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Baraclit nel web anche su Edilportale, LinkedIn e Wikipedia

Da oggi nuovi canali permetteranno di conoscere la realtà e i prodotti dell’azienda toscana di prefabbricati in cemento per l’edilizia industriale, commerciale, logistica, direzionale e per il settore delle PMI. L’elenco diventa sempre più lungo: oltre al sito internet ovviamente e al blog, anche Facebook, Twitter, LinkedIn, Edilportale e Archilovers, Flikr, Pinterest, Google + e una breve recensione su Wikipedia. Una serie di strumenti network che rendono Baraclit ancora più social.

 

Baraclit è da poco approdata sulla piattaforma di Edilportale con una sezione dedicata al proprio Company Profile, gallery fotografiche e dépliant aziendali oltre alle schede tecniche di tutti i suoi prodotti. Edilportale è la più grande rete on-line scelta dai professionisti per orientarsi e comunicare nel mondo della costruzione edile, dell’architettura e del design. Baraclit quindi come uno dei principali interlocutori del panorama, primo per affidabilità finanziaria e importanza di referenze, non poteva che esserci.

Anche la community di LinkedIn con l’opportunità di sviluppare contatti professionali e di farsi seguire da followers addetti ai lavori o amanti del settore, ha conquistato Baraclit che ha deciso pertanto di aprire una pagina all’interno della quale creare contenuti in costante aggiornamento fra news, short video o immagini di cantiere e di realizzazioni finite.

Su internet gli utenti possono inoltre leggere la rassegna storico-economica di Baraclit redatta dai recensori di Wikipedia, l’enciclopedia libera che fornisce informazioni terze rispetto alla fonte con scopo divulgativo e di utile approfondimento sui più disparati argomenti.

 

Baraclit dal 1946 è leader nel settore dei prefabbricati in cemento per l’edilizia industriale, commerciale e logistica. Con una superficie produttiva di 300.000 mq e oltre 350 dipendenti, l’azienda serve il territorio nazionale e i Paesi esteri limitrofi dallo stabilimento di Bibbiena (AR), il più grande centro di prefabbricazione italiano. Baraclit si è affermata nel panorama dell’architettura industriale lanciando sul mercato strutture rivoluzionarie per innovazione, duttilità applicativa e valore aggiunto. Tra i moltissimi tentavi di imitazione, il sistema Aliant si distingue ancora oggi per l’unicità delle sue caratteristiche costruttive, architettoniche e per l’esclusivo sistema di impermeabilizzazione. Baraclit, in 66 anni di storia, ha all’attivo 15.000 strutture realizzate, oltre 22 milioni di mq coperti con un fatturato annuo di 60 milioni di euro e 2 prestigiosi premi di architettura a livello nazionale per le sedi di Prada Shoes Factory (Montegranaro, AP) e di Maglificio Gran Sasso (Sant’Egidio alla Vibrata, TE).

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Pinterest al servizio del web marketing turistico: il caso Jetsetter

Il web marketing turistico negli ultimi anni è diventato una risorsa importante per tutte le aziende, grandi e piccole, interessate ad aumentare, e in alcuni casi, a rafforzare la propria visibilità nel mondo del web.

Tante le possibilità di ottimizzare il traffico al proprio sito, ma non tutti gli imprenditori possiedono gli strumenti adeguati per cogliere le opportunità del 2.0.

Per essere al passo con il mondo della comunicazione che cambia repentinamente, tante le web agency che propongono corsi ad hoc per fornire un Know How specifico alle imprese. Ma quello che più ci interessa sottolineare è l’importanza del social media marketing applicato al settore turistico, in particolare facendo un piccolo focus sull’importanza del social più in voga del momento: Pinterest.

Per tutti quelli che avessero bisogno di una breve ripassata, Pinterest è un social network che focalizza il proprio appeal sulla condivisioni di immagini tra gli utenti attraverso i famigerati “boards” (bacheche), all’interno dei quali per tema o per argomento sono visibili le immagini condivise dagli iscritti. Partito in sordina, soprattutto nel nostro Paese, Pinterest è lentamente diventato uno dei social più frequentati del pianeta, forse perchè in molti hanno intuito le sue potenzialità, neanche tanto nascoste, in materia di brand image.

