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onlus Archivi - Comunicati stampa e News

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PRONTI A #CORREREPERUNSOGNO? MAKE-A-WISH ITALIA ALLA MILANO MARATHON 2020

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  • 19 Febbraio 2020

AL FIANCO DELLA ONLUS LA MEDAGLIA D’ORO IVANO BRUGNETTI, LA TOP MODEL NADÈGE DUBOSPERTUS E LA CONDUTTRICE TV CARLOTTA BRAMBILLA PISONI

La sfida solidale nel cuore della città di Milano sarà
l’occasione per correre in favore della causa della Onlus:
realizzare i desideri dei bambini affetti da gravi patologie

Milano – 5 aprile 2020

Da corso Venezia h. 9,00

Per raggiungere un sogno, è spesso necessario lottare. Ma anche correre. È per questo che si rinnova per il terzo anno la partecipazione di Make-A-Wish® Italia alla Milano Marathon. La onlus con sede a Genova che opera capillarmente sul territorio nazionale per realizzare i desideri di bambini e ragazzi affetti da gravi patologie sarà infatti una delle onlus a partecipare alla competizione sportiva che riempie il cuore della città di Milano al ritmo del respiro dei suoi corridori.

Per il 2020, Make-A-Wish® Italia sarà presente in qualità di “Silver + Partner” per una sfida solidale aperta a chiunque voglia offrire il proprio contributo per una causa importante. La nuova edizione della Milano Marathon, giunta al ventesimo anno dalla sua fondazione, si svolgerà domenica 5 aprile per un percorso di massimo 6 ore e mezza da Corso Venezia.

Per questa iniziativa l’accoglienza nei confronti della Onlus è stata eccezionale. L’adesione alla Maratona avrà quest’anno dei runner speciali: sono le famiglie che hanno visto realizzare il desiderio dei propri bambini dai volontari della Onlus in questi anni. È per questo che, consapevoli dell’importanza della causa di Make-A-Wish®, costituiranno una delle squadre in gara alla Milano Marathon 2020, pronti a correre i chilometri del percorso affiancati dalla medaglia d’Oro alle Olimpiadi di Atene 2004 Ivano Brugnetti.

Quest’anno conferma la sua partecipazione in veste di ambassador anche la top model Nadège Dubospertus, che aveva appoggiato l’iniziativa già nel 2019 correndo a fianco dei volontari a sostegno di Make-A-Wish® Italia. «Sono lieta di poter contribuire a questo grande obiettivo con Make-A-Wish», ha raccontato Nadège. «È per questo che ho deciso di partecipare anche quest’anno in prima persona alla Milano Marathon. Ognuno di noi può dare il proprio apporto alla causa: il contributo di ognuno può aiutare moltissimi bambini, regalando loro la gioia di vedere realizzato un sogno. Cosa c’è di più bello?»

Nadège correrà al fianco di Sune Frontani, Presidente di Make-A-Wish® Italia, che per l’edizione 2020 della maratona si metterà in gioco in prima persona.

Un altro volto noto si unisce alle file dei runners di Make-A-Wish® Italia: la conduttrice televisiva Carlotta Brambilla Pisoni, volto noto a tutte le età, attrice e madre. Già lo scorso anno Carlotta aveva sostenuto la causa della Onlus, ma quest’anno ha deciso di partecipare alla gara correndo nella staffetta.

Aderire a questa iniziativa è semplice, eppure il contributo di ogni singolo partecipante è fondamentale per sostenere Make-A-Wish® Italia in questa staffetta di solidarietà. L’ambizioso obiettivo per quest’anno è infatti quello di realizzare il sogno di tantissimi bambini tra cui quello di Achille, che a soli 15 anni sta affrontando un difficile percorso terapeutico per curare la leucemia. Era un nuotatore professionista, ma ha dovuto mettere da parte l’attività agonistica per dedicarsi al percorso di cure. Non ha mai abbandonato però la sua passione per lo sport: il suo grande desiderio è poter assistere ai Giochi Olimpici di Tokyo il prossimo luglio.

Quello di Achille è uno dei moltissimi sogni dei bambini che quotidianamente si rivolgono a Make-A-Wish® Italia: grazie al prezioso contributo di tantissimi sostenitori, dal 2004 ad oggi la onlus ha potuto realizzarne più di 2000.

La realizzazione di un desiderio non è legata unicamente al singolo momento in cui un bambino vede il proprio sogno diventare realtà, ma rappresenta una fase di importante supporto in un periodo complesso, come può essere quello della malattia e delle cure.

I giorni trascorsi a pensare e progettare la realizzazione del proprio sogno produce infatti un incredibile impatto emotivo sul bambino e l’intera famiglia, lo stimola a guardare avanti con speranza e lo aiuta a combattere con più forza contro la malattia.

«Per Make-A-Wish® Italia partecipare come Charity Partner, per il terzo anno, ad una manifestazione come la Milano Marathon ha una grande importanza – racconta Sune FrontaniCo-Fondatrice   e   Presidente   di   Make-A-Wish® Italia. – Il coinvolgimento di tante persone che hanno voglia di scendere in campo per sostenere una causa come quella della nostra Onlus ci rende parte integrante di una comunità che si muove concretamente per sostenere gli altri.»

Per partecipare alla Milano Marathon 2020 a supporto dell’organizzazione no profit, è possibile iscrivere la propria squadra al programma e correre assieme agli altri nel percorso milanese, o diventando Fundraiser e aderendo solo virtualmente alla maratona. Aprendo una raccolta fondi o con una semplice donazione è possibile prender parte al progetto di Make-A-Wish® Italia.

 

Make-A-Wish® Italia è un’organizzazione no profit nata nel 2004 che realizza desideri di bambini e ragazzi tra i 3 e i 17 anni d’età affetti da gravi patologie. Il valore di un desiderio è enorme: un sogno esaudito fa capire che nulla è impossibile, e ha il potere di migliorare la qualità della loro vita. Infatti, specifiche ricerche hanno dimostrato che le emozioni positive che ne derivano, generano concreti benefici per i bambini malati e le loro famiglie: l’89% dei bambini diventa emotivamente più forte, l’81% dei genitori afferma che i bambini affrontano meglio le terapie e il 98% delle famiglie torna a sentirsi di nuovo una “famiglia normale” (Fonte: Wish Impact Study Result, March 2011 – MAW America). A conferma della sua serietà e affidabilità, destina una percentuale altissima delle proprie spese alla Missione (79% nel 2019). Make-A-Wish® Italia è affiliata a Make-A-Wish®International – una delle organizzazioni benefiche più note al mondo presente in 50 Paesi, 43.000 volontari e 490.000 desideri realizzati. Nell’ultimo anno (2019) sono stati realizzati 33.000 desideri. Con Make-A-Wish® è realizzato un desiderio ogni 16 minuti.

http://www.makeawish.it

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News Volontariato e società

Un giorno con Spiderman: il desiderio di Michele realizzato grazie a Make-A-Wish® Italia

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  • 14 Febbraio 2020

Da un grande potere derivano grandi responsabilità”: è questo il motto di uno dei Supereroi più amati di sempre, Spiderman. Moltissimi lo amano: tra i suoi più grandi fan c’è anche Michele. Michele ha 6 anni ed è affetto da una leucemia.

Anche se così piccolo, ha già dimostrato un grande coraggio, proprio come il suo supereroe preferito, il mitico Uomo Ragno. Travestito da Spiderman, con grande entusiasmo e voglia di fare, Michele ha accolto i volontari di Make-A-Wish®  Italia, la Onlus con sede a Genova che dal 2004 opera capillarmente su tutto il territorio nazionale in favore dei bambini di età compresa tra i 3 e i 17 anni affetti da gravi patologie.

La sua cameretta era letteralmente invasa dal supereroe, dallo zainetto per la scuola al copriletto ai disegni appesi alle pareti. A Michele piace identificarsi con lui, rappresenta un modo per sentirsi più forte davanti alle situazioni difficili che sta attraversando. Il suo desiderio è infatti quello di poter incontrare il vero Spiderman e mangiare con lui un piatto di pasta con le vongole, trascorrere bei momenti al suo fianco e soprattutto scoprire i segreti della sua forza incredibile.

Make-A-Wish® Italia ha esaudito il suo desiderio, grazie al generoso sostegno di Geico, partner che per il secondo anno ha partecipato alla Wish Challenge, l’iniziativa di team building che coinvolge i dipendenti delle aziende avvicinandoli al mondo della solidarietà. Suddivisi in Team, i dipendenti di Geico hanno lavorato con grande passione progettando nei dettagli l’intero percorso che avrebbe portato Michele alla realizzazione del suo sogno.

Michele è stato protagonista del Wish Journey organizzato dai volontari della Onlus in collaborazione con i dipendenti dell’Azienda: un viaggio che ha coinvolto non soltanto il bambino ma l’intera famiglia consentendogli di vivere intense esperienze positive in grado di aiutarlo a far fronte alla malattia. Un vero e proprio coinvolgimento dell’intera comunità che si rivela fondamentale per la missione di Make-A-Wish®. Per Michele tutto è iniziato con un biglietto firmato da Spiderman in persona, in cui è stato invitato a farsi pronto perché presto avrebbe avuto bisogno del suoi aiuto. Successivamente, grazie al contributo offerto da Panini, Michele ha ricevuto l’Album con tutte le figurine del suo supereroe del cuore e ha potuto studiare i suoi “nemici”. Durante la giornata di giovedì 31 ottobre, i ragazzi di Geico hanno inoltre preparato per Michele tantissime sorprese, come la testa e lo stemma di Spiderman stampate in 3D; ha inoltre potuto dipingere una tela e visitare l’azienda. Tutto è stato trasformato in una grande festa a tema dedicata a Spiderman.

Non è finita qui: nella giornata di sabato 8 febbraio il Centro sportivo Total Natural Training di Milano ha accolto Michele per una giornata indimenticabile. Ad attenderlo Francesco, uno degli istruttori della palestra: Michele è stato subito messo alla prova con esercizi e circuiti per valutare se fosse pronto ad affiancare Spiderman nella lotta contro i cattivi.  Dopo salti, corse e percorsi, Michele si è recato nello spogliatoio per cambiarsi e indossare la sua tutina da Spiderman; proprio qui è stato raggiunto dal suo supereroe del cuore. Assieme si sono dedicati a salti e acrobazie prima di essere interrotti dal cattivo Venom, che dopo alcuni inseguimenti è stato prontamente catturato e sconfitto.

Dopo la meritata vittoria, è arrivato il momento del pranzo. Seduti attorno ad una tavola rotonda Michele e Spiderman hanno potuto gustare, grazie al Catering Antimo d’Andrea, una buonissima pasta con le “conchiglie”, oltre che prelibatezze come mozzarelle, burrata, affettati, panzerotti. Al momento dei saluti, una consapevolezza è stata chiara: Michele è pronto per aiutare Spiderman nella lotta contro il male.

La felicità sul volto del piccolo Michele e le ore trascorse a fianco del supereroe dei suoi sogni hanno rappresentato un’esperienza che lo aiuterà ad affrontare con più forza il percorso di cure. «Per i bambini gravemente malati, veder realizzato un desiderio li aiuta a ritrovare la forza, racconta Sune Frontani, Co-Fondatrice e Presidente di Make-A-Wish® Italia. Con la nostra Onlus cerchiamo di rendere più sopportabili questi momenti difficili: gli occhi di Michele a fianco del suo Spiderman sono impagabili.»

Contribuire in prima persona alla realizzazione di desideri come quello di Michele è un gesto alla portata di tutti, ma veicolo di grande valore. Sono ancora molti i bambini a cui Make-A-Wish® può cambiare la vita.

 

Make-A-Wish® Italia è un’organizzazione no profit nata nel 2004 che realizza desideri di bambini e ragazzi tra i 3 e i 17 anni d’età affetti da gravi patologie. Il valore di un desiderio è enorme: un sogno esaudito fa capire che nulla è impossibile, e ha il potere di migliorare la qualità della loro vita. Infatti, specifiche ricerche hanno dimostrato che le emozioni positive che ne derivano, generano concreti benefici per i bambini malati e le loro famiglie: l’89% dei bambini diventa emotivamente più forte, l’81% dei genitori afferma che i bambini affrontano meglio le terapie e il 98% delle famiglie torna a sentirsi di nuovo una “famiglia normale” (Fonte: Wish Impact Study Result, March 2011 – MAW America). A conferma della sua serietà e affidabilità, destina una percentuale altissima delle proprie spese alla Missione (79% nel 2019). Make-A-Wish® Italia è affiliata a Make-A-Wish®International – una delle organizzazioni benefiche più note al mondo presente in 50 Paesi, 43.000 volontari e 490.000 desideri realizzati. Nell’ultimo anno (2019) sono stati realizzati 33.000 desideri. Con Make-A-Wish® è realizzato un desiderio ogni 16 minuti.

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Salute e Benessere Volontariato e società

Make-A-Wish Italia e La Roche-Posay insieme per realizzare i sogni dei bambini

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  • 13 Dicembre 2019

Continuano le iniziative di Make-A-Wish® Italia, la Onlus con sede a Genova che dal 2004 opera capillarmente su tutto il territorio nazionale in favore dei bambini di età compresa tra i 3 e i 17 anni che soffrono di gravi patologie, donando loro gioia e speranza attraverso la realizzazione di un desiderio.

