’attenzione della medicina, perché la sofferenza venga diagnosticata e poi lenita con adeguati trattamenti. Spesso ciò non avviene e le persone con demenza devono soffrire ingiustamente. Abbiamo il dovere di porre in atto metodologie diagnostiche innovative, efficaci anche in assenza di una sintomatologia riferita: in chi ha perso la memoria ogni volta il dolore si presenta come un evento nuovo, drammatico e inspiegabile, che induce angoscia”.

Da Impact Firenze Giugno 2013

FONTE: marcofilippini.it

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Terapia del dolore: Dolore neuropatico pubblicato nuovo studio (Marco Filippini)

Pubblicato in internet (ahead of pubblication) un nuovo studio sull’impiego di un cerotto di capsaicina all’8% nel trattamento del dolore neuropatico, inclusa la nevralgia post-erpetica (PHN) e quella associata al virus HIV (HIV-AN), sulla rivista Pain. Sul sito di Marco Filippini le ricerche più recenti per contribuire al raggiungimento degli standard medi europei in fatto di terapia del dolore.


La metanalisi ha infatti raccolto tutti i dati disponibili al momento sul cerotto e ha confermato l’efficacia di questo presidio nel trattamento delle condizioni sopra menzionate. Si sono utilizzati i dati individuali dei pazienti provenienti da 7 trial randomizzati e controllati sull’impiego di capsaicina e trattati con le dosi appropriate del cerotto a base di capsaicina 8% o con cerotto a base di una dose più bassa dell’alcaloide (capsaicina 0,04% – gruppo di controllo).

I pazienti considerati sono stati 1458. Di questi, 1120 erano affetti da PHN e 338 da HIV-AN.
Lo studio assume particolare importanza perché ha incluso nella valutazione metanalitica sia i dati pubblicati che quelli non pubblicati negli studi clinici controllati e randomizzati vs placebo che sono serviti per l’indicazione, nella procedura di registrazione agli enti regolatori, al trattamento del dolore neuropatico.

Le opzioni di trattamento orale attualmente disponibili per il dolore neuropatico comprendono le classi farmacologiche degli antidepressivi, degli antiepilettici e degli analgesici oppiacei. Tra i trattamenti locali, invece, si possono annoverare l’impiego topico di lidocaina (in crema o mediante cerotto), l’uso di creme a basso contenuto di capsaicina oppure di un cerotto ad elevato contenuto dell’alcaloide sopra menzionato.

“Un limite osservato dei trattamenti a base di cerotto di lidocaina o delle creme a basso contenuto di capsaicina risiede nella necessità di ricorrere a frequenti applicazioni – scrivono gli autori nell’introduzione del lavoro – Ciò potrebbe compromettere l’aderenza e l’efficacia del trattamento.”

Mou J et al. Efficacy of …….. : A Meta-Analysis of the Qutenza Clinical Trials Database. PAIN (2013)

FONTE: marcofilippini.it

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Marco Filippini: Indagine sui fattori predittivi dolore alla schiena

Il mal di schiena rappresenta una delle cause più importanti di dolore lombare nella società moderna e a esso sono associati importanti costi sociali e clinici. Sul sito di Marco Filippini, l’esperienza a difesa del malato, per il raggiungimento degli standard europei sulla terapia del dolore.

Un finanziamento da 6 milioni di euro è stato vinto nelle scorse settimane da uno dei principali gruppi di ricerca italiani nel campo della terapia del dolore, guidato da Massimo Allegri, ricercatore della Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo – Università degli Studi di Pavia e a cui partecipa anche Guido Fanelli, dell’Università di Parma.

Scopo della ricerca è l’individuazione dei fattori predittivi, sinora mai indagati, del mal di schiena.

L’idea principale, è infatti quella di identificare marcatori nel sangue che possano dire a priori chi è a rischio di avere mal di schiena e discriminare il tipo di terapia.

L’Università di Parma, nella persona di Guido Fanelli, ha giocato un ruolo attivo nell’elaborazione e nella partecipazione a questo ambizioso progetto, ottenendo 500.000 euro per lo svolgimento della
complessa attività prevista.

A Parma in particolare, mediante particolari tecniche invasive, si cercherà di determinare sia come il mal di schiena possa manifestarsi nei soggetti a rischio, sia come possa essere trattato. Il mal di schiena rappresenta una delle cause più importanti di dolore lombare nella società moderna
e a esso sono associati importanti costi sociali e clinici.

