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I vincitori dell’XI edizione del “Premio Tarquinia Cardarelli”

 

Lo scrittore Piergiorgio Bellocchio è il vincitore dell’XI edizione del “Premio Tarquinia Cardarelli” per la critica italiana. Gli altri riconoscimenti sono andati al filologo e critico Pier Vincenzo Mengaldo, per la storia della letteratura e della filologia, alla poetessa Patrizia Cavalli, per la poesia, a Donzelli Editore, per l’editoria di qualità.  Ai critici Gloria Ghioni, Matteo Marchesini e Paolo Di Paolo è stato assegnato il premio per la critica militante under 35. La cerimonia di premiazione si svolgerà sabato 8 dicembre, alle ore 18.00, nella suggestiva chiesa di Santa Maria in Castello. A condurla sarà il brillante giornalista Franco Di Mare. Durante la serata sarà assegnato il riconoscimento per le migliori recensioni su Il trono vuoto (“Premio Campiello Opera Prima”) di Roberto Andò, scritte dagli studenti degli istituti I.I.S. “Vincenzo Cardarelli” di Tarquinia e l’I.S.I.S. “Carlo Alberto Dalla Chiesa” di Montefiascone. Presieduto da Massimo Onofri, e con una giuria formata da Raffaele Manica e FilippoLa Porta, il “Premio Tarquinia Cardarelli” ha acquisito sempre più autorevolezza sul piano nazionale e internazionale ed è l’unico in Italia a unire le varie facce della critica: straniera, italiana, filologia e storia della letteratura, opera prima.

 

La cerimonia di premiazione è aperta al pubblico.

 

Il “Premio Tarquinia Cardarelli” è organizzato dall’Amministrazione Comunale, con l’alto patronato della Presidenza della Repubblica e della Presidenza del Consiglio dei Ministri, il sostegno della Regione Lazio, della Provincia di Viterbo, della Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia di Viterbo, della Camera di Commercio Viterbo, di Unindustria, della Cassa Edile Viterbo, di Porti di Roma e del Lazio e dell’Enel.

 

 

 

 

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Piperno e di Consoli a “Incontri con l’autore”

“Incontri con l’autore” proporrà sabato 10 novembre due prestigiosi appuntamenti: alla mattina, alle ore 11.00, Alessandro Piperno, vincitore del “Premio Strega” con Inseparabili (Mondadori, 2012), dialogherà con gli studenti dell’I.I.S. “Vincenzo Cardarelli”; il pomeriggio, alle ore 18.00, nella sala consiliare del palazzo comunale, il direttore del premio Massimo Onofri e il critico Filippo La Porta converseranno con Andrea di Consoli, autore de La collera (Mondadori, 2012). Alessandro Piperno risponderà alle domande dei ragazzi su Inseparabili, libro in cui riporta in scena la famiglia Pontecorvo, già conosciuta nel precedente Persecuzione, per ripercorrere le vite di Filippo e Samuel dopo la dolorosa morte del padre Leo Pontecorvo e per raccontarci le loro vicende esistenziali sempre influenzate dalla vergogna del passato tra successo e sconfitta.  Andrea di Consoli farà conoscere la storia di Pasquale Benassìa, calabrese antimeridionale, operaio e fascista, meschino e sognatore, che finisce negli anni Settanta per andare a lavorare a Torino, alla FIAT, ed essere costretto a ritornare nella sua terra, e attraverso di essa l’oscura malattia di un’Italia, oggi come quarant’anni fa, insoddisfatta e aggressiva, umorale e fiera. Alessandro Piperno ha raggiunto la notorietà grazie a Con le peggiori intenzioni (Mondadori, 2005), vincitore del “Premio Viareggio” e del “Premio Campiello Opera Prima”, e ha dato poi alle stampe Persecuzione, primo volume del dittico II fuoco amico dei ricordi (Mondadori, 2010). Andrea Di Consoli ha pubblicato le raccolte poetiche Discoteca (Palomar, 2003) e La navigazione del Po (Aragno, 2007), il libro di racconti Lago negro (L’Ancora del Mediterraneo, 2005), il romanzo Il padre degli animali (Rizzoli, 2007), vincitore tra l’altro del “Premio Mondello” e del “Premio Grinzane Cavour”. “Incontri con l’autore” è una manifestazione organizzata dal Comune di Tarquinia, nell’ambito del “Premio Tarquinia Cardarelli”, con il sostegno della Regione Lazio, della Provincia di Viterbo, della Camera di Commercio Viterbo, di Unindustria, della Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia di Viterbo e della Cassa Edile Viterbo.

