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Palagio Engineering usa alluminio riciclabile per i sistemi di ancoraggio delle pareti ventilate

palagio engineering sistemi di ancoraggioIl riciclo dell’alluminio rappresenta per l’Italia una risorsa economica sempre più importante, posizionando il paese al terzo posto a livello mondiale solo dopo colossi quali il Giappone e gli Usa e al Primo in Europa. Palagio Engineering ha sviluppato apposite linee produttive che utilizzano alluminio per produrre i sistemi di ancoraggio per pareti ventilate e schermature frangisole.

L’Italia è un paese privo di miniere di Bauxite, il riciclo dell’alluminio consente di sopperire alla mancanza di materia prima, di risparmiare circa il 95% dell’energia richiesta per produrlo partendo dalla bauxite e una riduzione delle emissioni di gas in atmosfera, nell’ottica di protezione ambientale. I dati riferiti da studi condotti sul campo dimostrano che 46.500 tonnellate di materiali vari in alluminio si traducono in circa 371 mila tonnellate di CO2 in meno immesse in atmosfera e 160 mila tonnellate di petrolio risparmiate.

Le proprietà intrinseche dell’alluminio permettono di coniugare leggerezza, resistenza agli urti e alla corrosione, durevolezza e tossicità aspetti che si sono rivelati determinanti nella scelta di questo materiale per la progettazione e realizzazione da parte di Palagio Engineering di sistemi di ancoraggio all’avanguardia. Senza alcun dubbio un altro fattore molto importante coinvolge il fatto che l’alluminio è un materiale riciclabile all’infinito, e che opportunamente trattato può essere riutilizzato dopo essere stato dismesso.

L’alluminio, qualunque sia stato il suo impiego, dopo esser stato completamente ripulito da sostanze estranee è totalmente riciclabile: il prodotto ottenuto ha una possibilità di riutilizzo praticamente illimitata e proprietà equivalenti a quello originario, senza alcuna perdita di qualità e prestazioni, contrariamente a quanto accade ad esempio per altri materiali quali la carta, il vetro o la plastica.

A questo proposito Palagio Engineering fa parte del UNCSAAL (Unione Nazionale Costruttori Serramenti Alluminio Acciaio e Leghe) con il fine di accrescere la qualità dei propri sistemi di facciata e alla loro conoscenza ed affermazione sul mercato.

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Materie prime e sistemi costruttivi da Green building per Palagio Engineering

palagio_engineeringLe materie prime impiegate e il sistema costruttivo a secco con intercapedine, rendono la Facciata Ventilata di Palagio Engineering un sistema tecnologico ottimale per i Green Buildings , concetto riconosciuto a livello internazionale inteso come il risultato di pratiche di progettazione e costruzione che possono eliminare o ridurre significativamente l’impatto negativo degli edifici sull’ambiente e per gli occupanti.

L’utilizzo di materiali riciclabili, l’estrazione e le lavorazioni delle materie prime a distanze limitate, le alte prestazioni dell’involucro opaco, concorrono all’ottenimento di crediti utili al raggiungimento della certificazione LEED® (Leadership in Energy and Environmental Design) che stabilisce precisi criteri di progettazione e realizzazione di edifici salubri, energicamente efficienti e a impatto ambientale contenuto.

 In quest’ottica di lavoro, Palagio Engineering non solo è Socio del Green Building Council Italia, organizzazione no profit che persegue la diffusione di una cultura dell’edilizia sostenibile, la sensibilizzazione dell’opinione pubblica e delle istituzioni, il confronto tra gli operatori del settore creando una community dell’edilizia sostenibile. ma ha anche stabilito presso il proprio domicilio la sede e la segreteria del Chapter Toscana GBC.

La struttura di ancoraggio per le lastre in cotto, o in qualunque altro materiale esse vengano prodotte, è progettata da Palagio Engineering in funzione dell’edificio e della sua ubicazione ed è realizzata in alluminio estruso, totalmente riciclabile, con sezioni di dimensione opportuna alla camera di ventilazione e accessori in acciaio inox.

Palagio Engineering realizza strutture brevettate per il montaggio di lastre e frangisole, il reparto di ingegnerizzazione permette la messa in opera, in modo che il cliente abbia un solo referente, e lo studio di soluzioni ad hoc quando il progetto lo richiede.

Il progetto della Facciata Ventilata Palagio Engineering è corredata da disegni architettonici, strutturali e relazione di calcolo, il tutto nel rispetto della Normativa UNI 11018, oltre che delle normative vigenti in loco nell’ambito delle costruzioni e della sicurezza.

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Palagio Engineering per Spazio LILT: nel 2013 la consegna del Centro Polifunzionale Oncologico di Biella

Palagio Engineering - Schermature FrangisoleSpazio LILT un progetto da 5.000.000 di euro per realizzare una struttura oncologica unica e di assoluta eccellenza in cui le tante necessità dei malati e dei familiari possano trovare rapide risposte professionali. Una struttura all’avanguardia ed ecosostenibile per cui Palagio Engineering realizza le schermature frangisole.

Spazio Lilt di Biella è un grande Centro Polifunzionale Oncologico di assoluta eccellenza, volto ad incrementare l’attività ambulatoriale, la prevenzione primaria e l’educazione sanitaria del cittadino. Combattere i tumori attraverso la prevenzione e diventare un punto di riferimento per l’assistenza e la riabilitazione sono la mission di Spazio LILT.

La struttura si pone l’obiettivo promuovere l’ecosostenibilità, la sicurezza e l’assoluto confort degli utenti: poco più di 2500 mq disposti su due piani che si distinguono per il ridotto impatto ambientale e per l’attenzione volta alla classificazione antisismica. Il dimensionamento dell’intera struttura è stato realizzato secondo la classificazione sismica richiesta per edifici strategici.

La progettazione dell’edificio ha prestato grande attenzione alla tutela dell’inquinamento acustico e dell’aria, dell’inquinamento elettromagnetico, alla protezione da radiazioni ionizzanti e alla sicurezza antincendio.

A settembre sono terminati i lavori inerenti le opere strutturali primarie, consentendo così di portare avanti il completamente dell’edificio anche durante la stagione invernale. Palagio Engineering si sta occupando della realizzazione dei frangisole in terracotta smaltata per il rivestimento della facciata.

Spazio LILT è il prodotto del lavoro di tanti che hanno contribuito, privati e pubblici, alla realizzazione a livello economico di questo centro. Un progetto voluto per la sensibilità spiccata alla problematiche oncologiche e testimoniata dai numerosi lasciti e dalla campagna donazioni speciali “mattone”, “stella” e “metroquadro” soluzioni dai nomi evocativi che differiscono per l’impegno economico da sostenere.

Il contributo di Palagio Engineering  non si limita alla sola esecuzione materiale delle schermature frangisole, infatti l’azienda ha deciso di esercitare la propria responsabilità sociale verso il territorio in cui opera e di coniugare le proprie stanze economiche con le esigenze sociali del territorio sostenendo anche economicamente la realizzazione.