Ma procediamo con ordine. Una delle maggiori fonte di business per la rete è sicuramente rappresentata dal web marketing turistico, che nel corso del tempo, grazie a portali come TripAdvisor & company, che hanno ben intercettato il desiderio dell’utente di volere tutto a portata di clic, sono diventati un vero e proprio business. Che si tratti di recensioni di strutture alberghiere o di semplici consigli per le mete più cool, il web esaudisce le/i richieste/desideri del viaggiatore anche più esigente. A tal proposito le aziende che operano nel settore turistico sembrano essere tutte interessate a sfruttare al meglio questa carta virtuale. Usare Pinterest permette di poter pianificare diverse strategie di marketing tra cui: link building, viral marketing, ricerche di brand marketing e potenziamento della brand image. Tra le diverse declinazioni più efficaci di viral marketing un posto a parte lo meritano i contest, organizzati con l’unico scopo di migliorare l’engagment dei follower.

Una case history a cui prestare attenzione è quella relativa a Jetsetter, un private travel club. Jetsetter ha lanciato un concorso su Pinterest per aumentare la propria visibilità. Il concorso consisteva nel creare una board pinnando immagini di una futura destinazione possibile, usando i contenuti del sito di Jetsetter e dal web con l’hashtag #JetsetterCurator. Sono state definite 4 categorie possibili (escape, adventure, style e cosmopolitan) e il vincitore di ognuna, scelto da una giuria di prestigio, ha avuto diritto a un soggiorno di 3 notti in una destinazione pertinente con la categoria. Il partecipante con il maggior numero di follower ha vinto 1000 dollari di credito su Jetsetter, un premio che ha incentivato i concorrenti a condividere la propria board e i pin con gli amici. Il contest è stato un successo: il traffico referral al sito ufficiale da Pinterest è aumentato del 100% e i 50.000 pin complessivi hanno consentito al brand Jetsetter di raggiungere un numero molto ampio di persone nel periodo del concorso. Se dopo questa panoramica pensate che il web marketing turistico sia attrattivo quanto basta e in linea con il vostro mood aziendale, allora Pinterest è la soluzione che fa per voi, “armatevi di mouse e creatività ” per iniziare la vostra “social” avventura.

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Gli autori stock beneficiano della nuova attribuzione Fotolia su Pinterest

New York/Roma, 22 gennaio 2013 – Fotolia, Leader in Europa nel mercato Microstock, ha aderito al programma di attribuzione Pinterest. La partecipazione di Fotolia  porta benefici effettivi a fotografi e illustratori che condividono i propri lavori su Pinterest. In particolare, le immagini della vasta collezione Fotolia saranno d’ora in poi identificate ed etichettate come immagini Fotolia.

Queste caratteristiche comprendono anche le informazioni watermark per ogni immagine. In più cliccando su un “pin” Fotolia, si visualizzeranno tre collegamenti:  link dell’immagine su Fotolia, link al portfolio artista, e  link al sito Fotolia.  Sarà così più facile per gli utenti cliccare direttamente sull’immagine Fotolia, scaricarla e usarla come contenuto Royalty Free per il proprio progetto creativo.

Migliaia di immagini dei nostri fotografi e designer si trovano già su Pinterest”, spiega Soeren von Varchmin VP Business Development Fotolia.“ Questa funzione è un ulteriore stimolo per i nostri autori ad usare uno dei servizi online più frequentati come piattaforma per la promozione dei loro lavori su Fotolia.

Ogni giorno su Pinterest milioni di persone scoprono nuove interessanti immagini. Usando il nostro programma di attribuzione, Fotolia garantisce agli utenti Pinterest l’accesso a tutte le informazioni sulle risorse creative Fotolia. Questa integrazione inoltre aiuta ad avvicinare i fotografi ai potenziali clienti” dice Kent Brewster, engineer and attribution program lead di Pinterest.

Fotografi ed illustratori di Fotolia beneficeranno di questa nuova possibilità su Pinterest”, aggiunge Arne Trautmann.  L’avvocato tedesco specializzato in IP e Media Law è uno dei maggiori fotografi microstock di successo (alias Kzenon) con più di 100,000 immagini vendute su Fotolia.
Pinterest è una piattaforma elegante e ricca di spunti, la uso regolarmente per cercare ispirazione. Ora che la sorgente di ogni immagine Fotolia viene automaticamente attribuita, i nostri contenuti creativi possono essere più facilmente tracciati, e abbiamo maggiori possibilità di attrarre l’interesse dell’utenza direttamente al nostro portfolio.


