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Che cos’è e a cosa serve una barra duomi

Chi bazzica il mondo del tuning e del racing ne avrà sicuramente già sentito parlare: la barra duomi.

Accessorio molto usato nelle competizioni, ma anche molto dibattuto: c’è chi la ritiene imprescindibile in ambito sportivo per i suoi effetti positivi sulla tenuta stradale (specialmente in curva). Ma non manca anche chi, al contrario, la ritiene inutile (se non pericolosa).

Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza.

Cos’è una barra duomi?

Una barra duomi (nota in inglese come strut arm e da non confondere con la roll bar, cioè la barra antirollio) è un elemento longitudinale che raccorda i duomi dei gruppi molla-ammortizzatori di uno stesso asse. Solitamente utilizzati su sospensioni di tipo MacPherson (cioè quelle che permettono l’oscillazione indipendente delle ruote), possono essere montati su entrambi gli assi del veicolo, anche se nella stragrande maggioranza dei casi si tratta naturalmente dell’asse anteriore, perché quello della trazione e dello sterzo (e i duomi sono accessibile semplicemente aprendo il cofano).

I materiali solitamente sono l’acciaio (più rigido e pesante) e l’alluminio (più flessibile e leggero, e più costoso), ma non mancano varianti in carbonio.

Esistono di vari tipi di barra duomi:

  1. fissa: non ha possibilità di regolazione
  2. regolabile: ha un tirante filettato che permette di regolare la lunghezza
  3. con snodi: garantisce una certa flessibilità al telaio anche dopo il montaggio
  4. con punti di rottura: per evitare che un impatto su un lato dell’auto danneggi anche il lato opposto

Può capitare di sentir parlare di barre duomi inferiori. Si tratta sempre di elementi meccanici di irrigidimento, ma collegando i braccetti inferiori delle sospensioni non possono tecnicamente chiamarsi barre duomi. Il termine corretto per l’elemento è lower arm bar.

In breve, la barra duomi va ad intervenire su certe dinamiche strutturali del veicolo per garantire una guida più reattiva e una migliore tenuta del veicolo in curva in condizioni limite.

Il come, è una questione un po’ più complessa.

Le sollecitazioni fisiche

Sul telaio di ogni veicolo in marcia agiscono una serie di forze diverse tra loro.

La prima è quella torsionale, che si origina quando i due assi delle ruote hanno una differente angolazione. Ad esempio, su manto stradale piano non c’è fondamentalmente torsione, perché entrambi gli assi sono paralleli alla superficie. Ma quando capita di prendere la proverbiale buca con una delle ruote, allora gli assi si disallineano e il telaio è sottoposto a torsione.

Poi c’è la flessione verticale, che è conseguenza del peso del telaio e dall’eventuale carico del veicolo. Il peso dell’auto infatti poggia sui (solitamente) due gruppi ruote-assi-sospensioni, che, come ci insegna il buon Isacco Newton, esercitano forza uguale e contraria. Tuttavia, essendo i punti di appoggio collocati in testa e in coda il corpo centrale sospeso tende naturalmente a flettere sotto il suo stesso peso. È la fatica che si sente sugli addominali quando si fa il plank sul pavimento.

La flessione laterale invece si verifica durante lo sterzo. La massa del telaio procede per inerzia mentre le ruote impongono il cambio di traiettoria al veicolo. Quello che accade è che nuovamente il telaio subisce una sollecitazione che impropriamente potremmo chiamare centrifuga e che può portare, se accentuata, al ribaltamento del veicolo. Per ovviare, le auto da rally hanno solitamente un baricentro molto basso.

Cosa fa una barra duomi?

Propriamente, la barra duomi va ad agire sulla flessione laterale nei punti di attacco del gruppo ruote-asse-sospensioni, rendendo il gruppo più rigido e meno soggetto a deformazioni.

