L’incontinenza fecale non è un argomento particolarmente piacevole di cui parlare, ma non è certamente meglio l’avere a che fare in prima persona con questo problema; ecco perché bisogna vincere gli imbarazzi e iniziare a parlarne in modo sereno e razionale.
Esistono molte diverse tipologie di incontinenza fecale, che possono essere classificate in base alle circostanze che causano la perdita di feci accidentale. Ad esempio una delle più comuni è la cosiddetta incontinenza da sforzo, che si verifica quando a causa di un aumento repentino della pressione intraddominale oppure della contrazione improvvisa dei muscoli vengono persi piccoli quantitativi di materiale presente nel tratto terminale dell’intestino.
C’è poi l’incontinenza causata dai fecalomi, che non sono altro che occlusioni costituite da feci dure e compatte che agiscono come una sorta di “tappo” a livello del retto. Può accadere che delle sostanze riescano ad aggirare l’ostacolo ma al tempo stesso il cervello non riceva dei segnali a riguardo, ed ecco che si manifestano le perdite.
Ma queste sono solamente alcune delle diverse ragioni per cui le persone di ogni età possono avere a che fare con l’incontinenza anale; ed esistono di conseguenza diversi approcci di cura. Uno dei più apprezzati in assoluto è l’intervento chirurgico effettuato con THD GateKeeper, metodo mininvasivo e sicuro per il paziente che oltre all’efficacia si caratterizza anche per una notevole stabilità e bontà dei risultati.