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Tony Dallara for Christmas: Mostra Evento del grande cantante presso Casaidea

Mostra Evento

“Tony Dallara for Christmas”

Casaidea, azienda operante nel settore dell’Architettura, dell’Arredamento e dell’Antiquariato fin dal 1928, ospiterà dall’1 al 24 dicembre 2013 un’esclusiva ed inedita mostra evento di Tony Dallara.

L’Artista ritorna dopo il grande successo della stagione eventi 2012, che l’ha visto ospite con una personale di oltre 20 opere ripercorrenti il suo lungo e inusuale percorso artistico.

All’interno dell’antica Chiesetta del Viandante, location dal suggestivo fascino risalente al 1626 e trasformata nel 2010 dalla famiglia Acerbi in un poliedrico spazio polivalente denominato “Casa delle Idee”, l’artista presenterà una serie di eclettiche porcellane, pezzi unici che si fondono perfettamente con la costante e attenta interpretazione dell’assoluto infinito, immaginato e impresso in opere dal raro richiamo.
La circonferenza, concretizzata e rappresentata dall’ovale del piatto, trasformato in inusuale tela, è intesa come galassia in cui gravitano i pianeti frutto della straordinaria fantasia dell’artista, che veste le sue creazioni di cangianti riflessi che percorrono l’intero spettro cromatico: incontri “extraterrestri” vissuti nelle infinite galassie della sua mente.
Tony Dallara for Christmas”, è il titolo di cui si veste l’iniziativa, ispirato dall’imminente periodo di feste e dalla volontà di avvicinare il pubblico al mondo dell’arte, attraverso un percorso non convenzionale.

La versatilità di Dallara è palpabile fin da giovane: diventato una delle più influenti icone della musica targata anni ‘60, sogna, spinto da una forte sensibilità artistica, di iscriversi all’accademia di Brera. Lui stesso si definisce un cantante per caso. E così, parallelamente ai suoi successi in campo musicale, asseconda la propria fame d’arte iniziando a frequentare il quartiere di Brera e i più famosi studi artistici dell’epoca.

Stringe una forte amicizia con Roberto Crippa e conosce personalità del calibro di Lucio Fontana, Remo Brindisi, Enrico Baj e Piero Dorazio.

Lo spazio eterno, tema in lui profondamente radicato, e il costante confronto con i pittori suoi amici, sono una inalterata fonte di ispirazione e sperimentazione, che lo porta ad avvicinarsi all’utilizzo di materiali quali il catrame e la materia plastica, dai quali affiorano crateri lunari e profili spaziali.

Risale al 1960, presso la Galleria Cairola di Milano, la prima mostra dell’artista, seguita negli anni da eventi che hanno esportato la sua arte nei paesi di tutto il mondo.

Il grande Lucio Fontana, rivolgendosi all’artista disse: “Sono lieto di essere stato un buon profeta quando, tempo addietro, ti dicevo che saresti arrivato a ottenere delle opere con dei valori notevoli”.
Quei valori che Dallara ha fatto suoi aderendo al movimento spazialista dello stesso Fontana, al punto di esplorare quell’universo celato dietro i tanto celebri e iconici tagli.

Inaugurazione DOMENICA 1 dicembre ORE 15:30
Ingresso gratuito
Sarà presente l’artista
Seguirà rinfresco

Dall’1 al 24 dicembre 2013
Sede: CASAIDEA Architettura-Arredamento-Antiquariato
Via Emilia, 23 – Tavazzano con Villavesco (LO)
Per Info e Appuntamenti: 333.2301800 – 0371.760212
Sito internet: www.acerbicasaidea.com
E-mail: [email protected]

Orari:
Dal martedì al sabato
dalle ore 10:00 alle 12:00
dalle ore 16:00 alle 19:00
Domenica
dalle ore 15:00 alle 19:00

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Percorsi d’arte italiana al Mart di Rovereto

Nell’ambito dei percorsi di riscoperta dell’arte italiana dal 2 luglio al 30 ottobre 2011 all’interno del rinomato museo di arte contemporanea di Trento e Rovereto si terrà la prosecuzione della mostra del 2005 intitolata “Un secolo di arte italiana”.

Curato da Gabriella Belli e da Daniela Ferrari questo evento espositivo di riferimento arte contemporanea Verona e dintorni si suddivide in due mostre distinte che si sviluppano su due filoni culturali autonomi portando ad una esposizione completa in tutti i sensi in grado di esplorare tutti gli aspetti della storia dell’arte recente nel panorama italiano. La prima mostra vede come tema portante quello della riscoperta di quegli artisti che sono stati protagonisti del panorama culturale dagli anni Cinquanta agli anni Ottanta e che hanno saputo creare un contesto privilegiato e unico all’interno del panorama italiana con un percorso creativo autonomo ed originale ma purtroppo a volta dimenticato dalla critica e quindi passato in secondo piano rispetto ad altri filoni.

Questa particolare sezione della mostra che si terrà al Mart Rovereto mira per l’appunto a documentare queste personalità artistiche che hanno sviluppato la loro attività all’interno del secondo dopoguerra con particolare attenzione per i gruppi che in questo periodo si sono formati come per esempio il “Gruppo nucleare” di cui hanno fatto parte, tra gli altri, Franco Bemporad, Enrico Baj, Roberto Crippa, Gianni Dova e Piero Manzoni, ma anche “Tempo 3” e “Sperimentale p.”. Un panorama molto variegato quindi che però riesce a trasmettere il fermento artistico dell’epoca. Interessanti sono inoltre le sezioni dedicate a quelle che sono state le correnti artistiche principali dell’epoca che sono state sintetizzate per l’occasione in un ritrovo di arte contemporanea verona e di tutta Italia in Razionalismo concreto, Costruttivismo e Informale ad ognuna delle quali è dedicata un’apposita sezione che raccoglie i maggiori artisti e opere che hanno continuato sulla scia degli anni trenta il percorso relativo all’astrazione e quanti invece abbandonarono questa via per esplorare altri percorsi, in particolare quelli relativi alla libertà e all’energia del gesto.

Nella sezione relativa all’informale sono esposte anche le opere di Agenore Fabbri, che furono collezionate da Feirebend, al quale è anche dedicata una mostra concorso biennale che proprio nel 2011 giunge alla sua quinta edizione e che mira a fare il punto sullo stato dell’arte italiana e su tutto il suo sviluppo. Le opere e il percorso artistico di Fabbri inoltre nel’ultimo periodo sono state oggetto di una retrospettiva esposta al Museo della Permanente di Milano curata dallo stesso Mart.

Passando alla seconda parte della mostra questa mira all’esposizione delle opere degli artisti più giovani della collezione che vengono messi in dialogo con quelli della generazione degli anni Ottanta. Gli artisti sono stati selezionati dagli stessi curatori del Mart in collaborazione con Volker W. Feierabend il quale ha basato le sue scelta su motivazioni maturate nel lungo percorso da collezionista e attraverso fasi di ricerca e selezione del Premio Agenore Fabbri. Questa parte è suddivisa a sua volta in due sezioni la prima orientata alla rappresentazione figurativa e la seconda all’astrazione.

La mostra si conclude poi con la sezione intitolata Concettualismo Ironico che, mentre tutto l’anno è stata una tendenza espressa con opere di artisti stranieri, viene declinata sul panorama artistico italiano.

A cura di Martina Celegato

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