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Medea a Roma al Teatro Planet con Caterina Costantini

MEDEA

Autore: Euripide, Seneca
Regia: Caterina Costantini
Compagnia: Planet Production
Cast: Caterina Costantini, Lorenza Guerrieri
Teatro Planet, Roma

Va in scena a Roma Medea con Caterina Costantini – che ne cura anche la regia – Lorenza Guerrieri e Massimo Lello. Lo spettacolo, rappresentato al Teatro Planet nei primi tre week-end di dicembre 2014, sarà anche inserito nella rassegna “Noir” presso la Sala 1 sabato 6 dicembre.

“Per questa edizione ci si è rifatti alla tradizione senechiana del mito. In Seneca, Medea perde sicuramente qualcosa in umanità rispetto al testo matrice euripideo, ma a mio parere, in modo più imperioso e più implacabile viene fuori il suo furore vendicativo e il suo aristocratico atteggiamento di fronte alla palese diffidenza e ostilità del greci. Medea non può, qui, contare sulla solidarietà del corso euripideo. È una donna sola, tradita, offesa e colta da un’ansia vendicativa terribile e irrinunciabile al tempo stesso tanto da determinarla, dopo un aspro conflitto, verso la decisione dell’uccisione dei figli. Pur sottolineando la distanza che separa il testo di Euripide dal testo di Seneca mi è sembrato opportuno rendere fisicamente visibile un legame che li tenesse uniti” (note di regia).

Il mito di Medea, eroina tragica capace, contemporaneamente, dei due gesti che sono tra loro agli antipodi nel cerchio dell’esistenza, generare e distruggere,  ha attraversato i secoli producendo una quantità enorme di materiali polimorfi, affrontando temi tutt’ora drammaticamente attuali.

INFO:
Date:  5/7 – 12/13/14 – 19/20/21 dicembre
Orari: venerdì e sabato ore 21.00, domenica ore 18.00

Teatro Planet
Via Crema 14, 00182 Roma (zona San Giovanni)
Contatti: 339 5223492

Costo ingresso: € 3.00 tessera + intero € 10.00; ridotto € 7.00

Sabato 6 dicembre ore 21.00
Sala 1
Piazza di Porta S. Giovanni 10, Roma

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Medea Fuori dal Mito: la bambina, la donna, la moglie e la madre

Davide Casali presenta il suo cortometraggio: il mito di Medea si reincarna mostrando le diverse prospettive di un’eroina capace di sottilineare le incongruenze del nostro tempo

Davide Casali

Associazione Musica Libera

e

Andrea Taddia

sono lieti di presentare:

Medea fuori dal mito

Regia di Davide Casali

Durata 42 minuti.

Italia, 2009

Medea, un mito, una donna, una bambina, un’eroina. Una delle figure più complesse della mitologia greca rivive nel film di Davide Casali. Il regista e musicista triestino dona allo spettatore diverse ipotesi sulla vicenda della moglie di Giasone, legate sia al mito che alle problematiche del nostro tempo. In 42 minuti il registra ci offre molteplici chiavi di lettura di Medea: la prima è data dalla scelta di collocare tutte le scene del film in un contesto naturale. La seconda è la ricostruzione di ciò che Medea avrebbe voluto essere e non ha potuto essere: la divisione in quattro parti della sua vita (Mattino, Mezzogiorno, Tramonto e Notte), in contrasto con la narrazione proposta dagli antichi. Siamo sicuri che tutto sia andato così? Sono numerosi i segnali che ci avvertono che forse le vicende sono diverse, ed è lo spettatore a doverli cogliere.
Davide Casali ha voluto che il personaggio fosse interpretato da quattro attrici diverse nelle varie stagioni della vita: non esiste – o comunque è di difficile reperimento – una identità che definisca Medea in modo inequivocabile, una volta per tutte. Il regista ha voluto inoltre sottolineare la possibilità che Medea abbia subito come colpa il suo essere straniera in terra greca. Si spiega, quindi la scelta di far parlare Medea, dal momento in cui arriva in Grecia, in una lingua diversa rispetto agli altri personaggi (in questo caso, si è fatto ricorso a un greco antico, molto vicino alla lingua omerica): ciò che la donna dice può essere – e in qualche caso è – soggetto a interpretazioni non univoche da parte di chi le sta intorno.

