È uscito da pochi giorni Il Canale Unico di genere narrativa, fantasy e cyberpunk, un racconto da leggere tutto d’un fiato, sulle tracce di Blade Runner e 1984.
È nella seconda metà del III Millennio, quando gli uomini e le donne vivranno separati in due Stati Sovrani e indipendenti, che Maura Cannaviello già autrice di racconti di successo come (sentirsi) Come a un matrimonio in infradito e Rosa di Plastica per Edizioni Pagnini, immagina un possibile mondo futuro molto vicino alla realtà che stiamo vivendo.
Il potere finanziario e la morsa stringente sull’informazione ha ormai addomesticato gli uomini ubbriacati da continui flash pubblicitari e martellanti 24 ore su 24.
Mangus Roserby, dal giorno della sua assunzione alla Transporter Enterprise, non è mai arrivato in ritardo né mancato una sola volta. La sua dedizione al primo Fondamento del Distretto Ovest gli è valsa una ricarica di articoli di qualità superiore e crediti extra di Svago. Intanto, una nuova versione dello Stimolator sta per essere lanciata a livello planetario.
Il libro si struttura in quattro capitoli dove si salta da un tempo passato di centocinquanta anni prima, a un presente caratterizzato da tecnologie avanzate ed esperienze chinoemozionali a realtà aumentata. Quando ormai il destino del mondo sembra segnato, sarà proprio Mangus, uno dei tanti “qualunque”, ad aprire uno spiraglio di speranza.
Un racconto che merita di essere letto tutto d’un fiato per le ambientazioni cupe e avveniristiche e l’intreccio ritmato della narrazione.