La partecipazione del Gruppo Valnico alla prossima edizione del TANEXPO sarà una di quelle che lasceranno il segno. L’azienda osimana ha infatti preannunciato una vera e propria “rivoluzione” del settore funerario.
Le dichiarazioni di Paolo Recantini, patron della storica azienda produttrice di bare in legno, sono chiare: verrà realizzato un cofano funebre costituito da uno speciale polimero che garantirà la piena compostabilità e biodegradabilità secondo la direttiva europea EN 14995.
Una svolta epocale. Un cofano funebre che rivoluzionerà il mercato in quanto utilizzabile sia per la sepoltura in unamazione e per la tumulazione in loculi tradizionali e areati, che per la cremazione: e non stiamo parlando del già noto cofano in cartone low-cost – peraltro vietato nel nostro paese – ma di una bara costruita con materiale bio-polimerico.
Come è nata l’idea di questo nuovo prodotto? Ci siamo rivolti direttamente al patron Recanatini per maggiori informazioni
“Come imprenditore ma soprattutto come uomo e padre, ho cercato nei limiti della mia professione di partecipare alla tutela del pianeta e delle generazioni future. Le emissioni e lo smaltimento di colle, vernici e resine nella cremazione e i tempi di rigenerazione del legno, comportano un elevato costo ambientale soprattutto per chi come il Gruppo Valnico, ha da sempre prodotto bare in legno nel massimo rispetto della natura. Abbiamo così deciso di investire tempo e denaro nella ricerca del materiale più funzionale alla produzione di cofani non inquinanti, interamente biodegradabili e conformi alle norme vigenti. Questo materiale ha tempi di rinnovamento inferiori al legno e può essere impiegato immediatamente in produzione dopo l’acquisto dimezzando i tempi del ciclo produttivo, così da garantire la massima soddisfazione del cliente.”
Il progetto annovera anche importanti collaborazioni, giusto?
“Confermo: la ricerca è stata condotta in ambiente universitario da un prestigioso ateneo nazionale, mentre la fase di lavorazione del biopolimero è stata curata da una multinazionale tra le più competenti e affidabili del settore. Processi, materiali e biopolimero sono coperti da brevetto internazionale.”
I vostri nuovissimi cofani ecologici: altre caratteristiche da menzionare?
“L’impermeabilità e la tenuta stagna dei cofani ecologici è garantita dal polimero con cui sono realizzati i cofani ecologici; il materiale si comporta come un contenitore di liquidi.”
Il prodotto è valido sia per la cremazione che per la sepoltura, ci conferma questa cosa?
“Proprio così: i vantaggi sono evidenti in entrambe le situazioni. La particolare struttura del biopolimero accelera i tempi di decomposizione nella tumulazione e inumazione, risolvendo conseguentemente problematicità legate allo spazio; nella cremazione è ridotto drasticamente il dispendio energetico per lo spessore ridotto del cofano e non vengono bruciate ulteriori sostanze ottenendo una riduzione delle emissioni di anidride carbonica.”
L’obbiettivo ci sembra evidente: la produzione di un cofano funebre ecologico, non economico.
“Esattamente. E’ evidente la tecnologia dietro a questo progetto: una bara che abbia cura dell’ambiente e che porti investimenti ed occupazione in Italia, in quanto la produzione rimane sul territorio. Era anche giunto il momento di dare una svolta ad un settore che era ormai fermo dal punto di vista tecnologico.”
Non ci resta che attendere con trepidazione TANEXPO 2014 il 21 Marzo per quella che sicuramente sarà l’innovazione 2014 del settore funerario!