Archives

Comunicati

American style: cilindri di pancarrè e sottilette

american food, pancarrè, sottilette, fritto, martina vecchi, coeconews

Un’americanata, di quelle schifezze che ci si schiaffa in una serata a tema, in baldoria con gli amici, magari davanti a una partita, magari guardando una commedia americana, appunto.
american food, pancarrè, sottilette, fritto, martina vecchi, coeconews

Niente di salutare e di equilibrato in questa ricetta, ma la realizzazione è a prova di scimmia.

Quantità a discrezione propria, secondo la capienza degli stomaci.

Io non credo che riuscirei a ingerire nulla di tutto ciò, ma… Conosco chi apprezzerebbe.

Cosa occorre:

• Fette di pancarrè;

• Sottilette di qualsivoglia genere;

• Ketchup o altra salsa a piacere;

• Burro/olio per friggere;

• Tuorlo d’uovo;

• Pangrattato.
american food, pancarrè, sottilette, fritto, martina vecchi, coeconews

Preparazione:

Priviamo le fette di pancarrè della parte esterna.

Inumidiamo un canovaccio con acqua, tamponiamo le fette da ambo i lati in modo da renderle “elastiche” per essere poi arrotolate senza spezzarsi.

Appiattiamo le fettine con un matterello.

Sistemiamo una sottiletta su ciascuna fettina.
american food, pancarrè, sottilette, fritto, martina vecchi, coeconews

Arrotoliamo le fettine di pancarrè su se stesse fino a ottenere tanti piccoli cilindri.

Sigilliamo il tutto con della pellicola trasparente e poniamo in frigo 15- 20 minuti.

Adesso arriva il bello…
american food, pancarrè, sottilette, fritto, martina vecchi, coeconews

Tolti i rotolini dal frigo, impaniamoli immergendoli nell’uovo sbattuto e poi passandoli nel pangrattato. Ripetiamo l’operazione se vogliamo una doppia panatura.

In una padella versiamo dell’olio o facciamo sciogliere una noce di burro. Friggiamo i nostri rotolini, girandoli con una spatola in legno per farli abbrustolire bene.

Tamponiamo i cilindri con carta assorbente e serviamoli caldi con il ketchup (o altra salsa). Et voilà!

Martina Vecchi

No Comments
Comunicati

Gioventù bruciata – James Dean

gioventù bruciata, james dean, martina vecchi, coeconews

Al di là della brillantina e dei capelli cotonati, di quella recitazione un po’ patinata, si parla di un film intenso e drammatico, in cui giovanissimi protagonisti (curiosamente segnati, anche nella vita reale, da un ingiusto e ineluttabile destino) danno voce e vita alle inquietudini di una generazione che, con sollievo o con rammarico, ha molto a che spartire con questa nostra contemporanea.
gioventù bruciata, james dean, martina vecchi, coeconews

Siamo nel 1955, ma potremmo essere nel 2013: giovani annoiati, smarriti, frustrati, famiglie borghesi di genitori superficiali e benpensanti, pallide figure senza spessore, assenza di dialogo tra genitori e figli, questi ultimi alla ricerca di emozioni forti.

Violenza, spietatezza, bullismo, giocare con la morte risulta facile e, anche quando la situazione precipita, non sembra esserci piena coscienza di ciò che accade.

Un film duro, che non lascia spazio ai sentimentalismi, ma ai sentimenti sì: un biondo James Dean poco più che ventenne interpreta Jim Stark, figura positiva e autonoma malgrado i cattivi esempi che la circondano, il personaggio cardine del film, un giovane apparentemente sbandato, il quale in realtà altro non fa che cercare di provocare e ricevere attenzione dal padre, un uomo senza spina dorsale, succube della moglie.
gioventù bruciata, james dean, martina vecchi, coeconews

Jim entra nel giro di alcuni ragazzi scapestrati e violenti, ma non si farà coinvolgere, poiché animato tutto sommato da sani principi e da un proprio solido codice morale.

Saranno la conoscenza di Plato e della bellissima Judy a segnare il suo cammino, fino al tragico epilogo del film.

Una timida speranza è contemplata, però, la possibilità che, dopo tutto il polverone sollevato e tutte le vicissitudini di cui Jim sarà, suo malgrado, protagonista, riusciranno a richiamare all’attenzione il padre, e a far sì che si riallaccino i rapporti col figlio.
gioventù bruciata, james dean, martina vecchi, coeconews

Un cult movie, candidato a numerosi Oscar, rimasto nella memoria collettiva come film “maledetto”, la cui fama è stata altresì alimentata dalla tragica e inquietante morte prematura (anche se in tempi diversi) dei tre protagonisti, James Dean, Natalie Wood, Sal Mineo.