Durante una curva, infatti, le sollecitazioni non hanno la stesso impatto su entrambe le ruote, ma tendono a riguardare maggiormente la ruota sul lato esterno alla curva. Molle, ammortizzatori e braccetti riescono ad assorbire buona parte delle forze laterali e verticali che agiscono sul veicolo, ma la ruota esterna subirà un aumento maggiore dell’angolo di campanatura (angolo di camber, tra il piano di mezzeria della ruota e la verticale) per l’effetto congiunto dell’attrito e della forza centrifuga.

La barra duomi permette di trasferire queste sollecitazioni anche sul duomo opposto, dissipando la forza sulla barra e sulla sospensione meno sollecitata, riducendo l’angolo di campanatura delle ruote (e delle gomme) in curva.

Vantaggi e svantaggi

Vantaggi e svantaggi della barra duomi dipendono essenzialmente dallo scopo e dall’uso del veicolo su cui è montata.

Per un fuoristrada non avrebbe molto senso dotarsi di una barra duomi visto che è un veicolo che nasce per terreni molto accidentati e velocità controllate. Ha bisogno di sospensioni indipendenti e di un telaio flessibile.

Idem per le auto di uso comune. I benefici di un telaio e di un gruppo asse-ruote-sospensioni più rigido non sono apprezzabili nell’uso quotidiano, perciò i produttori normalmente non le montano sui veicoli in commercio.
Le velocità di crociera del traffico civile sono moderate e generalmente proporzionate alle curve: curve strette per velocità molto basse e curve dolci in autostrada. L’uso promiscuo e il manto stradale non sempre ideale rendono un telaio più flessibile la scelta ideale per il mercato di massa. Inoltre un telaio flessibile ed elastico è in grado di assorbire meglio gli urti salvaguardando l’incolumità degli automobilisti.

Per cui non stupisce che il mercato di riferimento per le barre duomi sia il mondo del racing. Qui i benefici di sospensioni più rigide si fanno sentire eccome in curva: inserimento in curva più deciso (a velocità più alta), agilità e reattività dello sterzo, comportamente in curva più prevedibile.

Vantaggi notevoli che possono fare la differenza in una competizione.

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Al Monza Rally Show Rachele Somaschini pensa al “Monte”

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  • 8 Dicembre 2018

Terminata la “regular season” con il Tricolore Femminile inseguito fino all’ultima gara e sfumato per una manciata di punti, Rachele Somaschini pensa già al futuro. La prima grande novità della 24enne pilota milanese è la partecipazione al Monza Rally Show, il prestigioso appuntamento che da tradizione conclude la stagione di gare. Nell’importante “rally in autodromo” in programma quest’anno dal 6 al 9 dicembre, Rachele debutterà infatti al volante di una top car, la Peugeot 208 T16 R5 della RS TEAM preparata da Sportec Engineering ed equipaggiata con le gomme Hankook.

«Il Monza per me è un po’ la gara di casa, quella nella quale ho debuttato al volante di una vettura storica nel 2013, e che ho già disputato in più occasioni. – spiega Rachele Somaschini Anche questa volta affronto un esame importante: quello del debutto al volante di una vettura di vertice, e per questo ho voluto avere al mio fianco una persona qualificata e preparata come Sergio Marchetti. Vorrei ringraziare tutte le persone ed i partner che mi hanno permesso di essere al via di questo importante appuntamento»

Ma le novità non sono finite. Sergio Marchetti, Team Manager della Plus Rally Academy – Hankook Competition, non si limiterà infatti a portare la sua esperienza nell’abitacolo della 208 T16 della vettura RS TEAM a Monza perché questo sarà il primo passo verso un obiettivo ancora più prestigioso: la partecipazione a fianco di Rachele Somaschini al mondiale Rally di Montecarlo 2019.

«Sergio ed io – conferma Rachele – faremo insieme il Monza Rally Show e poi il Montecarlo, il rally-mito per eccellenza. Nel Principato correremo con la Citroen DS3 R3T che ho già avuto modo di guidare nelle ultime prove del Tricolore 2018 e che vorrei portare in gara nel corso del 2019 in alcuni appuntamenti spot del Campionato Europeo, oltre che nel CIR».

