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Il Festival delle Arti Noi per Napoli 2021 ed i progetti di solidarietà

Il soprano Olga De Maio ed il tenore Luca Lupoli tra il Festival delle Arti ed i progetti di solidarietà

 

Olga De Maio e Luca Lupoli,con la storica Associazione Culturale Noi per Napoli, di cui sono legali rappresentanti, nonché direttori artistici,sono prossimi ad annunciare la VI Edizione del Festival delle Arti 2021, progetto ispirato,orientato,dedicato ai principi ed alle finalità istituzionali dell’Associazione Culturale Noi per Napoli fondata e voluta dalla Dott.ssa Emilia Gallo,suo Presidente Emerito,con lo scopo di promuovere le Arti,le passioni, gli hobbies per il sociale e per tutti quanti vogliano sentirsi vivi ed in compagnia e la possibilità di esprimere le forze creative che sono nel cuore e nella mente di ogni essere umano, per abbattere l’isolamento sociale.

Ecco i dettagli del bando :

L’iniziativa è aperta a tutte le ARTI senza limiti di età e di nazionalità

  • MUSICA ( STRUMENTISTI; AUTORI E CANTAUTORI) cat. Junior ( fino a 14 anni) Senior
  • CANTO ( lirico,pop,leggero ecc…) ct Junior/senior
  • DANZA classico, moderno,tango,latino americano ecc.
  • TEATRO/ RECITAZIONE,
  • POESIA,LETTERATURA,NARRATIVA
  • PITTURA,DISEGNO,SCULTURA,
  • FOTOGRAFIA,
  • CINEMA (Cortometraggi Videoclip)
  • ARTIGIANATO ARTISTICO( manufatti, ceramica,orafi ecc…)
  • ARTI ENOGASTRONOMICHE ( Le Arti della cucina e del vino)
  • MAKE UP e MODA
  • ” IL CIRCO IMMAGINATO “(cit. Marco Lombardi), novità di quest’anno, una SEZIONE dedicata alle ARTI CIRCENSI

Le tematiche saranno la Creatività, l’energia creativa,in generale ed anche ispirate alla Città di Napoli ad i suoi tesori, patrimoni storici e culturali, tradizioni e come tematica speciale anche L’Associazione stessa e ciò che i suoi artisti,il soprano Olga De Maio ed il tenore Luca Lupoli rappresentano : la lirica ed il bel canto !

Le proposte,esibizioni,testi,immagini,produzioni,già PRONTI PER LA PUBBLICAZIONE SUI SOCIAL  dovranno pervenire entro il 21 maggio, naturalmente sotto forma di files digitali,con INDICAZIONE,ALL’INTERNO DEL FILE, DEL NOME E COGNOME DELL’ARTISTA, LA SEZIONE O CATEGORIA PER LA QUALE PARTECIPA, TITOLO E DESCRIZIONE DELL’OPERA,ESIBIZIONE,ELABORATO ECC…

Ogni Artista può gareggiare per una singola,specifica Sezione che sceglierà all’atto dell’ invio della richiesta e del materiale e deve presentare UNA SINGOLA OPERA,ESIBIZIONE, ELABORATO,ATTRAVERSO UN SOLO FILE. NON SARANNO TENUTI IN CONTO PIÙ FILE INVIATI!

VIDEO ( formato MP4 o SIMILARE non pesante ed adatto al veloce caricamento sulle pagine fb) per le esibizioni delle

ARTI PERFORMATIVE  danza,  musicateatro, ‘illusionismo, mimo, il teatro dei burattini, arte circense,

ARTI ENOGASTRONOMICHE,

CINEMA ( Corti e Videoclip)

FORMATO,IMMAGINI JPG,GIÀ PRONTE PER LA PUBBLICAZIONE SUI SOCIAL PER LE SEZZ :

POESIA,LETTERATURA, NARRATIVA(breve)

PITTURA,SCULTURA,DISEGNO,FOTOGRAFIA

all’indirizzo email [email protected], “OGGETTO PARTECIPAZIONE FESTIVAL DELLE ARTI” SEZ….?

completi di:

propri dati anagrafici con foto

Recapito telefonico

indicazione della SEZIONE  per la quale si intende partecipare

LIBERATORIA al trattamento dei dati e all‘utilizzo del materiale inviato, per le finalità strettamente connesse alla manifestazione

N.B non saranno prese in considerazione le domande prive di tali dati e materiale incompleti !

 

SARANNO ASSEGNATI I SEGUENTI PREMI :

PREMIO LIKE DEL PUBBLICO

Le votazioni del PUBBLICO avranno luogo dal 25 maggio, fino alla mezzanotte del 1 giugno 2021, attraverso i like apposti SUL POST ” INTERNO” ( UNICO POST) DEI MATERIALI DIGITALI RICEVUTI E PUBBLICATI DALL’ORGANIZZAZIONE TECNICA DEL FESTIVAL, sull pagine social dell’Associazione Culturale Noi per Napoli ( Pagina fb del Gruppo Festival delle Arti) e la Pagina fb di Campania Felix tv,MEDIA PARTNER UFFICIALE DELL’EVENTO e verranno assegnati e dichiarati vincitori i primi tre classificati per ogni categoria

PREMIO GIURIA

UNA GIURIA DI ESPERTI DEI VARI SETTORI, composta da personaggi del mondo della cultura, dello spettacolo,del giornalismo, della musica ecc.stilerà dopo aver preso visione del materiale in gara pubblicato,a suo insindacabile giudizio,una propria graduatoria ed assegnerà i Premi ai Vincitori per i primi tre classificati di ogni categoria

PREMI SPECIALI SARANNO ASSEGNATI DALLA DIREZIONE ARTISTICA DEL FESTIVAL:

PREMIO NOI PER NAPOLI

MENZIONI SPECIALI

 

LA FINALE E LA PREMIAZIONE in cui verranno proclamati e pubblicati i nomi dei vincitori avverrà il 2 giugno 2021, compatibilmente con la situazione pandemica, sarà realizzata in una location da definire nella città di Napoli che sarà possibile seguire sia sulle pagine social in diretta,sui canali del digitale di CAMPANIAFELIXTV( CH 210,613,694) e streaming.

Il materiale sarà oggetto di votazione da parte di tutto il pubblico che seguira’ la manifestazione,attraverso l’indicazione “mi piace “,criterio che sarà ritenuto valido per decretare i vincitori.

La partecipazione è GRATUITA,la premiazione avverrà tramite l’assegnazione di ATTESTATI DI PARTECIPAZIONE E PERGAMENE DIGITALI,prevista pubblicità e la pubblicazione dei premiati sulle pagine social, sulle testate web dell’Ufficio Stampa dell’Associazione Culturale Noi per Napoli.

PREMI SPECIALI saranno interviste, articoli su noti quotidiani NAPOLETANI WEB E CARTACEI,ed EMITTENTI TV e RADIOFONICHE E PARTECIPAZIONE AL FORMAT TV NOI PER NAPOLI SHOW.

Festival delle Arti dell’Associazione Culturale Noi per Napoli

Infoline3394545044 W.App3515332617

[email protected]

FESTIVAL DELLE ARTI SUL WEB V EDIZIONE 2020Associazione Culturale Noi per Napoli pagina fbhttps://noipernapoli.it

#AIUTATECIADAIUTARLI

Il progetto solidarietà che gli artisti hanno lanciato attraverso il loro format Noi per Napoli Show, in onda sull’emittente Campania Felix tv e che stanno portando avanti con il titolo #aiutateciadaiutarli riguardano due obiettivi:

– la popolazione di Malaka (Indonesia),distrutta dal recente disastro alluvionale,attraverso le sorelle missionarie francescane l’ Associazione Culturale Noi Per Napoli  e i benefattori che desidereranno partecipare,stanno inviando ed invieranno dei contributi affinché  siano garantiti i generi di prima necessità,

–la Mensa per i senzatetto della Fraternità di San Pietro ad Aram di Napoli , “anche una piccola goccia fa un oceano….”

Coloro che desiderano contribuire alla realizzazione di questi due progetti possono rivolgersi ad:

Associazione Culturale Noi per Napoli [email protected]

Whats App e tel : 351 5332617

OLGA DE MAIO soprano e LUCA LUPOLI tenore

#Lirica e #Sociale Olga De Maio soprano e Luca Lupoli tenore si raccontano e raccontano…

sono entrambi artisti lirici del prestigioso Teatro San Carlo di Napoli e rappresentanti della storica Associazione Culturale Noi Per Napoli. Vivono e si sono formati a Napoli, conseguendo i loro titoli di studio a pieni voti presso il Conservatorio S.Pietro a Majella di Napoli. Hanno alle spalle una carriera lirica e concertistica di livello internazionale, vinto numerosi Concorsi e si sono esibiti in prestigiose Stagioni Concertistiche ed operistiche con musicisti di grande calibro.
La stampa nazionale ed internazionale dà sempre spazio e visibilità alle loro figure artistiche ed alle loro iniziative.
Attualmente dediti all’ attività teatrale, sono presentatori di un format tv ed hanno un occhio sempre attento al sociale con solidarietà e beneficenza.
Con l’ Associazione Culturale Noi Per Napoli promuovono la musica lirica , classica e la cultura partenopea non solo a Napoli ma in tutto il mondo . Hanno realizzato Eventi importanti, con i Patrocini delle massime Istituzioni pubbliche
Tanti sono i format da loro ideati per promuvere costantemente l’ Arte, la Cultura, la Musica ed il bel canto, quali ” Luoghi Storici e Musica, Atmosfere da Sogno, realizzati nei più importanti siti storici e monumentali della Campania.
Hanno lanciato l’ Iniziativa del Festival delle Arti che ha riscosso successo internazionale, sia sul web che in importanti teatri di Napoli, che a maggio prossimo raggiungerà la sesta edizione.

Vi rinviamo per un approfondimento più completo a visitare il loro Canale youtube,
la Pagina fb dell’ Associazione Culturale Noi Per Napoli e le pagine del loro sito web:

https://olgademaio.it/
https://lucalupoli.it/
http://www.noipernapoli.it
https://youtube.com/c/LucaLupolitenoreOlgaDeMaiosoprano
https://www.facebook.com/AssociazioneNoiPerNapoli/

https://www.facebook.com/Noi-Per-Napoli-Show-113094520448884/

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Visioni – Esposizione di Federica Scoppa

VISIONI

ESPOSIZIONE PERSONALE DELL’ARTISTA: FEDERICA SCOPPA
A CURA DI: Sonia Mazzoli e Federica Scoppa

STAFF: Lorenzo Salinetti

La GARD Galleria Arte Roma Design presenta con estremo piacere, l’esposizione personale dell’Artista Federica Scoppa, che racchiude alcuni filoni del suo lavoro artistico, una selezione tra le opere più significative della serie Intrecci a testimonianza di un percorso artistico che è frutto di anni di creatività, sperimentazione e tecnica.

Nei lavori dell’artista Scoppa si notano riferimenti allo spirituale di Kandinskij, alla problematica sociale del femminicidio (gli intrecci come metafora delle relazioni). Chiaro è anche il riferimento, attraverso l’utilizzo del grigio, al grande maestro del contemporaneo Gerhard Richter.

Sarà possibile visitare l’esposizione sabato 14 dicembre durante la serata inaugurale dalle 17 alle 23. Domenica 15 dicembre dalle 11 alle 17 e durante il finissage l’11 gennaio 2020 dalle 11 alle 17, aperture straordinarie nei fine settimana su appuntamento chiamando al 329803490.
Le opere selezionate resteranno in mostra fino a sabato 11 gennaio 2020.

Cenni Biografici
Artista di nazionalità italo-tedesca nasce e cresce a Roma.
Sin da bambina mostra una spiccata predisposizione per il disegno. A 30 anni si trasferisce all’estero e si dedica alla pittura. Dopo un decennio, di ricerca tecnica e artistica, rientra in Italia, inizialmente a Roma dove si iscrive all’Accademia di Belle Arti che frequenterà e nella parte conclusiva a Venezia dove consegue il diploma Magistrale in Arti Visive e Discipline dello Spettacolo, indirizzo Pittura. Nel 2019 sostiene con successo gli esami di antropologia e psicologia.
Vive e opera a Venezia. Ha esposto in Italia e all’estero in mostre collettive e personali.

Per maggiori informazioni: www.scoppafederica.com – www.artef19.com

Email: [email protected], L’artista è presente su: Facebook, Pinterest, Instagram, Linked’in.

Testo Critico:
di Arpinè Sevagian “Tra contemporaneità e classicismo”

Federica Scoppa lavora alle sue opere cercando di filtrare ogni intento di soggettività, evitando sistematicamente ogni ricorso a uno stile che la possa circoscrivere in modo definitivo. Non può essere classificata come artista figurativa per via del suo ampio repertorio di tecniche e generi. Potrebbe essere considerato eclettismo, invece è un allenamento continuo che le impedisce di ristagnare in un ambito limitato e protetto per evolvere costantemente. Ad esempio, le opere caratterizzate da note colorate regolari sembrano avere la funzione di un esercizio visivo e al contempo di raffreddare l’impulso irrefrenabile al gesto stesso.

Federica Scoppa ha fatto della natura un punto di riferimento a cui guardare sempre. La sua arte si può leggere infatti come una forma di paziente indagine sul mondo, tesa a stabilire nessi e a cercare risposte alle domande ultime che ogni circostanza porta con sé, prendendo spunto per i suoi soggetti dalle vicende che la storia o la società attuali offrono. È una pittura che scende in campo per interrogare e interrogarsi senza la pretesa di proclamare alcunché ma, al contempo, senza censurare nulla. Entrando in scena ci avverte dunque che l’ultima parola non è ancora stata detta e che nessun aspetto della realtà può essere trascurato ma va affrontato con lealtà e in profondità.

Federica Scoppa usa materiali eterogenei (naturali ed artificiali) che, persa la loro forma statica ed oggettuale originaria, sfrutta per le loro intrinseche possibilità di trasformazione. Considera infatti il tratto contemporaneamente cosa e segno, riaprendo così la via al rapporto dell’arte con una realtà che non è più quella gestuale dell’action painting, isolata ed individuale, né quella astratta dell’arte informale, ma che ha come riferimento la materia vera e propria.
La “poetica della materia” è alla base della pittura materica: l’artista applica sul quadro strati spessi e rugosi di colore in modo che l’effetto ottenuto possa assumere il carattere di una solidità quasi scultorea. Si tratta di un tipo di pittura dal procedimento complesso in cui si calcola attentamente l’equilibrio compositivo del quadro cercando di valorizzarne al massimo le caratteristiche della superficie. Il suo interesse non è rivolto tanto alla forma rappresentata o al gioco delle tinte, si focalizza piuttosto sulla trama e sul colore della materia, cercando al contempo di salvaguardare l’armonia complessiva dell’immagine. Con questo procedimento Federica Scoppa sonda le potenzialità energetiche ed evocative della materia nuda e cruda e del tutto autonoma, svincolata da un’immagine.
La sostanza pittorica che sembra sospesa nel vuoto diventa quindi metafora di una ricerca esistenziale. Una ricerca rivolta a scoprire qualcosa di genuino da poter opporre alla desolante mancanza di certezze.

Testo Critico:
di Laura Panetti sulle “Visioni”, nel suo testo critico “Tra sorpresa e movimento”

L’arte è il mezzo che al meglio riesce a colmare lo iato tra la cultura scientifica e umanistica, dando ad entrambe risposte riguardo l’esistenza umana. Il potere altamente comunicativo dell’arte, frutto del lavoro specializzato delle sinapsi neuronali, riesce a velocizzare il processo della memoria, fondamentale per la comprensione del mondo e della nostra identità personale: noi siamo così perché impariamo e ricordiamo.

La serie Intrecci di Federica Scoppa può essere ricondotta a un riduzionismo artistico in cui l’immagine è scomposta nei soli elementi essenziali di forma, linea, colore e luce e, come tutta l’arte del XIX secolo che rompe con la tradizionale visione del mondo, riesce a evocare nel rapporto reciproco di forme, spazi e colori un senso più immediato di serenità, di ansia e di esaltazione. La concezione di riduzionismo non banalizza la nostra percezione di prospettiva e di colore, ma ci consente di cogliere in modo isolato quella componente essenziale di un’opera che riesce a stimolare la nostra immaginazione. L’opera d’arte è incompleta senza il coinvolgimento percettivo ed emotivo dell’osservatore: siamo noi a interpretare ciò che vediamo sulla tela aggiungendo senso all’immagine; siamo noi grazie al lavoro sinaptico dei neuroni ad “intrecciarci” con il lavoro dell’artista.

Ogni immagine potente è anche intrinsecamente ambigua perché sorge dalle esperienze e dai conflitti del suo autore e chi le ammira li intreccia ai propri. Di fronte alle opere astratte la partecipazione dell’osservatore risulta di maggior impegno rispetto a un’opera figurativa. La difficoltà risiede proprio nel fatto che il cervello deve prendere l’informazione incompleta e decostruita che riceve dagli occhi e completarla, ricodificarla sulla base delle regole della propria esperienza di vita. Gli Intrecci di Federica, anche se apparentemente privi di significato, sono in grado di creare una ricca rete di significati che ognuno di noi può interpretare, confermando implicitamente quanto detto dallo storico dell’arte austriaco Ernst Gombrich, e cioè che “il mondo così come lo vediamo è un costrutto edificato lentamente da ognuno di noi in anni di esperienza”.

Come riuscire a entrare in contatto con gli Intrecci dipinti dall’artista? Questi lavori sono gesti che Federica Scoppa ha compiuto, le linee che governano le opere rappresentano per lei delle forze guida che a volte si trovano in opposizione nel corso della vita: il positivo e il negativo, la dinamica e la statica, il maschile e il femminile. Guardando queste opere, il turbinio di azioni compiute da queste forze opposte fanno sì che gli occhi dello spettatore siano costretti a muoversi intorno alla tela, senza trovare mai pace in un continuo senso di sorpresa e di movimento.