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I Frangisole di Palagio Engineering interpretano l’edilizia residenziale internazionale

Palagio EngineeringI sistemi di involucro edilizio tecnologicamente avanzati, quali pareti ventilate e schermature frangisole stanno conquistando, in tutto il mondo, anche l’edilizia residenziale privata. La residenza a East Melbourne in Australia realizzata dallo studio di architetti Atelier Wagner, ne è un esempio per la sublime resa estetica e di confort.

Nell’esplorazione delle infinite possibilità offerte dalla materia, lo studio australiano d’architettura Atelier Wagner ha scelto le schermature frangisole in terracotta di Palagio Engineering (che in Australia collabora in esclusiva con ArteDomus) per portare a compimento questo progetto di edilizia residenziale. Il cotto toscano, le tecniche di posa e di aggancio, la versatilità e la capacità di interpretare in modo esemplare la progettualità moderna  da parte di Palagio Engineering conquistano il Continente Nuovo.

East Melbourne è la location di questo progetto, terminato nel 2011, che si distingue per l’impatto estetico elegante e di pregio e per l’attenzione al risparmio energetico e alla sostenibilità ambientale. I frangisole in terracotta fiorentina sono stati fissati entro telai scorrevoli in acciaio scuro, che consentono la facile rimozione di ogni singolo tubolare, il loro utilizzo nelle facciate esterne protegge le ampie aperture vetrate dall’intensità del sole estivo australiano consentendo, al contempo, l’ingresso della luce e del calore naturale durante i mesi più freddi.

La stessa soluzione di schermatura è stata utilizzata anche per gli ambienti interni, per due delle tre pareti che si affacciano sull’atrio che riproduce lo stile Domus Romana. In questo caso l’utilizzo dei tubolari consente di dare luce all’interno della casa, assicurando privacy ed intimità alle stanze dalle ampie vetrate (come la sala da bagno) che, diversamente, sarebbero esposte allo sguardo di chi passa o sosta nell’atrio o in altre porzioni dell’abitazione.

Il cotto è il materiale prescelto per la realizzazione di questa struttura, per la sua naturalità e durevolezza, per l’eleganza e sostenibilità, per la bellezza e profondità della colorazione e della texture scelta, per la versatilità e la corrispondenza ai principi della bio-architettura.

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L’ecosostenibilità del cotto nell’intervento di Palagio Engineering per London South Bank University

Imminente l’apertura dei giochi olimpici di Londra, in questa occasione Palagio Engineering pone l’accento sulla realizzazione delle Pareti ventilate e schermature frangisole in cotto realizzate per il progetto di Grimshaw Architects della London South Bank University.

La London South Bank University (LSBU) è una delle più grandi e più antiche università londinesi, situata nel London Borough of Southwark, vicino alla riva sud del Tamigi. Il K2 è il nuovo edificio sostenibile che ospita la Faculty of Health and Social Care e il Dipartimento dell’educazione, progettato da GRIMSHAW ARCHITECTS LLP come una struttura con un basso “carbon footprint.

L’intervento di Palagio Engineering si riflette sulla valenza estetica dell’impatto che l’edificio ha sul profilo urbano circostante, su quella funzionale consentendo di mantenere al suo interno una temperatura ottimale che garantisce il confort abitativo, riducendo le dispersioni e consentendo un considerevole risparmio energetico.

Le Pareti Ventilate e le Schermature Frangisole in terracotta di Palagio Engineering soddisfano pienamente i requisiti di Green Building per la loro efficienza energetica, il controllo termico, la protezione acustica e per la naturalità del materiale di rivestimento utilizzato. Esse rappresentano di per sé un forte incentivo al risparmio energetico sia nei mesi invernali che in quelli estivi, contribuendo ad una riduzione consistente dell’uso dei riscaldamenti e dei sistemi di aria condizionata.

1500 mq i metri quadri di parete ventilata in cotto che rivestono una porzione delle superfici esterne dell’edificio con un isolante e una camera che permettono una ventilazione ottimale. Le lastre utilizzate TerraModus R sono in terracotta pregiata imprunetina estruse a pezzo singolo e sono state prodotte in varie misure per poter soddisfare le esigenze architettoniche del progettista (MODUS R 240 mm di altezza x lunghezze varie da 745 a 1180mm e MODUS R 393 mm di altezza x lunghezze varie da 745 a 1180mm). La finitura è naturale, la tonalità di giallo (267 N) calda e avvolgente appartiene alla serie Terre Ocra.

TerraModus R è una lastra a doppia parete trafilata a pezzo singolo. Presenta sulla superficie a vista scanalature che ricordano l’effetto visivo di un rivestimento a listelli. Ideale per il rivestimento di grandi superfici. I bordi superiori ed inferiori sono dotati di battentatura, rendendo possibile così invisibile la struttura di ancoraggio garantisce la massima protezione da infiltrazioni di acqua piovana e la più elevata resistenza al gelo, all’azione chimica degli agenti atmosferici e dell’inquinamento e agli shock termici.

Le tavelle in cotto sono ancorate alla superficie sottostante mediante una struttura in alluminio per montaggio a secco composta da profili verticali a T e completi di elementi di supporto ganci e ganci per fissaggio lastre in cotto.

I 100 mq circa di Frangisole, composti da TerraTube 50×70 x lunghezza 500mm sempre in colore giallo 267N, giocano anch’essi un ruolo fondamentale nella regolazione termica dell’edificio per la sua funzione di schermatura solare e contemporaneamente garantiscono i corretti rapporti illuminotecnici richiesti dalle normative, associando anche una fondamentale funzione estetica.

 


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Palagio Engineering presenta Swisscom testimone tangibile della durevolezza del cotto

A vent’anni di distanza dalla realizzazione del progetto per Swisscom in Svizzera il rivestimento in terracotta studiato e messo in opera da Palagio Engineering è una testimonianza vivente ed attuale della durevolezza e resistenza del cotto.

Le facciate progettate e realizzate in cotto toscano assicurano una unicità di espressione a livello architettonico, che si gioca in un’infinita possibilità di combinazioni di formati, colori, textures e accostamenti tra materie prime diverse, il tutto supportato da un evoluto studio tecnico delle proprietà della terracotta e dei sistemi di posa.

Un altro aspetto che rende il cotto un materiale ideale per il rivestimento di facciate, pareti ventilate e schermature frangisole è quello della sua estrema durevolezza che si associa a flessibilità e versatilità. I rivestimenti in cotto toscano rappresentano la massima espressione di funzionalità e sicurezza.

Un esempio concreto che restituisce in modo lampante questa peculiarità è la realizzazione dell’edificio Swisscom in Svizzera, uno dei primissimi progetti “a tema cotto” portati a compimento, nel 1993, da Palagio Engineering e preservatosi fino ad oggi in condizioni eccellenti. Esaminando gli scatti realizzati a distanza di vent’anni si percepisce un impatto estetico immutato o al limite migliorato, essendo il cotto uno di quei materiali che acquista fascino e pregio con il passare degli anni.

Il tempo trascorso non ha lasciato segni del suo passare, le superfici esterne non hanno fatto registrare alcuna difetto o cedimento sia in termini strutturali che di resa estetica, la struttura è stata protetta da ogni influenza meteorologica ed atmosferica, facendo risultare il cotto un materiale tecnicamente e naturalmente perfetto anche nella messa in opera dei minimi dettagli.

