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Mercato dei metalli in crisi: energia e materie prime sono le spine per gli imprenditori

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  • 8 Settembre 2022

Dopo il boom dei prezzi vissuto fino a qualche mese fa, il mercato dei metalli è scivolato in una situazione molto difficile.
Lo scoppio della guerra ha fatto da innesco per uno scenario che sta mettendo in ginocchio molte imprese.

Cosa succede al mercato dei metalli

mercato dei metalliI timori di contrazione economica, e quindi il calo della domanda, si sposano malissimo con il rincaro delle materie prime e dei prezzi dell’energia. A certe condizioni, per molti è meglio non produrre affatto piuttosto che farlo in perdita. E così il mercato dei metalli ha perso valore.
Prima che scoppiasse la guerra, le materie prime arrivavano in grandi quantità proprio dalle zone del conflitto. L’Ucraina era il dodicesimo produttore di acciaio, mentre il Donbass è ricca di terre rare, carbone e metalli. Poi tutto si è fermato.
La scarsità di materie prime ne ha gonfiato il prezzo, rallentando anche le consegne per i broker stp ecn che importano questi materiali devono compensare i maggiori costi dei trasporti.

Ma con il rischio recessione che avanza (e soprattutto la frenata della Cina, uno dei principali consumatori di carbone e minerali ferrosi, e più grande produttore di acciaio a livello globale), e l’inflazione energetica arrivata alle stelle, è dura andare avanti.
Sono così a rischio il settore dell’acciaio, dell’alluminio, del rame, ma anche oro e argento.

Le proiezioni di Moody’s

Di recente l’agenzia internazionale Moody’s ha corretto al ribasso le prospettive a 12 mesi di prezzo per un paniere del mercato dei metalli e delle materie prime minerarie.
I prezzi di acciaio, alluminio e rame dovrebbero andare in contrazione, anche se rimarranno su livelli elevati a causa di un’offerta che non è stata al passo con la domanda negli ultimi due anni.

Quel che conta è che secondo Moody’s, analizzando i lagging indicator del settore, alcuni prezzi scenderanno fino a toccare il costo di produzione. Ad esempio il ferro, che sul mercato dei metalli è scivolato già del 31% in un anno.
Quanto ai metalli preziosi, l’aumento dei tassi di interesse che viene portato avanti dalle banche centrali rende meno conveniente detenere oro, per questo il suo valore scenderà ancora, oltre il 6% annuale attuale. Stesso discorso vale per l’argento, che ha perso il 26% del valore su base annuale.

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RC Auto: 220.000 lombardi pagheranno di più nel 2019

Il nuovo anno si apre con una brutta notizia per quasi 220.000 lombardi; tanti sono gli automobilisti che, secondo l’analisi fatta da Facile.it, avendo denunciato alle assicurazioni un sinistro con colpa avvenuto nel 2018, vedranno peggiorare la propria classe di merito e, insieme ad essa, aumentare il costo dell’RC auto.

Il dato è stato calcolato da Facile.it che, esaminando oltre 86.000 preventivi di rinnovo RC auto richiesti tramite il sito da automobilisti residenti in Lombardia, ha evidenziato come il 4,25% degli utenti della regione abbia dichiarato di essere stato responsabile di un incidente nel corso del 2018 che farà scattare l’aumento del costo dell’assicurazione. Il dato risulta superiore alla media nazionale (3,83%); la buona notizia, però, è che il valore regionale risulta in calo rispetto all’anno precedente, quando la percentuale di automobilisti lombardi che erano ricorsi all’assicurazione per un sinistro con colpa era pari al 4,84%.

Guardando all’andamento del premio medio* RC auto in Lombardia, emerge che a dicembre 2018 per assicurare un veicolo in regione occorrevano, in media, 464,70 euro, l’1,07% in più rispetto a dicembre 2017.

L’andamento provinciale dei sinistri denunciati

Facile.it ha poi analizzato i dati su base territoriale scoprendo che, in regione, la provincia che ha registrato la percentuale più alta di automobilisti che hanno denunciato all’assicurazione un sinistro con colpa è quella di Como (5,53%); seguono in classifica gli automobilisti di Monza e Brianza (4,93%), Varese (4,78%) e Lecco (4,26%). Valori solo di poco sotto la media regionale per Bergamo (4,16%) e Milano (4,15%), mentre le percentuali più basse sono state registrate nelle province di Sondrio (2,84%) e Lodi (2,93%).

Chi cambierà classe

Guardando alle caratteristiche sociodemografiche del campione lombardo, emerge che fra gli uomini hanno denunciato sinistri con colpa il 3,94% del campione, mentre tra le donne la percentuale è più alta, pari al 4,73%.

Dati interessanti arrivano anche esaminando le professioni dichiarate in fase di preventivo di rinnovo; i pensionati sono la categoria professionale che in percentuale maggiore ha denunciato sinistri con colpa e, tra loro, il 4,74% vedrà un peggioramento della classe di merito. Subito dopo si posizionano gli insegnanti (4,73%) e i commercianti (4,71%). Guardando la graduatoria regionale nel senso opposto, invece, sono le forze armate e i disoccupati ad aver denunciato, in percentuale, meno sinistri con colpa.

Di seguito le classifiche regionali e provinciali degli automobilisti che hanno denunciato un sinistro con colpa nel periodo di tempo considerato.

*L’Osservatorio auto di Facile.it calcola il premio di assicurazione RC auto medio a livello nazionale, regionale e provinciale e le sue variazioni negli ultimi 12 mesi. Per calcolare tali dati, Facile.it si è avvalso di un campione di 7.449.494 preventivi effettuati in Italia dai suoi utenti tra l’1 dicembre 2017 e il 31 dicembre 2018. Per quanto riguarda la Lombardia, la ricerca è basata su 1.295.362 preventivi effettuati in Lombardia su Facile.it nel medesimo periodo. Le tariffe indicate nell’Osservatorio sui costi RC auto di Facile.it prendono in considerazione come campione tutti i preventivi effettuati sul sito e relativi risultati di quotazione prodotti. Facile.it confronta le compagnie assicurative elencate a questa pagina: https://www.facile.it/come-funziona.html#compagnie_confrontate

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Nel 2018 aumento del costo RC per circa 95.000 automobilisti siciliani

Nell’ultimo mese il costo medio dei premi RC auto in Italia si è ridotto del 2,8% a livello nazionale arrivando a 562,87 euro (552,96 in Sicilia); secondo le stime di Facile.it, però, sono circa 95.000 gli automobilisti siciliani che, a causa di uno o più sinistri con colpa, vedranno comunque peggiorare nel 2018 la loro classe di merito, con relativo aumento del costo dell’RC auto*.

Il dato è stato calcolato da Facile.it (https://www.facile.it/assicurazioni.html) che, analizzando oltre 45.000 preventivi di rinnovo della copertura RC richiesti a dicembre 2017 tramite il sito da automobilisti siciliani, ha evidenziato come il 3,14% degli utenti della regione abbia dichiarato di essere stato responsabile di un sinistro nel corso del 2017. Un valore inferiore alla media nazionale che invece si è attestata sul 4,22%.

Le differenze provinciali

Analizzando il campione di riferimento su base provinciale, emergono importanti differenze. A guidare la classifica regionale è Palermo che, con il 4,28%, ha registrato la percentuale più alta di automobilisti che hanno denunciato all’assicurazione un sinistro che farà scattare per loro l’aumento delle tariffe RC auto. Seguono Trapani, con il 3,43% e Ragusa, con il 2,90%. La provincia che ha fatto registrare il valore più basso è Siracusa, dove solo il 2,45% degli automobilisti ha dichiarato un incidente con colpa.

Le differenze di genere

Esaminando le caratteristiche socio-demografiche del campione siciliano, la differenza che emerge è legata al sesso dell’automobilista sarà il 3,54% delle guidatrici a vedere un aumento della propria classe di merito, mentre per gli uomini la percentuale si ferma al 2,96%.

* L’Osservatorio calcola il premio di assicurazione RC auto medio a livello nazionale, regionale e provinciale e le sue variazioni negli ultimi 12 mesi. Per calcolare tali dati, Facile.it si è avvalso di un campione di 5.976.156 preventivi calcolati dai suoi utenti nel corso dell’ultimo anno (510.000 a dicembre 2017). Le tariffe indicate nell’Osservatorio sui costi RC auto di Facile.it prendono in considerazione come campione tutti i preventivi effettuati sul sito e relativi risultati di quotazione prodotti. Facile.it confronta le compagnie assicurative elencate a questa pagina: https://www.facile.it/come-funziona.html#compagnie_confrontate

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Nel 2018 aumento del costo RC per circa 130.000 automobilisti piemontesi

Nell’ultimo mese il costo medio dei premi RC auto in Italia si è ridotto del 2,8% a livello nazionale arrivando a 562,87 euro (535,92 in Piemonte); secondo le stime di Facile.it, però, sono circa 130.000 gli automobilisti piemontesi che, a causa di uno o più sinistri con colpa, vedranno comunque peggiorare nel 2018 la loro classe di merito, con relativo aumento del costo dell’RC auto*.

Il dato è stato calcolato da Facile.it (https://www.facile.it/assicurazioni.html) che, analizzando oltre 34.000 preventivi di rinnovo della copertura RC richiesti a dicembre 2017 tramite il sito da automobilisti piemontesi, ha evidenziato come il 4,57% degli utenti della regione abbia dichiarato di essere stato responsabile di un sinistro nel corso del 2017. Un valore superiore alla media nazionale, ferma al 4,22%.

Le differenze provinciali

Analizzando il campione di riferimento su base provinciale, emergono importanti differenze. A guidare la classifica regionale è Cuneo che, con il 5,94%, ha registrato la percentuale più alta di automobilisti che hanno denunciato all’assicurazione un sinistro che farà scattare per loro l’aumento delle tariffe RC auto. Seguono Asti, con il 5,34% e Verbano-Cusio-Ossola, con il 4,69%. La provincia che ha fatto registrare il valore più basso è Biella, dove solo il 3,36% degli automobilisti ha dichiarato un incidente con colpa.

Le professioni

Esaminando le caratteristiche socio-demografiche del campione piemontese, la prima differenza che emerge è legata al sesso dell’automobilista; sarà il 5,26% delle guidatrici a vedere un aumento della propria classe di merito, mentre per gli uomini la percentuale si ferma al 4,18%.

Dati interessanti emergono anche esaminando le professioni dichiarate in fase di preventivo su base regionale; gli insegnanti sono la categoria professionale che in percentuale maggiore ha denunciato sinistri con colpa e, tra loro, il 6,52% vedrà un peggioramento della classe di merito. Situazione di poco migliore per i pensionati (5,85%) e le casalinghe (5,01%).

* L’Osservatorio calcola il premio di assicurazione RC auto medio a livello nazionale, regionale e provinciale e le sue variazioni negli ultimi 12 mesi. Per calcolare tali dati, Facile.it si è avvalso di un campione di 5.976.156 preventivi calcolati dai suoi utenti nel corso dell’ultimo anno (510.000 a dicembre 2017). Le tariffe indicate nell’Osservatorio sui costi RC auto di Facile.it prendono in considerazione come campione tutti i preventivi effettuati sul sito e relativi risultati di quotazione prodotti. Facile.it confronta le compagnie assicurative elencate a questa pagina: https://www.facile.it/come-funziona.html#compagnie_confrontate

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Nel 2018 aumento del costo RC per circa 50.000 automobilisti marchigiani

Nell’ultimo mese il costo medio dei premi RC auto in Italia si è ridotto del 2,8% a livello nazionale arrivando a 562,87 euro (532,05 nelle Marche); secondo le stime di Facile.it, però, sono circa 50.000 gli automobilisti marchigiani che, a causa di uno o più sinistri con colpa, vedranno comunque peggiorare nel 2018 la loro classe di merito, con relativo aumento del costo dell’RC auto*.

Il dato è stato calcolato da Facile.it (https://www.facile.it/assicurazioni.html) che, analizzando oltre 10.000 preventivi di rinnovo della copertura RC richiesti a dicembre 2017 tramite il sito da automobilisti marchigiani, ha evidenziato come il 5,06% degli utenti della regione abbia dichiarato di essere stato responsabile di un sinistro nel corso del 2017. Un valore elevato, se si considera che la media nazionale è del 4,22%, e che fa guadagnare alla regione il quinto posto nella classifica italiana.

Le differenze provinciali

Analizzando il campione di riferimento su base provinciale, emergono importanti differenze. A guidare la classifica regionale è Fermo che, con il 6,34%, ha registrato la percentuale più alta di automobilisti che hanno denunciato all’assicurazione un sinistro che farà scattare per loro l’aumento delle tariffe RC auto. Seguono Macerata, con il 5,65% e Ancona, con il 5,36%. La provincia che ha fatto registrare il valore più basso è Pesaro e Urbino, dove solo 3,56% degli automobilisti ha dichiarato un incidente con colpa.