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Mogol, di Consoli e Matteucci a “Incontri con l’autore”

Mogol, Andrea di Consoli e Rosa Matteucci: tre assoluti protagonisti del panorama culturale nazionale per il secondo mese di “Incontri con l’autore”, che si chiuderà con un evento davvero unico: l’inaugurazione il 24 novembre della nuova sede della biblioteca comunale nel prestigioso Palazzo Bruschi Falgari e l’intitolazione a Vincenzo Cardarelli. La sala consiliare del palazzo comunale sarà (ore 18.00, ingresso libero) il salotto della manifestazione, che vedrà ancora partecipare il direttore del premio Massimo Onofri e, alternarsi alla conduzione, il critico e giornalista Filippo La Portae il critico Raffaele Manica. Paroliere per eccellenza della musica italiana, autore di canzoni indimenticabili e recente vincitore del “Premio speciale della Giuria” del “Premio Giuseppe Dessì”, Giulio Rapetti Mogol sarà ospite il 3 novembre e colloquierà con Raffaele Manica. Scrittore, critico e giornalista, Andrea di Consoli presenterà il 10 novembre il suo ultimo lavoro La Collera (Rizzoli, 2012). Insieme a Filippo La Porta introdurrà il pubblico nel mondo di Pasquale Benassìa, calabrese disprezzante della povertà e del Sud che si trasferisce a Torino negli anni Settanta, attraverso cui raccontare l’oscura malattia di un’Italia, oggi come quarant’anni fa, insoddisfatta e aggressiva, umorale e fiera. Scrittrice, editorialista e attrice, più volte vincitrice del “Premio Ginzane Cavour” e finalista del “Premio Strega”, Rosa Matteucci converserà il 17 novembre con Filippo La Porta su Le donne perdonano tutto tranne il silenzio (Giunti, 2012), storia dei destini incrociati di due donne, un’attrice giovane non protagonista e una matura giornalista free lance, inconsapevoli interpreti di una sceneggiatura in cerca d’autore e di un lieto fine. “Incontri con l’autore” è una manifestazione organizzata dal Comune di Tarquinia, nell’ambito del “Premio Tarquinia Cardarelli”, con il sostegno della Regione Lazio, della Provincia di Viterbo, della Camera di Commercio Viterbo, di Unindustria, della Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia di Viterbo e della Cassa Edile Viterbo.

 

 

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Edoardo Albinati a “Incontri con l’autore”

C’era una volta un’Italia attiva e industriosa, attraverso cui scorrazzavano sulle loro Alfa Romeo uomini di multiforme ingegno: gli imprenditori. L’ingegner Albinati era uno di questi, prototipo di una razza al tempo stesso serissima e scanzonata, di pionieri del benessere e fumatori accaniti. Ma la sua spinta vitale all’improvviso cambia di segno trasformandosi in malattia, che lo divora e se lo porta via. Vita e morte di un ingegnere (Mondadori, 2012) è l’ultimo romanzo di Edoardo Albinati che sarà sabato 27 ottobre ospite a “Incontri con l’autore”. Lo incontreranno nella sala consiliare del palazzo comunale, alle ore 18.00, il direttore del “Premio Tarquinia Cardarelli” Massimo Onofri e il critico letterario Raffaele Manica. Vincitore del “Premio Giuseppe Dessì” e del “Premio Letterario Internazionale Mondello”, lo scrittore racconta in questo libro le vane speranze, e poi i tentennamenti, gli slanci e i rimorsi del padre, inseguendone la parabola umana negli anni dell’affermazione e poi nel doloroso epilogo. Le sue pagine ridanno vita a una generazione di uomini instancabili che hanno costruito e al tempo stesso disfatto la loro vita, pagando questa impresa con un’incolmabile distanza dai propri figli. Edoardo Albinati ha pubblicato libri di narrativa e poesia, tra cui Il polacco lavatore di vetri (Longanesi, 1989), Orti di guerra (Fazi, 1997), Maggio selvaggio (Mondadori, 1999), 19 (Mondadori, 2000), Sintassi italiana (Guanda, 2001), Il ritorno (Mondadori, 2002), Svenimenti (Einaudi, 2004), Tuttalpiù muoio, scritto assieme a Filippo Timi (Fandango 2006), Guerra alla tristezza! (Fandango 2009). Dal 1994 lavora come insegnante presso il penitenziario di Rebibbia a Roma. “Incontri con l’autore’” è una manifestazione organizzata dal Comune di Tarquinia, nell’ambito del “Premio Tarquinia Cardarelli”, con il sostegno della Regione Lazio, della Provincia di Viterbo, della Camera di Commercio Viterbo, di Unindustria, della Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia di Viterbo e della Cassa Edile Viterbo.

