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Nasce il social network della medicina narrativa

Uno spazio virtuale per connettere esperienze e progetti di medicina narrativa e condividere le prospettive di sviluppo future

 Uno spazio condiviso, un luogo dove far incontrare chi, a vario titolo, vuole utilizzare le narrazioni in ambito sanitario e socio-sanitario. È questo l’obiettivo con cui nasce OMNI Network: integrare e ampliare la rete delle esperienze della medicina narrativa.

La medicina narrativa sta vivendo una fase di grande interesse e sviluppo. In Italia, ha sempre più centralità nei social network e nel discorso mediatico e grazie ai numerosi convegni, corsi e laboratori, coinvolge sempre più professionisti della sanità. Anche l’Istituto Superiore di Sanità, nella Conferenza di Consenso del 2014, ha prodotto raccomandazioni, una definizione condivisa, ambiti di applicazione, metodi e strumenti.

A fronte di tutto questo tuttavia la qualità della cura resta critica e l’applicazione negli ambiti clinici della medicina narrativa non è molto diffusa. La medicina narrativa non deve essere una generica disponibilità all’ascolto o una qualsiasi raccolta di storie. Deve essere un approccio scientifico che utilizza le narrazioni di malattia per meglio conoscere la persona malata e interpretarne i bisogni di cura. La medicina narrativa fonda l’alleanza medico-paziente sulla co-costruzione e la personalizzazione del percorso diagnostico-terapeutico.

Da diversi anni alcuni professionisti impegnati nel campo della salute hanno spontaneamente iniziato ad occuparsi di medicina narrativa. Da queste connessioni sono nate delle contaminazioni, delle collaborazioni e dei percorsi condivisi. Uno dei risultati di rilievo è l’Osservatorio Medicina Narrativa Italia (OMNI), fondato da Paolo Trenta, Stefania Polvani, Mauro Zampolini, Francesca Rodolfi e Cristina Cenci, uno spazio per osservare e connettere esperienze di Narrative Based Medicine (NBM), la narrazione come intervento clinico assistenziale.

Ora OMNI si potenzia e sviluppa il social network della medicina narrativa italiana, il canale che faciliterà lo scambio di informazioni e di esperienze. OMNI Network risponde all’esigenza di connettere e di supportare con metodologie rigorose i progetti di applicazione della medicina narrativa nella pratica clinica.

Il social network ospita il libro “Cura alle stelle. Manuale di salute narrativa” di Stefania Polvani (Maria Margherita Bulgarini Edizioni, 2016) che, grazie alla sua originale veste dinamica ed in progress, sarà aperto alle riflessioni dei partecipanti al network che hanno letto il manuale, per condividere idee ed esperienze significative e innovative in una forma social e digitale e per allargare la cerchia delle competenze e delle metodologie.

Grazie alla partnership con il gruppo editoriale Galileo, OMNI può contare anche sul magazine OMNI NEWS, per un’informazione sempre aggiornata e approfondita sulle esperienze italiane e internazionali.

 

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“ Volere non Basta. Da un Nuovo Paziente a una Nuova Alleanza Terapeutica”

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  • 23 Maggio 2016

Narrazione e tecnologia digitale per una personalizzazione  del percorso di cura: parte il corso di Fondazione MSD sulla medicina narrativa digitale.

Guidato dal Center for Digital Health Humanities e OMNI (Osservatorio Medicina Narrativa Italia) e patrocinato dall’Istituto Superiore di Sanità e dal Politecnico di Milano, il corso che parte oggi a Roma propone per la prima volta alle Associazioni di Pazienti un percorso formativo che intreccia le potenzialità del digitale con l’importanza delle narrazioni in medicina.

25 Associazioni di Pazienti  incontrano i  maggiori esperti in Italia di medicina narrativa e digital health in 6 giornate di  lezioni frontali e laboratori empirici per imparare a fare della narrazione – anche attraverso le più moderne tecnologie digitali – uno strumento di empowerment.

Roma 27 maggio Le nuove tecnologie digitali hanno rivoluzionato il rapporto medico-paziente. Grazie agli strumenti messi a disposizione dalla digital health oggi è possibile, in tempo reale, accedere a dati e informazioni sempre aggiornati sulla nostra salute e, nello stesso tempo, comunicare e condividere con altri “pazienti come me” le paure, le aspettative, gli effetti dei farmaci.

Da una recente indagine  condotta dalla Commissione Europea, emerge che il 59% degli intervistati ha utilizzato Internet per la ricerca di informazioni legate a temi di salute negli ultimi 12 mesi. Anche in Italia, secondo l’Osservatorio Innovazione Digitale in Sanità del Politecnico di Milano,  sempre più cittadini dichiarano di utilizzare i canali digitali per comunicare con il medico di base (16%, valore più che triplicato rispetto all’anno precedente). Il dato è confermato dai dati della ricerca svolta in collaborazione con FIMMG e Doxapharma su un campione di 656 medici di medicina generale: per comunicare con i propri pazienti, i medici di medicina generale utilizzano sempre più nuovi canali digitali, tra cui WhatsApp (53%, +33% rispetto al 2015).

