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Massimo Rizza: il profilo del commercialista onorato con la medaglia del Collegio dei Ragionieri

Dopo anni di impegno profuso prima nella Cassa dei Ragionieri e poi nell’ODCEC di Milano, oggi Massimo Rizza guida lo Studio omonimo che ha contribuito a fondare.

Massimo Rizza

Massimo Rizza: gli studi e le prime attività

Volto noto nel settore della contabilità lombarda, Massimo Rizza ha fin da subito affiancato alla sua carriera professionale un’intensa attività a supporto della categoria. Ottenuto il diploma di ragioniere e in seguito l’abilitazione alla professione, incomincia a sviluppare le sue competenze nello Studio fondato con il fratello, lavorando come commercialista e revisore legale. In quegli anni, oltre a conseguire la laurea in Scienze Economiche, prende forma anche l’impegno a livello sociale. Grazie alla nomina come delegato di Milano, diventa infatti membro della Cassa Nazionale dei Ragionieri, ruolo che ricopre fino al 2014. Parallelamente, Massimo Rizza si fa promotore anche di numerose iniziative a livello territoriale, in primis nell’ambito della diffusione della cultura tra i minori, e poi sostenendo attivamente organizzazioni come ad esempio l’Onlus Pane Quotidiano di Milano.

Massimo Rizza: gli anni dedicati all’ODCEC

Durante gli ultimi anni come membro della Cassa Nazionale, Massimo Rizza diventa anche Consigliere della Fondazione dell’Ordine dei Commercialisti ed Esperti Contabili di Milano. L’apporto alla categoria gli vale una medaglia al merito da parte del Collegio dei Ragionieri di Milano e Lodi. È il 2014 quando entra a far parte del Consiglio dell’ODCEC, dove rimarrà in carica fino al 2020. Per un breve periodo svolge anche il ruolo di Segretario, con delega a diverse commissioni di studio (Bilancio integrato, Compliance e modelli organizzativi, Finanziamenti e bandi, Principi contabili, Semplificazione e startup). Tra i successi ottenuti anche l’Oscar di bilancio per le imprese non quotate promosso da FERPI. Conclusasi l’esperienza nell’Ordine, Massimo Rizza è tornato a dedicarsi completamente alle attività dello Studio, una realtà che oggi può contare su una squadra di commercialisti, avvocati e consulenti del lavoro.

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Rivalutazione dei beni d’impresa: la misura del Decreto Legge 104 spiegata da Massimo Rizza

A causa della pandemia e della crisi economica che ne è conseguita, il Governo ha attuato una serie di misure con l’obiettivo di supportare le imprese e i lavoratori. A tal proposito Massimo Rizza ha realizzato un elaborato concentrandosi sugli aspetti principali relativi alla rivalutazione dei beni d’impresa concessa dal Decreto Legge n. 104 del 14 agosto 2020.

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Massimo Rizza: il Decreto per la rivalutazione dei beni d’impresa

Commercialista, revisore legale e conciliatore societario, Massimo Rizza ha realizzato insieme a Riccardo Oscar Cavazzana un elaborato per illustrare in dettaglio la rivalutazione dei beni d’impresa. Per far fronte all’emergenza sanitaria legata al Covid-19, il Governo ha adottato una serie di misure a sostegno di lavoratori e imprese: tra queste anche la rivalutazione dei beni, ovvero la possibilità di incrementare il valore dei componenti attivi del patrimonio societario con l’obiettivo di compensare in parte le perdite causate dalla pandemia. Il Decreto Legge n. 104 del 14 agosto 2020 che – come spiega Massimo Rizza – è stato successivamente modificato dalla Legge di conversione n. 126 del 13 ottobre 2020, concede la rivalutazione dei beni “ai soggetti titolari di reddito di impresa che adottano i Principi contabili nazionali per la redazione del bilancio d’esercizio”. Le novità introdotte interessano principalmente la decorrenza del riconoscimento dei maggiori valori fiscali, l’opportunità di poter rivalutare singoli beni, l’estensione all’avviamento ed altre attività immateriali dell’ambito oggettivo del riallineamento, la possibilità di effettuare una rivalutazione ai soli fini civilistici, nonché l’inserimento di un’aliquota unica di imposta sostitutiva pari al 3%.