Le differenze di genere

Esaminando le caratteristiche socio-demografiche del campione marchigiano, la differenza che emerge è legata al sesso dell’automobilista; sarà il 4,85% delle guidatrici a vedere un aumento della propria classe di merito, mentre per gli uomini la percentuale sale al 5,17%.

* L’Osservatorio calcola il premio di assicurazione RC auto medio a livello nazionale, regionale e provinciale e le sue variazioni negli ultimi 12 mesi. Per calcolare tali dati, Facile.it si è avvalso di un campione di 5.976.156 preventivi calcolati dai suoi utenti nel corso dell’ultimo anno (510.000 a dicembre 2017). Le tariffe indicate nell’Osservatorio sui costi RC auto di Facile.it prendono in considerazione come campione tutti i preventivi effettuati sul sito e relativi risultati di quotazione prodotti. Facile.it confronta le compagnie assicurative elencate a questa pagina: https://www.facile.it/come-funziona.html#compagnie_confrontate

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Nel 2018 aumento del costo RC per circa 310.000 automobilisti lombardi

Nell’ultimo mese il costo medio dei premi RC auto in Italia si è ridotto del 2,8% a livello nazionale arrivando a 562,87 euro (459,80 in Lombardia); secondo le stime di Facile.it, però, sono circa 310.000 gli automobilisti lombardi che, a causa di uno o più sinistri con colpa, vedranno comunque peggiorare nel 2018 la loro classe di merito, con relativo aumento del costo dell’RC auto*.

Il dato è stato calcolato da Facile.it (https://www.facile.it/assicurazioni.html) che, analizzando oltre 85.000 preventivi di rinnovo della copertura RC richiesti a dicembre 2017 tramite il sito da automobilisti lombardi, ha evidenziato come il 4,84% degli utenti della regione abbia dichiarato di essere stato responsabile di un sinistro nel corso del 2017. Un valore elevato, se si considera che la media nazionale è del 4,22%, e che fa guadagnare alla regione il sesto posto nella classifica italiana.

Le differenze provinciali

Analizzando il campione di riferimento su base provinciale, emergono importanti differenze. A guidare la classifica regionale è Monza e Brianza che, con il 5,95%, ha registrato la percentuale più alta di automobilisti che hanno denunciato all’assicurazione un sinistro che farà scattare per loro l’aumento delle tariffe RC auto. Seguono Pavia, con il 5,28%, Como, con il 5,15% e Varese, con il 5,05%. La provincia che ha fatto registrare il valore più basso è Sondrio, dove solo 2,86% degli automobilisti ha dichiarato un incidente con colpa.

Le professioni

Esaminando le caratteristiche socio-demografiche del campione lombardo, la prima differenza che emerge è legata al sesso dell’automobilista; sarà il 5,39% delle guidatrici a vedere un aumento della propria classe di merito, mentre per gli uomini la percentuale si ferma al 4,50%.

Dati interessanti emergono anche esaminando le professioni dichiarate in fase di preventivo su base regionale; il personale medico è la categoria che in percentuale maggiore ha denunciato sinistri con colpa e, tra loro, il 6,52% vedrà un peggioramento della classe di merito. Situazione di poco migliore per gli agenti di commercio (5,69%) e per i pensionati (5,48%). Sul versante opposto, sono ecclesiastici e i dirigenti ad aver fatto meno spesso ricorso alla compagnia assicurativa; rispettivamente solo l’1,54% ed il 2,17% ha denunciato un incidente con colpa.

* L’Osservatorio calcola il premio di assicurazione RC auto medio a livello nazionale, regionale e provinciale e le sue variazioni negli ultimi 12 mesi. Per calcolare tali dati, Facile.it si è avvalso di un campione di 5.976.156 preventivi calcolati dai suoi utenti nel corso dell’ultimo anno (510.000 a dicembre 2017). Le tariffe indicate nell’Osservatorio sui costi RC auto di Facile.it prendono in considerazione come campione tutti i preventivi effettuati sul sito e relativi risultati di quotazione prodotti. Facile.it confronta le compagnie assicurative elencate a questa pagina: https://www.facile.it/come-funziona.html#compagnie_confrontate

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Nel 2018 aumento del costo RC per circa 200.000 automobilisti laziali

Nell’ultimo mese il costo medio dei premi RC auto in Italia si è ridotto del 2,8% a livello nazionale arrivando a 562,87 euro (575,43 nel Lazio); secondo le stime di Facile.it, però, sono circa 200.000 gli automobilisti laziali che, a causa di uno o più sinistri con colpa, vedranno comunque peggiorare nel 2018 la loro classe di merito, con relativo aumento del costo dell’RC auto*.

Il dato è stato calcolato da Facile.it (https://www.facile.it/assicurazioni.html) che, analizzando oltre 85.000 preventivi di rinnovo della copertura RC richiesti a dicembre 2017 tramite il sito da automobilisti laziali, ha evidenziato come il 5,36% degli utenti della regione abbia dichiarato di essere stato responsabile di un sinistro nel corso del 2017. Un valore elevato, se si considera che la media nazionale è del 4,22%, e che fa guadagnare alla regione il quarto posto nella classifica italiana.

Le differenze provinciali

Analizzando il campione di riferimento su base provinciale, emergono importanti differenze. A guidare la classifica regionale è Roma che, con il 5,61%, ha registrato la percentuale più alta di automobilisti che hanno denunciato all’assicurazione un sinistro che farà scattare per loro l’aumento delle tariffe RC auto. Seguono Viterbo, con il 5,12%, Rieti, con il 4,50% e Frosinone, con il 3,95%. La provincia che ha fatto registrare il valore più basso è Latina, dove solo il 3,49% degli automobilisti ha dichiarato un incidente con colpa.

Le professioni

Esaminando le caratteristiche socio-demografiche del campione laziale, la prima differenza che emerge è legata al sesso dell’automobilista; sarà il 5,91% delle guidatrici a vedere un aumento della propria classe di merito, mentre per gli uomini la percentuale si ferma al 4,95%.

Dati interessanti emergono anche esaminando le professioni dichiarate in fase di preventivo su base regionale; i pensionati sono la categoria che in percentuale maggiore ha denunciato sinistri con colpa e, tra loro, il 6,25% vedrà un peggioramento della classe di merito. Situazione di poco migliore per il personale medico (6,24%) e per gli insegnanti (5,93%). Sul versante opposto, sono ecclesiastici e gli appartenenti alle forze armate ad aver fatto meno spesso ricorso alla compagnia assicurativa; rispettivamente solo l’1,98% ed il 2,82% ha denunciato un incidente con colpa.

* L’Osservatorio calcola il premio di assicurazione RC auto medio a livello nazionale, regionale e provinciale e le sue variazioni negli ultimi 12 mesi. Per calcolare tali dati, Facile.it si è avvalso di un campione di 5.976.156 preventivi calcolati dai suoi utenti nel corso dell’ultimo anno (510.000 a dicembre 2017). Le tariffe indicate nell’Osservatorio sui costi RC auto di Facile.it prendono in considerazione come campione tutti i preventivi effettuati sul sito e relativi risultati di quotazione prodotti. Facile.it confronta le compagnie assicurative elencate a questa pagina: https://www.facile.it/come-funziona.html#compagnie_confrontate

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Nel 2018 aumento del costo RC per circa 140.000 automobilisti veneti

Nell’ultimo mese il costo medio dei premi RC auto in Italia si è ridotto del 2,8% a livello nazionale arrivando a 562,87 euro (470,96 in Veneto); secondo le stime di Facile.it, però, sono circa 140.000 gli automobilisti veneti che, a causa di uno o più sinistri con colpa, vedranno comunque peggiorare nel 2018 la loro classe di merito, con relativo aumento del costo dell’RC auto*.

Il dato è stato calcolato da Facile.it (https://www.facile.it/assicurazioni.html) che, analizzando oltre 35.000 preventivi di rinnovo della copertura RC richiesti a dicembre 2017 tramite il sito da automobilisti veneti, ha evidenziato come il 4,20% degli utenti della regione abbia dichiarato di essere stato responsabile di un sinistro nel corso del 2017. Un valore sostanzialmente in linea con la media nazionale, pari al 4,22%.

Le differenze provinciali

Analizzando il campione di riferimento su base provinciale, emergono importanti differenze. A guidare la classifica regionale è Vicenza che, con il 4,68%, ha registrato la percentuale più alta di automobilisti che hanno denunciato all’assicurazione un sinistro che farà scattare per loro l’aumento delle tariffe RC auto. Seguono Verona, con il 4,35% e Padova, con il 4,29%. La provincia che ha fatto registrare il valore più basso è Rovigo, dove solo il 2,90% degli automobilisti ha dichiarato un incidente con colpa.

Le professioni

Esaminando le caratteristiche socio-demografiche del campione veneto, la prima differenza che emerge è legata al sesso dell’automobilista; sarà il 4,27% delle guidatrici a vedere un aumento della propria classe di merito, mentre per gli uomini la percentuale si ferma al 4,12%.

Dati interessanti emergono anche esaminando le professioni dichiarate in fase di preventivo su base regionale; i pensionati sono la categoria che in percentuale maggiore ha denunciato sinistri con colpa e, tra loro, il 5,54% vedrà un peggioramento della classe di merito. Situazione solo di poco migliore per gli insegnanti (5,36%) e per gli impiegati (4,81%). Sul versante opposto, sono gli studenti e i commercianti ad aver fatto meno spesso ricorso alla compagnia assicurativa; rispettivamente solo il 2,31% ed il 2,55% ha denunciato un incidente con colpa.

* L’Osservatorio calcola il premio di assicurazione RC auto medio a livello nazionale, regionale e provinciale e le sue variazioni negli ultimi 12 mesi. Per calcolare tali dati, Facile.it si è avvalso di un campione di 5.976.156 preventivi calcolati dai suoi utenti nel corso dell’ultimo anno (510.000 a dicembre 2017). Le tariffe indicate nell’Osservatorio sui costi RC auto di Facile.it prendono in considerazione come campione tutti i preventivi effettuati sul sito e relativi risultati di quotazione prodotti. Facile.it confronta le compagnie assicurative elencate a questa pagina: https://www.facile.it/come-funziona.html#compagnie_confrontate

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Nel 2018 aumento del costo RC per circa 35.000 automobilisti abruzzesi

Nell’ultimo mese il costo medio dei premi RC auto in Italia si è ridotto del 2,8% a livello nazionale arrivando a 562,87 euro (489,82 in Abruzzo); secondo le stime di Facile.it, però, sono circa 35.000 gli automobilisti abruzzesi che, a causa di uno o più sinistri con colpa, vedranno comunque peggiorare nel 2018 la loro classe di merito, con relativo aumento del costo dell’RC auto*.

Il dato è stato calcolato da Facile.it (https://www.facile.it/assicurazioni.html) che, analizzando oltre 10.000 preventivi di rinnovo della copertura RC richiesti a dicembre 2017 tramite il sito da automobilisti abruzzesi ha evidenziato come il 4,30% degli utenti della regione abbia dichiarato di essere stato responsabile di un sinistro nel corso del 2017. Un valore leggermente superiore alla media nazionale, ferma invece al 4,22%.

Le differenze provinciali

Analizzando il campione di riferimento su base provinciale, emergono importanti differenze. A guidare la classifica regionale è Pescara che, con il 5,04%, ha registrato la percentuale più alta di automobilisti che hanno denunciato all’assicurazione un sinistro che farà scattare per loro l’aumento delle tariffe RC auto. Seguono L’Aquila, con il 4,81% e Teramo, con il 4,03%. La provincia che ha fatto registrare il valore più basso è Chieti, dove solo il 3,25% degli automobilisti ha dichiarato un incidente con colpa.

Le professioni

Esaminando le caratteristiche socio-demografiche del campione abruzzese, la prima differenza che emerge rispetto ai valori medi nazionali è legata al sesso dell’automobilista; la percentuale di uomini e donne che vedranno aumentare la propria classe di merito è sostanzialmente uguale, rispettivamente il 4,30% e il 4,31%.

Dati interessanti emergono anche esaminando le professioni dichiarate in fase di preventivo su base regionale; medici e infermieri sono la categoria professionale che in percentuale maggiore ha denunciato sinistri con colpa e, tra loro, l’8,70% vedrà un peggioramento della classe di merito. Situazione solo di poco migliore per gli agenti di commercio (6,33%) e per i pensionati (5,88%). Sul versante opposto, sono gli studenti e i dirigenti ad aver fatto meno spesso ricorso alla compagnia assicurativa; rispettivamente solo il 1,76% ed il 2,67% ha denunciato un incidente con colpa.

