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Omeopatia: che cos’è?

Argomento scottante e fortemente discusso soprattutto in questi ultimi anni in cui la percentuale di persone che si definiscono “salutiste” e che scelgono questo metodo per le cure è aumentata a dismisura. Tu cosa ne pensi? L’omeopatia si può definire una valida alternativa alla medicina tradizionale o è semplicemente un buon effetto placebo? 

Avrai sicuramente visto almeno una volta una puntata del suo show o, se non lo hai mai visto, in famiglia ci sarà qualcuno che ha pronunciato il suo nome. L’ormai celebre Dr. OZ (cardiochirurgo al Columbia Presbyterian di Manhattan) si occupa anche di quella vasta area di cura che ha a che fare con i rimedi della medicina, cosiddetta, “alternativa”: erbe, omeopatia e rimedi tradizionali. Lui è un vero medico e se cura i suoi pazienti anche con l’omeopatia forse è meglio se continui a leggere il nostro articolo!

Secondo gli ultimi dati Doxa, 4 italiani su 5 si dichiarano soddisfatti degli esiti delle cure omeopatiche. Sono ben 20 mila i medici iscritti all’Albo che prescrivono farmaci omeopatici e sono 11 milioni gli italiani che usano medicinali omeopatici.

Sai come funziona? L’azione dell’omeopatia è più simile all’azione di un vaccino che a quella di un antibiotico. Con la medicina omeopatica si somministrano infatti sostanze simili all’agente che produce quel tipo di malattia. In questo modo si stimola una reazione immunitaria adeguata che va a rinforzare le difese dell’organismo favorendo la guarigione o prevenendo la patologia, proponendosi di curare non tanto la patologia in sé quanto il “terreno” su cui la malattia sta agendo. I rimedi omeopatici vengono composti utilizzando dosi minime di ingredienti vegetali, animali e minerali. Ad esempio: per curare un’orticaria, si utilizzerà un farmaco omeopatico derivato dal veleno dell’ape, perché il veleno dell’ape, a contatto con il nostro corpo, genera una reazione analoga a quella dell’orticaria.

Per prescrivere e curare con medicinali omeopatici occorre essere prima medici. In Italia l’omeopatia è una competenza che si acquisisce dopo la laurea e le eventuali specializzazioni, a seguito di specifici corsi di formazione. C’è una sola differenza tra un medico tradizionale ed un omeopata: il dialogo! Il colloquio tra il paziente e l’omeopata è approfondito dall’esame e dall’ascolto dettagliato dei sintomi descritti, così come dei suoi sentimenti, dei suoi pensieri, del vissuto e di quanto ha potenzialmente contribuito a compromettere il suo stato di salute. A differenza della medicina tradizionale, l’omeopatia si pone come obiettivo quello di migliorare radicalmente il rapporto tra medico e paziente prestando maggiore importanza all’aspetto umano della malattia. A volte un sorriso, una pacca sulla spalla e una frase rassicurante possono fare molto di più di tanti medicinali veri o presunti. Non sarà mica questo il motivo per cui Dr. OZ è seguito in tutto il mondo?

Qual è il giusto punto di vista? Sarebbe il caso di cominciare a considerare l’omeopatia non come una medicina alternativa ma, piuttosto, di supporto. I medicinali omeopatici vengono infatti utilizzati da dottori in associazione alle medicine tradizionali. L’omeopatia si propone dunque come una medicina complementare. Non è certo un caso che la maggioranza delle persone acceda all’intervento omeopatico soltanto dopo aver subìto un trattamento con farmaci tradizionali ed averne constatato l’inefficacia o l’intollerabilità. Affiancando e/o sostituendo la medicina omeopatica a quella classica si possono così apportare notevoli benefici al malato. Questa commistione di cure non è assolutamente nociva, anzi molto spesso si nota una positiva complementarietà.

