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Il presidente uscente ci mostri dov’è la tangenziale est, prima di parlare di viabilità

Claudia Porchietto, candidata del centrodestra alle elezioni amministrative di Torino, tratta l’argomento della viabilità e della tangenziale est

Torino, 3 giugno 2009 – “Il presidente della Provincia in scadenza, prima di parlare di viabilità, dovrebbe accompagnarci in un giro per le colline di Torino e farci vedere dov’è la tangenziale est”.
Così la candidata del centrodestra alla presidenza della Provincia di Torino, Claudia Porchietto, risponde alla polemica lanciata dal suo avversario del Pd sull’autostrada Torino Pinerolo.

“E’ chiaro che il riferimento nel mio programma è a un’autostrada, la Torino-Pinerolo, che sarà anche stata ultimata ma finisce davvero nel nulla – aggiunge Claudia Porchietto -. Per cui è necessario completare l’opera integrandola in modo migliore con la viabilità ordinaria in cui va a confluire, non come oggi dove il raccordo pare un imbuto dimenticato. La realtà è che tutta la rete viaria della provincia ha necessità urgente di interventi, sia di ripristino sia di sviluppo. E mi riferisco soprattutto all’area del Canavese.
Ma l’esempio più eclatante è quella della tangenziale est, da trent’anni in attesa di venire realizzata, e per la quale oggi non esiste che un progetto di prefattibilità che in piena bagarre elettorale il presidente uscente sbandiera come fosse un cantiere aperto. Da un amministratore realmente attento al territorio mi sarei aspettata una politica, in questi ultimi cinque anni, molto più attenta alle esigenze del territorio e dei collegamenti che lo percorrono, con una manutenzione puntuale delle strade e non con la concentrazione di interventi spot su tratti bloccati da mesi, effettuati solo nel periodo elettorale”.

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Porchietto: Tutte le scuole a norma a costi bassissimi

In questi anni il patrimonio di edilizia scolastica della Provincia di Torino ha subito una
diminuzione degli investimenti da parte dell’ente del 50%. A fronte di altisonanti contributi
dichiarati per la manutenzione straordinaria, utilizzati a mero scopo promozionale, all’atto pratico i soldi investiti realmente sono stati molto pochi. Per avere un parametro, negli ultimi dieci anni, l’attuale Giunta dichiara di avere effettuato un investimento di 600 milioni di euro nella manutenzione straordinaria di tali edifici. La realtà è che, dopo avere ridestinato parte di tali fondi ad altre attività, come ad esempio la creazione dell’ennesima rotonda da inaugurare, i soldi effettivamente spesi in questo settore non hanno
superato i 230 milioni. Una cifra nella quale sono state fatte rientrare anche la spesa per la
costruzione del nuovo liceo di Oulx, 10 milioni, e quella per la ristrutturazione della scuola di applicazione di Osasco, interventi che hanno pesato per circa 30 milioni di euro.
In questa situazione, con un investito finale di circa 200 milioni di euro in dieci anni (20 milioni l’anno), a poco valgono le scuse approntate dalla Giunta uscente di non aver potuto sforare il patto di stabilità per attivare ulteriori interventi a favore dell’edilizia scolastica. E’ evidente infatti come vi sia stata una volontà di utilizzare i fondi per altri fini, forse ritenuti più utili, anziché per ciò che in realtà erano stati promessi.
La verità è che non esiste una mappatura completa delle effettive necessità dei circa 160 edifici scolastici dei quali la Provincia ha una diretta responsabilità. E con mappatura approfondita si vuole intendere, ad esempio, un’analisi ai “raggi x” di ciò che si trova all’interno della parte in muratura di tali strutture, per determinare eventuali pericoli o criticità.
La sensazione è che la disgrazia del liceo Darwin di Rivoli abbia insegnato poco o nulla alla giunta uscente. E che situazioni di criticità siano ancora ben presenti sul territorio, senza essere purtroppo tenute nella dovuta considerazione.
La proposta di Claudia Porchietto, candidata alle elezioni amministrative di Torino per PDL, Lega Nord, Lista Porchietto e le altre formazioni del centrodestra, è di intervenire con un programma che faccia leva sul coinvolgimento di aziende private con strumenti di project financing, ovviamente dopo una attenta mappatura delle necessità degli edifici scolastici. Il Project financing può permettere alla pubblica amministrazione un consistente risparmio a fronte di un servizio alla comunità indiscutibile. Tanto più che, come stabilito da una circolare del Dipartimento Economico di Palazzo Chigi, la spesa per realizzare opere pubbliche con il project financing definito “freddo” potrà essere contabilizzata fuori dal bilancio, ai fini del deficit pubblico statale, e anche esulare dal patto di stabilità. Per project financing “freddo” si intende quello in cui la pubblica amministrazione è l’acquirente principale dei servizi, sia quando la domanda è generata dalla stessa pubblica amministrazione sia quando la domanda arrivi da enti terzi, come può essere nel caso degli ospedali e del trasporto pubblico.

www.claudiaporchietto.it

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Mentre il presidente uscente passeggia in via Garibaldi Revigliasco è isolata per il crollo sulla provinciale

Torino, 13 maggio 2009 – Mentre la città di Revigliasco è praticamente isolata, il presidente candidato Saitta passeggia tranquillamente per distribuire volantini in via Garibaldi a Torino, insieme al suo primo sponsor: il Sindaco Chiamparino.

“Forse il presidente uscente è troppo impegnato nella campagna elettorale per occuparsi dei reali problemi della gente – attacca Claudia Porchietto, candidata del centrodestra alla presidenza della Provincia di Torino -. Così nello sforzo di trovare una sponda a Roma per disobbedire al patto di stabilità, e nella foga di distribuire volantini in via Garibaldi spalleggiato dal Sindaco di Torino, si è dimenticato del tutto di un’intera città in gravissima difficoltà perché isolata da una strada provinciale interrotta da un crollo. E per di più, come lamentano i cittadini, il blocco è anche mal segnalato. Ricordiamo tutti cosa è accaduto questo inverno sulla direttissima della Mandria, che per più di quattro mesi è rimasta in condizioni disastrose, senza neanche il manto stradale, e con il presidio stabile delle forze dell’ordine per evitare incidenti. Tutto a causa della scarsissima capacità della Provincia di intervenire nella manutenzione della viabilità.
Ora, con la strada tra Revigliasco e il Colle della Maddalena, si sta ripetendo lo stesso scenario. Forse investendo meno fondi pubblici nella presenza onnivora della Provincia a qualsivoglia manifestazione, ma badando di più alle vere competenze dell’ente come la manutenzione delle strade, certe situazioni sarebbero state risolte prima. Mi auguro, per i cittadini di Revigliasco, che la provinciale 145 venga riaperta quanto prima. E per il futuro assicuro che tra le priorità del mio impegno ci sarà un intervento con tempi certi di realizzazione a favore della viabilità provinciale. Strade percorribili e in condizioni decenti significano anche maggiore sicurezza per chi viaggia”.

Va ricordato che la Provincia di Torino ha competenza diretta su 3095 km di strada.

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