L’artista esprime così il proprio ideale di armonia universale. L’azione umana deve essere sempre spiegata in termini di interazione tra stati mentali e situazioni sociali, non può esserci divisione tra forma e contenuto: l’atto del vedere è condizionato dalle particolari circostanze in cui si è trovata l’artista e in cui ci troviamo noi. La possiamo chiamare memoria sociale poiché sia la mente dell’artista che quella dell’osservatore sintetizzano spontaneamente immagini e ricordi di forme preesistenti. Federica Scoppa ha ben contestualizzato le sue opere in un mondo così refrattario ai sentimenti e riluttante nel dimostrarli che l’unica via per arrivare al suo animo è proprio l’arte.
In queste opere trovano espressione gli intrecci di emozioni, di passioni ben radicate e di sensazioni che l’essere umano riesce molto spesso a nascondere anche a sé stesso. I sentimenti sono l’elemento essenziale che ci porta al fondamento dell’armonia universale: l’intreccio dell’umanità.

Cenni Storici GARD, Galleria Arte Roma Design, nasce nel 1995 con una specifica attenzione alla sperimentazione di nuovi linguaggi artistici e all’utilizzo di materiali di recupero e riciclo per un eco-design ed un’eco-arte che rispetti l’ambiente-mondo e l’ambiente-uomo. Dal 1997 GARD sceglie come ubicazione uno spazio di 600 mq. tra il Gazometro e la Piramide Cestia, ex zona industriale del vecchio porto fluviale di Roma. Spazio multifunzionale che si presta periodicamente per esposizioni ed eventi di arte, design e cultura, affiancando attività di promozione a laboratori creativi dedicati alla manualità, dedicando una specifica attenzione alla sperimentazione di nuovi linguaggi artistici e all’utilizzo di materiali di recupero e riciclo. Il 20 ottobre 2011 la Galleria viene coinvolta nell’alluvione di Roma ed è costretta a chiudere. Ci vogliono tre anni per poter bonificare e riqualificare i locali, tamponare e far fronte ai molti danni, viene fatto un progetto e un intervento di riduzione spazi e nuova destinazione d’uso di alcune aree. Non manca mai in questi anni, la volontà e la grinta che l’ha sempre contraddistinta. Dopo un percorso di ricostruzione e di ripresa emotiva durato tre anni, GARD può finalmente riaprire nel novembre del 2014, con un numero minore di sale, ma con la qualità e l’originalità che da sempre la contraddistingue. E infatti, questo spazio torna con effetto immediato a rappresentare un importante punto nevralgico per gli artisti emergenti, un punto di raccordo e sperimentazione. Oggi sono circa mille le figure che operano nel settore artistico, tra architetti, designer, artisti e artigiani, che partecipano a rendere GARD unica a Roma.
DOVE: GARD Galleria Arte Roma Design – Via Dei Conciatori 3/i (giardino interno) M Piramide

INAUGURAZIONE: Sabato 14 Dicembre 2019 dalle ore 17.00

DURATA ESPOSIZIONE: Da sabato 14 Dicembre 2019 a sabato 11 Gennaio 2020

ORARI: Domenica 15 DICEMBRE 2019 orari 11,00 – 17,00, Finissage 11 GEN 2020 – orari 11,00 – 17,00
(aperture straordinarie nei fine settimana su appuntamento 3298033490)

INGRESSO: libero – Info tel: +39 340.3884778 – +39 3298033490
Info mail : [email protected], [email protected]

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Vernissage di dipinti e ceramiche per l’olimpionica della danza sul ghiaccio Matilde Ciccia

Dai pattini da ghiaccio a spatola e pennello: Matilde Ciccia, 10 volte campionessa italiana di pattinaggio sul ghiaccio, e con eccellenti piazzamenti a mondiali, europei e olimpiadi, ha sempre nutrito una passione irrefrenabile per l’arte pittorica. Passione che nel corso del tempo ha assunto un’importanza assoluta nella sua vita, insinuandosi nel cuore e nella mente, fino a trasformarsi in una necessità quotidiana.

Le opere di Matilde Ciccia spaziano da quadri realizzati con la tecnica dell’acquarello e dell’olio su tela, raffiguranti paesaggi stilizzati, distese d’acqua, ritratti, fiori, a ceramiche come vasi e statue, che possono nascere da blocchi di creta grezza oppure da oggetti già esistenti, successivamente interessati da personalizzazioni con smalti colorati.

«L’arte, come il pattinaggio sul ghiaccio, richiede un’elevata dose di impegno e dedizione – rivela Matilde Ciccia -. Tra quadri e sculture sono riuscita a trovare la mia dimensione. E in certi momenti, mentre dipingo immersa tra mille tonalità e sfumature o modello la creta, mi sembra di rivivere quel sentimento di leggerezza che provavo quanto volteggiavo alle olimpiadi, quasi il tempo non fosse mai passato. Il mio estro nei confronti della pittura – aggiunge – è una forte sensazione che esce spontaneamente e che ha bisogno di sfogo immediato. In questi momenti sento in me stessa un desiderio incontenibile di esprimere quanto i miei occhi vedono tra i colori immaginari e reali».

«Da una passionalità intima trae sole e luce anche se il vissuto profondo è spine, tormento, disconferma e solitudine – così commentava le opere di Matilde Ciccia il mai dimenticato Gabriele Mandel, direttore dell’istituto di discipline artistiche all’Università Iulm di Milano -. Essere non comuni, esser sensibili più di molti altri è un bene prezioso che non sempre rende, ma che comunque si paga; e si paga a caro prezzo. A noi però resta il piacere di bagnarci in questo mare azzurro, di trovare il paesaggio di collina fatto di atmosfera e di tecnica candide in bilico fra il costruito e l’improvvisato, tra il gravemente saputo e il naif. Un paesaggio che assolve pienamente il suo compito fuggendo alle necessità di un’accademia impaludata e greve senza tuttavia cadere nella usuale svenevolezza di un falso naif da bottega. È, insomma, pittura fatta col cuore, pittura che esprime un sentimento, che lo fa vivere in modo sano e chiaro, e così, solo col cuore e col sentimento, va vista».

Una selezione della collezione dell’artista e sportiva sarà esposta all’Evento Artistico, in programma per venerdì 15 novembre 2019, a partire dalle 19.00, presso Tucci Service Colorificio, in via Lomellina 5 a Milano.

Il vernissage aprirà con un aperitivo a buffet seguito dalla presentazione delle opere a cura di Matilde Ciccia. All’appuntamento presenzieranno: Mario Lavezzi, Dino Meneghin, Pierluigi Marzorati, Mario e Andrea Giuliacci, Enrico Beruschi, il Conte Claudio Bellavitis. La mostra sarà visitabile fino al 30 novembre 2019 (dalle 8.30 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 19.00).

Per informazioni: 0236595059

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Paesaggi… immaginari – mostra a Portici

Paesaggi… immaginari

esposizione di arte contemporanea

un progetto di Giovanni Mangiacapra per
Associazione Connessioni Culture Contemporanee
Evento promosso dalla Città Metropolitana di Napoli
Complesso Monumentale
REALE REGGIA BORBONICA DI PORTICI
dal 22 marzo al 3 maggio 2019
Inaugurazione Venerdì 22 marzo ore 17.00

Patrocini:
Consiglio Regionale della Campania – Comune di Napoli
Comune di Portici – Comune di Ercolano
Banca Etica – Dipartimento di Agraria – Centro Muse – Art Glace

Collaborazione Associazione Culturale Soqquadro
Artisti partecipanti:
Andrea Angeletti, Ariela Böhm, Mariangela Calabrese, Giancarlo Ciccozzi, Diana D’Ambrosio, Luigi Di Sarno, Rossella Liccione, Giovanni Mangiacapra, Stefania Marino, Tiziana Mastropasqua, Michele Mautone, Sanja Milenkovic, Miro Gabriele, Leonardo Pappone, Elisabetta Piu, Simona Sarti, Angela Scappaticci, Pasquale Simonetti, Sergio Spataro, Lisa Stefani, Stefania Vassura.

Curatela
Marina Zatta e Giovanni Cardone
all’apertura della mostra interverranno
Elena Coccia – Giovanni Cardone – Giovanni Mangiacapra
Evento abbinato: Momento Musicale del Conservatorio San Pietro a Majella
Esecutori: Federica Chello, violino – Monia Massa, violoncello

Il Titolo della mostra, Paesaggi….immaginari vuole sottolineare la capacità della Natura di interagire con le sensibilità poetiche nella creazione artistica.

Cos’è un Paesaggio?

E’ una Visione, uno sguardo dattorno che, all’improvviso, ci riempie di Meraviglia, o di Orrore, o di Curiosità, o di mille cose all’unisono. Cose sempre, eppure mai viste, in un attimo ci catturano, ci trascinano e fanno tracimare le nostre emozioni.

I nostri occhi all’improvviso ci distraggono dai pensieri, ci immergono in una dimensione inaspettata nella quale rimaniamo immobili: basta un secondo, la frazione di un attimo ed ecco che usciamo da noi stessi per trovarci immersi nel Mondo.

Questa visione ha sempre rappresentato per gli artisti un irresistibile desiderio di esprimere il proprio sentire, lo sguardo degli Artisti rende immobile la meraviglia, eternizza l’attimo nelle loro opere e questa esposizione vuole rendere omaggio alla narrazione artistica del Paesaggio, alla stimolazione poetica che esercita su chi fa Arte.

L’Arte si nutre e al contempo nutre il Mondo, si meraviglia e meraviglia, si racconta e narra, si incuriosisce e si fa curiosa, coniuga l’Uomo e il Mondo, ricollega il cordone ombelicale tra Noi e lo Spazio, tra la nostra mortalità e l’eternità del cosmo.

Gli artisti in mostra si esprimono con stilistiche e tecniche diverse, ma in questo percorso espositivo sono accomunati dalla capacità di raccontarci il Mondo delle loro Visioni stimolando nello spettatore la nascita di una nuova Meraviglia dello Sguardo.

L’esposizione è ospitata nella Reggia di Portici, tra i più splendidi esempi in Europa di residenza estiva della famiglia reale borbonica e della sua corte. Posta alle pendici del Vesuvio ha un bosco superiore ed uno a valle, esteso fino al mare.

La Reggia fu costruita nel 1738 per volere del re di Napoli, Carlo di Borbone, e della moglie, Amalia di Sassonia. Lavorarono alla sua realizzazione ingegneri, architetti e decoratori, da Giovanni Antonio Medrano ad Antonio Canevari, da Luigi Vanvitelli a Ferdinando Fuga; per la decorazione degli interni operarono, Giuseppe Canart, Giuseppe Bonito e Vincenzo Re, per il parco e i giardini Francesco Geri.

Il sito di Portici si rivelò profondamente intriso di memorie sepolte: ad ogni scavo della terra qualche meraviglia del passato riemergeva alla luce. I reperti, provenienti dalle città sepolte di Ercolano e Pompei e ben presto formarono una delle raccolte più famose al mondo e diedero vita all’Herculanense Museum, inaugurato nel 1758, successivamente le collezioni di archeologia furono trasferite a Napoli e costituirono il nucleo dell’attuale Museo Archeologico Nazionale.

Il Sito Reale di Portici, oggi centro museale è luogo in cui convivono l’anima archeologica e l’anima scientifica. Il parco, a monte e a valle dalla Reggia conserva spazi di flora mediterranea, coltivi, vivai di specie pregiate di grande interesse per gli studiosi , con i suoi squarci paesaggistici, rappresenta per il visitatore un’affascinante immersione nella natura.

Location: Reale Reggia Borbonica di Portici
Indirizzo: Via Università 100 – Portici (Na)
Durata della Mostra: dal 22 marzo al 3 maggio 2019
Orari di apertura: giovedì 15:00/18:30 venerdì 9:30/18:30 sabato: 9:30/18:30 domenica 9:30/13.30
Sponsor: buffet offerto dalla Gelateria del Gallo
Info: [email protected] cel 339 7919227
Ingresso gratuito

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TraMe e Te

TraMe e Te
un progetto di Marina Zatta per Soqquadro

in collaborazione con la Galleria Gard e l’Associazione Connessioni Culture Contemporanee

Galleria Gard
13 – 26 ottobre 2018

evento programmato per la
Giornata del Contemporaneo – A.M.A.C.I.
https://www.amaci.org/gdc/quattordicesima-edizione-giornata-del-contemporaneo/trame-e-te

aderente a
Rome Art Week

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Inaugurazione sabato 13 ottobre ore 18.30

Curatela: Marina Zatta, Sonia Mazzoli

Artisti:
Romeo Albini – Francesca Bianchi – Elda Calabrese – Alessio Calega – Angela Consoli – Patricia Glauser – Corima Patricia Grether – Patricia Mallia – Giovanni Mangiacapra – Maria Paola Moretti – Elisabetta Pogliani – Sabrì – Manuela Scannavini – Anna Maria Staccini – Enrico Tubertini – Sabrina Vallarano

L’esposizione, che si inaugura per la quattordicesima edizione della Giornata del Contemporaneo programmata da A.M.A.C.I. e partecipa alla settimana dedicata all’arte di Rome Art Week, è ospitata dalla Galleria Gard, storica galleria romana aperta negli anni ’’90.

La mostra si prefigge di sottolineare e analizzare il rapporto che intercorre tra il creatore artistico e lo spettatore.  Il titolo fa riferimento alla parola Trame che evoca simbolicamente l’intrecciare come rapporto tra Artista e Fruitore, come dialogo Tra Me e Te.

Nessun artista ha mai creato nulla senza interessarsi di ciò che la sua opera avrebbe stimolato agli occhi di chi guarda, a volte dandosi dei limiti per raggiungere l’intento di piacere, a volte scavalcando la barriera del giudizio positivo, per lasciare un segno rivoluzionario che modificasse nel tempo la visione dell’Arte. La connessione tra l’artista e il pubblico diviene interiore, si collega con l’anima oltre che con il pensiero, quando il fruitore di fronte all’opera avverte delle emozioni.

Per esplicitare l’intrecciarsi di pensieri e emozioni tra Artista e Spettatore verrà richiesto agli espositori di fornire delle brevi spiegazioni sul significato della loro opera e ai frequentatori della mostra di lasciare un loro giudizio scritto sui lavori esposti.

Date: dal 13 al 26 ottobre 2017
Inaugurazione: sabato 13 ottobre ore 18.30
Apertura: dal lunedì al venerdì ore 16.30/19.00
Indirizzo: Galleria Gard via dei Conciatori 3/I
Info: cell. 333.7330045 – [email protected] – www.soqquadroarte.it

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Premio Art – seconda edizione – secondo step

Esposizione di Arte Contemporanea: Premio Art Sesta Edizione – Secondo Step Espositivo

Direzione Artistica: Pamela Cento

Coordinatrice: Anna Modeconi

Artisti: Serena Bilanceri, Gisella Bortolin, Giordano Collarini, Giorgia Farnesi, Frelly, Emanuele Puglisi, Federica Zani

Staff: Cento Produzioni Arte e Comunicazione, Caffè Letterario

Dove: Caffè Letterario, Via Ostiense 95, Roma (Metro Piramide)

Quando: dal 7 al 21 luglio 2018, dal martedì al venerdì, dalle 10.30 alle 18.00

Inaugurazione: Sabato 7 luglio, dalle 19.30 alle 22.00

Sabato 7 luglio, per due settimane, presso il Caffè Letterario di Roma di via Ostiense, in esposizione le opere degli artisti Serena Bilanceri, Gisella Bortolin, Giordano Collarini, Giorgia Farnesi, Frelly, Emanuele Puglisi, Federica Zani partecipanti al secondo step del Premio Art giunto alla sua sesta edizione.

Il Premio Art Caffè Letterario è il contest che incentiva e promuove il talento artistico. Dedicato a tutti i generi e i linguaggi dell’arte, consente ai fruitori di poter ammirare interessanti opere che mostrano le tendenze attuali dell’arte. Il Caffè Letterario, nato nel 2008 dal recupero di un ex garage, nel tempo è diventato un contenitore delle arti unico a Roma, ubicato tra la Piramide Cestia, il Gazometro e i Mercati Generali, si presenta nei suoi mille metri quadri come crocevia di cultura, design ed arte.

Per votare l’artista connettersi al sito dedicato www.premioart.it.

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Tempo – mostra collettiva

Tempo
Esposizione Collettiva di Arte Contemporanea

ARTISTI: Marcello Bazzoffi – Barbara Bertoncelli – Silvano Debernardi – Patricia Glauser – Federica Violante – Sonia Mazzoli – Monos – Sabina Sadikv – Gabriella Zeverini

A CURA DI: Sonia Mazzoli e Gabriella Zeverini

La Galleria GARD presenta la II° edizione della mostra TEMPO, esposizione di Arte Contemporanea, che ospiterà le opere di nove artisti: Marcello Bazzoffi – Barbara Bertoncelli – Silvano Debernardi – Patricia Glauser – Federica Violante – Sonia Mazzoli – Monos – Sabina Sadikv – Gabriella Zeverini, diversi per genere , stile e tecniche utilizzate, uniti dal tema trattato, il Tempo, nella sua vastità e complessità. Tempo inteso come il trascorrere degli eventi e delle ore, scandito dalle lancette di un orologio. Tempo inteso come cura di ogni ferita del corpo e della mente. Tempo inteso come cambiamento, visibile sia nei tratti di un volto sia nel colore delle foglie di un albero. Tempo inteso come necessità ma anche come paura di non averne mai abbastanza per dedicarci a noi stessi e a ciò che amiamo. Tempo inteso come trasformazione di tutto ciò che ci circonda.

