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EnginSoft e partner protagonisti con il Ministero dello Sviluppo Economico al seminario “La simulazione numerica nel settore energetico-minerario”

Il 15 Maggio scorso si è tenuto a Roma, presso il Ministero dello Sviluppo Economico, il seminario sulla Simulazione Numerica dedicato al settore Energetico-Minerario. L’iniziativa, promossa dalla Direzione generale per le risorse minerarie ed energetiche, è stato un momento di confronto tra esperti provenienti da settori istituzioni, accademici ed industriali sull’efficacia, attendibilità e trend di sviluppo degli strumenti di simulazione numerica applicati alle attività energetico-minerarie, con particolare attenzione alla modellazione geomeccanica. Stefano Odorizzi, CEO di EnginSoft, ha partecipato quale relatore presentando lo stato dell’arte e le opportunità offerte ai moderni sistemi di simulazione accoppiati alla crescente disponibilità di capacità di calcolo dei moderni calcolatori e HPC – High Performance Computer. “Gli strumenti di simulazione numerica rappresentano oggi una grande opportunità per aziende e per le istituzioni anche in campo minerario ed estrattivo.” – ha affermato Stefano Odorizzi – “La moderna gestione dei giacimenti attraverso questi strumenti consente di massimizzare la produttività coniugando la valorizzazione delle risorse del sottosuolo con il pieno rispetto dell’ambiente e delle più moderne norme di sicurezza”. Il Direttore Generale delle risorse minerarie ed energetiche Franco Terlizzese ha introdotto il seminario. “La disponibilità di potenze di calcolo sempre maggiori e l’efficacia del calcolo numerico nella risoluzione delle equazioni di governo dei modelli fisici” – ha dichiarato Terlizzese – “hanno decretato il successo della simulazione virtuale, che oggi costituisce uno strumento utile alle istituzioni per individuare risposte in tema di controllo e sicurezza delle operazioni oltre ad essere un asset strategico per le aziende, consentendo di realizzare complessi progetti di valorizzazione delle risorse del sottosuolo”. Gli interventi sono stati coordinati dal Dott. Marco Cattaneo, Direttore di “Le Scienze”, “Mente&Cervello” e “National Geographic”, che ha contributo all’apertura di un utile confronto tra relatori e pubblico partecipante. Nel pomeriggio, presso il vicino Hotel Ambasciatori Palace, gli Application Engineer di EnginSoft hanno presentato agli intervenuti, tecnicamente ed in dettaglio, le soluzioni software leader di mercato e tra queste Kraken di ESSS.

Per consultare i contenuti dei relatori: http://unmig.mise.gov.it/unmig/agenda/dettaglionotizia.asp?id=183

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Prevedere i terremoti e i loro danni: si può?

In questo articolo si parlerà di terremoti (http://www.iterremoti.com/) e della possibilità di prevedere il verificarsi di questi eventi naturali e l’entità degli eventuali danni da essi causati.

No, come immagino saprai, non è possibile conoscere in anticipo il luogo e il momento precisi in cui accadrà un terremoto, almeno per ora. Tuttavia si può prevedere in modo ipotetico. In questo caso si anno due diverse tipologie di previsioni: quelle deterministiche e quelle probabilistiche.

La previsione probabilistica, come suggerisce il suo nome, si formula calcolando il pericolo sismico ovvero le probabilità che un sisma possa accadere in una determinata area.

Questo metodo permette di tracciare mappe del pericolo sismico classificando i territori secondo quanto siano più o meno esposti al rischio di terremoti. L’utilità di queste mappe consiste nel poter intervenire in anticipo pianificando azioni preventive.

Per calcolare il livello di pericolo di terremoti in una zona si prendono in considerazione quelli già avvenuti nel corso degli anni.

La previsione deterministica la si ottiene individuando e localizzando le faglie attive che potrebbero dare origine ad un terremoto.

In questo caso è possibile prendere in considerazione diversi segnali premonitori di vario tipo che però non è detto si verifichino sempre.

Per iniziare una campagna preventiva del pericolo sismico si calcola il rischio sismico della zona presa in esame sulla base di 3 elementi: esposizione, vulnerabilità e pericolo.

La vulnerabilità sismica considera con quanta facilità si possano verificare danni a costruzioni, attività o persone a causa di un evento sismico.

L’esposizione sismica si ottiene invece considerando il valore ed il modo in cui sono distribuiti nella zona d’interesse le attività e i beni presenti all’interno di essa e soggetti a subire danni più o meno direttamente causati dal terremoto. Questo tipo di valutazione può essere utilizzata nel calcolo del costo di un’eventuale opera di ricostruzione.

Grazie a tali strumenti oggi vengono tracciate le mappe del rischio sismico e si pianificano le azioni (emanazioni di leggi per la costruzione di edifici antisismici, piani di soccorso ed evacuazione) volte a minimizzare il numero dei morti, dei feriti e delle perdite materiali.

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