Tanta carne al fuoco, come si suol dire, per Rachele, che continuerà ad essere supportata da Hankook Competition per quanto riguarda le coperture.

A Monza Rachele Somaschini attenderà gli appassionati nell’area hospitality all’interno del Paddock insieme ai volontari della Fondazione Ricerca Fibrosi Cistica Onlus – l’unica realtà che sostiene la ricerca al fine di trovare una cura e donare un’aspettativa di vita migliore ai malati di fibrosi cistica che è la patologia genetica grave di cui anche la pilota lombarda è affetta. Nel weekend di gara, saranno offerti i panettoni FFC ed i gadget #CorrerePerUnRespiro, il cui ricavato sarà interamente devoluto a sostegno della ricerca.

 

***

Rachele Somaschini. Rachele Somaschini è nata a Milano 24 anni fa ed è una sportiva da sempre. Sin dall’infanzia, infatti, ha reagito alla grave patologia genetica con la quale è nata dedicandosi allo sport – “Per me quasi una seconda terapia” – racconta Rachele – “per combattere la fibrosi cistica”. La pilota lombarda si è dedicata al nuoto, all’equitazione – sin dall’età di soli 8 anni – alla pallavolo, alla ginnastica, allo sci. Poi, la passione per i motori di papà Luca – valido pilota gentleman – ha contagiato Rachele, che ha iniziato a correre a 19 anni in coppia proprio con il genitore. Da lì ha deciso di partecipare alle cronoscalate e nel 2016 ha vinto la sua classe nel Civm (Campionato Italiano Velocità Montagna) al volante di una Mini Cooper S; per conquistare nel 2017 la classifica femminile della specialità. Nel 2018 la svolta, con il passaggio ai rally ed il secondo posto finale nel Tricolore femminile nonostante fosse alla prima stagione nella specialità. Oggi Rachele, nata sotto il segno dell’Acquario ed iscritta alla facoltà di economia e commercio, è un’apprezzata istruttrice di guida sicura nell’ambito dell’attività di Aci Sport e svolge test su strada per conto di una rivista specializzata.

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E-Rally a Bled, tra Austria e Slovenia

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  • 25 Marzo 2016

La cittadina slovena di Bled, con la sua pittoresca isoletta in mezzo al lago, la piccola chiesa e il castello medievale che domina dall’imponente sperone di roccia, offre uno dei paesaggi più belli e spettacolari delle Alpi. Gioiello turistico conosciuto in tutto il mondo, già meta di villeggiature liberty di aristocratici e sovrani, Bled aderisce dal 2008 al network Alpine Pearls, che riunisce 25 incantevoli località alpine dalla Francia alla Slovenia nell’impegno comune di promuovere un turismo ecosostenibile e rispettoso dei delicati equilibri alpini.
Dal 31 marzo al 2 aprile 2016 Bled ospiterà un evento speciale che celebra la mobilità sostenibile mettendo in competizione automobili elettriche e ibride in un E-Rally tra Austria e Slovenia. La manifestazione, organizzata nel rispetto dei requisiti FIA Alternative Energies Cup, ha il duplice scopo di sensibilizzare il pubblico all’utilizzo di motori alternativi e a bassa impronta ecologica e di far conoscere la bellezza dei territori attraversati dal tracciato di gara, a cavallo tra i due paesi. Sono previste diverse categorie di gara (dilettanti e professionisti) e percorsi differenziati in base al tipo di veicoli. L’iscrizione include la possibilità di pernottamento a Bled a prezzi vantaggiosi. L’evento si inserisce alla perfezione nella strategia di sviluppo turistico sostenibile della Perla slovena: sul lago non possono accedere barche a motore, ai turisti che arrivano in treno o non vogliono utilizzare la macchina durante il loro soggiorno viene garantita la possibilità di arrivare ovunque con mezzi pubblici o e-bike e presto (il progetto è già in stato avanzato) anche il romantico e pittoresco lungolago nel cuore di Bled sarà completamente pedonale.

