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Mercato dei metalli industriali, il palladio è quello più penalizzato

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  • 23 Febbraio 2024

Lo scoppio della guerra in Ucraina ha creato delle situazioni nervose sul mercato dei metalli industriali, che nell’ultimo anno e mezzo si sono mossi in ordine sparso. Uno di quelli maggiormente in difficoltà è stato il Palladio.

Il ruolo del palladio sul mercato dei metalli

palladioBisogna anzitutto circoscrivere il ruolo che il Palladio ha in ambito industriale. Principalmente viene utilizzato per la produzione in ambito automobilistico dei convertitori catalitici. Tuttavia il suo ruolo sul mercato dei metalli è ancora più ampio, perché serve a creare celle a combustibile per produrre energia, viene utilizzato anche nella gioielleria, nell’odontoiatria e nella produzione di componenti elettronici.

Chi rifornisce il mondo di palladio

I due paesi maggiori produttori di Palladio al mondo sono Russia e Sud Africa, che da soli rappresentano l’80% della produzione totale di palladio sul mercato dei metalli. Questo aspetto è rilevante per comprendere il motivo per cui il prezzo del Palladio è in fase calante da diversi mesi. Contrariamente a quello che si pensava, non è stata vietata l’importazione di Palladio dalla Russia, e quindi l’offerta sul mercato è rimasta tonica. Più l’offerta è alta, meno tensione c’è sul prezzo .
Ma non è solo questo il motivo per cui i prezzi del palladio sono scesi ai minimi di 5 anni, sotto i 1000 dollari l’oncia e al di sotto delle principali medie mobili trading.

Il ruolo dell’automotive

La ragione principale del calo del prezzo è legata alla transizione energetica, che spinge l’industria automobilistica a ridurre le emissioni virando verso i veicoli elettrici. Proprio l’aspettativa di questo scenario ha spinto le case automobilistiche a preferire il platino, che è più economico rispetto al Palladio per produrre i catalizzatori.

Questo scenario ha fatto sì che sul mercato dei metalli il Palladio ha registrato un surplus produttivo di 300.000 once, quando appena un anno prima c’era stato un deficit di 200.000 once (dati Xetra). Questo ha alimentato anche le scorte detenute dei produttori, che sono ben oltre i dodici milioni di once.

Lo scenario

Per quanto riguarda il prossimo futuro, non si può prescindere dalla situazione relativa alla Russia. La situazione geopolitica potrebbe infatti cambiare, i livelli produttivi di Mosca e di conseguenza andare a incidere sul prezzo. Discorso analogo vale per il Sudafrica, che da tempo soffre di blackout elettrici e si trova in una situazione economica complicata. Anche questi sono fattori che potrebbero incidere sulla formazione del prezzo del Palladio in futuro.

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Mercato dei metalli in crisi: energia e materie prime sono le spine per gli imprenditori

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  • 8 Settembre 2022

Dopo il boom dei prezzi vissuto fino a qualche mese fa, il mercato dei metalli è scivolato in una situazione molto difficile.
Lo scoppio della guerra ha fatto da innesco per uno scenario che sta mettendo in ginocchio molte imprese.

Cosa succede al mercato dei metalli

mercato dei metalliI timori di contrazione economica, e quindi il calo della domanda, si sposano malissimo con il rincaro delle materie prime e dei prezzi dell’energia. A certe condizioni, per molti è meglio non produrre affatto piuttosto che farlo in perdita. E così il mercato dei metalli ha perso valore.
Prima che scoppiasse la guerra, le materie prime arrivavano in grandi quantità proprio dalle zone del conflitto. L’Ucraina era il dodicesimo produttore di acciaio, mentre il Donbass è ricca di terre rare, carbone e metalli. Poi tutto si è fermato.
La scarsità di materie prime ne ha gonfiato il prezzo, rallentando anche le consegne per i broker stp ecn che importano questi materiali devono compensare i maggiori costi dei trasporti.

Ma con il rischio recessione che avanza (e soprattutto la frenata della Cina, uno dei principali consumatori di carbone e minerali ferrosi, e più grande produttore di acciaio a livello globale), e l’inflazione energetica arrivata alle stelle, è dura andare avanti.
Sono così a rischio il settore dell’acciaio, dell’alluminio, del rame, ma anche oro e argento.

