Il turismo può rappresentare il volano primario per la ripartenza dell’economia nazionale. Nonostante i dati sulla da poco conclusa estate 2013 siano piuttosto negativi, l’idea comune è quella di puntare sulle attrattive turistiche del nostro Paese per auspicare una rapida ripresa del mercato interno. La conseguenza più negativa del periodo che stiamo vivendo è il calo dei fatturati delle agenzie di viaggio attorno al 30%. Penalizzato è il sud anche per le difficoltà a raggiungere le località turistiche e per una insufficiente promozione a livello internazionale.
Ad influenzare negativamente la stagione ci sono diversi fattori: il perdurare della crisi, la minore disponibilità di spesa degli italiani, una situazione climatica che solo da poco si è stabilizzata ed ovviamente le incertezze del futuro. Tutto questo ha determinato il rallentamento delle prenotazioni, con una corsa verso la vacanza last minute. Si sono modificate le modalità, le tipologia della vacanza e le relative scelte delle destinazioni. Entrando nel merito dei flussi turistici dei vacanzieri italiani si registra finora una flessione dal 7 al 12%, mentre per quanto riguarda il ricettivo si delinea una flessione del 15%, con una parte di turisti stranieri, in particolare inglesi e tedeschi, che invece dell’Italia hanno deciso di puntare verso la Turchia e Grecia. Resistono invece i flussi dei turisti russi sul nostro territorio. Per quanto riguarda i viaggi degli italiani l’aspetto più preoccupante è rappresentato dal budget di spesa che si è ridotto mediamente del 25%. Se negli anni scorsi la media si attestava intorno agli 800 euro per pacchetto di viaggio, ora si è scesi a 600 euro.
I dati parlano chiaro, nel 2013 si è registrata dunque una diminuzione dei turisti stranieri a fronte di una contrazione più consistente per i turisti italiani in Italia. Gli italiani che hanno potuto viaggiare nel 2013 hanno scelto soprattutto l’Italia per le loro vacanze. La classifica dei prodotti turistici più gettonanti per l’estate 2013 vede, ai primi posti, l’agriturismo e il turismo verde, il turismo culturale e d’arte e il turismo fitness e benessere. Nuovamente positivo anche l’andamento del turismo crocieristico, che pare avere ampiamente superato l’”effetto Costa Concordia”. Stabile il turismo balneare.
Per quanto concerne quest’ultimo si è registrato, nella stagione 2013, un notevole incremento nel quadro turistico generale, delle formula residence. In particolare hanno sofferto poco gli effetti della crisi i Residence in Sardegna chegià dafine maggio registravano il tutto completo.
Anche la Toscana è stata una meta ambita dagli amanti del mare. La Toscana offre spiagge bellissime. Le migliori sono quelle delle isole, prima fra tutte l’isola d’Elba. Anche in questo caso, come per la Sardegna, i Residence isola d’Elba sono stati i preferiti dai viaggiatori rispetto ai più costosi villaggi e resort.
Dunque, in linea generale, nonostante il difficile periodo che l’Italia sta vivendo il turismo, con le sue varie sfaccettature, è un asse portante dell’economia del paese ed è su questo che occorre investire per valorizzare al meglio le bellezze che abbiamo da offrire.