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Unibg: 160 posti per Scienze della Formazione Primaria

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  • 23 Maggio 2019

Confermati dal Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca anche per il prossimo anno accademico 2019-2020 i 160 posti per le immatricolazioni degli studenti al I anno del corso di laurea in Scienze della Formazione Primaria dell’Università di Bergamo, incrementati lo scorso anno accademico. Scienze della formazione primaria rientra nei corsi a numero programmato nazionale per i quali il Miur gestisce i posti disponibili e indica modalità, data e struttura del test nazionale di ammissione.

In Lombardia sono tre le Università che permettono agli aspiranti insegnanti di formarsi in questo campo: l’Università degli studi di Bergamo, l’Università Cattolica del Sacro Cuore e l’Università degli studi di Milano Bicocca.

«Essere una delle tre sole università lombarde che offrono questo corso di studi, partito nell’anno accademico 2016/2017 con soli 95 posti, conferma la giusta direzione intrapresa in termini di offerta formativa – commenta il Rettore dell’Università degli Studi di Bergamo Remo Morzenti Pellegrini -. Ulteriore conferma del successo di questo corso sono i numeri: l’anno scorso si sono presentate al test d’ammissione 448 aspiranti matricole».

«Il corso in Scienze della formazione primaria è una laurea magistrale a ciclo unico, quinquennale, articolata in corsi, laboratori, tirocinio, tra loro in connessione e sinergia, per far dialogare in modo costruttivo teoria e pratica – aggiunge Marco Lazzari, Direttore del Dipartimento di Scienze umane e sociali dell’Università degli Studi di Bergamo – Questa alternanza è un po’ la cifra che caratterizza il nostro corso di studio rispetto agli altri sul territorio nazionale, in quanto la perseguiamo sin dal primo anno, inviando gli studenti a fare esperienza nelle scuole prima ancora che comincino le vere e proprie attività di tirocinio.Specializzarsi in questo campo assicura, inoltre, una piena occupazione: i nostri studenti fin dal secondo anno vengono coinvolti in supplenze spesso addirittura estese a oltre sei mesi».

Il corso di studi promuove inoltre attività di peer tutoring tra studenti delle diverse annualità che favoriscono la messa in gioco autentica di ognuno e l’implementazione personalizzata di competenze, autonomia e responsabilità.

L’apertura delle pre-iscrizioni al test è fissata per lunedì 8 luglio , con scadenza alle ore 12 di venerdì 30 agosto. Il test di ammissione nazionale si svolgerà venerdì 13 settembre. Per ulteriori informazioni www.unibg.it.

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Il Capo Dipartimento per la Formazione, Giuseppe Valditara in visita all’Università degli Studi di Bergamo

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  • 3 Aprile 2019

Nella mattinata di lunedì 1° aprile, il rettore Remo Morzenti Pellegrini, i prorettori, il direttore generale e i direttori dei 7 dipartimenti dell’Università degli studi di Bergamo hanno incontrato il professor Giuseppe Valditara, capo dipartimento per la formazione superiore e per la ricerca del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca.

Una visita eccezionale quella del professor Valditara che segna la prima visita di un capo dipartimento del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca nella storia dell’ateneo bergamasco. Un’occasione unica per raccontare un sistema universitario solido, ben connesso con il territorio, distintivo sul piano lombardo e nazionale, con progetti di respiro internazionale. Un ateneo di eccellenza pronto per un nuovo salto di qualità.

Apprezzo molto il lavoro che sta facendo il Rettore con cui c’è un dialogo eccellente – ha detto il prof. Giuseppe Valditara, spiegando – Ritengo che la realtà bergamasca debba essere sostenuta perché rappresenta il meglio dell’Università italiana che deve investire nel ruolo internazionale per rappresentare un’eccellenza mondiale. Il grado di internazionalizzazione dell’Università di Bergamo deve crescere sempre di più perché dobbiamo espandere attraverso la ricerca anche il ruolo delle nostre imprese nel mondo. Dobbiamo creare rapporti sempre più stretti con altri paesi europei su progetti concreti di ricerca, in particolare sul tema strategico dell’intelligenza artificiale, sviluppando interscambio e relazioni che rafforzino il nostro paese nel dialogo all’interno della UE. Bergamo può svolgere un ruolo significativo in questa diplomazia della ricerca”. 