Le proiezioni di Moody’s

Di recente l’agenzia internazionale Moody’s ha corretto al ribasso le prospettive a 12 mesi di prezzo per un paniere del mercato dei metalli e delle materie prime minerarie.
I prezzi di acciaio, alluminio e rame dovrebbero andare in contrazione, anche se rimarranno su livelli elevati a causa di un’offerta che non è stata al passo con la domanda negli ultimi due anni.

Quel che conta è che secondo Moody’s, analizzando i lagging indicator del settore, alcuni prezzi scenderanno fino a toccare il costo di produzione. Ad esempio il ferro, che sul mercato dei metalli è scivolato già del 31% in un anno.
Quanto ai metalli preziosi, l’aumento dei tassi di interesse che viene portato avanti dalle banche centrali rende meno conveniente detenere oro, per questo il suo valore scenderà ancora, oltre il 6% annuale attuale. Stesso discorso vale per l’argento, che ha perso il 26% del valore su base annuale.

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Metalli Preziosi Oro e Argento Ma Non Solo

Metalli preziosi come oro, argento e platino sono tra quelli maggiormente conosciuti anche dalle persone comuni che li conoscono per il loro utilizzo nell’ambito della gioielleria.
Oro e argento sono considerati anche beni da investimento molto comuni tanto da essere, soprattutto nel caso dell’oro, paragonabili al denaro che seppur non essendo spendibili direttamente sono facilmente monetizzabili anche presso uno dei molti compro oro Firenze o di altra città.
Ma i metalli preziosi o rari non si limitano a questi ma si estendono ad altri come l’iridio, il rodio, il rutenio e l’osmio.
Questi metalli meno conosciuti valgono molto in quanto sono utilizzati in ambiti industriali e non che ne necessitano in grandi quantità.
Ciò che rende questi metalli preziosi è la loro scarsità rispetto alla richiesta di mercato, una regola di mercato che li può far arrivare a costare anche più dell’oro ma che nel lungo periodo non da le stesse garanzie non potendo essere considerati dei beni rifugio.
Oro e argento sono metalli preziosi che fin dai tempi dell’antichità sono stati utilizzati anche per favorire il commercio tra paesi lontani, prima di quel periodo l’utilizzo del prezioso metallo giallo veniva relegato a mezzo decorativo sia per le persone che per gli ambienti.
Come per ogni altro bene da investimento e non ciò che determina il prezzo aureo è il punto di equilibrio tra domanda ed offerta che soprattutto in tempi di congiuntura difficile tende a pesare a favore di aumenti di valore a volte anche molto consistenti.
Questo non accade con metalli come : iridio, platino, rutenio, ecc, questo sono aumentati di valore per il loro utilizzo in settori come quello automobilistico e il fotovoltaico.
In questo caso il loro aumento di prezzo dipende proprio dalla disponibilità rispetto alla richiesta di mercato del mondo.
Un esempio attuale è l’iridio che è aumentato in modo vertiginoso fino a 6000 dollari oncia essendo un metallo che ha caratteristiche di anti corrosione uniche anche ad alte temperature e per questo indispensabile in settori importanti come quello automobilistico, ecc.

 

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Riciclo oro dai Computer Grazie ad Enea Possibile Anche in Italia