Swisscom è ancora oggi un edificio dall’aspetto contemporaneo ed elegante, dal forte impatto visivo che, nella tonalità calda e naturale del cotto, si inserisce con distinzione all’interno di un profilo urbano caratterizzato principalmente dal colore grigio.

Palagio Engineering è riuscito a restituire all’architettura contemporanea quella promessa di eternità insita nella tradizione del costruire in terracotta.

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Pareti ventilate in cotto ecco i vantaggi della schermatura alla pioggia (rainscreen)

L’adozione del Rainscreen è una delle tecniche architettoniche e costruttive più utilizzate per soddisfare i contemporanei requisiti abitativi. Le Pareti Ventilate di Palagio Engineering ne sono un esempio tra i più performanti ed esteticamente riqualificanti.

La tecnica del “rainscreen”, propria delle pareti ventilate, mira ad eliminare alla base uno dei fattori necessari affinché si verifichi la penetrazione dell’acqua all’interno di una parete. La resistenza alla pioggia e ai danni che possono risultare da una graduale erosione delle parti esterne di un edificio sono le sue caratteristiche più apprezzate.

Molti sottovalutano l’impatto negativo che le piogge e il vento possono avere sui muri esterni: corrosioni, efflorescenze, infiltrazioni, mutazioni di colore ne sono solo alcuni esempi che conseguentemente incidono anche sul confort e sulla vivibilità degli spazi interni. Sostanzialmente questo accade a causa dell’incidenza contemporanea di tre fattori: un’apertura, l’acqua, una forza o pressione differenziale che faccia muovere l’acqua attraverso l’apertura.

Dal momento che una posa a regola d’arte dei materiali sigillanti in cantiere è molto difficile e che comunque il rivestimento di un edificio è sottoposto a differenti tipi di sollecitazioni, assestamenti e dilatazioni, e che è impossibile eliminare il fattore “pioggia”, appare evidente che si rende necessario intervenire sul terzo aspetto: la pressione differenziale.

Palagio Engineering interviene a questo livello proponendo soluzioni costruttive progredite che consentono di lasciare i giunti della facciata aperti e permettendo una libera circolazione dell’aria dall’ambiente esterno all’interno della camera d’aria in modo che la pressione venga equalizzata. Inoltre l’utilizzo prevalente del Cotto consente di realizzare strutture, che richiedono poca manutenzione e destinate a durare immutate molto a lungo.

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Di Palagio Engineering il rivestimento del nuovo Istituto a Carattere Scientifico Don Gnocchi a Firenze

Palagio Engineering pone la sua firma inconfondibile sulla realizzazione del Centro Don Gnocchi di Firenze progettando e realizzando le pareti ventilate e le schermature frangisole in cotto imprunetino che ne rivestono le superfici esterne. Un connubio di estetica ed efficienza poste al servizio di una delle realtà riabilitative più all’avanguardia in Italia ed Europa.

Iniziati i lavori nel 2009 il Centro, intitolato a Don Gnocchi è stato inaugurato nel mese di ottobre 2011. Si tratta di una struttura riabilitativa di assoluta eccellenza a livello europeo, che si inserisce nel profilo urbano con un carattere e una specificità proprie.

Il nuovo centro ospedaliero è stato progettato con tecniche innovative per una superficie complessiva di 24.000 mq totalmente integrata nel tessuto metropolitano della città: una struttura tra le più significative del territorio disposta su tre livelli, di cui due dedicati alle degenze con 186 posti letto; ampio spazio per i servizi logistici, tecnologici e di supporto assistenziale: 17 ambulatori multispecialistici, palestre, aule polifunzionali, biblioteche e 5.000 mq dedicati alla ricerca.

Una particolare attenzione è stata rivolta alla sostenibilità dell’uso delle risorse, con l’inserimento di impianti tecnologici capaci di ridurre i consumi energetici, e all’uso prioritario di fonti rinnovabili, con l’installazione di pannelli solari e fotovoltaici e con lo studio del sistema di pareti ventilate per la realizzazione delle pareti esterne.

L’intervento di Palagio Engineering, infatti, oltre a caratterizzare fortemente nell’aspetto esteriore della struttura consente di mantenere al suo interno la temperatura ideale per assicurare il massimo del confort, riducendo le dispersioni ed il surriscaldamento estivo con  il conseguente spreco energetico. I materiali utilizzati sono tutti garantiti contro il gelo e gli sbalzi termici e trattati al fine di ottimizzare l’assorbimento di acqua e migliorarne la pulibilità.

6000 i metri quadri di parete ventilata in cotto che rivestono le zone laterali e il retro dell’edificio così come la parete curva posta all’ingresso principale del complesso ospedaliero. Un isolante di 8 cm e una camera d’aria di 10 cm permettono una ventilazione ottimale. Le lastre utilizzate Terrablock e TerraBlockR sono lunghe 110 cm e presentano una superficie sabbiata di colore rosso naturale. La peculiarità estetica della realizzazione si gioca su un’abile alternanza fra lastre rigate, che rivestono le torri dei vani scala, e di lastre lisce che ricoprono le zone dedicate alla degenza (a  quest’ultime si succedono fasce marcapiano in alluminio anodizato). La struttura di sostegno delle lastre, l’Xl System di Palagio Engineering, è in alluminio ed è stata attentamente progettata in funzione dell’edificio e della sua ubicazione

700 i metri quadri di Schermature Frangisole composte da elementi TerraTube sempre  in cotto di colore rosso naturale e con superficie sabbiata, posti a schermatura di alcune finestre del complesso e nelle zone laterali e frontale in cui diventano parte integrante della circostante facciata in cotto.

La struttura in alluminio Xl system di Palagio Engineering è stata utilizzata anche per la parete ventilata in marmo “Grolla”, pietra dal colore bianco con venature proveniente da cave del Cornedo Vicentino, mantenendo così le stesse caratteristiche in merito all’isolante ed alla camera di ventilazione.

L’azienda imprunetina ha altresì progettato le strutture in alluminio per la Parete ventilata in alucobond color champagne, 300 mq di rivestimento che caratterizza le zone dei vani scala adiacenti all’ingresso e che si raccorda a quello in copertura con lastre curve che riprendono le linee della bolla in vetro, per il Rivestimento in Trespa, 600 mq di lastre bianche a rivestimento superiore del portale in legno del fronte dell’edificio, ed infine per il Rivestimento in Riverclack@ 400 mq di pannelli bianchi a copertura del portale in legno del fronte dell’edificio

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Le pareti ventilate di Palagio Engineering per un’edilizia a prova di rumore

Nella progettazione architettonica di piccoli e grandi centri urbani si pone sempre più attenzione alle prestazioni termoacustiche ed al conseguente comfort abitativo degli edifici. Numerose le soluzioni di isolamento sul mercato fra le quali si distinguono per qualità, performance ed estetica le pareti ventilate in cotto di Palagio Engineering.

