Edoardo Albinati a “Incontri con l’autore”
C’era una volta un’Italia attiva e industriosa, attraverso cui scorrazzavano sulle loro Alfa Romeo uomini di multiforme ingegno: gli imprenditori. L’ingegner Albinati era uno di questi, prototipo di una razza al tempo stesso serissima e scanzonata, di pionieri del benessere e fumatori accaniti. Ma la sua spinta vitale all’improvviso cambia di segno trasformandosi in malattia, che lo divora e se lo porta via. Vita e morte di un ingegnere (Mondadori, 2012) è l’ultimo romanzo di Edoardo Albinati che sarà sabato 27 ottobre ospite a “Incontri con l’autore”. Lo incontreranno nella sala consiliare del palazzo comunale, alle ore 18.00, il direttore del “Premio Tarquinia Cardarelli” Massimo Onofri e il critico letterario Raffaele Manica. Vincitore del “Premio Giuseppe Dessì” e del “Premio Letterario Internazionale Mondello”, lo scrittore racconta in questo libro le vane speranze, e poi i tentennamenti, gli slanci e i rimorsi del padre, inseguendone la parabola umana negli anni dell’affermazione e poi nel doloroso epilogo. Le sue pagine ridanno vita a una generazione di uomini instancabili che hanno costruito e al tempo stesso disfatto la loro vita, pagando questa impresa con un’incolmabile distanza dai propri figli. Edoardo Albinati ha pubblicato libri di narrativa e poesia, tra cui Il polacco lavatore di vetri (Longanesi, 1989), Orti di guerra (Fazi, 1997), Maggio selvaggio (Mondadori, 1999), 19 (Mondadori, 2000), Sintassi italiana (Guanda, 2001), Il ritorno (Mondadori, 2002), Svenimenti (Einaudi, 2004), Tuttalpiù muoio, scritto assieme a Filippo Timi (Fandango 2006), Guerra alla tristezza! (Fandango 2009). Dal 1994 lavora come insegnante presso il penitenziario di Rebibbia a Roma. “Incontri con l’autore’” è una manifestazione organizzata dal Comune di Tarquinia, nell’ambito del “Premio Tarquinia Cardarelli”, con il sostegno della Regione Lazio, della Provincia di Viterbo, della Camera di Commercio Viterbo, di Unindustria, della Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia di Viterbo e della Cassa Edile Viterbo.
Marcello Fois a “Incontri con l’autore”
Vincitore del “Premio Campiello” e finalista del “Premio Strega” con Il tempo di mezzo (Einaudi, 2012), Marcello Fois sarà il nuovo ospite della rassegna letteraria “Incontri con l’autore”. Nella sala consiliare del palazzo comunale sabato 20 ottobre, alle ore 18, il direttore del “Premio Tarquinia Cardarelli” Massimo Onofri e il critico Filippo La Porta converseranno con l’autore di «uno dei più robusti romanzi di questa stagione (…), una storia dove le azioni originano fatti definitivi, dove il narrare di Fois è intessuto di forti echi omerici (Michele De Mieri, l’Unità)». La storia ha inizio, nell’ottobre del 1943, con l’arrivo in Sardegna di Vincenzo Chironi, trentenne nato in Friuli e vissuto in un orfanotrofio. In tasca ha la lettera di un notaio che certifica l’identità di suo padre, un soldato sardo morto in guerra. A Nuoro troverà il nonno Michele Angelo e la zia Marianna, le ultime persone rimaste di una numerosa famiglia colpita dalla cattiva sorte. Anni dopo, Vincenzo conosce Cecilia, di cui s’innamora sebbene promessa sposa a un altro. Se è vero che la disobbedienza chiama il castigo, forse è anche vero che quell’amore è l’ultimo anello di una catena destinata a non aver fine. Marcello Fois fa il suo esordio nel 1992 con il romanzo Ferro Recente (Granata Press) e, nello stesso anno, vince il “Premio Italo Calvino” con Picta (Marcos y Marcos). Con i romanzi Nulla (Il Maestrale, 1997) e Sempre caro (Il Maestrale, 1998) riceve rispettivamente il “Premio Dessì” e il “Premio Giorgio Scerbanenco”. Nel 2007, con il romanzo Memoria del vuoto (Einaudi, 2006) conquista il “Premio Super Grinzane Cavour”, il “Premio Paolo Volponi” e il “Premio Alassio 100 libri”. Con il romanzo Stirpe (Einaudi, 2009) riceve il “Premio Città di Vigevano” e il “Premio Frontino Montefeltro”. Oltre che alla narrativa, si dedica alla sceneggiatura televisiva e cinematografica e al teatro per cui ha scritto L’ascesa degli angeli ribelli, Di profilo, Terra di nessuno, Stazione (un atto unico per la commemorazione delle vittime della strage di Bologna) e Cinque favole sui bambini. “Incontri con l’autore” è una manifestazione organizzata dal Comune di Tarquinia, nell’ambito del “Premio Tarquinia Cardarelli”, con il sostegno della Regione Lazio, della Provincia di Viterbo, della Camera di Commercio Viterbo, di Unindustria, della Fondazione Cassa di Risparmio di Viterbo e della Cassa Edile Viterbo.