Riciclo oro e di altri metalli è una attività che nei prossimi anni potrebbe diventare centrale per una ripresa economica sostenibile e allo stesso tempo conveniente anche per i fornitori.
Fino ad oggi le attività di riciclo oro, in particolar modo dalle vecchie schede dei pc, era un genere di lavoro che veniva svolto nei paesi del nord europa oltreché da paesi come il Giappone.
Adesso sembra che anche l’italia possa entrare nel business del riciclo oro dai rifiuti tecnologici, la notizia arriva da Enea che ha adottato un metodo a basso impatto ambientale.
Ad oggi la totalità dell’oro riciclato passava attraverso i compro oro Firenze o di altri luoghi di italia, vecchi gioielli ed oggetti in oro vegono acquistati anche se rotti o in cattive condizioni.
Il volume di affari dei compro oro in alcuni momenti ha avuto dei picchi importanti nel nostro paese, tanto che in alcuni anni l’italia è stato un paese esportatore di oro nonostante non abbia alcuni miniera aurifera in attività.
Adesso il riciclo di oro e altri metalli come: argento, platino, palladio, rame, stagno e piombo, potrebbe essere effettuato anche da vecchie schede di pc ed in futuro prossimo da ogni genere di oggetto tecnologico o elettrico.
Si chiama, Romeo (Recovery of Metals by hydrOmetallurgy) il metodo che permette una recupero del 95% nell’estrazione di oro e altri metalli.
Per la ripresa e per una svolta produttiva a basso ambientale il lavoro di Enea potrebbe andare a colmare una lacuna strategica per l’italia, fino ad oggi nel nostro paese venivano eseguite solo le fasi iniziali per poi essere estratto in altri paesi europei.
In alcuni paesi, grazie anche ad aiuti statali il settore del riciclo di oro a altri metalli da computer e ben avviato, una questione importante che contribuirebbe a risolvere la carenza di alcuni tipi di metalli necessari al settore tecnologico stesso per realizzare nuovi prodotti.

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Platino un Metallo Prezioso Decaduto che Potrebbe Tornare a Splendere

Il platino è uno dei metalli considerati più preziosi in realtà fino al 2015 era uno dei più costosi addirittura più dell’oro.

Dopo quella data si è verificato una diminuzione del prezzo del platino che lo ha portato ad essere meno costoso del prezioso metallo giallo.
Complice di questo cambio di tendenza è stata anche la grande ascesa del prezzo oro che negli ultimi 20 anni è passato da un valore inferiore ai trecento dollari al valore attuali che si aggira poco al di sotto i 1900 dollari oncia.
Una performance quella del prezioso metallo giallo che ha finito per incidere non solo sul prezzo del platino ma anche sull’economia reale con l’apertura di molte attività che riciclano come i compro oro Firenze, ecc.
Il valore del platino è in parte dovuto al suo utilizzo nell’industria automobilistica, in particolare quella riferita ai veicoli a diesel, oltre che al suo impiego nel settore della gioielleria.
Nel settore automobilistico ha inciso in modo negativo le leggi Usa che hanno finito per penalizzare il settore del diesel a tal punto da accusare una importante casa automobilistica europea in merito alla veridicità dei test effettuati sulle emissioni dei motori a gasolio.
In entrambi i settori dopo il 2015 si è verificato un calo della domanda di platino, una congiuntura che ha inevitabilmente portato ad una diminuzione del prezzo di questo metallo nobile.
Attualmente la situazione della domanda e dell’offerta rischia di rovesciarsi, il calo di richiesta sul mercato del platino ha portato alla chiusura di diversi impianti, motivo per cui gli approvvigionamenti di tale metallo sono finiti per divenire fin troppo scarsi rispetto alla richiesta.
Ad alimentare le aspettative di una ripresa del prezzo del platino c’è anche la ripresa dei consumi del comparto della gioielleria nel continente asiatico che al contrario dell’occidente sembra essere tornato a viaggiare a pieno ritmo.
Queste previsione sul prezzo del platino potrebbero favorire gli investimenti su questo metallo almeno nel breve e medio periodo, in quanto l’offerta potrebbe non essere sufficiente a soddisfare le richieste nei prossimi mesi.

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Metalli Preziosi Protagonisti nella Crisi Economica