* L’Osservatorio calcola il premio di assicurazione RC auto medio a livello nazionale, regionale e provinciale e le sue variazioni negli ultimi 12 mesi. Per calcolare tali dati, Facile.it si è avvalso di un campione di 5.976.156 preventivi calcolati dai suoi utenti nel corso dell’ultimo anno (510.000 a dicembre 2017). Le tariffe indicate nell’Osservatorio sui costi RC auto di Facile.it prendono in considerazione come campione tutti i preventivi effettuati sul sito e relativi risultati di quotazione prodotti. Facile.it confronta le compagnie assicurative elencate a questa pagina: https://www.facile.it/come-funziona.html#compagnie_confrontate

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RC auto: prezzi in calo, ma 45.000 sardi pagheranno di più

Nell’ultimo mese il costo medio dei premi RC auto in Italia si è ridotto del 2,8% a livello nazionale arrivando a 562,87 euro (473,14 in Sardegna); secondo le stime di Facile.it, però, sono circa 45.000 gli automobilisti sardi che, a causa di uno o più sinistri con colpa, vedranno comunque peggiorare nel 2018 la loro classe di merito, con relativo aumento del costo dell’RC auto*.
Il dato è stato calcolato da Facile.it (https://www.facile.it/assicurazioni.html) che, analizzando oltre 15.000 preventivi di rinnovo della copertura RC richiesti a dicembre 2017 tramite il sito da automobilisti sardi, ha evidenziato come il 4,67% degli utenti della regione abbia dichiarato di essere stato responsabile di un sinistro nel corso del 2017. Un valore superiore alla media nazionale, ferma al 4,22%, che fa guadagnare alla regione il settimo posto nella classifica italiana.
Le differenze provinciali
Analizzando il campione di riferimento su base provinciale, emergono importanti differenze. A guidare la classifica regionale è Ogliastra che, con il 5,93%, ha registrato la percentuale più alta di automobilisti che hanno denunciato all’assicurazione un sinistro che farà scattare per loro l’aumento delle tariffe RC auto. Seguono Cagliari, con il 5,74% e Oristano, con il 4,51%. La provincia che ha fatto registrare il valore più basso è Olbia Tempio, dove solo 2,51% degli automobilisti ha dichiarato un incidente con colpa.
Le professioni
Esaminando le caratteristiche socio-demografiche del campione sardo, la prima differenza che emerge è legata al sesso dell’automobilista; sarà il 5,17% delle guidatrici a vedere un aumento della propria classe di merito, mentre per gli uomini la percentuale si ferma al 4,36%.
Dati interessanti emergono anche esaminando le professioni dichiarate in fase di preventivo su base regionale; gli artigiani sono la categoria che in percentuale maggiore ha denunciato sinistri con colpa e, tra loro, il 6,85% vedrà un peggioramento della classe di merito. Situazione di poco migliore per i dirigenti (6,51%) e per gli imprenditori (5,66%). Sul versante opposto, sono gli studenti e gli agenti di commercio ad aver fatto meno spesso ricorso alla compagnia assicurativa; solo il 2,88% (per entrambe le categorie) ha denunciato un incidente con colpa.

* L’Osservatorio calcola il premio di assicurazione RC auto medio a livello nazionale, regionale e provinciale e le sue variazioni negli ultimi 12 mesi. Per calcolare tali dati, Facile.it si è avvalso di un campione di 5.976.156 preventivi calcolati dai suoi utenti nel corso dell’ultimo anno (510.000 a dicembre 2017). Le tariffe indicate nell’Osservatorio sui costi RC auto di Facile.it prendono in considerazione come campione tutti i preventivi effettuati sul sito e relativi risultati di quotazione prodotti. Facile.it confronta le compagnie assicurative elencate a questa pagina: https://www.facile.it/come-funziona.html#compagnie_confrontate

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Vacanze ad ischia? Ischiaprenota.com offre prenotazioni a prezzi scontatissimi.

Comunichiamo la nascita di un nuovo servizio dedicato ai clienti che vogliono effettuare una prenotazione on line di un hotel ad ischia.
Il sito www.ischiaprenota.com offre prenotazioni a prezzi scontatissimi sia last minute, sia pacchetti promozionali.
Date uno sguardo nel caso voleste prenotare un hotel ad ischia o semplicemente prenotare un traghetto.
Passare le Vacanze a Ischia significa approfitttare delle sue splendide opportunità. Il mare, certo, ma non solo. L’isola d’Ischia è ricca di storia, si sviluppa nell’interno con una natura rigogliosa e offre mille occasioni di svago e di relax. I Greci antichi, che la sapevano lunga, impiantarono a Ischia i primi vigneti e per primi hanno goduto delle fonti termali. Qui il piacere di vivere e sentirsi bene, è una tradizione ancora attuale.

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Infiltrazioni e spifferi da finestre e serramenti: come fare?

Aria calda estiva che si fa largo attraverso gli infissi male isolati, ostacolando l’opera del condizionatore…

Fastidiosi spifferi di aria fredda invernale che penetrano nel salotto dalla vecchia portafinestra dotata di un vetro singolo…

Situazioni abbastanza tipiche per le case un po’ datate o comunque costruite con una concezione di vecchio stampo.

Ma come risolverla?

Per un po’ di tempo si può ovviare con il classico “salsicciotto” alla base della portafinestra, oppure si può cercare di siliconare i bordi dei vetri per isolarli alla bell’e meglio.

Ma sono ovviamente soluzioni di fortuna che non sradicano il problema alla fonte.

Secondo alcuni, una via di mezzo fra questi espedienti e il rifacimento integrale del serramento sarebbe, forse, la sostituzione dei soli vetri con nuove vetrate isolanti, più precisamente dette “vetrocamera”.

Ma anche in quest’ultimo caso occorre valutare accuratamente la situazione e soprattutto la fattibilità di un simile intervento. Perché?

Anzitutto, vetrocamera di ultima generazione hanno un peso elevatissimo se paragonati con le singole lastre di vetro che venivano adoperate sugli infissi fino a una ventina d’anni fa, e sono in verità assai più pesanti anche dei vetrocamera di prima fattura (quelli, diciamo, in uso dalla prima metà degli anni 1990): pertanto, potrebbe succedere che i telai delle finestre esistenti non abbiano una portata sufficiente e, a lungo andare, abbiano dei cedimenti strutturali.

In secondo luogo, la sostituzione dei soli vetri esistenti con nuovi vetrocamera non necessariamente garantirebbe un isolamento eccellente, dato che gli spifferi o le eventuali fessure fra il muro e i lati del telaio maestro, o fra il pavimento e la parte bassa dei battenti, rimarrebbero ancora e lascerebbero passare aria, umidità, ecc., o addirittura, in casi di pioggia di stravento, infiltrazioni d’acqua.

In definitiva, c’è una soluzione forse più drastica e sicuramente un po’ più impegnativa, ma che senz’altro eliminerebbe il problema alla radice: sostituzione completa del serramento e montaggio di un nuovo serramento completamente conforme alle normative attuali e certificato a norma CE.

Questo, sì, significherebbe portare il comfort del locale a un livello completamente nuovo.

La spesa? Senz’altro, rispetto al “salsicciotto” di gomma o al silicone improvvisato, l’esborso sarebbe considerevole. Rispetto alla sostituzione dei soli vetri, forse un po’ di più. Forse.

D’altra parte, occorre ricordare che nuovi serramenti ben isolanti e dal design moderno oggigiorno godono anche della detrazione fiscale del 65% in quanto del tutto funzionali ai fini della migliore “efficienza energetica” dell’abitazione: in tal modo, più della metà della spesa si ammortizza e, a conti fatti, alla lunga si finirà per non spendere un granché.

Senza contare, poi, che meno spifferi e meno infiltrazioni significano inevitabilmente un reale risparmio energetico: minor dispendio di gas e di corrente per riscaldare o rinfrescare la stanza con ovvie, importanti ricadute non solo sulle bollette del gas e della corrente elettrica, ma anche sul rispetto dell’ambiente, dal momento che meno consumi comportano ovviamente meno inquinamento, meno rifiuti, meno emissioni nocive.

Dunque è innegabile che il guadagno finale, a conti fatti, si ottiene mettendo a posto le cose completamente, senza compromessi né mezze misure. Conviene procurarsi un preventivo per valutare bene i prezzi e quindi procedere.

E che dire degli spifferi che possono penetrare in casa dal perimetro del cassonetto che fa da copertura alla tapparella avvolgibile? In tal caso, per ovvie ragioni di carattere strutturale, non si possono mai eliminare completamente, ma senz’altro si può ottenere un drastico miglioramento della situazione con nuovi cassonetti ben posati e sigillati con apposite schiume poliuretaniche e silicone e anche, possibilmente, dotati di una coibentazione interna.

In definitiva, avere una casa più confortevole e meno dispendiosa… si può!


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Valutare e confrontare preventivi e prezzi per finestre, porte e serramenti

BRESCIA. Sostituire gli infissi di casa può essere per molti un investimento assai vantaggioso: conferisce un valore aggiunto alla propria abitazione e costituisce una spesa tutto sommato recuperabile nel giro di pochi anni grazie all’inevitabile risparmio sulle spese di riscaldamento (una stima approssimativa si aggira intorno ai 500 Euro annui) nonché agli incentivi fiscali (detrazioni IRPEF del 50% per “ristrutturazione” o del 65% per “risparmio energetico”).

Fra l’altro, il particolare momento di mercato, generalmente ancora critico, favorisce ovviamente gli sconti, da parte dei serramentisti, sulle offerte ai potenziali clienti.

Come si può facilmente intuire, però, c’è anche il rovescio della medaglia di una situazione in apparenza tanto conveniente: si rischia di incappare in ditte poco serie che, pur di accaparrarsi ordinativi, promettono mari e monti e prezzi ridotti all’osso, salvo poi trovarsi nei guai e dover quindi chiedere ulteriori pagamenti a fine lavori non riuscendo ad essere di parola; piccoli artigiani di settore non abbastanza qualificati per poter fornire un’offerta sufficientemente ampia e quindi portati a criticare certi tipi di serramento per tirare acqua al proprio mulino; venditori di infissi in PVC che parlano male di quelli in legno dando a intendere che “non durano”; chi vende l’alluminio e parla male del PVC con fumosi accenni a fantomatici problemi di inquinamento; chi invece propone il legno come “unico materiale di provata efficacia” e cerca di dipingere ogni altro prodotto come fumo degli occhi, ecc.

Insomma: ognuno dice la sua, sicché quando si tratta di chiedere un preventivo per sostituire le finestre di casa o per installare i serramenti in una nuova costruzione o ristrutturazione, il panorama di scelte possibili è vastissimo e – soprattutto per chi non ha una minima infarinatura nel settore edile – ci si può sentire come sperduti in una giungla o scaraventati in un labirinto di slogan pubblicitari, aziende in competizione, modelli che sembrano identici ma hanno costi sorprendentemente differenti, prezzi poco chiari o di dubbia interpretazione, terminologia complicata, caratteristiche tecniche per i soli addetti ai lavori, ecc.

Così, in questo articolo, ci si propone di fornire delle indicazioni concrete e utili da seguire.

1) La raccolta delle informazioni. Il modo migliore per ottenere un preventivo, piuttosto che perdersi nel mare di informazioni che si possono reperire in Internet, è contattare direttamente un’azienda. Certamente la Rete è di grande aiuto nell’individuare qualche ditta a cui chiedere un’offerta, ma una volta esaurito il primo approccio tramite e-mail o per telefono, è consigliabile richiedere un sopralluogo (accertandosi, prima, che sia gratuito e senza impegno) oppure un appuntamento presso l’azienda prescelta.

2) Vagliare la persona. È indispensabile e di capitale importanza valutare l’individuo che ci si trova di fronte, per capire se sia realmente degno di fiducia o meno. Questo aspetto vale ben più di banali luoghi comuni, ormai pressoché inservibili, come “siete produttori o rivenditori” piuttosto che “da quanti anni esiste l’azienda” o “quanti dipendenti ha”, ecc. Le vere domande da porsi, invece, sono altre. Ad esempio: il discorso del venditore è improntato ad informare il potenziale acquirente e a istruirlo sulle caratteristiche e gli aspetti importanti del serramento (specie per chi non se ne intende)? oppure è ingegnosamente architettato per stordirlo con termini tecnici o paroloni scientifici sulle orme del manzoniano Don Abbondio? Il venditore cerca di fare pressione per avere un contratto firmato immediatamente? oppure si impegna a studiare, con calma e riflessività, la risposta migliore all’esigenza particolare del potenziale acquirente? È sobrio, paziente ed equilibrato oppure è un avvoltoio in cerca di preda?

