Anche il settore nautico sembra subire l’influenza funesta della crisi economica, è il caso del mercato nautico croato che ha prosperato per anni grazie alla bellezza e al fascino delle coste croate, di città come la Dalmazia, ma anche di Istria.
Il periodo d’oro è passato e ora si devono fare i conti con i vari aumenti su imposte e tasse che stanno strozzando il business nelle coste, a cui si va ad aggiungere l’incremento del costo dell’ormeggio, che è praticamente triplicato. Il business delle imbarcazioni da diporto, che finora è sempre stato in crescita e ha portato il numero di società presenti da 30 a 1.300 lungo 10 anni di florida attività, ora si trova in seria difficoltà. Adesso che la domanda è sensibilmente scesa, la concorrenza e l’offerta è eccessiva, rispetto alla reale domanda.
Sembra invece andare bene il turismo con imbarcazioni da diporto nel sud Italia, dove si notano incrementi di presenze e un aumento della domanda per itinerari relativi a fiumi e quindi laghi. Questo è un chiaro segno della direzione giusta che sta prendendo il business del noleggio imbarcazioni e più in generale delle imbarcazioni da diporto, seguito dagli imprenditori del posto e supportato anche dalle fiere nautiche che periodicamente si tengono dal nord al sud in Italia. Il coinvolgimento di enti sia locali che privati è servito e servirà ad estendere e potenziare il settore nautico, quindi a poter offrire un’offerta turistica maggiore e soprattutto a creare occupazione di cui beneficerà il territorio del sud Italia.
Bisogna però fare attenzione e seguire tutte le norme di sicurezza, come per esempio non ostruire con la propria imbarcazione il passaggio degli altri scafi, ma soprattutto lasciare libero il passaggio per l’uscita e l’entrata dai punti di noleggio. Infrangere le regole e le leggi nautiche può costare caro e rovinare un piacevole soggiorno vacanziero con un’imbarcazione da diporto.