Clicca qui per il portfolio Fotolia di Arne Trautmann e la sua pagina Pinterest

Su Fotolia

Leader in Europa nel mercato Microstock, Fotolia offre una collezione online di più di 20 milioni di foto, illustrazioni vettoriali e video HD in licenza Royalty Free a prezzi micro.

Nata nel 2004 da imprenditori francesi, Fotolia ha lo scopo di dare un accesso democratico alle immagini e offre dei contenuti professionali a partire da 0,74 €, per tutti i tipi di utilizzo, su tutti i supporti, senza limiti di tempo o limiti geografici, e questo indipendentemente dal numero di diffusioni.
Specialista nella fornitura di risorse creative ad uso professionale, Fotolia affianca l’offerta di immagini e  video di artisti indipendenti da tutto il mondo a portfolio di agenzie fotografiche internazionali. I suoi clienti sono professionisti della comunicazione e del design, agenzie grafiche e pubblicitarie, gruppi editoriali e case editrici, università ed enti locali ed internazionali, e piccole, medie e grandi imprese di tutti i settori di attività.

Fotolia conta oggi oltre 3,8 milioni di utenti nel mondo. I suoi servizi sono attivi in 12 lingue, e in 20 paesi dove Fotolia è fisicamente presente. Connettiti con Fotolia su Facebook and Twitter.
www.fotolia.it

 

 

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  Giorgia Millena
Press Officer and Media Relations
[email protected]. 06-929.570.26
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Con nuove pagine dedicate Facebook e Pinterest, BTicino si lancia nella comunicazione social

Il progetto Social Network di BTicino  fa proprio questo modo di comunicare per contattare, informare, ispirare e coinvolgere i suoi clienti. 

BTicino è un’azienda leader anche grazie alla sua capacità di rinnovarsi e di guardare avanti. Oggi ai consumatori non basta più essere solo informati: vogliono interagire a tutti i livelli con i loro brand favoriti, vogliono essere coinvolti e protagonisti della storia che il marchio crea ogni giorno.

BTicino non vuole mancare l’appuntamento con i tantissimi consumatori che negli anni hanno scelto il design e la sicurezza dei suoi prodotti e vuole quindi farsi trovare laddove i consumatori la cercano: una nuova era “social” si apre per BTicino.

Con una pagina Facebook totalmente dedicata e un nuovo modo di comunicare orientato ai social, BTicino crea un canale di comunicazione continuativo dedicato al suo mondo con quattro obiettivi fondamentali: contattare, informare, ispirare e coinvolgere.

Informare e contattare, attraverso il wall e la welcome page, i consumatori abituali per coinvolgerli in experience totalmente nuove, e realizzare un luogo virtuale dove creare il primo contatto con nuovi potenziali interlocutori. Uno spazio dove il visitatore possa ascoltare, ma soprattutto possa essere ascoltato dal brand.

Ispirare, attraverso le experience create ad hoc, un nuovo modo di concepire gli spazi della propria casa: un configuratore ripensato per Facebook permette di scoprire tutte le soluzioni estetiche e domotiche proposte da BTicino, su misura per gli ambienti di ogni cliente e su suoi gusti.

Proprio per la caratteristica tipica di BTicino di orientarsi verso tutto ciò che è innovazione, il nuovo progetto social non utilizza solo a Facebook, ma coinvolge anche Pinterest , il nuovo social network basato sulla condivisione di immagini, il cui uso si sta diffondendo molto velocemente. Qui gli utenti vengono connessi attraverso interessi simili: la vetrina di Pinterest si presta particolarmente ad esibire il design dei prodotti di BTicino.

BTicinoSocial: un nuovo modo di comunicare e una nuova realtà di cui il cliente è il centro, dove può interagire davvero ed essere realmente ascoltato.

www.facebook.com/BTicinoSocial

www.pinterest.com/BTicino

Per informazioni stampa                                      

Marco FiorentinoBTicino Spa – Media Relations

Tel:.+39. 0332 272107 – Mob: 348 8595127

[email protected] – www.bticino.it

Cohn&Wolfe Srl

Alessandra Ciuccarelli / Silvia Minoggio

Tel. 02 20239378 / 325

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Community online: la personalizzazione dei social network

Internet si differenzia del resto di canali di comunicazione nella sua possibilità di fornire contenuti specifici e personalizzati alle varie audience. Mentre in TV i programmi sono quelli, per tutti, ogni sito internet o social network è in grado di filtrare le proprie informazioni in forma di contenuti secondo alle preferenze espresse dall’utente.