Massimo Rizza: i beni oggetto di rivalutazione

In aggiunta il Decreto stabilisce, come ricorda Massimo Rizza, quali siano i beni oggetto di rivalutazione: i beni materiali quali immobili, impianti, macchinari, attrezzature industriali e commerciali e beni mobili iscritti in registri pubblici; i beni immateriali tra cui i diritti giuridicamente tutelati quali i diritti di brevetto industriale, le licenze e le concessioni; le partecipazioni in società controllate che risultino iscritte tra le immobilizzazioni finanziarie, incluse quelle inerenti alle joint venture. Massimo Rizza chiarisce inoltre che il Decreto non prevede la rivalutazione per i beni in leasing (a meno che non sia stato esercitato il diritto di riscatto), gli immobili alla cui produzione o al cui scambio è diretta l’attività di impresa e le immobilizzazioni immateriali costituite da meri costi pluriennali, quali l’avviamento e le spese ad utilità pluriennale (spese di impianto, ampliamento e sviluppo).

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Massimo Rizza: carriera e riconoscimenti

Le principali tappe della carriera di Massimo Rizza, contabile che ha maturato un’importante esperienza sia presso il Collegio dei Ragionieri che presso l’ODCEC di Milano.

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Massimo Rizza: formazione e prime esperienze professionali

Attualmente alla guida dello Studio omonimo, Massimo Rizza è un commercialista, revisore e conciliatore societario che vanta una carriera da protagonista nel settore della contabilità. Subito dopo aver conseguito il diploma di ragioniere e l’abilitazione alla professione, si iscrive alla facoltà di Scienze Economiche dell’Università degli Studi “Guglielmo Marconi”. Contemporaneamente agli studi, verso la fine degli anni ’80 collabora con il fratello alla fondazione dello Studio Rizza, che oggi è composto da commercialisti, avvocati e consulenti del lavoro. Dopo i primi anni di esperienza come commercialista e il conseguimento della laurea breve, Massimo Rizza si impegna attivamente per la sua categoria professionale. Come delegato di Milano, nel 2009 fa il suo ingresso nella Cassa Nazionale dei Ragionieri, ruolo che manterrà per 5 anni: è l’inizio di un percorso che in poco tempo lo porterà ai vertici dell’Ordine dei Commercialisti ed Esperti Contabili di Milano.

Massimo Rizza: l’impegno per l’ODCEC di Milano

Nel 2012 è la volta della nomina come membro del Consiglio della Fondazione dell’ODCEC di Milano. Due anni più tardi Massimo Rizza assumerà lo stesso ruolo, stavolta nel Consiglio dell’Ordine, dove rimane fino al 2020. Tra gli incarichi ricoperti anche quello di Segretario, occupandosi tra l’altro in qualità di delegato dal consiglio delle seguenti commissioni di studio: Bilancio integrato e sociale, compliance e modelli organizzativi, finanziamenti e bandi, semplificazione, startup, principi contabili. Inoltre, nel 2018, presiede la commissione dedicata all’analisi e alla classificazione dei Bilanci 2017 delle aziende non quotate con fatturati sotto i 100 milioni (Oscar del Bilancio, promosso da FERPI). Conclusasi l’esperienza nell’ODCEC, oggi è tornato a concentrarsi sulle attività dello Studio fondato con il fratello. Il suo impegno per la categoria gli è valso una medaglia al merito da parte del Collegio dei Ragionieri di Milano e Lodi (oggi ODEC). In aggiunta, Massimo Rizza è stato e continua ad essere impegnato nel sociale.

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