 

L’Università ha raggiunto ottimi risultati in termini di qualità della didattica, riconoscimenti della ricerca e bilanci, di spazi per gli studenti, rientrando tra i più alti ranking internazionali. Uno studente su due approda all’ateneo da fuori provincia e in molti casi anche da fuori regione: a Bergamo trova una città accogliente, servizi collaterali, spazi più che dignitosi e un’offerta formativa al passo con i tempi.

Durante la visita, il capo dipartimento Valditara ha visto da vicino i grandi passi compiuti negli ultimi anni dall’Università degli studi di Bergamo in termini di didattica, ricerca e terza missione. Sette progetti PRIN (Progetti di Ricerca d’Interesse Nazionale) attivi, 29 progetti internazionali dal 2015, 25 progetti Regione Lombardia dal 2015, 26 progetti da altri bandi competitivi dal 2015. 340 professori e ricercatori, 90 assegnisti di ricerca, 200 visiting scholar & professor, 230 dottorandi. 5.000 pubblicazioni scientifiche indicizzate in Scopus, 20.700 prodotti nell’archivio istituzionale di Ateneo, 11% pubblicazioni open access, 1.200 pubblicazioni scientifiche l’anno (anno 2017), 35 brevetti depositati con inventori UniBg, 11 spin-off e 27 start-up.

Questi i numeri della ricerca che affiancano in parte la Terza Missione dell’ateneo. La Terza Missione, infatti, secondo le linee guida ANVUR, consta di due ambiti principali: la valorizzazione della ricerca e la produzione di beni pubblici di natura sociale, educativa e culturale. Su quest’ultimo punto l’ateneo ha investito particolarmente nell’anno 2018: in occasione delle celebrazioni del 50esimo anno d’attività sono stati organizzati 100 appuntamenti aperti al pubblico che hanno visto i docenti scendere dalle cattedre e trasmettere il proprio sapere a studenti, anziani, adulti e bambini, attraverso rassegna letterali, cinematografiche, visite guidate e molto altro.

Sul fronte della didattica, l’Università, unica in Lombardia insieme al Politecnico di Milano, è sempre riuscita a corrispondere la borsa di studio a tutti gli idonei non esigendo interamente le quote della borsa in servizi, di cui si è assunta l’onere, ma destinando lo stanziamento all’erogazione del beneficio in denaro agli studenti bisognosi e meritevoli. E ancora: il programma “Top TEN Student Program” a favore degli studenti meritevoli, iscritti o che prendano iscrizione per la prima volta all’Università degli Studi di Bergamo, un programma di esenzione totale o parziale dal pagamento del contributo onnicomprensivo sino al 10% degli studenti iscritti alle lauree triennali, magistrali a ciclo unico e magistrali (che integrino i requisiti soggettivi di merito) e le esenzioni previste per i beneficiari di borsa di studio.

Anche questo nuovo anno accademico porta con sé diverse novità in termini di offerta formativa, con 1 nuovo corso e 4 nuovi curricula, e luoghi della didattica: dopo l’ampliamento degli spazi del dipartimento di lettere, filosofia e comunicazione, è il turno del campus di ingegneria.

