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Le ragadi anali e le possibili soluzioni

Spesso quando si pensa alle ragadi vengono in mente quei fastidiosi tagli che compaiono intorno al capezzolo delle donne che stanno allattando, oppure sulle mani nelle zone laterali delle dita.

Eppure vi è anche un’altra parte del corpo che può esserne colpita, ovvero lo sfintere anale, e come si può intuire non si tratta propriamente di una cosa piacevole. A causa delle pieghettature di questa zona anatomica, la guarigione delle ragadi è quanto mai difficoltosa: spesso servono settimane, nei casi peggiori addirittura dei mesi, per arrivare a una completa cicatrizzazione dei tagli.

Le cause delle ragadi anali possono essere diverse, ma la principale è in genere la stitichezza: il passaggio difficoltoso delle feci può infatti causare dei danneggiamenti alla mucosa e a lungo andare un semplice taglietto in grado di rimarginarsi da solo nel giro di pochi giorni si trasforma in una ragade vera e propria.

Intervenire sul proprio stile di vita per liberarsi da questi disturbi è la prima buona regola da osservare: in particolare, la stitichezza va contrastata con l’assunzione giornaliera di elevate quantità di fibre e di acqua.

Per incrementare questi apporti può essere consigliabile ricorrere a integratori come ad esempio FIBRAID® GEL, un prodotto a base di fibre che migliora il transito intestinale. Disponibile nella pratica formulazione in gel, questo integratore è ideale per chi desidera combattere la stitichezza in modo efficace e naturale.

 

 

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Evitare le ragadi anali assumendo fibre

Quante volte avete sentito dire e letto che per stare bene bisogna consumare tante fibre tutti i giorni e che la propria dieta deve essere varia e ricca di questi elementi? Definire con precisione questa parola “tanto” è piuttosto complicato, sia perché è importante imparare a riconoscere e identificare la giusta quantità sia perché questo “tanto” può essere ovviamente diverso per ognuno di noi.
foto di ragadi analiSiccome sappiamo bene che solo assumendo i giusti quantitativi di fibre si può evitare di andare incontro a problemi come stitichezza, emorroidi e ragadi anali. Una dieta che include la giusta quantità di fibre aiuta ad allontanare i rischi relativi ad alcune patologie molto gravi come quelli che riguardano l’intestino.

L’Institute of Medicine (IOM) comunica che i fabbisogni medi giornalieri si attestano in circa 25 grammi di fibre per le donne mentre per gli uomini circa 38 grammi. Queste soglie sono da considerarsi minime e per raggiungerle bisogna consumare legumi, cereali e prodotti realizzati con le farine integrali, frutta e naturalmente tantissima verdura. Una abbondanza alimenti che sanno soddisfare tutti i gusti, ecco come riusciremo a prenderci cura del nostro benessere intestinale.

Nel caso in cui fosse necessario, poi, si potrà aumentare il dosaggio grazie all’impiego di integratori che sono di facile assunzione e soppersicono ad eventuali carenze di fibre.

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