FONTE: marcofilippini.it

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Mundipharma Francia: Marco Filippini assume la guida della associata francese

Marco Filippini, Mundipharma, con la nuova nomina la farmaceutica punta a incrementare le proprie quote di mercato nei Paesi del sud Europa e del Mediterraneo orientale.

Marco Filippini, General Manager di Mundipharma Italia, dal mese di aprile assume la guida anche della associata francese della casa farmaceutica attiva nello sviluppo e nella commercializzazione di analgesici oppioidi per il trattamento del dolore.

Mundipharma Francia si aggiunge così al gruppo di Paesi sud-europei di cui Filippini è responsabile dal 2008, come Regional Director Southern Europe: Italia, Spagna, Portogallo, Grecia e Turchia.

Classe 1962, originario di Bollate (MI), sposato e padre di 2 figli, Filippini ha conseguito la laurea in Farmacia all’Università degli Studi di Milano, nel 1987. Vanta al proprio attivo oltre 25 anni di esperienza nel mercato farmaceutico, dove ha ricoperto ruoli di crescente responsabilità in Italia e all’estero, lavorando sia nella struttura vendite che in quella marketing di importanti aziende multinazionali, quali Schering Plough, Roussel Pharma e Glaxo.

Dal 2004, con il ruolo di General Manager, è a capo della filiale italiana di Mundipharma, ultima per nascita ma cresciuta in questi anni sino a diventare la quarta azienda del Gruppo per fatturato.

Attraverso le competenze manageriali di Filippini e la sua nuova nomina a responsabile della sede d’Oltralpe, Mundipharma International punta a incrementare ulteriormente le proprie quote di mercato nei Paesi di tutto il sud Europa e del Mediterraneo orientale, cercando al tempo stesso nuove opportunità di sviluppo.

FONTE: aboutpharma.com

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Marco Filippini nominato responsabile di Mundipharma Francia

Marco Filippini, General Manager di Mundipharma Italia, dal mese di aprile assume la guida anche della associata francese della casa farmaceutica tra i leader mondiali nello sviluppo e commercializzazione di analgesici oppioidi per il trattamento del dolore. Lo rende noto la societa’, precisando che Mundipharma Francia si aggiunge cosi al gruppo di Paesi sud-europei di cui Filippini e’ responsabile dal 2008, in quanto Regional Director Southern Europe: Italia, Spagna, Portogallo, Grecia e Turchia.

Attraverso le competenze manageriali di Filippini (dal 2004 a capo della filiale italiana di Mundipharma, oggi quarta azienda del gruppo per fatturato) e la sua nuova nomina a responsabile della sede d’Oltralpe, Mundipharma International punta – riferisce l’azienda – a incrementare ulteriormente le proprie quote di mercato nei Paesi di tutto il Sud Europa e del Mediterraneo orientale, cercando al tempo stesso nuove opportunità di sviluppo.

Mundipharma è una rete di aziende indipendenti e associate, costituita da società private e joint ventures che coprono i mercati farmaceutici di tutto il mondo.

L’impegno del Gruppo è rendere disponibili ai pazienti opzioni terapeutiche pionieristiche in aree fondamentali quali oncologia, dolore, malattie respiratorie e artrite reumatoide. (ANSA).

FONTE: ansa.it

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Terapia del dolore sul sito di Marco Filippini a difesa del malato

Dolore diffuso agli arti inferiori, gambe affaticate e senso di pesantezza, arti freddi e rigidi  o intorpiditi, formicolio. Questi i sintomi riferiti ad una visita da un neurologo che, dopo un’elettromiografia, hanno portato alla diagnosi è di neuropatia, cioè a una malattia dei nervi periferici. Testo da Corriere della Sera del 24 Febbraio. Terapia del dolore, marcofilippini.it, il sito di Marco Filippini a difesa del malato.

Dolore diffuso agli arti inferiori, gambe affaticate e senso di pesantezza, arti freddi e rigidi  o intorpiditi, formicolio. Questi i sintomi riferiti ad una visita da un neurologo che, dopo un’elettromiografia, hanno portato alla diagnosi è di neuropatia, cioè a una malattia dei nervi periferici.

