Musica in lutto, il cantante e leader della storica band è morto per un incidente in bicicletta
18 Maggio 2020
Grave lutto nel mondo della musica rock. A 75 anni è morto Phil May. Ad inizio settimana è stato ricoverato d’urgenza all’ospedale Queen Elizabeth Hospital di King’s Lynn, nel Norfolk, a seguito di una bruttissima caduta in bicicletta.
Le sue condizioni erano gravissime e purtroppo i medici non sono riusciti a salvargli la vita. La notizia è stata confermata dal manager della band: “È con profonda tristezza che il management di The Pretty Things deve annunciare la morte del leader della band, Phil May. Phil è morto alle 7.05 di venerdì 15 maggio al Queen Elizabeth Hospital, Kings Lynn, Norfolk. Aveva 75 anni.
Il cantante stava trascorrendo la quarantena nel Norfolk contea dell’Inghilterra orientale, si affaccia a nord e a est sul Mare del Nord, insieme alla moglie e alla famiglia. La scorsa settimana il cantante era uscito da casa per fare un giro con la bicicletta ed è rimasto ferito dopo una bruttissima caduta. Soccorso immediatamente dagli operatori sanitari e trasportato d’urgenza all’ospedale di King’s Lynn, Phil May era stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico all’anca.
Grande musicista e icona della musica rock britannica, Phil May aveva fondato nel 1963 i The Pretty Things, insieme al chitarrista Dick Taylor. Riconosciuto per il suo stile unico e sicuramente fuori dagli schemi del tempo, May fu uno dei primi a presentarsi al grande pubblico coi capelli lunghi. I Pretty Thing, tra i principali esponenti musicali del movimento mod, erano nati a Londra nel 1963, grazie a May e al chitarrista Dick Taylor. Quest’ultimo aveva suonato nei Little Boy Blue and the Blue Boys con Keith Richards e Mick Jagger, divenuti poi i Rolling Stones con l’ingresso di Brian Jones.
Il nome per il nuovo gruppo, The Pretty Things, fu scelto in onore del titolo di una canzone composta nel 1955 da Willie Dixon. Il loro suono caratterizzato da una certa frenesia fu subito apprezzato dal pubblico, tanto che nel biennio 1964-1965 ben tre dischi entrarono nelle classifiche: Rosalyn / Big Boss Man; Don’T Bring Me Down / We’ll Be Together; Honey I Need / I Can Never Say.
Photo by Frank Hoensch/Redferns via Getty Images
Lo straordinario successo fece però implodere la band: Pendleton abbandonò il gruppo nel dicembre 1966, seguito due mesi dopo da John Stax. Si chiudeva così un capitolo della storia musicale dei Pretty Things.
La band di May ha tenuto uno dei suoi ultimi concerti il 13 dicembre 2018 a Londra, con la partecipazione di amici come David Gilmour (ex Pink Floyd) e Van Morrison.
Inoltre, a seguito dell’emergenza Corona Virus, la band ha pubblicato “Segnali”, un brano inedito strumentale extra disco, il cui ricavato verrà interamente devoluto agli Ospedali della provincia di Bergamo.
“Non mi fermare”, terzo singolo estratto dall’album ESSE O ESSE, è un brano che racconta di come i quattro componenti della band abbiano trasformato la loro passione in un lavoro:
«Scrivere, provare, suonare dal vivo nonostante tutto, malgrado i tanti ostacoli che ti portano spesso ad allentare la presa. È impossibile arrendersi quando sogni e fantasia non hanno limiti». SOS SAVE OUR SOULS.
Sulla scia di questo messaggio di risolutezza, assieme all’uscita di “Non mi fermare”, arriva anche la pubblicazione del pezzo inedito strumentale “Segnali”, i cui ricavi saranno destinati alle raccolte fondi del COM – Bassa Bergasmasca per gli Ospedali di Treviglio/Caravaggio e Romano di Lombardia e per la RSA – Anni Sereni di Treviglio.
“Rock italiano, ben costruito, assolutamente radiofonico e senza velleità particolari”. Rumore
“Il bel pop rock italiano di Bruco e compagni che ha ben poco da invidiare alla grandi produzioni (…) non si smentisce e non si svende in soluzioni scontate da cassetta”. Raropiù
“Esse o esse è un disco di esistenza e di resistenza”. Exitwell
“Esse o Esse porta l’ascoltatore per mano in un viaggio sonoro e lirico molto interessante, caratterizzato da una spiccata capacità descrittiva e da una profondità invidiabile”. Low Music
“Rock d’impatto senza scontate abrasività”. Musica Intorno
“Esse o Esse è un album schietto e appassionato, con cui i SOS Save Our Souls riprendono il proprio posto all’interno della scena rock italiana, dimostrando di poter ancora oggi dire la propria”. Non Sense Mag
Produzione artistica curata da Bruco e Cristian Rocco.