Cenni biografici degli Artisti esponenti:

Marcello Bazzoffi : Nasce a Roma il 4 settembre 1931, Prende il diploma di Maestro d’Arte presso l’Istituto d’Arte di Roma via Conte Verde, Consegue in seguito il diploma di Scenografia presso l’accademia di Belle Arti di Frosinone. Tra le sue esposizioni più importanti e i premi vinti ricordiamo: 1958 – Primo premio nazionale Gesù Lavoratore ed. IGAP Roma. 1959 – SPQR rassegna di arti figurative di Roma e Lazio – mostra concorso vedute di Roma – Arti grafiche Fratelli Palombi Roma. 1961 – XII mostra nazionale di arti figurative “premio Alatri” Tipografia Strambi. 1962 – XIII mostra nazionale di arti figurative “premio Alatri” Tipografia Strambi. 1962 – VIII premio Valle Roveto mostra internazionale di pittura premio in bianco e nero. 1963 – IX premio Valle Roveto mostra internazionale di pittura tipografia Don Orione Avezzano. 1963 – premio nazionale di pittura figurativa Carlo della Penna. 1963 – IV Rassegna di arti figurative di Roma e del Lazio edizioni dell’Ateneo Roma. 1963 – prima mostra nazionale d’arte Sacra Celano Sc tipografica D.Orione Avezzano. 1964 – partecipa al premio di pittura Michelangelo galleria Penelope dove espone l’opera “l’uomo che si volta”. 1964 – seconda mostra nazionale Sacra Celano ed. nuova grafica Romana. 1988 – personale a “L’ariete” via Giulia Roma. Viene a mancare nel 2001. Uno dei suoi figli Stefano Bazzoffi anch’esso Artista continua a portare avanti con cura e dedizione il lavoro del padre.

Silvano Debernardi : Nato a Biella il 29/05/1956. Tra la seconda metà degli anni ’70 e i primi anni ’80 ha seguito corsi di pittura. In qualche modo ha assorbito l’insegnamento del suo antico maestro C. Morelli: scuola romana del dopoguerra e realismo. In seguito ha proseguito come autodidatta, sperimentando diverse tecniche. Laureato in filosofia ha partecipato a diverse esposizioni.

Barbara Bertoncelli : Nasco a marzo del 1972 e vivo a S.Cesario in provincia di Modena. Fin da bambina mi piaceva filtrare lo spazio del mondo attraverso l’obiettivo. Fotografavo le nuvole e le loro trasformazioni nel cielo, giocando con pareidolie fantastiche e litigando con mia madre per l’uso frivolo del rullino, che era troppo costoso per perdersi tra le nuvole. Oggi sono psichiatra e, se i miei pregressi mi obbligano a qualche ironica riflessione personale, la curiosità di quello che sta fuori di me rimane una forte attrazione da osservare. M’intriga l’essere umano nelle sue molteplici sfaccettature interiori ed esteriori, che osservo con incanto e disincanto da molteplici punti di vista. Ho continuato a dedicarmi con passione alla fotografia, con il gusto di scoprire e osservare come guardo la realtà con i miei occhi. Mi piace di cogliere la spontaneità delle persone e delle cose negli istanti delle loro pose naturali, composte o scomposte, per coglierne l’essenza intima. Preferisco le atmosfere sognanti e ipnotiche, l’espressione riflessiva della melanconia (che non è la condizione patologica della malinconia), il riso e l’enigma dietro la maschera. Mi accorgo di evitare di mostrare l’espressione del dolore che si trasforma in disperazione e orrore, di cui l’iconografia contemporanea ci invade, sterilizzando il sentimento. L’orrore non merita a mio avviso tutto lo spazio che si gli viene dato a scapito del bello. Cerco di cogliere forme e colori dalla natura, dall’arte, dall’architettura da qualunque cosa possa essere o sembrare qualcosa, ma forse è altro. Mi piacciono i colpi di luce veloci del movimento, che nella fotografia raccontano di impressioni o di qualche certezza. Talora sono immagini che si confondano a colpo d’occhio con qualcosa di diverso dalla fotografia, talora con un quadro realizzato a pennello.
L’elaborazione delle immagini, che a volte faccio, si limita a contrasti e rilievi di colore realizzati direttamente ed esclusivamente e dalla macchina fotografica. Per ora, e non mi sembra di voler cambiare idea, non conosco e non voglio imparare l’uso di programmi di elaborazione fotografica al computer.
Non sono una fotografa, farei un torto ai professionisti della fotografia a definirmi tale, ma uso lo strumento fotografico per cogliere dalla realtà un attimo unico, irripetibile ed insolito per farne quadri. La fotografia blocca e mostra molto di più, o qualcosa di diverso, da ciò che l’occhio riesce a cogliere nell’atto dell’osservazione. Ma è pur sempre un frammento di una scena, una rappresentazione, un quadro della realtà, non la realtà. E proprio perché amo i quadri, intesi come dipinti, e la loro unicità, scelgo nella maggior parte dei casi, di una fotografia, di farne un’unica stampa. Capita che racconti le mie immagini attraverso brevi brani, unendo così la fotografia alla passione di scrivere.
Ho esposto sia in Italia che all’estero.

Patricia Glauser: Nata in Colombia nel 1967. Nel 1998 lascia suo lavoro come dentista per venire in Italia a studiare arte. Dal 1998 al 1999, segue dei corsi di pittura alla Lorenzo de Medici Art school di Firenze. Nel 2000 frequenta la scuola Art’E, dove fa dei corsi di disegno e pittura. Segue anche il corso di Decorazione pittorica all’Istituto Statale d’Arte di Porta Romana. Nel 2001 s’iscrive all’Accademia di Belle Arti di Firenze dalla quale si diploma in pittura nel 2006. Nel 2009 fa il master in Arti Visive alla Libera Accademia di Belle Arti di Firenze (LABA). Vive e lavora a Firenze.

Federica Violante: Nasce a Roma il 17 aprile del 1991, fin dalle elementari i quaderni di scuola alternavano pagine di problemi matematici, versioni di greco a disegni di ogni genere. Inizia così ad esprimere pensieri ed emozioni con matita e carboncino, scoprendo poi, spinta da curiosità e bisogno di creazione, il piacere di dipingere, utilizzando il colore e la materia. La sua ispirazione da autodidatta, nasce dalla voglia di sperimentare senza limiti di immaginazione  e di tecnica, modi per comunicare attraverso il bello che l’arte propone a chi la guarda.

Sonia Mazzoli: Nasce a Roma il 30 dicembre del 67, inizia il suo percorso creativo giovanissima manipolando argilla in un ambiente familiare molto creativo che assieme al gusto del creare dal nulla le dà la spinta iniziale. Comincia realizzando gioielli per poi proseguire le sue sperimentazioni con disparati materiali come pietre dure, cartapesta , con una spiccata predilezione per il riciclo. Le sue principali fonti di approvvigionamento sono le discariche e la mania di conservare sempre tutto! Consegue il Diploma di Maestro d’Arte al Silvio D’Amico di Roma e frequenta l’Accademia di Belle Arti di Roma sez. Scenografia. Nel 95 è socia fondatrice di GARD Galleria Arte Roma Design

Tiziana Monoscalco: Conseguito il diploma di Maestro d’Arte Moderna a Roma 1999 , sceglie Monos come nome d’Arte e decide di dedicare le sue energia esclusivamente alla pittura. Comincia così un percorso di sperimentazione, si dedica inizialmente a nature morte  paesaggi, per poi approdare e far sua una tecnica personale, decisamente informale, le sue opere sono spesso realizzate con l’utilizzo di materiali di scarto, vecchie tele di sacco, stoffe di lino, uniti con rammendi, lacerazioni e bruciature. L’artista costringe la materia ad esprimersi, a organizzarsi in maniera sempre nuova e imprevista. Ha partecipato ad esposizioni e premi in tutta Italia.

Sabina Sadikv: Nasce il 26 – 12 – 2000, sin da bambina ha una spiccata passione per i colori, la moda e la lettura. In principio utilizza trucchi e smalti della mamma come colori, come tele i muri della sua abitazione, si cimenta inventando sfilate personali di moda e durante le piacevoli letture si immerge completamente in esse. La matematica e l’Arte hanno sempre avuto un ruolo paritario nel suo cammino. Si diploma al Liceo Scientifico Primo Levi, continuando a coltivare la passione per l’Arte, frequentando corsi di disegno, pittura e seguendo sul web il percorso artistico di molti Maestri d’Arte, fino alla presentazione delle sue prime in Gallerie.

Gabriella Zeverini: Nasce a Roma dove vive e lavora. Da sempre appassionata d’arte e affascinata dai colori: da bambina il suo sogno ricorrente era di stare sotto una cascata e di bere da un astuccio di pastelli colorati. Nonostante questa sua passione, frequenta l’Istituto Commerciale, la famiglia si oppone al Liceo Artistico ma il suo sogno rimane e l’ amore per l’arte cresce con lei. Altro grande sogno è vedere il mondo… viaggiare… così una delle prime tappe è Parigi dove conoscerà diversi artisti, qualche anno dopo va in Brasile li nasce un’altra grande passione che l’accompagna ancora oggi, la Gemmologia, si stabilisce in Argentina per un lungo periodo a San Carlo de Bariloche, dove inizia a ideare e creare monili, manufatti in argento e cuoio con artisti e artigiani del luogo.Nel 1992 rientra in Italia e apre il suo primo laboratorio d’Arte, nel 2004 frequenta la “PrimaAccademia dei Cristalli e delle Scienze di Luce” ed un corso alla scuola d’Arte Sila.Disegna e realizza gioielli in argento e semi preziosi, partecipa con le sue collezioni a diverse esposizioni con il nome d’arte GabyZen.

Cenni Storici – Galleria Arte Roma Design:
Nasce nel 1995, con la funzione di editore, promotore, produttore e distributore di Arte e Design Autoprodotto. Nel tempo le sono stati riconosciuti contenuti di particolare creatività e fantasia sia da Istituzioni Pubbliche sia dai media che hanno seguito sempre con grande interesse l’evoluzione della Galleria diventata un importante punto nevralgico per gli artisti emergenti, un punto di raccordo e sperimentazione. Negli anni, numerosi personaggi del mondo della pittura, del design, della poesia, del teatro e del cinema, si sono avvicinati alla Galleria collaborando con il suo staff in numerose iniziative. Dal 1997 GARD sceglie come ubicazione uno spazio di 600 mq. tra il Gazometro e la Piramide Cestia, ex zona industriale del vecchio porto fluviale di Roma; spazio multifunzionale che si presta periodicamente per esposizioni ed eventi di arte, design e cultura, affiancando attività di promozione a laboratori creativi dedicati alla manualità, dedicando una specifica attenzione alla sperimentazione di nuovi linguaggi artistici e all’utilizzo di materiali di recupero e riciclo. Il 20 ottobre 2011 la Galleria viene coinvolta nell’alluvione di Roma ed è costretta a chiudere. Ci vogliono tre anni per poter bonificare e riqualificare i locali, tamponare e far fronte ai molti danni, viene fatto un progetto e un intervento di riduzione spazi e nuova destinazione d’uso di alcune aree. GARD, ha saputo tuttavia far fronte, specie in questi ultimi anni, agli innumerevoli problemi insorti con la solita volontà e grinta che l’anno sempre contraddistinta.

DOVE: GARD Galleria Arte Roma Design – V. Dei Conciatori 3/i (giardino interno) M Piramide
INAUGURAZIONE: Giovedì 7 Giugno – dalle ore 20.00
DURATA : Dal 7 al 13 Giugno 2018
ORARI: Dalle 16.30 alle 19.00 – dal lunedì – al venerdì – ( altri giorni e orari su appuntamento)
INGRESSO: libero – Infotel: +39 340.3884778 – Infomail: [email protected]
Ufficio Stampa – Marina Zatta

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Via… Vai… all’Hotel AbitArt di ROma

VIA… VAI…

Vita

Immagini

Arrivando

Vita

Andando

Interpreti

Allestimento espositivo nell’Hotel AbitArt, via Matteucci 10/20 Roma

Dal 19 marzo al 13 maggio 2018

Artisti

Silvano Debernardi, Maria Lepkowska, Giovanni Mangiacapra,

Maria Paola Moretti, Trasformarte, Angela Scappaticci, Remo Suprani

Curatela:

Sonia Mazzoli e Marina Zatta

 

Un Hotel è un luogo di transito in cui si va per riandare via, in cui lo STARE è solo PERMANERE, uno spazio temporale provvisorio, un tempo estraneo, coincidente con l’espressione VIA VAI espressa nell’acronimo creato da Marina Zatta. In un Hotel si arriva, si sosta, si va.  Per denominare il posto che ci viene assegnato, la Camera, utilizziamo un aggettivo possessivo  Nostra, Mia, Tua, descrivendo un possesso che in realtà è illusorio: quello spazio non è Nostro, Mio, Tuo, lo utilizziamo in un lasso di tempo limitato estraneo alla Quotidianità, Esistenza, Vita che ci appartengono.

 

Anche gli spazi dedicati alle Arti sono provvisori, legati a un tempo relativo: Gallerie, Musei, Cinema, Teatri, Auditorium, e così via, sono zone di esistenza temporanea, legate a un ENTRARE che prevede un prossimo USCIRE, posti in cui VENIRE e ANDARE, per cui il VIA VAI caratterizza la temporaneità dei luoghi della fruizione artistica, posti in cui si arriva, si sosta, si va.

 

L’Arte stessa è uno spazio provvisorio giacché è legato all’esprimere il Pensiero che è volatile e fuggevole. L’Arte è un continuo divenire, racconta sé stessa nei secoli modificandosi e l’Artista è colui che esprime il cambiamento spostando di continuo le traiettorie narrative, portandoci in territori inesplorati, panorami in cui siamo accolti, ma che non ci appartengono: non sono pensieri Nostri, Miei, Tuoi.

 

Conseguenzialmente immaginare un rapporto concettuale legato alla transitorietà tra gli spazi reali della Galleria e dell’Hotel e quelli narrativi della Creazione Artistica è solo un mettere in relazione una comunicazione meno lontana di ciò che si può immaginare, è creare un nesso tra ciò che, nel suo non appartenere a nessuno, non essere Nostro, Mio, Tuo, trova buona parte della sua ragione di esistere.

 

l’Hotel AbitArt è situato nei pressi della Piramide Cestia, luogo centrale di Roma che ospita il monumento funebre dell’antico romano Caio Cestio, la Centrale Montemartini e il Cimitero Acattolico che ospita le tombe di numerosi intellettuali. L’hotel AbitArt oltre alla sua funzione alberghiera, è un luogo di accoglienza espositiva per l’Arte Contemporanea fondato sulla convinzione che: “L’Arte è qualcosa che deve far parte della vita quotidiana di ognuno di noi” partendo  dall’idea che “Quotidianità, Familiarità e Accoglienza, debbano convivere e dialogare in modo creativo con Arte, Cultura e Modernità”.

 

Info: [email protected][email protected] – cell. 333.7330045

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Premio Art Sesta Edizione – Primo Step Espositivo

Esposizione di Arte Contemporanea: Premio Art Sesta Edizione – Primo Step Espositivo

Direzione Artistica: Pamela Cento

Coordinatrice: Anna Modeconi

Artisti: Carolina Bacci, Alessia e Bruno, Agnese De Romanis, Elen, Tiziano Gilardoni, Giovanni Giuliani, Kyo’o, Matteo Madara , Andrea Marongiu, Carlotta Morselli, Alessandra Nardi, Giulia Neri, Angelo Nunziata, Rudy Orly, Davide Pavan, Alain Pietrolongo, Giuseppe Russo, Matteo Silvestri

Staff: Cento Produzioni Arte e Comunicazione, Caffè Letterario

Dove: Caffè Letterario, Via Ostiense 95, Roma (Metro Piramide)

Quando: dal 24 marzo al 12 aprile, dalle 10.30 alle 18.00

Inaugurazione: Sabato 24 marzo, dalle 19.30 alle 22.00

Info e STREAMING: www.premioart.it

Sabato 24 marzo prende avvio la sesta edizione del Premio Art, il concorso di arte visiva che negli anni ha esposto le opere di centinaia di artisti provenienti dall’Italia e dall’estero portando migliaia di fruitori a votare l’artista prescelto.

Dal 24 marzo al 12 aprile, presso il rinomato Caffè Letterario di via Ostiense, lo spazio multifunzionale di mille metri quadri dedicati all’arte, alla cultura e al design tra i più conosciuti della Capitale, sarà possibile ammirare le opere degli artisti Carolina Bacci, Alessia e Bruno, Agnese De Romanis, Elen, Tiziano Gilardoni, Giovanni Giuliani, Kyo’o, Matteo Madara , Andrea Marongiu, Carlotta Morselli, Alessandra Nardi, Giulia Neri, Angelo Nunziata, Rudy Orly, Davide Pavan, Alain Pietrolongo, Giuseppe Russo, Matteo Silvestri.

Quali sono le emozioni di abbandonare o essere abbandonati da una casa vissuta? E ancora come esprimere e tradurre con il linguaggio dell’arte persone e territori incontrati, o avvenimenti che hanno segnato la Storia? Come cristallizzare in una fotografia il periodo di vuoto che lentamente porta al degrado dell’anima come di un oggetto? Mondi interiori impressi nella pellicola analogica o nei pixel digitali o ancora tra le trame della tela o della carta. Le opere in esposizione danno artisticamente le risposte anche a queste domande e il risultato è costituito da un percorso espositivo con più di sessanta opere inedite.

Come nelle precedenti edizioni il pubblico, dalla serata di inaugurazione, potrà votare sul sito www.premioart.it con lo stesso meccanismo di voto utilizzato nelle precedenti edizioni
da più di 35.000 persone.

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Racconti di Donne “Artistiche”

L’Assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Massa Lubrense e l’Associazione “Connessioni Culture Contemporanee” di Napoli con la collaborazione ed il sostegno di “Soqquadro”, Galleria d’arte “GARD”, “GinoRamaglia.it” e l’Archeoclub lubrense, organizzano la collettiva di arte moderna e contemporanea.