Nell’economia globale di un intervento di edilizia, residenziale e non, le performance termiche ed acustiche diventano fondamentali, esigenze ormai prioritarie fra quelle che, nell’ambiente abitato, concorrono a determinare la qualità della vita. La normativa che tratta la  trasmissione del rumore è rigida e severa e crescenti sono le richieste della clientela che predilige scelte abitative che esaltino il comfort dell’abitare e del vivere uno spazio o un edificio, ponendo così grande attenzione alla qualità costruttiva e progettuale.

La parete ventilata progettata e realizzata da Palagio Engineering, di per sé, rappresenta una soluzione particolarmente versatile e indicata per l’isolamento, per di più favorisce la riflessione dei rumori esterni: i giunti fra le lastre, l’intercapedine d’aria, e l’isolante termico permettono un significativo assorbimento acustico, consentendo di raggiungere i valori di isolamento sonoro standardizzato di facciata imposti dal DPCM 5/12//97.

Ovviamente parte delle peculiarità e caratteristiche delle pareti ventilate risiede anche nelle proprietà caratteristiche del cotto, il materiale di rivestimento principalmente utilizzato  da Palagio Engineering nell’esecuzione dei suoi progetti. Il cotto oltre ad isolare dai rumori provenienti dall’esterno, garantisce un ottimo comportamento acustico nei confronti della pioggia e della grandine. Inoltre l’utilizzo di materiali fonoassorbenti, nel caso si voglia incrementare l’isolamento acustico, è particolarmente semplice, anche su edifici già esistenti.

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Palagio Engineering ha scelto il cotto: tradizione del costruire e massima efficienza energetica

I materiali da costruzione e rivestimento attualmente a disposizione di architetti, ingegneri e professionisti del costruire sono moltissimi anche se pochi rispondono alle caratteristiche privilegiate da Palagio Engineering: naturalità, tradizione, fascino ed efficienza energetica. Il cotto è senza alcun dubbio il materiale preferito dall’azienda ingegneristica per rispondere alle esigenze dell’architettura contemporanea.

La terracotta, nei suoi molteplici formati e applicazioni, rappresenta la storia del costruire, non solo in Italia ma in tutto il mondo. Una tradizione millenaria che ha saputo mutare con il passare del tempo e che porta in sé un’enorme versatilità e adattabilità alle esigenze costruttive in continua evoluzione.

Per Palagio Engineering la scelta del cotto nella realizzazione di pareti ventilate e schermature frangisole è stata dettata da fattori molto diversi fra cui il profondo legame con il territorio imprunetino, in cui ha sede l’azienda, rinomato in tutto il mondo per la produzione di un cotto che si inserisce fra le eccellenze della produzione Made in Italy, e le qualità chimico fisiche di un prodotto resistente, atermico, durevole, riciclabile e naturale al 100%.

Il cotto si fa così interprete del costruire contemporaneo riuscendo a sintetizzare la sua forza e materialità con le più avanzate applicazioni tecniche volte al risparmio energetico. Si tratta di farsi interpreti di esigenze architettoniche volte alla sostenibilità e ad un progressivo miglioramento delle condizioni di abitabilità degli spazi abitativi, siano essi privati, pubblici o sociali, integrando le esigenze funzionali, quelle di confort, di rispetto ambientale e di estetica.

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Pareti Ventilate vs “Cappotto”: una sfida impari nell’era dell’architettura sostenibile

Le Pareti ventilate e le schermature frangisole non sono dei semplici rivestimenti progettati per migliorare l’estetica di un edificio, anche se è innegabile il fascino, il carattere e l’unicità che riescono ad imprimere. Si tratta di due soluzioni che hanno come scopo principale quello di migliorare l’abitabilità di uno stabile con performance che nulla hanno a che vedere con quelle di un “semplice cappotto”.

Essenzialmente il “cappotto” di un edificio consiste nell’applicazione di un materiale isolante sui muri esterni dello stesso, in modo da ridurre al minimo le dispersioni termiche in tutte le stagioni dell’anno. Sin da questo tentativo di dare una definizione appropriata ad una tendenza sviluppatasi negli anni per intervenire su strutture esistenti e mal isolate, si comprende bene la marcata differenza con le pareti ventilate e le schermature frangisole proposte e sviluppate da Palagio Engineering.

Tralasciando le proprietà insite nel cotto, materiale di rivestimento d’eccellenza utilizzato dal progettista teso al massimo dell’efficienza energetica in accordo con le esigenze attuali, è necessario concentrarsi sulla struttura stessa delle pareti ventilate e sugli innumerevoli vantaggi che esse apportano, tanto da essere diventate parte integrante della progettazione contemporanea degli edifici.

Le pareti ventilate non hanno la sola funzione di isolanti termici, anche se svolgono questo ruolo in modo eccellente e ineguagliabile, infatti riescono ad esprimersi ai massimi livelli anche per quanto riguarda l’assorbimento acustico e la protezione dall’umidità (problematiche alle quali il “cappotto” non riesce ad ovviare in alcun modo). La presenza della camera d’aria permette al vapor acqueo, a causa delle differenze di pressione fra l’interno e l’esterno, ed in presenza di strati permeabili al vapore, di passare attraverso la parete ed essere eliminato grazie al moto convettivo che si istaura nella camera d’aria. L’effetto camino permette inoltre l’evaporazione in tempi brevi dell’acqua di costruzione degli altri materiali costituenti la parete ed assemblati a “umido”.

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Ecosostenibilità Made in cotto per le pareti ventilate e schermature frangisole di Palagio Engineering

Palagio EngineeringIl green va di moda. Un dato di fatto oggi e che per il futuro del pianeta è bene che rimanga tale. Sempre più progetti architettonici guardano al Green Building adottando tutte quelle soluzioni volte alla compatibilità ambientale. Le Pareti Ventilate e le Schermature Frangisole in cotto di Palagio Engineering soddisfano pienamente questi requisiti sia per la loro efficienza energetica sia per la naturalità del materiale di rivestimento utilizzato.

Da tempo risuona l’allarme energetico, così come l’invito a circondarci di materiali naturali, a bassa emissione e facili da riciclare, tutto con il fine principale di incrementare il benessere, la qualità della vita e il futuro stesso del pianeta, altrimenti destinato al declino. Anche l’architettura si sta adattando a questi trend, con un’attenzione sempre più marcata al Green Building, all’impatto e alla sostenibilità ambientale.

Le pareti ventilate e le schermature frangisole rappresentano di per sé un forte incentivo al risparmio energetico sia nei mesi invernali che in quelli estivi, contribuendo ad una riduzione consistente dell’uso dei riscaldamenti e dei sistemi di aria condizionata. Possono essere applicate sia sugli edifici esistenti sia su quelli di nuova costruzione, apportando tra l’altro anche una notevole valorizzazione estetica.

In estate la parete ventilata costituisce un ottimo schermo alla radiazione solare: il calore accumulato sulla superficie non viene trasmesso agli strati sottostanti ma dissipato grazie all’effetto camino. Inoltre essendo il cotto un materiale atermico non si riscalda eccessivamente anche se esposto tutto il giorno al sole.

Durante il periodo invernale invece l’ambiente interno risente meno degli sbalzi termici e dell’interruzione durante le ore notturne del riscaldamento dal momento che l’isolamento posto sul lato esterno della parete permette di mantenere praticamente tutta la massa dell’edificio ad una temperatura superiore a quella che si otterrebbe isolando l’edificio dall’interno.