(Ufficio Stampa Alpine Pearls Italia: OfficineKairos.it)

Consorzio Alpine Pearls: www.alpine-pearls.com/it
EKOnova Rally Slovenia: www.econova.si/en.html

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Rally di Romagna in mountain bike

ASD Romagna Bike Grandi Eventi organizza per il quarto anno consecutivo il Rally di Romagna MTB (25-30 maggio 2013), gara marathon di mountain bike articolata su sei giorni di gara attraverso un percorso complessivo di 307 km, per un totale di 10.000 metri di dislivello positivo. Ispirato a una formula diffusa soprattutto nel Nord e nell’Est Europa, il Rally di Romagna MTB sta diventando sempre più una gara internazionale tanto che nel 2012 si sono presentati al via un centinaio di atleti in rappresentanza di 14 nazioni.
Terzo di nascita in ordine di tempo nel nostro paese (20 edizioni per l’Ironbike piemontese, 6 edizioni per il Rally di Sardegna), il Rally di Romagna MTB ha caratteristiche che lo rendono potenzialmente molto attraente a cominciare dalla bellezza e dalla ricchezza del territorio circostante ricco di storia, cultura e fascino, al mare e alla riviera Adriatica a qualche decina di km, alla logistica di una sede , Riolo Terme, non solo facilmente raggiungibile da ogni parte del Paese ma anche sito termale quindi alternativa gradevole per chi accompagna gli atleti, per non parlare della ricca offerta gastronomica di una delle zone culto della tradizione culinaria italiana. Nel 2013, dal punto di vista organizzativo, la formula del Rally di Romagna MTB cambierà sensibilmente al fine di rendere meno disagevole la partecipazione ad atleti la cui resistenza è
già messa a dura prova dalla durezza dei percorsi che si sviluppano sui tracciati Appenninici e all’interno del parco regionale della Vena del Gesso Romagnola.
Innanzitutto Riolo Terme diventerà sede delle partenze e degli arrivi di tutte e sei le tappe del Rally di Romagna MTB risparmiando agli atleti le ulteriori fatiche dei trasferimenti e dei cambi di albergo che hanno caratterizzato le edizioni precendenti. Inoltre gli organizzatori hanno affiancato alla gara principale un più abbordabile Rally di Romagna MTB Weekend (sabato 25 e domenica 26 maggio), articolato su due sole tappe per un totale di 80 km e 3.000 mt di dislivello, il cui fine è coinvolgere tanti di quegli appassionati che non possono dedicare una settimana intera alla loro passione ma che saranno ben felici di confrontarsi con l’asprezza e la bellezza dei tracciati dell’Appennino Tosco Romagnolo, sperimentando l’avventura e il significato del Rally di Romagna in sella a una mountanin bike.La scelta di Riolo Terme come capitale della mtb nell’ultima settimana di maggio ha permesso a Romagna Bike Grandi Eventi di introdurre la seconda grande novità dell’edizione 2013 del Rally di Romagna MTB: il villaggio del Rally. Allestito a ridosso del fiume Senio e alle porte della cittadina, sarà il punto di ritrovo per gli atleti e la stampa accreditata e godrà di un’ampia area espositiva riservata alle aziende del settore. Al suo interno ospiterà la zona per la verifica delle licenze degli atleti, il quartiertappa ed il palco delle premiazioni. Inoltre eventi e spettacoli (il clou, domenica 26 maggio con l`esibizione del comico Duilio Pizzocchi direttamente da Zelig) per coinvolgere più gente possibile avvicinandola all’affascinante mondo del ciclismo. Al momento figurano confermati l’Expo Vintage, grazie alla collaborazione di numerosi espositori che metteranno in mostra i loro pezzi più pregiati, sia mountain bike che bici d’epoca che più volte hanno corso L’Eroica; escursioni in MTB per bambini accompagnati da istruttori della Federazione Ciclistica Italiana su un tracciato appositamente predisposto, per coinvorgeli in un gioco dinamico attraverso l’utilizzo della bicicletta; la festa della birra artigianale grazie alla presenza di alcuni produttori locali, con degustazione di prodotti in uno stand gastronomico e intrattenimento musicale; Riolimpica, esibizione di sport vari riservata ai ragazzi che potranno provare le discipline sportive che più li incuriosiscono; esibizione dei campioni italiani di Trial Bike – Freestyle; altri eventi in corso di definizione. Il progetto “Rally di Romagna MTB” è ambizioso, parte da lontano ma è innegabile che la costante crescita di interesse, la partecipazione di atleti e i riscontri, edizione dopo edizione, confermino la bontà dell’intuizione avuta da Romagna Bike Grandi Eventi che è costituita da un gruppo di amici accomunati da una grande passione per il ciclismo e determinati a valorizzare la bellezza di un territorio unico.
Ulteriori info e programma: http://www.rallydiromagnamtb.it