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  • 3 Gennaio 2021

I metalli preziosi sono asset che si sono rivelati particolarmente adatti ad affrontare la crisi da lockdown che si è abbattuta sulla economia globale a causa della strategia del lockdown.
I metalli preziosi ed alcuni di quelli rari hanno avuto performance finanziarie molto superiori agli altri asset di investimento.
Se questo poteva essere scontato per l’oro non lo era altrettanto per argento, platino, rodio, ecc, che anche se con andamenti molto diversi si sono difesi bene nell’anno del lockdown dei paesi occidentali.
La quotazione oro è aumentata di oltre il 20% rispetto all’anno passato arrivando a stabilire anche un nuovo record assoluto nei primi giorni di agosto del 2020.
Investitori e risparmiatori vistosi persi a marzo, quando gli asset di investimento classici crollavano come birilli hanno dato vita ad una corsa all’acquisto di oro.
Tutto ciò ha innescato un rally del prezzo oro che ha visto coinvolto ogni comparto, etf, futures, azioni mineriarie e per chi desiderava accumulare riserve finanziarie reali oro fisico in lingotti e monete.
Ore da detenere personalmente utile in caso di crisi economica profonda in quanto funzionale da rivendere alla bisogna anche ad un banco metalli o ad un compro oro Firenze, Pisa o qualsiasi altro posto ci si trovi.
Ad un certo punto della corsa la quotazione oro ha raggiunto un livello troppo alto, tanto da incentivare nuovi investimenti in oro come bene rifugio.
Una condizione che a quel punto ha favorito l’argento che pur essendo da sempre considerato il metallo prezioso meno nobile del prezioso metallo giallo ne eredita in parte le sue caratteristiche di bene rifugio.
Questo ha portato anche l’argento a crescere di valore in modo progressivo e costante tanto da finire il 2020 con un valore superiore di quasi il 40% superiore all’anno precedente.
Tali performance dei metalli preziosi principali potrebbero continuare anche quest’anno se le condizioni della economia continuassero a stagnare a causa dei lockdown.
C’è da sottolineare che alcuni metalli come l’argento potrebbero beneficiare di una crescita di valore anche in caso di ripresa economica essendo funzionali a settori strategici della economia come quello tecnologico e quello del fotovoltaico che nei piani delle organizzazioni mondiali sembrano essere prioritari nella eventuale ripresa economica rispetto agli altri settori.

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Etica e Società

I Metalli ed il Ruolo del Fabbro nel Mondo Moderno

I metalli sono stati quelle materie prime che hanno permesso alle civiltà di fare un salto di qualità senza le quali il mondo che conosciamo oggi non sarebbe stato mai realizzato.
A dare forma ai primi oggetti realizzati con i metalli è stata la figura del fabbro che per mezzo della fusione e della lavorazione artigianale hanno dato vita ai primi oggetti metallici come utensili, armi, strumenti di lavoro fino ad oggetti di decorazione per persone e ambienti abitativi.
Oggi il mestiere di un fabbro Siena o di qualsiasi altro luogo è molto diverso rispetto al passato, l’industria produce la stragrande maggioranza degli oggetti metallici grandi e piccoli.
Il ruolo del fabbro che realizza oggetti di metallo con la forza delle braccia oggi sono una minoranza che continua a portare avanti una tradizione millenaria che oggi trova impiego a soddisfare richieste specifiche come quella di cancelli ed inferriate artigianali o in ambiti artistico come la realizzazione di oggetti decorativi che trovano nella lavorazione artigianale del fabbro un valore aggiunto per un mercato specifico che ama oggetti unici non prodotti in serie.
Se per quanto riguarda la produzione metalli il lavoro artigianale è stato in gran parte sostituito dai processi industriali il mestiere del fabbro ha ancora oggi un ruolo determinante nella società.
Le capacità del fabbro oggi sono richieste per molti lavori che si effettuano servizi di montaggio e riparazione di dispositivi che sono costituiti da meccanismi metallici che richiedono conoscenze e capacità altamente specializzate.
Oggetti come serrature, saracinesche, tapparelle, infissi e molti altri devono essere montati e in caso di necessità riparati per mezzo di tecniche che fanno parte della conoscenza che un fabbro possiede grazie alla tradizionale attività svolta per millenni nella lavorazione dei metalli.
Attualmente sono molte le aziende che operano nel settore del montaggio e della riparazione di dispositivi metallici complessi che vengono prodotti a livello industriale con procedimenti automatizzati ma che richiedono l’intervento manuale per essere messi in funzione correttamente.

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News

Mercato del nichel in attesa del boom di auto elettriche, ma quando arriverà?