Le neuropatie riguardano il 2-3 per cento della popolazione, ma oltre i 55 anni la percentuale dei soggetti colpiti sale fino l’8 per cento.

Circa un terzo delle neuropatie ha origine genetica ed esordio in età giovanile, un terzo ha invece un’origine acquisita (è cioè conseguenza di diabete, deficit di vitamina B12, malattie immunologiche sistemiche, forme infiammatorie primarie) e un terzo resta idiopatico, ovvero senza una causa nota.

La diagnosi si basa sulla visita, durante la quale il medico valuta il modo in cui disturbi si sono presentati, laparte del corpo che hanno coinvolto, e l’elettroneurografia. Una diagnosi corretta è naturalmente un passo fondamentale per avviare la terapia: scoprire che una persona con neuropatia ha, ad esempio, diabete, carenze vitaminiche o malattie autoimmuni, permette di curare la malattia sottostante e migliorare o talvolta guarire la neuropatia.

Inoltre, a diagnosi fatta, si possono usare, se necessario, farmaci sintomatici per il dolore neuropatico come oppioidi ,antidepressivi e antiepilettici , che vanno scelti e dosati in base al singolo caso. Si tratta di farmaci efficaci, ma che posson avere effetti collaterali. È quindi importante che ogni paziente sia correttamente informato dal proprio medico delle linee guida per il trattamento del dolore neuropatico.

Corriere della Sera 24 Febbraio

FONTE: marcofilippini.it

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Marco Filippini, Test di qualità alle Cure Palliative, ancora molto da fare

Cure palliative, sul sito di Marco Filippini i dati della ricerca Agenas pubblicata su Sole24Ore Sanità. Un sito per contribuire con informazioni, lavori clinici aggiornati, interviste a leader di opinione e le ricerche più recenti al raggiungimento degli standard medi europei in fatto di terapia del dolore. L’esperienza a difesa del malato.

In regola solo il 19% delle unità. Di seguito i dati della ricerca condotta da Agenas e pubblicata su Sole 24 Ore Sanità di questa settimana.

Il 39% delle Unità di cure palliative domiciliari (Ucp) non lavora con medici dedicati e specializzati o con almeno esperienza triennale, non compila un Piano assistenziale individualizzato, non opera con infermieri dedicati. In altre parole, non rispettano alcuni tra i parametri più significativi stabiliti dall’Intesa Stato-Regioni del 25 luglio 2012, attuativa della legge 38/2010.

Solo il 19% può essere classificato di buon livello mentre il 42% soddisfa almeno i criteri minimi. All’indagine, che si è svolta su base volontaria, hanno aderito 177 unità di offerta di cure palliative domiciliari (di queste 132 sono con équipe dedicate), 143 realtà che forniscono supporto alla famiglia e al caregiver, 90 Uo di Oncologia, Ematologia o Onco-Ematologia che si occupano di continuità delle cure nell’ambito delle cure palliative e 8 Ucp pediatriche.

FONTE: marcofilippini.it

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Terapia del Dolore: Sul Sito di Marco Filippini Pain Practice del 6 Marzo 2013

Il sito di Marco Filippini per contribuire con informazioni, lavori clinici aggiornati, interviste a leader di opinione e le ricerche più recenti al raggiungimento degli standard medi europei in fatto di terapia del dolore. Marco Filippini, l’esperienza a difesa del malato.

Dolore benigno: un trattamento adeguato allevia costi e migliora la terapia. Pain Practice del 6 Marzo 2013 sul sito di Marco Filippini.

Una recente rassegna di studi sul dolore cronico ha analizzato studi pubblicati dal 1999 al 2012 sintetizzando i seguenti risultati:

Il dolore cronico ha una prevalenza di circa il 20% nei pazienti adulti
7% dei pazienti hanno dolore neuropatico
7% dei pazienti hanno dolore severo

Un adeguata terapia del dolore, con riduzione dell’ intensità della sintomatologia del 50% ,migliora sia il dolore, sia il senso di spossatezza, la qualità di vita, il sonno, la depressione e tutte le attività correlate al lavoro. La rassegna suggerisce alcuni modelli organizzativi su cui basare l’ organizzazione dei reparti considerando risparmi per il sistema e migliori risultati per i pazienti.

Pain Practice 6 Mar 2013

FONTE: marco filippini.it

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