«Stiamo vivendo un grande cambiamento – sottolinea il rettore Remo Morzenti Pellegrini iniziamo ora a raccogliere i frutti di un lavoro di qualità, concreto e di grande valore, che abbiamo costruito negli anni, nonostante le difficoltà del sottodimensionamento e sottofinanziamento. Crescono gli iscritti, la varietà di corsi e curricula, i numeri della ricerca e i servizi della didattica. Non possiamo fermarci: come chiediamo ai nostri studenti di puntare al massimo, di ragionare per obiettivi e non per traguardi, anche noi dobbiamo alzare l’asticella. Abbiamo il diritto di crescere e di avere tutti gli strumenti per farlo»

Nonostante l’Università degli studi di Bergamo goda di ottima reputazione internazionale, al 94° posto nella prestigiosa Young University Rankings, la classifica delle università mondiali di età pari o inferiore a 50 anni elaborata dalla rivista inglese Times Higher Education e nonostante la riconosciuta qualità della sua ricerca scientifica, come emerso dall’ultima valutazione dell’ANVUR, l’Ateneo si ritrova con un rapporto docenti, personale tecnico amministrativo, studenti tra i più bassi d’Italia: circa il 30% in meno di docenti e il 40% in meno di personale tecnico amministrativo rispetto ad altri atenei con lo stesso numero di studenti.

«Per fare il salto di qualità e puntare alla vera eccellenza abbiamo bisogno di investire ulteriormente nella crescita del nostro ateneo e per riuscirci serve il contributo di tutti. Vogliamo essere eccellenti per spiegare il sapere, per attrarre risorse, per avere giovani più preparati al lavoro» dichiarò il rettore poco meno di un anno fa sottoponendo ai politici bergamaschi il “caso Bergamo”, ovvero quello di un ateneo virtuoso (indicatore di sostenibilità finanziaria al di sopra della media degli atenei italiani e un basso rapporto spesa-personale) ma sottofinanziato e sottodimensionato per via del blocco del turnover e della crescita costante degli iscritti.

Un ateneo fino ad ora limitato nel salto di qualità dai meccanismi di assegnazione del fondo di finanziamento ordinario statale che penalizzano nuove assunzioni di personale docente e tecnico amministrativo, indispensabile per la sostenibilità e lo sviluppo offerta formativa. E una prima risposta è arrivata, lo scorso 14 marzo, con il via libera del Ministro Bussetti al decreto relativo al Piano straordinario di assunzioni per ricercatori universitari senior (docenti che dopo 3 anni di didattica e ricerca possono passare al ruolo di professore associato), che porterà 1511 nuovi docenti negli atenei, 15 dei quali saliranno in cattedra a Bergamo nel prossimo anno accademico. Primo step dell’iter di potenziamento del personale che vede nei prossimi 3 anni l’arrivo a Bergamo di 110 nuovi docenti e 80-90 assunzioni di personale ATA, appianando così la discrepanza tra personale e studenti. L’Ateneo è ora in attesa, dopo il riconoscimento di “virtuosità” da parte del MIUR, di poter assumere grazie alle annunciate e imminenti “facoltà assunzionali” straordinarie.

 

Dopo l’appuntamento con i vertici dell’ateneo, il professor Valditara e il rettore Morzenti Pellegrini sempre presso la sede di Caniana hanno incontrato la senatrice Alessandra Gallone e Massimo Giupponi, direttore generale di Ats Bergamo mentre in rettorato, i vertici del Conservatorio «Gaetano Donizetti», Patrizia Graziani, dirigente dell’Ufficio Scolastico Territoriale, e Alessandra Pioselli direttore dell’Accademia di Belle Arti G. Carrara.

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Il Viceministro Giuseppe Valditara in visita all’Università degli Studi di Bergamo

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  • 3 Aprile 2019

Nella mattinata di lunedì 1° aprile, il rettore Remo Morzenti Pellegrini, i prorettori, il direttore generale e i direttori dei 7 dipartimenti dell’Università degli studi di Bergamo hanno incontrato il professor Giuseppe Valditara, capo dipartimento per la formazione superiore e per la ricerca del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca.

Una visita eccezionale quella del professor Valditara che segna la prima visita di un capo dipartimento del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca nella storia dell’ateneo bergamasco. Un’occasione unica per raccontare un sistema universitario solido, ben connesso con il territorio, distintivo sul piano lombardo e nazionale, con progetti di respiro internazionale. Un ateneo di eccellenza pronto per un nuovo salto di qualità.