 

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Maria Rosa Cutrufelli a “Incontri con l’autore”

Maria Rosa Cutrufelli sarà il secondo ospite della rassegna letteraria “Incontri con l’autore”.  Nella sala consiliare del palazzo comunale sabato 13 ottobre, alle ore 18.00, la scrittrice e giornalista siciliana presenterà al pubblico I bambini della Ginestra, dialogando con il direttore del “Premio Tarquinia Cardarelli” Massimo Onofri e il critico Raffaele Manica. Il romanzo si apre il primo maggio 1947 a Portella della Ginestra: la prima strage di Stato, i suoi morti, il dolore che ne segue e Salvatore Giuliano sono raccontati attraverso gli occhi di due ragazzini, Lillo ed Enza. A lui uccidono il padre, lei vede in faccia i banditi. Sono I bambini della Ginestra. Tra la rabbia per l’indifferenza e per le menzogne pubbliche e private, Lillo ed Enza crescono segnati da questo trauma. Un’esperienza che li unisce e, al tempo stesso, li divide. Fino al 1972, alla vigilia della sentenza che almeno in parte renderà loro giustizia. «Ho sempre tenuto presente che Portella resta ancora oggi sotto il segno della strage di Stato, il mio romanzo parte da qui. Dal silenzio di quelli che inaugurarono col loro sangue la storia della prima repubblica. ha dichiarato la scrittrice alla presentazione del romanzo presso il Mondadori Multicenter di Palermo Non è un libro senza speranza. Volevo dare una voce alle vittime senza nome e senza volto, a chi non è morto ma ha avuto la vita per sempre segnata». Maria Rosa Cutrufelli ha pubblicato altri quattro romanzi: La Briganta (La Luna, 1990), Complice il dubbio (Tropea, 1992) e D’amore e d’odio (Frassinelli, 2008), vincitore del “Premio Alessandro Tassoni” e La donna che visse per un sogno, (Frassinelli, 2004), con il quale è stata finalista del “Premio Strega” e ha vinto il “Premio Donna-Città di Alghero”, il “Premio RacalmareSciascia”, la selezione del “Premio Volponi” e quella del “Premio Penne”. Autrice anche di due libri di viaggio, ha scritto numerosi saggi sulla condizione della donna nella società e ha curato inoltre antologie di racconti. I suoi libri sono stati tradotti in inglese, francese, tedesco, portoghese. “Incontri con l’autore” è una manifestazione organizzata dal Comune di Tarquinia con il sostegno della Regione Lazio, della Provincia di Viterbo, della Camera di Commercio Viterbo, di Unindustria, della Fondazione Cassa di Risparmio di Viterbo e della Cassa Edile Viterbo.

 

 

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Al via il 6 ottobre “Incontri con l’autore – Premio Tarquinia Cardarelli 2012”

Partirà sabato 6 ottobre la nuova edizione di “Incontri con l’Autore”, il ciclo di appuntamenti letterari che precede e introduce al “Premio Tarquinia Cardarelli 2012”. Ogni sabato, fino al 17 novembre (ore 18, ingresso gratuito), la sala consiliare del palazzo comunale ospiterà importanti personaggi del panorama culturale italiano. Protagonista del primo incontro sarà Roberto Andò vincitore del “Premio Campiello Opera Prima 2012” per il romanzo Il trono vuoto, edito dalla Bompiani. Il romanzo è anche l’opera scelta su cui si cimenteranno gli studenti delle scuole superiori della città per scrivere la recensione cui è dedicata una sezione speciale. Gli incontri saranno moderati dai membri della giuria del premio: Massimo Onofri, Raffaele Manica e Filippo La Porta. Nei prossimi giorni sarà reso noto il programma dettagliato della manifestazione.