Racconti di Donne “Artistiche”

La mostra, realizzata su progetto di Giovanni Mangiacapra, si inserisce nell’ambito del programma “Percorso Donna” promosso dall’Amministrazione Comunale in occasione delle manifestazioni previste per l’8 marzo. La mostra, che ospita opere di artisti affermati provenienti da tutta Italia e dall’estero, rappresenta uno dei momenti più significativi organizzati dal Comune costiero con il patrocinio della Città Metropolitana di Napoli.

La mostra è allestita presso la Sala delle Sirene al largo Vescovado – adiacente al palazzo comunale – e sarà inaugurata giovedì 8 marzo alle ore 18.00 per chiudersi poi il giorno 22.

Questo importante evento artistico fa file rouge ai vari appuntamenti (incontri, dibattiti, conferenze ed altri eventi) che vedono coinvolti i cittadini, le scolaresche del territorio nonché le Associazioni locali.

Gli artisti invitati presenteranno opere fatte liberamente in qualsiasi tecnica, nate da riflessioni personali, umane e sociali, ed ispirate da una proprio pensiero o “raccontandosi” attraverso la propria arte.
Esse raccontano momenti della vita per esprimere, attraverso l’arte, episodi e momenti di gioia o di tristezza, a volte di violenza. Raccontare questo non è facile: l’arte aiuta e permette di far venire fuori storie quotidiane fatte spesso di sopraffazione e di diritti negati. Il mondo del lavoro, in particolare, focalizza tutto questo in quanto il più delle volte penalizza le donne, negando uguali diritti per tutti.
Le opere esposte raccontano tutto ciò, ma interpretano anche momenti di speranza e di gioia, esperienze di positive conquiste sociali, nella vita privata o nel lavoro.

Espongono: Antonietta Catalano, Francesca Candito, Manuela Gallo, Lorena Peris, Clementina Petroni, Rachele Carol Odello, Maria Pellini, Francesco Rosina, Silvia Rea, Tamara Valkama, Michaela Zadra

Riportiamo di seguito dei brevi cenni biografici e critici:
Antonietta Catalano nata a Napoli, ha frequentato il liceo classico Giuseppe Garibaldi di Napoli. Dopo il diploma presso l’accademia di belle arti di Napoli, sta completando gli studi del corso di pittura. Nei sui dipinti prevale una luce dolce e forte, il colore prende forma creando ora figure, di una propria bellezza, dove ci conduce e ci permette di raggiungere alle parte più segrete del corpo per poi raggiungere i segreti della sua anima. Vincitrice del concorso Art for you “Per gioco non per azzardo”. Le sue opere sono state esposte a: Bologna (fiera), Firenze (località Ponte a Greve), Roma C/O Università la Sapienza (San Lorenzo), Napoli PAN (Palazzo delle Arti Napoli). Selezionata al Premio nazionale delle arti 2016/2017 in categoria arte elettronica – Napul’è ad arte 2017
Francesca Candito l’artista nasce a Roma e attualmente vive a Milano. Si presenta con un ricco percorso di studio dal Diploma di Liceo artistico alla Laurea a pieni voti in Urbanistica alla Facoltà di Architettura alla Accademia di Brera sempre di Milano con indirizzo di indirizzo Pittura. Da una citazione di Luigi Marsiglia si legge molto bene la storia di artista “Volti che esulano dalla cronaca quotidiana per entrare in una dimensione altra, un’eternità esistenziale sottratta alle leggi del tempo e degli uomini. Esodo di un’umanità al limite tra mera sopravvivenza e un destino di sopraffazione, di muri e isolamento. I dipinti di Francesca Candito riportano la realtà, la ferrea realtà di quest’epoca, recuperando volti unici e individuali attraverso la folla soffocante, la marea di migranti che ogni giorno affrontano il deserto e le onde del Mediterraneo. Un’umanità alla ricerca di vita e di se stessa, sguardi che parlano di noi documentando ciò che accade all’altro Non si può rimanere indifferenti dinanzi a queste opere, che con un taglio espressionistico evidenziano, nei volti, la loro essenza spirituale. I lavori di Francesca trovano nei suoi volti un proprio equilibrio, per descrivere e rappresentare il mondo delle donne. La sua pittura rispecchia il suo stile e la sua personalità la si legge la si vede in quel impulso creativo, non nasconde nulla nel presentarsi, la sua arte arriva diretto e rispecchia la sua personalità e determinazione con l’uso di questo linguaggio creativo”.
Manuela Gallo nasce a Cosenza dove vive e lavora, il suo primo amore fin da giovane è stata l’arte. I suoi studi culminati con la laurea in Scienze Naturali, non gli impediscono di dipingere, facendo diventare di questa attività una scelta importante per potersi confrontare, esprimere. Da una sua presentazione si legge di ”Una felice parentesi nel 2004 è rappresentata dal tirocinio nel laboratorio di restauro presso la soprintendenza di Cosenza (ex Convento di San Francesco d’Assisi). Nel 2013 Manuela diventa socia dell’Associazione Ovo. Oggi suoi soggetti oggi sono donne che appartengono a quel mondo degli anni 60° i suoi dipinti sono di colori vivi, le su pennellate sicure definiscono bene le forme di donne come lei le vede, figure luminose, danno espressione e forza alle sua donne. I suoi lavori vivono di una propria armonia dialogo tra di loro, e assumono spesso quel atteggiamento positivo che ci chiede la vita.
Lorena Peris nasce a Fiesole, in provincia di Firenze dove vive e lavora. Dopo il liceo artistico, frequenta l’Accademia delle Belle Arti di Firenze nella Scuola di Pittura prima del professor Bimbi e poi del professor Canale. E’ durante questi studi che si affascina nella ricerca artistica: “Sperimento materiali e tecniche utilizzando il colore, la stessa materia diventa per lei un mondo da scoprire tutti i giorni”. Si sente presa, attratta dalle antiche prescrizioni sulla preparazione chimica dei colori. Lorena Peris rimane stregata dalle sue spiegazioni, difatti non abbandona mai questa curiosità, tuttora diventato vero e proprio oggetto di studio, trova utile per la sua arte preparare, utilizzare i suoi materiali. Approfondisce partecipando nel marzo 2003 al progetto Erasmus scegliendo come destinazione Atene, vi si trasferisce per tre mesi durante i quali apprende la tecnica del mosaico. Alla fine del corso la sua opera viene esposta all’Accademia di Belle Arti di Atene. Per poi laurearsi nella Scuola di Pittura del Professor Canale nel Febbraio 2006 presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze con la tesi dal titolo “Il Commestibile e la Pittura”. Oggi In questa continua ricerca cerca sempre di rappresentare portare quegli elementi naturali per dare forza ed energie per i suoi lavori, quasi uno scambio osmotico tra lei e gli elementi, l’artista ci da continua energia e continue emozione. I suoi dipinti ci regalano momenti segreti del restauro e della doratura, che danno una luce antica ma molte contemporanea oggi. Mi piace anche dire della sua passione del viaggiare per scoprire luoghi antichi e nuovi per la sua arte.

Clementina Petroni, nata a Forio di Ischia, fin da giovane si appassiona all’arte, dipingendo su carte e su tela, scopre anche la passione per la materia attraverso la ceramica, crea continuamente oggetti per poi dipingerli. Da sempre un’artista che sviluppa il suo senso della realtà e approfondisce e ricerca attraverso l’arte il suo mondo circondato dal mare: lei vive a Ischia, un luogo fatto di natura dove conosce i segreti più nascosti che difende gelosamente. Il suo contatto con la natura vive di un gioco sottile fatto di amore e rispetto. Pittrice che con gesti semplici e segni distinti, risponde con positività, serenità, ma anche sussulti emozionali e tensioni esistenziali rappresentano bene la sua arte. Le sue tele sono ricche di colori e di forme che rappresentano il mondo delle donne, figure quasi magiche che vogliono essere guardate perché rappresentano bene il mondo delle donne.
Rachele Carol Odello, pittrice, scultrice nata a Livorno. Ha studiato al Liceo polifunzionale “Cecioni“. Figlia d’arte, si porta dietro – da parte della madre – tutta la sua basilare importante storia creativa che determina il suo essere artista fino ad oggi. Tutto il suo ambiente vive di felici ricordi dei vari oggetti o manufatti presenti nella sua casa. La sua vita artistica come prima esperienza la vede esporre in Inghilterra dove ha vissuto per ben quattro anni. Rientrata in Italia continua la sua formazione presso la Fondazione Trossi Uberti, allieva del maestro Y. Hidalgo scopre e si appassiona al mondo della scultura sotto la formazione di Paolo Grigo. L’artista si muove, spazia in varie attività espressive, tra cui quella del teatro che influenza la sua arte, Il suo animo si avvicina alla poesia e scrive racconti per i bambini, ci troviamo di fronte ad una artista che vive immersa completamente nel modo della creatività. Raccontare di Rachele del suo amore per l’arte non è facile, in una sua breve biografia si legge della forte sofferenza vissuta per la morte della madre e come l’artista si sente fortemente privata di questo amore. I suoi dipinti sono una continua ricerca di visi di donne che segnano nei tratti una forte sensibilità in modo pieno come il suo modo di amare la vita. I suoi linguaggi sono fatti di colori che prendono forme di volti di donne che si incontrano nel nostro quotidiano. Rachele è una donna che non si ferma, cerca e ricerca continuamente nella sua arte espressioni proprie per potersi rappresentare e per poter raccontare con i suoi occhi prima e poi con i pennelli dopo.
Maria Pellini, nata a Reggio Emilia, ha frequentato l’istituto d’Arte Gaetano Chierici specializzandosi nell’arte del tessuto. Per anni ho operato come decoratrice di giostre a cavalli; nel 1999 si avvia ad una ricerca personale lasciandosi alle spalle gradualmente la figurazione …il tutto avviene attraverso un processo lento, misurato dall’esperienza quotidiana e dall’elaborazione profonda del mio essere …credo che il vero processo della creazione nasca e si alimenti dall‘esperienza della propria unicità cercando un proprio segno, farlo crescere affinché viaggi e possa volare. La prima esposizione personale nel 1999: “Oltre un’Immagine” è quella di un’artista sensibile che ama cercare l’essenza della vita e che trova nella materia tutti quegli elementi per fare ricerca, per trovare risposte e darsi un proprio equilibrio. L’artista non si spaventa impasta, mescola i suoi elementi per dargli forma e vita, la sua arte è fatta di passione e forti emozioni che esprime molto bene nei suoi colori ora pastosi e forti, grumi sulle tele. Le sue tavole vivono di una propria forza, ma anche dolci color pastello pieni di luce, la forma non è importante quella chiusa in confini ben definiti, lei ama far nascere, far vedere nuove espressioni per raccontare la sua arte. Maria è un’artista che si muove liberamente utilizzando, aggiungendo tutto ciò che può essere utile alla sua creatività. Promuove nel proprio atelier, e non solo, corsi e laboratori per bambini ed adulti improntati al benessere e alla ricerca interiore, creativa, grafica e pittorica. Opera e collabora molto nel sociale partecipando nei laboratori pittorici nella disabilità. Attiva all’interno dell’associazione Andos per laboratori (LIC Donna- luoghi di prevenzione) e consulente artistica per mostre all’interno della sede, nonché vicepresidente dell’Associazione Insieme
Francesco Rosina, formatosi l’Istituto d’Arte Antonio Corradini di Este vicino Padova ha conseguuto il diploma di “Maestro d’Arte” nel 1997. Ha proseguito nella sua ricerca artistica, sperimentando tecniche, uso dei colori e studio delle forme che l’hanno portato a sviluppare opere innovative. Pittore della forma, come ama definirsi, spinto dalla ricerca e dalla sperimentazione si esprime dando il meglio nelle opere intorno alla figura femminile. Traspare dai suoi lavori come lui “dipinga con il cuore”, le sue opere vivono pienamente la sua quotidianità, la sua arte racconta storie attraverso emozioni e incontri, la sua creatività non cede all’alienazione ma bensì prende forza nelle sue figure. Francesco è un artista che sperimenta e ricerca sempre materiali e tecniche che gli possano dare emozioni, le sue opere riassumo e sono frutto di una continua osservazione espressiva che trova spazio nell’odierno linguaggio dell’arte, senza mai nascondere la sua sensibilità artistica.
Silvia Rea, nata a Grottaglie Taranto vive attualmente a Napoli, laureata in Biologia ha insegnato in vari istituti scolastici. Dal 2004 si dedica alla pittura a tempo pieno dopo aver frequentato il corso libero di nudo presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli e poi il corso di pittura sotto la guida dei pittori Luigi Cerqua e Umberto Leonetti, presso l’associazione Le Muse di Napoli. Dal 2006, ha studiato presso la scuola d’arte della In Form Of Art con i maestri Marco Chiuchiarelli e Carlo Palumbo con i quali ha approfondito lo studio del disegno dal vero, dell’anatomia e delle tecniche pittoriche tradizionali e dove, fino al 2013, ha mantenuto uno spazio di lavoro. Il suo lavoro intenso, senza pause le ha permesso di sperimentare e sviluppare le sue capacità espressive. Artista segnalata per la sua tecnica e per il suo gioco cromatico, i suoi lavori trovano quel giusto equilibrio dando una da profonda espressione nei suoi paesaggi urbani, la sua pittura è fatta di esperienza senza mai far mancare la sua sensibilità anche per le tematiche trattate. Attenta socialmente, persona sensibile, attraverso i suoi volti segnati da emozioni forti e visibili nelle sue stesure cromatiche, denuncia i disastri causati dall’uomo. Silvia possiede una sua proprietà tecnica, dando alle sue tele sempre la luce, le sue pennellate trovano quell’equilibrio senza far mancare mai la sua forza espressiva.
Tamara Valkama, e’ nata a Stoccolma, diplomata al Liceo Artistico di Lucca e dopo all’Accademia delle Belle Arti di Firenze. Dopo aver conseguito la qualifica professionale presso il Laboratorio per Affresco di Elena e Leonetto Tintori a Prato, ha iniziato a lavorare come Decoratrice pittorica d’interni, in parallelo continua sempre a dipingere realizzando opere su tela e sculture dipinte. Tamara e una artista completa e di forte esperienza dove il suo gesto artistico ormai maturo non ci lascia fermi senza pensiero ma ci invita ad essere profondi come lei. Per i suoi lavori utilizza vari materiali e con dimestichezza usa le sue tecniche, dando sempre a tutto quello che fa una propria anima. Il suo linguaggio non è frenetico, si dimostra espressivo e sensibile, le sue figure di donne su cartone sono dotate di un realismo unico, quasi in un dialogo con lo spettatore, stabilendo un filo di contatto infinito.

Michaela Zadra, nata a Wolfsberg in Austria è in possesso di diploma magistrale rivolto alle arti applicate del taglio e cucito femminile e di cucina. Si avvicina poi al mondo dell’arte attraverso un corso sullo studio dell’acquerello e le sue tecniche.
Tra il 1988 e 1989 viaggia moltissimo, in India approfondisce le tecniche del batik senza farsi mancare una conoscenza e approfondimento delle tecniche dello Yogjkarta in Indonesia. Nel 1995 fonda in Toscana l’Istituto Maithuna che si occupa delle tematiche della coppia, pubblicando vari libri. La sua arte resta fortemente legata al mondo delle donne, dalla pittura, agli acquerelli. L’artista da’ forme e colori in un continuo linguaggio di ricerca e sperimentazione. Non si lascia mai prendere dal mondo dalla frenesia intorno a lei. I suoi lavori sono molto espressivi, delineano un messaggio in senso ecologico, cercando quella armonia tra uomo e natura. Il suo linguaggio non è esaltato, va verso un mondo intenso si predispone in senso ecologico, in quel rapporto squilibrato tra Uomo e Natura.
Le sue tele prendono “Corpo” in un significato pratico che germoglia lentamente e tenacemente secondo una nuova espressività, i colori intensi e leggeri si spalmano creando dalla materia nuove forme.

Apertura: giorni feriali e domenica (ore 9.30 – 13.00) – sabato (ore 9.30 – 13.00 e 16.30 – 19 30)

Organizzazione: Giovanni Mangiacapra Cell. 3397919227 e-mail: [email protected] – Comune Massa Lubrense, largo Vescovado, 80061 – Massa Lubrense: Stefano Ruocco Cell. 338 3474193

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Vagabondaggi – mostra itinerante a Roma

Vagabondaggi

un progetto di Marina Zatta per

Soqquadro

 

mostra itinerante negli spazi:

Galleria Gard – AbitArt Hotel

 

evento programmato per

Giornata del Contemporaneo – A.M.A.C.I.

http://www.amaci.org/gdc/tredicesima-edizione/vagabondaggi

Rome Art Week

https://romeartweek.com/it/eventi/?id=1165

 

dal 9 al 24 ottobre 2017

Inaugurazione Galleria Gard 9 ottobre ore 18.30

Inaugurazione AbitArt 14 ottobre ore 18.30

 

Curatela: Marina Zatta, Sonia Mazzoli

 

Artisti:

 

Laura Anfuso – Noemi Aversa – Marcella Basso –  Lorenza Bucci Casari – Maria Lepkowska – Giusy Maletta  – Sonia Mazzoli – Officine Plastiche  – Remo Suprani –  Manuela Scannavini –  Scegle – TrasformArte

 

La mostra è programmata alla Galleria Gard e all’AbitArt Hotel, due spazi adiacenti del quartiere Ostiense nei pressi della Piramide Cestia. Gard è una storica galleria aperta negli anni ’90 che ha nel tempo progettato centinaia di eventi e mostre d’arte; l’Hotel AbitArt oltre alla sua funzione alberghiera, è un luogo di accoglienza espositiva per l’Arte Contemporanea. Vagabondaggi  prevede il fruire dei visitatori in tutti e due le realtà espositive.