Un film sicuramente da vedere per constatare come, a distanza di tanti anni, le problematiche dei giovani rimangano le stesse.

Martina Vecchi

No Comments
Comunicati

Frittatina al forno con zucchine

Ottima come ricetta “svuota- frigo”, la frittata con le zucchine è un classico della cucina sciué sciué che però, alle volte, può trasformarsi in una prelibatezza elegante e a prova di ospiti!

Ingredienti:

• Tre uova

• 100 g ricotta vaccina

• Parmigiano reggiano come se piovesse (più ce n’è, meglio è)

• Due grosse zucchine o quattro zucchine piccole

• Poco sale e poco olio

• Una grattata di noce moscata
frittata zucchine forno, ricette veloci, martina vecchi, coeconews

Preparazione:

Tagliare le zucchine a cubetti o a rondelle, e stufarle in una padella antiaderente con un filo d’olio e un po’ di sale. (Solitamente io salto questo passaggio poiché, quando preparo questa frittata, utilizzo le zucchine avanzate preparate precedentemente come contorno).

Una volta cotte le zucchine, metterle da parte e lasciarle intiepidire.

Sbattere le uova con la ricotta e lavorare bene l’impasto. Aggiungere a pioggia il parmigiano e mescolare.

Grattare un po’ di noce moscata e aggiungere poco sale (il parmigiano è saporito, e le zucchine sono già state salate prima della cottura).

Versare la frittata in una teglia rivestita con carta da forno, e inserire in forno già caldo a 180° per 20 minuti circa. Quando la superficie sarà dorata e brunita, la frittata sarà pronta per essere gustata.

Consiglio n. 1: per evitare che si sbricioli e si sfaldi, lasciamo raffreddare e rapprendere la frittata.

Consiglio n. 2: possiamo aumentare le dosi degli ingredienti (si va un po’ a occhio, come del resto per molte torte salate) a seconda del numero dei commensali o dell’uso che vogliamo fare della frittata, un semplice antipasto o un piatto forte.

Consiglio n. 3: possiamo aggiungere o sostituire alle zucchine ciò che preferiamo. Mi capita spesso di unire un po’ di prosciutto cotto, a cubetti o a striscioline.

Martina Vecchi

No Comments
Comunicati

Moonassi:il filo sottile tra la Luna e l’essenziale

In cinese e in coreano Moona significa “non c’è un io”. E in effetti, nei dipinti di Moonassi, giovane artista coreano, manca un io definito.

Tante identità dedite a cercare e a scavare in un universo vacuo, ma non angosciante. Anzi.

L’essenziale tranquillità che traspare dalle opere di Moonassi rimanda molto alla cultura orientale che lo influenza, cultura che però non irretisce le opere fino a etichettarle.
moonassi, arte, luna, martina vecchi, coeconews

Un’opera di Moonassi comunica un’intima e inconsapevole familiarità.

E’ come se parlasse a ciascuno di noi, o meglio, ai nostri sogni più reconditi, al cospetto della Luna (un volto nascosto?).

Due colori soli, il bianco e il nero, e infinite possibilità di essere noi stessi o chiunque altro, ovunque nell’universo, in uno spazio indefinito.

Raffigurazioni enigmatiche, ma anche stranamente e straordinariamente semplici e affettive, che incuriosiscono e intrigano, sconcertano e rassicurano.

Un artista particolare, da seguire e scoprire con interesse.

Martina Vecchi

No Comments
Comunicati

L’appartamento, film di Billy Wilder

Devo ancora decidere se preferire un ottimo libro o un ottimo film.

Non ho ancora deciso se scegliere la sensazione di pienezza e anche stringimento che provo a staccarmi dall’ultima riga di un libro che mi ha appagata, a risfogliarlo annusando il profumo fragrante (ebbene sì, per me le pagine dei libri hanno la fragranza del pane) o se optare invece per il mix di emozioni che mi lasciano i film, coinvolgendomi da attrice passiva (passività in grado però di travolgermi come un’onda).
l’appartamento, billy wilder, martina vecchi, coeconews

Bene, questo è uno di quei casi in cui mi trovo a scrivere a caldo, e ciò succede solo quando ho un’idea o quando sono entusiasta (le due cose possono coincidere, anzi, sono legate da un rapporto di causa- effetto).