Maria Rosa Cutrufelli a “Incontri con l’autore”
Maria Rosa Cutrufelli sarà il secondo ospite della rassegna letteraria “Incontri con l’autore”. Nella sala consiliare del palazzo comunale sabato 13 ottobre, alle ore 18.00, la scrittrice e giornalista siciliana presenterà al pubblico I bambini della Ginestra, dialogando con il direttore del “Premio Tarquinia Cardarelli” Massimo Onofri e il critico Raffaele Manica. Il romanzo si apre il primo maggio 1947 a Portella della Ginestra: la prima strage di Stato, i suoi morti, il dolore che ne segue e Salvatore Giuliano sono raccontati attraverso gli occhi di due ragazzini, Lillo ed Enza. A lui uccidono il padre, lei vede in faccia i banditi. Sono I bambini della Ginestra. Tra la rabbia per l’indifferenza e per le menzogne pubbliche e private, Lillo ed Enza crescono segnati da questo trauma. Un’esperienza che li unisce e, al tempo stesso, li divide. Fino al 1972, alla vigilia della sentenza che – almeno in parte – renderà loro giustizia. «Ho sempre tenuto presente che Portella resta ancora oggi sotto il segno della strage di Stato, il mio romanzo parte da qui. Dal silenzio di quelli che inaugurarono col loro sangue la storia della prima repubblica. – ha dichiarato la scrittrice alla presentazione del romanzo presso il Mondadori Multicenter di Palermo – Non è un libro senza speranza. Volevo dare una voce alle vittime senza nome e senza volto, a chi non è morto ma ha avuto la vita per sempre segnata». Maria Rosa Cutrufelli ha pubblicato altri quattro romanzi: La Briganta (La Luna, 1990), Complice il dubbio (Tropea, 1992) e D’amore e d’odio (Frassinelli, 2008), vincitore del “Premio Alessandro Tassoni” e La donna che visse per un sogno, (Frassinelli, 2004), con il quale è stata finalista del “Premio Strega” e ha vinto il “Premio Donna-Città di Alghero”, il “Premio Racalmare–Sciascia”, la selezione del “Premio Volponi” e quella del “Premio Penne”. Autrice anche di due libri di viaggio, ha scritto numerosi saggi sulla condizione della donna nella società e ha curato inoltre antologie di racconti. I suoi libri sono stati tradotti in inglese, francese, tedesco, portoghese. “Incontri con l’autore” è una manifestazione organizzata dal Comune di Tarquinia con il sostegno della Regione Lazio, della Provincia di Viterbo, della Camera di Commercio Viterbo, di Unindustria, della Fondazione Cassa di Risparmio di Viterbo e della Cassa Edile Viterbo.
Roberto Andò a “Incontri con l’autore”
Vincitore del “Premio Campiello Opera Prima 2012”con il romanzo Il trono vuoto (Bompiani, 2012), Roberto Andò sarà il primo illustre ospite della prestigiosa rassegna letteraria “Incontri con l’autore”. Nella sala consiliare del palazzo comunale, sabato 6 ottobre alle ore 18.00 (ingresso libero), Roberto Andò dialogherà con Massimo Onofri, direttore del “Premio Tarquinia Cardarelli”, e Filippo La Porta, critico e giornalista, su un potente affresco dell’Italia ferma sul ciglio del baratro, e una favola filosofica sulla rifondazione della leadership in un Paese malato. Massimo Onofri ha scritto su L’Avvenire che «se ha scelto la politica per riflettere sui livelli di massima adulterazione della contemporaneità, Andò non poteva fare meglio. Con esiti di vera bravura», mentre Filippo La Porta su Il Messaggero ha sottolineato come «l’ambizione di Roberto Andò è di offrirci il grande romanzo contemporaneo sulla inafferrabile politica italiana di questi anni. È riuscito Andò nel suo intento? In buona parte sì». Ne Il trono vuoto Enrico Oliveri è il segretario del principale partito di opposizione in crisi. All’improvviso lascia tutto per rifugiarsi in Francia. La moglie Anna insieme con il più stretto collaboratore di Enrico, Andrea Bottini, obbligati a trovare una soluzione, lo sostituiscono il fratello gemello: Ernani, professore di filosofia, affetto da disturbo bipolare. Il suo ingresso porta alla rinascita il partito grazie al suo modo di porsi in pubblico e alla capacità di infondere entusiasmo nei militanti. Il brillante falso segretario cancella quindi il piattume e il grigiore in cui era caduto tutto l’apparato. Regista di teatro di prosa, lirica e cinema, Roberto Andò è nato a Palermo nel 1959. Tra i suoi film Il Manoscritto del Principe (2000), dedicato agli ultimi anni di vita di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, Sotto falso nome (2004) e Viaggio segreto (2006), ispirato al romanzo di Josephine Hurt The recostructionist. In teatro ha di recente messo in scena Il Dio della carneficina di Yasmina Reza. “Incontri con l’autore” è una manifestazione organizzata dal Comune di Tarquinia con il sostegno della Regione Lazio, della Provincia di Viterbo, della Camera di Commercio Viterbo, di Unindustria e della Cassa Edile Viterbo.