La bicicletta, le Dolomiti e il Giro d’Italia. Un’alchimia misteriosa e magica allo stesso tempo che, da sempre, fa parte dell’immaginario di tantissimi italiani e non. Italiani, popolo di sportivi delle 2 ruote e dei più comodi divani, delle sedie dei bar e degli assolati cigli stradali lungo il percorso di quella magia che si chiama Giro d’Italia. E le tappe di montagna della “corsa in rosa” hanno un fascino particolare; hanno fatto storia, eroi, rivali e gregari, dai vari Bartali e Coppi, oppure Gimondi e Mercx, e Moser e Saronni, fino ai giorni nostri. Questa edizione del Giro prevede, alla tappa numero 20, il passaggio in Val d’Ega, nel cuor delle Dolomiti, dal 2009 Patrimonio Nazionale dell’Umanità per l’Unesco. Partendo da Silandro, con arrivo alle Tre Cime di Lavaredo, il biscione delle 2 ruote attraverserà, tra le salite della valle, i comuni di Cardano, Ponte Nova e Nova Levante ed avrà il Gran Premio della Montagna ai 1.745 m slm del Passo di Costalunga. Una tappa assolutamente impegnativa per i corridori e di grande richiamo per i tantissimi appassionati che seguiranno gli sforzi di questi eroi delle due ruote. Una tappa che resterà nei cuori di tutti e che ci permetterà di vedere, dal vivo oppure alla televisione, il magnifico territorio che farà da scenografia alle fatiche dei ciclisti, aprendo il consueto dibattito che da quasi un secolo divide gli italiani su chi vincerà il Giro. Speriamo che a vincere sia lo sport e non le polemiche, senz’altro un vincitore ci sarà e saranno le Dolomiti. Anche quelle della Val d’Ega.
Il Giro d’Italia, la più famosa corsa a tappe del ciclismo, passerà il 25 maggio dalla Val d’Ega durante la 20ma tappa della corsa in rosa. Partendo da Silandro, con arrivo alle Tre Cime di Lavaredo, il biscione delle 2 ruote attraverserà, tra le salite della valle, i comuni di Cardano, Ponte Nova e Nova Levante ed avrà il Gran Premio della Montagna ai 1.745 m slm del Passo di Costalunga. Una tappa assolutamente impegnativa per i corridori e di grande richiamo per i tantissimi appassionati che seguiranno gli sforzi di questi eroi delle due ruote.