Archives

Comunicati

Al Museo Casa Natale D’Annunzio il prof. Vittorio Sgarbi consegna una prestigiosa targa di riconoscimento alla soprintendente Lucia Arbace

Al Museo Casa Natale di Gabriele D’Annunzio, lo scorso 6 Febbraio 2015, il Prof. Vittorio Sgarbi e il Dott. Salvo Nugnes, Presidente dell’Associazione “Spoleto Arte” hanno consegnato una prestigiosa targa alla carriera alla Soprintendente per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici dell’Abruzzo Lucia Arbace, “per il significativo contributo alla tutela e alla valorizzazione del Patrimonio artistico-culturale del Paese”.

Di seguito l’intervista alla Dott.ssa Arbace.

D: Dottoressa Arbace, abbiamo ricevuto la notizia del prestigioso riconoscimento istituzionale alla carriera, che ha ricevuto di recente e che nell’occasione le è stato consegnato dal professor Vittorio Sgarbi e dal manager Salvo Nugnes; è stata compiaciuta del premio?

R: Sono rimasta sorpresa, perché non me l’aspettavo.  Ero lì, a Casa D’Annunzio per fare gli onori di casa, in qualità di soprintendente e direttore del Museo, all’inaugurazione della mostra “Da Pier Paolo Pasolini a  Maria Pia Severi”, e ad un certo punto mi hanno annunciato che c’era una targa per me. In genere quando si riceve un riconoscimento, qualcuno ti scrive una lettera che in tal giorno avverrà la cerimonia della consegna ufficiale. Questa volta è stato un riconoscimento non annunciato, e forse per questo molto più gradito.

D: La cerimonia di premiazione si è svolta durante l’importante vernissage della mostra fotografica, da lei citata, curata da Sgarbi. Come è nata l’idea di questa interessante esposizione fotografica curata dal noto critico?

R: Avevamo discusso già diversi mesi fa la possibilità di ospitare a Casa D’Annunzio, nei nostri spazi espositivi, una mostra di artisti contemporanei curata da Vittorio Sgarbi e promossa da Spoleto Arte. Purtroppo non era possibile assolutamente replicare quella già presentata a Spoleto e a Venezia, che comprendeva molte opere pittoriche di vari maestri, a causa delle dimensioni non ampie nei nostri spazi. Abbiamo quindi ritagliato all’interno della precedente iniziativa il segmento rilevante rappresentato dalle  foto di Roberto Villa scattate sul set del film di Pasolini “Il  fiore delle mille e una notte” e dalle immagini di Maria Pia Severi che evidenziano un’esperienza fotografica di senso completamente opposto. Il bello consiste proprio nel fatto che la mostra valorizza due esperienze della fotografia antitetiche abbinate in una proposta inedita.

D: Un suo commento di riflessione sull’arte in generale e in particolare sull’arte fotografica; ritiene che possa avere pari valore rispetto all’arte tradizionale? È appassionata di fotografia d’autore?

R: Ma certo! Conosco personalmente moltissimi fotografi di chiara fama, come ad esempio Gianni Berengo Gardin. Non dimentichi poi che io sono nata a Capri ed ho lavorato per molti anni a Napoli. Proprio Napoli ha espresso grandissimi talenti nel settore della fotografia, di rilevanza nazionale ed internazionale, come ad esempio Mimmo Jodice, Luciano D’Alessandro, Antonio Biasiucci, Sergio Riccio, Fabio Donato, tanto per citare nomi molto noti. Ho sempre seguito, fin dalle prime esperienze di soprintendenza, le grandi mostre fotografiche che sono state realizzate nel capoluogo campano ed anche in altre città italiane e straniere, dove ho avuto modo di soggiornare sia per motivi professionali, sia in occasione di viaggi di piacere.

D: Se dovesse associare l’illustre Maestro d’Annunzio alle figure di un artista di epoca passata e ad un artista di epoca odierna, chi menzionerebbe in funzione di una virtuale sinergia?

R: Un nome fra tutti c’è già ed è Francesco Paolo Michetti, un caro amico di D’Annunzio, nonché un grande artista che, purtroppo, non è ancora stato pienamente consacrato per la sua grandezza, che travalica il ristretto ambito della pittura.

D: Come pensa che l’immagine di D’Annunzio possa essere valorizzata al meglio in occasione dell’imminente Expo da parte degli organizzatori della grande esposizione universale?

R: Gabriele D’Annunzio è stato un pioniere della comunicazione. Ha ideato dei brand, dei nomi importanti dell’eccellenza italiana, alcuni nella filiera enogastronomica, come i liquori “Aurum” e “Corfinio”, ed anche il “Parrozzo”, un dolce tipico abruzzese. Ma è soprattutto la sua poesia a dover essere diffusa, meglio compresa per la straordinaria forza evocativa, di straordinaria modernità.