Apprezzo molto il lavoro che sta facendo il Rettore con cui c’è un dialogo eccellente – ha detto il prof. Giuseppe Valditara, spiegando – Ritengo che la realtà bergamasca debba essere sostenuta perché rappresenta il meglio dell’Università italiana che deve investire nel ruolo internazionale per rappresentare un’eccellenza mondiale. Il grado di internazionalizzazione dell’Università di Bergamo deve crescere sempre di più perché dobbiamo espandere attraverso la ricerca anche il ruolo delle nostre imprese nel mondo. Dobbiamo creare rapporti sempre più stretti con altri paesi europei su progetti concreti di ricerca, in particolare sul tema strategico dell’intelligenza artificiale, sviluppando interscambio e relazioni che rafforzino il nostro paese nel dialogo all’interno della UE. Bergamo può svolgere un ruolo significativo in questa diplomazia della ricerca”. 

 

L’Università ha raggiunto ottimi risultati in termini di qualità della didattica, riconoscimenti della ricerca e bilanci, di spazi per gli studenti, rientrando tra i più alti ranking internazionali. Uno studente su due approda all’ateneo da fuori provincia e in molti casi anche da fuori regione: a Bergamo trova una città accogliente, servizi collaterali, spazi più che dignitosi e un’offerta formativa al passo con i tempi.

Durante la visita, il capo dipartimento Valditara ha visto da vicino i grandi passi compiuti negli ultimi anni dall’Università degli studi di Bergamo in termini di didattica, ricerca e terza missione. Sette progetti PRIN (Progetti di Ricerca d’Interesse Nazionale) attivi, 29 progetti internazionali dal 2015, 25 progetti Regione Lombardia dal 2015, 26 progetti da altri bandi competitivi dal 2015. 340 professori e ricercatori, 90 assegnisti di ricerca, 200 visiting scholar & professor, 230 dottorandi. 5.000 pubblicazioni scientifiche indicizzate in Scopus, 20.700 prodotti nell’archivio istituzionale di Ateneo, 11% pubblicazioni open access, 1.200 pubblicazioni scientifiche l’anno (anno 2017), 35 brevetti depositati con inventori UniBg, 11 spin-off e 27 start-up.

Questi i numeri della ricerca che affiancano in parte la Terza Missione dell’ateneo. La Terza Missione, infatti, secondo le linee guida ANVUR, consta di due ambiti principali: la valorizzazione della ricerca e la produzione di beni pubblici di natura sociale, educativa e culturale. Su quest’ultimo punto l’ateneo ha investito particolarmente nell’anno 2018: in occasione delle celebrazioni del 50esimo anno d’attività sono stati organizzati 100 appuntamenti aperti al pubblico che hanno visto i docenti scendere dalle cattedre e trasmettere il proprio sapere a studenti, anziani, adulti e bambini, attraverso rassegna letterali, cinematografiche, visite guidate e molto altro.

Sul fronte della didattica, l’Università, unica in Lombardia insieme al Politecnico di Milano, è sempre riuscita a corrispondere la borsa di studio a tutti gli idonei non esigendo interamente le quote della borsa in servizi, di cui si è assunta l’onere, ma destinando lo stanziamento all’erogazione del beneficio in denaro agli studenti bisognosi e meritevoli. E ancora: il programma “Top TEN Student Program” a favore degli studenti meritevoli, iscritti o che prendano iscrizione per la prima volta all’Università degli Studi di Bergamo, un programma di esenzione totale o parziale dal pagamento del contributo onnicomprensivo sino al 10% degli studenti iscritti alle lauree triennali, magistrali a ciclo unico e magistrali (che integrino i requisiti soggettivi di merito) e le esenzioni previste per i beneficiari di borsa di studio.

Anche questo nuovo anno accademico porta con sé diverse novità in termini di offerta formativa, con 1 nuovo corso e 4 nuovi curricula, e luoghi della didattica: dopo l’ampliamento degli spazi del dipartimento di lettere, filosofia e comunicazione, è il turno del campus di ingegneria.

