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Le forniture alimentari per la ristorazione

Le forniture alimentari hanno risentito profondamente della crisi economica degli ultimi anni. Il drastico calo del potere d’acquisto da parte di chi gestisce un pubblico esercizio ha aiutato la nascita e lo sviluppo di canali insicuri e non adeguati per la distribuzione alimentare.

Proprio pochi giorni fa, a Lanciano, sono stati sequestrati ben 80 kg di prodotti avariati. La merce deteriorata comprendeva articoli come carne d’anitra, polli, formaggi e verdure. Tutti questi sono elementi primari per chi gestisce un’attività di ristorazione e vanno direttamente a colpirne i clienti. I prodotti alterati sequestrati dalle forze dell’ordine erano infatti destinati al rifornimento di molti ristoranti abruzzesi. Ora i NAS sono all’opera per capire se altra merce avariata fosse già stata distribuita.

Le forniture alimentari per la ristorazione formano un business che attrae molte persone ed è naturale che si costituiscano aziende e processi che tentano di truffare il prossimo. I danni purtroppo non ricadono solo sui ristoratori e su chi gestisce un pubblico esercizio, ma soprattutto su noi clienti di pizzerie, ristoranti, pub, bar, etc.

I prodotti alimentari per la ristorazione devono essere sottoposti a rigidi controlli e garantire un guadagno corretto a chi li produce. In Italia la situazione è abbastanza eterogenea e le aziende distributrici di articoli alimentari che possano assicurare un processo controllato e certificato di acquisizione della merce sono poche.

Scopri le ultime novità sulle forniture alimentari per la ristorazione.

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Pericolo Sissite: San Valentino, regala il tuo davvero il tuo cuore a chi ami

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  • 13 Febbraio 2009

Mentre tutto il mondo straparla di cuore,
organo-oggetto conteso tra Marketing e Pubblicità, qui sul Blog di
Autodifesalimentare abbiamo deciso di parlarne sul serio!

Cominciamo con la causa originaria più comune delle malattie di cuore: si
chiama “Sissite” ed è una delle malattie degenerative più
diffuse (e allo stesso tempo più sconosciute) della nostra società occidentale,
malattia che noi della Redazione di Autodifesa Alimentare – abbiamo
l’ardire di proclamare –
stiamo portando allo
scoperto
!

Sì sì lo so che dovrei, ma…” seguito da una
excusatio non petita, è il sintomo principale che
indica il lento e progressivo estendersi della “Sissite” che
intossicherà lentamente i vari organi del discernimento… …Tanto che il
malcapitato affetto da questa malattia, da questa sorta di amnesia
selettiva
, protrarrà comportamenti (alimentari e di stile di vita)
sconsiderati che, piano piano, lo porteranno da un piccolo lieve disturbo (mal
di testa, stipsi, ansia, depressione, gonfiore, stanchezza etc…), seguito da
una cronicizzazione del problema, prima, e al divampare della malattia, poi …

In poche parole abbiamo scoperto che la maggior parte delle persone
pensa di sapere esattamente cosa deve fare per stare bene, ma
chissà perchè non ha la minima coscienza delle conseguenza
delle sue azioni ed ha legato a qualche monelleria infantile l’esigenza
di fare esattamente l’opposto di quello che sa essere giusto. Eppure in cattedra
alla scuola della salute non abbiamo un bonario maestro che si
lamenta con i nostri genitori alla riunione trimestrale, ma un medico chirurgo
armato di bisturi. Se va bene!

Soprattutto parlando di prevenzione cardiovascolare, un
argomento molto conosciuto dagli italiani ma davvero poco consapevolizzato, la
“Sissite” è la trappola più pericolosa!

Teoria senza il perchè, senza il domani, senza – in parole
povere – la pratica!

Da un’indagine di qualche mese fa, in occasione della
Giornata Mondiale del Cuore, è emerso come l’89% degli italiani
conosca quale sia la norma per almeno 1 tra i 3 livelli di pressione,
colesterolo e glicemia e come quasi la totalità degli intervistati (il 98%)
sappia il suo specifico valore di almeno 1 di questi 3 fattori. Al contrario,
molto pochi quelli coscienti dell’importanza di monitorare la
pressione regolarmente e di come questi 3 valori concorrano ad alzare il rischio
cardiovascolare.

La “Sissite” imperversa, infatti ben il 45% degli
intervistati, colto sul fatto, ammette di averne almeno 1 fuori della norma,
colesterolo in prima linea con un grasso 20%, “eh,
sì si lo so che dovrei abbassare il colesterolo…
“, seguito da pressione
eh, sì si lo so che la mia pressione è un po’ altina…

La cosa incredibile è che sebbene il oltre 2/3 degli ipertesi segua una
terapia specifica, il 70 per cento di questi (7 su 10)
non riesce a mettere sotto controllo la pressione con i
farmaci… cannando pericolosamente l’obiettivo.