A questi considerevoli vantaggi che consentono la riduzione del consumo di gas ed energia elettrica si aggiunge la naturalità del cotto, materiale utilizzato da Palagio Engineering, assieme all’acciaio, per la realizzazione dei progetti in cui viene chiamato ad intervenire. Come ben noto il cotto imprunetino è un materiale naturale al 100%, ecosostenibile, tra quelli a minori emissioni di radon e che può essere facilmente riciclato sia durante le fasi produttive, sia quando viene dismesso.

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Nuova veste grafica per il sito web di Vivaterra

Continua all’insegna dell’innovazione l’anno 2011 di Vivaterra. Eleganza, funzionalità e immediatezza sono le peculiarità del nuovo sito web messo on-line solo da poche ore e che incarnano perfettamente il percorso di evoluzione e crescita del Gruppo Industriale Imprunetino: una realtà solida, affidabile e impegnata nel territorio.

Usabilità, linearità e facilità nell’accesso sono i tratti distintivi della nuova veste grafica del sito web di Vivaterra, completamente rinnovato anche nei contenuti con ampio spazio alla comunicazione aziendale. L’impatto iniziale è estremamente piacevole e riesce a trasmettere tutto lo stile di un Gruppo che ha fatto e fa dell’eleganza, del pregio e della distinzione del cotto imprunetino la sua assoluta prerogativa.

L’home page si apre su una visual d’effetto: una vista panoramica della sede e dello stabilimento produttivo. Chiari i colori che fanno da sfondo con passaggi graduali dal grigio chiaro al bianco; due linee rosse attraversano lo schermo richiamando la terracotta per il colore e le dolci colline Toscane per la sinuosità delle forme, a simbolo del profondo legame che Vivaterra ha con il proprio territorio e con una materia prima, l’argilla Galestro, che ha decretato da millenni il successo del cotto nel mondo.

Un sito che promette di evolversi ancora di pari passo alla crescita dei marchi e partner di Vivaterra, Il Ferrone, Il Palagio, Cotto Impruneta, Palagio Engineering ai quali viene riservata un’ampia vetrina, da cui, con un semplice click, l’utente viene indirizzato ai loro siti di riferimento. Finalizzato ad incrementarne l’usabilità, uno dei requisiti più importanti per rendere semplice, immediata e proficua la navigazione, il restyling ha reso la consultazione più gradevole e coinvolgente e al contempo più rapida, con un menù  immediato, disposto nella parte alta della schermata.

Dunque non resta che scoprire il frutto di questo lavoro. Buona navigazione.

 

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Rappresentare il mondo a colori: questa la mission degli involucri in cotto di Palagio Engineering

Il marchio Palagio Engineering è conosciuto in tutto il mondo per la realizzazione di pareti ventilate e schermature frangisole, dalle elevate qualità tecniche, in cotto imprunetino. Tuttavia l’azienda ha volutamente scelto di non vincolarsi esclusivamente al colore rosso della Cupola del Brunelleschi, ma ha studiato e ricercato specifici accorgimenti per presentare una vastissima gamma di colori e finiture in grado di soddisfare le scelte cromatiche di architetti e progettisti in ogni angolo del globo.

Il colore rappresenta una forma di espressione che ha assunto, negli anni, una grande importanza nel disegno architettonico, individua e definisce una struttura o uno spazio fornendogli un’identità ben precisa nel profilo urbano. Molti sono i progettisti che sono riusciti a combinare colore ed architettura in modo efficace, Fritz Shumacher, noto architetto di inizio ‘900 affermava con certezza “L’economia estetica globale di un edificio dovrebbe concentrarsi sin dall’inizio sul colore.”

Proprio per questo ideare un mondo a colori senza perdere nulla delle qualità di pregio, resistenza e durevolezza che solo il cotto imprunetino sa dare, è diventato uno degli aspetti maggiormente esaminati dal comparto ricerca e sviluppo di Palagio Engineering.

Uno studio approfondito ha portato a proporre una varietà cromatica tale da incontrare qualunque esigenza progettuale ed estetica, senza però rinunciare a presentare sul mercato un prodotto naturale, ecosostenibile e dalle qualità termiche e di resistenza agli agenti atmosferici senza pari. Aggiungendo ossidi metallici e altre terre al Galestro, tipica argilla del distretto imprunetino dalle qualità chimico fisiche eccellenti si è infatti ottenuta una vasta scala di tonalità e sfumature.

La tavolozza, che Palagio Engineering è andato definendo, si suddivide in Rossi di Toscana che raccoglie le tonalità naturali delle argille imprunetine, Terre Bruciate, dai toni forti, dal rosso al bruno, tipici delle zone senesi, Terre Ocra, che propone le calde tonalità delle argille venete, Serie I colori, che si ispira alla tradizione di terre lontane dall’estremo oriente all’africa sahariana, fino alla Serie Majolica che arricchisce l’intera gamma di colori vivi e brillanti.

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Realizzate da Palagio Engineering le pareti ventilate e schermature frangisole al Grips di Tokyo

Completato nel 2009, la realizzazione del Grips di Tokyo ha rappresentato per Palagio Engineering un’esperienza progettuale molto stimolante e che vede il cotto imprunetino assolvere in modo esemplare molteplici ruoli: da quello estetico di pregio e valore, a quello tecnico e funzionale in una commistione di utilizzi che vede interfacciarsi pareti ventilate e schermature frangisole.

Questo progetto è uno dei primi commissionati dal governo giapponese. Il costo dell’edificio, della sua amministrazione e del suo mantenimento è finanziato con soldi pubblici per 15 anni. Imperativo d’obbligo la scelta di materiali di qualità capaci di preservarsi inalterati nel tempo e che richiedano pochissimi interventi di conservazione. Prediligere il cotto imprunetino con marchio Il Palagio ha rappresentato una scelta in “sicurezza”, visto le sue eccellenti doti di durabilità.

Ulteriori prerogative progettuali hanno confermato la necessità di stabilire una partnership con Palagio Engineering, data l’alta efficienza climatica dei suoi rivestimenti in terracotta: le pareti ventilate consentono al calore accumulato sulla superficie di non essere trasmesso agli strati sottostanti ma dissipato grazie all’effetto camino.

Ampie le superfici vetrate: i frangisole, progettati da Palagio Engineering per ridurre l’impatto della luce sulla struttura, sono usati per rivestire gran parte dell’edificio più alto. Elementi in cotto assemblati a secco e messi in opera tramite dispositivi a fissaggio meccanico in modo da formare un grigliato di schermatura, che però impedire di godersi la vista sugli verdi spazi circostanti.

Per il rivestimento delle parti opache sono stati utilizzati circa 2.600 m2 di pannelli in terracotta,  per realizzare i quali sono state impiegate lastre tipo “TERRAONE”: il processo altamente specializzato, che ha portato alla loro realizzazione ha visto la partecipazione attiva di Palagio Engineering che ha assunto un ruolo dominante sia nella loro progettazione che nella messa in opera. Per i frangisole del blocco più basso, montati su telai e strutture in metallo, sono stati utilizzati “TERRATUBE” per una superficie totale di circa 1200 m2.