Registrato da Dario Ravelli (SuonoVivo) mix analogico.
Mastering curato da Giovanni Versari.
Gli SOS sono:
Bruco – Voce
Cristian Rocco – Chitarre
Mauro Guidi – Basso
Stefano Guidi – Batteria
Radio date: 17 aprile
Etichetta: IAD RECORDS
BIO
Gli SOS Save Our Souls nascono nel ’93 da un’idea di Bruco (Marco Ferri), voce ed autore, a cui si uniscono inizialmente Milly Fanzaga alla batteria, Marco Manai al basso, Simone Trevisan alla chitarra ed Alex Monetti alle tastiere.Dopo alcuni mesiinizianouna intensa attività livein tutta l’Italia, partecipando ad importanti manifestazioni e rassegne come ilRock Café Live dove si sono esibiscono assieme ad artisti quali Ligabue, E.Finardi, Rats, Timoria, etc. Nello stesso anno vincono la più importante rassegna nazionale dedicata ai gruppi emergenti:Rock Targato Italia. A luglio del ’94presentano, con una formazione senza tastiere, il loro primo album “De sang Froid”, all’Idroscalo di Milano,assieme a Negrita, Massimo Volume, Modena City Ramblers e la serata viene trasmessa in diretta da Rete 105 (Marco Galli).
Ad ottobre partecipano alla manifestazione Casa Telethon assieme al cantautore Daniele Silvestri. Nello stesso anno registrano l’album “Negli Occhi”. Nel ’96 si conclude la lunga serie di concerti (174) di promozione che raggiunge le 5.000 copie di vendita. Tra il ’96 ed il ’97 si aggiunge al gruppo il chitarristaCristian Roccoe prosegue l’intensa attività di concerti. Nel ’97 esce il mini-album “Non mi fermare”.
In questi anni gli SOS diventano una sorta di “bottega artigiana” per diversi musicisti sia in studio che dal vivo. Tra loro c’è il batteristaStefano Guidi. Nel febbraio 2000 viene raggiunta la finale a 8 gruppi di Sanremo Rock2000. Negli anni seguenti prosegue l’attività live sino al 2003, anno in cui scompare prematuramente il bassistaMarco Manai,coautore di molti brani del repertorio SOS tra cui “Cuore”, “Ancora un’ora”, “Almodovar”, ecc. Nel 2015 viene rimasterizzato e ristampato l’album “Negli occhi” sia in formato CD che in Vinile. Nel corso dello stesso anno riprende l’attività live con una serie di concerti che portano la band sino in Cina e precisamente a Shanghai in occasione della fiera Music China.
Il Tour termina nel 2016 con un concerto alTeatro Filodrammatici di Treviglio (BG). Nel 2017 dopo alcuni concerti Bruco e Cristian Rocco decidono di lavorare alla pre produzione di nuovi brani, alla band si aggiungono Stefano Guidi alla batteria e Mauro Guidial basso e. Nel dicembre 2017 il brano “Presidente”, appare nella compilation prodotta e distribuita daNDS Musicin allegato al mensileTribuna Magazine.
Nel novembre 2018 tornano in studio per registrare un nuovo singolo “Ancora Vivere” presentato in anteprima il 5 dicembre 2018 al Teatro Brancaccio di Roma, in occasione dell’evento SLE18 organizzato da Italia Loves Sicurezza e Fondazione LHS. Il 12 marzo 2019 Bruco e Cristian Rocco si esibiscono in acustico a Palazzo Vecchio a Firenze per l’evento “Emozione forte non vuol dire morte”. A marzo – aprile 2019 registrano in studio con Il fonico Dario Ravelli, i brani che andranno a comporre il nuovo album “Esse o Esse”, pubblicato il 19 giugno. Il 9 maggio 2019 si esibiscono presso l’auditorium dell’ASI (Agenzia Spaziale Italiana) come ospiti dell’evento “Uno spazio tra salute e sicurezza” con in platea 300 ragazzi delle scuole superiori di Roma.
Contatti e social
“Segnali” è disponibile sul SITO degli SOS:https://bit.ly/34pFmQB
L’urlo dei più deboli diventa musica nel brano in radio dal 6 marzo.