Sarà per caso che affidare alla “pillola della pressione
tutta la vicenda, continuando imperterriti con uno stile di vita alimentare
sbagliato, senza un minimo di movimento, sia alquanto inutile? Il dramma
delle pillole magiche
impera, persone che “a vita” assumono farmaci che
– per altro – non sortiscono sempre l’effetto desiderato! E
chissà perchè pochi hanno interesse ad evidenziarlo!

Ed ogni volta che ci sono articoli su queste tematiche è raro che si ponga
l’attenzione sull’alimentazione nel modo corretto. Sì
l’alimentazione è lì, come spauracchio fastidioso sempre in
agguato
, difficile che si parli di educazione alimentare, mai che si
diano consigli davvero pratici, si promuovano iniziative non sponsorizzate da
Big Pharma o che si trovi un sistema per rendere l’argomento simpatico…
(esclusi i presenti, ovviamente, meno male che in rete c’è un progetto
indipendente che si chiama “Autodifesa
Alimentare
“) …

Sempre le solite frasi fatte che sono subito archiviate dal lettore nello
speciale compartimento mentale “sì sì lo so che
dovrei
“, tanto poi l’articolo continua e, scandalosamente, appare
sempre l’ultimo farmaco, l’ultimo ritrovato
miracoloso… facile, si compra, si ingoia ed è molto rassicurante.
Sfortunatamente per il 70% inefficace. Soldi buttati, chimica in giro, salute
persa.

Le cardiopatie, lo ricordiamo, sono la prima causa di morte
nel mondo occidentale, il corpo invecchia male, non ne può più di tante
disattenzionie, ed il cuore semplicemente si rompe. Oppure si
intasa una vena o scoppia un’arteria nel cervello. Oppure il diabete consuma il
cuore, e anche lì, poco da fare…

E stando all’indagine gli Italiani sono molto sereni riguardo alle loro
condizioni di salute… solo poco più della metà, è un po’ preoccupato per il
suo cuore, un po’ di più si preoccupa se pensa all’ictus. Eh già,
l’ictus spaventa un po’ di più… la possibilità di restare
inabili, di non riuscire a gestire un pezzo di sè, di finire la propria
esistenza su una sedia a rotelle e dipendere dagli altri in tutto. E’ una
prospettiva davvero angosciante per sè e per le persone che ci
amano
e ci assistono.

Dulcis in fundo, è proprio il caso di dirlo, gli italiani non
conoscono la glicemia, uno dei fattori risultati meno
familiari, e quanto questa, a braccetto con il diabete, possa
incidere sulla salute del cuore! Appena 1/5 dei nostri connazionali è al
corrente di questo legame. Ma in fondo perchè preoccuparsi?

Oltre il 77% delle persone nel Bel Paese – forse grazie anche alla
fantastica campagna di disinformazione campanilista su quanto
sia salutare in realtà la dieta mediterraneapasta e pane
tutti i giorni
” – è convinta di mangiare bene. Alla faccia
dell’epidemia di obesità e sovrappeso che dilaga in tutte le classi di età dai
bimbi agli anziani…

Ignara dei meccanismi perversi dei picchi glicemici che innescano un
circolo vizioso che porta a desiderare cibo di continuo, gli italiani pensano
sì sì lo so che dovrei (mangiare meno / fare un po’ di sport) ma…
è più forte di me!
” … una considerazione assolutamente fuori
luogo quando con un semplice programma di nutrizione si può tranquillamente
arrivare a spezzare questa catena, avere più energia e iniziare a stare meglio.

E lo sport? Neanche a parlarne. Il 53% degli over 40 intervistati non sanno
neanche cosa sia.
Che dire? Per ricominiciare a volersi bene c’è sempre il nostro progetto di
Autodifesa
Alimentare

Ed insieme consiglio un bel libro, un libro che dovrebbe
stare in ogni casa ci sia un adulto, uomo o donna sopra i 30 anni.

Un libro che – al di là di cuori di pezza e pelouche sintetici pieni di
cioccolatini – potrebbe essere un vero regalo per San
Valentino. dire_no_alle_malattie_cardiache.jpg

Un libro sul cuore.
Dire NO alle Malattie Cardiache
Come l’Ossido Nitrico può prevenire e far regredire le malattie
cardiache
.

Un manuale di facile e piacevolissima lettura scritto dal Premio Nobel
Lou Ignarro, chimico e ricercatore italo-americano. Un uomo
eccezionale che ho avuto l’opportunità di ascoltare più volte dal vivo. E che mi
ha reso ancora più consapevole! Leggi i dettagli qui.

E allora, a San Valentino, facciamo un regalo davvero con il cuore alle
persone che ci vivono accanto e che amiamo!

Decidiamo di regalargli il nostro cuore sul serio, un cuore nuovo e
revisionato
. E soprattutto concediamoci di vivere
insieme a loro una vita longeva, sana, piena,
vitale, fino all’ultimo meraviglioso giorno!

Viviana Taccione
Wellness Angel Coach e Trainer Autodifesa Alimentare
www.autodifesalimentare.it/blog

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