L’utilizzo della terracotta in questo progetto nipponico assume un ruolo metaforico molto importante. Infatti se nelle realizzazioni occidentali di Palagio Engineering il cotto imprunetino rappresenta il legame per eccellenza con la tradizione architettonica e costruttiva millenaria, in Giappone non ha questo ruolo, essenzialmente svolto dal legno: il cotto diventa quindi simbolo di avanguardia, design, contemporaneità.

Ubicazione: Tokyo

Superficie rivestita:  3.800 mq

Progettista:  Richard Rogers Partnership

Anno di realizzazione: 1999-2005

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Palagio Engineering progetta una Comunicazione “Social”

Diventare gli artefici della comunicazione, fornire le proprie interpretazioni della progettazione architettonica contemporanea e instaurare una conversazione forte riuscendo ad essere trasparenti, credibili ed esaustivi: questa la missione che Palagio Engineering si è prefissato con l’apertura di un nuovo spazio social, il blog, e con molte altre iniziative di comunicazione integrata.

La progettazione architettonica si inserisce in un contesto altamente tecnologico, utilizza strumenti all’avanguardia che consentono realizzazioni ardite e risultati fino a qualche anno fa impensabili: questo il pane quotidiano con cui si confronta Palagio Engineering. Perché non sfruttare questa esperienza anche in un settore, la comunicazione, che consente di raggiungere i propri interlocutori in ogni angolo della terra?.

La sfida che vede scendere in campo Palagio Engineering, in queste ultime settimane, ha un sapore diverso e si svolge in un territorio meno consueto, in cui non dominano compassi, giochi di linee e squadre ma che necessita di altrettanta precisione, dedizione e proporzioni perfette. Palagio Engineering ha preparato una vera evoluzione al suo comunicare ed entra con l’eleganza e il pregio delle sue realizzazioni nel mondo della comunicazione 2.0.

Il blog da pochi giorni on-line vuole essere una piattaforma non solo informativa ma di riferimento per tecnici architetti e ingegneri, progettisti in materia di rivestimenti di edifici dove dibattere, porre quesiti e proporre soluzioni su misura, versatili ed efficienti. Verranno inserite comunicazioni dall’azienda, realizzazioni, fotogallery, news, post, dettagli tecnici e molto altro ancora.

Una voce nuova si leva, dunque, dal web, contemporanea, tecnica e specializzata ma che vuole anche aprirsi in modo più informale e diretto a tutti coloro che condividono con Palagio Engineering la passione per design, costruzione, architettura e ingegnerizzazione.

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Vivaterra si impegna per la realizzazione di un prodotto ecosostenibile: il cotto imprunetino

Vivaterra è un gruppo industriale che ha assunto un comportamento socialmente responsabile sotto molteplici punti di vista, fra cui quello della tutela dell’ambiente e del territorio in cui opera.

Il cotto imprunetino dei marchi detenuti da Vivaterra, è apprezzato e conosciuto in tutto il mondo per il suo pregio e quale simbolo di eleganza e distinzione. Nell’ottica dell’architettura moderna vede il suo valore ulteriormente accresciuto grazie alla naturalità, che lo qualifica come un prodotto biosostenibile d’eccellenza.

Vivaterra assicura lo sviluppo dell’attività dei suoi marchi, Il Ferrone, Il Palagio e Cotto Impruneta, con grande trasparenza, responsabilità e attenzione volte a perseguire un uso efficiente di risorse naturali e di energie. Una nuova leva competitiva che consente al gruppo di affermarsi ai più alti standard.

L’impegno di Vivaterra a sostegno dell’ambiente e del territorio, in cui i marchi detenuti esplicano la loro attività produttiva, si evince dall’interesse posto alla realizzazione di una serie di prodotti, che per la natura delle materie prime utilizzate, si attestano a pieno diritto tra i materiali costruttivi e di arredo biocompatibili.

L’impegno ecologico di Vivaterra diventa così parte integrante della sua mission, garantito dalla certificazione ISO 14001: 2004, e si estende anche alla salvaguardia dell’ambiente e alla tutela della salute di chi lo abita provvedendo a controlli mirati agli stabilimenti produttivi.

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Il rivestimento made in Italy per la nuova Court House di Abu Dhabi, è firmato Palagio Engineering

Palagio Engineering40.000 metri quadri di rivestimento TerraModus di Palagio Engineering per la nuova Abu Dhabi Court House che è stata premiata come secondo miglior progetto del 2010. Il completamento è previsto per la fine dell’anno per un valore complessivo di circa 150 milioni di USD: Palagio Engineering contribuisce al compimento di un complesso a ridotto impatto ambientale grazie all’impiego delle pareti ventilate e frangisole appositamente create e realizzate.

L’ambiziosa realizzazione che prevede una superficie complessiva di 97.780 metri quadrati, elaborata dal prestigioso studio di progettazione Dar Al-Omran, si colloca nell’angolo nord-est di Al Khaleej Al Arabi Street della città di Abu Dhabi. La posizione strategica e la pianificazione architettonica colgono la volontà del paese di ampliare gli spazi dedicati alla giustizia attraverso un rapporto morfologico e funzionale in grado di accogliere al meglio i futuri fruitori di questi spazi. Le strutture avranno un look contemporaneo e moderno, e  saranno realizzate secondo gli standard internazionali più innovativi, con un occhio di riguardo al loro impatto ambientale grazie all’utilizzo delle pareti ventilate e frangisole realizzate da Palagio Engineering.

La costruzione del nuovo Palazzo di Giustizia si inserisce in un ampio programma di sviluppo del sistema giudiziario di Abu Dhabi: l’Islam è la maggiore fonte d’ispirazione per la legislazione del paese e questo viene espresso in modo marcato dalla disposizione degli edifici stessi, volti in direzione di Qiblah (termine arabo che indica “verso la Mecca”). Il valore e il pregio di una tale realizzazione è ancora più amplificato dall’intervento di Palagio Engineering che proponendo il rivestimento in cotto imprunetino, ne accresce non solo il valore estetico ma anche funzionale, in quanto questa soluzione rappresenta un valido contributo all’isolamento termico ed acustico degli edifici.

Il progetto si articola in più strutture tra cui le principali sono la Court House e Il Detainees Building per i quali Palagio Engineering è stato chiamato a realizzare il rivestimento delle facciate. Le lastre in terracotta, modello TerraModus, utilizzate hanno dimensioni 30×120 cm, il colore scelto è l’arancio a finitura liscia di estrusione della serie Terre Ocra, esse rappresentano circa un terzo del totale del materiale di rivestimento utilizzato, il resto è composto da schermature frangisole fissate su struttura metallica (Catwalk) composta da elementi tubolari con sezione 50x80mm estrusi a pezzo singolo con lunghezza fino a 3 metri. Pezzi speciali di raccordo in terracotta creati a stampo, delimitano gli elementi tubolari nascondendo parte della sottostruttura.