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L’OLANDESE DE ROOY TRIONFA ALLA DAKAR 2012

Nella 33a Dakar, alla quale hanno preso parte quest’anno un gran numero di costruttori europei ed asiatici, s’impone Iveco con un primo, secondo ed un sesto posto. Ha vinto il rally il Team Petronas De Rooy Iveco con l’olandese Gerard De Rooy alla guida di un Iveco Powerstar, un camion fatto e commercializzato in Australia da Iveco. Questo camion è dotato di un motore FPT Industrial C13, con più di 900 Cv con componenti Magneti Marelli. Hanno guidato degli Iveco Trakker Evolution 2, equipaggiati con lo stesso motore, gli altri due piloti del team Stacey e Biasion, finendo la gara alle spalle di De rooy. A causa delle condizioni ambientali estreme del rally, i tre veicoli sono stati adattati e pur essendo di serie, sono stati ottimizzati per prestazioni ad elevata prestazione energetica.

Alfredo Altavilla, l’Amministratore Delegato di Iveco, felice per il risultato ottenuto ha detto che vincere portando al traguardo nei primi sei posti, tre camion di serie, possiamo definirlo uno straordinario successo, che testimonia le caratteristiche di efficienza, robustezza e sicurezza del Powerstar e del Trakker, considerati ora dai clienti come la soluzione ideale per l’impiego giornaliero e per le prove più impegnative. La partecipazione di Iveco alla Dakar 2012 mirava a riconfermare l’eccellente affidabilità dei camion Iveco e dei motori FPT Industrial”. Un ringraziamento particolare va ai piloti come Miki Biasion Iveco, e a tutti gli altri membri del Team, grazie alla determinazione e alla dedizione dimostrata.

Affidabilità, qualità, sicurezza: questi sono gli aggettivi più affini ad Iveco, che con la Dakar 2012 ha potuto dimostrare di essere una casa costruttrice di spicco, mettendo a prova ogni suo veicolo in situazioni di estrema difficoltà. La Iveco Dakar 2012 ha avuto inizio il primo di Gennaio, con un totale di 14 tappe. Partenza da Mar del Plata, attraversando l’Argentina, il Cile e il Perù: il tutto per un totale di 8.500 kilometri, dei quali 4.200 cronometrati.

Luther Blissett

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VITTORIA DI IVECO ALLA DAKAR 2012

 

Nella classifica generale dei veicoli pesanti della 33a Dakar, alla quale hanno partecipato quest’anno gran parte dei costruttori europei ed asiatici, si impone Iveco con un primo, secondo e sesto posto. Il Team Petronas De Rooy Iveco vince il rally insieme all’olandese Gerard De Rooy, pilota dell’Iveco Powerstar, un camion prodotto e commercializzato da Iveco in Australia. Quest’ultimo è dotato di motore FPT Industrial C13, con più di 900 Cv, e di componenti Magneti Marelli. Stacey e Biasion, che hanno chiuso alle spalle di De Rooy, hanno guidato due Iveco Trakker Evolution 2, equipaggiati con lo stesso tipo di motore. I tre veicoli erano di serie, preparati per prestazioni a elevata efficienza energetica ed adattati alle condizioni ambientiali estreme del rally.