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“Il Processo”, causa virtuale e mediatica a Paolo Crepet

“Il Processo” aprirà la fase conclusiva della X edizione del “Premio Tarquinia Cardarelli”. Il 9 dicembre, alle ore 17.00, nella sala consiliare del palazzo comunale si svolgerà la causa virtuale e mediatica a un protagonista della più recente stagione culturale italiana. La giuria del premio composta dai critici e giornalisti Filippo La Porta, Raffaele Manica e Massimo Onofri, che la presiede, ha quest’anno individuato come “imputato” lo psichiatra e sociologo Paolo Crepet. Capo d’accusa: Quanto sono responsabili gli psicologici nella spettacolarizzazione mediatica dei fatti di cronaca nera? Paolo Crepet in questo senso è l’imputato esemplare. Si occupa a fondo dei problemi giovanili, di suicidio, disoccupazione e disagio sociale e affianca all’attività professionale di psichiatra, ricercatore e docente universitario, quelle di editorialista e scrittore. Partecipa spesso a importanti trasmissioni televisive in occasione di eclatanti casi di cronaca, dove si usa e abusa mediaticamente della psicologia. Il verdetto non sarà scontato, per l’eccellenza degli avvocati presenti in aula: la difesa sarà affidata alla verve linguistica e all’inventiva di Luca Telese, giornalista del Fatto quotidiano e La7, mentre Massimo Raffaeli, critico rigoroso de La Stampa e de Il Manifesto, sarà il pubblico ministero. Presidente del tribunale, nonché presentatore, il critico Massimo Onofri. Al termine delle arringhe saranno i cittadini tarquiniesi a condannare o ad assolvere l’imputato. Giunto alla quarta edizione, “Il Processo” ha visto protagonisti negli anni precedenti, con grande successo di pubblico, gli autori del libro La Casta, i giornalisti Gian Antonio Stella e Sergio Rizzo, l’attuale direttore del Tgla7 Enrico Mentana e il cantautore Roberto Vecchioni. In un crescendo di consensi e partecipazione, “Il Processo” si è affermato come appuntamento di grande effetto e interesse nel panorama degli eventi culturali della città. L’evento, come di consueto, precede la cerimonia di premiazione del “Premio Tarquinia Cardarelli”, che si svolgerà il 10 dicembre, alle ore 18.00, nella chiesa di Santa Maria in Castello. A condurre la serata, sarà ancora la brillantissima Serena Dandini.

“Il Processo” è un’iniziativa aperta al pubblico.

Il “Premio Tarquinia Cardarelli” è organizzato dal Comune di Tarquinia, con l’Alto Patrocinio della Presidenza della Repubblica e della Presidenza del Consiglio dei Ministri, il sostegno della Regione Lazio, della Provincia di Viterbo, della Camera di Commercio di Viterbo, di Unindustria Viterbo, dell’Autorità Portuale di Civitavecchia – Gaeta – Fiumicino, della Fondazione Carivit, della Cassa Edile di Viterbo e delle Società Tarquinia Country Club e Patron Capital Partners.

 

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I vincitori della X edizione del “Premio Tarquinia Cardarelli”