 

La mostra si prefigge di sottolineare la forte potenza poetica, esistenziale e individuale della capacità del vagabondare. Il verbo del Vagabondo è PASSARE, e ci narra di qualcuno che non sta, non ritorna, non rimane: filosoficamente una figura vicina alla simbologia della Vita poiché essa non va, non torna, non sta, non rimane, ma passa. Nascere, Morire e Vivere è un percorso solitario, ogni Spazio, Persona, Animale, Pianta, ogni Sogno, Pensiero, Respiro è un unico susseguirsi di Abbandoni. Sapere questo e viverlo, senza cinismo ma con lucidità, guardando e amando il Mondo con gli occhi di un Bambino Consapevole, che è innocente ma non ignaro, colpevole ma non corrotto è, forse, l’unico gesto Glorioso che ci è dato compiere per far coincidere la Vita con la  Poesia, abbracciando tutto ciò che è. A questa figura si ispirano le opere esposte, raccontando il Muoversi senza Stare, l’Andare senza il Tornare, il Coraggio e la Poesia della Solitudine, dello svolgere se stesso nel Mondo con l’Eroismo di guardarsi intorno nell’assolutismo del Silenzio.

 

Date: dal 9 al 24 ottobre 2017

Inaugurazioni: Galleria Gard 9 ore 18.30 –  Hotel AbitArt 14 ore 18.30

Aperture: Gard dal lunedì al sabato  16.30/19.00 –  AbitArt tutti i giorni 18.30/20.00

Galleria Gard via dei Conciatori 3/I – Hotel AbitArt V. P. Matteucci 10/20

Info: cell. 333.7330045 – [email protected] – www.soqquadroarte.it

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Variazioni – Connessioni Urbane

Variazioni

Connessioni urbane

Mostra collettiva

 

Dal 11 al 25 ottobre 2017

 

Complesso Monumentale S. Severo al Pendino Napoli

Inaugurazione 12 ottobre ore 17.00

 

Evento presentazione della mostra 14 ottobre nella

Giornata del Contemporaneo di A.M.A.C.I.

http://www.amaci.org/gdc/tredicesima-edizi

 

Artisti partecipanti:

Caterina Angelina Aidala, Lucia De Vivo, Sergio Giromel,  Rossella Liccione, Luciano Longo, Giovanni Mangiacapra,  Tiziano Marchioni, Gianni Paganelli, Nicoletta Polato,  Silvia Rea, Norberto Tedesco.

 

Curatela: Giovanni Mangiacapra

 

VARIAZIONI è una collettiva che raggruppa artisti diversi fra loro per condurre una riflessione sulla valenza dell’arte contemporanea nel nostro Paese. Napoli è scelta come luogo di bellezza, una città che offre nel suo stesso esistere una forte espressività artistica, uno spazio urbano che possiede i passaggi e paesaggi che permettono, attraverso continue variazioni, il connettersi dell’arte contemporanea. Ciascun artista è in grado di esprimere una CONNESSIONE di arte contemporanea, per raccogliere e presentare quel legame che da sempre ha affascinato tutti gli artisti che hanno visto, letto e vissuto questa città metropolitana del sud del mediterraneo. Le luci, le forme, i colori caldi e pieni di energia vulcanica hanno lasciato un pensiero, un ricordo una traccia di esperienza da essere interpretati in quei paesaggi urbani metropolitani.

 

Il progetto promosso e organizzato dalla Associazione Connessioni Culture Contemporanee in collaborazione con le associazioni Soqquadro di Roma, Archeo di Massa Lubrense.

 

Complesso Monumentale di San Severo al Pendino – Via Duomo 286, 80138
Giorni e orari di apertura: dal lunedì al sabato dalle 09:00 alle 19:00, ingresso libero

Info: Cell. 339 7919227 [email protected]  www.connessionicontemporanee.it

Realizzazione Grafica Ian De Santis

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Punti di Vista – ARTE & COLORI dal Mondo

Punti di Vista – ARTE & COLORI dal Mondo
ARTISTI COLLETTIVA: Angela Consoli – Silvano Debernardi – Sonia Mazzoli – Antonio Petronzi – Manuela Scannavini – Only Pet di Nicoletta Assiè e Martina Manno
MOSTRA PERSONALE: Romeo Albini Calvano “Il Mio Punto Di Vista”
A CURA DI: Sonia Mazzoli
DOVE: GARD Galleria Arte Roma Design – V. Dei Conciatori 3/i (giardino interno) M Piramide
INAUGURAZIONE: Mercoledì 14 Giugno – dalle ore 19.00 – 22.00/ 23.00
PERFORMANCE MUSICALE : Mercoledì 14 Giugno Ore 20,00 a cura di : Mia Ella Mai Duo Progetto Eclettico e Raffinato – Jazz Soul World Miusic
DURATA: 14/26 GIUGNO 2017
ORARI: Dalle 16.30 alle 19.00 – dal lunedì – al venerdì – ( altri giorni e orari su appuntamento)
INGRESSO: libero – Infotel: +39 340.3884778 – Infomail: [email protected]

La GARD Galleria Arte Roma Design, realtà nata nel 1995, rivolta da sempre alla promozione e diffusione di arte emergente e design autoprodotto, presenta la decima edizione dell’esposizione denominata ” Punti di Vista – Arte & Colori dal Mondo ” esposizione di Arte contemporanea che ospiterà diversi linguaggi Artistici: pittura , fotografia, scultura, sarà un mix di colori, di stili, di opere realizzate dal punto di vista dell’artista esecutore. Ogni artista riesce a vedere e a catturare delle impressioni, delle sensazioni, delle emozioni, delle immagini e si sforza di rappresentarle attraverso il proprio “Punto di Vista” mettendo in opera le proprie tecniche la propria arte, l’ approccio con l’esterno risulta diverso da individuo a individuo. Contestualmente, ogni spettatore o visitatore percorrendo lo spazio espositivo riuscirà a vedere tutte le opere e liberamente interpretarle dal proprio “Punto di Vista”, traendone ciascuno le proprie emozioni . In questa decima edizione saranno presentate opere di 6 artisti diversi per generi e tecniche di esecuzione, l’esposizione sarà decisamente variopinta e movimentata.

In contemporanea in una delle sale della Galleria sarà presentata, l’esposizione personale di Romeo Albini Calvano, dal titolo “ IL MIO PUNTO DI VISTA”. Saranno presentate 9 nuove opere, ispirate da alcuni brani dei Beatles come: i’m only sleeping – cry baby cry – eleanor rigby – blackbird. La filosofia dell’autore è stata lavorare sulle emozioni piuttosto che sulle immagini, ascoltando ripetutamente i brani in diverse occasioni e luoghi, facendosi influenzare anche dal contesto che lo circondava di volta in volta e facendo una ricerca sulla nascita dei brani. La sua Arte è un susseguirsi di sperimentazioni, la ricerca di materiali vari e spesso di recupero caratterizza il suo lavoro, osservando le opere sembra di entrare in un mondo alternativo, fantastico, scenico. I suoi soggetti sono personaggi curiosi, espressivi, a volte anche un po’ inquietanti, ma fondamentalmente giocosi, corpi incompleti. Spesso interviene sulle sue opere con ago e filo tagliando e ricucendo opere su supporti in tela o in iuta, questo procedimento diventa la sua caratteristica o tecnica personale, tra le righe si percepisce un’atmosfera teatrale e una sospensione temporale.

Artisti esponenti:

Romeo Albini : Nasce a Benevento il 21 – 4 – 75. Si appassiona sin da piccolo alle Arti Applicate in particolare alla Pittura. Dopo aver frequenta il Liceo Artistico di Benevento, inizia a lavorare come animatore nei villaggi turistici, dove si occupa prevalentemente di scenografia e teatro, nel 2000 si trasferisce a Roma per dedicarsi alle sue due passioni artistiche, Teatro e Pittura. Insegna teatro nelle scuole materne ed elementari e con diverse compagnie, realizza spettacoli esclusivamente dedicati ai bambini. La sua Arte è un susseguirsi di sperimentazioni, dedicando sempre una particolare attenzione ai molti materiali utilizzabili, raggiungendo così una sua tecnica personale. Le sue opere sono state presentate in occasione di Esposizioni Collettive in diversi paesi d’Italia, una sola esposizione personale nel 2005 a Fiuggi.

Angela Consoli : Nata a Locorotondo (BA) nel 1973 consegue il diploma di Maturità d’Arte Applicata all’Istituto Statale d’Arte di Monopoli e nel 1997 il diploma di Laurea in Pittura all’ Accademia di Belle Arti di Bari. Consegue nel 2001 l’abilitazione all’insegnamento del Disegno e della Storia dell’Arte. Artista poliedrica che nell’espressione concettuale prepara incollaggi matrici di colore su supporti lignei. Di notevole impatto visivo la frammentazione scandita da ripetuti passaggi con tecniche e materiali differenti sempre ad ottenere una tridimensionalità tutta mediterranea. Sviluppa la sua ricerca nella rivitalizzazione di oggetti in disuso come residui di vecchie porte, piccole persiane, cassetti, semplici pezzi di legno , un tempo appartenuti a qualcuno, al quotidiano di qualcuno. Questi “contenitori di memoria” sono recuperati nei pressi di luoghi fortemente legati alla tradizione rurale del territorio pugliese ma abbandonati in epoca moderna: antiche masserie, trulli e lamie. Attraverso alchimie con altri oggetti di uso comune e interventi di stucco, acrilico, fotografie,messaggi verbali, video­installazioni, catrame e lacerazioni nella stessa materia,con una visione nuova, intensa e contemporanea Angela Consoli rimette in gioco questi “pezzi di vita”. Le sue opere sono complesse, stratificate, portano in superficie da una base di legno o di iuta diverse ere fatte di stucco , smalti, acrilici, tesi al raggiungimento di un poetico quanto polimaterico informale ­ concettuale. Numerose e differenti le esperienze in personali e collettive di pittura e incisione in Italia e all’estero. Si occupa anche dell’organizzazione di eventi artistici; cura nel 2004 il percorso visivo di “Artitria “ Festival dell’Arte della valle d’Itria. Dal 2005 organizza e dirige il progetto Internazionale “ Porta Mediterraneo – giornate di ricerca artistica internazionale”. Il progetto si divide in due fasi,il workshop, che si tiene alla Masseria “Santanna” in una contrada di Monopoli, ha la durata di dieci giorni e ospita ogni anno una quindicina di artisti stranieri e italiani che sperimentano e condividono idee, esperienze e realizzano opere in residenza (fotografie, dipinti, installazioni, sculture, video) e la mostra multimediale in cui le opere vengono esposte al pubblico..

Silvano Debernardi – Nato a Biella il 29/05/1956. Tra la seconda metà degli anni ’70 e i primi anni ’80 ha seguito corsi di pittura. In qualche modo ha assorbito l’insegnamento del suo antico maestro C. Morelli: scuola romana del dopoguerra e realismo. In seguito ha proseguito come autodidatta, sperimentando diverse tecniche. Laureato in filosofia ha partecipato a diverse esposizioni.

Sonia Mazzoli: Nasce a Roma il 30 dicembre del 67, inizia il suo percorso creativo giovanissima manipolando argilla in un ambiente familiare molto creativo che assieme al gusto del creare dal nulla le dà la spinta iniziale. Comincia realizzando gioielli per poi proseguire le sue sperimentazioni con disparati materiali come pietre dure, cartapesta , con una spiccata predilezione per il riciclo. Le sue principali fonti di approvvigionamento sono le discariche e la mania di conservare sempre tutto! Consegue il Diploma di Maestro d’Arte al Silvio D’Amico di Roma e frequenta l’Accademia di Belle Arti di Roma sez. Scenografia. Nel 95 è socia fondatrice di GARD Galleria Arte Roma Design.

Antonio Petronzi: Nasce a S. Paolo Di Civitate in provincia di Foggia il 25 – 4 – 1953, dopo un’affermata carriera come manager pubblicitario esperto in comunicazione e marketing in Puglia e a livello Europeo, decide di dedicarsi ad altro. Si trasferisce a Roma nel 1999, con un progetto pilota, adottato dal Comune di Roma ” Contatto Graffiti ” che unisce l’Arte a temi sociali, contemporaneamente si accosta alla scultura prevalentemente realizzata con il riciclo di materiali diversi che reperisce casualmente in diversi luoghi. A muoverlo è l’idea che il senso può cambiare anche nel rispetto della sostanza e che l’anima degli oggetti debba essere comunque rispettata, il movimento del recupero è secondo lui inserito nella simbolica limitazione degli sprechi,vero danno della modernità, da combattere, concettualmente e fattivamente con il riciclaggio, che solo può conservare e riconsegnare nuova dignità alle cose, cose considerate decedute e quindi morte. Antonio Petronzi lavora tra Roma e il suo paese nativo in Puglia. Attualmente stà portando avanti un suo progetto ” Natural Contatto ” nato nel 2002, negli spazzi dell’Ex Mattatoio, che prevede la creazione di punti di raccordo per artisti provenienti da tutto il mondo, con la possibilità di fermarsi e creare opere da soli o in comune con i materiali d’origine del luogo ospitante, tale progetto si è polarizzato dal 2005 in Puglia, presso il Santuario Di Stignano sul Gargano. Nel 2003 conosce la GARD Galleria Arte Roma Design, come artista partecipando a diverse esposizioni di Arte e di Design, inizia inoltre a collaborare attivamente anche all’organizzazione di laboratori ed allestimenti esterni alla galleria spesso rivolti al tema ecologico insieme a Sonia Mazzoli direttore artistico della Galleria. Il suo attuale lavoro artistico consiste in opere realizzate in pietra del Gargano e Ulivo riciclato dalle potature, i suoi lavori sono esposte in gallerie private e pubbliche.

Manuela Scannavini: Nasce a Roma, sociologa dell’organizzazione aziendale, si laurea con il Prof. Domenico De Masi, dopo la laurea frequenta un corso di PNL, (Programmazione Neuro Linguistica) e Web Design c/o la Scuola Internazionale di Comics. Autodidatta nel 2007 comincia il suo percorso artistico frequentando corsi di artigianato e pittura, in particolare con l’artista Chiara Cammarata si avvicina al mondo della decorazione dei finti marmi ; Luisa Galeotti per la pittura ed il disegno, Elena Binni artista e modellista, grazie alla quale apprende la tecnica di stampa su carta e stoffa, in formazione continua in ultimo con l’Atelier Insigna. E’ artista riconosciuta Aiapi – Associazione Internazionale delle Arti Plastiche Italia che e’ il Comitato Italiano dell’ IAA/AIAP partner ufficiale dell’ Unesco. Nel 2016 la ricerca è ampia e si avvale di numerose collaborazioni. Per lei Elena Binni realizza il peluche dal nome “Collolungo Bruscolino”, ideato a quattro mani insieme a suo figlio, più tardi l’artista progetterà un cubotto-lampada in plexiglas con inciso il personaggio di fantasia. Nello stesso anno prende piede la precisa volontà di far indossare l’arte. Nasce la linea di maglie d’autore in cotone organico 100%, da qui la nascita del suo brand : mum-art. L’artista, da sempre molto impegnata nel sociale ha donato, grazie agli eventi da lei ideati, nel ricordo di Andrea, cugino e medico dentista alle associazioni : Peter Pan Onlus e Sale in Zucca Onlus.

Only Pet di Nicoletta Assiè e Martina Manno: Le creazioni Only Pet sono ideate e realizzate da Nicoletta Assiè e Martina Manno, mamma e figlia, che trasformano bottiglie di plastica in tutto ciò che gli suggerisce la fantasia, prendono ispirazione dalla natura, che tanto amano, con la speranza di contribuire a preservarla.
Nicoletta nasce a Roma nel ‘61, passa la sua infanzia a Parigi dove creare riutilizzando i materiali sono già la sua passione. Rientra a Roma per poi trasferirsi fuori città a contatto con la natura con il suo compagno e la loro figlia, dove si dedica alle autoproduzioni, all’orto, alle creazioni artistiche e chissà a cos’altro.
Martina nasce nel ’86, nel giorno più caldo dell’estate ed è proprio così, una ragazza solare, allegra, generosa e vivace. Si laurea brillantemente in Scienze Naturali e si trasferisce a vivere nell’Arcipelago delle Isole Eolie. Qui, circondata dal mare e da numerosi amici a due, quattro e più zampe, continua a studiare e a creare .. a creare …. a creare.

Cenni Storici – Galleria Arte Roma Design:
Nasce nel 1995, con la funzione di editore, promotore, produttore e distributore di Arte e Design Autoprodotto. Nel tempo le sono stati riconosciuti contenuti di particolare creatività e fantasia sia da Istituzioni Pubbliche sia dai media che hanno seguito sempre con grande interesse l’evoluzione della Galleria diventata un importante punto nevralgico per gli artisti emergenti, un punto di raccordo e sperimentazione. Negli anni, numerosi personaggi del mondo della pittura, del design, della poesia, del teatro e del cinema, si sono avvicinati alla Galleria collaborando con il suo staff in numerose iniziative. Dal 1997 GARD sceglie come ubicazione uno spazio di 600 mq. tra il Gazometro e la Piramide Cestia, ex zona industriale del vecchio porto fluviale di Roma; spazio multifunzionale che si presta periodicamente per esposizioni ed eventi di arte, design e cultura, affiancando attività di promozione a laboratori creativi dedicati alla manualità, dedicando una specifica attenzione alla sperimentazione di nuovi linguaggi artistici e all’utilizzo di materiali di recupero e riciclo. Il 20 ottobre 2011 la Galleria viene coinvolta nell’alluvione di Roma ed è costretta a chiudere. Ci vogliono tre anni per poter bonificare e riqualificare i locali, tamponare e far fronte ai molti danni, viene fatto un progetto e un intervento di riduzione spazi e nuova destinazione d’uso di alcune aree. GARD, ha saputo tuttavia far fronte, specie in questi ultimi anni, agli innumerevoli problemi insorti con la solita volontà e grinta che l’anno sempre contraddistinta.