È questo forse l’aspetto più innovativo di Medea fuori dal mito, quello che lo avvicina maggiormente alle problematiche del nostro tempo: il tema dello straniero che, per quanto voglia se non assimilarsi almeno adeguarsi pacificamente al contesto sociale in cui è venuto a trovarsi, per sua scelta o per arbitrio della sorte, spesso è respinto ed emarginato, come numerosi episodi di cronaca quotidianamente ci mostrano.

Davide Casali: classe 1970, diplomato al conservatorio G. Tartini di Trieste in clarinetto. Si occupa di musica classica, musica contemporanea ed etnica, e di musica e cultura ebraica. Alcune delle sue composizioni sono state eseguite all’estero ed in Italia, anche attraverso la Rai. Ha lavorato a lungo con Moni Ovadia, Alfredo Lacosegliaz, Paolo Rossi e Giorgio Strehler, come attore-musicista nel film “La vera vita di Antonio H.” con Alessandro Haber per la regia di Enzo Monteleone, ha composto e suonato nella colonna sonora del film “Era meglio morire da piccoli” per la regia di Alessandra Scaramuzza. Ha fondato il gruppo The Original Klezmer Ensemble nel 1994 ed ha scritto di suo pugno il Cd “Altaster” stampato dalla Nota di Udine, seguito dal secondo “Retsatla” che riportano i ritmi e la tradizione ebraica attraverso il klezmer E’ la mente dei Passover, tra prog e musica klezmer. Direttore artistico del Summer Rock Festival di Trieste. Dirige l’Associazione Musica Libera. Nel 2001 ha eseguito in prima assoluta nazionale la “ Missa sub sancto tituli” di Michael Haydn. Ultimamente ha scritto due lavori musical-teatrali “Da Este ad Auschtwitz” commissionatagli dal comune di Este (Pd) e “Perché proprio noi?” commissionatagli dal Comune di Trieste e dalla cooperativa Bonawentura di Trieste. Ha lavorato con Alfredo Lacosegliaz nella nuova trasmissione di Michele Santoro “Circus” per Rai 1; sta lavorando ad un progetto di ricerca ed esecuzione di composizioni di musicisti ebrei morti nei campi di concentramento. Ha studiato direzione d’orchestra con il M° Francesco Mander. E’ stato chiamato in veste di direttore d’orchestra dalla fondazione Arturo Toscanini e dal Museo ebraico di Bologna per dirigere un concerto dedicato ai musicisti morti nei campi di concentramento.

Ha diretto l’opera “Brundibar” di Hans Krasà, opera che si eseguiva nel campo di concentramento di Terezin. Per otto anni ha organizzato il festival di musica contemporanea “Luigi Nono” di Trieste dedicato alle scuole superiori. E’ direttore artistico del Festival di musica klezmer “Città di Gradisca” e del festival Erev/Laila Nuove tracce verso Gerusalemme di musica e cultura ebraica, è stato invitato dall’Istituto Italiano di Cultura di Los angeles e di Lione per tenere delle conferenza sulla musica ebraica italiana. Ha realizzato come regista e curatore delle musiche nel 2007 il corto “Il libro di Topolò”. La passione per il mondo greco lo ha ispirato per la regia di Medea Fuori Dal Mito.

CREDITS:

Director: Davide Casali
Writers: Davide Casali, Marina Ogrin
Produced by: Andrea Taddio, Davide Casali, Associazione Musica Libera
Assistant Director: Maurizio Bressan
Cinematography by: Maurizio Bressan
Film Editing: Maurizio Bressan, Davide Casali
Costume Design by: Bruna Guadenzi
Art Direction: Monica Zaiz
Original Music: Davide Casali

Cast:
Bianca Wiesenfeld
Chiara Bressan
Roberta Colacino
Marina Ogrin
Franko Korosec
Paolo Bembi
Sonia Pellegrino Scafati
Federico Somma
Gabriele Caraffi
Gabriele Bauci
Matteo Pinamonti
Alice Bronzi
Valentina Tommasini
Giulio Caparra
Gianluca Ferrara
Federica Filstum
Elisa Rosati
Davide Degrassi
David Meden
Francesca Cantarini
Luca Maurich
Luca Fragiacomo
Gianluca Zurlo
Matteo Bari
Martina Shuster
Samuele Orlando
Monica Zaiz
Gloriana Bevitori
Alessandro Colombo

Medea fuori dal mito:

http://www.myspace.com/medeafuoridalmito

Il Trailer:

Synpress44 Ufficio Stampa:

http://www.synpress44.splinder.com

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