Nel 2019 l’associazione rinnova per il terzo anno la collaborazione con La Roche-Posay Laboratoire Dermatologique. Grazie ad una donazione potranno essere esauditi tanti sogni di bambini affetti da gravi patologie. Inoltre, in occasione della vendita di un’edizione limitata di prodotti Lipikar, La Roche-Posay racconterà ai propri consumatori dei progetti della Onlus e i consumatori riceveranno un Olio Lavante da 100ml in omaggio.

I prodotti Lipikar sono rivolti a tutta la famiglia, per il trattamento della pelle sensibile da secca a molto secca. Il primo prodotto in edizione limitata è il Lipikar Baume AP+, balsamo relipidante che aiuta a riequilibrare il microbioma riducendo la frequenza degli episodi di secchezza severa, ideale per la routine della pelle a tendenza atopica. Il secondo prodotto in edizione limitata è la novità 2019, il Lipikar Latte Urea 5+, destinato alla routine della pelle da molto secca a ruvida: regola la secchezza e la desquamazione cutanea aiutando il rinnovamento della superficie cellulare e alleviando gli arrossamenti e la sensazione di prurito.

Negli scorsi anni diversi sono stati i desideri realizzati grazie a questa importante iniziativa. Bambini come Denise, Nicolò, Oriana, Fabrizio, hanno visto il loro sogno realizzarsi: chi ha conosciuto le principesse delle proprie favole, chi ha incontrato il suo calciatore preferito, chi è diventata fotografa per un giorno, chi ha esplorato la città dei suoi sogni. Un desiderio che diventa realtà è un potente pensiero positivo, un’esperienza unica in grado di migliorare la qualità della loro vita rendendoli più forti nella loro battaglia contro la malattia.

Make-a-Wish® Italia e La Roche-Posay danno il proprio contributo per migliorare la qualità della vita di molti bambini gravemente malati realizzando i loro sogni.

Make-A-Wish® Italia è un’organizzazione no profit nata nel 2004 che realizza desideri di bambini e ragazzi tra i 3 e i 17 anni d’età affetti da gravi patologie. Il valore di un desiderio è enorme: un sogno esaudito fa capire che nulla è impossibile, e ha il potere di migliorare la qualità della loro vita. Infatti, specifiche ricerche hanno dimostrato che le emozioni positive che ne derivano, generano concreti benefici per i bambini malati e le loro famiglie: l’89% dei bambini diventa emotivamente più forte, l’81% dei genitori afferma che i bambini affrontano meglio le terapie e il 98% delle famiglie torna a sentirsi di nuovo una “famiglia normale” (Fonte: Wish Impact Study Result, March 2011 – MAW America). A conferma della sua serietà e affidabilità, destina una percentuale altissima delle proprie spese alla Missione (78% nel 2018). Make-A-Wish® Italia è affiliata a Make-A-Wish®International – una delle organizzazioni benefiche più note al mondo presente in 50 Paesi, con 40 affiliate, 45.000 volontari e 480.000 desideri realizzati.

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Eventi

We World Festival: due giorni di eventi per dire NO alla violenza sulle donne

Torna il 23 e 24 novembre a Milano, al Teatro Litta di Corso Magenta, il WeWorld Festival, l’evento annuale, quest’anno alla decima edizione, di WeWorld Onlus, la Fondazione impegnata da oltre vent’anni nella difesa di donne e bambini in Italia e nel mondo.

Molteplici le tematiche al centro di questa edizione, che saranno declinate nei due giorni attraverso dibattiti, film, reading, performance teatrali e mostre, tutte ad accesso libero e gratuito. Nuovi e vecchi stereotipi legati alla figura della donna, strade alternative per conquistare l’emancipazione femminile e approfondimenti sul tema delle migrazioni e della violenza di genere, con testimonianze dai fronti internazionali in cui opera WeWorld.

Tra i protagonisti dell’edizione celebrativa del Festival: Roberto Saviano, Letizia Battaglia, Eva Cantarella e Donatella Finocchiaro, ma anche l’ex pallavolista Francesca Piccinini, Gustavo Pietropolli Charmet, Alba Parietti, gli attori Benedetta Porcaroli, Camilla Filippi, Francesco Mandelli e Vinicio Marchioni, la star del fumetto Silvia Ziche, le scrittrici de “Le Nuove Eroidi”, la giornalista scientifica britannica Angela Saini e Il Terzo Segreto di Satira.

Grazie a un inedito monologo di Roberto Saviano diventano protagonisti le donne e i bambini che il nostro Paese sta lasciando indietro. Tra dispersione scolastica e violenza contro le donne e i loro figli, le storie di tante persone con cui WeWorld lavora da anni, da Scampia a San Basilio, da Sant’Elia alla Barona. Un viaggio lungo tutta l’Italia grazie alla voce dello scrittore, giornalista e sceneggiatore napoletano, attraverso storie di ingiustizie e di riscatti che partono dal basso.

Ci sarà anche l’attivista del Kenya Ledi Meingati, per la prima volta in Europa, a raccontarre la propria potente testimonianza e il passaggio da vittima di mutilazioni genitali femminili ad attrice del cambiamento, al fianco di WeWorld, per lottare affinchè questa crudele tradizione sia sconfitta. “Per la decima edizione del WeWorld Festival vogliamo ribadire, con ancora più forza, che per difendere i diritti delle donne e dei bambini serve lavorare con costanza, pazienza e coraggio. Serve affrontare la violenza partendo dalle sue cause, contrastando gli stereotipi e combattendo la povertà e la mancanza di opportunità che lasciano indietro troppe persone in Italia e nel mondo”, commenta Marco Chiesara, Presidente di WeWorld. “Serve intervenire sugli effetti della violenza, fisica ed economica, e stare al fianco delle donne che vogliono costruirsi una vita nuova e serve fare tutto questo tenendo insieme mondi e linguaggi diversi, dalle riflessioni sulle migrazioni, alle testimonianze e racconti sulla condizione delle donne e dei bambini nel mondo.

La prima giornata del Festival si chiude con un grande momento di teatro: l’attrice Donatella Finocchiaro porta in scena il suo monologo, in parole e musica, su Rosa Balistreri, attivista, poetessa, interprete tra le più formidabili del canto popolare siciliano. Donna del popolo, combattente e ribelle per sopravvivenza ed esigenza: la sua storia di violenza e di rivalsa e il suo ricordo rivivono in uno spettacolo commovente.

A condurre la serata l’attrice Camilla Filippi. Ospiti speciali, gli attori Benedetta Porcaroli e Francesco Mandelli tra i testimonial della campagna di sensibilizzazione #unrossoallaviolenza che Lega Serie A porta avanti da tre anni insieme a WeWorld Onlus. Mandelli sarà, per l’occasione, protagonista di un breve monologo sul tema della violenza sulle donne.

Chiude invece il Festival, nella serata di domenica, l’imperdibile documentario “Shooting the mafia” di Kim Longinotto, in anteprima per gli spettatori del Festival e nelle sale dal 1 dicembre: un ritratto intimo e personale di Letizia Battaglia, fotografa palermitana, che per l’occasione introdurrà la proiezione in una conversazione con Danilo de Biasio, Direttore Festival dei Diritti Umani.  Letizia Battaglia sarà protagonista insieme a Roberto Timperi, per tutta la durata del Festival, anche con una mostra di scatti suoi e di quelli più significativi legati al film “Shooting the Mafia”.

 

IL PROGRAMMA DI WEWORLD FESTIVAL

Sabato 23 novembre

“Gli inganni di Pandora. Conversazione con Eva Cantarella sulle discriminazioni di genere dal mito ai giorni nostri”

Ad aprire il Festival, sabato mattina, una grande protagonista della cultura italiana, Eva Cantarella, che  presenta il suo nuovo libro “Gli inganni di Pandora” (Feltrinelli): partendo dal mito di Pandora – momento che ha sancito la percezione d’inferiorità delle donne nella storia antica –  la scrittrice ripercorre l’origine delle discriminazioni di genere nel pensiero occidentale. Dialoga con lei Massimo Cirri, conduttore di Caterpillar su Radio 2.  Sala Teatro, ore 12

“Dritte alla meta. La lunga corsa verso l’emancipazione femminile nello sport”

Lo sport come veicolo di emancipazione e nuova frontiera per sfatare stereotipi di lunga data sulla figura femminile: è questo il tema del talk che vede la partecipazione dell’ex pallavolista Francesca Piccinini, insieme ad Adele Bernocchi, in arte Queen Maya, wrestler, protagonista in uno sport a lungo considerato solo appannaggio maschile. Con loro, a raccontare le imprese delle tante donne straordinarie che hanno fatto la storia dello sport, Serenella Quarello e Fabiana Bocchi, autrice e illustratrice di “Non puoi correre con i pantaloncini corti” (Rizzoli). Sala Foyer, ore 15

“Gli ultimi. Raccontare chi rimane indietro in Italia: tra dispersione scolastica e violenza sulle donne”.

Grazie a un inedito monologo di Roberto Saviano diventano protagonisti le donne e i bambini che il nostro Paese sta lasciando indietro. Tra dispersione scolastica e violenza contro le donne e i loro figli, le storie di tante persone con cui WeWorld lavora da anni, da Scampia a San Basilio, da Sant’Elia alla Barona. Un viaggio lungo tutta l’Italia grazie alla voce dello scrittore, giornalista e sceneggiatore napoletano, attraverso storie di ingiustizie e di riscatti che partono dal basso.  Sala Teatro, ore 17.30

“Donne violate. Testimonianza di Ledi Meingati sulle mutilazioni genitali femminili e i matrimoni forzati”

Le mutilazioni genitali femminili, gli abusi sulle donne e i matrimoni forzati sono ancora temi di stringente attualità in molti Paesi: ne parla al Festival una testimone d’eccezione, Ledi Meingati, attivista Masai che, per la prima volta in Europa, racconta la sua storia potente di lotta ed emancipazione in Kenya, contro le mutilazioni genitali. Sala Foyer, ore 17

“Fuori dall’anonimato”

Fuori dall’anonimato è un progetto che nasce dal desiderio di Cristiana Mainardi, membro della direzione artistica di Fuoricinema, di dare voce alle professioni invisibili delle donne nel cinema italiano. Si confrontano sul tema due “fuoriclasse del casting”, Laura Muccino e Sara Casan – premiate per l’occasione con il premio Fuoricinema-WeWorld – e uno dei loro attori “rivelazione”, Vinicio Marchioni. Sala Teatro, ore 16

“Work in Progress per Rosa. Monologo in musica di Donatella Finocchiaro su Rosa Balistreri” – anteprima esclusiva per WeWorld Festival

La prima giornata del Festival si chiude con un grande momento di teatro: l’attrice Donatella Finocchiaro porta in scena il suo monologo, in parole e musica, su Rosa Balistreri, attivista, poetessa, interprete tra le più formidabili del canto popolare siciliano. Donna del popolo, combattente e ribelle per sopravvivenza ed esigenza: la sua storia di violenza e di rivalsa e il suo ricordo rivivono in uno spettacolo commovente.

A condurre la serata l’attrice Camilla Filippi. Ospiti speciali, gli attori Benedetta Porcaroli e Francesco Mandelli, tra i testimonial della campagna di sensibilizzazione #unrossoallaviolenza che Lega Serie A porta avanti da tre anni con WeWorld Onlus. Mandelli sarà, per l’occasione, protagonista di un breve monologo sul tema della violenza sulle donne. Sala Teatro, ore 21

 

Domenica 24 novembre

“Nuova pelle. Conversazioni sull’emancipazione femminile tra lotte e nuovi stereotipi”

Un talk per parlare delle nuove barriere da abbattere e degli stereotipi con cui le donne devono ancora confrontarsi sul lavoro, nello spettacolo, nella vita quotidiana, nella comunità scientifica. Ne discutono lo psicanalista e psichiatra dell’adolescenza Gustavo Pietropolli Charmet, la showgirl Alba Parietti, la giornalista scientifica Angela Saini, collaboratrice della BBC e  autrice di “Inferiori. Come la scienza ha penalizzato le donne – La nuova ricerca che sta riscrivendo la storia” (HarperCollins), affascinante viaggio attraverso la scienza che approfondisce la “guerra” tra generi dal punto di vista biologico, psicologico e antropologico; Francesca Vecchioni, Presidente di Diversity (no-profit che promuove l’inclusione sociale attraverso attività di ricerca, formazione e consulenza), e la star del fumetto italiano Silvia Ziche, autrice di “L’allegra vita della quota rosa” (Feltrinelli Comics), in cui il suo celebre personaggio Lucrezia racconta una società ancora troppo patriarcale e paternalista. Sala Teatro, ore 12

Start to Talk. Il ruolo del coach e l’abuso di potere. Storie di manipolazioni e silenzi nel mondo dello sport. Le proposte per una svolta” – a cura dell’associazione Cavallo Rosa

Organizzato dall’associazione Cavallo Rosa, nata per denunciare casi di molestie nel mondo dell’equitazione, un dibattito sull’abuso di potere nel mondo dello sport. Tema dai molteplici risvolti e sfumature, che verranno trattate da protagonisti del mondo dello sport, della magistratura, del giornalismo. Sala Foyer, ore 10.30

Il piacere è tutto mio. L’emancipazione femminile passa (anche) dalla consapevolezza sessuale

Un appassionante incontro sui tabù e stereotipi (ancora) legati alla vita sessuale delle donne. In apertura un reading d’eccezione, che è anche provocazione culturale: Veronica Raimo e Marco Rossari leggono “Bambinacce” (Feltrinelli), canzoniere ironico-erotico che gioca con l’immaginario delle filastrocche – da Prévert a Rodari fino a Tim Burton – per presentare ritratti di femminilità irriverente e disinibita.