 

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WhatsArt! Talk Show Veritè sul mondo dell’arte, del design e della creatività.

Evento culturale e artistico: WhatsArt! Talk Show Veritè sul mondo dell’arte, del design e della creatività.

Ideazione e Direzione Artistica: Pamela Cento.

Direzione Artistica Sezione Design: Vincenzo Pultrone.

Regia: Max Gordiani.

Partecipazione Live: Glauco Cartocci (scrittore, illustratore, grafico), Steve Lyon (produttore musicale), Donald McHeyre (conduttore radiofonico, critico musicale), Pàmela Pagano (direzione artistica One More Lab).

Intervista in esclusiva: Fabio Mereghetti (pianista, compositore, creativo pubblicitario).

Con la partecipazione di: B-Tles 3-Bute, Giordano Collarini, DustyEye & Exploding Kittens, La Foi.

Dove: Caffè Letterario, Via Ostiense 95, Roma (Metro Piramide).

Quando: Venerdì 2 dicembre 2016, dalle 19.30 alle 22.00.

Diretta Streaming Internazionale: Venerdì 2 dicembre 2016, dalle 19.30 alle 22.00 sul sito www.caffeletterariotv.com

Info: www.whatsart.net

 

Un nuovo affascinante viaggio apre le porte a WhatsArt! Talk Show Veritè sul mondo dell’arte, del design e della creatività: un viaggio che nella nuova puntata ha come filo conduttore il suono e la musica.

L’arte visiva e la musica spesse volte hanno prodotto collaborazioni, si partirà dagli albori della ricerca che, a inizi del Novecento, l’arte visiva sperimenta con-fondendo colore e musica, per arrivare alle copertine dei vinili che spesso realizzate da importanti artisti, pittori o fotografi in auge, di cui Basquiat ne è un esempio. Entreremo nel mondo dei vinili e delle sue copertine con l’intervista di Betty Tarantola a Fabio Mereghetti, pianista, compositore, creativo pubblicitario e creative director per Warner Bros Entertainment fino al 2013, ha realizzato centinaia di copertine di dischi per i più famosi artisti italiani ed internazionali.

Con Donald McHeyre (conduttore radiofonico e critico musicale), capiremo come muoverci per entrare al meglio nei meandri della musica e del suo ascolto.

Vedremo le scelte che un produttore porta avanti per selezionare e poi produrre un cantante o gruppo musicale, sia nel caso di artisti consacrati che emergenti, insieme a Steve Lyon (produttore per varie bande, come Depeche Mode, Ampliflier, The Cure, Reamonn, Reinvented, Paradise Lost e Neo; è stato coinvolto nella produzione di artisti come Dave Stewart, Suzanne Vega e Paul McCartney) e Pàmela Pagano (direttrice artistica dell’etichetta discografica indipendente One More Lab).

Il format multimediale WhatsArt! si colorerà di giallo ripercorrendo alcuni eventi che riguardano la vera o presunta morte di Paul McCartney, partendo da quel 10 novembre in cui Peter Brown, vice-manager dei Beatles, annunciò ufficialmente che la band non avrebbe più effettuato concerti. Con Glauco Cartocci, autore de “Paul Is Dead? – Il caso del doppio Beatle”, il più completo “dossier” sulla morte di Paul McCartney, giunto all’ottava ristampa, vedremo e analizzeremo alcuni indizi.

Sempre con la musica che regna sovrana nel WhatsArt! di dicembre, ci sarà un intermezzo video musicale dei B-Tles 3-Bute che per per WhatsArt! hanno montato appositamente i brani più rappresentativi della figura di Paul McCartney del loro importante Progetto che fa rivivere con sonorità a cappella i brani dei Beatles.

I componenti della band B-Tles 3-Bute: RICKY BELLONI (Voce e chitarra nei NEW TROLLS), MAX CORFINI (NEW TROLLS e artista solista), ALBERTO FAVARO (top arranger per vocal groups), MORENO FERRARA (corista con MIna, Zucchero, Renato Zero, Claudio Baglioni, Vasco Rossi), MARCO GALLO (ha lavorato con De Piscopo, Mick Abrahams dei Jethro Tull, Anna Oxa, Pino Daniele, Gianni Morandi, Tiziano Ferro, Enrico Ruggeri).

Anche per questa nuova puntata di WhatsArt! si cercherà di capire come vivono gli artisti che cercano di trovare il loro posto nell’arte, ce lo faranno vedere direttamente gli artisti stessi, Giordano Collarini e La Foi, con i videoselfie da loro stessi realizzati. Infine il requiem dell’opera di videoarte dei DustyEye & Exploding Kittens, opera dolceamara su ciò che resta di chi non c’è più.

 

B-Tles 3-Bute MORE INFO: www.self.it/ita/details.php?nb=8020292015027

Glauco Cartocci MORE INFO: www.facebook.com/glauco.cartocci

DustyEye MORE INFO: www.dustyeye.com

Steve Lyon MORE INFO: www.steve-lyon.com

Donald McHeyre MORE INFO: www.donaldmcheyre.blogspot.it

Fabio Mereghetti MORE INFO: www.triovariabile.com/fabio-mereghetti

Pamela Pagano MORE INFO: www.onemorelab.co.uk

 

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Premio Art – Quinta Edizione – Primo Step

Esposizione di Arte Contemporanea: Premio Art Quinta Edizione – Primo Step Espositivo.

 

Direzione Artistica: Pamela Cento.

 

Artisti: Flavia Antoniazzi, Alessandro Berzuini, Simone Bulgarelli, Giordano Collarini, Alessandra Di Francesco, Giulia Liliana Ferrando, Michele Folli, Sara Garibaldi, Simone Gavana, Chiara Gavuzzi, Noemi Giovannino, Fabrizio Gobbi, Paolo Guidone, Priscilla Pallante, Jody Parisi, Loh photography, Erika Pezzoli, Laura Raffo, Marco Ricciardulli, Chiara Rota, Sara Sacchetto, Maddalena Toniato, Claudio Turri.

 

Staff: Cento Produzioni Arte e Comunicazione, Caffè Letterario.

 

Dove: Caffè Letterario, Via Ostiense 95, Roma (Metro Piramide).

 

Quando: dal 2 al 15 dicembre 2016.

 

Inaugurazione: Venerdì 2 dicembre 2016, dalle 19.30 alle 22.00.

 

Info: www.premioart.it

 

Venerdì 2 dicembre prende avvio la Quinta Edizione del Premio Art, il Concorso dedicato all’arte visiva, ormai riconosciuto avamposto della scena artistica.

In esposizione per due settimane le opere degli artisti: Flavia Antoniazzi, Alessandro Berzuini, Simone Bulgarelli, Giordano Collarini, Alessandra Di Francesco, Giulia Liliana Ferrando, Michele Folli, Sara Garibaldi, Simone Gavana, Chiara Gavuzzi, Noemi Giovannino, Fabrizio Gobbi, Paolo Guidone, Priscilla Pallante, Jody Parisi, Loh photography, Erika Pezzoli, Laura Raffo, Marco Ricciardulli, Chiara Rota, Sara Sacchetto, Maddalena Toniato, Claudio Turri.

Si potranno ammirare un centinaio di opere, spaziando tra i vari generi e linguaggi artistici, dalla pittura materica alla digitale, dalla fotografia analogica per arrivare alla fotografia realizzata con le nuove tecnologie.

Come per le precedenti edizioni anche il pubblico potrà votare l’artista che preferisce, sul sito www.premioart.it.

Per la Quinta Edizione, come per la precedente, l’inaugurazione del Primo Step Espositivo del Premio Art è affiancata da WhatsArt! il Talk Show e contenitore multimediale sul mondo dell’arte, del design e della creatività, che a dicembre sarà dedicato alla musica, tra gli ospiti:

Glauco Cartocci, autore de “Paul Is Dead? – Il caso del doppio Beatle”, il più completo “dossier” sulla morte di Paul McCartney, presunta o meno che sia;

Steve Lyon, produttore di importanti gruppi musicali come Depeche Mode, Ampliflier, The Cure, Reamonn, Reinvented, Paradise Lost o Neo. E’ stato coinvolto nella produzione di artisti come Dave Stewart, Suzanne Vega e Paul McCartney;

Donald McHeyre conduttore radiofonico, critico musicale;

Fabio Mereghetti, pianista, compositore, creativo pubblicitario e creative director per Warner Bros Entertainment fino al 2013, ha realizzato centinaia di copertine di dischi per i più famosi artisti italiani ed internazionali;

Pàmela Pagano, Direttrice Artistica dell’etichetta discografica indipendente One More Lab.

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Se ne leggono di tutti i Colori!

Se ne leggono di tutti i Colori!

 

brevi escursioni, veloci letture e quattro chiacchiere su la letteratura Gialla e Noir di:

Andrea Camilleri & il Commissario Montalbano

Maurizio De Giovanni & il Commissario Ricciardi

Fred Vargas & il Commissario Adamsberg

Alicia Gimènez Bartlett & l’Ispettrice Pedra Delicado

Maurizio De Giovanni & i Bastardi di Pizzofalcone

Gianrico Carofiglio & l’Avvocato Guerrieri

Marco Malvaldi & la compagine del BarLume

Massimo Carlotto & l’Alligatore

Piergiorgio Pulixi & l’Ispettore Biagio Mazzeo

Stieg Larsson & Lisbeth Salander

Galleria Gard

Via dei Conciatori 3/i – Roma

Martedì 5 e 12 luglio dalle ore 19.00

Info: 3337330045 [email protected] www.soqquadroarte.it – https://www.facebook.com/Associazione-Culturale-Soqquadro-139832919423669/

 

La frase “se ne leggono di tutti i colori” è la frase usuale quando leggiamo la cronaca nera e i suoi efferati omicidi e specularmente alla Letteratura che parla di nefandezze e omicidi sono stati attribuiti dei Colori, il Giallo e il Noir. Queste letture sono spesso considerate “leggere”, nonostante trattino la crudeltà degli uomini, e ci si concede di leggere “sotto l’ombrellone”.

 

La letteratura Gialla e Noir porta in sé una caratteristica specifica, il ripetersi narrativo di alcuni personaggi che ritornano costantemente: da Sherlock Holmes in poi Gialli e Noir hanno la peculiarità di narrarci mille avventure sempre degli stessi personaggi. Nella letteratura contemporanea quello che era un Personaggio solitario (Miss Marple) che tutt’al più si accompagnava con una spalla (Sherlock Holmes e Watson) si è evoluto e spesso è un intero commissariato a creare la narrazione e il lettore è stimolato a seguire le storie anche degli “Attori non Protagonisti” a cui ci si affeziona quasi nella stessa misura che al principale protagonista.

 

Al tempo stesso però ci sono vari scrittori o scrittrici che, come da tradizione, utilizzano per le loro narrazioni Lupi solitari o Coppie consolidate.

 

In questo progetto, che si compone di brevi presentazioni e veloci letture di libri Gialli e Noir, vengono esaminati cinque gruppi d’insieme e cinque investigatori solitari, o di coppia.

 

Il Commissariato di Montalbano, di Adamsberg, e dei Bastardi di Pizzofalcone, gli avventori del BarLume e il gruppo delinquenziale del Commissario Biagio Mazzeo verranno contrapposti al Commissario Ricciardi, a l’Ispettrice Pedra Delicado, a l’Avvocato Guerrieri a l’Alligatore e a Lisbeth Salander e nel dialogo con il pubblico verranno cercate le differenze e le comunanze.

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la Potenza della Materia, la Forza del Colore, la Poetica del Segno

la Potenza della Materia, la Forza del Colore, la Poetica del Segno

un progetto di Marina Zatta

 

Artisti:

Silvano Debernardi, Jeanfilip, Giovanni Mangiacapra, Armando Palumbo, Tina Parotti

 

Inaugurazione 1 luglio ore 18.30

 

Soqquadro presenta alla Galleria Gard una mostra dedicata ai maggiori “Strumenti” della creazione di un’opera d’Arte: la Materia, il Colore e il Segno. Una Materia densa o impalpabile, un Colore monocromo o uno spazio coloristico variegato, un Segno spesso o sottile, ogni scelta che un’Artista compie non si relazione solo all’estetica, ma crea le fondamenta del Racconto e del Pensiero.

 

Nel lavoro di Silvano Debernardi il Segno e la Materia coincidono nelle striature di pneumatici impresse sulla tela. Nell’opera esposta il rosso si fa contrasto allo sfondo, per sottolineare con forza la simbologia della segnalazione/segnaletica dei Fuochi che si diramano lungo la via.

 

Jeanfilip utilizza nelle sue tele forti contrasti di Colore narrati con una Materia densa, corposa, che non solo riempie la tela ma vi emerge, si sporge in opere spesso di grandi dimensioni che trascinano lo spettatore in molteplici sensazioni, con un gioco di invadenza dello spazio attraverso il Colore.

 

Giovanni Mangiacapra evolve una poetica del Colore, sviluppata da molti anni, con la scelta di un fondo “altro” che si fa prepotente ed integra la narrazione con la Materia del cartone riciclato, nuova e contemporanea, legandosi al discorso dell’EcoArte.

 

Armando Palumbo inserisce, nelle sue foto bianche e nere, brevi note di Colore sbiadito: in una delle foto la figura di un Uomo, rappresentato con un colore ingrigito, sdraiato davanti al mare solcato da una barca, si contrappone e compenetra con la Natura sottolineando la simbologia del Viaggio attraverso la sua personale staticità.

 

In questa mostra Tina Parotti espone i suoi fiori realizzati con sagome di legno: il bidimensionale diviene così   tridimensionale e l’utilizzo dei Colori vivi, arancio, rosso, viola, sottolinea con forza il gioco di lieve spessore, rimarcato dall’esposizione pendula che permette alle opere di ruotare.

 

Nel periodo espositivo si svolgeranno tre eventi letterari e un’esposizione di Moda e Accessori:

5 luglio e 12 luglio 2016 ore 19.00 “Se ne leggono di tutti i Colori!”

Brevi escursioni, veloci letture e quattro chiacchiere su la letteratura gialla e noir

Curatrice Chiara Calò

 

15 settembre 2016 ore 18.00 presentazione del libro: “Ai miei occhi” – Autrice Donna L’Ary – Edizioni Alpes – Presentazione di Marina Pompei

 

Date: dal 1 al 15 luglio e dal 1 al 15 settembre 2016

Orari 18.00/21.00

Galleria GARD via dei Conciatori 3/I

Info: cell. 333.7330045 – [email protected]www.soqquadroarte.it

 

Staff organizzativo: Silvia Cicio

Moda: Zero Spaccato – Dani Sol & Marina Zatta

Collaborazione letteraria: Libreria Ubik di Monterotondo

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WhatsArt! Talk Show Veritè sul mondo dell’arte

Evento Culturale e Artistico: WhatsArt! Talk Show Veritè sul mondo dell’arte, del design e della creatività.

Ideazione e Direzione Artistica: Pamela Cento.

Direzione Artistica Sezione Design: Vincenzo Pultrone.

Format Supervisor: Fabrizio Borelli.

Partecipazione straordinaria Live: Maurizio Baiata (Giornalista, Critico Musicale, Ufologo), Pino Mereu (Scrittore, Studioso di tradizioni popolari e Musicista), Federica Remotti (Manager Artistico, figlia di Remo Remotti), Luigi Parenti (Avvocato), Francesco Michea (Amministratore Delegato Zanotta) e Marta Zanotta (Responsabile marketing e comunicazione Zanotta).

Interviste in esclusiva: Aldo Masullo (Filosofo), Alfredo Rapetti Mogol Cheope (Autore, Pittore).

Con la partecipazione di: Alice Loda (Pittrice), Massimiliano Marianni (Videoartista), Rosario Nocera (Artista), Eleonora Rotolo (Videoartista), Betty Tarantola (Inviata WhatsArt!), Camillo Valle (Filmaker), Elementare Watson (portale web).

Staff: Elisabetta Di Giovambattista, Elisa Posella, Sara Ulivi.

Dove: Caffè Letterario, Via Ostiense 95, Roma (Metro Piramide).

Quando: Mercoledì 6 aprile 2016, dalle 19.30 alle 22.00

Diretta Streaming Internazionale: Mercoledì 6 aprile 2016, dalle 19.30 alle 22.00 sul sito www.whatsart.net

Info: www.whatsart.net

Diretta Streaming: Max Gordiani per OneMoreLab.

 

Nella circumnavigazione attorno e dentro di noi, si svilupperà il WhatsArt! del 6 aprile, che conferma le caratteristiche di dinamicità e l’essenza multiverso del format.

 

La seconda puntata di WhatsArt! contenitore multimediale e Talk Show Veritè dedicato al mondo dell’arte, della creatività e del design si snoda lungo la tematica del territorio inteso come natura e società, toccando per estensione tematiche come inquinamento, sostenibilità, artisti-simbolo di una città, abbattimento creativo dei muri della convenzionalità, territori violati, realtà fisiche e realtà “diversamente reali” e infine territorio come corpo e mente.

 

Sul palco, i protagonisti del talk show, commenteranno in diretta immagini, video di repertorio, opere di videoarte, cortometraggi e videointerviste.

 

L’apertura della sezione arte di WhatsArt! vede uno dei protagonisti della scena artistica underground italiana scomparso meno di un anno fa: Remo Remotti, colui che dai media è stato definito il simbolo di un territorio, nello specifico della Roma contemporanea. Con la figlia Federica Remotti, attraverso ricordi e contributi video cercheremo di conoscere il “sovversivo” Remo Remotti sia come uomo che come performer, pittore, drammaturgo, poeta, attore.

