Archives

Comunicati

L’OSDIFE incontra Andrew C. Weber, Sottosegretario alla Difesa U.S.A.

 L’Osservatorio sulla Sicurezza e Difesa CBRNe con il suo presidente, il Professor Roberto Mugavero, è stato lieto di incontrare l’Onorevole Andrew C. Weber.

L’Onorevole attualmente ricopre le cariche di Assistente Segretario alla difesa per le armi chimiche e nucleari, Vice Segretario alla Difesa e Sottosegretario alla Difesa per acquisizione, tecnologia e logistica in materia di armi nucleari, chimiche, biologiche e programmi di difesa.

Weber è inoltre membro del Consiglio per le Relazioni Estere e dal 2002 al 2008 è stato docente presso la Edmund A. Whalsh Graduate School della George Town University.

L’evento rientra nella campagna di sensibilizzazione e informazione per i temi del rischio e della sicurezza, da sempre mission principale dell’Osservatorio.

 Massimo Lucidi

No Comments
Comunicati

NUCLEARE. MOVIMENTO CONSUMATORI: RIFLESSIONI DI ZANONATO FUORI LUOGO. NECESSARIO PENSARE A ECONOMIA VERDE E OCCUPAZIONE

“Ci aspettavamo dal nuovo Ministro dello Sviluppo Economico frasi forti sull’economia verde e non considerazioni sulle potenzialità dell’energia nucleare”. Questo il commento di Lorenzo Miozzi, presidente del Movimento Consumatori in merito alle dichiarazioni sul nucleare del neoministro Zanonato.

“Auspichiamo  – continua Lorenzo Miozzi – che il ministro si adoperi per garantire una vera Strategia energetica nazionale e possa rivederla ponendola al centro dello sviluppo del Paese sia sul piano degli approvvigionamenti energetici, sia per dare impulso forte sul piano occupazionale ad un Paese nel quale, il problema del lavoro, come rappresentato dallo stesso Presidente del Consiglio, è la priorità assoluta da affrontare”.

No Comments
Comunicati

Roma, 19 giugno. Le navi dei veleni: quanti relitti nel Mediterraneo?

A pochi giorni dallo storico risultato della consultazione referendaria sul nucleare, la presentazione della graphic novel Natale De Grazia, le navi dei veleni, sarà occasione per parlare anche di scorie, quelle affondate dalla ‘ndrangheta nelle carrette del mare a largo delle coste della Calabria. Natale De Grazia, Comandante di fregata, morto ufficialmente per un attacco cardiaco durante la notte tra il 12 e il 13 dicembre del 1995, faceva parte del pool che indagava sulle cosiddette “navi a perdere”. Seguiva una pista, che l’aveva portato a sfiorare anche la vicenda tragica della morte di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin.

Gli autori, Enzo Mangini (giornalista), Pierdomenico Sirianni e Anna Ciammitti (disegnatori), presenteranno il volume, domenica 19 giugno alle ore 21.30 presso il Circolo degli Artisti (via Casalina Vecchia 42) a Roma. Interverranno con loro, Andrea Palladino (il manifesto), Vincenzo Mulè (Terra), Danilo Chirico (Ass. daSud). Sarà proiettato il reportage Le navi dei veleni, realizzato da Round Robin per Current TV. Modera Sara Dellabella.

La collana Libeccio è realizzata in collaborazione con l’Ass. daSud.

Il libeccio è un vento che soffia da sud-ovest. È il vento di ponente. Spesso porta caldo e tempesta e rende il mare impetuoso al suo risveglio. Un vento che arriva “daSud”, trasportando la storia di uomini come tanti, che mai avrebbero voluto essere eroi… Storia e memoria degli eroi dell’antimafia, ideata in collaborazione con l’associazione daSud onlus.