Segue il talk con l’attrice Benedetta Porcaroli, Frida Affer (fondatrice di Wovo Store, shop di raffinati sex toys), la scrittrice Chiara Moscardelli con il suo ultimo libro “Extravergine” (Solferino), prequel della serie in onda su Fox TV, che racconta l’educazione sentimentale di una ragazza di provincia, e Rossella Nappi, sessuologa, Professore ordinario di Ginecologia e Ostetricia all’Università degli Studi di Pavia e autrice di “Sulla cresta dell’onda” (Fabbri Editore) in cui racconta la menopausa come punto di ripartenza nella vita delle donne. Sala Foyer, ore 15 

Oltre la linea dell’orizzonte. Le donne come nuovo soggetto delle migrazioni

Al centro dell’incontro una riflessione sulle nuove migrazioni, tra i campi di attività di WeWorld Onlus. A partire dalla testimonianza di Myranda Darlyn Ngobiyanck, che racconterà la sua storia di migrazione forzata tra Camerun e Ventimiglia, si analizza il fenomeno da una prospettiva di genere: la ricercatrice IPSOS Chiara Ferrari, la giornalista de Il Fatto Quotidiano Martina Castigliani, autrice di “Cercavo la fine del mare. Storie di migranti raccontate dai disegni dei bambini” (Mimesis) e l’eurodeputato PierFrancesco Majorino, si confrontano con la giornalista del TG2 Maria Rita Grieco, autrice di un reportage dal Libano. Sala Conversazione, ore 16

Il mito delle donne, le donne nel mito. Le nuove Eroidi e un nuovo modello di eroicità

Cinque donne, un libro, una performance indimenticabile: con ‘Le Nuove Eroidi’ (HarperCollins) otto scrittrici italiane reinterpretano con assoluta libertà otto eroine della mitologia greca. Caterina Bonvicini, Teresa Ciabatti, Antonella Lattanzi, Valeria Parrella e Veronica Raimo, sono le protagoniste di questo reading-dibattito che partendo dall’attualità del mito mette al centro la prospettiva e lo sguardo delle donne sul mondo. Sala Teatro, ore 17.30

Essere volontari: il racconto de Il Terzo Segreto di Satira

Uno dei più celebri collettivi satirici in Italia, il Terzo Segreto di Satira, presenta al Festival la webseries ‘Following Life’ realizzata in Mozambico con WeWorld Onlus grazie al progetto Eu Aid Volunteers, il “corpo” di volontari/e internazionali europei specializzati in interventi umanitari. Partendo dal racconto del dietro le quinte del lavoro dei volontari nel Paese africano, il collettivo milanese sarà protagonista di un racconto-confronto sul tema del volontariato come forma di empowerment. Sala Foyer, ore 18.30

 

I FILM

Il racconto dell’universo femminile attraverso il cinema sarà protagonista anche in questa edizione del Festival, nella giornata di domenica 24 novembre, con tre pellicole preziose che raccontano altrettante sfide per l’emancipazione. In “Female Pleasure” di Barbara Miller (dopo il talk “Il piacere è tutto mio”), cinque donne di cinque religioni diverse si oppongono alla demonizzazione della sessualità femminile a opera degli integralisti religiosi; Le Invisibili” di Louis-Julien Petit (Sala Teatro, ore 15) vede protagoniste quattro assistenti sociali dell’Envol, un centro diurno che fornisce assistenza alle donne senza fissa dimora: quando il Comune decide di chiuderlo, si lanciano in una missione impossibile: dedicare gli ultimi mesi a trovare un lavoro al variopinto gruppo delle loro assistite, abituare a vivere in strada; infine, lo struggente “For Sama” di Waad al-Kateab e Edward Watts (Sala Teatro, ore 10), viaggio intimo ed epico nell’esperienza femminile della guerra: in forma di una lettera d’amore di una giovane madre a sua figlia, il film racconta la storia della vita di Waad al-Kateab attraverso i cinque anni della rivolta di Aleppo, in Siria, dove si innamora, si sposa e dà alla luce Sama, mentre il conflitto intorno a lei diventa catastrofico.

“SHOOTING THE MAFIA”: LA CELEBRE FOTOGRAFA LETIZIA BATTAGLIA AL WEWORLD FESTIVAL

Chiude il Festival, nella serata di domenica, l’imperdibile documentario “Shooting the mafia” di Kim Longinotto, in anteprima per gli spettatori del Festival e nelle sale dal 1 dicembre: un ritratto intimo e personale di Letizia Battaglia, fotografa palermitana e fotoreporter per il quotidiano L’Ora, che per l’occasione introdurrà la proiezione in una conversazione con Danilo de Biasio, Direttore Festival dei Diritti Umani.

Una vita vissuta senza schemi: dalla fotografia di strada, per documentare i morti di mafia, all’impegno in politica, Letizia Battaglia è stata una figura fondamentale nella Palermo e nell’Italia tra gli anni Settanta e Novanta. Intrecciando interviste e testimonianze d’archivio, Kim Longinotto racconta la vita di un’artista passionale e coraggiosa, mostrando, attraverso un’esistenza straordinaria e anticonformista, uno spaccato di storia italiana. In cerca di una libertà che passa per il sogno di una Sicilia sciolta dalle catene della mafia.

GLI SCATTI DI LETIZIA BATTAGLIA PER I VISITATORI DEL FESTIVAL

Letizia Battaglia sarà protagonista, per tutta la durata del Festival, anche con una mostra degli scatti più significativi legati al film “Shooting the Mafia”.

 

La partecipazione al WeWorld Festival è completamente gratuita con prenotazione obbligatoria.

Il programma completo è disponibile sul sito https://www.weworld.it/weworldfestival/

 

La decima edizione può contare sulla collaborazione di Lega Serie A, Fuoricinema, Festival dei Diritti Umani, Cavallo Rosa, Ordine dei Giornalisti della Lombardia, Consiglio e Comitato Pari Opportunità dell’Ordine degli Avvocati di Milano e sul prezioso contributo di Best Western, Canon, Cavallo Rosa, Carrefour, Fondazione Cariplo, Google, Lexellemnt, Naïma, Newton, PwC, State Street, Veuve Clicquot.

 

UN ROSSO ALLA VIOLENZA – CAMPAGNA DI SENSIBILIZZAZIONE NAZIONALE

Il 25 novembre, Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne,  WeWorld rinnova il proprio impegno nella difesa dei diritti delle donne e contro ogni forma di violenza, con una campagna, di cui il Festival è l’evento culminante che include il coinvolgimento delle istituzioni, con la presentazione del nuovo rapporto MAKING The CONNECTION, del pubblico e il lancio di una campagna di sensibilizzazione nazionale, #unrossoallaviolenza, realizzata insieme a Lega Serie A e alla sua terza edizione, che nasce per dare un simbolico cartellino rosso alla violenza sulle donne.

Concretamente i calciatori e gli arbitri scenderanno sul terreno di gioco con un segno rosso sul viso nella 13° giornata di Campionato serie a Tim; anche i social si coloreranno di rosso con le foto dei protagonisti che dichiareranno il proprio impegno pubblicando una foto con il simbolo della campagna, esortando i propri followers a fare lo stesso con l’hashtag #unrossoallaviolenza. Protagonisti dell’appello nello spot: gli sportivi Marco Materazzi, Bernardo Corradi, Alessandro del Piero, Elisa Di Francisca, Marta Pagnini e Rossella Brescia. Oltre ai protagonisti del mondo del calcio e dello sport, hanno aderito attrici, aziende e istituzioni. Tra questi: Benedetta Porcaroli, Camilla Filippi, Francesca Senette, Francesco Mandelli, Federico Russo e Donatella Finocchiaro.

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Volontariato e società

Il mio desiderio del cuore? Donare un sorriso ai bambini meno fortunati grazie a Make-A-Wish® Italia

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  • 1 Ottobre 2019

Spesso i gesti più generosi arrivano dalle persone più inaspettate. La storia di Viola e del suo desiderio ha molto da insegnare. Viola ha 15 anni, è ancora molto giovane. Nel 2015, le è stato diagnosticato un osteosarcoma. Il suo desiderio era quello di poter scambiare un sorriso con i bambini meno fortunati.

Grazie a Make-A-Wish® Italia, Onlus con sede a Genova che dal 2004 opera capillarmente su tutto il territorio nazionale, ha da poco realizzato il suo desiderio a Meknes, in Marocco, grazie alla collaborazione con OVCI – Organismo di Volontariato per la Cooperazione Internazionale. In Marocco, OVCI ha diverse attività, tra le quali, in collaborazione con l’associazione Amici dei Bambini (AiBi), la gestione dell’orfanotrofio di Meknes gestito dalla Fondazione Rita Zniber.

In compagnia della sua famiglia, Viola è arrivata a Meknes e, con Roberta Rizzo, giovane volontaria in servizio civile presso l’OVCI, ha raggiunto “Le Nid”, l’orfanotrofio situato all’interno dell’Ospedale Mohammed IV che ospita ben 96 bambini. Dopo un tour della struttura, Viola e la sua famiglia si sono immersi con entusiasmo nelle attività della giornata: hanno aiutato il personale del centro a dare il biberon ai piccoli neonati, hanno allestito la terrazza per la merenda e consegnato tutto il materiale raccolto in Italia, da amici e parenti che hanno voluto contribuire a realizzare il desiderio di Viola: moltissimi giochi, ma anche vestiti per i bambini, palloncini, colori.

L’entusiasmo di Viola è evidente dalle sue parole: «Arrivati all’Orfanotrofio di Meknès, ho avuto la possibilità di incontrare Roberta e il team della struttura, una squadra fantastica che ci ha accompagnato. I più piccoli erano bellissimi, molto affettuosi: volevano essere coccolati in continuazione. Giocavano e si divertivano nonostante avessero il minimo indispensabile per farlo». E continua: «Abbiamo consegnato tutti regali portati per loro: matite, pennarelli, trucchi, palline, giochi… e loro con gli occhi pieni di felicità si sono messi a colorare e a giocare. È stata un’esperienza fantastica, emozionante e che mi ha riempito il cuore. Ma soprattutto che rifarò appena possibile. Grazie Make-A-Wish® Italia per avermi dato questa opportunità, un viaggio meraviglioso che mi ha dato la possibilità di portare un sorriso, un gesto di affetto a chi oggi ne ha davvero tanto bisogno».

«Sicuramente un desiderio insueto per una ragazza così giovane», racconta Valentina,  mamma di Viola. «Le situazioni della vita che a volte ci travolgono spesso ci rendono migliori e ci fanno riflettere sulle cose importanti. Nonostante tutto, ci riteniamo davvero fortunati!».

Un desiderio nel desiderio: ciò che Viola più desiderava era aiutare i bambini meno fortunati, rivelando un animo grande e capace di pensare al bene degli altri, pur attraversando un periodo di particolare difficoltà personale, com’è quello di chi soffre di gravi patologie.

«La storia di Viola ha molto da insegnarci», racconta Sune Frontani, Co-Fondatrice e Presidente di Make-A-Wish® Italia. «Che una ragazza così giovane, di soli 15 anni, con una storia complessa alle spalle, sia in grado di un gesto di tale generosità, ci riempie di grande commozione. Vederla assieme a quei bambini è stata un’esperienza davvero unica.»

 

Make-A-Wish® Italia è un’organizzazione no profit nata nel 2004 che realizza desideri di bambini e ragazzi tra i 3 e i 17 anni d’età affetti da gravi patologie. Il valore di un desiderio è enorme: un sogno esaudito fa capire che nulla è impossibile, e ha il potere di migliorare la qualità della loro vita. Infatti, specifiche ricerche hanno dimostrato che le emozioni positive che ne derivano, generano concreti benefici per i bambini malati e le loro famiglie: l’89% dei bambini diventa emotivamente più forte, l’81% dei genitori afferma che i bambini affrontano meglio le terapie e il 98% delle famiglie torna a sentirsi di nuovo una “famiglia normale” (Fonte: Wish Impact Study Result, March 2011 – MAW America). A conferma della sua serietà e affidabilità, destina una percentuale altissima delle proprie spese alla Missione (78% nel 2018). Make-A-Wish® Italia è affiliata a Make-A-Wish®International – una delle organizzazioni benefiche più note al mondo presente in 50 Paesi, con 40 affiliate, 45.000 volontari e 480.000 desideri realizzati.

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Espositori pubblicitari per il sociale

Studio Stands, azienda specializzata in soluzioni espositive, portatili e personalizzabili, collabora con ONLUS e fondazioni non profit da svariati anni. Sono diversi infatti i modelli di espositori pubblicitari richiesti dalle ONLUS per campagne di sensibilizzazione, manifestazioni, raccolte fondi ed eventi benefici in genere.

Come in passato anche quest’anno Studio Stands ha collaborato con Save the Children, tramite una grande fornitura di banchetti pubblicitari ed espositori Roll-Up.