«Stiamo vivendo un grande cambiamento – sottolinea il rettore Remo Morzenti Pellegrini iniziamo ora a raccogliere i frutti di un lavoro di qualità, concreto e di grande valore, che abbiamo costruito negli anni, nonostante le difficoltà del sottodimensionamento e sottofinanziamento. Crescono gli iscritti, la varietà di corsi e curricula, i numeri della ricerca e i servizi della didattica. Non possiamo fermarci: come chiediamo ai nostri studenti di puntare al massimo, di ragionare per obiettivi e non per traguardi, anche noi dobbiamo alzare l’asticella. Abbiamo il diritto di crescere e di avere tutti gli strumenti per farlo»

Nonostante l’Università degli studi di Bergamo goda di ottima reputazione internazionale, al 94° posto nella prestigiosa Young University Rankings, la classifica delle università mondiali di età pari o inferiore a 50 anni elaborata dalla rivista inglese Times Higher Education e nonostante la riconosciuta qualità della sua ricerca scientifica, come emerso dall’ultima valutazione dell’ANVUR, l’Ateneo si ritrova con un rapporto docenti, personale tecnico amministrativo, studenti tra i più bassi d’Italia: circa il 30% in meno di docenti e il 40% in meno di personale tecnico amministrativo rispetto ad altri atenei con lo stesso numero di studenti.

«Per fare il salto di qualità e puntare alla vera eccellenza abbiamo bisogno di investire ulteriormente nella crescita del nostro ateneo e per riuscirci serve il contributo di tutti. Vogliamo essere eccellenti per spiegare il sapere, per attrarre risorse, per avere giovani più preparati al lavoro» dichiarò il rettore poco meno di un anno fa sottoponendo ai politici bergamaschi il “caso Bergamo”, ovvero quello di un ateneo virtuoso (indicatore di sostenibilità finanziaria al di sopra della media degli atenei italiani e un basso rapporto spesa-personale) ma sottofinanziato e sottodimensionato per via del blocco del turnover e della crescita costante degli iscritti.

Un ateneo fino ad ora limitato nel salto di qualità dai meccanismi di assegnazione del fondo di finanziamento ordinario statale che penalizzano nuove assunzioni di personale docente e tecnico amministrativo, indispensabile per la sostenibilità e lo sviluppo offerta formativa. E una prima risposta è arrivata, lo scorso 14 marzo, con il via libera del Ministro Bussetti al decreto relativo al Piano straordinario di assunzioni per ricercatori universitari senior (docenti che dopo 3 anni di didattica e ricerca possono passare al ruolo di professore associato), che porterà 1511 nuovi docenti negli atenei, 15 dei quali saliranno in cattedra a Bergamo nel prossimo anno accademico. Primo step dell’iter di potenziamento del personale che vede nei prossimi 3 anni l’arrivo a Bergamo di 110 nuovi docenti e 80-90 assunzioni di personale ATA, appianando così la discrepanza tra personale e studenti. L’Ateneo è ora in attesa, dopo il riconoscimento di “virtuosità” da parte del MIUR, di poter assumere grazie alle annunciate e imminenti “facoltà assunzionali” straordinarie.

 

Dopo l’appuntamento con i vertici dell’ateneo, il professor Valditara e il rettore Morzenti Pellegrini sempre presso la sede di Caniana hanno incontrato la senatrice Alessandra Gallone e Massimo Giupponi, direttore generale di Ats Bergamo mentre in rettorato, i vertici del Conservatorio «Gaetano Donizetti», Patrizia Graziani, dirigente dell’Ufficio Scolastico Territoriale, e Alessandra Pioselli direttore dell’Accademia di Belle Arti G. Carrara.