E’ qui il vero valore della comunicazione sul web e anche della pubblicità sul web, che riesce a raggiungere gli utenti interessati ad un certo prodotto rendendo così più efficaci e redditizi gli investimenti promozionali. Nello stesso modo in cui le aziende cercano di attrarre gli utenti verso i propri prodotti, anche i social network cercano di attrarre le persone verso la propria piattaforma. Poiché un social non è niente senza utenti, più è alta la frequentazione all’interno del mezzo, più influenza acquisirà il social.

Così, i social si sono sommati alla personalizzazione, creando proposte di valore non più di massa ma specifiche, per attrarre un pubblico che non solo sia numeroso ma che sia anche e soprattutto attivo, appassionato della condivisione di opinioni e contenuti su un determinato argomento per arricchire sempre di più le pagine del network.

Sono apparsi, ad esempio, social network come il sito di Fidelity House che hanno come argomento principale gli acquisti e che si differenziano dei tradizionali gruppi di acquisto o club privati di shopping proprio nel fatto che esiste tra i membri una forte interazione. Qui, il valore è infatti nella condivisione di contenuti come opinioni, immagini e video tra gli utenti.

Ad un anno della sua nascita, Fidelity House conosciuto anche come il social cashback conta già con 165.000 iscritti.

Un altro social che ha fatto delle passioni e interessi degli utenti la base della sua proposta di valore è Pinterest. Il nome non è causale già che infatti si postano (pin) immagini di oggetti, concetti o argomenti rilevanti ai gusti di ogni utente (interessi). I membri di questo social fondato nel 2010 ma esploso alla fine del 2011 negli Stati Uniti prima e nel resto del mondo poco dopo, possono seguire le lavagne(il supporto dove si appendono le immagini) invece degli utenti se lo preferiscono, assicurando così che i contenuti, notifiche e avvisi che arriveranno all’utente siano effettivamente rilevanti ai propri gusti.

Nei primi mesi del 2012, Pinterest ha raggiunto la soglia degli 11 milioni di utenti, maggiormente donne. Certo, gli iscritti sono ancora lontani dai più di 800 milioni di persone iscritte a Facebook (dati rilasciati a settembre 2011) che si stima potrebbe raggiungere il miliardo di utenti questo mese di agosto, ma la tendenza di Pinterest è sempre in crescita.

Circle Me, il progetto dell’italiano Giuseppe d’Antonio, ha molto di social anche se può essere usato pure da soli. Anche qui, la premessa è quella di fornire agli utenti informazioni rilevanti riguardanti gli interessi da loro espressi al momento della registrazione.

Insomma, le informazioni rilevanti e personalizzate sembrano essere sia per aziende che per i vari social network la via per attrarre utenti verso i propri siti.

A cura di Alba L
Prima Posizione Srl – Web Marketing Agency

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L’arredo arriva in Pinterest con ArredissimA

Pinterest è il social network del momento che in pochissimo tempo ha raccolto milioni di utenti, attirati dalla possibilità di raccogliere facilmente le proprie immagini preferite, divise per interesse e settore.

Le funzionalità di Pinterest sono estremamente semplici, permettono di collezionare immagini e catalogarle a seconda del loro contenuto. Rapido, intuitivo, fondato sulle immagini e sugli interessi, Pinterest è perfetto quindi per veicolare le tendenze d’arredo e i prodotti di design.

ArredissimA, tenendo conto degli ottimi risultati ottenuti in altri social network come Facebook e Twitter, non ha potuto rimanere indifferente al successo del social network più in voga del momento ed è stata una delle prime aziende d’arredamento italiane a creare il proprio account Pinterest.

A poco più di un mese dalla creazione il Pinterest di Arredissima è già ricco di contenuti e di immagini (Pin) di armadi, camerette, camere, salotti e divani, arredo bagno e altri componenti d’arredo organizzate in Board divise per tipologia di prodotto.

Visti i primi interessanti risultati, Arredissima ha in programma di continuare e intensificare il caricamento di contenuti interessanti nel nuovo social network, e per questo consiglia tutti gli utenti interessati al mondo dell’arredamento a visitare e a seguire il profilo Pinterest dell’azienda.