Save the Children è la più importante organizzazione internazionale indipendente dedicata dal 1919 a salvare i bambini in pericolo e a promuovere i loro diritti, subito e ovunque. In questa occasione la scelta dell’organizzazione è ricaduta sui modelli Desk e sul Roll Up Flash 100cm:

Gli espositori Roll-Up sono tra le soluzioni espositive più apprezzate per veicolare messaggi informativi e pubblicitari durante manifestazioni e campagne. Sono infatti estremamente pratici da trasportare e facili da montare. È sufficiente srotolare la stampa inserita nel piedistallo della struttura per dare il via in un attimo alla comunicazione.

Anche il banchetto Desk risulta estremamente facile da allestire grazie al montaggio ad incastro. Questo desk pubblicitario in polipropilene alveolare è anche pratico da trasportare visto il peso e l’ingombro ridotto del banchetto una volta smontato.

Esistono tuttavia moltissimi altri espositori pubblicitari che ONLUS e associazioni per il sociale scelgono per i propri eventi: bandiere autoportanti, gazebo portatili, fondali grafici, etc.

Per maggiori informazioni sugli espositori pubblicitari Studio Stands: www.studiostands.it

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Studio Stands: Espositori portatili per ONLUS

Studio Stands, azienda bresciana specializzata nella realizzazione di soluzioni espositive portatili personalizzate, da anni collabora con svariate ONLUS e fondazioni di beneficenza per il sociale, fornendo appunto espositori per eventi.
Sono numerosi gli espositori pubblicitari che possono essere utilizzati in occasione di manifestazioni, campagne di sensibilizzazione, eventi benefici e raccolte fondi.

Recente è la collaborazione con Save the Children, la più importante organizzazione internazionale indipendente dedicata dal 1919 a salvare i bambini in pericolo e a promuovere i loro diritti, subito e ovunque. L’organizzazione ha richiesto la realizzazione di espositori Roll-Up in abbinamento a un banchetto modello Desk, in occasione della nuova campagna “Fino all’ultimo bambino”.

Il banchetto Desk è realizzato in polipropilene alveolare e può essere personalizzato con stampa digitale. Assemblato semplicemente a incastro è largamente utilizzato durante diverse campagne sociali data la sua praticità di utilizzo.

I Roll-Up sono espositori pubblicitari anch’essi molto diffusi in quanto vantano un’installazione pressoché immediata. È sufficiente srotolare la stampa inserita nella base della struttura per allestire in un attimo stand e punti informativi.

Banchetti e fondali Roll-Up non sono le uniche soluzioni espositive impiegate dalle ONLUS. Sono anche molto diffusi gazebo richiudibili, fondali grafici maxi-formato come Wall e Pop-Up Tessile e bandiere autoportanti.

Per maggiori informazioni sugli espositori portatili Studio Stands: https://www.studiostands.it

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Studio Stands al Festival del Fundraising 2017

Da mercoledì 17 maggio a venerdì 19 maggio presso l’Hotel Parchi del Garda a Pacengo di Lazise (VR) si terrà il Festival del Fundraising 2017, l’occasione ideale in cui il mondo del no profit avrà la possibilità di riflettere in merito alle opportunità di crescita e di sviluppo. A prendere parte alla tre giorni saranno 800 partecipanti che diventeranno protagonisti degli 80 workshop pensati a misura di fundraiser. Considerata la più importante conferenza d’Italia sul fundraising, la tre giorni spalancherà le porte ai grandi professionisti del settore ma anche ai nuovi talenti. Un vero e proprio laboratorio a cielo aperto di innovazione, dunque, in cui tutti i partecipanti avranno la possibilità di confrontarsi e condividere idee e spunti di riflessione. All’evento parteciperanno nomi di spicco che hanno avuto modo di sperimentare sul campo le migliori strategie grazie alle quali sviluppare il fundraising.

Tra i protagonisti del Festival ci sarà anche Studio Stands.

Le Onlus e le associazioni no profit hanno estrema necessità di catturare l’attenzione dei potenziali interessati al fine di raccogliere fonti, intercettare volontari o dare visibilità a campagne informative e di sensibilizzazione. Studio Stands, partendo proprio dalle esigenze specifiche dei potenziali clienti, è in grado di fornire espositori pubblicitari particolarmente facili da montare e, soprattutto, di grande impatto visivo.

Presso lo stand di Studio Stands si avrà la possibilità di conoscere tutti gli espositori pubblicitari e i servizi pensati su misura di Onlus e associazioni no profit che per comunicare all’esterno utilizzano banchetti pubblicitari, roll-up, bandiere, gazebo rigorosamente richiudibili, gazebo gonfiabili, stampe digitali (flyer, bruchure, etc.) e porta depliant. L’idea, quindi, è quella di mettere a disposizione di tutti i partecipanti personale qualificato in grado di proporre soluzioni espositive grazie alle quali dare un valore aggiunto a campagne e iniziative.

Com’è noto, la comunicazione è molto importante per riuscire a raggiungere ogni genere di obbiettivo e se, da una parte, i social network aiutano moltissimo nelle campagne di fundraising, dall’altra non si può affatto mettere in secondo piano l’importanza del contatto con le persone. Per tale ragione, è essenziale creare momenti di condivisione in cui si ha la possibilità di interfacciarsi direttamente con i potenziali investitori o, più in generale, con chi è potenzialmente interessato alle attività della Onlus o dell’associazione. Tutto, quindi, deve essere curato nei minimi dettagli: dal gazebo ai materiali, passando dalle bandiere per finire ai roll-up.

Studio Stands è la soluzione ideale per ogni genere di iniziativa di fundraising e permette di individuare soluzioni espositive innovative e funzionali. Sul sito web dell’azienda si ha la possibilità di scoprire la vasta gamma di prodotti e i servizi che l’azienda mette a disposizione di Onlus, associazioni no profit ma anche privati e aziende. Per ricevere maggiori informazioni e per conoscere più da vicino gli espositori pubblicitari di Studio Stands non resta altro da fare che visitare lo stand dell’azienda presso il Festival del Fundraising 2017 da mercoledì 17 a venerdì 19 maggio a Pacengo di Lazise in provincia di Verona oppure visitare il sito www.studiostands.it

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Nuova Casa Accoglienza per gli ospiti dell’Oncologia Pediatrica dell’Umberto I

Martedì 29 novembre, a Roma, è stata inaugurata la nuova casa accoglienza che potrà ospitare le famiglie dei piccoli ospiti del reparto di Oncologia Pediatrica del Policlinico Umberto I.

La struttura, completamente ristrutturata, si trova in via Giolitti 255, adiacente alla stazione Termini, ed è stata realizzata da “IO, domani…” (Associazione per la lotta ai tumori infantili Onlus), grazie alla donazione di 25mila euro dell’Associazione “Piccoli Raggi” (Onlus per l’oncologia pediatrica).

Il restyling dell’appartamento ha restituito una casa accoglienza davvero ospitale: le pareti sono colorate (nella camera da letto la parete è vivacizzata da una finestra sul mare dipinta sul muro), tutti gli arredi sono nuovi e moderni, l’ambiente è essenziale ma completo di qualunque comfort (riscaldamento, aria condizionata, cucina attrezzata, biancheria da letto e da bagno, ecc.).

Uno spazio caldo e accogliente realizzato da due realtà associative che non sono nuove alla collaborazione: già nel 2014 “IO, domani…” e “Piccoli Raggi” avevano unito gli sforzi per realizzare il nuovo reparto di Oncologia Pediatrica dell’Umberto I, un reparto che, in Italia, è riconosciuto fra i migliori nell’attenzione alla qualità della vita dei bambini e delle loro famiglie.

Famiglie che, da oggi, potranno contare sulla nuova casa accoglienza di via Giolitti 255.

All’inaugurazione erano presenti, per “IO, domani…”, Maria Grazia Castello (presidente) e Paolo Viti (vice presidente), oltre a una rappresentanza di volontari. Per “Piccoli Raggi”, invece, hanno partecipato all’evento Anna D’Antonio (presidente) e Simona Biagioni (vice presidente). Ai rappresentanti delle Associazioni, si è unita anche la prof.ssa  Anna Clerico, primario del reparto di Oncologia Pediatrica del Policlinico Umberto I di Roma.

La nuova casa accoglienza rappresenta un motivo di sollievo per le famiglie e i bambini malati, che spesso seguono terapie a periodi alterni, ma anche una dimostrazione concreta che migliorare la qualità della loro vita è realmente possibile e, anzi, doveroso, grazie anche a progetti come questo di “IO, domani…” e “Piccoli Raggi”.

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CiboAmico: nel 2015 Hera ha donato circa 8.600 pasti

Alle sei onlus coinvolte il progetto ha portato lo scorso anno un risparmio complessivo di oltre 36.600 euro; circa 4.000 i pasti provenienti dalle mense Hera di Bologna, per un valore di oltre 16.400 euro

 

8.600 pasti recuperati e oltre 36.600 euro risparmiati: sono questi gli importanti risultati raggiunti nel 2015 grazie al progetto CiboAmico, attraverso una rete solidale, sostenibile e a km zero. Il progetto, che il Gruppo Hera ha avviato da anni nelle principali mense aziendali per recuperare i pasti preparati ma non consumati, ha permesso di ridistribuire il cibo a persone in situazione di difficoltà, attraverso onlus che operano sul territorio. L’attività è realizzata con il supporto di Last Minute Market, società spin-off dell’Università di Bologna che promuove la lotta allo spreco e la sostenibilità ambientale, e la collaborazione di Elior, la società che gestisce le mense di Hera.

Dall’inizio del progetto, in sei anni, CiboAmico ha permesso il recupero di quasi 57.000 pasti, per un valore economico complessivo che ha superato i 228.000 euro. L’impatto ambientale è pari a 57.174 m3 di acqua risparmiata e 53 cassonetti di rifiuti evitati.Avviato a dicembre 2009, il progetto è ora attivo nelle mense aziendali Hera di Bologna (viale Berti Pichat e via del Frullo), Imola, Rimini e Ferrara. I benefici di CiboAmico sono sociali, economici e ambientali: dalla prevenzione della produzione di rifiuti, al riutilizzo delle eccedenze e al risparmio di risorse, come acqua, energia e terreno, necessarie alla loro produzione.

.Solo nel 2015, CiboAmico ha consentito di recuperare 8.589 pasti ovvero 35 pasti completi ogni giorno, donati a sei associazioni onlus del territorio che gestiscono strutture d’assistenza in cui sono ospitate complessivamente circa 130 persone.

 A Bologna, con il progetto CiboAmico, lo scorso anno sono stati recuperati 3.962 pasti provenienti dalle mense Hera di viale Berti Pichat e via del Frullo.Destinataria principale è stata l’Opera di Padre Marella, che utilizza gli alimenti nella struttura bolognese chiamata “Pronto soccorso sociale”, rivolta ad adulti in stato di disagio, e nella Comunità terapeutica di Cadriano. Inoltre, nel 2015, ha beneficiato di CiboAmico anche la Comunità Arcobaleno dell’Associazione Arca, a Granarolo. Queste comunità ospitano complessivamente circa un centinaio di persone.Il progetto permette alle onlus un risparmio economico che rende loro possibile investire le risorse così liberate in altri progetti. Nel 2015 il valore economico dei pasti donati da Hera alle onlus nel bolognese è stato, infatti, pari a oltre 16.400 euro.

 I numeri dello spreco

Secondo le stime della Confederazione Italiana Agricoltori, solo in Italia ogni anno finiscono nella pattumiera 5 milioni di tonnellate di prodotti alimentari, per un valore che sfiora i 9 miliardi di euro. Ogni mese ciascuna famiglia italiana butta nei rifiuti l’equivalente di 28 euro di alimenti ancora commestibili. A livello globale la situazione è ancora più drammatica: 1,3 miliardi di tonnellate di cibo finiscono annualmente in discarica, equivalenti a circa un terzo della produzione totale. Lo spreco è ovviamente caratteristico dei Paesi ricchi; il valore pro-capite degli sprechi alimentari per consumatore in Europa e in Nord America si aggira tra i 95 e i 115 chili l’anno, contro i 6-11 chili annui a persona registrati nell’Africa sub-sahariana e nel Sud-Est asiatico.

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ANIMALI ABBANDONATI: OGNI ANNO DUEMILA MORTI. IL MONDO DELLA MODA IN AIUTO DI UNA ONLUS PER RACCOLTA FONDI

Duemila morti l’anno e oltre tremila feriti: questi i numeri di una strage che si rinnova ogni anno. La strage degli innocenti: gli animali domestici abbandonati.

E per chi pensasse che il problema è solo degli animali, e che non vale la pena “darsi tanta pena per un cane o un gatto”, basterebbe dare uno sguardo alle statistiche sugli incidenti stradali: oltre 500 l’anno sono causati da animali che, abbandonati, camminano lungo le strade e le autostrade sicuri che il loro padrone, quello al quale vogliono tanto bene, certo tornerà a prenderli.

Per non parlare della piaga del randagismo, causato principalmente dagli abbandoni. Il costo sociale di questa barbarie, considerando i servizi di assistenza, tutela, controllo, le contromisure che gli enti locali devono predisporre, e i costi sanitari conseguenti agli incidenti, raggiunge i 300 milioni di euro.