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  • 28 Gennaio 2019

Per tutte le materie prime il 2018 è stato un anno irto di difficoltà. La guerra commerciale tra USA e Cina, l’ascesa del dollaro e i segnali di rallentamento dell’economia globale, hanno spinto giù la domanda e i prezzi. In questo quadro poco entusiasmante, non ha fatto eccezione il mercato del nichel, che come gli altri metalli di base ha subito pesanti cadute.

Le montagne russe del mercato del nichel

nichelIl mercato del nichel era soprattutto aggrappato alla diffusione delle auto elettriche, e alla conseguente crescita della domanda di batterie. Il tanto atteso boom però al momento non c’è stato, e secondo molti analisti non avverrà neppure nel breve termine. Una importante “spalla” per il nichel quindi mancherà all’appello ancora per un po’. Si sono altresì esauriti gli effetti (benvoli) della minore offerta, dovuta ai problemi delle miniere nelle Filippine e al naufragio di alcuni progetti in Australia. Meno offerta significa prezzi più elevati. Così era accaduto infatti a inizio 2018, con una quotazione in crescita fino al 14% nel primo semestre e i migliori indicatori di volatilità trading che invogliavano gli investitori a puntare sul metallo (che non a caso toccò un massimo di quasi 15.645 dollari a tonnellata a inizio giugno).

La guerra commerciale

A compensare alcune spinte positive al mercato, ci ha pensato l’escalation – tra giugno e luglio scorso – della guerra commerciale tra Cina e Stati Uniti. Da lì in poi è cominciata una discesa ripida dei prezzi, proseguita fino alla fine dell’anno. L’avversione al rischio che s’è respirata sui mercati ha messo le ali al dollaro USD, che per alcune settimane è stato caposaldo delle strategie trading intraday forex giornaliero degli operatori finanziari. Tutto questo ha depresso il valore delle merci. Non è servito a nulla neppure il crollo delle scorte (al London Metal Exchange quelle di nichel sono passate da 350.000 tonnellate a 209.000 tonnellate, -40%), un segnale che normalmente evidenzia un deficit di approvvigionamento, e che in teoria dovrebbe far schizzare i prezzi.

Lo scenario futuro

Anche questo 2019 per il mercato del nichel s’è aperto con molte incognite e poche certezze. Più difficile immaginare un improvviso boom dei veicoli elettrici. Gli analisti ricordano inoltre che anche per quest’anno, la maggiore richiesta di nichel arriverà ancora dal comparto metallurgico. L’acciaio inossidabile continuerà ad essere il primo utilizzatore di nichel per ancora molto tempo. Secondo gli analisti i prezzi continueranno quindi a soffrire, a meno che non ci siano significativi miglioramenti nella guerra commerciale tra USA e Cina. Il mercato… fa il tifo per Pechino.

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Primo seminario in Italia sui metalli rari

Primo seminario in Italia sui metalli rari Sabato 10 marzo 2012. Sono metalli scarsi in tutto il mondo, ma molto utilizzati dalle industrie high-tech, nel settore medico, metallurgico, delle energie rinnovabili, militare, automobilistico, etc. I nomi di questi metalli, chiamati anche metalli strategici, non sono molto conosciuti dal grande pubblico: afnio, tellurio, tungsteno, gallio, germanio, tantalio, cromo, molibdeno, indio, bismuto, zirconio e le cosiddette terre rare, sono solo alcuni di questi metalli, la cui produzione è quasi esclusivamente concentrata in Cina.
Il seminario illustrerà cosa sono esattamente questi metalli, le loro applicazioni, le prospettive di disponibilità nel breve e nel medio termine, oltre
all’andamento dei prezzi di metalli, il cui squilibrio tra domanda e offerta sta creando grandi tensioni in tutto il mondo.
Il seminario è organizzato da AB4TRADE e SWISS METAL ASSETS, aziende che offrono, per la prima volta in Italia, anche all’investitore privato la possibilità di acquistare fisicamente metalli rari, proprio come avviene per l’oro e per l’argento. Come già avviene in Svizzera, Germania, Inghilterra e Stati Uniti anche il privato può possedere un bene tangibile, reale e di valore per preservare il proprio capitale in periodi di grande incertezza economica e finanziaria.
L’ingresso al seminario è gratuito ma su invito. Per richiederlo scrivere a [email protected]. Il seminario avrà luogo il 10 marzo 2012 a Villa Fenaroli, Rezzato (Brescia) e inizierà alle ore 9.30 con la registrazione dei partecipanti.