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Bancomail – Adobe ed il Digital Marketing

http://www.bancomail.it/blog/index.php/adobe-ed-il-digital-marketing/

Il ruolo che il social media marketing riveste all’interno delle dinamiche del business diventa di giorno in giorno più considerevole. In un’ottica first click (anche se in ancora troppi casi gli operatori marketing si affidano ad un meno lungimirante approccio last click) i benefici del ricorso ragionato ai social network sono più che evidenti in termini di visibilità e brand awareness.

Proprio agli addetti ai lavori si rivolge la nuova release di prodotti Adobe, ed in particolare Adobe Social: si tratta di una piattaforma di condivisione ed integrazione per consentire a chi opera ed ha interessi nel lato commerciale dei social media di essere sempre aggiornato sulle tecniche e sulle modalità di esercizio. Una sorta di community tematica rivolta alle figure professionali specializzati nella creazione e gestione di campagne on line avanzate.

Tra le varie note di merito troviamo la possibilità di importare tutti i dati analitici raccolti sulle principali piattaforme social (quindi Facebook, Twitter, Google +, Pinterest) oltre che dai blog o altre strutture multimediali più o meno direttamente correlate all’ambito di interesse commerciale. L’analisi non si ferma ai meri valori numerici ma si spinge al monitorare le impressioni, le opinioni, i sentimenti dei visitatori, le influenze, le tendenze potendo ovviamente intervenire ottimizzando la comunicazione per ogni canale al fine di generare impressioni positive e coinvolgere situazioni sensibili ed utili all’incremento della visibilità.

A livello procedurale è inoltre possibile definire applicazioni social dedicate senza il ricorso forzato alla programmazione più complessa ed a lunghi percorsi di sviluppo, andando ad organizzare pagine, moduli, concorsi e misurandone poi il successo e le dinamiche di fruizione da parte degli utenti.

Responsabili del marketing digitale e del customer service, community manager, analisti, addetti alle pubbliche relazioni sono tra i ruoli  che più possono trarre vantaggi dalla possibilità di integrare gli strumenti propri del publishing con le infinite (e spesso ancora inesplorate) opportunità di coinvolgimento virale presenti nei social network, garantendo un approccio professionale all’analisi dei trend ed una gestione avanzata nell’acquisto degli spazi pubblicitari e nella loro amministrazione .

E’ indicativo che una software house dell’importanza di Adobe abbia deciso di legittimare con il proprio impegno in prima persona l’ormai imprescindibile importanza del social media marketing all’interno dell’universo business attuale e soprattutto futuro.

Il servizio fa parte di una galassia chiamata Adobe Digital Marketing Suite che consente di esplorare e gestire in maniera ottimale tutti gli aspetti del marketing digitale tra cui:

-sfruttare marketing predittivo, ovvero poter analizzare con efficacia la sempre crescente mole di dati organizzandola secondo gerarchie e indicazioni di priorità al fine di impiegare al meglio le statistiche nella definizione di target e strategie

-la possibilità di unificare campagne social, search e display advertising, potendo gestire una comunicazione multicanale basata su tecniche diversificate

-la gestione avanzata delle visite tramite Discover, le cui capacità di analisi incrociata consentono di visionare i percorsi dei visitatori in maniera capillare in modo da ottenere segmentazioni sempre più fedeli

-un e-commerce avanzato tramite WEM (Web Experience Management)

Per raccogliere tutte le competenze necessarie a definire un pacchetto così articolato e dettagliato Adobe è ricorsa a numerose collaborazioni con realtà importanti dei vari settori, come Efficient Frontier, Hybris, Context Optional.

Una tecnologia di questo tipo si rivela preziosa in una concezione avanzata di commercio e rapporto con clientela sempre più esigente ed abituata all’interazione nel web 2.0.

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Bancomail – CircleMe: il social che “pianta” e coltiva gli interessi

www.bancomail.it/blog/index.php/circle-me/

Perché non unire quanto di buono esprime Pinterest alle peculiarità di Foursquare? C’è chi ha pensato e ha concretizzato questa idea.

Il 15 marzo, infatti, dopo sei mesi in versione beta, ha aperto i battenti al pubblico CircleMe, il nuovo social network realizzato dal matematico e imprenditore Erik Lumer, che ha implementato il progetto in Italia presso la startup Cascaad.

