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Flavio Cattaneo: Terna al via la bonifica della rete elettrica di Frattamaggiore

Energia: Terna, la società guidata dall’AD Flavio Cattaneo, dà il via alla bonifica della rete elettrica Frattamaggiore. Il piano di riassetto della rete elettrica nella Provincia di Napoli prevede un investimento di 100 milioni di euro con l’obiettivo di migliorare la qualità e la sicurezza del servizio elettrico. Un risparmio economico pari a circa 11 milioni di euro l’anno e circa 7000 tonnellate l’anno le emissioni di CO2 evitate saranno i maggiori benefici.

Per il riassetto della rete elettrica nella Provincia di Napoli, Terna investirà 100 milioni di euro, con l’obiettivo di migliorare la qualità e la sicurezza del servizio elettrico.

Notevoli i benefici previsti: il risparmio economico per il sistema, a valle della realizzazione dell’intervento, sarà pari a circa 11 milioni di euro l’anno e ammonteranno a circa 7000 tonnellate l’anno le emissioni di CO2 evitate, grazie alla riduzione delle perdite di rete.

 

Il riassetto delle rete della provincia di Napoli è solo uno degli interventi che Terna ha in programma di realizzare in Campania, dove la società prevede investimenti complessivi per oltre 1,1 miliardi di euro, con importanti la ricadute anche sul fronte occupazionale, con oltre 60 imprese e 500 lavoratori coinvolti.

Tra i principali interventi, i nuovi elettrodotti a 380 kV ”Foggia-Benevento” e ”Montecorvino-Avellino-Benevento”, il riassetto della Penisola Sorrentina, l’interconnessione a 150 kV delle isole campane e alcuni interventi dedicati alla raccolta di energia da fonti rinnovabili.

Una volta completato, il piano porterà un risparmio per il sistema elettrico di circa 420 milioni di euro l’anno e notevoli benefici ambientali, tra cui la demolizione di oltre 250 km di elettrodotti esistenti e la riduzione di CO2 in atmosfera per 2 milioni di tonnellate annue, pari alle emissioni di oltre 250.000 veicoli di media cilindrata.

FONTE: Repubblica

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Intervista a Flavio Cattaneo, AD Terna: 2011 anno record per lo sviluppo della rete elettrica

Fare dell’Italia un vero e proprio hub elettrico del Mediterraneo: ad affermarlo, in un’intervista con EurActiv.it, Flavio Cattaneo, dal 2005 amministratore delegato di Terna, il primo operatore di reti per la trasmissione dell’energia elettrica in Europa.

Dottor Cattaneo, Terna finanzia un nuovo progetto sul fotovoltaico per un valore compreso tra i 180 e i 260 milioni di euro. Può spiegare i termini e l’obiettivo di questo accordo?
Con la realizzazione e la cessione di dieci impianti fotovoltaici, per una capacità compresa tra 50 MWp e 78 MWp, attraverso la società Nuova Rete Solare, a fine luglio scorso Terna ha concluso un’operazione record, che segue di appena 4 mesi il closing della cessione di Rete Rinnovabile e il compimento della prima tranche del progetto fotovoltaico. Progetto che, come noto, è stato realizzato con l’obiettivo di valorizzare i terreni, altrimenti non utilizzabili, adiacenti alle stazioni elettriche di Terna, attraverso la realizzazione di impianti di generazione fotovoltaici di piccola taglia. Nella prima tranche Terna ha realizzato e ceduto oltre 60 impianti per una potenza totale di 150 MWp attraverso la società Rete Rinnovabile, costituita, sviluppata e ceduta al fondo inglese Terra Firma al tempo record di 10 mesi per un valore di oltre 640 milioni di euro, con una plusvalenza di oltre 200 milioni di euro.

Secondo l’accordo, per cui Terna fornisce a Nuova Rete Solare servizi di manutenzione, sorveglianza e monitoraggio degli impianti secondo contratti definiti nell’ambito dell’operazione di cessione di carattere pluriennale, il closing di questa seconda tranche è previsto entro il 2011. Gli impianti sono distribuiti in cinque regioni italiane (Veneto, Emilia Romagna, Sardegna, Lazio, Puglia) e hanno una potenza media di 7-8 MWp.