Lo scrittore Raffaele La Capria e il critico francese Jean Clair sono i vincitori della X edizione del “Premio Tarquinia Cardarelli”, rispettivamente per la critica italiana e internazionale. Gli altri riconoscimenti sono andati alla saggista e traduttrice Serena Vitale, per la storia della letteratura e della filologia; al critico Giovanni De Leva, per l’opera prima di critica letteraria; al poeta Emilio Zucchi, per la poesia; a Marsilio Editori, per la piccola e media editoria di qualità. La cerimonia di premiazione si svolgerà il giorno 10 dicembre, alle ore 18.00, nella chiesa di Santa Maria in Castello. A condurla sarà ancora la brava e brillante Serena Dandini. Durante la serata sarà assegnato anche il premio per le migliori recensioni dell’opera Sorriso lento (Garzanti, 2010), della scrittrice Caterina Bonvicini, rivolto agli studenti degli istituti ISIS di Tarquinia e Montefiascone. Presieduto da Massimo Onofri, e con una giuria formata da Raffaele Manica e Filippo La Porta, il “Premio Tarquinia Cardarelli” ha acquisito sempre più autorevolezza sul piano nazionale e internazionale ed è l’unico in Italia a unire le varie facce della critica: straniera, italiana, filologia e storia della letteratura, opera prima. La cerimonia di premiazione è aperta al pubblico. I vincitori Raffaele La Capria riceve il Premio per la critica letteraria. Narratore che esplode in un’opera ancora attuale, Ferito a morte, “Premio Strega” nel 1961, e scrittore prestato al cinema (è stato uno degli sceneggiatori di un film indimenticabile del 1963, Le mani sulla città, di Francesco Rosi), Raffaele La Capria ha intensificato dagli anni settanta la propria vena saggistica, dedicata alla letteratura ma anche a questioni civili e morali (L’armonia perduta, Capri e non più Capri, L’occhio di Napoli) di varia umanità, secondo una formula cara a Benedetto Croce. Nascono da questa vena libri come Letteratura e salti mortali (1990), False partenze (1995), Il sentimento della letteratura (1996), Lo stile dell’anatra (2001), La mosca nella bottiglia (2002). Qual è lo stile (e dunque il pensiero) di La Capria? Pensare e praticare la complessità porgendola come senza sforzo, al modo di un tuffatore, del quale si vede la grazia ma non la fatica che quella grazia è costata. Al modo, anche, dell’anatra, che sembra scivolare sul pelo dell’acqua: ma basta guardare sotto l’acqua per vedere di quanti complicati movimenti sia fatta quella sua levità. Raffaele La Capria, che è stato anche subacqueo, conosce bene ciò che sta sopra e ciò che sta sotto l’acqua. Jean Clair riceve il Premio per la critica letteraria internazionale. Partito da una ricognizione intorno a Marcel Duchamp, Jean Clair ha mostrato la difficoltà, le ambiguità, i paradossi e spesso la cattiva coscienza di artisti, allestitori di mostre, mercanti e critici. Da Critica della modernità (1983) a Le responsabilità dell’artista (1997), da Medusa. L’orrido e il sublime nell’arte (1989) a De immundo (2004), passando con disinvoltura e originalità dall’impegno polemico alle ricognizioni antropologiche, ha sempre tenuto fermo, con coraggio ed eleganza, passione e grande intelligenza critica, il suo tono, che consiste nell’intreccio calibrato di argomentazioni e suggestioni, anche esistenziali. Ne sono testimoni, da ultimo, libri che hanno suscitato ampie discussioni nel panorama internazionale, come La crisi dei musei, una riflessione sulla globalizzazione della cultura (2007) e L’inverno della cultura (2011). Serena Vitale riceve il Premio per la storia della letteratura e della filologia per essersi trasformata da raffinata esperta di letteratura russa in saggista che, non rinunciando al rigore, ha mostrato come sia possibile “raccontare la letteratura” insieme alla vita. Passaggio cruciale di tale cambiamento Il bottone di Puskin, lavoro del 1995 in cui l’autrice, descrivendo gli ultimi giorni di esistenza del poeta russo, ha ricostruito anche un paesaggio letterario, un’atmosfera e un periodo di grande storia. Fuori della cerchia degli specialisti, la figura di Serena Vitale è stata riconosciuta per l’intensità dello sguardo e per la forza della scrittura. Tra le opere più recenti si segnala il libro di ricordi A Mosca, a Mosca!, del 2010. Qui, in questo viaggio nella Russia sovietica, la prima persona nominata è quella del critico e slavista (per lei anche maestro di vita) Angelo Maria Ripellino: capostipite di una tradizione che la saggista prosegue al meglio delle possibilità. Giovanni De Leva riceve il Premio per l’opera prima di critica letteraria per il libro Dalla trama al personaggio. Rubè di Giuseppe Antonio Borgese e il romanzo modernista (2010) dedicato a uno dei più importanti e controversi romanzi del Novecento, Rubè (1921), del critico siciliano Giuseppe Antonio Borgese. Il titolo dell’opera è già indicativo delle due giuste direzioni seguite da Giovanni De Leva. Per un verso, ha considerato il romanzo borgesiano in rapporto alla tradizione ottocentesca, per dimostrare come questa eredità si risolva in una forma di originale e molto novecentesca riutilizzazione modernista. Per un altro verso, invece, egli ha studiato il ruolo del personaggio-protagonista, verificandone, sotto panni solo apparentemente ottocenteschi, le novità d’anagrafe, potenzialmente disgregatrici di tutti i protocolli tradizionali. Emilio Zucchi riceve il Premio per la poesia. Parmense, concittadino di Attilio Bertolucci, ne ha conservato la stessa feriale glorificazione della vita, ma nei modi di un’antica essenzialità: dalla raccolta Il Pane (1991) alla successiva Il pioppo genuflesso (2001) con una costante attenzione al mondo naturale. Sarebbe venuta poi la raccolta Tra le cose che aspettano (2007), in cui sempre più importante diventa lo sguardo sull’uomo e sull’inspiegabile tragedia del vivere. Una tragedia che si fa, insieme, storica e metafisica, ne Le midolla del male (2010), un poemetto di religiosa e implacabile laicità sul male e le sue troppo umane ragioni, attraverso cui Emilio Zucchi, il lettore attento di Croce e Gramsci, l’ammiratore di Pasolini, quello delle Ceneri di Gramsci, vince la difficilissima scommessa di una poesia civile senza retorica. Marsilio Editori riceve il Premio per la piccola e media editoria di qualità. La casa editrice è da cinquant’anni una presenza di riferimento per il mondo editoriale e per la cultura italiana. Il segno più evidente del suo spessore editoriale è nella disponibilità critica alle varie articolazioni del discorso culturale e nella mai dismessa volontà di pubblicazioni che costituiscano duraturo catalogo. Attraverso collane che spaziano dalla storia al cinema, dalla letteratura alla politica, con spirito spesso militante e d’intervento sul presente, l’attività della Marsilio Editori si segnala, in particolare nel campo letterario, per l’attenzione a una narrativa di qualità sia italiana sia straniera, percorrendo spesso sentieri poco battuti, in ciò precedendo l’attività dei grandi gruppi editoriali e qualche volta persino nutrendola. Il “Premio Tarquinia Cardarelli” è organizzato dal Comune di Tarquinia, con l’Alto Patrocinio della Presidenza della Repubblica e della Presidenza del Consiglio dei Ministri, il sostegno della Regione Lazio, della Provincia di Viterbo, della Camera di Commercio di Viterbo, di Unindustria Viterbo, dell’Autorità Portuale di Civitavecchia – Fiumicino – Gaeta, della Fondazione Carivit, della Cassa Edile di Viterbo e delle Società Tarquinia Country Club e Patron Capital Partners.