Altre informazioni su:

www.ab4trade.com
www.metallirari.com

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Risorse geologiche in esaurimento a rischio: rame, oro, argento e altri metalli

compro oro

Il mondo produttivo come lo conosciamo oggi sembra proprio destinato a dover subire profondi cambiamenti, le proiezioni di alcuni studi rivelano che le risorse terrestri utili a produrre i principali metalli che vengano utilizzati nell’industria attuale abbiano solo pochi decenni di approvigionamento ai ritmi attuali: Le previsioni vanno dai 30 anni per l’argento, ai poco più di 40 per l’ oro anche s eva meglio per il platino che sembra avere più di 300 anni di vita. Ma non sono solo i metalli preziosi ad avere problemi di esaurimento; il rame uno dei metalli più utlizzati sembra potrebbe finire in 60 anni, altri metalli in esaurimento rapido sono l’indio, nichel, stagno, zinco e antimonio. Un metallo che sembra possa durare ancora per molto sembra essere l’alluminio. La notizia buona è che saremo costretti ad utilizzare il riciclo per poter continuare ad utilizzare questi metalli, questo potrebbe dare il via a vere politiche di recupero che potrebbero avere benefici positivi sull’ambiente, qualcuno sta ipotizzando anche o sfruttamento dei metalli presenti nello spazio ipotesi che finirà per diventare realtà ma che verosimilmente dovrà attendere ancora molto tempo, nel frattempo sarebbe bene abituarsi a non sprecare troppo questi metalli visto che tra breve la scarsità potrebbe provocarne vertiginosi aumenti come già sta accadendo per il rame.

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Ottenere oro artificialmente

compro oro

Il mito di Re Mida è una delle leggende più conosciute che ruguardano l’oro e che rispecchia l’antichissimo sogno dell’uomo di riuscire ad avere ingenti quantità di oro, la ricerca dell’oro è stata perseguita da millenni per mezzo dei giacimenti auriferi, che si sono scoperti un pò ovunque nel mondo e nei quai moltissimi uomini si sono adoperati per saziare la sete di oro dei potenti delle varie epoche. Un altro metodo di ottenere il prezioso metallo giallo meno conosciuto e riservato a pochi alchimisti, fu la ricerca per scoprire metodi per ottenere oro per mezzo della trasformazione di altri elementi. Notizie frammentarie e di discutibile provenienza ci raccontano di alcuni alchimisti che si erano guadagnati la fama di trasformatori d’oro ma in mancanza di prove certe dobbiamo considerare questi fatti come pura fantasia popolare. Oggi comunque con l’avvento della tecnologia e della scoperta del nucleare possiamo teoricamente ottenere oro da altri elementi. In alcuni laboratori nucleari in concomitanza di certi esperimenti finalizzati ad altri scopi, sono state ottenute parti di oro, partendo da questi esperimenti avanzati è stato possibile ottenere oro per mezzo di fusioni nucleari di alcuni metalli e dal bombardamento nucleare di metalli specifici con numero atomico vicino all’oro, questi modi hanno aperto la possibilità di ottenere effettivamente oro in laboratorio. La difficolta sostanziale che impedisce una produzione artificiale dell’oro sono i costi di realizzazione, che ad oggi risultano proibitivi in quanto i costi superano di ben oltre le spese necessarie per sostenere i metodi di estrazione attuali oltre a necessitare di laboratori nucleari con attrezzature talmente sofisticate e particolari da trovarsi solo in pochi paesi con costi di gestione elevatissime. Nonostante la scoperta di poter ottenere elementi in modo artificiale tale produzione di oro non è attuamente attuabile, per questo motivo almeno al momento i metodi di estrazione dell’oro dalla terra e dalle miniere rimangano le uniche strade percorribili da intraprendere per ottenere oro, in attesa di qualche progresso al momento alquanto improbabile che permetta di gestire le manipolazioni nucleari degli elementi in modo semplice e sicuro anche da comuni laboratori industriali.

 

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