Il ruolo svolto da Palagio Engineering in questo progetto non si limita alla fornitura dei rivestimenti in cotto infatti l’azienda si occupata anche della progettazione e fornitura dell’intera struttura di alluminio sia della facciata che della schermatura frangisole.

Design Consultant: DAR AL-OMRAN

Project Manager: MORGANTI (The Morganti Group Inc.)

Main Contractor: GHANTOOTTRANSPORT AND GEN. CON. EST. (Building Division)

Sub contractor: Mosart Marble and Mosaic LLC

Cladding Façade: Palagio Engineering

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Le pareti Ventilate di Palagio Engineering protagoniste alla fiera AIA 2011 di New Orleans

Palagio EngineeringPalagio Engineering esporrà a Aia 2011 nello spazio dedicato alle ceramiche italiane, in collaborazione con ICE. La prestigiosa società ingegneristica toscana, leader nella progettazione e realizzazione di pareti ventilate e schermature frangisole in terracotta imprunetina, attende partner, collaboratori e visitatori professionisti presso lo stand 3041 per esplorare le nuove tendenze in materia di design e costruzione.

La progettazione di “involucri” che sappiano attribuire un’identità immediatamente identificabile, è un aspetto di fondamentale importanza nella progettazione architettonica degli edifici. Le facciate ventilate e le schermature frangisole di Palagio Engineering interpretano questo ruolo con grande efficienza ed attualità e proprio per questo non potevano mancare un appuntamento così importante come AIA 2011, che si svolgerà a New Orleans dal 12 al 14 maggio.

Una marcata sensibilità per materie prime di eccellenza, naturalità, affidabilità, tecnologia e design sono le prerogative a cui Palagio Engineering si ispira per una “messa in scena” di pregio che risponde a precise esigenze estetiche, a cui sa coniugare elevate prestazioni fra cui quelle termo energetiche e la riflessione dei rumori esterni.

Questi i presupposti su cui Palagio Engineering basa la partecipazione a AIA 2011. La società toscana è una realtà ingegneristica che ha saputo costruirsi un successo internazionale che si fonda sulla qualità e la funzionalità del prodotto e del servizio offerto. Palagio Engineering sarà presente presso lo spazio espositivo 3041 dedicato alle Ceramiche Italiane, concesso in collaborazione con ICE. Non solo una presenza istituzionale in quanto collaboratori, partner e visitatori professionisti di tutto il mondo avranno la possibilità di entrare in contatto diretto con la varietà, la qualità e la raffinatezza delle soluzioni progettuali proposte.

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Il cotto imprunetino è al centro della Mission aziendale del Gruppo VIVATERRA

VivaterraIl Gruppo VIVATERRA può vantare con i marchi controllati Il Ferrone, Il Palagio e Cotto Impruneta e la partner Palagio Engineering, una forte presenza sul mercato, orientata al cliente, alla tutela della tradizione e alla produttività. Il progetto prevede lo sviluppo un programma di lavoro a lungo termine che si basa sulla solidità finanziaria del gruppo e su una dinamicità che lo rende pronto ad accogliere le sfide del futuro.

Il Gruppo Industriale VIVATERRA, è stato creato con la ferma volontà di dare rilievo ed impulso ad un patrimonio della Regione Toscana e più nello specifico del distretto imprunetino: il cotto, realizzato con argille uniche al mondo per le qualità chimico-fisiche. L’obiettivo sostanziale è quello di prendersi “cura”, con efficacia e determinazione, della diffusione di un prodotto che esalta la terra, nella sua accezione più semplice, portandola ai massimi livelli di raffinatezza ed eleganza, ma riscoprendone l’accessibilità, la fruibilità e la versatilità, tutti aspetti attraverso i quali le esigenze architettoniche di oggi possono esprimersi.

VIVATERRA si impegna attivamente in una ricerca volta alla tutela e promozione di elementi e processi produttivi naturali. Può, infatti, vantare la certificazione ISO 14001:2004, e l’adozione di tutti i sistemi di gestione qualità necessari a promuovere un materiale unico, la terracotta, per la sua capacità di coniugare pregio, naturalità e resistenza, tre caratteristiche che lo rendono vincente sul mercato.

Proprio per tutti questi motivi VIVATERRA ha attivato un sistema di comunicazione chiaro e veritiero nei confronti di un pubblico sempre più esigente, fornendo un servizio efficiente, affidabile e competitivo. Oggi tutto il mondo economico, e non solo, è in costante trasformazione sulla scia di mode e nuove occasioni di consumo, per cui l’offerta non può essere statica, ma deve evolversi sotto una guida strategica forte e determinata.

I marchi controllati, Il Ferrone, Il Palagio e Cotto Impruneta assieme alla partner Palagio Engineering sono di assoluta qualità e coprono ogni esigenza del settore “rivestimenti di edifici, interni esterni”, grazie a gamme complete, a formati nuovi e a tecnologie sempre più all’avanguardia. Il lavoro portato avanti dal Gruppo VIVATERRA consente ai marchi di operare con tranquillità finanziaria e di affrontare le sfide del domani con solidità.

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L’innovazione il suo punto di forza, la tradizione della terracotta le sue solide basi: il Gruppo VIVATERRA

Quattro marchi di qualità e distinzione della terracotta imprunetina hanno trovato nell’azienda VIVATERRA la forza e le risorse necessarie per rinnovarsi e proporsi sul mercato più solidi che mai. Da questa unione nasce un progetto che si realizza attraverso le peculiarità, il lavoro e lo sviluppo che ogni brand persegue nella progettazione e commercializzazione dei suoi prodotti.

VIVATERRA è un gruppo industriale nato 10 anni fa quando Il Palagio, affermata realtà della terracotta imprunetina ha acquisito uno dei più prestigiosi marchi del settore a livello mondiale: Il Ferrone. La solidità e lo spiccato spirito imprenditoriale si sono andati ancora più affermando attraverso la partnership con Palagio Engineering e con la recentissima acquisizione di Cotto Impruneta. In VIVATERRA si coniugano l’espressione dell’innovazione di un gruppo attivo, giovane e dinamico con il rispetto per la tradizione propria della terracotta.

L’azienda ha sede nel cuore del distretto imprunetino, fra le colline toscane, a testimonianza del legame profondo che ciascun marchio, che essa rappresenta, ha con il territorio e con il prodotto principe che rende la terracotta imprunetina unica al mondo: l’argilla. La flessibilità nella gestione che VIVATERRA fa dei suoi brand consente di mantenerne le singolarità e le peculiarità che li caratterizzano e che ne hanno decretato il successo nel corso degli anni e di valorizzare l’artigianalità di alcune lavorazioni.

Una guida, dunque, una sorta di garanzia di solidità per il mondo, ecco il ruolo svolto da VIVATERRA che, pur coordinando le varie attività, lascia che vengano attuate tutte le politiche di libera concorrenza, di indipendenza, di sviluppo e rinnovamento tipiche di ogni brand, fornendo al contempo una nuova sicurezza finanziaria, un miglior approccio con il territorio che consente un’espressione piena della propria vitalità aziendale.

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VIVATERRA: un nome parlante

La valorizzazione della terracotta è il nodo fondamentale su cui si concentra l’attività di VIVATERRA, un gruppo che vede concentrato nel suo nome l’essenza stessa delle realtà industriali che rappresenta: Il Ferrone, Il Palagio, Cotto Impruneta e Palagio Engineering.

