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Io decido: Assemblea Costituente di Progett’Azione. Cambiamo il centro destra oltre il centro destra

Progett’Azione, l’associazione politico culturale nata un anno fa per affermare un nuovo modo di fare politica nello schieramento moderato di centrodestra, si struttura e si organizza sul territorio per costruire un programma politico per il Piemonte che sappia andare oltre l’esperienza del centrodestra. Il programma delle iniziative politiche è stato presentato questa mattina in una conferenza stampa che si è svolta nella sede dell’associazione in corso Vinzaglio a Torino, presenti il presidente on. Maria Teresa Armosino e i consiglieri regionali  Angelo Burzi, Roberto Boniperti, Roberto Tentoni, Gian Luca VignaleRosanna Valle.

Domenica 2 dicembre Progett’Azione terrà la propria assemblea costituente eleggendo il direttivo del nuovo soggetto politico e dando il via alla costituzione di circoli territoriali e ambientali che dovranno favorire la partecipazione democratica dei cittadini nell’elaborazione delle nuove proposte di governo del Piemonte. L’appuntamento è per le ore 10 al Jolly Hotel Ambasciatori di corso Vittorio Emanuele II 104 a Torino. Al mattino è previsto il dibattito, mentre nel pomeriggio si svolgeranno le operazioni di voto per l’elezione del nuovo consiglio direttivo. Tutti gli iscritti potranno presentare la loro candidatura entro le ore 12 del giorno dell’assemblea, con una relazione scritta sull’attività che intenderanno sviluppare: per il voto si potranno esprimere al massimo tre preferenze. Lo slogan dell’assemblea costituente è “IOdecido: cambiamo il centrodestra… oltre il centrodestra”, per significare in modo evidente  la volontà di far partecipare tutti gli iscritti all’associazione ai processi decisionali e al futuro politico della società.

Progett’Azione – dichiarano i consiglieri regionali –  attraverso  la costituzione del gruppo consiliare regionale, si è adoperata per invertire la tendenza nella gestione economico finanziaria della Regione, riducendo l’indebitamento e recuperando risorse da destinare allo sviluppo”.

“L’obiettivo – proseguono i cinque consiglieri – è “alleggerire” il più possibile la macchina pubblica, facendo sì che si sviluppino cicli economico sociali virtuosi, in grado di ridurre la spesa pubblica per una minor tassazione e per un rilancio dell’economia reale”.

“L’esperienza del Popolo della Libertà si può ormai considerare conclusa. Ciò che è necessario fare oggi – dichiara Maria Teresa Armosino, presidente di Progett’Azione –  è ricostituire, partendo dai cittadini, un processo di partecipazione democratica basato sulla libera scelta, sulla collaborazione nella definizione degli obiettivi progettuali e sulla collaborazione nelle iniziative politiche, in grado di costruire una forza di governo nuova, libera da retaggi e pregiudizi, che promuova il merito, la libertà economica di impresa, la trasparenza, il rigore nei conti pubblici. Tutto ciò per eliminare privilegi e rendite di posizione e per dar modo ai migliori di potersi affermare, liberando nel contempo risorse per sostenere progetti di sviluppo a favore delle fasce più deboli della popolazione per sostenere la promozione sociale. Questo processo – conclude Armosino – si potrà realizzare soltanto se si saprà mettere da parte i vecchi schemi ancorati a logiche ormai superate, per aggregare attorno a un progetto politico alternativo alla cultura di sinistra le forze democratiche, moderate e liberali che sono già maggioranza nel Paese”.

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PIU’ MERITOCRAZIA ALL’INTERNO DELLA MACCHINA STATALE

A Milano nasce il ”Forum della Meritocrazia”, il 24 Novembre del 2011, presieduto da Arturo Artom: si propone di plagiare nel senso buono della parola, quella parte di Paese soggetta ancora a vecchie logiche e far capire come può essere possibile in Italia, una crescita a livello professionale. Artom è considerato uno degli imprenditori più innovativi del Paese ed anche il papa’ della liberalizzazione delle telecomunicazioni in Italia.