Ho appena finito di vedere un film che mi ha conquistata, uno di quei film che piacciono a me, in cui delicatezza, ironia, profondità e leggerezza (qualunque descrizione non sarebbe all’altezza) si mescolano per lasciare lo spettatore con quella soddisfazione tipica da lieto fine, ma senza il retrogusto dolceamaro della prevedibilità.
l’appartamento, billy wilder, martina vecchi, coeconews

Sto parlando de L’appartamento, vincitore di cinque premi Oscar nel 1960, tra cui quello come Miglior Film. Un capolavoro del cinema americano, una chicca di Billy Wilder, da non perdersi assolutamente.

Tenero e pungente, profondo e intelligente pur seguendo una trama ricca di topoi (letterari, cinematografici, teatrali…), non scontato, non banale, nell’affrontare situazioni che si ripetono senza tempo né epoche, pulito, delicato e gradevole dalla prima all’ultima scena.

Uno straordinario (come sempre) Jack Lemmon interpreta C. C. “Bud” Baxter, contabile presso un colosso aziendale newyorkese, una grossa compagnia di assicurazioni.

Il giovane impiegato, molto ambizioso, cede puntualmente il proprio appartamento ai suoi superiori per ospitare le loro innumerevoli scappatelle, e ottenere così, con la sua disponibilità e flessibilità, continui avanzamenti di carriera.
l’appartamento, billy wilder, martina vecchi, coeconews

Quando anche il capo dei capi, Sheldrake (Fred MacMurray) approfitterà della disponibilità di Bud, questi scoprirà che la sua amante è la bellissima signorina Fran Kubelik (la splendida Shirley MacLaine), la ragazza dell’ascensore, di cui Bud è innamorato da sempre, e che corteggia con discrezione e gentilezza.

A questo punto la situazione si complica e le strade si intersecano; le vite dei personaggi si incontreranno e scontreranno per intricarsi sempre più, in un crescendo di equivoci e colpi di scena.
l’appartamento, billy wilder, martina vecchi, coeconews

Cosa farà Bud? Dovrà prendere un’importante decisione che cambierà la sua vita.

Accettare il posto prestigioso di assistente di Sheldrake o gettare alle ortiche una carriera basata sulla corruzione e la connivenza, e cercare di conquistare la bella Fran?

Un film incantevole, due ore di pieno coinvolgimento, da gustarsi incollati al divano.

Martina Vecchi

No Comments
Comunicati

Midnight Express

Film controverso e molto discusso, Fuga di mezzanotte è considerato un cult, entrato a far parte della storia della cinematografia mondiale.
fuga di mezzanotte, alan parker, midnight express, martina vecchi, coeconews

Il film di Alan Parker è tratto da una storia vera, e si ispira all’autobiografia di Billy Hayes, il protagonista dei fatti.

La pellicola fu oggetto di censure in molti paesi, per la violenza di alcune scene, e di critiche e polemiche per la rappresentazione delle guardie turche e del trattamento nella prigione, che si discostava dalla descrizione del libro.

Per via di una presunta pregiudiziale anti- turca, che mostrava al pubblico i Turchi come zotici, perversi, brutali e violenti (il regista venne addirittura accusato di essere razzista), la resa delle guardie turche fu animatamente criticata.
fuga di mezzanotte, alan parker, midnight express, martina vecchi, coeconews

Nel 1970 Billy Hayes (Brad Davis), studente americano, viene arrestato all’aeroporto di Istanbul per aver tentato di lasciare il paese con dell’hashish.

A tutta prima, grazie all’intercessione di un avvocato turco e alla clemenza del giudice, sembra che Billy debba cavarsela con poco, ma disposizioni del tribunale di Ankara, alle quali la giustizia di Istanbul si deve attenere, infliggono a Billy una condanna di oltre trent’anni.

Per Billy è l’inizio di un incubo che non sembra avere fine. Umiliato, brutalizzato e punito dalle guardie turche, durante il periodo di carcerazione il ragazzo riesce a farsi amici altri due detenuti, ormai veterani, con i quali progetta la fuga.

Il primo tentativo fallisce, e le strade dei tre amici si separano.
fuga di mezzanotte, alan parker, midnight express, martina vecchi, coeconews

Billy, disperando ormai di vedere una luce oltre il tunnel, vessato dalle torture dei carcerieri, ridotto alla pazzia poiché allo stremo delle forze fisiche e psicologiche, progetterà nuovamente la fuga, suo ultimo, disperato tentativo di sopravvivenza.

Vincitore di due premi Oscar (Miglior Sceneggiatura non Originale e Miglior Colonna Sonora Originale), Fuga di Mezzanotte è un film intenso, forte, drammatico, in cui la spietatezza e l’irremovibilità tolgono ogni immaginazione, ma mai la speranza.

Un film da non perdersi.

Martina Vecchi

No Comments