3) Sviluppare il preventivo. Una volta determinata la possibilità di concedere fiducia al venditore, occorre fornirgli più dettagli possibile affinché il preventivo sia realistico e attinente alle circostanze. In questa fase, è meglio spendere una parola in più o anche un quarto d’ora in più a valutare caratteristiche, modelli e combinazioni, piuttosto che economizzare sul tempo e sperare che l’addetto operi le selezioni più consone (anche in questa fase possono emergere l’esperienza e la competenza della ditta a cui ci si rivolge). Un’altra sfumatura di professionalità riguarda le certificazioni e gli incentivi fiscali: il venditore cerca di evitare l’argomento o – peggio ancora – ha la tendenza a proporre “sistemi” non trasparenti? Oppure fa tesoro delle opportunità messe a disposizione dalla legge per fornire un servizio migliore e più completo e, soprattutto, far risparmiare alla fine il cliente?

4) Verificare a fondo la bontà della ditta. È buona norma chiedere delle referenze o anche solo un elenco dei lavori realizzati dalla ditta, per poter appurarne la validità sul territorio e il tasso di soddisfazione da parte della clientela. Può sembrare poco ortodosso fare una capatina al tal indirizzo e lanciare un’occhiata a una portafinestra qui e a un’anta là, oppure addirittura scambiare due parole con un cliente per saggiarne la reazione… eppure di tanto in tanto può essere necessario, specie se gli incontri precedenti hanno lasciato qualche dubbio.

5) Confrontare gli importi. Valutare i prezzi di più preventivi non è mai cosa facile, specie in un settore specialistico come quello dei serramenti. Limitarsi a confrontare la cifra finale non è sempre il procedimento più logico. Meglio, come prima cosa, paragonare le caratteristiche degli infissi per capire se il prodotto è dello stesso tipo e soprattutto se ha gli stessi parametri di isolamento termico e acustico, e quindi fare una media del costo al metro quadro o al metro lineare. In generale, però, è meglio valutare il preventivo nella sua interezza, piuttosto che per ogni singola voce. Un altro capitolo importante è la posa in opera: meglio prevedere qualche ora di lavoro in più e affidarsi a professionisti che curino ogni dettaglio e rifiniscano adeguatamente le opere, piuttosto che “tirare per il collo” la ditta o l’impiantista, per poi ritrovarsi con serramenti non montati ad arte.

6) L’ultimo sprint. Fatta la scelta dell’offerta più conveniente, si può tentare la trattativa finale per cercare di abbassare il prezzo. In questa fase, se proprio si trattava di “ultimo prezzo” e quindi l’azienda non ha modo di applicare ulteriori sconti, si può quanto meno provare a chiedere una qualche agevolazione sulle modalità di pagamento: normalmente un acconto (di solito 20% o 30%) è indispensabile per ogni ditta, ma può essere saggio tenere un 10/20% come pagamento a 30 giorni dalla consegna, a mo’ di garanzia che il serramentista “righi diritto” qualunque cosa accada. Se la ditta è seria e fiduciosa delle proprie capacità, non avrà remore ad accordare tale condizione.

Seguendo queste semplici norme di buon senso, sarà possibile garantirsi degli ottimi risultati.


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Serramenti, infissi e finestre a risparmio energetico: la detrazione del 65% è stata prorogata!

31/12/2015 – BRESCIA. Una buona notizia per chi ha a cuore l’ecologia, l’ambiente e anche l’economia familiare: con l’approvazione definitiva in Senato della «Legge di Stabilità» per il 2016, il 22 Dicembre scorso il governo ha finalmente confermato la proroga dell’«ecobonus» (ossia la detrazione IRPEF del 65%) per lavori di «riqualificazione energetica» degli edifici, fra cui resta in primissimo piano la sostituzione di infissi vecchi (e scarsamente isolanti) con nuove finestre moderne a risparmio energetico.

Lo sconto fiscale del 65% per il rifacimento dei serramenti è in vigore ormai dal Giugno del 2013 (quando venne alzato dal 55% al 65%) e ha naturalmente raccolto un elevato grado di apprezzamento da parte dei contribuenti. Moltissimi i privati e le famiglie che vi hanno fatto ricorso: d’altro canto, per vivere con serenità, il risparmio e l’economia familiare sono indispensabili. Senza contare l’incremento della sicurezza e della qualità della vita che si possono conseguire effettuando questo genere di interventi sulla propria casa.

E così, anche per il 2016 appena inaugurato, resta tutto come prima: la comunicazione a ENEA (l’Agenzia Nazionale per le Nuove Tecnologie, Energia e Sviluppo Sostenibile) da inoltrare entro i 90 giorni successivi al completamento dell’intervento, le certificazioni che il serramentista deve rilasciare, i pagamenti da effettuare solo tramite bonifico bancario o postale, la detrazione ripartita in dieci quote annuali di pari importo, ecc.

La sostituzione di finestre e portefinestre vecchie con nuovi serramenti “a norma” assicura notevoli migliorie: il nuovo infisso può essere realizzato in legno con tre guarnizioni di tenuta termica e acustica e con una verniciatura ad alta resistenza, oppure in PVC (plastica) con varie possibilità di colorazione e anch’esso con due o tre guarnizioni, o ancora in alluminio con un profilo multi-camera detto a “taglio termico”. Per non parlare infine dell’eccellenza, ossia i serramenti in legno-alluminio: legno all’interno per mantenere la miglior resa estetica possibile con la vitalità intrinseca del legno, e alluminio all’esterno (in tinta unita oppure con una coloritura “effetto legno”) per ingannare il tempo e garantire una durevolezza pressoché eterna.

Inutile dirlo: a tutti piace poter vivere la propria casa senza spifferi d’aria che penetrano nella propria abitazione attraverso infissi deperiti per l’usura, danneggiati dalle intemperie o semplicemente invecchiati a causa del tempo. Sostituendoli, a fronte di un investimento tutto sommato contenuto si riesce a rinnovare la propria casa e incrementarne drasticamente l’efficienza energetica, migliorandone sensibilmente il comfort abitativo (per non parlare della sicurezza) avvantaggiandosi – per l’appunto – dello sconto fiscale del 65% sui serramenti, ora prorogato per tutto il 2016.

A conti fatti, non è cosa da poco se si pensa che sostituendo gli infissi di casa si può arrivare a risparmiare ogni anno una cifra consistente (nell’ordine delle centinaia di Euro) sommando la minore spesa sulle bollette del gas (dovuto al minor spreco di riscaldamento) al recupero fiscale, in dieci rate, del 65% della fattura delle finestre.

E per il privato cittadino che nulla sa di serramenti, come fare ad orientarsi in una giungla di tipologie, caratteristiche, materiali, paroloni tecnici e (soprattutto) prezzi e offerte? Ci si può documentare in Internet (con tutte le dovute cautele), oppure (meglio) rivolgersi a un tecnico (magari un amico di famiglia o qualcuno che possa dare un consiglio disinteressato), oppure ancora interpellare due o tre ditte specializzate e provare a confrontare le loro proposte.

Sarà indispensabile richiedere un preventivo: normalmente il servizio è gratuito e non comporta alcun impegno; si prenota un sopralluogo oppure si fissa un appuntamento per una visita, e il gioco è fatto. Con le misure (che, volendo, si possono anche rilevare da sé in questa fase preliminare) e una scelta della tipologia di serramento più adeguata, in pochi giorni l’offerta è pronta e si può cominciare a fare tutte le valutazioni del caso su budget, tempistica, qualità, ecc.

V8 Serramenti è attiva in tutta la Lombardia e oltre, con opere realizzate non solo a Brescia, limitrofi e provincia, ma fino a Piacenza, Mantova, Verona e Bergamo: preventivi e sopralluoghi sono gratuiti e senza impegno, pertanto è possibile ottenere gratis una quotazione o fissare un appuntamento per una visita in loco e un’offerta su misura.


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Serramenti, controtelai e ponti termici

22/06/2015 – BRESCIA. Un ponte termico è un punto di passaggio fra due zone o superfici, che hanno una differenza di temperatura l’una con l’altra (normalmente perché una è parte di un ambiente riscaldato e l’altra no), nella quale avviene una dispersione termica, ovvero il passaggio di calore dalla zona più calda a quella più fredda.

La presenza di un ponte termico può dare luogo non solo alla formazione di umidità di condensa, con l’ovvia conseguenza di un peggioramento del comfort abitativo e di uno spreco di energia (e quindi una maggiore spesa, ad esempio, per il riscaldamento o il raffrescamento dei locali), ma anche – nella peggiore delle ipotesi – a problemi di carattere strutturale degli elementi architettonici coinvolti. Per giunta, a lungo andare la condensa genera muffe e organismi parassiti che possono addirittura nuocere alla salute.

Fra le principali ragioni per cui vengono a crearsi dei ponti termici vi è la discontinuità fra un materiale e l’altro, per esempio fra uno strato e l’altro dell’involucro dell’edificio, perché ciascun elemento ha le proprie caratteristiche fisiche e chimiche e dunque reagisce in maniera differente agli agenti atmosferici e alle variazioni climatiche.

Il classico davanzale costituito da un piano di marmo passante attraverso la parete, è il tipico esempio di ponte termico dovuto alle abitudini costruttive di una volta: oggigiorno questi davanzali vengono divisi in due parti e separati con una zona isolata al centro, così da spezzare la continuità termica (e quindi la dispersione di calore).

Negli ultimi anni, nel settore dei serramenti si è posto sempre più l’accento sull’importanza dei «controtelai»: non più soltanto, quindi, il “buon vecchio” falso telaio in legno, murato dall’impresa edile e predisposto per accogliere l’infisso della nuova finestra o portafinestra, ma tutta una struttura coibentata e realizzata ad hoc mediante materiali isolanti con l’obiettivo dichiarato (e raggiunto) di abbattere il problema dei ponti termici e quindi esaltare al massimo la prestazione energetica dei nuovi serramenti.

Senza un adeguato controtelaio, persino il serramento più tecnologicamente avanzato e dotato di vetrocamera altamente isolante potrebbe essere vanificato nella sua funzione di efficienza energetica, per il semplice fatto che – ad esempio – il davanzale sottostante o il perimetro murario circostante non sono adeguatamente strutturati e quindi lasciano passare (e disperdere) buona parte del calore che viene generato dentro l’edificio.

Poco importa che i nuovi serramenti siano costruiti in legno o in PVC, piuttosto che in alluminio o con la formula legno interno e alluminio esterno: in maggiore o minor misura, il discorso è il medesimo in quanto il ponte termico è sempre in agguato sul perimetro dell’infisso e nei punti di giunzione.

Qualcuno certamente obietterà che l’utilizzo di controtelai coibentati comporta un’inevitabile lievitare del costo complessivo dell’intervento: fatto innegabile di per sé, ma d’altro canto è poco intelligente tirare la cinghia per risparmiare ogni centesimo e alla fine ritrovarsi con fattori di discontinuità termica che invece di difendere dal freddo e mantenere il fresco del condizionatore, finiscono per creare problemi seri alla salute e al portafogli.

Insomma, per dirla con la saggezza popolare: se si vogliono fare le cose fatte per bene, è meglio farle per bene del tutto. Inutile ricercare l’eccellenza nelle caratteristiche del serramento e poi lasciare che le pareti non siano adeguatamente isolate o, peggio ancora, che davanzali o soglie portino in casa grandi quantità di freddo.

Sarebbe come acquistare un’auto sportiva e dotarla di ruote e pneumatici da utilitaria: un abbinamento non solo esteticamente pessimo, ma anche inadatto e addirittura pericoloso sul piano funzionale.

Meglio valutare accuratamente l’intervento, con l’assistenza di un professionista, e individuare la giusta via di mezzo fra la spesa per un serramento che isoli bene e un controtelaio adeguato che non ne sprechi tutta la performance.

Fra l’altro, oggigiorno si è raggiunta una sofisticazione notevole nel settore dei controtelai coibentati: vi sono opportunità non più solo termiche ma anche acustiche (barriere anti-rumore incorporate), oppure controtelai già predisposti per alloggiare sistemi oscuranti come tapparelle o tendaggi.

È buona norma, quindi, richiedere un preventivo per sostituire i propri infissi: normalmente il servizio è gratuito e non comporta alcun impegno di spesa: si può richiedere un sopralluogo oppure fissare un appuntamento per una visita; poi, con le misure e una scelta della tipologia di serramento più adeguata, in pochi giorni viene preparata l’offerta e si può cominciare a fare tutte le valutazioni del caso sui prezzi, il budget, la tempistica, la qualità, ecc.

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Serramenti: protezione dai raggi solari e risparmio energetico con la detrazione del 65%!

Non tutti sanno che in media è necessario impiegare più energia per far diminuire la temperatura di un’abitazione, rispetto a quella che si consuma per riscaldarla.

Addirittura, secondo alcune stime, per abbassare di un grado la temperatura di un dato ambiente, è necessaria circa tre volte l’energia che serve per incrementare di un grado lo stesso ambiente. Infatti, si prevede che nei prossimi anni la richiesta di energia per il raffreddamento degli ambienti continuerà a salire vertiginosamente.

Ecco perché le schermature solari contribuiscono direttamente al risparmio energetico.