 

Maurizio Baiata, giornalista, critico musicale e ufologo tra i più accreditati d’Italia, ci porterà nei meandri del territorio “universale” sia da un punto di vista musicale che alieno nel senso letterale del termine.

 

Pino Mereu, scrittore e musicista, come esperto di tradizioni popolari ci parlerà dell’importanza del territorio in ambito musicale.

 

Nel corso della serata:

 

Aldo Masullo, uno tra i più importanti filosofi a livello internazionale, in brevi clip che costituiscono delle vere e proprie perle di filosofia, ci parla dell’importanza dell’arte e della cultura per un miglior vivere.

 

Alfredo Rapetti Mogol in arte Cheope, autore di canzoni per cantanti come Ivan Graziani, Adriano Celentano, Mango, Raf, Laura Pausini, vincitore di due Grammy Awards e pittore dalle esperienze internazionali, nella videointervista in esclusiva ci parla dell’importanza di sentirsi nella propria espressione artistica in accordo con il territorio del sè, quello costituito da ciò che siamo, sentiamo, sogniamo (videointervista realizzata dall’inviata WhatsArt! Betty Tarantola e dal filmaker Tony Giubilei).

 

L’Avvocato Luigi Parenti, dello Studio Legale Parenti, ci darà delucidazioni inerenti brevetto e territorialità.

 

WhatsArt! si occupa anche di arte e fisco: fiscalmente c’è differenza tra il vendere opere d’arte nel territorio virtuale dell’on-line piuttosto che presso lo studio dell’artista? Questa e altre domande troveranno le adeguate risposte con i commercialisti dell’innovativo portale Elementare Watson.

 

Alice Loda (Pittrice) nel suo videoritratto, realizzato seguendo i principi whatsartiani di video veritè e tecnologia low budget, ci sospira di quanto l’arte possa essere importante per esitere e restistere.

 

Massimiliano Marianni (Videoartista), con la sua opera di videoarte ci porta metaforicamente nei meandri della perdita dei punti di riferimento del proprio percorso, lì dove nascono paura e abbandono.

 

Rosario Nocera (Artista), con una videointervista skype, ci mostra come a volte la realtà debba essere ricreata per dare forma alla propria fantasia.

 

Eleonora Rotolo (Videoartista), mostra la forte esigenza del ritornare a essere parte integrante della natura.

 

Camillo Valle (Filmaker), con i suoi cortometraggi girati in Super 8, con immagini poetiche ed esteticamente potenti, ci parla di inquinamento e dell’importanza per l’uomo di fare qualche cosa davanti alla distruzione della bellezza del territorio.

 

Nella sezione talk show di WhatsArt! dedicata al design, Vincenzo Pultrone ci farà addentrare nel mondo del design con l’azienda Zanotta, indiscusso fiore all’occhiello del Design Made in Italy, i cui prodotti, nati dalle menti e dalla creatività dei più interessanti designer di fama internazionale (per citarne alcuni: Achille Castiglioni, Gae Aulenti, Marco Zanuso, Ettore Sottsass, Joe Colombo, Alessandro Mendini, Andrea Branzi, Carlo Mollino, Bruno Munari, Alfredo Haberli e Ross Lovegrove) si trovano esposti in una quarantina di musei internazionali (dal Moma di New York al Musée des Art Décoratifs di Parigi, al Victoria&Albert di Londra, al Tel Aviv Museum of Art). Con Francesco Michea (Amministratore Delegato Zanotta) e Marta Zanotta (Responsabile marketing e comunicazione Zanotta) parleremo di alcuni dei loro prodotti diventati dei must e di come un’azienda possa richiamare la tradizione guardando al futuro, anche per quanto concerne la sostenibilità sia da un punto di vista ambientale della natura che delle risorse umane.

 

WhatsArt! è un Format Multimediale Ideato e Diretto dal Critico d’Arte e Sociologa Pamela Cento che vede come Format Supervisor il regista di numerose trasmissioni RAI Fabrizio Borelli e la Direzione Artistica per la sezione Design di Vincenzo Pultrone, Architetto, titolare di negozi di architettura e design e ideatore e proprietario del Caffè Letterario di Roma.

 

WhatsArt! può essere seguito, mercoledì 6 aprile dalle 19.30 alle 22.00, direttamente al Caffè Letterario di Roma o in diretta streaming internazionale sul sito: www.whatsart.net

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Premio Art – secondo step

Esposizione di Arte Contemporanea: Premio Art

Direzione Artistica: Pamela Cento.

Artisti: Alessandra Bisi, Serena Casali, Enzo Crispino, Angela Greco, Gios Manakel,

Rosario Nocera, Gianluca Petrassi, Gina Pignatelli, Giacinto Luca Ruo, Francesco Sambati, Valeria Tedesco.

Staff: Elisabetta Di Giovambattista, Elisa Posella, Sara Ulivi.

Dove: Caffè Letterario, Via Ostiense 95, Roma (Metro Piramide).

Quando: da mercoledì 6 aprile al 27 aprile.

Inaugurazione: Mercoledì 6 aprile 2016, dalle 19.30 alle 22.00.

Info: www.premioart.it

 

Il 6 aprile prende avvio il Secondo Step del Premio Art Caffè Letterario che consentirà di ammirare per tre settimane opere realizzate tramite differenti generi e linguaggi artistici: dall’arte digitale alla fotografia, dalla pittura ad acrilico o a olio al mixed media.

 

In esposizione le opere di: Alessandra Bisi, Serena Casali, Enzo Crispino, Angela Greco, Gios Manakel, Rosario Nocera, Gianluca Petrassi, Gina Pignatelli, Giacinto Luca Ruo, Francesco Sambati, Valeria Tedesco.

 

Si può votare il proprio artista preferito, dal primo giorno di esposizione, nella sezione votazioni del sito www.premioart.it

 

La grande novità del Premio Art per la Quarta Edizione è quella dell’accostamento del Premio Art, tornato alla sua formula originale che mette l’arte visiva in primo piano, con WhatsArt! il Talk Show Veritè dedicato al mondo dell’arte, del design e della creatività il cui sviluppo coincide con l’inaugurazione del 6 aprile del Premio Art. Per l’ occasione numerosi saranno gli ospiti appartenenti al mondo dell’arte e della cultura che interverranno in loco o tramite interviste, la serata sarà trasmessa in diretta streaming internazionale sul sito Whatsart! sul sito www.whatsart.net

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AL CIRCOLO DEGLI ARTISTI DI TORINO L’ARTE DEL NUDO E DELLA SIMBOLOGIA NEI DECORI SEPOLCRALI DEL MONUMENTALE

L’inconsueta collettiva d’arte e fotografia sarà inaugurata a Torino, venerdì 30 ottobre. Sede d’eccezione, Palazzo Granari della Rocca e lo Sala Biblioteca dello storico Circolo degli Artisti, in Via Giambattista Bogino, 9, secondo piano, scala destra. Citofono: 4445 + campanello.
La mostra patrocinata dal CAUS – Centro Arti Umoristiche e Satiriche, dalla Città di Torino e dal Circolo degli Artisti di Torino, si protrarrà dal 30 ottobre al 14 novembre 2015, dal lunedì al sabato, ore 15,30-19.00; chiusura domenica, ingresso gratuito.

Torino, 26 ottobre 2015 *** “L’arte del nudo e della simbologia nei decori sepolcrali del Monumentale di Torino”, nasce da un’esperienza diretta di interpretazione artistica, legata a più visite al Cimitero Monumentale di Torino, nell’estate 2015.
La rassegna espositiva propone al visitatore una selezione d’immagini, suddivise in due sezioni, la prima è riservata al disegno, la seconda alla fotografia.

Nella “Sezione Disegno”, la maggioranza degli artisti presenta opere realizzate en plein air, ovvero in estemporanea; altri interpreti hanno preferito rielaborare in studio le opere precedentemente abbozzate. Diverse le tecniche utilizzate, su carta e cartoncino: gessetti, pastelli, matite, china, tempera, acquerello e carboncino.

Nella “Sezione Fotografia” gli autori hanno ritratto sculture e momenti trascorsi quest’estate, interpretando i soggetti secondo la propria prospettiva e sensibilità artistica.
Spirito Monumentale è anche il titolo del nuovo tour ideato dal CAUS, all’interno del principale camposanto subalpino, che si propone di condurre il visitatore alla scoperta dell’ironia nelle opere funerarie, visitando le edicole di personaggi che hanno lavorato rendendo grande l’umorismo, la satira e la comicità in vari settori dell’arte e della cultura.

Il “Nudo nell’arte funeraria del Monumentale di Torino”, su proposta del CAUS, è una visita aperta non solo ad artisti professionisti ma anche a quanti desiderino vedere ed apprezzare opere di nudi, realizzate da sommi artisti dell’800 e ‘900.

Espongono: Enrico Arata, Luciano Cappellari, Roberto Galdi, Gigi Galli, Titti Garelli, Fiore Giada, Italo Gilardi, Sara Gioda, Paola Egardi, Marco Ferrero, Loredana Fulgori, Attilio Lauricella, Sandro Lo balzo, Davide Ma bellini, Fabrizio Marchini, Plinio Martelli, Adriana Costa Mavaracchio, Delio Meinardi, Elisabetta Viarengo Miniotti, Giovanni Moscatelli, Franco Negro, Raffaele Palma, Annamaria Palombo, Rosa Quaglieri, Giuliana Baca Ruiz, Walter Tesio, Tullia Udovicich.

Da un’idea di Raffaele Palma
Contatti: [email protected]
Sito: www.caus.it

La mostra è patrocinata dal CAUS – Centro Arti Umoristiche e Satiriche, dalla Città di Torino e dal Circolo degli Artisti di Torino.

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A Spoleto Arte esposte le tele di Giuseppe Oliva

È stata ufficialmente prolungata fino al 27 agosto 2015 la grande mostra di “Spoleto Arte” con la curatela di Vittorio Sgarbi; è visitabile ad ingresso libero a Palazzo Leti Sansi, a Spoleto, tra via Arco di Druso e Piazza del Mercato. La direzione organizzativa è del manager della cultura Salvo Nugnes, presidente di Spoleto Arte. Tra le presenze di spicco in esposizione c’è il pittore Giuseppe Oliva che propone una serie di tele improntate all’informalismo astratto e materico e realizzate utilizzando la spatola al posto del pennello.

Nell’individuare i caratteri salienti del suo stile, è stato scritto: “Lo spirito creativo e la vena immaginaria si ribellano alle costrizioni mentali che l’apparenza e la scorza esterna delle cose nel loro realismo tendono ad imporre. Oliva è stimolato ad astrarre dagli aspetti contingenti, a compiere una sorta di scandaglio analitico del reale alla ricerca di un ordine codificato, costituito da schemi e strutture essenziali che non hanno bisogno di impalcature e orchestrazioni figurative per sprigionare la loro coinvolgente essenza contenutistica e per attirare e conquistare la curiosità e l’attenzione da parte dello spettatore“.

Inoltre si evidenzia: “Chi guarda viene indotto e sollecitato ad una forma d’interpretazione svincolata e scevra da filtri e barriere e viene lasciato assolutamente libero di percepire e recepire, nel massimo risveglio sensoriale, con un’interazione compenetrante. Da autentico artista guidato dall’anima, cede al bisogno viscerale di mostrare la sua visione, la sua consapevolezza d’essere e d’esistere, per condividerle con il fruitore“.

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Adam Marušić, Zara Pleasure. Luce, linea e colore. Vibrazioni dal cielo della Dalmazia.

SpazioCima è lieto di presentare

Adam Marušić, Zara Pleasure
Luce, linea e colore. Vibrazioni dal cielo della Dalmazia.
A cura di Romina Guidelli

Inaugurazione giovedì 25 giugno 2015 ore 18.30 – Dal 25 giugno al 9 luglio 2015
Orari di apertura al pubblico della mostra: LUN/VEN dalle 15 alle 18. SAB/DOM su appuntamento. Ingresso Gratuito.
In questa nuova mostra del maestro dalmata a Roma, saranno esposte 10 opere inedite appartenenti alla sua ultima ricerca. Sulla tela, tra l’olio e gli acrilici, nelle carte incollate imbevute di colore e vento, Adam dipinge le vibrazioni della luce sotto il cielo di Zara. E’ la luce l’elemento fondamentale e il motore della ricerca dell’artista. La sua pittura interpreta l’istante in cui questa tocca gli elementi che compongono lo scorcio di un paesaggio o l’oggetto casuale che entra a far parte dell’inquadratura, rendendoli soggetti vivi e partecipi di un tempo presente: il tempo d’accadimento dell’opera. Ogni profilo ritratto appare protagonista esclusivo, eppure, la sua presenza al primo colpo d’occhio è quasi impercettibile, perché l’opera è pervasa dalla mutazione cromatica offerta dal cielo custode del tempo. Una ricerca che ferma l’immagine pittorica in una condizione di sospensione estetico-onirica perché fatalmente partecipata e che, allo stesso tempo, non risparmia l’occasione dell’esperienza della mimesi. “I colori di Adam Marusic si dividono e si mescolano a tempi alterni sulla tela, scanditi dal ritmo imposto dalle perpendicolari impresse come guida di un tempo in divenire che accade nell’esatto momento della creazione, eppure, comunica il suo ineluttabile trascorrere. Ecco perché quando il crepuscolo raggiunge il culmine, la luce prorompe e la linea cambia liberandosi dallo schema ordinato per abbandonarsi al segno che, raggiunto l’apice di un Sublime delirio, esplode. Allora, la pittura di Marusic, appare come un frammento prezioso del tempo, un intervallo assoluto e partecipato in cui passa la vita, sotto il cielo di Zara”.
Saranno presenti alla mostra il presidente del consiglio comunale di Zara Draden Grgurovic, il direttore dell’ente turistico di Zara Svonko Supe e i rappresentanti dell’ambasciata croata a Roma.
SPAZIO CIMA – Via Ombrone, 9 Roma, Italy – Contacts: [email protected] – www.spaziocima.it

SCHEDA TECNICA MOSTRA
ADAM MARUŠIĆ_ZARA PLEASURE
Inaugurazione: giovedì 25 giugno ore 18.30
Date: dal 25 giugno al 9 luglio 2015
Orari di apertura della mostra: LUN/VEN dalle 15 alle 18. SAB/DOM su appuntamento. Ingresso Libero.
Artista: Adam Marušić
Curatore: Romina Guidelli
Numero Opere: 10
Genere: pittura
Catalogo: testo a cura di Romina Guidelli
grafica a cura di Spazio Cima
Sede: SPAZIO CIMA, Via Ombrone, 9 Roma, ITALY
Info Sede: www.spaziocima.it – [email protected]
Partners Istituzionali: Comune di Zara, Ente per il Turismo di Zara, Comunità degli italiani di Zara, Unione Italiana, Università Popolare Trieste.
Sponsor Tecnici: Mediatis – Wine in Motion, Azienda agricola Terre di Sapori e di Saperi
Ingresso Gratuito

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La “Milano Art Gallery” di Venezia ospita Amanda Lear e la sua personale creatività

L’esclusivo contesto veneziano del “Milano Art Gallery Pavillion” in Calle dei Cerchieri 1270, zona Dorsoduro, è la location ospitante dell’attesissima mostra personale di Amanda Lear dal titolo “Passioni”, inaugurata con grande successo il 13 giugno, che rimarrà allestita fino al 14 luglio, con la gestione organizzativa del manager della cultura Salvo Nugnes, presidente di “Spoleto Arte”. In esposizione una corposa carrellata di suggestivi dipinti appartenenti alla vulcanica Lear, personalità spumeggiante di fama internazionale, dallo spiccato talento e dal vivace spirito d’inventiva, che si ispira a tematiche eterogenee e molto stimolanti nella chiave interpretativa.

Vittorio Sgarbi di lei ha dichiarato: “È una figura interessante nel mondo dell’arte, direi che il suo stile si avvicina alla transavanguardia, ne è un’anticipazione. Potrei trovare delle similitudini con Sandro Chia. Anche il messaggio legato all’arteterapia e alla cromoterapia, sul quale lei rimarca, mi sembra interessante“.

Philippe Daverio, nel raccontare l’amicizia che lo lega da lunga data alla Lear, ha spiegato: “La cara Amanda è diventata veramente grande ed ha vissuto in modo particolare. La conosco molto bene, perché veniva da me in galleria ancora 30 anni fa e la sua arte, così originale e spiritosa, corrisponde appieno con la sua persona e la sua singolare e frenetica vita. È un personaggio molto creativo e molto alternativo“.

Giordano Bruno Guerri invece ha evidenziato: “L’influenza di un mentore e pigmalione eccelso come Salvador Dalì è indiscutibile. Per me sono stati una coppia esemplare, perfetti nel loro equilibrio di artisti creativi. Potrei dire, che sono stati una coppia a modello appartenente a quel filone di storie d’amore sempre speciali e mai banali. Immagino, che Dalì ovunque si trovi, sia pienamente soddisfatto e compiaciuto della sua musa e dell’importante percorso“.

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Durante l’imperdibile mostra “Spoleto Arte” Lolita Rinforzi presenta il suo ultimo libro “Un cuore in trasparenza”

La rinomata poetessa umbra Lolita Rinforzi sarà protagonista dell’evento di presentazione del suo ultimo libro di successo, dal titolo “Un cuore in trasparenza”, che si terrà presso il sontuoso edificio nobiliare di Palazzo Leti Sansi, nel cuore dell’incantevole Spoleto, in data domenica 12 luglio 2015 alle ore 17.00, con la gestione organizzativa del manager della cultura Salvo Nugnes, direttore di “Spoleto Arte”. L’importante appuntamento culturale si svolgerà in concomitanza con l’allestimento della mostra di “Spoleto Arte” che raccoglie in esposizione un parterre di grandi nomi di spicco del panorama odierno, tra i quali la carismatica Amanda Lear, sotto l’autorevole ed esperta curatela di Vittorio Sgarbi.