Arturo Artom, per far si che venisse ben compreso che gli ideali e i valori del Forum della Meritocrazia hanno un riscontro tangibile, ha commissionato ad ISPO la ricerca ”Meritocrazia e mercato del lavoro in Italia”. L’obiettivo dell’indagine è stato il rilevamento della percezione che hanno gli Italiani sul mercato del lavoro, soprattutto in un momento negativo come quello che sta vivendo il nostro Paese.

Di seguito alcuni dati della ricerca commissionata da Arturo Artom: L’85% del campione intervistato crede che le promozioni di carriera non si debbano basare sull’anzianità ma sul merito e il 67% ritiene che al momento della scelta di un collaboratore sia meglio non assumere amici o parenti ma bensì una persona esterna doverosamente selezionata. D’impatto invece il dato che riguarda il 50% del campione, indicante la preferenza nell’assegnazione di un lavoro ad un italiano a parità di competenze con un lavoratore straniero. Un altro dato interessante è legato alla formazione scolastica: il 51% degli intervistati crede che la scuola non sia in grado di trasmettere contenuti etici agli studenti. Significativo il dato che riguarda le prospettive di lavoro per i giovani in Italia: il 58% pensa che il nostro Paese sia ancora in grado di offrire opportunità importanti ed il 42% vorrebbe che lo Stato sovvenzionasse in maniera maggiore la fase di start up di giovani aziende. Infine il 76% del campione intervistato ritiene sia corretto applicare nel settore pubblico i criteri di valutazione delle risorse adottati dalle aziende private.

Luther Blissett

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MERITO E VALORE DELLE RISORSE DIVENTANO OGGETTIVI, CON PANTHERA

L’innovativo software erp Panthera permette di misurare le risorse con criteri oggettivi, incentivare i più meritevoli, rendere più efficiente l’intero percorso aziendale.
Il concetto di meritocrazia è percepito sempre più come sinonimo di efficienza ed equità, ed è un termine che ricorre ormai di frequente in molti ambiti della vita sociale e lavorativa.
Ma cosa significa meritocrazia?
Il termine identifica un modello di società in cui l’impegno e i risultati garantiscono un miglioramento della propria posizione. Questo modello, trasposto in un ambito aziendale, ha riscosso un sempre maggior successo nelle aziende italiane, grazie al suo feeling con la mentalità imprenditoriale mirata al risultato: l’azienda è efficace se il team lavora per obiettivi.
Misurare, incentivare e premiare i più meritevoli è indispensabile per generare un percorso virtuoso risultato-incentivo-risultato, realizzando all’interno dell’azienda un’organizzazione del lavoro perfettamente orientata al raggiungimento degli scopi comuni.

Ma come fornire alla direzione le performance su quantità e qualità nel lavoro delle risorse interne ed esterne, in modo da permettere una effettiva politica meritocratica? Panthera risponde a queste domande con potenti ed efficaci strumenti per la misurazione e l’incentivazione:

– Modellazione e controllo dei processi
– Monitoraggio dei ritardi nei processi
– Controllo di qualità sui processi interni ed esterni
– Gestione dei reclami interni ed esterni
– Rating dei reparti
– Analisi dei ricavi e della marginalità sulle vendite
– Definizione dei budget e degli obiettivi commerciali
– Obiettivi e premi sulle vendite
– Gestione dei calendari degli utenti e controllo delle scadenze
– Analisi delle marginalità delle commesse
– Analisi dell’efficienza dei processi
– Analisi del ritorno degli investimenti in marketing
– Log di tutte le attività degli utenti, con controllo delle modifiche ai dati sensibili

L’approccio di Panthera guida l’azienda a lavorare per obiettivi. Quando l’obiettivo diventa pervasivo per il cliente interno, la naturale conseguenza è la soddisfazione del cliente esterno.