Lei ha recentemente dichiarato che il 2011 è un anno “record per gli investimenti sulla rete elettrica nazionale”. Cosa prevedete per i prossimi anni?
Nell’ultimo quinquennio Terna ha investito 4 miliardi per lo sviluppo della rete, il quadruplo del quinquennio precedente, imprimendo una forte accelerazione. A inizio di quest’anno abbiamo presentato il Piano Strategico 2011-2015, che prevede progetti per altri 5 miliardi di euro per ammodernare e potenziare la rete. Tra i principali, il “Progetto Grandi Città” per le nuove reti elettriche in sei grandi centri urbani – Roma, Milano, Napoli, Torino, Palermo, Genova -, un’imponente opera che cambierà il volto delle aree metropolitane apportando maggior sicurezza, qualità, efficienza e sostenibilità alle infrastrutture energetiche. Una sfida che coinvolgerà 200 imprese e 10 mila persone.

Tuttavia, la recente manovra all’esame del Parlamento che prevede, tra le altre cose, l’estensione anche a Terna della cosiddetta “Robin Hood tax”, impone un’attenta valutazione dell’impatto di questa misura sul nostro piano di investimenti, che potrebbe essere modificato.

L’elettrodotto “ecologico” che collega Pavia a Lodi testimonia una maggiore attenzione all’ambiente rispetto al passato. Quali altri passi state compiendo in questa direzione “verde”?
Le strategie della nostra Società da sempre sono orientate allo sviluppo sostenibile, che perseguiamo attraverso una serie di punti fermi quali la razionalizzazione della rete, la riduzione dell’impatto ambientale e delle emissioni di CO2, il dialogo costante con gli Enti Locali, la tutela della biodiversità. La linea “Chignolo Po-Maleo”, fiore all’occhiello tra le linee a forte vocazione ambientale, ha previsto l’installazione di tralicci monostelo altamente tecnologici, con minor impatto visivo e con ingombro al suolo minimo rispetto ai tradizionali sostegni tronco piramidali.

I tralicci tubolari costituiscono un’importante innovazione nella realizzazione delle linee ad alta e altissima tensione e sono previsti anche in altre grandi autostrade dell’energia, quali la “Laino-Rizziconi” in Calabria, la “San Fiorano-Robbia” nel Parco dell’Adamello, la “Trino-Lacchiarella”, tra Lombardia e Piemonte, e lungo la “Sorgente-Rizziconi”, il collegamento elettrico tra Sicilia e penisola italiana. Tra i tralicci di nuova concezione rientrano anche i sostegni Foster e i Rosental Dutton, ideati per aree ad elevato interesse paesaggistico.

Recentemente Terna si è concentrata sull’ottimizzazione della gestione dei flussi di energia e su una forte accelerazione nello sviluppo della rete. Può entrare nello specifico? In quali altri ambiti si concentrano gli investimenti?
Quella di ottimizzare la gestione dei flussi di energia, che in gergo tecnico si chiama “dispacciamento”, è un’attività poco nota e che i non addetti ai lavori faticano a comprendere, e che invece è di straordinaria importanza. In Terna abbiamo altissime professionalità che ci hanno consentito di portare avanti un grande programma di innovazione tecnologica ed informatica. I risultati sono presto detti: nel biennio 2009-2010 abbiamo fatto risparmiare al sistema 1,8 miliardi di euro rispetto al 2008. Per avere un ordine di grandezza, è come se Terna avesse lavorato a costo zero per un anno e mezzo.

Accanto alle attività regolate Terna sta portando avanti nuovi grandi progetti in attività cosiddette non tradizionali: 1 miliardo di euro del Piano Strategico, sui 6 complessivi, è destinato a progetti per lo sviluppo di sistemi e tecnologie per la sicurezza del sistema elettrico. Tra questi rientrano le operazioni sul fotovoltaico, lo sviluppo di sistemi di accumulo dell’energia mediante batterie e pompaggi e attività nel settore dell’efficienza energetica.