Tra le Associazioni che si battono e si distinguono per il loro impegno in favore dei nostri Amici Animali, un posto importantissimo lo occupa “Zampe che danno una Mano” Onlus, Associazione costituita a Roma il 10 Luglio 2014, che è la concretizzazione del Progetto “Zampe che danno una Mano” nato da un’idea di Giada Bernardi (avvocato) e Vittorio Papavero (Istruttore cinofilo e Direttore Tecnico della ASD “Why not Dog” di Roma) ed è finalizzata a fornire un aiuto concreto agli animali vittime di incidenti stradali, che spesso, proprio per non avere nessuno che si occupi di sostenere i costi delle cure necessarie per la loro sopravvivenza e riabilitazione, vengono abbandonati nelle Cliniche veterinarie o addirittura lasciati morire.
Da quando è stata costituita a oggi la Onlus ha già salvato e trovato casa a più di 150 tra cani e gatti.

“Zampe che danno una Mano” vive esclusivamente di volontariato, donazioni e raccolta di fondi in occasione di eventi ed è la prima e unica Onlus italiana ad aver istituito un Fondo (Fondo Animali Vittime della Strada) per finanziare l’attività: dal primo soccorso, agli eventuali interventi chirurgici, alla degenza, alla fisioterapia e alla riabilitazione dell’animale.

Per il prossimo 13 Novembre, l’Associazione ha organizzato una manifestazione di beneficienza denominata “LE ZAMPETTE VAN DI MODA” che avrà luogo a Roma, alle ore 20.00, presso Palazzo Brancaccio, in Viale del Monte Oppio n.7, il cui ricavato andrà in interamente devoluto al “Fondo Animali Vittime della Strada”.

Una indimenticabile serata all’insegna della musica e del divertimento, tra le note del grande Alberto Laurenti e la sua orchestra “i Rumba de Mar”, e la partecipazione straordinaria della stilista di moda Elisabetta Franchi, che vestirà le nostre Zampette con gli accessori della linea EF Loves Dogs.

Madrina della serata la cantante Numa (Emanuela Palmer), amica delle zampette e da sempre impegnata nel sociale,  adesso in uscita con il suo nuovo progetto umanitario musicale “Promised Land”.

Ospite d’onore la Marchesa Daniela Del Secco D’Aragona, insieme a un parterre d’eccezione ricco di tantissimi ospiti e personalità illustri.

La quota di partecipazione é di € 20.00 per ogni adulto, di € 5.00 per bimbi tra i 6 ed i 12 anni, ed è gratis per i bimbi di età inferiore ai 6 anni.

Una serata piena di tantissime sorprese nella magica cornice di Palazzo Brancaccio per aiutare i nostri amici a 4 zampe che hanno avuto la sfortuna di incontrare un assassino come padrone e dar loro la chance di vivere una nuova vita.

Per informazioni e prenotazioni:
Giada 329.2850549
Biagio 342.6021785
contatti@zampechedannounamano.it

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Le bomboniere solidali per la laurea come scelta alternativa

La Laurea il sogno di tutti gli studenti universitari, il completamento della propria carriera universitaria. Perchè invece di regalare sempre i soliti regali non si decide di scegliere un pensiero diverso, simbolo di umanità e rivolto ai meno fortunati?

Stiamo parlando delle bomboniere solidali per la laurea, una valida soluzione per amici e parenti che non sapendo cosa regalare potrebbe virare per questa idea.

E’ la tappa più importante per la vita, un momento pieno di soddisfazioni dopo un percorso tortuoso cosparso di ostacoli, fatto di fatica, di momenti bui, ma anche di momenti pieni di gioia, notti senza dormire e tanta adrenalina.

Molto spesso il momento della discussione della Laurea è l’occasione per incontrare parenti ed amici più stretti.

 

Come scegliere le bomboniere solidali per la laurea

Optare per le bomboniere solidali per la laurea è sinonimo di profonda umanità, vuol dire aiutare le tante associazioni no profit che si occupano di ricerca, o semplicemente di associazioni che sostengono i più poveri, i più disagiati.

Con un semplice gesto sarà possibile aiutare chi sta peggio di noi e pensare a tanti volontari che ogni giorno lavorano anche soltanto per un semplice sorriso.

Le bomboniere solidali sono la scelta giusta per tutti coloro che desiderano di vivere emozioni uniche sapendo di fare del bene, ma in senso vero, non si tratta di propaganda o di messaggi promozionali ma di azioni volte ad aiutare chi sta peggio e farli, anche per pochi, felici.

Generalmente per richiedere le bomboniere per la laurea è richiesto di poter versare un piccolo contributo e si potranno ricevere dei regali davvero unici.

Per tutti coloro che decidono di regalare le bomboniere solidali per la laurea vuol dire sostenere bambini, adulti disagiati, ma anche donne, giovani mamme….. per poterli fare uscire da un periodo nero e indirizzarli verso un percorso di cura e guarigione.

E’ sufficiente un piccolo gesto per fare felice molte persone.

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Come fare una successione ereditaria a una onlus

In Italia negli ultimi anni le donazioni “post mortem” a favore di Onlus, sono aumentate del 10 – 15%, con lasciti di denaro, opere d’arte, gioielli, immobili, mobili o polizze vite, ma come funziona la successione ereditaria alle Onlus?

Un lascito alle Onlus rappresenta una vera e propria fonte di finanziamento importante per un’associazione senza fini di lucro, grazie alla quale ad esempio sostenere le spese per il mantenimento di persone bisognose, costruire un pozzo in un Paese povero, sostenere la spesa per l’acquisto di vaccini, aiutare la ricerca sulle malattie rare o quant’altro, ma come fare testamento e quindi come assicurare nella successione ereditaria dei beni alle Onlus?

Per lasciare in eredità una parte dei propri beni in beneficenza ad una Onlus, bisogna chiarire questa volontà nel testamento, che può essere:

  • olografo, se scritto a mano con tanto di data e firma e conservato in casa da chi lo ha scritto, o affidato a un terzo, o a un notaio;
  • pubblico, se redatto dal notaio dinanzi a 2 testimoni;
  • segreto, se consegnato in busta chiusa ad un notaio.

 

Disposizioni testamentarie per le successioni alle onlus

Disposizioni testamentarie che possono essere revocate e cambiate più volte, disponendo a piacere dei propri beni, ad esclusione della quota legittima, riconosciuta per legge agli eredi legittimari, ossia i parenti stretti (il coniuge, i figli e in loro assenza i genitori), che cambia a seconda della composizione della famiglia. Ad esempio, nel caso ci sia 1 solo coniuge e 1 solo figlio, a entrambi va 1/3 del patrimonio, mentre nel caso non ci siano figli, al coniuge va la metà dei beni.

Esclusa la quota legittima, il resto rappresenta la quota disponibile – mai inferiore a ¼ del patrimonio – che può essere lasciata totalmente o in parte, ad altri soggetti e quindi che è possibile lasciare nella successione ereditaria alle Onlus

Da precisare a riguardo, che qualsiasi donazione alle Onlus tramite successione ereditaria è importante, indipendentemente dal suo valore e della sua tipologia. Che si tratti infatti di somme di denaro, di azioni, di titoli di investimento o ancora, di beni mobili come un’opera d’arte, gioielli, un mobile antico, un appartamento o una polizza sulla vita, si tratta comunque di un prezioso contributo, che consente ad una Onlus di raggiungere i suoi obbiettivi!

Lasciti a enti no profit o a enti pubblici, che è bene sottolineare non sono vincolati da alcuna imposta di successione: una condizione assolutamente privilegiata, specie considerando, che invece il coniuge ed i figli si ritrovano a fare i conti con una franchigia di ben un milione di euro ciascuno, oltre la quale versare un’imposta del 4%. Condizioni che mano a mano che la parentela diventa meno stretta e quindi ad esempio nel caso di fratelli e sorelle, vedono la franchigia scendere a 100mila euro, mentre l’aliquota per contro, sale addirittura al 6%.

Al momento l’esenzione dalle imposte di successione vale solo per le Onlus no profit italiane e per quelle dei Paesi dell’Ue, ma la Commissione europea sta valutando la possibilità di estendere tale esenzione alle organizzazioni no profit di tutti gli Stati membri.

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Linguaggio per ciechi, nuove forme di comunicazione

Il Metodo Braille è un tipo di linguaggio per i ciechi, a puntini in rilievo, che prende il nome dal suo inventore, ed è usato per leggere e per scrivere, qualunque tipo di testo

Il metodo Braille è il linguaggio dei ciechi per poter leggere e scrivere, basato sulla combinazione di punti in rilievo percepibili al tatto, che corrispondono alle lettere dell’alfabeto.

Il metodo prende il nome dal suo inventore, Louis Braille , che nacque a Coupvray nel 1809 in una famiglia molto povera, 4° figlio di un sellaio. Un bimbo gracile e curioso, Louis, che a causa della sua curiosità e di una congiuntivite perse l’uso della vista, cambiando completamente la sua vita.

Il piccolo Louis grazie infatti all’interessamento del Marchese d’Orvilliers andò a studiare alla Regia Istituzione dei Giovani Ciechi di Parigi, ove Valentin Hauy, aveva ideato un metodo di lettura per i ciechi, composto da lettere in legno, da riportare su cartoni in rilievo. Un metodo prezioso per i non vedenti ma che aveva profonde lacune, che furono superate con l’adozione da parte dell’Istituto del nuovo metodo del Capitano Charles Barbier de la Serre, ossia il metodo usato dall’esercito per comunicare di notte, fatto di punti, linee e segni convenzionali.

Un nuovo metodo che permette di scrivere grazie ad una stecca scorrevole forata, senza considerare ortografia, cifre e segni d’interpunzione, che Braille cercò di migliorare.

E difatti, dopo molti tentativi e ricerche, Braille inventò così un nuovo linguaggio per ciechi, composto da 63 nuove combinazioni di segni per le lettere dell’alfabeto, le vocali accentate, i numeri, i segni matematici e anche d’interpunzione

Un nuovo linguaggio per i ciechi

Un nuovo linguaggio per ciechi che fu subito adottato quale metodo d’insegnamento alla Regia Istituzione e che permise ai non vedenti non solo di leggere in autonomia ma anche di scrivere da soli o sotto dettatura.

Braille fu così nominato istitutore a soli 20 anni, e poco dopo inventò il rafigrafo, un macchinario che permise ai non vedenti di scrivere per i vedenti. Un macchinario però che non riscosse molto successo in quanto piuttosto complicato, e che nel tempo fu sostituito dalla macchina da scrivere.
Ma i successi per Braille non finirono qui, ed anzi, la validità del suo metodo fu riconosciuta pubblicamente con l’inaugurazione della nuova sede dell’Istituto al Boulevard des Invalides.

Purtroppo però il giovane Barille fu colpito da una grave forma di tubercolosi e morì nel 1835, ma il suo metodo, rappresenta una pietra miliare e nel 1949 l’Unesco, si è incaricata di diffonderlo in tutto il mondo, a beneficio di tutti i non vedenti.

Oggi, sono ben 800 i dialetti e le lingue nel mondo, che usano il metodo Braille per la comunicazione tra i non vedenti.

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Le bomboniere solidali sono ideali per celebrare il battesimo

Il matrimonio è un passo importante e da prendere con serietà. Una volta formata la famiglia, l’arrivo dei figli è quasi una scelta inevitabile.

Il battesimo è il primo sacramento che viene donato alla piccola creatura: ma quanto può costare rendere amici e parenti partecipi dell’evento? Fortunatamente le soluzioni low cost, e alternative, sono proprio dietro l’angolo.

Le bomboniere, ad esempio, possono essere una delle spese più incisive in fase di organizzazione. In questo caso, però, possiamo proprio utilizzare il detto “prendere due piccioni con una fava”. Già, perchè utilizzando le bomboniere solidali per il battesimo avremo un duplice vantaggio: prima di tutto, aiuteremo chi è in difficoltà, ed ha problemi ben più grandi rispetto ai nostri. In secondo luogo, avremo la possibilità di risparmiare notevolmente, compiendo un bel gesto. Vediamo insieme il perchè.

 

Le bomboniere solidali regalano un sorriso anche alle associazioni ONLUS

Le bomboniere solidali sono semplici oggetti che vengono donati in occasioni speciali, e che hanno una valenza umanitaria: in sostanza, si contatta una qualsiasi associazione (onlus,…) nazionale o internazionale, si sceglie l’oggetto-simbolo della nostra bomboniera, e si attende la consegna.

I soldi che verranno spesi per il loro l’acquisto, verranno totalmente devoluti all’associazione. Quest’ultima, in base ai progetti che ha stabilito, deciderà dove destinarli.

In fase di scelta, oltre alle numerose associazioni umanitarie, possiamo decidere anche di devolvere il nostro denaro per aiutare i bambini malati o poveri, oppure per la ricerca scientifica.

Gli oggetti scelti, poi, sono davvero molto semplici: molto spesso si tratta di candele profumate, sacchetti porta confetti, oppure semplici pergamene.

Gli invitati che parteciperanno al battesimo, poi, verranno informati attraverso un piccolo biglietto del gesto compiuto dai neo genitori.

Di sicuro si tratta di un gesto simbolico di grande importanza: i neo genitori non solo donano al loro piccolo il primo sacramento, ma decidono di rendere partecipi anche persone a loro sconosciute.

Una piccola donazione può aiutare diverse associazioni. Ecco perchè sempre più persone scelgono questa possibilità alternativa.