Per approfondire gli innovativi concetti di misurazione e incentivazione di Panthera, e conoscere meglio tutti gli altri vantaggi del gestionale di seconda generazione, visita il sito http://www.panthera.it/

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INTERVISTA A SARA GIUDICE, “ROTTAMATRICE” DEL PDL…

“SELEZIONE” DELLA CLASSE POLITICA, “MERITOCRAZIA” E “DEMOCRAZIA” INTERNA AI PARTITI:

NE PARLIAMO CON…

Esiste una difficoltà di “selezione della classe politica” e di “democrazia interna” ai partiti?

Ed esiste un problema di carenza di “meritocrazia” in politica (una “questione morale”, specie coniugata al femminile)?

Questi gli interrogativi sollevati da Sara Giudice, giovane militante prima di Forza Italia e poi del Pdl, dal 2006 consigliera circoscrizione a Milano.

Domande che l’hanno spinta ad intraprendere un’iniziativa “inedita” nel suo partito (per la quale è salita alla ribalta delle cronache nazionali): l’indizione di una petizione pubblica per chiedere le dimissioni di Nicole Minetti, “igienista dentale” del Premier eletta alle elezioni regionali del 2009 dopo essere stata inserita “in extremis” nel listino bloccato del governatore Formigoni!

Tale iniziativa era destinata a suscitare “infuocate polemiche” e prese di distanza nel Pdl (partito ontologicamente poco “propenso” alla dialettica interna…).

Quello che in pochi si sarebbero aspettati, invece, sono le ampie “simpatie” che la Giudice ha riscosso tra la sua stessa base: ad oggi, sono oltre “12 mila” le firma raccolte!

Adesso, però, la Giudice rischia di pagare “a caro prezzo” il coraggio mostrato nello sfidare pubblicamente il suo Presidente: la prospettiva che le si apre davanti è l’allontanamento” dal partito!

Troppo “rischioso” concedere spazio e visibilità ad una “meteora” fuoriuscita dall’”orbita totalizzante” dal leader?

Convinto che sia sempre auspicabile “dar voce a chi non ne ha” (o a chi vorrebbero toglierla!), allora, ho invitato Sara Giudice a concedermi un’intervista per spiegare le sue ragioni e rispondere alle pesanti critiche ricevute (si è messa già in opera quella che Saviano ha definito la “macchina del fango”?).

Un’intervista che, in quanto di grande interesse politico-culturale (oltre che d’estrema attualità), ho deciso di porre alla vostra attenzione qui di seguito…

LEGGI L’INTERVISTA (e di’ pubblicamente la tua!) ALLA PAGINA:

http://gaspareserra.blogspot.com/2011/02/i-rottamatori-del-pdl.html

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Fortunato al Forum PA: “Occorre trasparenza preventiva”

Il seminario dal titolo “Il cittadino protagonista”, svoltosi il 17 maggio all’interno del Forum PA è stata un’occasione per ribadire l’importanza della trasparenza amministrativa, concetto cardine dell’attività di Civicrazia, la coalizione di oltre 4000 associazioni guidata dall’avv. Giuseppe Fortunato, componente del collegio per l’Autorità Garante per la Protezione dei dati personali e coordinatore del Laboratorio Privacy Sviluppo.
La trasparenza non può essere solo auspicata. Occorrono interventi concreti in favore di una partecipazione attiva dei cittadini alla gestione pubblica: “E’ necessario mettere il cittadino in condizione di intervenire prima che avvengano le nomine e così porre un freno al problema della corruzione e dell’incompetenza con una cura preventiva”, spiega Fortunato.
I cittadini non devono solo potersi lamentare o protestare a cose fatte, ma intervenire nelle nomine con la possibilità di presentare candidature autonome al di fuori degli schieramenti. In un sistema democratico che possa dirsi tale, deve esserci la comparazione pubblica dei curricula dei candidati, impedendo agli incompetenti di accedere alle pubbliche funzioni.
Il monito di Fortunato è chiaro: “Civicrazia condivide la ragion d’essere del Forum PA: diffondere la cultura della buona amministrazione”. Tutti coloro che sono interessati a migliorare il funzionamento della pubblica amministrazione devono collaborare attivamente per realizzare questo miglioramento, in prima persona: siano essi cittadini, amministrazioni o associazioni.

L'avv. Giuseppe Fortunato

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