D: Come viene considerata all’estero la figura di d’Annunzio? Il museo viene spesso visitato anche da  turisti stranieri? Di quale nazionalità prevalentemente?

R: Sicuramente sì, abbiamo un alta percentuale di stranieri all’interno dei visitatori della Casa Natale, che lasciano i loro commenti sul registro delle firme. Abbiamo monitorato queste presenze negli ultimi anni e in una delle pubblicazioni recenti sono state inserite le frasi più significative. D’Annunzio è molto noto anche all’estero, non soltanto in Francia dove ha soggiornato. 

No Comments
Comunicati

L’artista Angelica Cioppa presente a “Spoleto incontra Venezia” espone le sue opere con la curatela di Vittorio Sgarbi, a Palazzo Falier

In occasione dell’inaugurazione della mostra “Spoleto incontra Venezia”, tenutasi il 27 settembre 2014 a Palazzo Falier, il Prof. Vittorio Sgarbi ha avuto occasione di vedere, assieme all’artista Angelica Cioppa, le sue meravigliose opere. Il Professor Sgarbi ha apprezzato i lavori della pittrice, esposti all’interno dello storico palazzo, e visitabili fino al 24 ottobre 2014, con ingresso libero al pubblico.

 

La mostra, diretta dal manager produttore Salvo Nugnes è stata curata dal prof. Sgarbi, il quale ha porto i suoi elogi all’operato della pittrice Angelica Cioppa, nota per i suoi meravigliosi fiori dalle sfumature di lucente e sfavillante energia cromatica. L’artista aveva già partecipato alla pregressa edizione di “Spoleto Arte” svoltasi dal 27 giugno al 24 luglio 2014, ed ha accettato con entusiasmo di esporre le sue opere, per la prima volta a Venezia, nella prestigiosa location affacciata sul Canal Grande.

 

Il soggetto dei suoi dipinti, come un vero e proprio inno alla vita, è il fiore. In mostra il visitatore può ammirare le sue opere: un girasole, un iris rosso, dei crisantemi bianchi ed una gazania blu.

Una sorta di omaggio alla perfezione della natura, ai suoi colori e alla sua armonia, spesso purtroppo dimenticati e minacciati dall’essere umano.

 

Su di lei Sgarbi ha dichiarato: “Angelica Cioppa si dimostra artista sofisticata soprattutto nell’affrontare il misterioso mondo dei fiori. Le sue immagini presentano un buon disegno e una cromia piuttosto accesa e vivace”.

No Comments
Comunicati

“Spoleto incontra Venezia”: Significativo omaggio in commemorazione del maestro Alberto Pistoresi a cura di Vittorio Sgarbi

In occasione della grande mostra di “Spoleto incontra Venezia” che si terrà dal 28 settembre al 24 ottobre 2014, verrà allestita un’ampia zona espositiva dedicata al maestro Alberto Pistoresi, con la curatela di Vittorio Sgarbi, in omaggio commemorativo al noto pittore fiorentino, del quale si mantiene indelebile il ricordo del prezioso contributo artistico lasciato in simbolica eredità. L’evento, diretto dal manager produttore Salvo Nugnes, sarà all’interno del secolare Palazzo Falier, sontuoso edificio sul Canal Grande a Venezia.

 

Nel commentare lo stile distintivo di Pistoresi Sgarbi ha dichiarato “Vedutista di spazi urbani e di paesaggi nella sua Toscana, Pistoresi è un pittore di luoghi non disturbati dall’uomo. La sua visione è distante, a tratti ovattata. L’uomo più che esserci è stato. Se ne sente l’impronta, l’eco della voce e una solitudine immensa, incolmabile“.

 

Tra le innumerevoli dichiarazioni elogiative espresse dai critici e dagli esperti d’arte del suo tempo, spicca quella di Piero Bargellini, sindaco di Firenze nel 1968, che scrisse “Pistoresi usa come mezzo espressivo il colore ad olio o ad acquerello, ma la sua opera sarebbe vana se non avesse come movente e come esito la poesia. Una poesia dovuta prima di tutto da una trepida commozione, suscitata da luoghi e figure, da un dolce incantamento d’anima e poi da una tenerezza, che si traduce sulla tela o sulla carta in trasparenze delicate, in fremiti amorosi, in segni efficaci, in toni essenziali“.

 

Di lui Pietro Annigoni, del quale è stato allievo disse “Nella sua pittura emergono fede caparbia e dedizione assoluta, è un lavoratore accanito. I suoi dipinti hanno composizione elementare, ma vigorosa con toni sonori profondi, luminosi, vibranti e impegnati di un sapiente e vissuto chiaro-scuro, che si pone in contrasto e al tempo stesso unisce l’intreccio dei colori“. Sul loro primo incontro ricordava “Al mercatino di San Pietro mi fece vedere una china acquerellata, che aveva fatto su per le rive dell’Arno. Mi parve una cosa notevole e sono sicuro, di essere stato tra i primi ad incoraggiarlo“.

No Comments