E tu, hai un’esperienza da raccontarci? Scrivici e saremo ben lieti di condividere la tua opinione!

(Fonte: my-personaltrainer.it)

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Hai problemi ad addormentarti? Vai in campeggio!

Scopri il motivo per cui una vacanza in campeggio è salutare per il tuo benessere.

 

Diversi anni fa, gli umani erano abituati ad andare a dormire non appena il sole tramontava e a svegliarsi quando sorgeva. Utilizzavano candele e, più tardi, lampade ad olio. Poi è arrivato Thomas Edison e, insieme a lui, la lampadina ad incandescenza. Da quel momento tutto è cambiato, comprese le nostre abitudini di sonno. Quindi, se hai problemi a dormire la notte o se ti senti frastornato al mattino, ora sai a chi dare la colpa! Studi dimostrano che anche un semplice week-end in campeggio può aiutarti ad affrontare l’insonnia.

Secondo il parere di alcuni scienziati, tutte le fonti di luce artificiale possono influenzare negativamente i ritmi circadiani (veglia-sonno). All’università Colorado Boulder è stato condotto uno studio su 8 adulti di età media intorno ai 30 anni che prevedeva il monitoraggio di tutte le attività di una normale settimana di vita (lavoro, studio, sport, cibo e sonno). La maggior parte della luce a cui sono stati esposti era artificiale. Gli stessi 8 individui sono stati invitati a passare una settimana in campeggio, esposti a sola luce naturale. I partecipanti, quindi, hanno vissuto in una tenda da campeggio, senza l’ausilio di alcuna luce artificiale. Durante tutta la durata dell’esperimento, la luce del sole, del tramonto e dei falò serali erano le uniche fonti di illuminazione. Questa piccola privazione ha sincronizzato immediatamente l’orologio biologico degli 8 volontari e ha permesso ai ricercatori di riscontrare che la luce artificiale provoca un ritardo di circa due ore nel ritmo circadiano di veglia/sonno, creando scompensi proprio nelle ore dedicate al riposo. Alla fine della permanenza in campeggio, i partecipanti hanno riscontrato una maggiore rilassatezza che contribuiva a farli sentire più riposati e attivi durante il giorno.

L’esposizione alla luce naturale dell’alba e del tramonto aiuta a sincronizzare l’orologio biologico interno all’organismo, favorendo sia l’addormentamento, sia il buon riposo. Perciò, per una volta non scegliere i soliti hotel lussuosi o residence da favola per passare le ferie. Lascia a casa tablet, portatile, consolle e smartphone (a limite porta con te un cellulare degli anni novanta, uno di quelli che non va su internet e si limita alle telefonate). Nessun ipod ed auricolari nelle orecchie. Sintonizzati su una frequenza che non ascolti mai: radio Natura. Ascolta lo scorrere dell’acqua del ruscello, il vento che accarezza l’erba, gli uccelli che cinguettano. Ti avvisiamo, all’inizio non sarà facile. Sarà un po’ come imparare una lingua nuova. Ma poco per volta ti abituerai e in breve tempo non saprai più farne a meno. E poi, quanto vale una vacanza senza suonerie dei cellulari, senza le angoscianti notizie dal mondo e senza le ormai immancabili trasmissioni di politica e attualità?

Se proprio non sei un camping addicted o per te vale la regola “home sweet home”, ti consigliamo di portare un piccolo pezzo delle tue abitudini quotidiane. Metti nello zaino il tuo inseparabile cuscino per dormire! Vuoi provarne uno che ti garantisca il massimo comfort? Prova Orione. Semplice da trasportare o da mettere sottovuoto, garantisce una perfetta igiene in quanto è lavabile a mano o in lavatrice in acqua fredda, senza centrifuga e senza detersivi.

Non ti resta che scegliere la meta e, zaino in spalla, preparati alla vacanza più bella della tua vita che ti aiuterà a rimettere in sincrono corpo e mente con il mondo che ti circonda.

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