CircleMe ha accorpato nel medesimo progetto differenti spunti interessanti di altri social network già sviluppati e conosciuti dagli utenti web, con l’obiettivo di diventare uno strumento utile per la condivisione di interessi, preferenze e opinioni all’interno di –appunto- “cerchie”. E proprio di un cerchio CircleMe si propone di esserne la quadratura: il concetto alla base è la fusione delle caratteristiche di Pinterest (social network basato sulla condivisione di immagini che sta prendendo piede diffusamente, del quale avevamo parlato qui) ed il concetto di geolocalizzazione che sta alla base di Foursquare.

 

Secondo quanto afferma il creatore di CircleMe, Erik Lumer, Pinterest ha un’anima più commerciale e vuole essere un “magazine” di oggetti, mentre CircleMe si concentra sugli interessi nel senso lato, sulla cultura che determina le identità. Il concetto che li unisce, invece,  è quello di coniugare i soggetti alle cose che amano quale punto di partenza, e da qui  individuare nuovi utenti che hanno le stesse passioni.

CircleMe facilita quindi la relazione tra persone che hanno le medesime preferenze ma non si limita a ciò: al contempo, consente ai soggetti l’individuazione di nuovi interessi, permettendo così l’ampliamento culturale e cognitivo. Il concetto di fondo del progetto, infatti, è quello di serendipity, ovvero il sentimento avvertito quando, “frugando” tra i propri interessi, se ne trovano di nuovi e coinvolgenti. Ovviamente tutto ciò avviene seguendo gli utenti nei quali si ha fiducia: avendo preferenze simili alle nostre, presupponiamo che essi possano veicolarci a cose nuove di nostro potenziale interesse.

CircleMe ha appena rilasciato anche un’app per il sistema operativo mobile iOS, la quale fornisce anche alcune funzioni destinate alla geolocalizzazione, che possono essere sfruttati per lo sharing dei luoghi visitati e per la semplificazione dell’incontro tra persone.

CircleMe utilizza il principio della pianta: gli utenti, dal proprio smartphone o tablet, possono “piantare”- grazie allo strumento di geolocalizzazione nei luoghi di interesse – degli articoli (item) digitali rappresentanti qualsiasi tipologia di preferenze (canzoni, oggetti, film, ristoranti ecc) e ad esse associare un messaggio o una riflessione personale; tale principio è legato al verbo “plant”, inteso come azione del piantare in giro per i luoghi tutto ciò che riguarda i nostri interessi e quindi ciò che noi siamo.

L’app di CircleMe ha già in dote un importante database (al quale a breve sarà aggiunto un database di contenuti musicali): sono circa un milione di preferenze e circa 11 milioni potenziali mediante il coordinamento con i database di Wikipedia, Freebase (Google), Facebook, Netflix, Foursquare, e Goodreads.

Tutto ciò serve agli utenti per “piantare” le proprie preferenze, poiché la configurazione permette di fornire informazioni su interessi simili che potrebbero piacerci, riproducendole in CircleMe.

CircleMe permetterà inoltre di monitorare cosa è stato “piantato” nelle nostre vicinanze, mediante alcuni alert automatici.
Tuttavia, se il plant (che possiamo comparare ad una sorta di like di Facebook) è privato, l’utente per il quale è stato rilasciato riceverà una notifica push (sfrutta location services di Apple). Al contrario, i plant pubblici devo essere visualizzati dall’utente tramite l’apertura dell’app.

Il meccanismo di CircleMe definisce il profilo culturale e commerciale dell’individuo, aprendo svariate possibilità nel mondo del Social Media Marketing. L’idea di fondo, quindi, appare buona.

Possiamo paragonare CircleMe come i “plant” che esso stesso ha creato: il primo seme è stato piantato, adesso bisogna aspettare di vedere come saranno i suoi frutti.

E voi, cosa ne pensate?

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Pinterest, il social network più glamour, da oggi con Commerce Ready