Terna è presente anche nel resto d’Europa. Quali sono i progetti principali in cui è impegnata?
Vista la posizione geografica del nostro Paese, la strategia di Terna è quella di fare dell’Italia un vero e proprio hub elettrico del Mediterraneo. Attualmente l’Italia ha già attive 22 interconnessioni con i “vicini” europei, tra cui i collegamenti con Francia, Svizzera, Austria, Slovenia, Grecia e i Balcani. E altri ne abbiamo in programma: un nuovo collegamento con il Montenegro e un altro con la Francia, entrambi di recente autorizzati in Italia.
L’obiettivo è la “Super Smart Grid”, una rete ancor più diffusa con i Paesi mediterranei che, grazie all’attuazione dei progetti Desertec e Medgrid, permetterà di trasmettere verso l’Europa l’energia rinnovabile prodotta nelle aree del Medio Oriente e Nord Africa. Inoltre, Terna sta studiando, in collaborazione con i TSO frontalieri, ulteriori progetti di interconnessione con Tunisia e Croazia.

A pochi mesi dall’approvazione del “Terzo Pacchetto Energia” quali sono le conseguenze per Terna?
Il Decreto legislativo approvato lo scorso 31 maggio dal Consiglio dei Ministri – recante attuazione della Direttiva 2009/72/CE, relativa a norme comuni per il mercato interno dell’energia elettrica – ha mantenuto per Terna la possibilità di realizzare e gestire batterie per l’accumulo di energia (impianti per i “servizi di rete” che servono a migliorare sicurezza e stabilità del sistema elettrico italiano e ridurre i prezzi dell’energia) e di partecipare alle gare per realizzare e gestire impianti di accumulo tramite sistemi di pompaggio (punto su cui però si rimanda a un ulteriore decreto), mentre ha inibito qualsiasi attività di gestione, produzione e vendita di energia, anche solo temporaneamente.

Qual è la sua valutazione sull’attuale politica energetica dell’Unione Europea compresa nella strategia Europa 2020 (riduzione del gas serra, incremento del 20% la quota delle fonti rinnovabili, riduzione dei consumi energetici del 20%)?
Rappresenta la strada maestra da percorrere. Occorre agire su più fronti, da un uso più razionale dell’energia, che deve coinvolgerci tutti, cittadini e imprese, alla promozione delle fonti rinnovabili. Anche la rete può e deve fare la sua parte. La sfida è di costruire reti sempre più flessibili e “intelligenti”, che siano in grado di far fronte ai grandi cambiamenti in atto. Terna è pronta e farà la sua parte.

FONTE: Euractiv.it

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Flavio Cattaneo: Terna in Valtellina sostenibilità ambientale e attenzione al territorio

Terna, ad Flavio Cattaneo,  riprende i lavori a Sondrio per ridurre l`impatto sul paesaggio montano. Spariscono tralicci e cavi, saranno interrati 160 chilometri di linee elettriche.

TIRANO – Quasi un milione mezzo di metri quadrati nuovamente «liberi», ovvero prati e boschi restituiti al verde; niente più cavi a solcare il cielo o tralicci a ingombrare i panorami; recupero di grandi quantità di materiale pregiato. Sospesi prima di Natale, riprendono in questi giorni, in Valtellina, i lavori di smantellamento delle linee elettriche aeree: nella prima fase Terna ha smantellato la linea che attraversava Villa di Tirano, Tirano e Campocologna, in Svizzera. Prima ancora c`erano stati i lavori di interramento:2,4 chilometri di nuovi cavi ad alta tensione ed alta tecnologia, protetti da un involucro.

