Probabilmente parlare di nastri trasportatori e rifiuti fa venire subito in mente un inceneritore o comunque un impianto per lo smaltimento ad alto impatto ambientale. In questo caso invece un nastro trasportatore serve a massimizzare il riciclo dei rifiuti senza raccolta differenziata. Il sistema è molto semplice, la differenziazione avviene una volta che i rifiuti sono stati raccolti; vengono versati all’interno di un percorso d’acqua, nel quale avviene la separazione proprio tramite l’utilizzo di un nastro trasportatore che attrae i metalli ed il vetro e li separa dalle altre tipologie di rifiuti, resta solo l’umido che viene raccolto da un altro nastro trasportatore in fondo al percorso in cui vengono raccolti i rifiuti per la separazione ed utilizzato per la produzione di biogas.
I rifiuti che rimangono sono facilmente riciclabili ed adatti per il riutilizzo nell’agricoltura o in altri ambiti.
Un sistema semplice, basato praticamente solo sull’utilizzo di nastri trasportatori appositamente progettati per la separazione dei rifiuti, ad impatto ambientale zero. In tal modo i rifiuti non dovranno né essere differenziati a monte né essere bruciati una volta raccolti. Da un lato, produce un risparmio alle società municipalizzate nell’acquisto di differenti bidoni della spazzatura e contestualmente facilita il compito alle famiglie che non dovranno più differenziare la carta, il vetro ed il metallo in casa ed allo stesso tempo consente una differenziazione dei rifiuti ad alta percentuale di riutilizzo.
Un’idea semplice ma allo stesso tempo geniale sviluppata da una società israeliana e già utilizzata a Los Angeles e New York. In Italia sarà Civitavecchia, in provincia di Roma, il primo comune ad utilizzare questo innovativo sistema basato su un percorso d’acqua e nastri trasportatori per la differenziazione dei rifiuti.