Un nome parlante è un nome che nella sua etimologia o significato contiene un concetto che ha a che fare con la natura della cosa o che la significa in modo diretto: VIVATERRA un nome composto denso di contenuti e valori che oggi rappresentano un segno caratterizzante dei suoi 3 marchi nel panorama internazionale.

La terra ha rappresentato sin dall’antichità un oggetto di culto e devozione: nelle civiltà che precedettero i greci già la si venerava come Grande Madre creatrice e protettrice ed era considerata il più sacro e divino degli elementi. Oggi per VIVATERRA rappresenta, nello specifico dell’argilla estratta dalle cave del distretto imprunetino, la materia prima per la realizzazione di pavimenti e rivestimenti di alta qualità, ecologicamente sostenibili e con una forte connotazione estetica.

Molti gli aggettivi utilizzati nel corso dei secoli in riferimento alla terra, essa era ed è tutt’oggi ritenuta pratica, concreta, solida, rigogliosa, creativa, una materia indispensabile all’equilibrio dell’universo stesso. Queste espressioni sottolineano ancora una volta quanto sia stata corretta la scelta del proprio nome effettuata dall’azienda, infatti, si tratta di aggettivi che caratterizzano fortemente l’attività stessa del gruppo. Tra i tanti perseguiti da VIVATERRA si scopre così anche la volontà di porre la natura come punto di partenza del processo creativo dei suoi brand.

Il termine “viva” amplia ulteriormente le connotazioni, già di per sé molto significative, espresse fino ad ora. Esso porta con sé una duplicità di contenuti molto importanti, infatti da un lato serve ad esaltare il concetto stesso di terra dall’altro evidenzia la vitalità, la forza e la crea

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Palagio Engineering annuncia la partecipazione a AIA 2011, National Convention and Design Exposition

L’esposizione è programmata dal 12 al 14 Maggio 2011 a New Orleans presso l’Ernest N. Morial Convention Center e promette di essere l’evento dell’anno, a livello mondiale, in materia di innovazione e sviluppo in ambito architettonico e di design. Palagio Engineering, con la sua pluriennale esperienza nel settore ingegneristico e nella realizzazione di pareti ventilate e frangisole in cotto imprunetino, non poteva mancare questo appuntamento.

800 espositori provenienti da tutto il mondo per presentare al pubblico nuovi prodotti, tecnologie e soluzioni innovative per il design. Vedere e toccare con mano, prendere informazioni dettagliate direttamente da chi progetta e produce: questi gli aspetti peculiari della manifestazione. In questo contesto si esplica la partecipazione di Palagio Engineering, che nella sua attività di progettazione e realizzazione di pareti frangisole e ventilate collabora con ingegneri ed architetti nazionali ed internazionali.

AIA sin dal 1857 ha rappresentato un punto di riferimento per il mondo dell’architettura, catturando l’attenzione di tutti gli addetti al settore e dettando le ultime tendenze progettuali. I membri di questa organizzazione, che anche quest’anno sta ultimando i preparativi per la manifestazione, aderiscono ad un codice etico e professionale sinonimo di garanzia, per clienti e collaboratori, di elevatissimi standard di competenza, preparazione e serietà.

Un appuntamento che vedrà anche Palagio Engineering tra gli assoluti protagonisti, in un momento in cui i materiali naturali di rivestimento per pareti esterne di edifici e costruzioni gode di grandi favori. Palagio Engineering offre soluzioni all’avanguardia, studiate e perfezionate in ogni dettaglio sia esso strutturale sia estetico. Inoltre si trova a poter contare su un materiale, la terracotta imprunetina, di gran pregio e dalle qualità altamente vantaggiose sia in termini di bellezza e raffinatezza, sia di risparmio energetico, di assorbimento acustico  e di manutenzione. Le lastre in cotto di “Il Palagio” sono forgiate dalla terra con acqua e fuoco, realizzate in loco, contribuendo così a ridurre le movimentazioni di materiale su strada, per cui si inseriscono alla perfezione nel contesto dell’ecosostenibilità.

AIA 2011, un evento che quest’anno si presenta ancora più rinnovato e incrementa ulteriormente il suo ruolo di vetrina di idee innovative e green e soluzioni tecnologiche all’avanguardia che ispireranno e condizioneranno la progettazione del prossimo futuro.

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Il Gruppo VIVATERRA annuncia il nuovo piano di comunicazione aziendale

VIVATERRA è un gruppo industriale relativamente giovane che raccoglie in sé tutta la solidità, la tradizione, il pregio e la dinamicità dei marchi che detiene: Il Ferrone, Il Palagio, Cotto Impruneta,  e la controllata Palagio Engineering nomi prestigiosi che hanno fatto e continuano a fare la storia della terracotta imprunetina nel mondo. Il 2011 si presenta sin dall’inizio come un vero e proprio punto di svolta: le prospettive del gruppo si ampliano, tese a dare un’iniezione di ottimismo e sviluppo all’intero settore  sia in tema di innovazione di prodotti che di comunicazione aziendale.

La terracotta imprunetina è un materiale di pregio, che porta in sé i valori di eco sostenibilità e rispetto ambientale, di cultura e tradizione del Made in Italy. La convinzione che esso meriti a tutti gli effetti un posto di rilievo nel panorama internazionale dei rivestimenti, del design e della progettazione, ha portato il Gruppo VIVATERRA ad investire nella pianificazione di una nuova comunicazione aziendale, che sappia rompere con gli schemi del passato, e che lo porti al giusto riconoscimento e ad un’affermazione sempre più evidente sui mercati mondiali.

L’innovazione e il rilancio coinvolgeranno tutti i settori del gruppo VIVATERRA, da quello produttivo a quello delle relazioni pubbliche, per una spinta sempre crescente di energia e positività che il settore richiede da tempo. Il progetto ha come scopo quello di raccontare la “storia” del Gruppo, della terracotta imprunetina e dei singoli marchi in modo nuovo, contemporaneo, cercando di anticipare e sorprendere le aspettative di un mercato che ha bisogno di rinnovare l’immagine che ha di questo prodotto. Esso tradurrà in modo efficace e persuasivo la professionalità, la solidità e la forza di una realtà industriale leader del settore.

Una comunicazione che sappia portare la  tradizione, il pregio, l’eleganza e la distinzione che da sempre caratterizzano la terracotta dei brand di VIVATERRA su un livello moderno e dinamico attraverso una molteplicità di strumenti comunicativi che introducano lo spettatore alla cultura del bello, dell’utilizzo di materiali naturali e del rispetto per l’ambiente, che lo incuriosiscano e che riescano a suggerire un’atmosfera piena di attesa.

La ferma volontà del gruppo VIVATERRA è quella di ampliare la visibilità, evidenziare i suoi molteplici e creativi utilizzi nell’architettura, non solo proponendo nuove collezioni, ma anche adottando tutti i sistemi comunicativi del terzo millennio, che vanno da quelli più tradizionali a quelli di nuova generazione della Comunicazione 2.0.

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