 

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Verso il mio Futuro: Materiale per le Scuole da distribuire durante gli Open Day

Il MIUR lancia Verso il mio futuro, il Portale dedicato all’orientamento degli studenti in entrata e in uscita dalle scuole secondarie di II grado (scuole superiori). Il nuovo Portale è il primo ed il più completo spazio web contenente tutte le informazioni ed i dettagli in merito agli indirizzi scolastici e ai curricula al loro interno attivati. All’interno del Portale è possibile visitare la sezione dedicata alle Iscrizioni Online con tutte le indicazioni utili sulla nuova procedura di iscrizione degli studenti nelle scuole italiane.

In concomitanza con l’apertura delle nuove procedure di iscrizione Online riservate a tutti gli studenti italiani, il MIUR lancia Verso il mio futuro, il Portale dedicato all’orientamento scolastico in entrata e in uscita dalle scuole secondarie di II grado (scuole superiori).

Il nuovo Portale, dedicato all’orientamento per gli studenti che si affacciano o che lasciano le scuole superiori, è il primo strumento innovativo e completo, con al suo interno una pluralità di contenuti dedicati alla descrizione dettagliata dei profili e delle caratteristiche degli indirizzi scolastici e di tutti i curricula al loro interno attivati, previsti dall’ordinamento scolastico nazionale.
In particolare, il Portale presenta le sezioni dedicate a licei, istituti professionali, istituti tecnici e agli istituti di formazione professionale (IEFP).

Nelle pagine interne delle sezioni è possibile consultare i contenuti di presentazione degli indirizzi e le schede specifiche inerenti tutti i curricula attivati nei rispettivi ordinamenti scolastici, con particolare riferimento al profilo di studente al quale il singolo indirizzo scolastico si rivolge, le competenze che lo studente aspira ad acquisire e il link di approfondimento con i quadri orari dei percorsi e la ripartizione settimanale delle materie.

Nello specifico, tra le sezioni del Portale dedicato all’orientamento, è indispensabile visitare la sezione dedicata alle Iscrizioni Online con tutte le indicazioni utili sulla nuova procedura di iscrizione degli studenti nelle scuole italiane (anche superiori) e con tutte le info relative a “scuola in chiaro”, lo strumento presente all’interno del sito MIUR, utile per trovare i codici identificativi delle scuole, necessari al completamento delle domande online di iscrizione.

Consultabile inoltre in homepage la lettera indirizzata agli studenti, del Sottosegretario all’Istruzione, Elena Ugolini, con le parole di esortazione ed i consigli dedicati a tutti coloro che si apprestano a scegliere il loro percorso prima e dopo le scuole superiori.

FONTE: Verso il mio futuro

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Braga Teramo:Laureati del giorno 10 giugno 2009

Si comunicano i nominativi dei neo-laureati, provenienti anche da regioni limitrofe con una significativa e importante presenza di aquilani, che hanno discusso la tesi relativa al Biennio di Formazione Docenti – SSIS per le classi di concorso di Educazione Musicale e Strumento Musicale nella scuola media in data 10 giugno 2009.
Il titolo conseguito – trattandosi di una laurea di II livello che è contestualmente abilitazione alla docenza- consente l’accesso alle graduatorie ad esaurimento per l’insegnamento nelle scuole statali.
Battistini Algino, AJ77-Pianoforte ,votazione: 99,4/100
Castronovo Marzia, AA77- Arpa, votazione: 99,6/100
Carlini Daniela, AM77- Violino, votazione: 99,6/100
Di Gennaro Morena , AM77- Violino, votazione: 100/100
De Francesco Graziella, AM77 – Violino , votazione: 100 e lode
D’Angelo Paolo, AB77 – Chitarra, votazione: 98,7/100
Di Gregorio Alessandro, AB77 – Chitarra, votazione: 99,4/100
Medori Cristina, AM77 – Violino, votazione: 99,4/100
Micheli Federico, AM77 – Violino, votazione: 99,5/100
Paolone Raffaella, AM77 – Violino, votazione: 99,7/100
Ruscitti Lorena, AJ77 – Pianoforte, votazione: 98,6/100
Travaglia Marco, AB77 – Chitarra, votazione: 98,8/100
Zeppilli Serena, AC77 – Clarinetto, votazione: 98,5/100

Ufficio Stampa Istituto Braga Teramo

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Lauree Biennio Formazione Docenti Braga Teramo

Si concluderà nei giorni 10,11,12 giugno 2009 il Biennio di Formazione Docenti – SSIS per le classi di concorso di Educazione Musicale e Strumento Musicale nella scuola media, tenutosi negli Anni Accademici 2007-08 e 2008-09.