In attesa del prossimo attesissimo aggiornamento 2012 di Commerce Ready, da oggi il software ecommerce consente di “pinnare”, ossia di mettere in evidenza su Pinterest le immagini dei propri prodotti direttamente dalla gestione, con un collegamento diretto al proprio account Pinterest.
Pinterest è il social network più glamour del web e si sta rivelando la più efficace piattaforma di Social Commerce attualmente disponibile. Il nome è composto da “Pin” (to pin significa ‘appuntare’) e “Interest” (interesse).
In America, dove è stato premiamo come migliore start up del 2011, è già diventato fenomeno di massa tanto da generare più traffico di Google Plus e Tumblr. In Europa nell’ultima parte del 2011 ha riscontrato un incremento del 4000% di utenti iscritti.
Pinterest si basa sulla condivisione, da parte degli utenti, di immagini prese da vari siti web che hanno attirato il loro interesse, in relazione ad un argomento specifico ( es. vestirsi, viaggiare, fai da te etc… ).
Considerando che tutte le immagini mantengono il link al negozio da cui sono stati presi, che è possibile esporre le immagini dei propri prodotti senza limitazioni ed è possibile aggiungere commenti, Pinterest sta diventando uno dei territori più fertili per lo sviluppo dello shopping online.
Punti di forza di Pinterest
  • Lista della spesa: Le bacheche rappresentano e aiutano a ricordare le proprie intenzioni di acquisto
  • Esposizione del marchio: ogni “Pin”, “Repin”, e “Like” è condiviso nell’apposita area tematica di Pinterest tra tutti gli utenti che hanno “pinnato” l’immagine
  • Scoperta: Pinterest consente agli utenti di scoprire prodotti e servizi di cui ne ignoravano persino l’esistenza, e di diventarne all’istante dei sostenitori.
  • Supporto del marchio: nel momento in cui le immagini della propria bacheca e del proprio negozio vengono condivise attraverso Pinterest, gli utenti manifestano il loro apprezzamento per il vostro prodotto, servizio e marchio.
  • Link Building: I vari “Pin” e “Repin” creano un link alla fonte dell’immagine, quindi al vostro negozio.
  • Indicizzazione sui motori di ricerca: assicurarsi oggi uno username su Pinterest col proprio marchio o con un nome che richiami il proprio argomento di riferimento vi consente di incrementare gli effetti dell’ottimizzazione e anche dei risultati delle ricerche su Pinterest.
Pinterest in Commerce Ready
Commerce Ready non solo consente ai propri clienti di “pinnare”, ossia mettere in evidenza sulle bacheche di Pinterest le immagini dei prodotti del negozio online, ma consente anche ai negozianti di pubblicare direttamente dalla gestione.
Informazioni su Commerce Ready
Arrivato alla ottava versione, Commerce Ready rappresenta una famiglia di software e-commerce Made in Italy completi e flessibili (B2C e B2B) per la creazione e gestione di negozi di commercio elettronico e cataloghi on-line. I software ecommerce risultano altamente personalizzabili nella veste grafica e adattabili a qualsiasi contesto di business e dimensione.
Per approfondimenti e per provare gratuitamente le versioni dimostrative personalizzate è possibile consultare la sezione Software eCommerce del sito di Open2b.
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Bancomail – Pinterest, il social che piace anche a Google