Questo empowerment digitale del paziente ne trasforma la capacità narrativa che – se correttamente incalanata verso la pratica clinica –  diventa uno strumento fondamentale per costruire, insieme al medico, percorsi di cura personalizzati. Ed è proprio la  medicina narrativa a  fornire  le metodologie necessarie a facilitare questo  passaggio.

Ecco, dunque,  il perchè del corso  Volere non basta, da un nuovo Paziente a una Nuova Alleanza Terapeutica: una full immersion nel mondo della medicina narrativa per approfondirne tecniche, potenzialità e contesti appropriati di utilizzo. L’obiettivo è facilitare una co-costruzione del percorso diagnostico-terapeutico, che garantisca aderenza terapeutica e appropriatezza delle cure a livello del singolo paziente,  sostenibilità e qualità dei servizi erogati a livello del sistema sanitario nel suo complesso.

Negli ultimi quattro anni – sottolinea Goffredo Freddi, Direttore della Fondazione MSD – la Fondazione MSD ha promosso un percorso di formazione, partendo dai bisogni espressi dalle Associazioni di Pazienti, per rafforzare il potenziale innovativo e strategico del loro ruolo e della loro comunicazione sia nell’ambito dell’advocacy che del  counselling ai loro associati.  Siamo felici di contribuire, ancora una volta, alla costruzione di “patients skill”, questa volta nell’area della narrazione digitale: la chiave che apre la serratura di una medicina personalizzata, fondata sulla partecipazione attiva dei soggetti coinvolti nelle scelta, sfruttando a pieno le potenzialità offerte alla narrazione dalle più moderne tecnologie digitali ”

Il progetto formativo è ideato e coordinato da Cristina Cenci con il team di OMNI, l’Osservatorio Medicina Narrativa Italia: Stefania Polvani, Paolo Trenta, Mauro Zampolini, tra i pionieri in Italia nell’uso clinico delle narrazioni. Antropologa, Cristina Cenci ha fondato il  Center for Digital Health Humanities e la start-up sociale innovativa DNM-Digital Narrative Medicine, la prima piattaforma digitale per l’applicazione della medicina narrativa nella pratica clinica.

Il corso si aprirà con la presentazione di un’indagine qualitativa sui punti di contatto digitale nella relazione medico-paziente svolta presso tre delle Associazioni di Pazienti già coinvolte nelle precendenti edizioni del corso Volere non Basta (Epac onlus, Walce, Amici onlus)  e curata da A. Boaretto di Personalive (società incubata presso Polihub del Politecnico di Milano). A seguire sei giornate di formazione (27-28 maggio, 10-11 giugno, 24-25 giugno) gestite da un  panel molto ricco di esperti sul tema come docenti e con lectures di approfondimento di Daniela Minerva, Direttore di Rsalute de La Repubblica, Eugenio Santoro, IRCCS Istituto Ricerche Farmacologiche Mario Negri di Milano e Sandro Spinsanti, Direttore Istituto Giano.

È possibile rimanere aggiornati su tutti gli appuntamenti e le attività del corso attraverso l’hashtag ufficiale #VolereNonBasta.

 

CONTATTI

Center for Digital Health Humanities

via Cornelio Celso, 22A 00161 Roma

TEL. +39 06 44254815

[email protected]

 

Fondazione MSD

via Vitorchiano, 151 – 00189 Roma

TEL. +39 06 361915141

[email protected]

 

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#dallestorielecure: Le narrazioni nella valutazione e trattamento del dolore

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  • 13 Aprile 2016

Parole e farmaci hanno lo stesso meccanismo d’azione? Cosa avviene nel cervello di chi vede un altro soffrire? Questi sono solo alcuni dei temi che verranno affrontati venerdì 15 aprile nella quinta edizione del Convegno Nazionale di Medicina Narrativa.

Al centro del convegno ci saranno le narrazioni, anello di dialogo fondamentale tra medico e paziente e prezioso strumento a supporto del percorso di diagnosi e di cura.

Si parlerà anche e soprattutto di medical humanities e di medicina narrativa con l’introduzione di Paolo Trenta, presidente dell’Osservatorio di Medicina Narrativa Italia.

 L’incontro è stato organizzato dalla USL Umbria 2  e dall’Osservatorio di Medicina Narrativa Italia con il contributo non condizionante di Digital Narrative Medicine  in occasione della sesta edizione della Festa di Filosofia e Scienza di Foligno.

L’evento si terrà venerdì 15 Aprile 2016, a partire dalle ore 8.45, nella Sala Alesini dell’ Ospedale San Giovanni Battista di Foligno.

L’evento sarà trasmesso sull’account @cdhhu_info in streaming video su Periscope e in live twitting con l’hashtag #dallestorielecure

Segui l’evento Twitter e Periscope su https://twitter.com/cdhhu_info

Per maggiori info scrivi a [email protected]

 

 

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