 

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For a Smile lancia i Bonus Solidali per aiutare 1,4 milioni di bambini poveri

Non tutti sanno che 1 milione e quattrocentomila bambini da 0 a 10 anni in Italia sono a rischio povertà. Centinaia di migliaia di piccoli ai quali i genitori non riescono a provvedere alle necessità, anche le più basilari. La crisi che ha colpito il nostro Paese negli ultimi anni ha aggravato una situazione preesistente e la disoccupazione ha aumentato la fascia di famiglie in stato di indigenza.

L’organizzazione non lucrativa di utilità sociale For a Smile Onlus da diversi anni è attiva con iniziative di solidarietà e raccolte fondi al fine di migliorare la qualità di vita dei bambini in tutto il mondo e quest’anno ha scelto di affrontare l’emergenza italiana per dare supporto a chi è più vicino a noi.

Day Ristoservice, azienda italiana che si occupa di servizi alle imprese quali il servizio buono pasto, è partner e collabora attivamente alla campagna lanciata il 2 febbraio e che si concluderà il prossimo 31 luglio. Dopo una prima fase in cui era possibile donare tramite messaggio da cellulare ora si entra nella fase nella quale alla raccolta si può aderire tramite paypal e bonifico.

Tutti sono chiamati a dare un piccolo (o grande contributo), dai privati alle aziende.

Si può sostenere il progetto BONUS SOLIDALI donando tramite paypal sul sito ufficiale di For a Smile o tramite bollettino postale C/C POSTALE 72960131 o con bonifico su C/C BANCARIO (codice IBAN: IT 21 A 03211 01001 052876651990
Da indicare nella causale della donazione: “Bonus Solidali 2015”).

Con le donazioni raccolte saranno elargiti speciali Bonus Solidali spendibili dai beneficiari presso la rete di affiliati del servizio “welfare” messa a disposizione del progetto da Day Ristoservice Spa. Il bonus del valore di €150 potrà essere speso per l’acquisto di prodotti per l’infanzia, medicine o per pagare la retta della refezione scolastica.

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MASTER IN HOUSING SOCIALE E COLLABORATIVO: SPAZIO AL NON PROFIT ANCHE PER L’EDIZIONE 2015

Prosegue la collaborazione tra Fondazione Politecnico di Milano, POLI.design e Fondazione Cariplo: stanziate nuove borse di studio a favore degli Enti del Terzo Settore che operano in Lombardia e nelle province di Novara o VCO.

Disponibili 3 borse a parziale copertura della quota d’iscrizione al percorso completo di Master e 2 borse a parziale copertura della quota d’iscrizione ai singoli moduli tematici previsti.

Sul fronte opposto gli Enti non profit si candideranno ad ospitare 2 tirocini a fine master. In più un premio di 2.000 euro per il miglior progetto sviluppato dagli studenti.

Richiesta borse di studio: deadline 10 aprile 2015

Sito web: http://www.polidesign.net/it/housing

 

Un premio per i migliori elaborati, borse di studio per cinque corsisti candidati da enti del Terzo Settore, e la possibilità di svolgere tirocinio con organizzazioni non profit. Queste le opportunità per il terzo settore nell’edizione 2015-16 del Master, che partirà il 22 aprile, organizzato e gestito da POLI.design e supportato dalla Scuola del Design con la collaborazione della Scuola di Architettura Civile, della Scuola di Architettura e Società e della Scuola di Ingegneria Edile – Architettura del Politecnico di Milano.

Fondazione Cariplo, che riveste da tempo un ruolo di pioniere nell’ideazione, sostegno e sviluppo di iniziative di social housing, si affianca per il secondo anno ai promotori del master convinta della necessità di dare specifiche competenze agli enti non profit che operano in questo campo.

Nell’edizione 2014/15, tuttora in fase di svolgimento, il programma di azioni attivato in collaborazione con Fondazione Cariplo su proposta della Fondazione Politecnico di Milano, ha permesso di raggiungere il mondo del no profit in modo più incisivo, permettendo di centrare gli obiettivi di arricchimento e crescita che il progetto si poneva. I risultati ottenuti e il valore generato a partire dalle opportunità che si sono venute a creare, non hanno interessato solo i diretti beneficiari degli incentivi ma si sono estesi all’intero gruppo classe ed hanno alimentato occasioni di scambio e condivisione anche al di fuori del percorso formativo, gettando le basi per possibili collaborazioni future tra studenti ed organizzazioni no profit.

Considerato il bilancio estremamente positivo dell’esperienza pilota, prosegue la collaborazione per la nuova edizione, estendendo il sostegno economico anche alla frequenza dei percorsi tematici parziali previsti dal master, aperti a professionisti con necessità di formazione in ambiti specifici. Cinque le borse di studio per favorire l’accesso al programma formativo del Master in Housing Sociale e Collaborativo anche agli Enti del Terzo Settore operanti in Lombardia e nelle provincie di Novara e Verbano-Cusio-Ossola, tre per gli iscritti al percorso completo di master e due per gli studenti modulisti. Un premio di 2.000 euro al gruppo di partecipanti al Master che svilupperà, durante uno dei workshop intermedi, il progetto più promettente; 4.000 euro da destinare alle 2 migliori proposte di tirocinio provenienti da enti del terzo settore già attivi sul fronte dell’housing sociale.

Il Master, grazie a un programma innovativo e specialistico, forma figure professionali in grado di operare in modo sistemico nel processo progettuale dell’housing sociale e collaborativo attraverso competenze di design dei servizi, architettura, scienze sociali, management e finanza. Da qui nasce l’impegno congiunto tra Fondazione Cariplo e  Fondazione Politecnico di Milano per definire un sistema di incentivi in grado di facilitare la partecipazione al Master da parte di operatori del privato sociale, sempre più spesso chiamati ad assumere un ruolo attivo di supporto alle politiche di welfare nella gestione di servizi legati all’abitare. Obiettivo ulteriore delle azioni sostenute dalla Fondazione Cariplo sarà quello di diffondere competenze e favorire l’inserimento di nuove professionalità all’interno del Terzo Settore e stimolare il gruppo classe alla generazione di progetti di alta qualità.

BORSE DI STUDIO – Deadline presentazione richiesta: 10  aprile 2015

La quota di iscrizione all’edizione 2015-16 del Master (percorso completo), a carico dei 3 enti del terzo settore assegnatari della borsa di studio per i 3 propri collaboratori, è fissata a 2.000 euro, rispetto alla quota standard di euro 8.500 (iva esente); la quota di iscrizione all’edizione 2015-16 del Master (moduli singoli) per i 2 enti del terzo settore e i rispettivi operatori che saranno selezionati, è pari a 500 euro, a fronte della quota standard di euro 2.500 (iva inclusa); questo grazie al sostegno congiunto di Fondazione Cariplo e del Master stesso.

Possono fare richiesta, per i propri collaboratori, gli Enti del Terzo Settore operanti nella regione Lombardia e nelle province di Novara e VCO. Per maggiori informazioni sulle Borse di Studio, sui requisiti dei beneficiari e sui criteri di selezione consultare il Regolamento al www.polidesign.net/housing/CARIPLO.

PREMIO

Stanziamento di 2.000 euro da destinare al gruppo di studenti frequentanti, compresi gli iscritti a percorsi parziali, che elaborerà, nel corso di uno dei workshop previsti dal programma formativo, la proposta progettuale più promettente. I contenuti del lavoro ruoteranno attorno al tema della gestione sociale degli immobili e della progettazione dei servizi e saranno definiti sulla  base  di un caso concreto concordato con la Fondazione Cariplo. I lavori saranno giudicati da una commissione congiunta presieduta dalla Direzione del Master e da rappresentanti della Fondazione Cariplo.

CONTRIBUTO TIROCINIODeadline presentazione richiesta: 30 giugno 2015

Si cercano due Enti del Terzo Settore, operanti sul territorio lombardo e nelle province di Novara e VCO, che vogliono candidarsi ad ospitare partecipanti al master presso la loro realtà, per il periodo di tirocinio di 500 ore previsto a conclusione del percorso di formazione. Ai due partecipanti al Master selezionati, saranno erogati 2.000 euro ciascuno a titolo di rimborso spese. Per maggiori informazioni sulle modalità di proposta di Tirocinio consultare il Regolamento al www.polidesign.net/housing/CARIPLO

L’avvio delle lezioni è previsto per il 22 Aprile 2015.

 

Per informazioni

Ufficio Coordinamento Formazione POLI.design

tel. 02.2399.5911; e-mail: formazione@polidesign.net

www.polidesign.net/housing

 

Press Contact                                                                           

Ufficio Comunicazione POLI.design

Tel. 02 2399 7201; comunicazione@polidesign.net

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Milano Art Gallery: Associazione Culturale Argonauti partner della mostra collettiva con Dalila Di Lazzaro

L’Associazione Argonauti sr&l – Speranze, Rabbie e Libertà, partner di alcuni rinomati artisti come John Harper Sanders, Davide Foppa, Mauro Bordini, Stefano Bettini e Masì, partecipanti della mostra collettiva “Impressioni D’Artista”, che sarà allestita nel prestigioso spazio artistico espositivo della “Milano Art Gallery” e che avrà durata dal 7 al 20 Marzo. Quest’associazione ha l’intento di proporre eventi e attività culturali, quali workshop, laboratori di espressività, seminari, collaborazioni con artisti e esperti in attività formativa, mostre d’arte, concerti, tavole rotonde, corsi, ma anche visite culturali ai più importanti musei italiani e iniziative per valorizzare giovani talenti dell’arte e della letteratura ed, inoltre, Argonauti sr&l svolge anche un servizio di assistenza psicologica e psichiatrica con personale medico altamente specializzato ed interventi di arte terapia applicata.

 

Argonauti sr&l è un’Associazione Culturale ONLUS con sede a Spoleto, in provincia di Perugia. L’appellativo scelto è stato ripreso dal termine “argonauta”, risalente a una delle più affascinanti narrazioni appartenenti alla mitologia greca, che riconvoca l’immagine del navigatore avventuroso. Gli associati spiegano: “la nostra nave ‘Argo’ è la conoscenza, ciò che ci fa viaggiare e ampliare gli orizzonti ed esplorare mondi sconosciuti, mentre le nostre vele, che permettono di salpare, sono le arti in tutte le loro forme. Così come della narrazione greca, Orfeo, il poeta tracio, è colui che con la sua ira placa gli animi, rendendo possibile l’avventura che rischiava di essere compromessa, ed è colui che nel corso del viaggio salva i compagni dal pericolo, così è per noi la funzione dell’arte e della cultura e lo spirito del nostro operato”.

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Lascito testamentario alla Onlus per missioni benefiche

Arriva un momento, nella vita di ogni persona, in cui bisogna tirare le somme. Purtroppo, per quanto sembri brutto, è importante pensare per tempo a chi lasciare i propri averi.

I lasciti testamentari possono essere considerati un tipo di donazione che una persona fa subito dopo la sua morte. Si tratta di un gesto legato alla gratitudine o alla fede, e che può essere visto come un ringraziamento da parte del beneficiario verso l’ente, o la persona, scelta. Prima di continuare a spiegare l’importanza dei lasciti testamentari, è bene fare un passo indietro e capire cosa sia un testamento.

Quest’ultimo altro non è che un lascito: può essere di piccolo o grande importo e può essere identificato in una somma di denaro, un immobile, un oggetto di valore o in una polizza assicurativa sulla vita.

 

Il Lascito Testamentario Olografo e Pubblico: Come fare

Dopo la scomparsa del testatore, ovvero di chi redige il testamento, il documento dovrà essere consegnato al notaio. Quest’ultimo provvederà alla sua pubblicazione e solo allora il testamento avrà effetti giuridici. Tuttavia, è bene specificare che esistono due tipi di testamento: quello olografo e quello pubblico.

Il primo può essere scritto ovunque, in forma libera e di proprio pugno. E’ importante, però, che venga specificata la data e che vi sia apposta sopra la firma del testatore. Il testamento di tipo pubblico, invece, prevede che il testatore di fronte a due testimoni dichiari le proprie volontà.

I lasciti testamentari sono atti effettivi con i quali si dispone la devoluzione dei propri beni materiali, o immateriali, a qualcuno ben definito. Nel caso in cui non esistano parenti, infatti, il patrimonio del testatore finirebbe allo Stato.In alternativa, si può scegliere di escludere dai lasciti testamentari qualcuno, oppure decidere di devolvere il tutto a un ente benefico o Onlus.

E’ importante ricordare che i lasciti testamentari possono essere fatti in qualsiasi momento della propria vita, e che possono essere modificati, riscritti o cancellati in base alle proprie necessità o esigenze.

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A MILANO E A ROMA il 28 settembre 2014 si svolgerà l’ “INTERNATIONAL RABBIT DAY & FRIENDS 2014”

Il 28 settembre 2014 si svolgerà come ogni anno l'”INTERNATIONAL RABBIT DAY & FRIENDS“.
INTERNATIONAL RABBIT DAY & FRIENDS 28 SETTEMBRE 2014
Associazione Animali Esotici Onlus, in collaborazione con SIVAE (Società Italiana Veterinari per Animali Esotici), in concomitanza con manifestazioni analoghe negli Stati Uniti, organizza l’edizione italiana dell’ International Rabbit Day & Friends 2014: un’iniziativa di sensibilizzazione incentrata sul mondo dei conigli ed aperto ai nuovi animali da compagnia (cavie, criceti e piccoli roditori ma non solo).