http://www.bancomail.it/blog/index.php/pinterest-il-social-che-piace-anche-a-google/
Nato nel marzo 2010, ma sbocciato tra il 2011 e il 2012, Pinterest è un social network basato sulla condivisione di immagini, non di quelle che eseguiamo con talento artistico – per queste c’è Flickr – né di quelle delle nostre vacanze – per quello c’è Facebook – e neppure di quelle per così dire on-the-go – per queste c’è Twitter-. Su Pinterest si condividono quelle foto che in ufficio attacchiamo alle bacheche in sughero e a casa sul frigo con una calamita.
Pinterest è un social network tra il didascalico e l’emozionale, che prende il nome dall’unione delle parole inglesi pinboard (bacheca) e interest (interesse). Lo scopo è quello di connettere le persone proprio ai loro interessi e anche il sistema di funzionamento tende a evidenziare questo aspetto. Gli utenti iscritti devono infatti creare tante lavagne quanti interessi desiderano condividere (viaggi e arredamento, per dirne due) e poi scegliere dove apporre le proprie puntine (pin) scegliendo da foto trovate in rete o pubblicate da altri pinners.
La qualità delle immagini, la tipologia e la loro preziosità ha portato i più attenti a confrontare Pinterest con Tumblr. Il primo, che al momento funziona con un invito* così rapido che è utile più a creare l’attenzione che a filtrare l’utenza, ha dalla sua un approccio più semantico e ordinato di Tumblr, nonché un gusto più specificatamente theme oriented.
La content curation è un fenomeno che si è evoluto significativamente nell’ultimo anno e che mira a raccogliere l’impressionante mole di contenuti prodotti fino ad oggi in un compendio dell’eccellenza. Social Network come Pinterest basati su questa caratteristica possono essere utili alle aziende per la valutazione della percezione e diffusione dei propri prodotti e servizi. Diversi brand hanno già colto l’opportunità di Pinterest e sfruttato il sistema di vetrine per ottenere maggiore visibilità.
Nordstrom appone le pin sulle ultime scarpe messe in vendita organizzandole in board tematiche, Whole Foods in aggiunta alle ricette che si possono fare con i propri prodotti in vendita, propone sulla sua pagina ispirazioni di arredamento cucina, impiattamento e riciclo. Nonostante Pinterest venga promosso in prima linea per attività più femminili, solo poco più della metà (il 58% a gennaio 2012) è effettivamente di sesso femminile. Per questo molti altri brand, come Mashable e Time Magazine, stanno utilizzando Pinterest per promuvoere trasversalmente le proprie storie. Much Better Adventures, agenzia di viaggi, attraverso le immagini propone invece i propri itinerari e HGTV, canale via cavo specializzato nella casa, propone una collezione di ispirazioni. Board collaborative sono quelle di Domestica e West Elm che sfruttano la possibilità di invitare gli utenti a inserire nelle proprie lavagne immagini non necessariamente autoreferenziali per stimolare più condivisioni.
Perché Pinterest è interessante nel marketing B2C e B2B?
Diversamente da Facebook e Twitter, che richiedono monitoraggio e attitudine al dialogo, Pinterest appare al momento come un social network poco impegnativo: l’interazione è ridotta al minimo. Lo sforzo richiesto al brand è di tipo semantico: tag corretti e board pertinenti. Il resto lo farà il sistema di ricerca.
Ovviamente, tag, descrizioni e titoli concorreranno a generare traffico verso il sito collegato al prodotto pinnato, grazie soprattutto all’attributo no follow assegnato ai contenuti repinnati, che fanno così riferimento esclusivamente alla fonte della prima immissione. Inoltre, superato un certo numero di condivisioni, le immagini vengono promosse nell’homepage di Pinterest aumentando senza dubbio la portata di diffusione.
Da giugno a dicembre del 2011, Pinterest ha avuto un incremento di utilizzo del 4.000%, un dato rilevante che giustifica, tra l’altro, l’interesse di Google nella sua acquisizione. Google, che dopo svariati insuccessi, sembra non riuscire ancora a eccellere nel mondo del social networking, secondo alcune fonti, sta cercando di mettere le mani su chi l’ha superato in visite nell’ultimo mese.
Il progetto, che Google ha già tentato di raggiungere con il fallito acquisto di Path (altro social network fresco di rilascio), sarebbe quello di integrare il sistema di Pinterest su Google+ in modo da creare (finalmente) un prodotto nuovo e davvero competitivo con i giganti dei social network.
La possibilità di seguire non esclusivamente un profilo, ma solo alcune delle board create, consente inoltre alle aziende di segmentare ancor meglio la diffusione dei contenuti senza creare fastidiose multicanalità per gli utenti con specifici interessi. Più le board saranno attinenti a un singolo tema e dunque di nicchia, più popolarità si otterrà.
La flessibilità di utilizzo di Pinterest (“pin what you know and love”) consente di poter condividere qualsiasi contenuto, purchè organizzato sotto un profilo logico. Condividete la vita nei vostri uffici come parte della vostra content strategy, ma utilizzate Pinterest per mostrare anche le vostre capacità e la vostra esperienza nel settore in cui operate. Bacheche aperte e collaborative vi consentiranno di creare un ambiente partecipativo e di non annoiare il vostro pubblico: ricordate sempre di allargare il campo. Pinterest, come ogni social network, guarda fuori da sé, non consideratelo come un doppione del sito web. Due buoni esempi italiani da cui trarre spunto sono Casa.it e COIN (da tempo attenta alle dinamiche social come avevamo già avuto modo di osservare) che fanno un uso di Pinterest decisamente più ampio ed emozionale di Benetton o Sisley.
Infine, due suggerimenti brevi, ma fondamentali:
• Non dimenticate di inserire il “pin it button” sul vostro sito per consentire ai vostri visitatori di pinnare autonomamente i vostri contenuti.
• Aggiungete il simbolo $ o £ ai vostri pin linkando la pagina di acquisto, il prezzo apparirà come label sulla vostra immagine e verrà incluso anche nella sezione Gift.

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