Si tratta di un percorso che il Braga ha saputo attivare nel novembre 2007 con tempestività dando ancora una volta una seria, mirata e concreta risposta alle esigenze del territorio.

Il titolo conseguito dai 40 neolaureati consentirà loro – trattandosi di una laurea di II livello che è contestualmente abilitazione alla docenza- di accedere alla graduatorie ad esaurimento per l’insegnamento e quindi di poter diventare docenti a tempo indeterminato nelle scuole statali, con un sicuro sbocco istituzionale e lavorativo per i loro studi musicali.

Il corso, che ha previsto due anni di intenso lavoro con 40 discipline di studio e 1200 ore di lezione, ha consentito ai neo-docenti una formazione completa, che spazia dalla pedagogia alla legislazione, dalla prassi esecutiva a discipline quali l’informatica musicale o la popular music, allargando pertanto i confini di una formazione musicale non piu’ ristretta alla semplice esecuzione.

L’Istituto “Braga” si è convenzionato con l’occasione con il Conservatorio “L. D’Annunzio” di Pescara, con una partnership che si è rivelata vincente e produttiva, e che è stata rinnovata anche per il secondo ciclo, iniziato quest’anno.

Per l’ineccepibile organizzazione del Biennio di formazione docenti, che ha posto ancora una volta il Braga all’avanguardia in italia, è doveroso sottolineare la professionalità del coordinatore e vicedirettore M° Piero Di Egidio.

I laureandi, provenienti anche da regioni limitrofe con una significativa e importante presenza di aquilani, discuteranno una tesi di laurea di carattere didattico-sperimentale con contemporanee prove strumentali.

Gli strumenti interessati sono Arpa, Clarinetto, Flauto, Sassofono, Oboe, Violino, Pianoforte e Chitarra.

Il Direttore M° Antonio Castagna

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Ammissioni a.a. 2009/10 presso Istituto Superiore di Studi Musicali “Gaetano Braga” di Teramo

Si comunica che le domande di iscrizione relative all’anno accademico 2009/10 per le scuole di vecchio ordinamento dovranno essere presentate entro il 30 giugno 2009;
i moduli sono disponibili presso la segreteria dell’Istituto o sul sito all’indirizzo http://www.istitutobraga.it/moduli.htm.

I posti disponibili sono i seguenti:
Sede Teramo

CANTO N° 3 posti
CHITARRA N° 1 posto
CLARINETTO N° 5 posti
FLAUTO N° 1 posto
OBOE N° 4 posti
PIANOFORTE N° 9 posti
SASSOFONO N° 3 posti
VIOLINO N° 4 posti
VIOLA N° 3 posti
VIOLONCELLO N° 2 posti
Sede decentrata di Giulianova

CANTO N° 3 posti
CHITARRA N° 1 posto
CLARINETTO N° 4 posti
PIANOFORTE N° 7 posti
SASSOFONO N° 3 posti
VIOLINO N° 3 posti
VIOLONCELLO N° 2 posti

Le istanze relative ai corsi di I e di II livello dovranno essere presentate entro il 31 ottobre 2009.
In merito al Biennio di Formazione Docenti si informa l’utenza che l’attivazione di un ulteriore ciclo è subordinata ad apposito provvedimento ministeriale in itinere.
L’eventuale attivazione di esso sarà tempestivamente comunicata sul sito dell’Istituto.

E’ possibile visionare il manifesto relativo agli esami di ammissione all’indirizzo http://www.istitutobraga.it/ManifestoAmmissioni09.htm.

Il Direttore M° Antonio Castagna

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