«Sostenibilità ambientale e attenzione al territorio» sono le finalità del progetto lanciato quattro anni fa (nell`intero paese riguarda una decina di elettrodotti): spariscono le grandi torri metalliche — dopo che gli operai le hanno «liberate», è l`elicottero che interviene per aiutare a rimuoverle con interventi spettacolari —; se ne vanno anche le fondazioni di cemento da 20 metri quadrati ciascuna e i conduttori in rame, del diametro di 14 millimetri, per un peso complessivo di 57 tonnellate. Se le condizioni meteorologiche lo permetteranno, sarà conclusa ai primi di febbraio questa parte dell`intervento, che, peraltro, è soltanto un inizio.

Con un investimento di 210 milioni, infatti, Terna ha programmato l`abbattimento di 160 chilometri di linee ritenute ormai «obsolete» e dei relativi tralicci: 90 chilometri in Valcamonica e 70 in Valtellina, con il recupero di 4 mila tonnellate di acciaio, 520 di alluminio, 4.800 di calcestruzzo, 192 di vetro. La parte di Lombardia attraversata dagli elettrodotti da smantellare rientra nel territorio di ben nove parchi: Stelvio, Adamello, Orobie Valtellinesi, Orobie Bergamasche, Groane, Valle del Lambro, Montevecchia e Valle del Curone, Adda Nord e Parco dei Colli di Bergamo. Anche nella Valle del Braulio e al ghiacciaio del Pizzo Coca, altri «siti di interesse comunitario» vedranno ridotto l`impatto ambientale in seguito all`interramento delle linee.

Anche a Tirano il nuovo intervento ha riscosso consensi perché «il lavoro restituisce un ambiente più pulito e un paesaggio diverso», come dice il sindaco Pietro Del Simone, dal giugno 2009 a capo dell`amministrazione guidata da una lista civica. «E del resto questo faceva parte dell`impegno assunto nei confronti delle nostre comunità quando si fece l`accordo per la realizzazione dell`elettrodotto San Fiorano-Robbia, che dal 2005 connette Italia e Svizzera». Al sindaco, piuttosto, è proprio quest`ultima opera che rimane un po` «indigesta»: «Perché poteva essere scelto un percorso molto meno impattante anzitutto e poi perché le amministrazioni di allora, anziché reclamare un indennizzo equo, si sono accontentate di un “una tantum” davvero modesto rispetto all`economia che l`elettrodotto genera».
La Lombardia, del resto, ha dovuto fare i conti nel solo mese di dicembre con una domanda energetica di 5,9 miliardi di kilowattora, con una crescita del 5,6% rispetto allo stesso periodo del 2009.

(Fonte: Corsera Milano 14 gennaio 2011)

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Flavio Cattaneo: i tralicci del futuro di Terna per un minimo impatto ambientale

Terna, azienda proprietaria di gran parte della rete di trasmissione per l’energia elettrica italiana, al fine di minimizzare l’impatto paesaggistico ed ambientale sceglie nuove soluzioni tecnologiche attraverso il lancio del Concorso Tralicci del Futuro.

Terna, azienda proprietaria di gran parte della rete di trasmissione per l’energia elettrica italiana, ha pubblicato sul sito un articolo riguardante i piani di rinnovamento delle infrastrutture. I 62000 Km della rete elettrica nazionale ad alta tensione subiranno un forte cambiamento nei prossimi anni. Al fine di minimizzare l’impatto paesaggistico ed ambientale sono state scelte nuove soluzioni tecnologiche. Il progetto vincitore per i nuovi tralicci è stato quello dell’architetto Hugh Dutton dello studio Rosental che ne ha ridisegnato la forma creando una sorta di Y per renderlo stilisticamente e funzionalmente più efficiente. Nel concorso indetto da Terna veniva richiesto che i progetti rispondessero a requisiti di idoneità tecnico-funzionale, flessibilità d’impiego, minimo impatto ambientale, ottima tecnologia realizzativa, facilità di esercizio e manutenzione.