Nel settore dei serramenti, negli ultimi anni sono stati compiuti passi da gigante dai produttori di vetri i quali, utilizzando gas come l’Argon o lo Xenon e speciali lastre di materiali isolanti, sono riusciti a proporre vetri ad elevata performance. Una critica che, però, si può muovere a tali prodotti (a parte il costo relativamente importante) è il fatto che quei gas, col tempo tendono, a perdere la loro efficacia o a evaporare; inoltre, il loro effetto non è modulabile o moderabile a piacere. Ciò significa che, se d’estate essi aiutano a contrastare il consumo di energia per il condizionamento, d’inverno non permettono di usufruire dei benefici che il sole garantisce in termini di calore.

Di conseguenza, utilizzare schermature solari fa risparmiare denaro, protegge l’ambiente diminuendo i costi per la climatizzazione e permette l’utilizzo di opere murarie più efficienti e con impatto più contenuto a vantaggio della maggiore vivibilità degli ambienti.

Sotto l’intestazione generica di “schermature solari” rientrano tutte le seguenti categorie di prodotto, come peraltro chiarisce la recente normativa che li ha equiparati agli infissi per quanto concerne l’efficienza energetica:
– scuri (antoni ciechi);
– tende alla veneziana;
– tapparelle avvolgibili;
– persiane a battente, alla veneziana o a soffietto;
– tende esterne a bracci pieghevoli o rotanti, a rullo, verticali;
– tende per lucernari e finestre su tetto.

Il fattore importante è che lo scopo primario della schermatura deve essere quello di impedire che gli ambienti interni si surriscaldino a causa delle radiazioni solari dirette durante il periodo estivo, riducendo il dispendio di corrente elettrica dovuto all’eventuale uso di climatizzatori o ventilatori.

Altro principio fondamentale è che le schermature devono essere mobili (come ha spiegato il Dott. Americo Calderi, referente di ENEA) perché non devono poi impedire l’irraggiamento nei mesi invernali. Tale caratteristica può essere raggiunta mediante differenti soluzioni: sistemi a lamelle (come per i tendaggi a veneziana o frangisole) oppure a schermo (tende a caduta o a rullo).

Ma, ad ogni buon conto, di che costi si sta parlando? Per saperlo, occorre poter stimare adeguatamente i lavori. È un’ottima idea, quindi, richiedere un preventivo per sostituire i propri infissi: normalmente il servizio è gratuito e non comporta alcun impegno: si richiede un sopralluogo oppure si fissa un appuntamento per una visita in negozio, e il gioco è fatto. Con le misure e una scelta della tipologia di serramento più adeguata, in pochi giorni l’offerta è pronta e si può cominciare a fare tutte le valutazioni del caso sui prezzi, il budget, la tempistica, la qualità, ecc.


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Serramenti e sicurezza: finestre, porte e portoncini, risparmio energetico e sconto fiscale

24/04/2015 – BRESCIA. Con i tempi che corrono, la sicurezza della propria abitazione è un fattore fondamentale per il conseguimento e il mantenimento di un buon tenore di vita: per vivere in tranquillità, non si possono nutrire continue preoccupazioni sull’eventualità che qualche malintenzionato s’intrufoli in casa propria!

Ma al tempo stesso, non si vuole perdere di vista l’economia familiare, così – giustamente – si punta al risparmio e alla gestione ottimale delle proprie risorse e dei propri averi.

Alla luce di tali fatti, in vista delle tanto sospirate vacanze estive, è ancora più opportuno premunirsi e rendere sicura la propria casa con una porta blindata o un portoncino in legno di ultima generazione, da montare al posto della vecchia porta d’ingresso che può essere facilmente forzata o scardinata.

Un vantaggio aggiuntivo rispetto alla pura e semplice sicurezza passiva dovuta al fatto che si è installato un portoncino d’ingresso nuovo con ferramenta anti-effrazione, è l’isolamento acustico, assolutamente essenziale in contesti ad elevato traffico veicolare o in palazzi e condomini adiacenti a strade molto battute.

Come ormai molti sanno, ristrutturare la propria casa sostituendo gli infissi vecchi con nuovi infissi a risparmio energetico, comporta molteplici e importanti vantaggi, prima fra tutti lo sconto fiscale (la detrazione sull’IRPEF del 65%, oppure del 50% per le ristrutturazioni), che si applica al totale delle spese sostenute per l’intervento (compresa l’IVA), suddiviso nei dieci anni successivi.

Fra l’altro, il portoncino d’ingresso, se dà sull’esterno dell’immobile e se rispetta i parametri normativi previsti per l’isolamento termico, è detraibile anch’esso al 65%; in caso contrario si può agevolarlo con il 50% per ristrutturazione o per manutenzione ordinaria con miglioramento del fattore sicurezza dell’abitazione.

Tenendo conto che l’esborso per la sostituzione del portoncino o il montaggio delle inferriate può in taluni casi essere abbastanza contenuto, considerando lo sconto fiscale e – soprattutto – il senso di rinnovata tranquillità domestica (impagabile, di per sé) che si può ottenere mettendo in sicurezza la propria casa, ne consegue che interventi del genere rappresentano un investimento vincente che non solo dà un valore aggiunto al proprio immobile, ma costituisce una spesa facilmente recuperabile nel giro di pochi anni.

In definitiva, di che prezzi si sta parlando? Per saperlo, occorre poter stimare adeguatamente i lavori. Un portoncino blindato di buona qualità può aggirarsi intorno al migliaio di Euro, tuttavia vi sono numerosi fattori da tenere in considerazione e ogni casa è diversa dall’altra.

È un’ottima idea, quindi, richiedere un preventivo per sostituire i propri infissi: normalmente il servizio è gratuito e non comporta alcun impegno: si richiede un sopralluogo oppure si fissa un appuntamento per una visita in negozio, e il gioco è fatto. Con le misure e una scelta della tipologia di serramento più adeguata, in pochi giorni l’offerta è pronta e si può cominciare a fare tutte le valutazioni del caso sui prezzi, il budget, la tempistica, la qualità, ecc.

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Serramenti, finestre e risparmio energetico: i nuovi infissi vanno montati nel modo giusto

BRESCIA. Sempre più persone sono al corrente dell’importanza che rivestono le finestre e le portefinestre nell’isolamento termico di un’abitazione, come pure nella sua sicurezza dalle intrusioni.

Che siano in legno, in PVC, in alluminio o in legno-alluminio, i serramenti di ultima generazione sono ormai ben noti per concretizzare l’obiettivo tanto importante e ricercato del “risparmio energetico”: grazie a telai spessi e robusti, a vetrate isolanti e a materiali che interrompono la dispersione del calore, oggigiorno infissi e porte fanno la parte del leone nell’efficienza energetica degli edifici e, di conseguenza, nel minor inquinamento ambientale (diretta conseguenza della riduzione dei consumi) nonché nel risparmio concreto sulle spese di riscaldamento dei locali (si stima un 30-35% annuo di diminuzione sulle bollette).

Quando si sostituiscono le finestre di casa, poi, si consegue un ulteriore vantaggio: un migliore isolamento acustico, assolutamente essenziale in contesti ad elevato traffico veicolare o in palazzi e condomini adiacenti a zone particolarmente battute o teatro di “movida” notturna.

Ma tutte queste migliorie possono essere vanificate da un unico, nevralgico fattore: la posa in opera.

Si può acquistare un serramento eccellente, dotato di vetrocamera altamente isolanti e di profili particolarmente performanti, e ciò nonostante ritrovarsi clamorosamente con spifferi e dispersioni di calore. Può succedere se il montaggio e la coibentazione del telaio maestro del serramento non sono stati effettuata secondo certi criteri.

In una tale disgraziata ipotesi, tutto l’investimento che si è sostenuto rischia di risultare fallimentare in quanto non si potrà godere di un incremento sufficientemente elevato nelle prestazioni termiche dell’edificio e si continuerà a scialacquare denaro per le spese di riscaldamento, dopo averne già speso parecchio per e nuove finestre.

La posa in opera dei serramenti deve essere effettuata utilizzando sistemi di montaggio che tengano conto delle caratteristiche architettoniche dell’immobile oggetto di intervento, non può certo essere improvvisata da personale inesperto o alle prime armi. Inoltre, richiede che vengano adoperati materiali specifici per l’isolamento degli interstizi fra il controtelaio murato e l’infisso; materiali (come ad esempio schiume poliuretaniche o nastri auto-espandenti per uso professionale) che vanno anche conservati e applicati in un certo modo onde evitare fessurazioni nel momento in cui si solidificano e si assestano. Anche i sigillanti (ad es. il silicone) non va mai scelto a caso ma deve essere del tipo appropriato alla situazione e deve essere posato con discernimento e con destrezza.

Insomma, il serramento va posato «a regola d’arte», ma non solo: anche «a norma di legge»; infatti l’azienda installatrice è poi tenuta a rilasciare una dichiarazione di conformità delle opere eseguite rispetto alla normativa in vigore che, negli anni passati, è andata stringendosi attorno a parametri di isolamento termico sempre più rigidi e severi. D’altro canto è giusto che sia così, perché lo standard richiesto deve essere elevato se si vuole dare un contributo concreto all’efficienza energetica delle case private e quindi alla riduzione di consumi e inquinamento.

Dulcis in fundo, giova ricordare che, se si sostituiscono gli infissi vecchi con nuovi serramenti “a risparmio energetico”, è possibile richiedere lo sconto fiscale (detrazione IRPEF) del 50% (per ristrutturazioni) oppure addirittura del 65% (per incremento dell’efficienza energetica). Tale percentuale si applica all’ammontare totale delle spese sostenute per l’intervento (compresa l’IVA), e viene ripartita in dieci rate annuali, di pari importo, a partire dall’anno successivo a quello in cui sono stati fatti i pagamenti.

È un’ottima idea, quindi, richiedere un preventivo per sostituire i propri infissi: normalmente il servizio è gratuito e non comporta alcun impegno: si richiede un sopralluogo oppure si fissa un appuntamento per una visita in negozio, e il gioco è fatto. Con le misure e una scelta della tipologia di serramento più adeguata, in pochi giorni l’offerta è pronta e si può cominciare a fare tutte le valutazioni del caso sui prezzi, il budget, la tempistica, la qualità, ecc.

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Infissi e serramenti, porte blindate e portoncini di sicurezza

Soprattutto al giorno d’oggi, la sicurezza domestica è un punto cardine del tenore di vita familiare: per vivere in tranquillità, non si possono nutrire ogni giorno preoccupazioni sull’eventualità che qualche malintenzionato s’intrufoli in casa propria, facilitato da fattori architettonici o dall’assenza di protezioni.

Ma al tempo stesso, non si vuole perdere di vista l’economia familiare e quindi – giustamente – si punta al risparmio e alla gestione ottimale delle proprie risorse e dei propri averi.

Proprio per queste ragioni, è quanto mai opportuno rendere sicuro il punto di accesso alla propria abitazione con una porta blindata o un portoncino in legno di ultima generazione (al posto della vecchia porta d’ingresso che può essere facilmente forzata o scardinata) e, se necessario, anche con inferriate estensibili (apribili) per le finestre più esposte all’intrusione da parte di ladri.

Un ulteriore vantaggio oltre alla sicurezza, quando si installa un portoncino d’ingresso nuovo, è un incrementato isolamento acustico, assolutamente essenziale in contesti ad elevato traffico veicolare o in palazzi e condomini adiacenti a strade molto battute.

Come ormai molti sanno, ristrutturare la propria casa sostituendo gli infissi vecchi con nuovi infissi di sicurezza (o, in molti casi, a risparmio energetico), garantisce fra l’altro l’opportunità di richiedere lo sconto fiscale (detrazione IRPEF) del 50% per le ristrutturazioni (o manutenzioni straordinarie) e addirittura del 65% per l’efficientamento energetico. Tale percentuale si applica all’ammontare totale delle spese sostenute per l’intervento (compresa l’IVA), e viene ripartita in dieci rate annuali, di pari importo, a partire dall’anno successivo a quello in cui sono stati fatti i pagamenti.

Fra l’altro, se il privato sostituisce le finestre, le eventuali nuove inferriate vengono incluse nello sconto fiscale del 65% in quanto (come specifica una circolare dell’Agenzia delle Entrate) vengono considerate come accessorio del serramento.

E per il portoncino? Se risponde a certi requisiti tecnici fra cui l’isolamento termico, è detraibile anch’esso al 65%; in caso contrario si può agevolarlo con il semplice 50% per “ristrutturazione”, tenendo conto che tale intervento contribuisce marcatamente alla messa in sicurezza dell’abitazione.

Ma in definitiva, di che prezzi si sta parlando? Per saperlo, occorre  poter stimare adeguatamente i lavori. Un portoncino blindato di buona qualità può aggirarsi intorno al migliaio di Euro, tuttavia vi sono numerosi fattori da tenere in considerazione e ogni casa è diversa dall’altra.