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A “Incontri con l’autore” lo scrittore Maurizio Maggiani

“Incontri con l’autore” dedica l’ultimo appuntamento al Risorgimento, in omaggio ai 150 anni dell’unità d’Italia. Nella sala consiliare del palazzo comunale di Tarquinia il 26 novembre, alle ore 17.30, il critico e saggista Filippo La Portapresenterà il giornalista e scrittore Maurizio Maggiani, autore del monologo Carne macinata per l’universo: gli eroi dimenticati del nostro Risorgimento. Questo recital è un appassionato racconto che rilegge la nascita della Nazione, lontano dalle celebrazioni rituali. Ispirandosi alla definizione “carne macinata per un nuovo universo”, che lo storico scozzese Thomas Carlyle diede dell’azione politica di Giuseppe Mazzini, Maggiani fa rivivere personaggi noti come Giuseppe Garibaldi, Carlo Pisacane e lo stesso Mazzini accanto a giovani patrioti, oggi dimenticati, di tutte le provenienze geografiche e di classe, ma coesi nel costruire un Paese unito, libero e giusto, le cui aspettative, dopo il 1861, andarono in gran parte disattese. Nato a Castel Nuovo Magra, in provincia di La Spezia, nel 1951, Maurizio Maggiani ha esordito come scrittore vincendo nel 1987 il premio “Inedito – L’Espresso”, con il racconto Prontuario per la donna senza cuore. Negli anni si è affermato come una delle voci più originali e significative del panorama letterario grazie ai romanzi (pubblicati da Feltrinelli) Il Coraggio del Pettirosso (1990) con cui ha ottenuto il “Premio Viareggio” e il “Premio Campiello”, La regina disadorna (1998), vincitore del “Premio Alassio”, del “Premio Letterario Chianti” e del “Premio Stresa per la Narrativa”, e Il viaggiatore Notturno (2005), con cui si è aggiudicato il “Premio Ernest Hemingway”, il “Premio Parco della Maiella” e il “Premio Strega”. Il suo ultimo lavoro è Meccanica Celeste (2010). Editorialista del Secolo XIX, quotidiano di Genova, collabora anche con La Stampa.

