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Prestiti: dagli over 60 arriva il 9% delle domande

Mentre il Governo ha introdotto con una legge il cosiddetto “prestito vitalizio ipotecario”, destinato agli over 60 che vogliono ottenere un finanziamento sfruttando il valore della propria abitazione, nel settore del credito al consumo tradizionale le domande dei più anziani continuano ad essere tantissime: oltre il 9% del totale, con un importo medio di 13.400 euro. È questo che emerge nell’ultima analisi condotta dal portale Facile.it (http://www.facile.it/prestiti.html) che, in collaborazione con Prestiti.it (www.prestiti.it), ha monitorato oltre 30.000 richieste di finanziamento – prestiti personali e cessioni del quinto – negli ultimi sei mesi (da settembre 2014 a febbraio 2015).
Se la richiesta media ammonta a 13.400 euro, il tempo per la restituzione è abbastanza lungo, 67 mesi (equivalenti a cinque anni e mezzo) da rimborsare con uno stipendio o pensione di circa 1.600 euro. Le domande arrivano nel 72% dei casi dagli uomini, a conferma della maggiore dimestichezza con il credito al consumo da parte loro. Interessante sottolineare che, tra tutte le domande pervenute ai siti, ben il 36% riguarda richieste di cessione del quinto dello stipendio (o della pensione): una forma di finanziamento che permette anche ai protestati di ottenere denaro, anche se a tassi di interesse meno convenienti dei prestiti personali.
Isolando solo questi ultimi, le motivazioni che spingono gli over 60 a contattare gli istituti finanziatori sono diverse: uno su tre punta ad ottenere liquidità (32,6%) da gestire in autonomia, mentre uno su 5 (il 19,2% del campione) vuole ristrutturare casa, complici i bonus governativi in vigore da tempo. Il consolidamento debiti – tipologia di prestito che punta ad unificare tutti i debiti in corso sostituendoli con un solo finanziamento, ottenendo se necessario altra liquidità – arriva al 13,4%, soppiantando sul podio il prestito per l’acquisto di un’auto usata che solo qualche anno fa rientrava tra le motivazioni più comuni, anche tra gli ultrasessantenni.
Alcune curiosità: i prestiti per le spese mediche (5,9%) superano il numero dei finanziamenti richiesti per comprare un’auto nuova (4,7%); quasi il 3% delle domande che esprimono una finalità punta ad un prestito per matrimonio e cerimonie.
Quanto alla concessione del finanziamento, «gli over 60 sono mediamente più facilitati rispetto agli altri – spiega Mauro Giacobbe, Amministratore Delegato di Facile.it – perché un lavoro stabile o la pensione tranquillizzano non solo il richiedente, che può quindi pianificare le spese più ingenti, ma anche le banche, che possono dare liquidità persino a chi ha avuto problemi di insolvenza».
Per quanto riguarda le differenze a livello regionale, sono Marche e Molise le regioni in cui la fetta degli over 60 raccoglie la percentuale più ampia del totale dei richiedenti prestito, rispettivamente con il 13,6% e il 13%; di contro, siamo ai minimi in Trentino Alto Adige (5,4%) ed Emilia Romagna (6,3%). Gli importi più elevati vengono richiesti in Basilicata (17.300 euro), mentre le cifre minori in Friuli Venezia Giulia (10.900 euro).

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Prestiti, richiedenti sempre più anziani: dagli over 60 arriva il 9% delle domande

Il credito al consumo è uno strumento che richiede tranquillità economica e sarà per questo che la percentuale di over 60 che fanno domanda di prestiti è passata, in due anni, dal 6,5 al 9% del totale delle richieste di finanziamento. È questa, in breve, la maggiore evidenza emersa dall’ultima analisi condotta dal portale Facile.it (http://www.facile.it/prestiti.html) che, in collaborazione con Prestiti.it (www.prestiti.it), ha monitorato oltre 30.000 richieste di prestito presentate in Italia nel secondo semestre 2013.
L’aumento della fetta degli over 60 che chiedono un prestito, sul totale delle domande è comprensibile considerando che, in un periodo di crisi in cui anche i prestiti personali si fanno “piccoli”, tanto per importo quanto per numero di richieste, per questa fascia di popolazione sia più semplice chiedere ed ottenere la rateizzazione dei pagamenti. «Un lavoro stabile o la pensione – spiega Lorenzo Bacca, Responsabile Business Unit Prestiti dei due broker online – tranquillizzano tanto il richiedente, che può permettersi di pianificare le spese, soprattutto se ingenti, quanto le banche che, offrendo strumenti di credito come la cessione del quinto della pensione, possono dare liquidità anche a chi ha avuto, in passato, problemi di insolvenza».
Nel dettaglio, la domanda media di prestito da parte degli italiani con più di 60 anni è piuttosto elevata: vengono richiesti 10.500 euro da restituire in un periodo di tempo abbastanza lungo, 67 mesi, equivalenti a cinque anni e mezzo. La somma richiesta e la durata si convertono in una rata mensile pari a circa 200 euro, da rimborsare con uno stipendio (o pensione, visto che l’80% del campione non lavora più) di circa 1.500 euro. Le domande arrivano nel 75% dei casi dagli uomini, a conferma di una maggiore dimestichezza con il credito al consumo da parte dell’universo maschile.
Ma per quale motivo gli over 60 hanno chiesto un prestito nel 2013? Nel 23% dei casi, per avere liquidità da gestire come si preferisce; seguono, al secondo e terzo posto, la ristrutturazione di casa (22%) e l’acquisto di auto usate (18%). Da notare, poi, che i prestiti per le spese mediche superano il numero dei finanziamenti richiesti per comprare un’auto nuova. Curiosamente, oltre il 3% delle domande di prestito è finalizzato a matrimonio e cerimonie.
«L’analisi delle finalità delle richieste – continua Bacca – è emblematica di come sempre di più gli over 60 che chiedono un prestito lo fanno per offrire a figli e nipoti un sostegno: in confronto alla loro precarietà lavorativa, la pensione si rivela un appiglio solido a cui riferirsi in caso di necessità».
Per quanto riguarda le differenze tra le regioni, quelle in cui la compagine degli over 60 rappresenta una fetta più ampia dei richiedenti prestito sono la Sicilia (si arriva al 13,1%), la Campania (12,2%) e la Calabria (11,3%), mentre è ai minimi in Basilicata (5,7%) e in Emilia Romagna (5,9%). Gli importi più elevati vengono richiesti in Friuli Venezia Giulia (11.600 euro), Molise e Calabria (11.500 euro), mentre le cifre più basse le troviamo in Toscana (9.100 euro) e Basilicata (7.500 euro).

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