L’Amministratore Delegato di Iveco, Alfredo Altavilla, ha commentato: “La partecipazione di Iveco alla Dakar 2012 mirava a confermare ancora una volta l’eccellente affidabilità dei camion Iveco e dei motori FPT Industrial. Lo straordinario successo ottenuto vincendo e portando al traguardo tre camion di serie nei primi sei posti testimonia le caratteristiche di efficienza, robustezza e sicurezza del Trakker e del Powerstar, già considerati dai clienti come la soluzione ideale per l’impiego quotidiano e per le prove più impegnative. Un grazie particolare va ai piloti, come Miki Biasion Iveco, e a tutti gli altri membri della squadra per la determinazione e dedizione che hanno dimostrato”.

La Iveco Dakar 2012 ha rappresentato per Iveco una grande opportunità per confermare l’affidabilità dei suoi prodotti in azione: ogni singolo mezzo è stato messo a dura prova in situazioni estreme attraverso tre grandi paesi del Sud America. La corsa, infatti, partita il 1° gennaio da Mar del Plata, ha attraversato Argentina, Cile e Perù, in una gara in linea di 14 tappe, per un totale di 8.500 chilometri, dei quali circa 4.200 cronometrati.

Luther Blissett

 

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NESSUN PERCORSO FERMA IVECO ALLA DAKAR 2012

Il Team Petronas De Rooy Iveco sta conseguendo ottimi risultati nella Dakar 2012 che si sta disputando in Sud America. Ci sono ben quattro veicoli Iveco nelle prime sette posizioni dopo nove tappe di questa affascinante gara; nelle prime due posizioni si stanno contendendo il primato due team Iveco: uno dei due piloti viaggia su di un Trakker Evolution II, l’ altro su di un prototipo Iveco Strator con telaio e driveline Iveco e cabina derivata dal powerstar.

Dopo le difficoltà trovate in Argentina, la carovana della Dakar si è spostata in Cile. La prima tappa cilena è stata appannaggio del team Trakker Iveco e dei motori FPT Industrial Cursor 13 capitanata dal grande Miki Biasion Iveco. Questa vittoria ha permesso al pilota italiano di rimontare posizioni in classifica, con un record all’ orizzonte: avere cinque mezzi nelle prime dieci posizioni della classifica finale.

I veicoli Iveco stanno superando brillantemente tutti i test impegnativi quali cattive condizioni climatiche e tipi di terreno accidentati che, volta per volta, si presentano all’Iveco Dakar 2012. Se ce ne fosse bisogno, questa è un’ ulteriore conferma della sicurezza, affidabilità e robustezza dei mezzi quali il Trakker Iveco, già considerato “Best in Class” nel suo segmento.

Luther Blissett

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IVECO TRAKKER IN CILE PER LA DAKAR 2012

Sono quattro i veicoli Iveco nelle prime sette posizioni dopo nove tappe della Dakar 2012 in svolgimento in Sud America. Questi sono gli ottimi risultati per il Team Petronas De Rooy Iveco. A contendersi il titolo sono due piloti che viaggiano su un prototipo Iveco Strator con cabina derivata dal Powerstar e driveline Iveco e su un Trakker Evolution II.

Superate le insidie della terra argentina, la carovana della Dakar si è spostata in Cile e le ottime prestazioni del mezzo Iveco Trakker e dei motori FPT Industrial Cursor 13 hanno permesso a Miki Biasion Ivecodi vincere la prima tappa in terra cilena. Una vittoria utile per il pilota italiano nella rimonta di posizioni in classifica e che potrebbe significare un record per Iveco: l’avere cinque mezzi nelle prime dieci posizioni della classifica finale.