Per informazioni: Assessorato alla Cultura, tel. 0766/849407. 

Il “Premio Tarquinia Cardarelli2011”ha ottenuto l’Alto Patrocinio della Presidenza della Repubblica e della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

 

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A “Incontri con l’autore” lo scrittore Mario Desiati

Ottavo appuntamento per “Incontri con l’autore”, il ciclo di eventi letterari organizzato nell’ambito del “Premio Tarquinia Cardarelli 2011”. Nella sala consiliare del palazzo comunale, il 19 novembre alle ore 17.30 (ingresso gratuito), il critico Raffaele Manica dialogherà con lo scrittore, poeta e giornalista Mario Desiati, autore del libro Ternitti edito da Mondadori nella collana “Scrittori italiani e stranieri” e finalista del “Premio Strega”. Romanzo in cui si respira il profumo del Salento intriso della nostalgia magica di chi vive lontano, Ternitti racconta una storia di emigrazione e di una figura femminile indipendente, coraggiosa e combattiva, Domenica Orlando, detta Mimì, capace di misurarsi con la chiusura e le durezze della cultura tradizionale del Sud italiano. Nel 1975 Mimì è una ragazzina quindicenne il cui mondo viene sconvolto quando, insieme alla famiglia, parte perla Svizzera a seguito del padre, operaio in una fabbrica di eternit. La giovane viene affascinata da un ragazzo fantasioso, Ippazio. Spesso di notte si rifugia nel suo letto, in cui vive magici atti d’amore. Resta incinta, ma decide di non abortire. All’inizio degli anni Novanta, Mimì è oramai una donna con una bambina, Arianna, che ritorna nella sua terra natale. Ha il coraggio e la forza di tirare su la figlia, di lavorare in un cravattificio, di diventare un punto di riferimento per tutti e di protestare sul tetto della fabbrica, perché gli imprenditori vogliono trasferirla in India. Intanto gli uomini, che sono andati a lavorare l’eternit, muoiono colpiti da tumori incurabili ai polmoni. E con loro se ne vanno anche le donne che hanno lavato i panni dei mariti. «Mimì è come la reduce di una guerra, perché l’amianto poco alla volta le sottrae le persone vicine o le inquina. – afferma lo scrittore – La peste non la contagia con il male dei polmoni, ma con quello del cuore e dei sentimenti. E attraverso le difficoltà diventa più forte, come tante ragazze del sud italiano dopo il secondo conflitto mondiale». Nato in Puglia nel 1977, Mario Desiati oggi vive a Roma. Ha esordito nel 2003 con Neppure quando è notte, pubblicato da peQuod. Il suo secondo romanzo Vita precaria e amore eterno, edito nel 2005 da Mondadori, è stato finalista al “Premio Viareggio” e vincitore nel 2006 del premio “Paolo Volponi – letteratura e impegno civile”. Nel 2008 è uscito, sempre per Mondadori, Il paese delle spose infelici, che ha ottenuto il “Premio Mondello”, seguito dal reportage Foto di classe, stampato da Laterza. Attualmente è direttore editoriale di Fandango Libri e redattore della rivista “Nuovi Argomenti”.

Per informazioni: Assessorato alla Cultura, tel. 0766/849407.

Il “Premio Tarquinia Cardarelli2011”ha ottenuto l’Alto Patrocinio della Presidenza della Repubblica e della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

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