Quest’anno verrà celebra in Italia il 28 settembre in contemporanea a Buccinasco (Milano) e Roma..

Grande novità 2014: la presenza dell’evento anche nella piazza di Roma.

L’edizione milanese , si svolgerà presso il Parco Spina Azzurra di Buccinasco , che con i suoi prati e laghetti rappresenta la perfetta cornice per trascorrere una giornata serena immersi nella natura, insieme a conigli, cavie, piccoli roditori, amici e familiari. L’evento è già al suo terzo anno ed ha ormai un pubblico fedele.

Il debutto dell’edizione romana, organizzata in collaborazione con l’Associazione Animal Mind Italia , sarà ospitata all’interno del Villaggio del Roma Vintage per l’Estate Romana presso il Parco di Centocelle in Via Casilina n. 712 con ampi spazi nel verde e un parcheggio a disposizione per permettere di arrivare in compagnia dei propri animali in tutta comodità.

L’ingresso è libero. L’evento avrà luogo durante tutta la giornata..
La giornata avrà luogo dalla mattina fino al tardo pomeriggio e sarà così articolata:
– nel corso della mattinata, dopo i saluti, si svolgeranno gli interventi di veterinari e relatori presenti all’evento che risponderanno a domande e curiosità su come gestire al meglio questi animali;
– per il pranzo è previsto un buffet vegano (su prenotazione);
– nel pomeriggio avrà luogo la sfilata simpatia degli animali presenti con relativa premiazione. Una sfilata informale in cui razze e pedigree non contano, per sottolineare il valore intrinseco di ogni singolo animale indipendentemente dalle caratteristiche genealogiche. Verranno inoltre date dimostrazioni di agility sotto la supervisione dei medici veterinari.
Nel corso dell’intera giornata saranno allestiti piccoli stand per la vendita di gadget a sostegno delle attività di AAE Onlus e attività ludiche per coinvolgere i presenti con animali al seguito. Sarà possibile fare richiesta di adozione di tanti animali abbandonati.
Infine, ma non meno importante, nel corso della manifestazione verranno distribuite, guide e materiali informativi per la corretta gestione di questi animali e materiali promozionali forniti dagli sponsor dell’evento.

Durante la giornata sarà promosso il progetto Anagrafe Conigli, nato dalla collaborazione con il Ministero della Sanità di cui avremo una rappresentanza.
Sarà possibile iscrivere i conigli all’Anagrafe Conigli (www. anagrafeconigli.it) ed avere informazioni in merito all’applicazione del microchip, un atto di amore verso il coniglio perché:
– permette di riconoscere il suo status di animale da compagnia, come sono cane e gatto;
– aiuta a riportare a casa conigli perduti o abbandonati;
– previene quindi il fenomeno dell’abbandono.
L’applicazione del microchip è rapida e indolore e l’iscrizione all’Anagrafe Conigli è semplice e gratuita.

Per seguire gli aggiornamenti sul programma definitivo basterà seguire gli eventi
sulle relative pagina Facebook.
Evento Facebook di MilanoEvento Facebook di Roma

Siti web www.aaeweb.net – www.aaeconigli.it – www.aaecavie.it
AAE Su Facebook:
AAE Sezione Conigli: http://it-it.facebook.com/AAE.conigli
AAE Sezione Cavie: http://it-it.facebook.com/AAE.cavie.onlus
AAE Sezione Criceti: it-it.facebook.com/pages/AAE-Criceti/736660206363553
AAE Sezione Piccoli roditori: http://it-it.facebook.com/AAE.piccoli.roditori

Ufficio Stampa:
Patrizia Fabretti
BLU WOM MILANO SRL
Via Sant’ Agnese, 14 20123 Milano ITALIA PI e CF: 07127730963

Tel. +39 02 87384640 / +39 02 87384648 Cell. +39 340 5469076 Fax +39 02 87384644

Skype: BluWomMilano sito: http://www.bluwom-milano.com

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Il Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani (CCDU) Onlus

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  • 19 Giugno 2014

 

Il Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani (CCDU) Onlus, è un’organizzazione di volontariato non a scopo di lucro, finalizzata a investigare e denunciare le violazioni psichiatriche dei diritti umani.

Il CCDU è stato fondato in Italia nel 1979 ed è diventato una Onlus nel 2004. Il Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani (CCDU) Onlus è una organizzazione indipendente ed è collegato ideologicamente al CCHR (Citizen Commission on Human Rights), che ha sede a Los Angeles.

Il CCHR International è stato fondato nel 1969 dalla Chiesa di Scientology e dal Professor Thomas Szasz, professore emerito di psichiatria all’Università di Syracuse, Stato di New York e autore di fama internazionale. A quel tempo le vittime della psichiatria erano una minoranza dimenticata, segregate in condizioni terribili nei manicomi sparsi nel mondo. In seguito a ciò, il CCHR elaborò una dichiarazione dei Diritti Umani sulla Salute Mentale che è diventata la linea guida per le riforme nel campo della salute mentale.

Riconosciuto da uno Speciale Rapporto della Commissione delle Nazioni Unite per i Diritti Umani come fautore di molte grandi riforme che tutelano le persone dagli abusi psichiatrici, il CCHR ha documentato migliaia di casi, i quali dimostrano che i farmaci psichiatrici e le brutali pratiche psichiatriche creano insanita e causano violenza.

Dal 1969 il lavoro del CCHR a livello internazionale ha contribuito a salvare le vite di milioni di persone. Molti paesi hanno ora adottato il consenso informato per il trattamento psichiatrico e il diritto, da parte delle persone che sfortunatamente hanno subito abusi psichiatrici, di essere legalmente rappresentate, di poter fare ricorso e ottenere il risarcimento per i danni subiti.

Il CCDU Onlus in Italia, ha raccolto nel corso degli anni centinaia di denunce e tutelato i diritti di moltissimi cittadini vittime di abusi nel settore della salute mentale. Tra le molte campagne condotte, ricordiamo quella sul consenso informato in relazione all’elettroshock, la serie di ispezioni a sorpresa, effettuate nei residui manicomiali italiani nei primi anni ’90 (che portarono alla loro chiusura), attività di informazione e sensibilizzazione sui temi dell’uso di psicofarmaci sui minori, sugli anziani e sul trattamento sanitario obbligatorio.

Una critica posta dal CCDU nel settore della salute mentale, riguarda il sistema diagnostico non scientifico, spesso utilizzato.

Jeffrey A. Schaler, ricercatore, afferma:

Sebbene la nozione di validità scientifica non sia in sé un’azione, ha una connotazione truffaldina. La validità si riferisce al grado in cui qualcosa rappresenta o misura ciò che essa intende rappresentare o misurare. Quando gli strumenti diagnostici non rappresentano ciò che intendono rappresentare, noi diciamo essi mancano di validità. Il Manuale Diagnostico e Statistico (DSM-IV) pubblicato dall’Associazione Psichiatrica Americana è noto per la sua scarsa validità scientifica.
Fanno parte del CCDU illustri medici, avvocati, artisti, educatori, rappresentanti dei diritti umani e civili, che hanno come loro obiettivo quello di denunciare e aiutare ad abolire tutte le pratiche fisicamente dannose nel campo della guarigione mentale. Per realizzare queste mete, i membri del CCDU lavorano con molti individui e gruppi che condividono la stessa opinione, ivi inclusi politici, insegnanti, operatori sanitari, forze di polizia e mass media.

E… se lo desideri… puoi farne parte anche tu.

 

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THE VAN PROMUOVE IL 5X1000 DELLA FONDAZIONE RENATO PIATTI

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  • 29 Aprile 2014

L’agenzia milanese guidata da Luca Villani e Steven Berrevoets ha realizzato la campagna di fund raising della onlus varesina. Affissioni, materiali di comunicazione diretta e web sono gli strumenti scelti per diffondere un concetto “alternativo” di assistenza: sono i ragazzi della Fondazione, infatti, a insegnarci a sorridere e vedere la vita da un altro punto di vista

 

Milano, 28 Aprile 2014

Un altro tassello importante si aggiunge a una collaborazione che prosegue ormai da tre anni. È la nuova campagna pubblicitaria realizzata da The Van per il tradizionale appuntamento di fund raising del 5X1000 di Fondazione Renato Piatti, onlus attiva nella cura di persone con disabilità intellettiva e relazionale nelle province di Varese e Milano.

Un rapporto, quello tra The Van e Fondazione Piatti, iniziato nel 2011 con il restyling e il coordinamento editoriale della newsletter della onlus e proseguito negli anni successivi proprio con l’ideazione  delle campagne per la devoluzione del 5X1000.

La nuova campagna sarà on air a partire da lunedì 7 aprile a Varese e negli altri Comuni della provincia in cui sono presenti i centri della Fondazione, come Besozzo e Sesto Calende: i soggetti scelti saranno declinati in affissioni (manifesti murali 6X3, poster di vari formati e locandine), in materiali below the line e in formati digitali per il web. La campagna sarà visibile online sul sito della onlus (www.fondazionepiatti.it) e sui canali social della Fondazione.

«Abbiamo ripreso il concetto della campagna esistente – spiega Maurizio Ferrari, responsabile marketing  e fund raising di Fondazione Piatti – attualizzandolo con una grafica completamente nuova, più fresca e colorata e con nuovi soggetti. Il concept rimane immutato: l’assistenza ai disabili è, oltre che un servizio sociale, una straordinaria occasione per riscoprire la vita con i loro occhi».

«Abbiamo proposto diverse soluzioni creative – aggiunge  Luca Villani, managing director di The Van – ma alla fine abbiamo concordato che il concept “ci insegna a…” fosse ancora attuale, toccante e soprattutto profondamente vero».

L’art direction della campagna è stata realizzata da Steven Berrevoets, partner e direttore creativo di The Van.

The Van – “Buone idee e senso pratico”. The Van è un’agenzia creata e guidata da Luca Villani e Steven Berrevoets che crea progetti e strumenti di comunicazione integrando tutti i principali media, con una forte specializzazione nella produzione di contenuti editoriali. The Van lavora per aziende italiane e internazionali: fra le più note, Alstom, ATM, Banco Popolare, Benetton Group, Borsa Italiana, Compass, Edison, Estel, Librerie Feltrinelli, Peg Perego, Randstad.

Fondazione Renato Piatti Onlus Fondazione Renato Piatti Onlus è stata costituita nel 1999 a Varese per volontà di alcuni soci della locale Anffas (Associazione Famiglie di persone con disabilità intellettiva e/o relazionale) allo scopo di progettare, realizzare e gestire servizi a favore delle persone con disabilità intellettiva e relazionale e delle loro famiglie. Attualmente gestisce 13 centri nelle province di Varese e Milano, nei quali si prende cura di oltre 300 persone, attraverso l’impegno di circa 350 tra operatori e volontari.
Contatti:

The Van Luca Villani –  lvillani@thevan.it +39 335 7076074

Fondazione Renato Piatti Onlus Maurizio Ferrari – maurizioferrari@fondazionepiatti.it +39 349 8288676

 

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PROGETTO DI FONDAZIONE PIATTI SELEZIONATO DA FONDAZIONE CARIPLO 1.200.000 EURO PER “LA NUOVA BRUNELLA” CENTRO PER LE DISABILITà e la famiglia

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  • 3 Aprile 2014

Il progetto di riqualificazione in chiave sociale dell’immobile già sede del seminario dei Frati Minori Francescani alla Brunella è stato scelto nell’ambito del piano degli interventi emblematici di Fondazione Cariplo, riservato per il 2013 alle province di Varese e di Como. Il Centro per le Disabilità e la Famiglia si chiamerà “La Nuova Brunella”, nel segno di un rinnovamento nel solco della continuità con lo spirito solidale che ha nel luogo radici profonde. Un bene che rimane alla città di Varese e che rappresenterà una risorsa innovativa per tutte le famiglie del territorio.

Varese, 2 aprile 2014 – Il progetto di nuovo Centro multiservizi per le Disabilità e la Famiglia, presentato da Fondazione Renato Piatti Onlus lo scorso novembre a Fondazione Cariplo nell’ambito del piano degli interventi emblematici riservato per il 2013 ai territori di Varese e di Como, è stato selezionato dalla Fondazione erogativa lombarda, che ha stanziato a suo favore un contributo di 1.200.000 euro. Lo ha reso noto la stessa Fondazione Cariplo ieri, al termine della seduta del Consiglio di Amministrazione che ha deliberato in materia.

Il Centro per le Disabilità e la Famiglia si chiamerà “La Nuova Brunella”, nel segno di un rinnovamento nel solco della continuità con lo spirito solidale che ha nel luogo radici profonde. Avrà infatti sede nello stabile di via Crispi 4 precedentemente occupato dall’Ordine dei Frati Minori, da molti anni crocevia di attività di sostegno ai soggetti più fragili della comunità.