L’opportunità rappresentata dalla Iveco Dakar 2012 si sta dimostrando un’ottima verifica del comportamento dei mezzi della casa torinese: i veicoli Iveco, infatti, stanno superando tutti i test in situazioni estreme e in tutte le condizioni climatiche e su tutti i tipi di terreno. I successi fin qui ottenuti confermano sempre di più le ottime caratteristiche di affidabilità, robustezza e sicurezza del Trakker Iveco, già considerato sul mercato il “Best in Class” per il suo impiego quotidiano e per le prove più impegnative.

Luther Blissett

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AdrenaliniK il social network degli sport adrenalinici

CONDIVIDI LA TUA ADRENALINA Adrenalinik.com è il social network degli sport adrenalinici dove si può condividere l’adrenalina e rimanere informati sugli sport preferiti a 4 ruote, 2 ruote, neve, nautica o sport estrem. Finalmente un social network dove vivi da protagonista la tua passione sportiva e dove puoi trovare altri appassionati come te, chattare, pubblicare le tue foto e le tue notizie, formare gruppi o diventare fan dei piloti e team che preferisci. Se sei un Atleta o un Team condividi le tue attivià , abilità e risultati con i fans e sponsor, interagisci con loro ed aumentando la tua visibilità. Inoltre ti mantieniti informato sui tuoi sport preferiti con migliaia di notizie ufficiali dei team ed atleti dei maggiori sport adrenalinici, dalla Formula1 alla Motogp, dallo snowboard al motocross, dalla vela agli eventi estremi e molto altro.

@DRlolapamdf

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8° Rally dei Nuraghi e del Vermentino

L’associazione Rassinaby Racing, con il patrocinio del Comune di Berchidda e dell’assessorato al Turismo della Regione Sardegna, organizza l’ottava edizione del Rally dei Nuraghi e del Vermentino, manifestazione automobilistica inserita nel calendario ufficiale, come “Challenge 9° zona, coefficiente 1.5”.

La corsa, che si disputerà il primo e il secondo giorno di Maggio, vede quest’anno la partecipazione di oltre settanta equipaggi, provenienti dalla Sardegna e dal continente, Le prove speciali saranno otto, da correre interamente nella giornata di sabato e riprenderanno i percorsi storici del Rally della Costa Smeralda, edizione degli anni Ottanta, quando su queste strade si sfidavano gli assi del campionato mondiale. La distanza prevede 72 chilometri di corsa cronometrata su un totale di 280, interamente su asfalto, nei territori di Berchidda, Oschiri, Monti e Telti.

Le amministrazioni comunali della Gallura sono da tempo impegnate nell’organizzazione di eventi che contribuiscano ad allungare la stagione turistica e sicuramente una manifestazione come questa, in grado di attirare migliaia di appassionati, contribuisce a raggiungere l’obbiettivo. La Sardegna ha altro da mostrare oltre alle spiagge della Costa Smeralda e a pochi chilometri da Olbia si possono trovare notevoli spunti per una vacanza primaverile, cogliendo al volo l’occasione del ponte del Primo Maggio.

Berchidda è un paese conosciuto per la grande ospitalità, per la cultura enogastronomica, per quella musicale – qui si tiene il celebre festival Time in Jazz organizzato e diretto da dal berchiddese doc Paolo Fresu – e per l’indubbia qualità delle sue campagne, immerse in un verde ossigenante che farò dimenticare le atmosfere lugubri della vita cittadina.

Per maggiori informazioni sulla corsa e gli eventi collaterali è possibile visitare il sito ufficiale della manifestazione: Rally dei Nuraghi e del Vermentino.
Preparativi, ricognizione, apertura parco chiuso: 1 Maggio
Prove speciali, trasferimenti, premiazione: 2 Maggio
Dove: Berchidda (OT)
Articolo a cura di OttimizzaSeo, marketing e posizionamento web.

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