Figli della luna è la richiesta d’aiuto di chi è nato in mezzo al niente, di chi scappa dalla guerra o da una vita che non gli appartiene. È l’urlo degli emarginati, un pugno allo stomaco che racconta senza retorica il viaggio intriso di precarietà di chi mette a rischio la propria vita e quella dei propri figli, affinché i loro sogni possano continuare ad esistere.
Il singolo precede il nuovo album“Mantide” in uscita il 20 marzo.
I 10 HP nascono nell’estate del 2005 nell’entroterra siciliano.
Nel 2007 pubblicano l’album “Verde, Bianco e…Rock”. Finalisti al Festival Pub Italia, nel 2008 si classificano ottavi al festival Martelive, vincendo il premio “visibilità su YouTube” e ottengono il quarto posto e il premio “Miglior Arrangiamento” al Lennon Festival.
Sempre nel 2008 si classificano al primo posto nel contest Alice Tutta un’altra musica, entrando tra i 12 finalisti del Premio De Andrè. Nello stesso anno ottengono il quarto posto nella finale di Sanremo Rock. Nel 2009 sono terzi al Lennon Festival, tra i finalisti di Area 24 web music contest, del Transilvania music contest e tra i semifinalisti del Pop Rock Contest e del Tour Music Fest.
Nel 2010 vincono il Gallirecords Italia Festival, etichetta con cui pubblicano l’album “L’ennesimo errore”.
Nel 2012 sono tra i 12 finalisti del 62° Festival di Sanremo.
Divani in stile “vintage” per ricreare nel proprio salotto le atmosfere anni ’70: Ditre Italia lancia la nuova collezione di divani design 2012, con i modelli Morrison, Booman e Miller vicini alla declinazione più raffinata dello stile vintage.
Le atmosfere anni ’70, quelle dei giradischi e dei leggendari vinili, sono rievocate e tornano attuali in questi video https://vimeo.com/50282976, https://vimeo.com/52216031realizzati dal regista Alberto Narduzzi, in cui le curve della mitica Gibson SG, diventata un vero e proprio simbolo del rock, oggetto del desiderio per molti chitarristi negli anni ’60 e ’70 e amata dal grande Robby Krieger, chitarrista dei Doors, richiamano le linee sinuose dei divani Ditre Italia in un gioco di rimandi che trasporta in location inusuali, dentro ad immagini da jam blues session.
Per saperne di più sulla nuova collezione divani design, con i modelli Booman, Miller, Morrison: nella versione in tessuto http://www.ditreitalia.com/divani_design/ o in pelle. http://www.ditreitalia.com/1872/Booman.html.
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Modica (RG) – Venerdì 5 novembre alle ore 22 prenderà il via la nuova stagione della discoteca Black Out (Via Sorda Sampieri Km 3, di fronte Solarino Marmi) con un concerto live di Claudio Golinelli, il bassista di Vasco Rossi e della Steve Rogers band.
“Il gallo”, questo il soprannome del noto musicista, si esibirà con Cicci Bagnoli (chitarra), Lorenzo Campani (voce) e Stefano Ruscica (batteria) in un repertorio di cover e brani che sono entrati nella storia del rock italiano.
Da Gianna Nannini a Paola Turci, da Ron agli Stadio, da Gerardina Trovato ai Tazenda, da Eugenio Finardi a Franco Battiato e Adriano Celentano, il bassista di Vasco ha suonato con i maggiori protagonisti della musica italiana. Non a caso, prima del concerto, venerdì alle ore 11, nell’aula magna dell’Istituto per Geometri “G. Verga” (Piazza Baden Powell, 2) Golinelli “salirà in cattedra” per parlare agli studenti della musica e del suo sodalizio artistico con Vasco.
Il concerto di “gallo” Golinelli è organizzato da Blck Out con il contributo dell’Hotel Principe d’Aragona di Modica. L’ingresso è gratuito.
«L’appuntamento con Golinelli – affermano gli organizzatori del Black Out – non è che la prima tappa di una stagione che si annuncia esaltante. Tutti i venerdì ci sarà musica dal vivo, con gruppi importanti del panorama regionale e nazionale. La domenica, invece, ci saranno spettacoli di cabaret e teatrali a cura del Piccolo Teatro di Modica, con nomi quali Piero Pisana, protagonista di un fortunato programma del mattino trasmesso da un’emittente televisiva locale, e Marcello Perracchio, volto noto della popolare fiction tv “Il commissario Montalbano” nella quale interpreta il medico legale, il dottor Pasquano, e altre numerose sorprese». Una stagione, dunque, all’insegna della buona musica e del divertimento, ricca di nomi importanti, di novità e di appuntamenti da non perdere.