È un’ottima idea, quindi, richiedere un preventivo: normalmente il servizio è gratuito e non comporta alcun impegno: si richiede un sopralluogo oppure si fissa un appuntamento per una visita in negozio, e il gioco è fatto. Con le misure e una scelta della tipologia di serramento più adeguata, in pochi giorni l’offerta è pronta e si può cominciare a fare tutte le valutazioni del caso sul budget, la tempistica, la qualità, ecc.

Buona sicurezza e buon risparmio energetico a tutti!

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Serramenti e infissi: finestre e porte in legno a risparmio energetico con detrazione 65%

25/02/2015 – BRESCIA. Fra le molte meraviglie della natura e fra le materie prime più utilizzate in assoluto, c’è il legno, al servizio della tecnologia sin dagli albori della civiltà. Il legno nell’edilizia non solo ha una storia millenaria, ma anche un presente da protagonista e, a quanto pare, un futuro sempre promettente.

Il legno per i serramenti può contare su un ventaglio di essenze piuttosto variegato: dai più comunemente impiegati legni “morbidi” come il pino e l’abete ai più “duri” e durevoli come il larice e il rovere, passando per douglas, hemlock, okoumé, meranti, framiré, ed altri.

Contrariamente a quanto si potrebbe pensare basandosi soltanto sulla propaganda pubblicitaria di alcune multinazionali, a tutt’oggi finestre e portefinestre in legno continuano ad essere un’ottima scelta per coloro che desiderano sostituire i propri infissi vecchi e deperiti e, così facendo, migliorare l’efficienza energetica della propria casa abitazione avvantaggiandosi dell’ecobonus (detrazione fiscale del 65%) e ovviamente abbattere i propri consumi.

Inoltre, qualunque cosa possa dire chi tenta di vendere ad ogni costo un prodotto differente, i serramenti in legno hanno un valore estetico imbattibile, un aspetto sempre gradevole e una funzionalità intrinseca eccellente.

L’importante è che la verniciatura del serramento venga realizzata con sistemi industriali certificati e con prodotti all’acqua di comprovata qualità. In tal modo, la resistenza agli agenti atmosferici (anche in assenza di particolare manutenzione) può raggiungere tranquillamente i 10-15 anni.

Chiaramente c’è modello e modello anche nei serramenti in legno, esattamente come ci sono automobili di classe e prestigio differenti: allora è utile ispezionare, per esempio, se le finestre in questione tre guarnizioni termo-acustiche (piuttosto che due), poiché tale fattore sarà indice di un migliore comfort acustico e di un più marcato isolamento termico. D’altro canto anche le normative degli ultimi anni sono più stringenti in fatto di prestazioni energetiche, dunque il produttore del serramento dovrà essere in grado di esibire una certificazione CE valida.

Fra l’altro, è basilare mettere in luce il fatto che oggigiorno l’evoluzione nel settore dell’edilizia ha portato all’uso del legno lamellare, che viene essiccato artificialmente e non si deforma né si “imbarca” nel tempo: le particolari geometrie dei profili adoperati per i serramenti sono studiate appositamente per evitare i ristagni di umidità, mentre le vernici di ultima generazione sono progettate appositamente per questo genere di materiale e lo proteggono in modo eccellente.

Un capitolo a parte meriterebbero i vetri, che (va detto) fanno la parte del leone nella resa energetica del prodotto: infatti, per quanto eccellente e ben costruito possa essere l’infisso di per sé, se la vetrata utilizzata nel montaggio non è adeguatamente isolante, il serramento non raggiungerà mai i livelli di coibentazione richiesti dalla normativa. Inoltre, dall’anno scorso (Ottobre 2014) è entrata in vigore una direttiva della Comunità Europea che prescrive l’utilizzo di vetri stratificati (cosiddetti “anti-sfondamento”) sull’intera superficie e non più solo nella parte inferiore delle portefinestre (sotto il metro di altezza) come prima.

Con il legno, poi, si realizzano non solo le più comuni finestre e portefinestre a uno/due/tre battenti, ma anche porte e portoncini d’ingresso su misura e con pannelli interni ed esterni a disegno personalizzato, per esempio con bugne (riquadri in rilievo) o sagomatura a sesto, ecc.

Buona idea, quindi, richiedere un preventivo per sostituire gli infissi in casa propria: il servizio è gratuito e non comporta alcun impegno: si richiede un sopralluogo oppure si fissa un appuntamento per una visita in negozio, e il gioco è fatto. Con le misure e una scelta della tipologia di serramento più adeguata, in pochi giorni l’offerta è pronta e si può cominciare a fare tutte le valutazioni del caso sul budget, i prezzi, la tempistica, la qualità, ecc.

V8 Serramenti è attiva in tutta la Lombardia e oltre, con opere realizzate non solo a Brescia, limitrofi e provincia, ma fino a Piacenza, Mantova, Verona e Bergamo: preventivi e sopralluoghi sono gratuiti e senza impegno, pertanto è possibile ottenere gratis una quotazione o fissare un appuntamento per una visita in loco e un’offerta su misura.

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Serramenti, infissi e finestre: anche in alluminio c’è il risparmio energetico!

24/01/2015 – BRESCIA. Molte persone scelgono infissi in alluminio per rinnovare la propria casa e migliorare l’efficienza energetica della propria abitazione avvantaggiandosi dell’ecobonus.

Ma cosa cos’è esattamente l’alluminio?

Pur essendo fra gli elementi naturali maggiormente presenti sul pianeta Terra, l’alluminio come materiale impiegato nell’edilizia spicca per la sua relativa “giovinezza”, dato che il suo utilizzo industriale cominciò solo nel XIX secolo e la sua “scoperta” in senso tecnologico avvenne nel 1807.

Idealmente, i sistemi di serramento in alluminio si potrebbero suddividere in due categorie: il cosiddetto “profilo freddo”, più propriamente denominato “a continuità termica”, e l’ormai tecnologicamente avanzato “alluminio a taglio termico”. Si tratta di profili a “giunto aperto”, ossia costruiti con una particolare conformazione che mira all’interruzione della dispersione del calore, grazie a intercapedini interne e guarnizioni plastiche, progettati con una logica simile a quella degli infissi in PVC (plastica).

È proprio il concetto del serramento a “taglio termico” a trovare ormai larga applicazione nelle ristrutturazioni domestiche e nelle opere edilizie a carattere sia pubblico sia privato.

Proprio così: i serramenti in alluminio di oggigiorno non sono soltanto le classiche “vetrine da negozio”: sono anche finestre e portefinestre per le abitazioni, ad elevata efficienza energetica e dall’aspetto moderno (in taluni casi, addirittura ricercato per un certo tipo di clientela) ed ergonomica. Sono dotati di vetrate isolanti grazie alle quali raggiungono prestazioni elevate in termini di coibentazione sia termica che acustica.

Grazie a tutti questi accorgimenti tecnici, quindi, i serramenti in alluminio di moderna fattura garantiscono un buon isolamento termico e acustico e pertanto riescono a raggiungere la conformità rispetto alla normativa sull’efficienza energetica con pieno diritto alla detrazione del 65%.

Sotto l’aspetto estetico, le colorazioni RAL (tinta unita) o le varie sfumature particolari, come pure i rivestimenti pellicolari “effetto legno”, danno un ampio ventaglio di possibilità anche all’utenza più esigente, per soddisfare necessità non solo funzionali, ma anche di design. Infatti, per coloro che tendono a restare legati all’aspetto esteriore più classico del legno, con un sovrapprezzo contenuto si può richiedere la coloritura “effetto legno”: si tratta di un tipo di colorazione del profilo in alluminio che conferisce al telaio un’estetica a tutti gli effetti paragonabile a quella del legno, con venature e sfumature tipiche del materiale ligneo.

Le finestre e portefinestre in alluminio hanno inoltre il considerevole vantaggio di eliminare il fattore manutenzione e sono dotati di una longevità notevole (qualcuno li ritiene “eterni”).

Buona idea, quindi, richiedere un preventivo per sostituire gli infissi in casa propria: il servizio è gratuito e non comporta alcun impegno: si richiede un sopralluogo oppure si fissa un appuntamento per una visita in negozio, e il gioco è fatto. Con le misure e una scelta della tipologia di serramento più adeguata, in pochi giorni l’offerta è pronta e si può cominciare a fare tutte le valutazioni del caso sul budget, la tempistica, la qualità, ecc.

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V8 Serramenti, infissi e finestre in legno-alluminio: eccellenza nel risparmio energetico

25/11/2014 – BRESCIA. L’interesse e la domanda di mercato rispetto ai sistemi di finestra e portafinestra in legno-alluminio è in costante crescita: sempre più persone s’informano a proposito di tale prodotto, spesso presentato come una soluzione d’eccellenza per l’isolamento termico e acustico.

Con questo tipo di serramento, infatti, è possibile – a fronte di un investimento tutto sommato contenuto – rinnovare la propria casa e migliorare l’efficienza energetica dell’abitazione avvantaggiandosi dell’ecobonus.

La soluzione del legno-alluminio gode di caratteristiche uniche nel suo genere: la parte esterna del serramento, grazie appunto all’utilizzo del rivestimento in alluminio, garantisce la massima resistenza possibile alle intemperie, al sole, all’acqua e al vento. La parte interna è invece quella classica del serramento in legno, di per sé inimitabile sotto il profilo estetico ma anche durevole nel tempo in virtù degli odierni processi di verniciatura.

La V8 Serramenti propone sistemi in legno-alluminio di alta qualità e capaci di un elevato fattore isolante grazie a diversi accorgimenti, primo fra tutti le quattro guarnizioni di tenuta. Potrà sembrare un dettaglio trascurabile, ma decisamente non lo è: le guarnizioni non sono tre (come nei migliori sistemi di infisso in legno) ma ben quattro e impongono alla chiusura del battente un certo attrito che, se da un lato richiede che si acquisisca una certa familiarità nell’uso di tutti i giorni, d’altro canto è determinante per assicurare una totale assenza di spifferi d’aria e infiltrazioni d’acqua e un’eccellente coibentazione.

Il modello di serramento in legno-alluminio (di nostra produzione) che negli ultimi anni ha riscosso il maggior successo si chiama «Astro 9», un sistema basato sull’ormai pluridecorato «Status 68» (serramento in legno con telaio di sezione mm 68), e costruito con un rivestimento esterno in alluminio applicato mediante appositi ganci di tenuta e opportunamente distanziato dalla parte telaio onde prevenire il fenomeno del cosiddetto “ponte termico” (non si dimentichi che l’alluminio è pur sempre un metallo) e attutire eventuali movimenti, seppur alquanto improbabili, della struttura lignea.

«Astro 9» prevede una spesa moderata ma consente un risultato ottimale, sul piano sia funzionale sia estetico. È ovviamente dotato di vetrata isolante (vetrocamera), declinata in varie opzioni disponibili in termini di coibentazione sia termica che acustica. Di serie, viene fornito con vetri anti-sfondamento in conformità con le più recenti normative.

Quanto al rivestimento esterno in alluminio, vi sono ulteriori possibilità: si può scegliere un colore RAL (standard internazionale) volgarmente denominato “tinta unita” e si parla di una gamma di ben oltre duecento colori; in alternativa, si può selezionare fra le coloriture disponibili “effetto legno”, uno speciale trattamento dell’alluminio che conferisce al materiale un aspetto a tutti gli effetti paragonabile (per venature e sfumature) a quello del legno, senza nulla togliere alla durevolezza e alla praticità di un metallo considerato “eterno”.

Inutile dire che con i serramenti in legno-alluminio la coibentazione termica sarà ottima, ossia mediamente superiore a quella ottenuta coi normali infissi in legno, grazie allo spessore maggiorato e soprattutto alle quattro guarnizioni: dalla finestra singola alla portafinestra fino al portoncino d’ingresso, questi serramenti sono completamente conformi alla più recente normativa in materia di efficienza energetica e garantiscono quindi pieno diritto alla detrazione IRPEF del 65% (nota anche come “sconto fiscale per risparmio energetico”).

Buona idea, quindi, richiedere un preventivo per sostituire gli infissi in casa propria: il servizio è gratuito e non comporta alcun impegno: si richiede un sopralluogo oppure si fissa un appuntamento per una visita in negozio, e il gioco è fatto. Con le misure e una scelta della tipologia di serramento più adeguata, in pochi giorni l’offerta è pronta e si può cominciare a fare tutte le valutazioni del caso su budget, tempistica, qualità, ecc.

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Serramenti e infissi in PVC: risparmio nell’efficienza energetica

30/10/2014 – BRESCIA. Sempre più persone scelgono gli infissi in PVC per rinnovare la propria casa e migliorare l’efficienza energetica dell’abitazione avvantaggiandosi dell’ecobonus.

Ma cosa significa e cos’è il PVC?