“La notizia dell’importante contributo stanziato da Fondazione Cariplo per il nostro progetto de “La Nuova Brunella” ci riempie di grande soddisfazione”, afferma Cesarina Del Vecchio, Presidente di Fondazione Renato Piatti onlus. “Siamo ovviamente molto grati a Fondazione Cariplo: è un risultato che conferma la bontà e la serietà della nostra proposta progettuale, il cui intendimento è quello di dare vita a una risorsa innovativa nella rete dei servizi alla persona, in grado di rispondere ai bisogni delle famiglie della città di Varese e di tutto il territorio provinciale. La centralità del nucleo familiare è peraltro nel nostro DNA: Fondazione Piatti ha infatti  le sue radici in Anffas (Associazione Nazionale Famiglie di persone con disabilità intellettiva e/o relazionale), che promuove con forza il sostegno e l’accompagnamento alla famiglia”.

“Al senso di soddisfazione se ne aggiunge un altro”, sottolinea Cesarina Del Vecchio, “quello di una grande responsabilità nei confronti della comunità varesina e di tutta la provincia per la realizzazione efficace ed efficiente del progetto e la gestione dei finanziamenti concessi, che  coprono una quota rilevante dei capitali necessari. Non possiamo e non vogliamo sederci sugli allori: saranno anni di grande lavoro, sia per raccogliere nuovi fondi, indispensabili a completare tutti gli investimenti previsti, e portare a compimento la realizzazione, sia per aggregare la cittadinanza e i vari portatori di interesse intorno a un progetto che andrà a beneficio di tutti, direttamente o indirettamente”.

Il nuovo Centro, che si avvarrà della collaborazione della Fondazione Istituto “La Casa” di Varese, di Anffas onlus di Varese e dell’Associazione Sportiva ASA Varese nonché della partecipazione di ASL Varese attraverso la sua Direzione Sociale, riunirà in un solo luogo la clinica, la riabilitazione precoce, la residenzialità, la formazione, la ricerca, la sperimentazione scientifico-sociale nonché l’ascolto e l’accompagnamento delle famiglie. Una struttura multifunzionale che, interpretando in chiave evolutiva il Piano Regionale di Sviluppo della X^ Legislatura, potrà porsi come “sportello unico di welfare” e avrà “un orientamento mirato alla presa in carico della famiglia in modo complessivo, specie nelle situazioni di criticità (disabilità, non autosufficienza, povertà, ecc.)”.

Le aree dedicate saranno le seguenti:

  1. unità di offerta sanitaria riabilitativa di NPIA per minori con autismo e disturbi pervasivi dello sviluppo (DPS);
  2. unità di offerta residenziale temporanea e/o permanente per adulti con disabilità (Comunità Alloggio);
  3. sedi sociali di Fondazione Piatti, ANFFAS Varese e Associazione Sportiva ASA Varese;
  4. Centro per la famiglia in collaborazione con il Consultorio Fondazione Istituto La Casa. Resterà invariata l’ubicazione e l’attività dell’attuale consultorio familiare accreditato della Fondazione Istituto la Casa.

 

 

A proposito di Fondazione Piatti

Fondazione Renato Piatti Onlus è stata costituita nel 1999 a Varese per volontà di alcuni soci della locale Anffas (Associazione Nazionale Famiglie di persone con disabilità intellettiva e/o relazionale) allo scopo di progettare, realizzare e gestire servizi a favore delle persone con disabilità intellettiva e relazionale e delle loro famiglie. Gestisce 14 centri nelle province di Varese e Milano, nei quali si prende cura di 350 persone, grazie all’impegno di 350 tra operatori e volontari.

 

Per maggiori informazioni:

Fondazione Renato Piatti Onlus – www.fondazionepiatti.it

Maurizio Ferrari

Responsabile Comunicazione e Fund Raising – Tel. 0332 833911 – Email maurizioferrari@fondazionepiatti.it

Chiara Locorotondo

Ufficio Comunicazione e Fund Raising – Tel. 0332 833911 – Email chiaralocorotondo@fondazionepiatti.it

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Iniziativa caffè solidale 3 aprile 2014

Sto organizzando una raccolta fondi un po’ particolare per l’Opera Don Giustino Onlus, comunità fondata da Don Antonio Coluccia www.operadongiustino.it/
“Potete sostenerci anche con un caffè o con una colazione. Come?
Giovedì 3 aprile 2014 storia della comunità di Don Antonio Coluccia sarà pubblicata sul sito di 1caffe.org/ , tutto ciò che verrà raccolto sarà devoluto all’Opera.
Funziona così:il 3 aprile andando sul sito di 1caffe.org si potrà donare un caffè (1 euro) o una colazione (5 euro) o con paypall, carta di credito o con beemov.
Troverete l’iniziativa anche alla voce Informati- Iniziative sul nostro sito: http://www.operadongiustino.it/
Mi aiuteresti a diffondere? e se ti andasse di prendere un caffè…

Grazie di cuore

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Enel Cuore Onlus sostiene le persone affette da disabilità

Grazie alla collaborazione tra Enel Cuore, Fondazione CRT e l’Associazione ANFFAS, è stato inaugurato il 23 novembre scorso a Torino un nuovo centro diurno per l’aiuto a persone con disabilità gravi e alle loro famiglie. Il nuovo spazio realizzato si chiama L’Unica.

Il Centro si trova al primo piano di una palazzina situata in via de Sanctis 12, e occupa uno spazio che è stato ristrutturato attraverso un’accurata progettazione sia negli aspetti edilizi sia negli allestimenti. Enel Cuore ha partecipato concretamente alla sua realizzazione, destinando un contributo per l’allestimento di un laboratorio di riabilitazione multisensoriale e di una cucina.

“L’Unica” può ospitare fino a 20 persone e si configura come un luogo di aiuto e supporto alle famiglie che assistono familiari affetti da pluridisabilità psico–fisiche e che necessitano di interventi di sostegno educativo ed assistenziale favorendo anche adeguate opportunità di integrazione sociale.

Le attività del Centro, curate e gestite dagli operatori specializzati dell’Associazione Anffas Onlus Torino, mirano a favorire un processo evolutivo proprio, con particolare attenzione ai cambiamenti del contesto sociale, e rispondere ai bisogni degli ospiti e delle loro famiglie.

Il Centro è aperto dal lunedì al venerdì, per tutto l’anno, dalle 8.30 alle 17.30.
L’ingresso degli ospiti è organizzato in maniera dinamica, con ingressi e uscite suddivisi in fasce orarie, considerando che ogni ospite permane al suo interno per 7 ore e mezza.

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Enel Cuore Onlus sostiene il centro “I Pollicini” di Bologna

Bologna 25 novembre. In occasione della “Giornata internazionale contro la violenza sulle donne”, inaugurato lo spazio educativo per minori dai 12 ai 36 mesi “I Pollicini”, per offrire un sostegno concreto alle donne in difficoltà. Enel Cuore Onlus sostiene l’iniziativa.

L’Associazione Mondo Donna Onlus, ha ideato “I Pollicini” lo spazio educativo per bambini dai 12 ai 36 mesi, per rispondere a un’esigenza concreta delle madri lavoratrici che hanno bisogno sul territorio di servizi e strutture per bambini con orari flessibili per poter conciliare il lavoro con la cura dei propri figli: per questo motivo il servizio di custodia educativa sarà operativo dalle 7.30 alle 19.30, mettendo a disposizione personale altamente qualificato in grado di rispondere alle specifiche esigenze dei minori in un ambiente ludico-ricreativo, strutturato secondo attività di gioco e socializzazione.

L’Associazione Mondo Donna Onlus, da 15 anni opera sul territorio di Bologna e provincia, gestendo strutture di accoglienza e alloggi di transizione per donne in situazioni di disagio socio-economico, lavorativo e psico-sociale con minori a carico e prive di una occupazione stabile

Enel Cuore Onlus ha destinato un contributo sia per l’allestimento dello spazio “I Pollicini” che per l’acquisto del pulmino dedicato al trasporto dei bambini per quelle mamme, presenti nelle altre strutture di accoglienza dislocate sul territorio, che non riescono per motivi lavorativi ad accompagnare i propri figli presso la struttura. In futuro l’Associazione consentirà l’accesso al servizio educativo anche ai minori provenienti da famiglie residenti all’interno del Quartiere Borgo Panigale o i cui genitori lavorino in prossimità del Centro Gianna Beretta Molla con l’obiettivo di creare un’ambiente sempre più accogliente in grado di valorizzare le differenze.

Mondo Donna Onlus ha scelto di inaugurare questa struttura oggi in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne per sottolineare l’impegno dell’associazione al fianco delle donne costrette ad affrontare situazione di emarginazione e di disagio. Per l’occasione è stato allestito un mercatino di vendita tessuti ed è stato offerto ai visitatori della struttura un buffet multietnico preparato dalle donne ospiti del Centro Gianna Beretta Molla.

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Formazione per professori e genitori in Zambia grazie a CCS

Erano oltre 70  i partecipanti al corso di formazione sull’educazione e la gestione scolastica tenuto da CCS Italia Onlus a Chipata, in Zambia.
Il corso, creato  e coordinato dallo staff locale di CCS Italia era rivolto a genitori e insegnanti di 12 scuole sostenute dalla onlus genovese su tutto territorio di tutta la provincia di Chipata. Hanno partecipato con grande entusiasmo al laboratorio 36 rappresentanti degli insegnanti e 36 rappresentanti dei genitori.

Nel 2011 un sondaggio condotto nell’area di intervento di CCS aveva messo in luce i principali problemi riguardanti la gestione della scuola e dell’istruzione, sulla cui risoluzione si è ora concentrato il laboratorio. I temi affrontati sono stati la chiara individuazione e valorizzazione del ruolo dei genitori nell’educazione dei figli, l’aggiornamento degli insegnanti circa il contenuto del vigente Education Act, il ruolo e le funzioni specifiche dei comitati scolastici e delle associazioni di insegnanti e genitori, la possibilità di partecipazione concreta dei genitori alla gestione della scuola e, infine, l’amministrazione generale, le risorse umane e materiali, la gestione finanziaria della scuola.

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11 ottobre 2012: CBM presenta la XIII Giornata Mondiale della Vista

Anche quest’anno CBM Italia festeggia a Milano la Giornata Mondiale della Vista, un’iniziativa nata sotto l’egida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità per puntare l’attenzione sui temi della lotta alla cecità.

In occasione della XIII Giornata Mondiale della Vista, giovedì 11 ottobre, il Teatro Dal Verme sarà la cornice del “Blind Date – Concerto al buio” del pianista Cesare Picco.

Un’esperienza particolare e straordinaria: “Blind Date” è un viaggio d’improvvisazione musicale ideato e creato da Cesare Picco, pianista compositore di fama internazionale, che si basa sulla semplice eppure magica formula luce-buio-luce. Gli spettatori vengono accolti in sala dalla penombra, che lascia il posto a inizio concerto al buio totale, e dopo mezz’ora la luce torna pian piano in sala.

Un’esperienza che esprime a pieno la missione di CBM: riportare la luce nelle vite delle persone che vivono nei Paesi più poveri del mondo.

La serata sarà anche l’occasione per consegnare, come ogni anno, il Premio Diritto alla Vista agli enti e associazioni che si sono distinti nel campo della lotta alla cecità.

L’EVENTO È A INGRESSO LIBERO CON PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA AL NUMERO 02 465 467 467.

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“Cresce” la scuola di CCS a Nhangalale

Vincenzo Di Franco e la famiglia si sono recati insieme ai collaboratori di CCS Italia Onlus in visita al villaggio di Nhangalale, luogo sta prendendo forma “Una Scuola per Nico”, il complesso scolastico per il quale si sono mobilitati in moltissimi, dalla famiglia Di Franco ai tifosi della Sampdoria (Nico era uno di loro), alla società, la squadra stessa, e i molti genovesi e i sostenitori di CCS che hanno scelto di sostenere la costruzione della scuola.

Nel piccolo villaggio di Nhangalale, in Mozambico, stiamo costruendo un complesso scolastico di tre aule, una segreteria amministrativa, un blocco di servizi igienici di cui potranno beneficiare circa 390 bambini del villagigo e  dei villaggi limitrofi.

Mentre vi scriviamola famiglia Di Franco ha appena festeggiato con i bimbi di Nhangalale l’asticella del budget che è arrivata a quota 81%: ormai mancano poco più di 10.000 euro, contiamo ancora sul vostro aiuto per completare l’opera al più presto!

Segui le news dal mondo di CCS Italia e scopri come l’alleanza ACRA CCS ci aiuterà a fare ancora di più!

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Un pozzo per i bambini di Machocomane

La scuola primaria di Machocomane ha avuto finalmente accesso all’acqua potabile. Dal mese di maggio infatti CCS Italia ha finanziato la costruzione di un nuovo pozzo e l’installazione di una pompa all’interno del cortile della scuola.

Tra tutti gli alunni beneficiari dei progetti di CCS nel distretto di Vilankulo, quelli di Machocomane erano gli unici a soffrire ancora per l’assenza di una fonte di acqua sicura nella scuola, e nella comunità in generale. Alunni e genitori erano costretti finora ad utilizzare l’acqua disponibile in una vicina laguna, che causava diversi problemi di salute riscontrati nelle visite mediche periodiche organizzate da CCS, tra cui l’alta percentuale di diffusione della schistosomiasi che, dopo la malaria, è la seconda malattia tropicale con maggiore prevalenza nel mondo.

Come previsto dal regolamento nazionale mozambicano, la trivellazione del pozzo è stata preceduta dalla creazione e formazione da parte dello staff di CCS di un comitato comunitario che avrà in gestione la fonte, in modo da garantirne il suo uso corretto e un’adeguata manutenzione.

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