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Capodanno a Verona tra festa e tradizione

Verona è una città che già in sé ha un fascino speciale. Che sia per l’indubbia curiosità che sveglia l’essere la città Shakespeariana più romantica, per l’incanto delle sue strade e piazze, o per i numerosi filmati che anche in tempi moderni hanno situato le loro storie nei ponti veronesi, la città rimane una delle destinazioni preferite di tutti quelli che desiderano passare un capodanno in stile, anche perché sono numerosi i Pacchetti Capodanno 2011.

Qualche secoli fa, il 31 dicembre non segnava però la fine e inizio di un nuovo capitolo, erano altri giorni dell’anno infatti a essere festeggiati. Venezia considerava il primo giorno di Marzo come il primo del nuovo anno, mentre in Toscana si usava il 25 di Marzo. Nel meridione italiano, l’esistenza di un calendario diverso faceva sì che il capodanno venisse celebrato il 1° Settembre. Non fu fino all’adozione del calendario gregoriano in tutta Italia che il primo di Gennaio venne fissato come il primo dell’anno, anche se questo significava andare contro l’etimologia dei mesi (Settembre, Ottobre, Novembre e Dicembre), che coincidevano con il calendario stabilito dalla Serenissima Repubblica.

Verona, fedele alle tradizioni che da più secoli seguono le città italiane, si veste di festa per dare il benvenuto al 2012. La notte di San Silvestro viene festeggiata con numerose iniziative: feste, cene, tanti eventi e pacchetto capodanno, e alcuni secondi nel conto alla rovescia per fare bilancio del 2011 e per ultimare i propositi per l’anno che comincia.

Non mancheranno come ogni anno gli emozionanti fuochi d’artificio in Piazza Bra. I fuochi che una volta servivano ad allontanare il malore e gli spiriti cattivi, sono oggi protagonisti assoluti del passaggio al Nuovo Anno, in una delle location più speciali della città, affianco all’Arena di Verona e accompagnati della grande stella cometa che ogni natale occupa la piazza più famosa di Verona dal giorno di Santa Lucia.

La piazza stessa è infatti scenario dall’10 al 13 dicembre di una tradizione che non solo troviamo in Italia ma anche in altri paesi della tradizione cattolica come la Spagna. La fiera della siciliana Santa Lucia propone un mercatino di natale con banchetti a pieno di dolci, regali e pure carbone che fanno le delizie dei bambini che, senza saperlo, seguono il rituale che nel XIII secolo portava i genitori veronesi ad accompagnare i loro figli alla chiesa di Santa Agnese, per proteggerli dell’epidemia che colpì la città in quel periodo.

Allontanati i giorni di malattie, la notte di Verona Capodanno rappresenta un nuovo inizio, una esplosione di gioia per le nuove prospettive e opportunità di un anno tutto da cominciare, in cui pure quelli che hanno sbagliato nell’anno precedente hanno la possibilità di rimediare i propri torti. Verona offre l’ambiente perfetto per festeggiare con serenità questa nuova pagina, invitando le persone ad uscire in strada per partecipare nelle attività e mangiare arancini caldi nelle bancarelle che circondano l’arena e che si estendono fino al centro delle mura storiche.

Articolo a cura di Alba L
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“Che facciamo a Capodanno?”

Tutti gli anni arriva il momento della grande domanda: “che si fa a Capodanno?” … si rimanda sempre fino all’ultimo sperando in un’illuminazione improvvisa; alla fine si riesce sempre ad escogitare qualcosa, ma immancabilmente, durante la serata di Capodanno, tutti gli anni qualcuno pronuncia la fatidica frase: “l’anno prossimo ci organizziamo meglio”. Ammettiamolo: almeno una volta l’abbiamo sentita tutti.

Il periodo del domandone è arrivato anche quest’anno, ma siamo ancora in tempo: è il momento giusto per organizzare la serata in cui daremo il benvenuto al secondo decennio del terzo millennio. Grati per quello che ci ha portato o sollevati perché finalmente è finito, comunque sia è il momento di pensare a come salutare il 2009. Le tradizioni legate al Capodanno sono tante: indossare qualcosa di rosso e qualcosa di nuovo, mangiare lenticchie, acini d’uva, baciarsi sotto al vischio … che le si voglia seguire oppure no, la proposta è quella di festeggiare con un bel week-end lungo fuori; dove? Nella città dei Capuleti e dei Montecchi, Verona.

Per passare il Capodanno Verona è l’ideale: è una città che offre molto ma non è troppo turistica, è abbastanza grande ma a misura d’uomo e, soprattutto, molto viva. Nelle sue piazze ci saranno musica, feste e fuochi d’artificio, e per i romantici è comunque sempre un grande richiamo: il collegamento con la storia di Giulietta e Romeo è immediato, e le coppie non possono resistere alla tentazione di passare sotto al balcone di Giulietta, intravedendo nell’amore dei due giovani un modello di sentimento perfetto. Se è vero che quello che si fa il primo dell’anno si fa tutto l’anno, il Capodanno a Verona sembra quasi d’obbligo: respirare un’aria così piena di sentimento non è quello che tutti gli innamorati vorrebbero tutto l’anno?

Ma Verona non è riservata agli innamorati: c’è di tutto per tutti! Le feste nei molti locali della città non mancano, e in Piazza Bra, accanto alla meravigliosa Arena, ci saranno i tradizionali fuochi d’artificio e musica tutta la notte: lo storico gruppo dei Ricchi e Poveri farà cantare la piazza con le sue canzoni intramontabili facendoci rivivere, nella prima notte del 2010, una notte anni ‘80. Per chi invece preferisce stare in un locale piuttosto che in piazza, l’offerta è vastissima; potrete scegliere tra una grande varietà di cenoni: si va dai più chic a quelli più alla mano, variando tra menù tipicamente italiani e altri più esotici, andando da sushi giapponese a churrasco brasiliano, la caratteristica grigliata di carne.

L’offerta per il Capodanno quest’anno è particolarmente fortunata: San Silvestro è di giovedì, il che assicura un week-end lungo, e le proposte per i pacchetti Capodanno non mancano certamente. Gli hotel della zona fanno proposte interessanti per tutte le tasche: sia quelli del centro, per chi vuole rimanere a festeggiare fino alla fine, sia quelli appena fuori città, per chi vuole vivere la festa ma preferisce soggiornare in una zona più tranquilla.

Insomma, ce n’è per tutti i gusti: il denominatore comune è l’immancabile spumante stappato a mezzanotte in punto, insieme al brindisi per dare il benvenuto al nuovo anno, sperando sempre che porti cose belle.

A cura di Lia Contesso

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