Questo testo è il suo primo audio-libro, dopo una serie fortunata di scritti in versi, che hanno riscosso ampio consenso. La scelta di superare il classico e tradizionale formato del libro di poesie, spiega l’autrice, “deriva dalla volontà di creare qualcosa di vivo ed emozionante. La musica e le parole si fondono insieme, creando un’atmosfera speciale, un magico insieme di poesia, musica e interpretazione. Non può tuttavia mancare un testo scritto, che consenta al lettore-ascoltatore di seguire con gli occhi lo scorrere dei versi“. Si tratta di un’opera “tutta umbra” nata dai memorabili incontri, che la poesia le ha reso possibile, prima con un musicista di fama internazionale, come il maestro Mastrini e poi con un affermato attore del calibro di Claudio Carini.

Il libro si apre con la significativa prefazione del Prof. Alberto D’Atanasio, docente di Arte e di Linguaggio visivo e caro amico della Rinforzi, il quale scrive: “La potenza di una poesia si vede nella capacità di dare vita ai sentimenti, alle sensazioni, alle emozioni. Nelle poesie di Lolita le parole risvegliano l’anima ed evocano immagini. Quando i versi riescono a muovere la persona senza età, che abbiamo dentro di noi, ci rendiamo conto di essere davanti a un vero poeta”. E prosegue rimarcando: “Le poesie di Lolita sono brani da leggere, sussurrando le parole per poi socchiudere gli occhi, così da immaginare l’inimmaginabile, il sublime, il fantastico“.

La Rinforzi è l’unica donna poetessa ad aver ricevuto la pregevole nomina di Dama dei Cavalieri di Malta appartenenti alla Confederazione dei Cavalieri Crociati, attribuitale proprio per i suoi elevati meriti alla poesia.

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La poesia incontra “Spoleto Arte” con la presentazione di “Un cuore in trasparenza” della Rinforzi

La magnifica cornice del sontuoso Palazzo Leti Sansi, nel centro storico spoletino, farà da contesto ospitante alla presentazione del suggestivo libro di poesie di Lolita Rinforzi, dal titolo “Un cuore in trasparenza” (Futura Edizioni). L’evento è fissato per domenica 12 luglio 2015 alle ore 17.00, con l’organizzazione del manager della cultura Salvo Nugnes. La grande mostra collettiva di “Spoleto Arte” curata dal Prof. Vittorio Sgarbi, fungerà da prezioso contorno artistico all’interessante iniziativa culturale.

 

Il testo è corredato da un apposito cd in versione audio, attraverso cui è possibile non soltanto leggere, ma anche ascoltare le poesie, interpretate magistralmente dall’attore Claudio Carini e accompagnate dalla coinvolgente musica del pianista Maurizio Maestrini, il tutto riunito in un’armoniosa commistione. Al riguardo la poetessa racconta: “Ho conosciuto il maestro Maestrini durante un concerto ad Assisi e mi sono subito innamorata della sua musica, che con grande semplicità rappresenta una speciale congiunzione tra classico e contemporaneo. Grazie all’ispirazione portata dalle sue note coinvolgenti è nato questo lavoro“.

 

La Rinforzi è nativa di Perugia e risiede ad Assisi. Con orgoglio e fierezza è entrata ufficialmente a fare parte della Confederazione dei Cavalieri Crociati, è una dama dei Cavalieri Malta. Questo riconoscimento prestigioso le è stato conferito grazie alla poesia. È tra le poche donne e l’unica poetessa ad avere ricevuto tale onorificenza. Da sempre è appassionata di poesia e scrivere in versi le permette di manifestare ed esprimere la sua innata vena creativa. La Rinforzi spiega: “Mi affascina tutto ciò che arricchisce la mia persona e ho l’entusiasmo di un adolescente nell’apprendere le cose“.

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“Spoleto Arte”: confermata la partecipazione della Befani alla mostra curata da Sgarbi

Dal 27 giugno al 27 luglio 2015 il Palazzo Seicentesco Leti Sansi, situato nel cuore di Spoleto, in Piazza del Mercato, ospiterà la mostra “Spoleto Arte”, in concomitanza col Festival dei 2 Mondi, manifestazione d’interesse internazionale che ogni anno fa convergere migliaia di turisti nella città umbra. L’esposizione, organizzata dal manager della cultura Salvo Nugnes e a cura dell’autorevole Vittorio Sgarbi, prevede il vernissage inaugurale alle ore 18.30 di sabato 27 giugno, con la presenza straordinaria del Prof. Sgarbi e della carismatica Amanda Lear, che espone in tale mostra alcune sue caratteristiche creazioni pittoriche.

Oltre ai dipinti della Lear, troviamo un selezionato gruppo di opere di artisti contemporanei, tra cui quelle di Tiziana Befani, artista romana specializzata anche nel settore pubblicitario ed editoriale.

La critica apprezza molto il suo “mix” tra arte e grafica; così, Giacomo D’Anna, noto giornalista, spiega: «Dal tiepido incrocio di tane mentali e scorci di manufatti alterati, l’artista lascia l’idea di cosa “sarà” in quel luogo abbandonato dalla stessa mano creatrice all’impronta di una verità di simboli impercettibili o di castelli costruiti sull’impervio passaggio di fiumi e scintille.[…]Tra le tappe della sua avventura artistica c’è una svolta segnata dalla scoperta delle nuove e infinite possibilità del digitale con cui ha coniugato tutto il suo repertorio artistico in un nuovo e originale modo di fermare i frammenti del suo mondo e della sua poetica».

Domenico Guzzi scrive di lei: «I quadri di Tiziana Befani sono “luoghi ove tutto accade”. O, più da presso alla suggestione dei dipinti, “ove tutto è accaduto”. Poiché certa immobilità dell’atmosfera, certa immobilità degli stessi animali, concepiti come sorta di monumenti di sé stessi; certa emblematica presenza, altresì, di elementi architettonici a formulare singolari sinergie con altri, indubbiamente naturali in una condizione, tuttavia, talmente composita da renderci in una situazione d’attesa; non fa che offrire la sensazione di un effetto pietrificato ed allarmante. Come se ogni cosa fosse osservata in seguito alla catastrofe. Quel che si vede dunque, è ciò che rimane al di là della rovina».

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L’artista contemporanea Solveig Cogliani parteciperà a “Spoleto Arte” a cura di Sgarbi

Il centro storico della città umbra di Spoleto ospiterà dal 27 giugno al 27 luglio 2015 l’esclusiva mostra “Spoleto Arte”, allestita nel secolare Palazzo Leti Sansi, in Piazza del Mercato. L’evento, con vernissage in data sabato 27 giugno alle ore 18.30, è organizzato dal manager della cultura Salvo Nugnes e curato dall’illustre Vittorio Sgarbi, ospite d’onore della serata insieme ad Amanda Lear, personalità poliedrica, attrice, cantautrice, presentatrice televisiva, ma anche originale pittrice ed espositrice in questa stessa mostra.

“Spoleto Arte” sarà allestita in concomitanza del Festival dei 2 Mondi, manifestazione che darà maggiore visibilità agli artisti contemporanei che espongono alla prestigiosa mostra le loro opere.

Tra questi troviamo la pittrice Solveig Cogliani, di cui scrive il Prof. Strinati: «La Cogliani è una pittrice che si è sempre guardata intorno raccogliendo spunti alla rappresentazione attinti dalle sue esperienze immediate desunte dall’osservazione dei luoghi e degli spazi in cui si trova a vivere e operare. Siamo adesso al Vittoriano e allora immediatamente vengono evocate immagini di presenze solenni visibili nell’area circostante.[…] C’è, nella pittura della Cogliani, il costante quesito inerente alla identificazione e all’identità. L’artista rappresenta con viva icasticità le cose e le persone ma tende a incuneare nella mente di chi guarda la dimensione pressoché opposta della sparizione e della perdita di quella identità che pure di fatto ci qualifica in questo mondo. […] La pittura della Cogliani ci appare per quello che è, un autentico inno alla pace e alla bellezza viste attraverso il filtro di una ricostruzione cromatica di luoghi e situazioni nel contempo amati e minacciati. Merito dell’artista è quello di farci vedere la realtà con i suoi occhi, che sono occhi di riscatto, pacificazione, quiete interiore e, per ricordare un passo celeberrimo della Tosca di Puccini, di “recondita armonia”».

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Materia: memoria e metafore

in occasione della Notte Europea dei Musei 2015

sabato 16 maggio, ore 21.00

inaugurazione mostra

Ariela Böhm

Materia: memoria e metafore

Museo Ebraico di Bologna

16 maggio – 26 luglio 2015

intervengono

Franco Bonilauri, storico dell’arte, già Università di Parma e già Direttore MEB

Gino Fienga, Direttore rivista con-fine Arte&Cultura

 

con il patrocinio di Adei Wizo Bologna

 

seguirà brindisi con l’artista

 

Sabato 16 maggio 2015, alle ore 21, al Museo Ebraico di Bologna – via Valdonica 1/5 – Guido Ottolenghi, presidente MEB e Vincenza Maugeri, direttore MEB, invitano all’inaugurazione della mostra ARIELA BÖHM Materia: memoria e metafore.

La mostra si inserisce nell’XI° edizione della Notte europea dei Musei, evento che intende valorizzare la cultura presso i popoli dell’Unione e che ha ricevuto il patrocinio del Consiglio d’Europa, dell’Unesco e dell’ICOM.

 

La scelta di Ariela Böhm per questa mostra al MEB ha sicuramente un profondo significato, in quanto è tra le poche artiste che da sempre lavora, con forte impegno, intorno al tema della propria appartenenza religiosa e culturale. Gran parte del suo lavoro orbita intorno alla scrittura e al desiderio di renderle omaggio.

 

La metodologia di ricerca espressiva di Ariela Böhm narra la storia, l’evoluzione umana nel suo farsi cultura e nella storia del sé, nei percorsi personali, intrecciati, indistinguibili e al tempo stesso unici. Dal generale al particolare e poi di nuovo all’indietro, tracciando piste polisemantiche di conoscenza, percorse da chi, interpretando, trasforma e trasformando ricrea.

L’invenzione dell’alfabeto e la nascita della scrittura vengono interpretati dall’artista come urgenza e discrimine dell’umanità, come perimetro e contatto con il mondo interiore, come distanza dall’indistinto e dal primordiale dell’infanzia della specie e dell’individuo. I testi biblici in ebraico, emergendo da una matrice naturale, creano un dialogo che ne rispetta le leggi e i meccanismi; dal loro dialogo nasce la metafora che descrive il paesaggio interiore.

Come ci dice l’artista stessa : “All’alba della scrittura è un omaggio all’invenzione che ci ha traghettato dalla preistoria alla storia; in particolare all’invenzione dell’alfabeto che, circa 3600 anni fa, ha prodotto il simbolo per eccellenza, il suono che si fa forma, la forma che disegna il pensiero, il pensiero libero dal suo pensatore…Questi “reperti” che sembrano raggiungerci da un remoto passato sono pagine metaforiche, pagine di terra, di fuoco e di luce che ci vogliono rammentare l’armonia dei primi passi di un “metodo” che, sebbene ci possa apparire scontato, ha cambiato la storia del mondo”.

 

Il supporto materico di questa produzione artistica è costituito da terracotta a tecnica Raku che, con la luminosità corrusca di frammenti emersi da un passato remoto, si propongono quali elementi provanti, in fissazione seriale, di una singolare vicenda umana sub specie scripturae. La tecnica ceramista adottata da Ariela è un’antica arte d’importazione cinese o coreana, affermatasi in Giappone fra il 1570 e il 1590 ad opera della celebrata dinastia dei Raku.

Nel Raku, Ariela Böhm trova il materiale e la tecnica che meglio si prestano ad esprimere la sua visione complessa e al contempo essenziale, evidentemente segnata dalla conoscenza profonda del materiale biologico. Questa predilezione non le preclude comunque la continua ricerca e lo studio di nuove tecniche.

Sicuramente la scelta di un materiale plasmabile come la ceramica, che nasce morbido, diventa fragile e consente un’alta definizione, racconta il desiderio di traducibilità dei sistemi complessi. Ariela, inoltre, ricostruisce tavole nelle quali trova congeniale inserisce frammenti testuali in ebraico presi dai libri sacri della sua tradizione religiosa.

 

Le opere in mostra al Meb sono rappresentative di alcuni filoni seguiti dall’artista nel corso degli anni: “Recisione impossibile”, “Pagine Oscure” e “All’alba della scrittura”.

Saranno esposte anche alcune formelle da “Che la memoria di ciò che è stato si fonda con la materia che ospita il nostro pensiero”, opera sulla Shoah, che sta alla base dello studio per il monumento agli ebrei deportati realizzato a Bolzano nel 2004.

 

Il percorso della mostra si completa con la proiezione di tre video;

– “Rachamim. Le lacrime delle madri creano la compassione nel mondo” – 2013: in quest’opera l’acqua è la materia prima, l’alfabeto con cui l’artista ha deciso di raccontare questa storia.

– “Terzo Giorno” – 2014: il video prende spunto dallo sviluppo israeliano della tecnica della coltivazione goccia a goccia, che ha permesso letteralmente di trasformare il deserto in terra coltivabile azzerando lo spreco dell’acqua.

– “Addensamenti” – 2010: un progetto nasce da una riflessione su quel midrash che, interpretando le prime parole della Torah narra che il Signore prima creò l’alfabeto e con esso creò poi il mondo.

 

Ariela Böhm nasce a Roma e, dopo la laurea in Scienze Biologiche, lavora per qualche anno, in qualità di borsista, sotto la direzione della professoressa Rita Levi Montalcini all’Istituto di Biologia Cellulare del CNR a Roma.

Negli anni del liceo intraprende il suo percorso artistico privilegiando come mezzo espressivo le tecniche della ceramica. Studia in seguito tornitura, tecnica Raku, decorazione, teoria degli smalti, vetrate artistiche, glass fusing e incisione. Frequenta il corso di scultura tenuto dal prof. Mongelli all’Accademia di Belle Arti di Roma. Frequenta la fonderia Anselmi presso la quale realizza un monumento in bronzo.

L’evoluzione della sua opera si dipana nell’uso combinato di materiali di diversa natura, in cui il dialogo fra gli elementi esprime il significato dell’opera stessa. L’incessante sperimentazione dei materiali più adatti all’opera che vuole realizzare la porta ad utilizzare il silicone per il ciclo di opere sul moto ondoso e, nel 2004, ad ideare, con il collega Rino Regoli, la tecnica delle “Ombre di luce”.

L’uso di un materiale trasparente, deposto sulla superficie interna di una lastra di vetro, permette, concentrando la luce che lo attraversa, di proiettare sulla superficie sottostante, un’”ombra” paradossalmente più luminosa del fondo su cui è proiettata. Da qui la scelta dell’ossimorico nome “ombre di luce” per questa tecnica che permette effettivamente di dipingere con la luce.

Vive e lavora a Roma. www.arielabohm.it

In occasione della Notte Europea dei Musei, sarà possibile visitare anche la sezione permanente del museo ebraico, dalle ore 21 alle 23, con ingresso libero

Orari: da domenica a giovedì 10.00-18.00 | venerdì 10.00-16.00 | sabato e festività chiuso

 

Per informazioni: Museo Ebraico di Bologna Via Valdonica 1/5 tel. 051 2911280 [email protected]

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Sindone. Il telo sepolcrale attraverso le opere d’arte del Cimitero Monumentale di Torino

Nuovo itinerario del Caus, commentate da Raffaele Palma, nei mesi di maggio e giugno. Il tour ripercorre la storia del telo funebre (quindi anche della Sindone) attraverso un’attenta analisi delle opere scultoree e degli affreschi realizzati da grandi artisti, i cui capolavori adornano alcune tombe del Cimitero Monumentale nel capoluogo subalpino.

Torino, 9 maggio 2015 **** Il Caus Centro Arti Umoristiche e Satiriche, associazione culturale no profit, da oltre 30 anni propone tour artistici e culturali in Torino e in Piemonte. L’associazione vanta un ricchissimo calendario di percorsi tematici, legati alla scoperta della simbologia nei decori architettonici e nei monumenti.

Nei mesi di maggio e giugno, la ricerca si arricchisce con un tour integrativo e complementare, che intende raffrontare le simbologie sino ad ora, trattate relative agli affreschi Sindonici, sulle facciate di chiese e palazzi, con quelle delle architetture funerarie del Cimitero Monumentale.

Emblematico, dunque, il titolo “Sindone il lenzuolo funebre. Il telo sepolcrale attraverso le opere d’arte del Cimitero Monumentale di Torino”. Si tratta di un itinerario, commentate da Raffaele Palma, che ripercorre la storia del telo funebre (quindi anche della Sindone) attraverso un’attenta analisi delle opere scultoree e degli affreschi realizzati da grandi artisti, i cui capolavori adornano alcune tombe del Cimitero Monumentale di Torino.

Il percorso
Area primitiva sud – est, terza ampliazione ovest e nord, settima ampliazione viale centrale.

Le Date
Maggio : lunedì 11 – lunedì 18 – sabato 23 – domenica 24 – lunedì 25 – sabato 30 – domenica 31
Giugno: lunedì 1 – sabato 6 – domenica 7 – lunedì 8- lunedì 15 – lunedì 22- lunedì 29

Ritrovo
Davanti all’ingresso principale di Corso Novara 135, alle ore 13,45. Termine visita ore 16,00.

Prenotazioni
Prenotazione via mail [email protected] o via sms da cellulare al 3396057369, entro tre giorni antecedenti la visita e indicante nomi e cognomi delle persone interessate al tour, nonché i numeri di cellulare e la data prescelta. Gli iscritti riceveranno conferma della data tramite mail o sms il giorno prima dell’inizio del tour.

Durata e costo
Il nuovo percorso durerà oltre due ore, al costo di 10 euro a persona. Sconto del 50% per convenzioni: vedi home www.caus.it.

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