(Fonte: Edilcantiere.it)

Da la Repubblica del 24 dicembre 2009, la dichiarazione di Flavio Cattaneo a proposito dei tralicci d’autore : “Abbiamo deciso di spendere questi nomi perché il paese ha bisogno di grandi investimenti nel settore ed è il caso di farli puntando sulla qualità”, spiega Flavio Cattaneo, amministratore delegato di Terna. “Decongestionando la rete eviteremo di sprecare 1,2 miliardi di chilowattora l’anno: ci sono i margini per ottenere un buon risparmio sulle bollette e nello stesso tempo migliorare l’impatto paesaggistico delle linee. I tralicci d’autore costeranno il 50 per cento in più, ma l’extra costo scende al 5-6 per cento calcolando l’investimento sul complesso della linea e il bilancio complessivo dell’operazione resta largamente in attivo. Inoltre diamo un segnale chiaro: la modernizzazione del paese può essere un vantaggio economico, estetico, ambientale”.

(Fonte: la Repubblica.it)

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Il Mondo: Per la Rete Rinnovabile il gruppo Terna, guidata da Flavio Cattaneo è primo in Italia e sesto nel mondo.

Panorama: Terna al primo posto al mondo fra le società che gestiscono reti elettriche. Fra tutte le utility mondiali la società guidata da Flavio Cattaneo guadagna la seconda posizione dopo la spagnola Iberdrola.
Il Mondo: Per la Rete Rinnovabile il network di 60 impianti fotovoltaici del gruppo Terna, guidata da Flavio Cattaneo, primo in Italia e sesto nel mondo.

Il Mondo e Panorama : Terna, guidata da Flavio Cattaneo, prima al mondo tra le società che gestiscono le reti elettriche

Il Mondo LA RETE RINNOVABILE DI TERNA CATTANEO, DIECI MESI AL SOLE
Le transazioni simili hanno avuto come base una media del 7,5% dell’ebitda dell’azienda in vendita. Ma per la Rete Rinnovabile il network di 60 impianti fotovoltaici del gruppo Terna, AD Flavio Cattaneo, primo in Italia e sesto nel mondo il prezzo di cessione al fondo inglese Terra Firma per 650 milioni corrisponde a un multiplo di circa dieci volte l’ebitda II mento e della qualità del progetto realizzato in tempi record dalla costituzione alla cessione sono passati solo dieci mesi. Con la valorizzazione dei terreni marginali vicini alle stazioni elettriche di Terna, AD Flavio Cattaneo, per una potenza di 150 mwp E con un guadagno per la società guidata da Flavio Cattaneo di circa 200 milioni di euro secondo le valutazioni degli analisti.

Panorama Sostenibile Cattaneo
TERNA PRIMA AL MONDO
Terna, guidata da Flavio Cattaneo, ha conquistato il primo posto al mondo fra le società che gestiscono reti elettriche nella classifica «Global 1000 sustainable performance leaders 2010», che esamina i risultati in campo sociale, ambientale e di governance ottenuti dalle 1 000 maggiori imprese mondiali per capitalizzazione Fra tutte le utility mondiali la società guidata da Flavio Cattaneo guadagna la seconda posizione, dopo la spagnola Iberdrola. La Terna, guidata da Flavio Cattaneo, in un anno ha scalato 274 posti, passando dal 318° al 44° nella graduatoria generale. Sono solo 26 le società italiane ammesse in questo gotha della sostenibilità mondiale La ricerca ha valutato le società quotate con una capitalizzazione di borsa non inferiore al miliardo di dollari.

(Fonte: Terna WebMagazine)

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Flavio Cattaneo e Luigi Roth: prosegue in Trento il progetto di ammodernamento della rete elettrica

Flavio Cattaneo e Luigi Roth portano avanti il progetto di Terna per un ammodernamento sostenibile per la rete elettrica. La Provincia autonoma firma un accordo per investimenti per 17 milioni di euro.

La provincia trentina avrà una rete elettrica più efficiente, sicura ed ecosostenibile. Grazie ad un accordo sottoscritto oggi da Luigi Roth e Lorenzo Dellai, rispettivamente presidente di Terna e della Provincia autonoma di Trento, saranno investiti 17 milioni di euro per l’ammodernamento della rete.

È prevista la demolizione di 20 km di vecchie linee che attualmente attraversano le zone abitate di Trento sud, Civezzano e Pergine Valsugana.

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