“P V C” è l’acronimo di “Poli Vinil Cloruro”, un materiale plastico sviluppato in Europa nel 1835 e prodotto a livello industriale inizialmente in America dai primi anni 1920. In Italia, il PVC divenne particolarmente popolare nelle sue applicazioni domestiche nel dopoguerra e da lì in avanti fu largamente adoperato in una moltitudine di settori. Per quanto concerne i serramenti, i primi profili per infissi vennero prodotti dagli anni 1960. Nel nostro paese, da circa un trentennio il PVC ha rappresentato una nuova frontiera di funzionalità e il mercato ha cominciato a mostrarne l’apprezzamento. In altri paesi d’Europa che risentono di fattori climatici differenti (si pensi al Regno Unito), il serramento in PVC per uso domestico è invece una realtà consolidata da più di vent’anni.

Le finestre e portefinestre in PVC hanno infatti il considerevole vantaggio di eliminare il fattore manutenzione e sono dotati di una longevità notevole (nell’ordine delle decine di anni), dal momento che il materiale plastico di cui sono composte è frutto di una produzione tecnologicamente avanzata e al passo con le normative più recenti non solo in materia di sicurezza e di risparmio energetico, ma anche di rispetto dell’ambiente.

Gli odierni serramenti in PVC sono dotati di vetrate isolanti (vetrocamera), declinati in varie opzioni in termini di coibentazione sia termica che acustica.

Inoltre, per coloro che tendono ancora a restare più legati all’aspetto esteriore del legno, con un sovrapprezzo contenuto si può utilizzare il PVC con la coloritura “effetto legno”: si tratta di un rivestimento a pellicola che conferisce al telaio un’estetica a tutti gli effetti paragonabile a quella del legno, con venature e sfumature tipiche del materiale classico ma sempre con la durevolezza e la praticità della plastica.

Un altro fatto importante da rimarcare per quanto riguarda i serramenti in PVC è l’ottima coibentazione termica (mediamente superiore anche ai profili in legno, a parità di spessore) e l’isolamento acustico: questi serramenti hanno infatti coefficienti termo-acustici di tutto rispetto, dalla finestra singola alla portafinestra fino al portoncino d’ingresso, pertanto sono assolutamente conformi alla più recente normativa in materia di efficienza energetica e danno quindi pieno diritto alla detrazione IRPEF del 65% (meglio nota come “sconto fiscale per risparmio energetico”).

Buona idea, quindi, richiedere un preventivo per sostituire gli infissi in casa propria: il servizio è gratuito e non comporta alcun impegno: si richiede un sopralluogo oppure si fissa un appuntamento per una visita in negozio, e il gioco è fatto. Con le misure e una scelta della tipologia di serramento più adeguata, in pochi giorni l’offerta è pronta e si può cominciare a fare tutte le valutazioni del caso sul budget, la tempistica, la qualità, ecc.

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V8 Serramenti presenta: finestre in legno a vetrata integrale, esclusività a risparmio energetico

16/10/2014 – BRESCIA. La V8 Serramenti di Brescia sta presentando proprio in questo periodo un prodotto esclusivo, una vera e propria chicca recentemente aggiunta al suo già ampio carnet di prodotti disponibili.

La caratteristica principale di tale prodotto, sotto l’aspetto commerciale, è l’eccellente rapporto qualità/prezzo perché non si tratta affatto di un serramento come tutti gli altri: unisce una tecnologia di avanguardia alla semplicità nel design ma anche a un’immagine di classe moderna armonizzata con la massima funzionalità ed efficienza energetica.

Si tratta di un sistema di serramento (finestra, portafinestra o finestrone scorrevole) in legno lamellare a vetrata integrale, così composto:
– telaio maestro in legno lamellare, spessore anta mm 82;
– tripla guarnizione di tenuta termo-acustica;
– vetro strutturale (spessori fino a mm 33);
– montanti vetro e rivestimento esterno in alluminio.

Il sistema ha una completa conformità certificata alle normative europee vigenti.

La resa estetica è di prim’ordine: dall’esterno la struttura appare in linea con le più recenti tendenze architettoniche, il design è pulito e razionale, ma dall’interno il serramento conferisce l’eleganza, il calore e il pregio del materiale più classico di sempre: il legno (in varie essenze a disposizione).

Le prestazioni sono eccellenti: isolamento acustico pari a -42 dB, isolamento termico (Uw) fino a 1,25 W/m2K.

Un fattore da non trascurare è quello delle opportunità di sconto fiscale:  infatti, fino al 31 Dicembre prossimo sarà ancora possibile effettuare lavori di riqualificazione energetica degli edifici usufruendo della detrazione IRPEF del 65%, ossia l’ormai popolarissimo “ecobonus” o “sconto fiscale per risparmio energetico”.

Per il momento, malgrado le rassicuranti dichiarazioni rese la scorsa settimana dal ministro Lupi, il governo non ha ancora confermato con certezza che sarà prorogata la validità della detrazione per gli anni successivi. Per il momento, nel 2015 l’agevolazione calerà a quota 50%, dopo di che (dal 1° Gennaio 2016) scenderà definitivamente al 36%, equiparata quindi al “vecchio” bonus ristrutturazioni.

È proprio il caso di affrettarsi, quindi, con le richieste di preventivo per fare i conti e capire come sono i prezzi e se si dispone di un budget sufficiente ad affrontare una tale spesa: i tempi di consegna non sono mai immediati e il periodo di elevata richiesta può comportare un certo rallentamento nelle procedure commerciali.

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Preventivi per serramenti, porte e finestre: ATTENZIONE, la detrazione 65% sta per scadere!

20/09/2014 – BRESCIA. Fino al 31 Dicembre prossimo sarà ancora possibile effettuare lavori di riqualificazione energetica degli edifici usufruendo della detrazione IRPEF del 65%, ossia l’ormai popolarissimo “ecobonus” o “sconto fiscale per risparmio energetico”.

Per tutto il 2015, l’agevolazione calerà a quota 50%, dopo di che (dal 1° Gennaio 2016) scenderà definitivamente al 36%, ritrovandosi quindi equiparata al “bonus ristrutturazioni”.

È proprio il caso di affrettarsi, quindi, con le richieste di preventivo per fare i conti e capire come sono i prezzi e se si dispone di un budget sufficiente ad affrontare una tale spesa: i tempi di consegna oscillano mediamente fra i 45 e i 65 giorni lavorativi e può anche capitare che le aziende più “gettonate” non accettino più ordini se non con consegne oltre una certa data.

D’altro canto, tutti vorrebbero ristrutturare la propria casa montando dei nuovi infissi a risparmio energetico: un simile intervento comporta molteplici e importanti vantaggi. Con nuove finestre e portefinestre ad elevato isolamento termico, inevitabilmente si registrerà un risparmio notevole sulle spese di riscaldamento dei locali, stimabile in un 25-35% circa di riduzione della spesa media annua sulle bollette del gas, senza contare la miglior resa estetica della casa e l’incrementato valore del proprio immobile, da tenere sicuramente in considerazione soprattutto se si sta valutando l’eventualità di una rivendita.

Non ultimi, vi sono il fattore dell’isolamento acustico che, per finestre con vetro isolante (il cosiddetto “doppio vetro” più propriamente chiamato “vetrocamera”) non ha paragoni rispetto ai vecchi infissi con vetro singolo, e infine la sicurezza: i serramenti di nuova generazione sono più sicuri e assai più difficilmente soggetti a scasso o forzature rispetto alle finestre di una volta.

In parole semplici, sostituire gli infissi è un investimento vincente che non solo dà un valore aggiunto alla propria casa, ma costituisce una spesa facilmente recuperabile nel giro di pochi anni.

Vi sono varie opzioni: le finestre e portefinestre possono essere realizzate in legno lamellare, in PVC (materiale plastico), in alluminio a “taglio termico”, oppure (meglio ancora) in legno-alluminio. Fra l’altro, sia il PVC che l’alluminio vengono offerti anche nell’allestimento “effetto legno” che le fa somigliare in tutto e per tutto alle classiche finestre e portefinestre in legno, eliminando però la necessità di una costante manutenzione come può avvenire per gli infissi in legno.

La cosa da fare, dunque, è richiedere un preventivo per sostituire le finestre di casa propria: il servizio è gratuito e non comporta alcun impegno: si richiede un sopralluogo oppure si fissa un appuntamento per una visita in negozio, e il gioco è fatto. Con le misure e una scelta della tipologia di serramento più adeguata, in pochi giorni l’offerta è pronta e si può cominciare a fare tutte le valutazioni del caso sul budget, la tempistica, la qualità, ecc.

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Serramenti: ultime settimane utili per la detrazione 65% su finestre a risparmio energetico

21/07/2014 – BRESCIA. Fino al 31 Dicembre prossimo sarà ancora possibile effettuare lavori di riqualificazione energetica degli edifici usufruendo della detrazione IRPEF del 65%, ossia l’ormai popolarissimo “ecobonus” o “sconto fiscale per risparmio energetico”.

Per il momento, malgrado le ripetute richieste e la ben comprensibile insistenza degli operatori di settore, il governo non ha prorogato la validità della detrazione per gli anni successivi. Per tutto il 2015, l’agevolazione calerà a quota 50%, dopo di che (dal 1° Gennaio 2016) scenderà definitivamente al 36%, equiparata quindi al bonus ristrutturazioni.

È proprio il caso di affrettarsi, quindi, con le richieste di preventivo per fare i conti e capire come sono i prezzi e se si dispone di un budget sufficiente ad affrontare una tale spesa: i tempi di consegna non sono mai immediati e la pausa estiva può comportare un certo rallentamento nelle procedure commerciali.

D’altro canto, ristrutturare la propria casa montando dei nuovi infissi a risparmio energetico comporta molteplici e importanti vantaggi: con nuove finestre e portefinestre ad elevato isolamento termico, inevitabilmente si registrerà un risparmio notevole sulle spese di riscaldamento dei locali, stimabile in un 25-35% circa di riduzione della spesa media annua sulle bollette del gas, senza contare la miglior resa estetica della casa e l’incrementato valore del proprio immobile, da tenere sicuramente in considerazione soprattutto se si sta valutando l’eventualità di una rivendita.

Non ultimi, vi sono il fattore dell’isolamento acustico che, per finestre con vetro isolante (il cosiddetto “doppio vetro” più propriamente chiamato “vetrocamera”) non ha paragoni rispetto ai vecchi infissi con vetro singolo, e infine la sicurezza: i serramenti di nuova generazione sono più sicuri e assai più difficilmente soggetti a scasso o forzature rispetto alle finestre di una volta.

Per vivere con serenità, il risparmio e l’economia familiare sono indispensabili.

In parole semplici, sostituire gli infissi è un investimento vincente che non solo dà un valore aggiunto alla propria casa, ma costituisce una spesa facilmente recuperabile nel giro di pochi anni.

Vi sono varie opzioni: le finestre e portefinestre possono essere realizzate in legno lamellare, in PVC (materiale plastico), in alluminio a “taglio termico”, oppure (meglio ancora) in legno-alluminio. Fra l’altro, sia il PVC che l’alluminio vengono offerti anche nell’allestimento “effetto legno” che le fa somigliare in tutto e per tutto alle classiche finestre e portefinestre in legno, eliminando però la necessità di una costante manutenzione come può avvenire per gli infissi in legno.

Buona idea, quindi, richiedere un preventivo per sostituire gli infissi in casa propria: il servizio è gratuito e non comporta alcun impegno: si richiede un sopralluogo oppure si fissa un appuntamento per una visita in negozio, e il gioco è fatto. Con le misure e una scelta della tipologia di serramento più adeguata, in pochi giorni l’offerta è pronta e si può cominciare a fare tutte le valutazioni del caso sul budget, la tempistica, la qualità, ecc.

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Da V8 Serramenti i migliori auguri di un’estate 2014 di relax e serenità, strizzando l’occhio al risparmio energetico e alla qualità della vita.

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Per ulteriori informazioni: V8 Serramenti – Poncarale (BS)
Tel: 030/2701331 – 335/349917
Fax: 030/6399210
Internet: http://www.serramenti-brescia.com
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Serramenti e finestre: nuova normativa, ora i vetrocamera vetri anti-sfondamento sono obbligatori anche sopra i cm 100

30/06/2014 – BRESCIA. Novità sull’utilizzo dei vetrocamera (quelli volgarmente chiamati “doppi vetri”) nelle applicazioni domestiche: il 22 Maggio scorso, l’Ente Nazionale Italiano di Unificazione (meglio noto come UNI, responsabile dello studio e promulgazione di normative in svariati settori, fra cui l’edilizia), ha varato una nuova normativa (la UNI 7697:2014) denominata «Criteri di sicurezza nelle applicazioni vetrarie».

Tale norma detta nuove regole per i vetri, aggiornando la precedente versione risalente al 2007, ed è applicabile al campo dell’edilizia e a qualsiasi altro impiego.