No Comments
Comunicati

Ottenere oro artificialmente

compro oro

Il mito di Re Mida è una delle leggende più conosciute che ruguardano l’oro e che rispecchia l’antichissimo sogno dell’uomo di riuscire ad avere ingenti quantità di oro, la ricerca dell’oro è stata perseguita da millenni per mezzo dei giacimenti auriferi, che si sono scoperti un pò ovunque nel mondo e nei quai moltissimi uomini si sono adoperati per saziare la sete di oro dei potenti delle varie epoche. Un altro metodo di ottenere il prezioso metallo giallo meno conosciuto e riservato a pochi alchimisti, fu la ricerca per scoprire metodi per ottenere oro per mezzo della trasformazione di altri elementi. Notizie frammentarie e di discutibile provenienza ci raccontano di alcuni alchimisti che si erano guadagnati la fama di trasformatori d’oro ma in mancanza di prove certe dobbiamo considerare questi fatti come pura fantasia popolare. Oggi comunque con l’avvento della tecnologia e della scoperta del nucleare possiamo teoricamente ottenere oro da altri elementi. In alcuni laboratori nucleari in concomitanza di certi esperimenti finalizzati ad altri scopi, sono state ottenute parti di oro, partendo da questi esperimenti avanzati è stato possibile ottenere oro per mezzo di fusioni nucleari di alcuni metalli e dal bombardamento nucleare di metalli specifici con numero atomico vicino all’oro, questi modi hanno aperto la possibilità di ottenere effettivamente oro in laboratorio. La difficolta sostanziale che impedisce una produzione artificiale dell’oro sono i costi di realizzazione, che ad oggi risultano proibitivi in quanto i costi superano di ben oltre le spese necessarie per sostenere i metodi di estrazione attuali oltre a necessitare di laboratori nucleari con attrezzature talmente sofisticate e particolari da trovarsi solo in pochi paesi con costi di gestione elevatissime. Nonostante la scoperta di poter ottenere elementi in modo artificiale tale produzione di oro non è attuamente attuabile, per questo motivo almeno al momento i metodi di estrazione dell’oro dalla terra e dalle miniere rimangano le uniche strade percorribili da intraprendere per ottenere oro, in attesa di qualche progresso al momento alquanto improbabile che permetta di gestire le manipolazioni nucleari degli elementi in modo semplice e sicuro anche da comuni laboratori industriali.

 

No Comments
Comunicati

SANTOCHIRICO: “SU NUCLEARE E PETROLIO SERVE UN ATTO DI COERENZA DEL MINISTRO PRESTIGIACOMO”

Il vice presidente della Giunta regionale e assessore all’Ambiente, Territorio e Politiche della sostenibilità, Vincenzo Santochirico, ha inviato una lettera al ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo, affinché si adoperi per ripristinare il ruolo e le competenze delle Regioni in materia ambientale, soprattutto a seguito dei provvedimenti che riguardano la realizzazione di centrali nucleari e le attività estrattive. L’assessore lucano riconosce al ministro di avere “rivendicato, con determinazione e con tenacia”, le prerogative del ministero, ottenendo l’approvazione da parte del Governo di un successivo provvedimento correttivo al cosiddetto “decreto anti-crisi”, che ne ripristina le competenze. Il provvedimento, come è noto, esautorava, di fatto, il ruolo del ministero dell’Ambiente, nonché quello delle Regioni e degli Enti locali.
“Tuttavia – scrive Santochirico alla Prestigiacomo -, non è la prima volta che provvedimenti legislativi introducono novità tali da sopprimere, di fatto, le prerogative in materia ambientale. E’ accaduto con l’approvazione della legge sullo Sviluppo e internazionalizzazione delle imprese, che, oltre a fissare i criteri per la localizzazione e costruzione di centrali nucleari e di stoccaggio e deposito delle scorie, cambia radicalmente la normativa in materia di estrazione di idrocarburi. Le Regioni vengono esautorate delle loro competenze e vengono meno, altresì, le garanzie per la salvaguardia dell’ambiente e del territorio: adesso i permessi di ricerca e le concessioni per l’estrazione di idrocarburi possono essere rilasciati senza l’Intesa Stato-Regione, bensì con un procedimento unico in capo all’Amministrazione dello Stato, mentre la Valutazione di impatto ambientale – richiesta soltanto per le attività di perforazione – è ora affidata all’Unmig, ufficio periferico del Ministero dello Sviluppo economico, non soltanto sottraendo la competenza alle Regioni, ma anche negandola al Suo Ministero. Queste norme sono, evidentemente, inaccettabili”.
La richiesta del vice presidente della Basilicata è che venga riaffermato “il principio di autoderminazione dei territori e delle comunità, per cui le Regioni devono poter esprimere pareri vincolanti sotto il profilo della Valutazione di impatto ambientale”. Pertanto – scrive Santochirico al ministro Prestigiacomo – ci attendiamo un gesto di coerenza. Come ha difeso le prerogative in materia ambientale a favore del suo Dicastero, lo faccia anche a favore e a sostegno di quelle delle Regioni. Solo chi si occupa e preoccupa istituzionalmente di ambiente, a livello statale come a livello regionale, può difenderne e tutelarne le ragioni. Del pari, riteniamo che in materia di impianti e siti nucleari, le Regioni debbano poter esprimere il loro pare vincolante sia in sede di Via che in sede di Intesa. Lo diciamo per difendere principi costituzionali, perché sul piano politico eravamo e siamo contrari all’opzione nucleare”.
Ribadita, inoltre, la contrarietà della Basilicata sul tema del ritorno al nucleare “non soltanto per ragioni di carattere generale – tutela della salute, sicurezza, assorbimento di risorse – ma anche perché la nostra regione contribuisce già in maniera determinante al bilancio nazionale, assicurando circa il 90% della produzione di petrolio su terraferma ed oltre il 76% dell’intera produzione italiana”.

No Comments