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Con la App Pediatri di Ultraviolet gestisci al meglio qualsiasi emergenza infantile

Milano, 16 maggio 2014 – Secondo i dati Istat, In Italia si verificano circa 3,3 milioni di incidenti domestici, più di 6000 di questi avvengono in età pediatrica: 4 volte il numero degli incidenti sul lavoro e il doppio degli incidenti stradali.

Cadute 40%, soffocamento da corpi estranei 27%, ferite da taglio 15%, schiacciamenti 13%, sono gli incidenti più frequenti nella fascia di età pediatrica e pre-adolescenziale, mentre al di sotto dei 4 anni l’incidente che si verifica più spesso è il soffocamento da corpo estraneo. A volte, per salvare una vita, è questione di attimi e di capacità di intervenire al momento giusto secondo le modalità più indicate.

L’indagine di cui sopra ha rilevato che non sempre le scuole sono attrezzate per rispondere adeguatamente alla prima emergenza e non sempre genitori e adulti in generale sanno come comportarsi di fronte a un bambino in difficoltà.

Per risolvere il problema dal punto di vista scolastico la Federazione Italiana Medici Pediatri ha sottoscritto con il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca e con l’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza un protocollo che prevede la formazione dei docenti e del personale A.T.A. delle scuole italiane sui temi del primo soccorso pediatrico, con particolare attenzione alla disostruzione delle vie aeree. E’ nato così “A scuola si cresce sicuri”, il corso cui parteciperanno, nel giro di tre anni, oltre 1.800 operatori scolastici.

Oltre ai tradizionali strumenti didattici si è deciso di realizzare un’App per smartphone e tablet, con lo scopo di fornire uno strumento che sia una guida rapida e chiara sulle procedure da seguire in caso di emergenza, ma anche un promemoria per potere ripassare le procedure imparate al corso.

Dopo aver visto il successo e la validità dell’App Kit di Primo Soccorso (otre 25.000 download), sviluppata lo scorso anno da Ultraviolet, la Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP) ha scelto di affidare proprio all’azienda piacentina l’ideazione e lo sviluppo di Pediatri, già disponibile per tutti su GooglePlay, iTunes e Amazon, e di renderla l’app ufficiale del corso.

Pediatri di Ultraviolet fornisce un prezioso supporto a chiunque lavori a contatto con bambini e ragazzi, ma anche ai genitori e a coloro cui è affidata la tutela di un bambino, mostrando come affrontare efficacemente le emergenze mediche che si possono presentare in un’aula, all’aria aperta o in casa.

Pediatri è lo strumento ideale per sapere come comportarsi quando ci si trova nelle più comuni emergenze domestiche, scolastiche, stradali o all’aria aperta. I vari tipi di infortunio, che sono raccolti in categorie, vengono spiegati con semplicità e chiarezza, a partire dai sintomi, fino alle procedure da seguire e le cose da non fare. Alcune illustrazioni chiariscono meglio i dettagli.

La App incorpora anche un motore di ricerca interno che aiuta a trovare più rapidamente la soluzione al problema. Le categorie consultate con maggiore frequenza possono inoltre essere raccolte in una sezione specifica per essere sempre a portata di consultazione.

Le procedure riportate rispettano le vigenti direttive internazionali.

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Il misterioso fenomeno delle coliche neonatali

Le coliche neonato rappresentano un disturbo capace di mandare in tilt i genitori di bambini di pochi mesi (meno di 6), ma ancora a dir poco inesplorato dallo stesso mondo della medicina specializzata nelle patologie della primissima infanzia, la neonatologia appunto, al punto che alcuni pediatri risultano discordanti persino sulla loro effettiva esistenza, adducendo che altro non sarebbero che particolari “forme di espressione” del pianto del neonato.

In realtà, le coliche neonatali sembrano esistere, eccome, a giudicare dai frequentissimi casi di bambini tra le poche settimane di vita (in generale il termine della seconda segna l’inizio del “periodo”) e i 3 mesi (in alcuni casi fino ai 5-6) che quotidianamente sono preda di attacchi violenti di pianto immotivato con grande dispiego di energie ed evidente stato di sofferenza.

 

Principalmente, si ritiene che queste coliche anche definite gassose derivino dall’immaturità delle funzioni gastrointestinali del neonato alla nascita e nel periodo immediatamente successivo, con conseguente formazione di aria e gas dovuta alla difficoltà di assimilare completamente il lattosio, senza che si sia necessariamente in presenza di un’intolleranza.

Oltre a questa eventualità infatti, tra i tanti motivi che potrebbero essere alla base delle coliche gassose del neonato vi sono anche la probabilità che il bimbo incameri aria durante la poppata al seno oppure attraverso il biberon con tettarella dal foro non adeguato; o, ancora, la presenza di un’alterazione nella flora batterica, fino al condizionamento generato da genitori troppo ansiosi.

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