Tra le novità più importanti – e maggiormente pertinenti all’ambito abitativo e quindi all’utente finale e al consumatore che intende (ad esempio) sostituire le finestre nella propria casa – vi è la prescrizione che le lastre interne dei vetrocamera per serramenti, poste ad altezza superiore ai cm 100 del piano di calpestio (pavimento), siano “di sicurezza”, ovvero di vetro temprato o stratificato, in conformità a certi parametri di resistenza all’urto (per i più esperti: classe minima 1C3 per il temprato e 2B2 per lo stratificato).

Quindi, in definitiva, cosa cambia per il privato che vuol essere attento alle norme e mantenersi in regola? Dovrà fare attenzione al fatto che il suo preventivo per la sostituzione delle finestre riporti chiaramente, alla voce «vetri», una composizione del vetrocamera che sia (per esempio) 3+3 / 12 / 3+3.1: vale a dire 3+3 millimetri e cioè due lastre di 3 millimetri ciascuna di spessore incollate l’una all’altra, poi 12 millimetri di intercapedine (nella quale normalmente si introduce un gas isolante, di solito Argon) e infine ancora 3+3 millimetri in due lastre, con un ulteriore millimetro (il “.1”) di pellicola denominata “basso-emissivo” per ridurre ulteriormente la dispersione (emissione) di calore.

Un altro esempio può essere 3+3/ 12 Argon / 4T: quindi la lastra interna sarà spessa 4 millimetri ma composta di vetro temprato (“T”), dunque ad elevata resistenza agli urti.

La normativa UNI 7697:2014, comunque, è piuttosto specifica e fornisce delle tabelle atte a determinare il tipo esatto di vetrocamera da adoperare per o la destinazione d’uso specifica: abitazione privata piuttosto che luogo pubblico come ospedale, palestra, palazzetto dello sport, cinema, ecc.

E i prezzi? Non c’è da temere, in quanto già prima di questo aggiornamento normativo la differenza fra lo stratificato e il vetrocamera normale era tutto sommato contenuta, ma (oltre a ciò) proprio per non far pesare la novità sulle spalle degli utenti finali, molti produttori di vetrocamera (per lo meno le vetrerie industriali) stanno addirittura ritoccando al ribasso i listini prezzi degli stratificati.

Una manovra intelligente, perché gioca a favore degli investimenti da parte dei privati. D’altro canto, ormai molte persone sanno che sostituire gli infissi nella propria abitazione è un investimento vincente: esso, infatti, non solo dà un valore aggiunto alla casa, ma costituisce una spesa facilmente recuperabile nel giro di pochi anni grazie all’inevitabile risparmio sulle spese di riscaldamento e agli incentivi fiscali (detrazione 65%).

Buona idea, quindi, richiedere un preventivo per sostituire gli infissi in casa propria: il servizio è gratuito e non comporta alcun impegno: si richiede un sopralluogo oppure si fissa un appuntamento per una visita in negozio, e il gioco è fatto.

Con le misure e una scelta della tipologia di serramento più adeguata, in pochi giorni l’offerta è pronta e si può cominciare a fare tutte le valutazioni del caso sul budget, le tempistiche, la qualità, ecc.

V8 Serramenti opera in tutta la Lombardia e oltre, con opere realizzate non solo a Brescia, limitrofi e provincia, ma fino a Piacenza, Mantova, Verona e Bergamo: preventivi e sopralluoghi sono gratuiti e senza impegno, pertanto è possibile ottenere gratis una quotazione o fissare un appuntamento per una visita in loco e un’offerta su misura.

Meglio affrettarsi, però: il cosiddetto ecobonus o sconto fiscale del 65% è prossimo alla scadenza. Sarebbe un vero guaio lasciarselo sfuggire!

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Per ulteriori informazioni: V8 Serramenti – Poncarale (BS)

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Serramenti, finestre e porte per il risparmio energetico con lo sconto del 65% e oltre: le soluzioni di V8 Serramenti

Anche per l’anno 2014, la ditta V8 Serramenti – presente ormai da anni su tutto il territorio bresciano (e ben oltre) con le proprie realizzazioni – propone prodotti che rispondono pienamente ai parametri di isolamento termico previsti dalla normativa in materia di efficienza energetica.

Risistemare la propria casa sostituendo gli infissi vecchi con nuovi infissi a risparmio energetico comporta molteplici e importanti vantaggi, primo fra tutti lo sconto fiscale del 65% che consiste nello sgravio IRPEF del 65% delle spese lorde sostenute per l’intervento, suddiviso in dieci rate annuali di pari importo.

Ma non solo: con nuove finestre e portefinestre ad elevato isolamento termico, inevitabilmente si registrerà un risparmio netto sulle spese di riscaldamento dei locali, stimabile in un 30/35% circa di riduzione della spesa media annua sulle bollette del gas: secondo una stima diffusa dalla Tesa (azienda mondiale leader nella distribuzione di prodotti per l’industria e le forniture per ufficio), «mediamente una famiglia spende circa 1.600 Euro l’anno come minimo per il riscaldamento e l’acqua calda». Si parla, dunque, di oltre 500 Euro l’anno risparmiati.

Senza contare i casi in cui i serramenti sono molto vecchi, ad esempio quelli di immobili costruiti più di 35-40 anni fa, oppure di qualità inferiore perché realizzati “in economia” già originariamente, oppure molto usurati a causa degli agenti atmosferici. In queste situazioni, la sostituzione dei serramenti potrebbe portare addirittura ad un risparmio sul riscaldamento che sfiora il 45-50% della spesa annua precedente.

Un ulteriore vantaggio è l’isolamento acustico, assolutamente essenziale in contesti ad elevato traffico veicolare o in palazzi e condomini adiacenti a strade molto battute o a piazze frequentate in ore serali o notturne.

In parole semplici, sostituire gli infissi è un investimento vincente che non solo dà un valore aggiunto alla propria casa, ma costituisce una spesa facilmente recuperabile nel giro di pochi anni.

Fatti questi ragionamenti, si pone la fatidica domanda: quanto costa cambiare le finestre? Quali sono i prezzi dei serramenti nuovi? La risposta è una sola: chiedere preventivi, confrontare offerte, informarsi.

V8 Serramenti opera in tutta la Lombardia e oltre, con opere realizzate non solo a Brescia e limitrofi, ma fino a Piacenza, Mantova, Verona e Bergamo. Sul sito Internet di V8 è possibile visionare alcuni dei lavori consegnati ai clienti.

V8 Serramenti è a disposizione per realizzare preventivi su misura, rigorosamente gratuiti e senza impegno.

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ESTATE ANTICRISI DI AUCHAN

 

Auchan blocca il prezzo di mille prodotti alimentari per aiutare le famiglie italiane a battere la crisi durante il periodo estivo. Lo scenario economico del Paese, ultima notizia in ordine temporale il deficit peggiorativo del primo trimestre dei conti pubblici che passa al 7,3 per cento rispetto al 6,6 per cento dello scorso anno, impone una sempre maggiore attenzione nei confronti delle famiglie italiane.

Per questo motivo Auchan ha deciso di proporre alcune misure anti-crisi che consentano di tirare un po’ il fiato e risparmiare sia sui prodotti di prima necessità, sia su tutti i prodotti scolastici.

Da luglio, infatti, due grandi iniziative nazionali cercheranno di essere sostegno dei bilanci familiari da Sud a Nord: sull’alimentare con “Prezzi blok” dal primo luglio 1.000 prodotti sono a prezzi bloccati, e sul versante scuola, oltre a centinaia di materiali a meno di 1 Euro, Auchan propone il Kit scuola completo di zaino a 9,99 Euro.

«Questa iniziativa nasce dalla necessità di promuovere il più possibile un risparmio sui generi alimentari e non solo, per tutta l’estate, in modo da offrire agli italiani un maggior potere d’acquisto rispetto a quello reale di questi tempi» spiega Alberto Miraglia, Direttore Marketing d’Insegna e Cliente di Auchan Italia.

 

“Prezzi Blok” coinvolge ogni categoria di prodotto: dalla carne, alla pasta, dall’olio alla passata di pomodoro, fino ad arrivare ai detersivi, i saponi, lo shampoo (etc),  con prezzi che variano dai 5 centesimi all’etto per la pasta, 65 centesimi per la passata di pomodoro, prosciutto cotto a 6,90 Euro al chilo, fino ad arrivare al doccia schiuma a 1,49 Euro, il dentifricio a 1 Euro, i detersivi a 2,49 Euro.

Tra le misure anticrisi proposte per alleggerire l’estate, anche quest’anno Auchan ha pensato a come abbattere il caro-scuola: «Non c’è dubbio che il tema scuola sia storicamente uno dei punti di forza di Auchan – continua Miraglia – ma quest’anno abbiamo voluto dare un segnale di grande sostegno all’economia reale delle nostre famiglie: il kit completo per la scuola con zaino, maxi quaderno, penne, astuccio, matite, temperino a 9,99 Euro. Oltre a centinaia di prodotti che vanno dai quaderni a 60 centesimi, i diari a 4,99 Euro, le confezioni maxiscorta da 5 o 10 penne, gomme, matite e tutta una serie di prodotti che possono essere acquistati a meno di 1 Euro».

Inoltre Auchan offre ai clienti possessori di carta Nectar la possibilità di ricevere buoni spesa pari al 20% del valore dei libri scolastici acquistati tramite il servizio on-line su www.auchan.it .

«La nostra capillare presenza e il nostro legame con il territorio ci impongono di studiare tutte quelle misure che aiutino ognuno di noi a salvaguardare il potere d’acquisto – conclude Miraglia – Noi speriamo che queste misure che abbiamo deciso di adottare rappresentino un segnale forte e un aiuto concreto per tutti». 

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Prezzi RC auto diminuiti per donne e neopatentati

Ormai anche gli italiani lo hanno imparato: i costi dell’RC auto variano notevolmente da un mese all’altro, ma non sempre questo equivale ad avere brutte notizie. Facile.it, sito leader nella comparazione di polizze RC auto, con la prima uscita del suo neonato Focus periodico – che ha preso in esame alcuni profili di automobilista* in 8 delle principali città italiane (Milano, Torino, Verona, Bologna, Firenze, Roma, Napoli e Palermo) – ha rilevato, confrontando le tariffe in vigore a febbraio con quelle di dicembre 2012, riduzioni fino al 15,8% nei premi riservati ai neopatentati.

«Le compagnie assicurative– sostiene Mauro Giacobbe, Responsabile business unit assicurazioni di www.facile.itspinte anche dalle novità normative introdotte di recente, tra cui l’abolizione del tacito rinnovo e l’introduzione del contratto base, stanno rivedendo le proprie politiche di prezzo, anche riconsiderando le rischiosità dei profili fino ad oggi maggiormente penalizzati in termini di costi».

Il focus di Facile.it conferma l’interesse delle compagnie assicurative per il target femminile: per le donne, solitamente più attente alla guida e molto meno coinvolte in incidenti con colpa rispetto a quanto non accada agli uomini, a febbraio 2013 le riduzioni dei costi RC auto sono state comprese fra il -1,2% di Milano e il -18,1% di Firenze; per le automobiliste diminuzioni a doppia cifra anche sulle piazze di Palermo (-12%) e Napoli (-16,1%).

«Se qualcuno risparmia, qualcun altro spende di più continua Giacobbee se da un lato sono aumentati, anche se di poco, i premi dei profili migliori, dall’altro si è assistito ad un miglioramento tariffario per i profili fino ad oggi troppo penalizzati; questo, però, non incide in maniera netta sui profili migliori: ad esempio a Milano l’incremento di polizza rilevato sul profilo migliore è stato pari ad appena 18 euro».

Un altro elemento interessante emerso dal Focus di Facile.it (la cui infografica riassuntiva, che evidenzia le migliori offerte nelle città campione per i diversi profili, è disponibile a questo indirizzo: http://www.facile.it/infografica/assicurazione-auto-prezzi-in-diminuizione-per-i-neopatentati-italiani.html) è il rinnovato interesse degli automobilisti italiani per la copertura aggiuntiva dell’Assistenza stradale. L’età media del parco auto circolante nel nostro Paese cresce costantemente e anche in virtù di questo chi a febbraio ha scelto per la sua polizza auto una copertura aggiuntiva, nel 45,5% dei casi ha sottoscritto proprio l’assistenza stradale; a dicembre era il 36%.

«I risultati emersi dal Focus– ha concluso Giacobbesono la dimostrazione più lampante di come i prezzi delle polizze auto siano soggetti a molte variazioni, anche da un mese all’altro. Ecco perché, come ha recentemente sottolineato anche l’Antitrust e dato che in assoluto le tariffe applicate in Italia rimangono più alte della media europea, il confronto delle offerte sul mercato è fondamentale per chi vuole risparmiare perché, a conti fatti, pagare meno sulla polizza auto è una cosa fattibile».

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