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Giuseppe Nucci / Sogin: Parco Tecnologico e Deposito Nazionale

Sogin, Giuseppe Nucci, il trasferimento dei rifiuti in un’unica struttura garantirà la massima sicurezza per i cittadini e la salvaguardia dell’ambiente.

La struttura sarà realizzata all’interno di un Parco Tecnologico, un centro di eccellenza italiano, aperto a collaborazioni internazionali, con laboratori dedicati alle attività di ricerca e formazione nelle operazioni di bonifica ambientale degli impianti nucleari e di gestione e messa in sicurezza dei rifiuti radioattivi.

La collaborazione con enti di ricerca, università e operatori industriali, sia nazionali che esteri, permetterà al Parco Tecnologico di integrarsi con il sistema economico e di ricerca e di contribuire inoltre ad uno sviluppo sostenibile del territorio nel quale verrà costruito.

Il Deposito Nazionale sarà una struttura di superficie, progettata sulla base delle migliori esperienze internazionali, che consentirà la sistemazione definitiva di circa 80 mila metri cubi di rifiuti di bassa e media attività e la custodia temporanea per circa 12.500 metri cubi di rifiuti di alta attività.

Degli oltre 90 mila metri cubi di rifiuti il 70% proverrà dalle operazioni di bonifica ambientale degli impianti nucleari mentre il restante 30% dalle attività di medicina nucleare, industriali e della ricerca.
Il trasferimento dei rifiuti in un’unica struttura garantirà la massima sicurezza per i cittadini e la salvaguardia dell’ambiente e permetterà di completare le attività di bonifica ambientale degli impianti, ottimizzando tempi e costi ed eliminando la necessità di immagazzinamento temporaneo sui siti.

FONTE: Sogin

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Stop nucleare: Sogin salvo il Deposito nazionale per i rifiuti.

L’Italia “spegne” il nucleare: retromarcia del governo sulle centrali

Il governo ha deciso di dare uno stop al programma nucleare ed ha inserito nella moratoria, già prevista nel decreto legge omnibus all’esame dell’aula del Senato, l’abrogazione di tutte le norme previste per la realizzazione di impianti nucleari nel Paese. Con la proposta di modifica, il governo propone “l’abrogazione di disposizioni relative alla realizzazione di nuovi impianti nucleari” e di non procedere “alla definizione e attuazione del programma di localizzazione, realizzazione ed esercizio nel territorio nazionale di impianti di produzione di energia elettrica nucleare”. Il via libera a questa modifica potrebbe portare a un superamento del referendum del prossimo 12-13 giugno.

Salvo il Deposito per i rifiuti. Nell’emendamento del governo al dl omnibus che abroga il programma relativo alla realizzazione di nuovi impianti nucleari, viene comunque disciplinata la localizzazione del Deposito nazionale, incluso il “‘Parco tecnologico comprensivo di un centro studi e sperimentazione, destinato ad accogliere i rifiuti radioattivi provenienti da attività pregresse di impianti nucleari e similari, nel territorio nazionale” ed anche le relative procedure “autorizzative per la costruzione e l’esercizio del Deposito nazionale e del Parco Tecnologico“. Si disciplinano, inoltre, “i benefici economici relativi alle attività di esercizio del Deposito nazionale, da corrispondere in favore delle persone residenti, delle imprese operanti nel territorio circostante il sito e degli enti locali interessati”.

Il Deposito nazionale, come e’ noto, servirà “allo smaltimento dei rifiuti radioattivi a bassa e media attività derivanti da attività industriali e di ricerca e medico sanitarie e dalla pregressa gestione di impianti nucleari, e all’immagazzinamento a titolo provvisorio di lunga durata dei rifiuti ad alta attività e del combustibile irraggiato provenienti dalla pregressa gestione di impianti nucleari”. Entro il 2015, secondo le norme Ue, ogni stato membro dovrà provvedere alla gestione dei rifiuti nucleari sul proprio territorio, evitando il cosiddetto ‘turismo nucleare’. Sarà la Sogin spa la responsabile “degli impianti a fine vita” e “del mantenimento in sicurezza degli stessi”, nonché della “realizzazione e dell’esercizio del Deposito nazionale e del Parco Tecnologico” Sempre la Sogin spa, si legge nell’emendamento, “tenendo conto dei criteri indicati dall’Aiea e dell’Agenzia definisce una proposta di Carta nazionale delle aree potenzialmente idonee alla localizzazione del Parco Tecnologico” e di un “progetto preliminare per la realizzazione del Parco stesso”.

Infine, si specifica che “e’ riconosciuto al territorio circostante” il Parco Tecnologico “un contributo economico destinato per il 10% alla provincia in cui e’ ubicato, per il 55% al comune o ai comuni e per il 35% ai comuni limitrofi, intesi come quelli in cui ricade in tutto o in parte all’interno dell’area compresa nei 25 Km dal centro dell’edificio Deposito”.

Fonte: Agenzia Dire – www.dire.it

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