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Le evoluzioni dell’auto fino al Maggiolino della Volkwagen: GP MOTORS ricorda l’auto del popolo

GP MOTORS concessionaria auto di Arezzo, non dimentica il consueto appuntamento che ripercorre la storia dell’automobile. I primi 40 anni del ‘900 sono estremamente ricchi di mutamenti e gli storici affermano con certezza che la maggior parte delle innovazioni nel settore auto sono state studiate proprio in quel periodo. GP MOTORS sottolinea come lo sviluppo del settore abbia portato alla realizzazione di auto di serie che potessero essere accessibili a tutti i ceti sociali compresi quelli meno abbienti.

I primi decenni del XX secolo vedono l’inizio della produzione di serie grazie ai notevoli incentivi alla costruzione di parti di ricambio di qualità elevata. Poco alla volta vennero studiati tutta una sequenza di perfezionamenti in grado di migliorare la funzionalità dell’automobile: comparvero i pneumatici, le ruote in acciaio stampato  e i freni sulle quattro ruote.

Notevoli i cambiamenti non solo dal punto di vista delle dotazioni meccaniche, anche il design migliora e la carrozzeria, inizialmente costruita in legno e tela viene poi realizzata in lamiera d’acciaio stampata e saldata. Sono gli anni 20 un momento di richieste sempre più crescenti e per questo motivo numerose case produttrici si impegnarono nella progettazione e realizzazione di automobili economiche (Citroen, FIAT, Opel).

L’auto diventa poco a poco alla portata dei più, anche di chi non aveva dimestichezza con i motori e proprio questo aspetto fa registrare, negli anni 30, la nascita di motori per così dire “pronti a tutto”. Nel 1934 la Citroen, rinomata casa francese, realizzò la famosa “Traction Avant”, auto rivoluzionaria per i tempi in cui fu concepita, dalle dimensioni medie, economica, a ruote motrici e sospensioni indipendenti.

Il 1938 vede la nascita del Maggiolino “VolksWagen” (auto del popolo), vettura fortemente voluta da Adolf Hitler e che continuerà ad essere prodotta, in varie rivisitazioni, per più di 65 anni consecutivi: il diktat del dittatore prevedeva la costruzione di un’auto piccola, economica, semplice e robusta, facile da costruire in grande serie ed economicamente accessibile.

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